25 December, 2024
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Il Carbonia è ancora vivo, vince lo scontro diretto con il Sant’Elena e continua a credere nella salvezza. Sul campo di Mulinu Becciu la squadra di Diego Mingioni sapeva di giocarsi una buona fetta delle possibilità di centrare la permanenza in Eccellenza regionale e tornando alla vittoria dopo un’astinenza durata ben 113 giorni, ha superato l’esame a pieni voti.

Prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime della tragedia sul lavoro verificatasi a Firenze.

Sceso in campo privo di Gabriele Dore, Danilo Cocco e Nicola Giganti, contro un avversario in emergenza ancora maggiore, il Carbonia ha iniziato la partita come meglio non avrebbe potuto. Dopo due minuti Valerio Bigotti s’è opposto alla grande alla conclusione di Roberto Piroddi, ma poi il Carbonia ha preso in mano il pallino del gioco, andando in goal all’11’ con una stupenda parabola di Lorenzo Basciu che ha spedito il pallone alle spalle dell’incolpevole ex Antonio Fortuna, e raddoppiando al 15′ con Tennyson Omoregie, al primo goal in maglia biancoblù, con un tap-in da pochi passi sulla respinta di Antonio Fortuna su un’altra conclusione fortissima in diagonale dalla media distanza di Lorenzo Basciu.

  

L’uno-due del Carbonia ha colpito pesantemente il Sant’Elena che ha tardato a rendersi pericoloso ed al 21′ ha rischiato di subire il terzo goal che avrebbe chiuso anzitempo la partita, su una conclusione di Andrea Porcheddu, con la sfera terminata alta di poco sulla traversa. Prima del riposo il Sant’Elena è andato due volte vicino al goal, prima al 37′ con Roberto Piroddi su assist di Alessandro Pilleri, poi al 44′ con Igor Minerba, quando il goal sembrava fatto.

 

Dopo il riposo, il Sant’Elena è tornato in campo deciso a riaprire la partita e al 5′ ha dimezzato lo svantaggio. Su un calcio d’angolo battuto dalla sinistra, Roberto Piroddi ha staccato di testa tra Costantino Chidichimo e Andrea Porcheddu e con un tocco preciso ha superato Valerio Bigotti.

  

Il Sant’Elena ha aumentato la sua pressione, il Carbonia è stato costretto ad arretrare ma ha rischiato poco, solo una conclusione del neo entrato Matteo Pilloni ha creato qualche problema alla difesa biancoblù. Ultime emozioni nei minuti concolusivi: prima il Carbonia è andato vicinissimo al terzo goal, con una doppia conclusione di Francesco Pitanza e Andrea Porcheddu, poi il Sant’Elena ha sfiorato il pareggio. Soffrendo, più per il timore di vedersi sfuggire ancora una volta la vittoria tanto a lungo attesa che per l’effettiva pericolosità degli attacchi quartesi, il Carbonia ha portato in porto il risultato e ha festeggiato il successo davanti al gruppo degli Ultras presenti in tribuna. Il Sant’Elena ha finito senza il suo tecnico Maurizio Rinino in panchina, espulso dal direttore di gara.

 

Ora non c’è tempo per festeggiare, domenica Andrea Porcheddu e compagni sono attesi da un altro scontro salvezza, ancora in trasferta, a Bosa, battuto ieri 3 a 0 a Li Punti e scavalcato in classifica al quart’ultimo posto.

Sant’Elena: Fortuna, Delogu, Carta, Niang (70′ Atzei), Ibba, Minerba, Anedda Federico Maria, (46′ Pilloni), Pilleri (61′ Anedda Daniel), Piroddi, Mura, Floris. A disposizione: Ghimici, Pinna, Murgia, Pibiri, Melis, Onnis. All. Maurizio Rinino.

Carbonia: Bigotti, Adamo, Chidichimo, Cordoba, Wojcik, Prieto, Basciu, Mancini (86′ Falletto), Omoregie, Porcheddu, Lecca (60′ Pitanza). A disposizione: Saiu, Saia, De Vivo, Dore, Carboni, Salimbene, Perna. All. Diego Mingioni.

Arbitro: Claudio Salvatore Marongiu di Sassari.

Assistenti di linea: Pietro Fae di Ozieri e Mario Puggioni di Sassari.

Marcatori: 11′ Basciu (C), 15′ Omoregie (C), 50′ Piroddi (SE).

Giampaolo Cirronis

Un goal del giovanissimo Riccardo Lambroni, 17 anni lunedì 29 gennaio, alla mezz’ora del primo tempo, ha aperto la strada al Carbonia per il ritorno alla vittoria dopo tre mesi esatti di astinenza (28 ottobre 2023, 2 a 1 sul Bosa), ma il Li Punti non è arrivato a Carbonia per assecondare l’ambizione della squadra mineraria e ha impiegato solo due minuti per rimettere il risultato in parità, con un goal di Adama Coulibaly. La cronaca della partita Carbonia-Li Punti potrebbe chiudersi con il botta e risposta maturato in due minuti, perché il risultato fino al 96′ non è più cambiato ed il Carbonia ha rinviato ancora una volta l’appuntamento con la vittoria.

Il tecnico biancoblù Diego Mingioni è stato costretto a mandare in campo una formazione fortemente rimaneggiata, a causa di squalifiche e infortuni. Indisponibili gli squalificati Andrea Porcheddu ed Ernest Wojcik e l’infortunato Tennyson Omoregie, è stato costretto a presentare un undici iniziale con ben cinque fuoriquota, con il 2007 Riccardo Lambroìni, il 2006 Danilo Cocco, i 2004 Lorenzo Basciu ed Edoardo Adamo ed il 2003 Francesco Pitanza. Il collega Cosimo Salis inizialmente ha presentato solo due fuoriquota, il minimo regolamentare, il portiere 2006 Francesco Mannoni e il 2003 Fabio Castigliego.

 

Prima del fischio d’inizio, è stato osservato un minuto di raccoglimento per ricordare il grandissimo Gigi Riva, scomparso la scorsa settimana.

 

L’avvio di partita è stato equilibrato, senza grandi occasioni. Il Carbonia ha sbloccato il risultato al primo vero tentativo, proprio con il più giovane della squadra, Riccardo Lambroni, bravo a superare Francesco Mannoni con un tocco di esterno entro l’area di rigore. Il goal subito ha provocato l’immediata reazione del Li Punti che ha pareggiato dopo soli due minuti con Adama Coulibaly, pronto a sfruttare un’indecisione della difesa del Carbonia e a superare Valerio Bigotti da distanza ravvicinata.

 

Il Li Punti ha cercato di sfruttare il momento favorevole e poco dopo è andato alla conclusione prima con lo stesso Adama Coulibaly, poi con Fabio Castigliego. Nel finale del primo tempo non è successo più niente di rilievo.

In avvio di ripresa il Carbonia è apparso più convinto nella possibilità di creare problemi alla difesa ospite e al 51′ ci ha provato con Jesus Prieto, conclusione fuori dallo specchio della porta, poi con Ezequiel Cordoba, con tiro dalla distanza ancora fuori bersaglio. Replica del Li Punti, prima con Fabio Castigliego poi con Adama Coulibaly, con una conclusione di ordinaria amministrazione per Valerio Bigotti.

Al 58′ l’occasione goal più importante per il Carbonia, nata da un’iniziativa di Francesco Pitanza, la cui conclusione, probabilmente nata come un cross, si è trasformata lungo la traiettoria ed il pallone ha superato il portiere Francesco Mannoni, infrangendosi sul palo alla sua sinistra e tornando in campo, consentendo alla difesa di liberare l’area.

 

Sventato il pericolo, la manovra del Li Punti ha ripreso vigore e ci hanno provato prima Antonio Mastino (risposta in due tempi di Valerio Bigotti), poi Bruno Mauricio Lemiechevsky con due conclusioni, la prima fuori dai pali, la seconda neutralizzata ancora da Valerio Bigotti. Finale ancora equilibrato, prima con un tentativo del nuovo entrato Eduardo Voltan Da Silva per il Li Punti, poi con Francesco Pitanza per il Carbonia, che ha chiamato in causa il giovanissimo portiere ospite, pronto a negargli il goal che avrebbe dato i tre punti alla squadra di Diego Mingioni. Diego Mingioni è stato costretto a sostituire il capitano Gabriele Dore, infortunato, con il giovane Giovanni Carboni. Gabriele Dore era rientrato a tempo pieno la scorsa settimana nel derby di Iglesias, dopo un’assenza di circa due mesi, Diego Mingioni spera di non perderlo nuovamente perché è una delle colonne della squadra. Ultima occasione al 95′ per il Carbonia, con un calcio di punizione dal limite dell’area del nuovo entrato Nicola Mancini, senza successo. Dopo 6′ di recupero finisce 1 a 1, risultato giusto per quanto espresso in campo dalle due squadre.

Carbonia: Bigotti, Adamo, Chidichimo, De Vivo, Cordoba (dal 68′ Giganti), Prieto, Pitanza (92′ Falletto), Dore (87′ Carboni), Lambroni (75′ Mancini), Basciu Lorenzo, Cocco (62′ Saia). A disposizione: Caroli, Abbruzzi, Salimbene, Basciu Christian. Allenatore: Diego Mingioni.

Li Punti: Mannoni, Mastino, Olmetto (dall’85’ Onali), Arnaudo, Serna, Salas, Castigliego (59′ Columbu), Spano (68′ Tuccio), Lemiechevsky, Pucinelli, Coulibaly (83′ Voltan Da Silva). A disposizione: Pitzalis, Poddighe, Galante, Malgari, Tugulu. Allenatore: Cosimo Salis.

Arbitro: Gianluca Deriu di Oristano.

Assistenti di linea: Giovanni Meloni di Carbonia e Stefano Siddi di Cagliari.

Marcatori: 30′ Lambroni (C), 32′ Coulibaly (LP).

Ammoniti: Cocco (C), De Vivo (C), Cordoba (C), Salas (LP).

Giampaolo Cirronis

 

 

Il Carbonia ritorna al Comunale “Carlo Zoboli” dopo 41 giorni, resisi necessari per migliorare il manto erboso con una nuova semina, per un delicato scontro salvezza con la Villacidrese dell’ex Graziano Mannu. E’ l’esordio casalingo per Diego Mingioni, tornato alla guida della squadra al posto del dimissionario Maurizio Ollargiu domenica scorsa a San Teodoro, deciso a riportare la squadra alla vittoria che manca dal 28 ottobre (2 a 1 al Bosa), sette giornate nel corso delle quali ha raccolto solo 3 punti. L’organico è in emergenza, per la prolungata assenza del capitano Gabriele Dore e la partenza avvenuta in settimana dei due esterni di difesa Andrea Carta e Pedro Ferrari, svincolati, che ha lasciato nel reparto il solo Danilo Cocco (classe 2006). Diego Mingioni, in attesa di novità dagli ultimi giorni di mercato, copre il vuoto spostando Danilo Cocco sulla fascia sinistra e inserendo a destra un centrocampista, il più duttile, Jesus Prieto. Anche Graziano Mannu non ha l’organico al completo, con tre assenze, dopo i rinforzi arrivati dal mercato, che hanno dato una scossa alla squadra, reduce da tre risultati utili consecutivi.

L’avvio di gara è favorevole al Carbonia, che ci prova due volte con il vivacissimo Lorenzo Basciu, al 14′ e 18′, in entrambe le occasioni lanciato dal capitano Andrea Porcheddu, ma la difesa della Villacidrese fa buona guardia. La Villacidrese si fa viva per la prima volta dalle parti di Mattia Caroli al 27′ con una discesa a sinistra di Luca Muscas che cerca Antonio Fantasia, al quale non riesce il controllo del pallone.

Il Carbonia accelera le operazioni e al 31′ Francesco Pitanza si libera del diretto avversario al limite dell’area, conclude bene in diagonale, Lorenzo Cocozza si protende in tutto ma viene superato dal pallone che termina la sua corsa sul palo alla sua sinistra e sul proseguo dell’azione la difesa villacidrese scaturisce un calcio d’angolo, dai cui sviluppi nasce il goal che sblocca il risultato con Lorenzo Basciu, “trovato” libero in area da un lancio millimetrico di Andrea Porcheddu.

 

Il Carbonia sembra in grado di controllare bele la situazione ma al 40′ la Villacidrese pareggia. Jesus Prieto, pressato da Faris Mikidadi, copre un pallone che sfila lungo la linea di fondo, forse anche superata, l’attaccante della Villacidrese se ne impossessa e trova libero a centro area Felipe Gabriele Aimi che trova l’angolino basso alla destra di Mattia Caroli e scatena l’entusiasmo per il ritrovato pareggio.

Il goal subito scuote il Carbonia che prima del riposo va a un passo dal nuovo vantaggio ancora con Lorenzo Basciu che ritrovatosi solo davanti a Lorenzo Cocozza conclude affrettatamente spedendo sulla parte superiore della traversa.

 

Nella ripresa la Villacidrese cresce a vista d’occhio, assume l’iniziativa nel primo quarto d’ora e al 62′ va ad un passo dal goal del vantaggio: Michele Suella si libera al tiro, la sua conclusione viene “sporcata” da Mattia Caroli, il cui intervento consente il miracolo recupero di Ernest Wojcik.

 

Fiutato il pericolo, il Carbonia si ripropone in avanti e un minuto dopo coglie il terzo legno, con Andrea Porcheddu, su assist di Francesco Pitanza. Al 66′ è quest’ultimo, molto attivo e autore della miglior prestazione casalinga, conclude in diagonale non lontano dal palo destro della porta di Lorenzo Cocozza.

Il risultato resta in equilibrio fino al 78′, quando il Carbonia si riporta in vantaggio: Andrea Porcheddu calcio un angolo dalla sinistra, sulla sfera s’avventa il centrale difensivo Ernest Wojcik che di fronte piena spedisce alle spalle di Lorenzo Cocozza.

Il Carbonia assapora il profumo della vittoria e cerca di chiudere i conti, andandoci molto vicino con Francesco Pitanza che ben servito dal neo entrato Tennyson Omoregie, conclude con decisione ma trova sulla sua strada una splendida risposta di Lorenzo Cocozza, sulla ribattuta si avventa sul pallone Ernest Wojcik che calcia debolmente alla destra della porta della Villacidrese, fallendo così anche la doppietta personale.

Graziano Mannu effettua gli ultimi tre cambi a sua disposizione, fino al 90′ non succede niente ma la Villacidrese ci crede ancora e al 3′ dei 5′ di recupero concessi dal direttore di gara, trova il goal del pareggio, ripetendo quanto fatto il 26 novembre scorso a Villasor con l’Iglesias. Cortes Sebastian Lamacchia batte un calcio di punizione dalla zona centrale del campo, Michele Suella controlla di petto e serve l’ex Diego Pinna (entrato al 75′ al posto di Antonio Fantasia) che batte Mattia Caroli con un tiro angolato: 2 a 2.

Carbonia: Caroli, Prieto, Cocco (89′ Falletto), Chidichimo, Brailly, Wojcik, Cordoba, Mancini (dal 71′ Omoregie), Pitanza, Porcheddu, Lorenzo Basciu. A disposizione: Alcaraz, Carboni, Christian Basciu, Giganti, De Gradi, Lecca, Lambroni, Saiu. Allenatore: Diego Mingioni.

Villacidrese: Cocozza, Aramu, Muscas (dal 68′ Matteo Pinna), Carboni, Lamacchia, Bruno, Fantasia (75′ Diego Pinna), Mattia Pinna (88′ Zedda), Suella, Aimi (86′ Medda), Mikidadi (80′ Lilliu). A disposizione: Sitzia, Canu, Figus, Tutu. Allenatore: Graziano Mannu.

Arbitro: Claudio Salvatore Marongiu di Sassari.

Assistenti di linea: Annamaria Sabiu di Carbonia e Mario Canu di Sassari.

Marcatori: 32′ Lorenzo Basciu (C), 40′ Aimi (V), 78′ Wojcik (C), 93′ Diego Pinna (V).

Ammoniti: Cordoba (C), Bruno (V).

Esordio amaro per Diego Mingioni sulla panchina del Carbonia, battuto 4 a 1 a San Teodoro. Il tecnico tornato sulla panchina biancoblù a distanza di alcuni mesi dopo le dimissioni di Maurizio Ollargiu, ha dovuto fare a meno del capitano Gabriele Dore, ancora infortunato, e ha portato inizialmente in panchina il nuovo attaccante nigeriano Tennyson Omoregie, 22enne di 193 centimetri. La squadra ha giocato un buon primo tempo, chiuso in vantaggio con il goal realizzato al 35′ dal giovane Lorenzo Basciu, con un gran tiro di sinistro su assist di Pedro Ferrari. Al 45′ ha segnato ancora con Francesco Pitanza, ma l’arbitro ha annullato il goal per fuorigioco.

Nella ripresa la partita ha cambiato completamente volto, con il San Teodoro Porto Rotondo in cattedra. La squadra gallurese, reduce da una vittoria per 4 a 2 a Bosa, ha pareggiato dopo soli 3′ con il capocannoniere del girone Alessio Mulas ed è poi passata in vantaggio con Danilo Ruzzittu. Il Carbonia ha accusato il doppio colpo e Daniele Molino l’ha punito ancora con Daniele Molino, in goal per il 3 a 1 direttamente dal calcio d’angolo.

Diego Mingioni ha tentato il doppio cambiato, inserendo Nicola Mancini per Francesco Pitanza e Tennyson Omoregie per Ernest Wojcik, ma è stato ancora il San Teodoro Porto Rotondo ad andare in goal per il definitivo 4 a 1, con Federico Mastromarino.

Il San Teodoro Porto Rotondo si conferma in grande crescita, 13 punti nelle ultime cinque partite giocate, e continua a la sua rincorsa verso il vertice della classifica.
Il Carbonia ha perso cinque delle ultime cinque partite giocate, ha pareggiato la quinta e ora con 15 punti è quint’ultimo, in zona play-out. Sabato prossimo, al Comunale di Sant’Antioco (il nuovo terreno di gioco del Comunale “Carlo Zoboli” non è ancora pronto) ospiterà la Villacidrese.
La squadra di Graziano Mannu questo pomeriggio, a San Gavino Monreale, ha centrato la prima vittoria stagionale, superando 1 a 0 il Li Punti con un goal di Michele Suella, e con i 3 punti sale a quota 7, ora a 7 punti dalla zona play-out e a 10 dalla salvezza diretta. La squadra sta cambiando volto con i nuovi inserimenti arrivati dal mercato di riparazione e tutto l’ambiente non ha mai perso la fiducia in una risalita in classifica dopo il disastroso avvio di stagione.
Sugli altri campi, la capolista Ilvamaddalena ha espugnato il campo del Villaismius, 3 a 1; la Ferrini ha battuto 3 a 1 il Bosa con 3 goal nei primi 20 minuti; il Bari Sardo ha battuto 4 a 1 la Tharros, rimontando lo svantaggio iniziale proprio come ha fatto il San Teodoro Porto Rotondo contro il Carbonia; il Ghilarza ha battuto 3 a 2 il Taloro Gavoi rimontando dall’1 a 2 del primo tempo; l’Ossese, infine, ha rifilato un tennistico 6 a 1 al Sant’Elena di Fabio Vignati.

Tre pareggi, per Carbonia, Iglesias e Villacidrese, nella 14ª giornata di andata del campionato di Eccellenza regionale. Il Carbonia non è riuscito a far suoi i 3 punti nell’incontro casalingo con il Calangianus, al Comunale di Villaperuccio, interrompendo la serie negativa di tre sconfitte consecutive con uno 0 a 0 che porta la squadra a quota 15 punti. Il pareggio è arrivata poche ore dopo le dimissioni del tecnico Maurizio Ollargiu, sostituito in panchina dall’allenatore della squadra Juniores Roberto Montano che ha dovuto fare a meno dello squalificato Santiago Brailly, degli infortunati Andrea Carta e Gabriele Dore, degli svincolati Alessio Romanazzo e Luigi Cobuzzi. Ha esordito Jesus Prieto, tornato a vestire la maglia con la quale è stato protagonista nella scorsa stagione. Nell’undici iniziale tre fuoriquota: Danilo Cocco, Lorenzo Basciu e Francesco Pitanza.

La partita è terminata senza goal ma le occasioni per sbloccarla non sono mancate, soprattutto nel primo tempo, quando il portiere gallurese Matteo Forzati si è opposto alla grande alle conclusioni dei calciatori biancoblù. Jesus Prieto è andato ad un passo dal bagnare il ritorno al Carbonia con un grande goal dalla lunga distanza. La difesa del Carbonia non ha sofferto sui tentativi del Calangianus e fino al riposo Mauro Alcaraz è rimasto pressoché inoperoso. Nel secondo tempo ha esordito Nicola Mancini, tornato la scorsa settimana dopo la prima parte della stagione vissuta proprio a Calangianus.

Nel secondo tempo la partita è stata sostanzialmente equilibrata, con una grande occasione per parte, sulle quali sono stati bravi i due portieri. Alla fine il pareggio soddisfa più il Calangianus ma anche per il Carbonia il punto resta comunque prezioso, dopo una settimana complicata, culminata con le dimissioni dell’allenatore Maurizio Ollargiu e alla vigilia di una nuova settimana che dovrebbe portare il nuovo allenatore (il candidato è Diego Mingioni, presente in tribuna, molto vicino al ritorno sulla panchina che lo ha visto protagonista la scorsa stagione).

L’Iglesias ha pareggiato 1 a 1 al Monteponi contro il Villasimius. La squadra di Nicola Manunza s’è portata in vantaggio al 10′ del primo tempo, sugli sviluppi di un calcio d0’angolo causato da una deviazione del portiere Samuele Guddo su conclusione dell’ex Kassama Sariang, con un colpo di testa del centrocampista inglese Matthew Ben Savage. L’Iglesias ha reagito ma fino al riposo non è riuscito a creare grandi problemi alla difesa ospite. L’Iglesias è cresciuta e dopo alcuni tentativi, ha raggiunto il pareggio al 76′, con il giovane Anthony Cancilieri, entrato in campo due minuti prima al posto di Caverzan, al secondo goal personale dopo quello realizzato il 15 ottobre scorso nella vittoriosa partita interna con il Ghilarza. La squadra di Giampaolo Murru ha cercato la vittoria, che avrebbe anche meritato, è arrivata alla conclusione più volte con Edoardo Piras, Francesco Doneddu, Gianluigi Illario e Fabio Mastino (subentrato al 62′ a Mattia Pitzalis, per partecipare al derby contro il fratello Andrea), ma alla fine ha dovuto accontentarsi di un punto, secondo 1 a 1 consecutivo dopo quello di Villasor con la Villacidrese, quarto risultato utile consecutivo con le due precedenti vittorie con Calangianus e Bari Sardo. L’Iglesias sale a quota 14 in classifica, un punto dietro il Carbonia che ha già riposato.

La Villacidrese di Graziano Mannu ha colto a Cagliari, contro il Sant’Elena di Fabio Vignati, il secondo pareggio consecutivo, 0 a 0, terzo delle ultime quattro giornate. Non è arrivata ancora la prima vittoria, ma la squadra sta dando qualche segnale di reazione dopo un disastroso avvio di stagione. La Villacidrese non è per niente rassegnata e la società sta facendo grandi sforzi per mettere a disposizione del tecnico i rinforzi giusti per affrontare l’ultimo scorcio del girone d’andata e il girone di ritorno con prospettive diverse per costruire la grande rimonta verso la salvezza.

Allegato l’album fotografico della partita Carbonia-Calangianus

 

Il Carbonia spaventa l’Ilvamaddalena con un gran goal di Ezequiel Cordoba ma la capolista reagisce e nella ripresa pareggia con un goal su punizione del nuovo entrato Bojan Gjurchinoski. Carbonia-Ilvamaddalena finisce 1 a 1, dopo 95′ di autentica battaglia. 

L’Ilvamaddalena s’è presentata al Comunale “Carlo Zoboli” decisa ad allungare la striscia vincente che l’ha portata ad isolarsi in testa alla classifica, contro un Carbonia che in casa ha vinto le quattro partite disputate e quattro giorni fa ha conquistato il primo risultato utile in trasferta, contro la vicecapolista Villasimius.

 

Carlo Cotroneo ha presentato la sua miglior formazione, con l’ex Nicola Serra, indisponibile il solo centrocampista Lucas Salas, mentre Maurizio Ollargiu (squalificato, sostituito in panchina da Fabrizio Caria), ha dovuto fare ancora a meno del capitano Gabriele Dore e ha tenuto inizialmente in panchina Costantino Chidichimo, in ripresa dopo aver saltato la partita di Villasimius.

L’avvio di partita è stato equilibrato, ci hanno provato in un paio di occasioni entrambe le squadre, senza riuscire a impensierire concretamente i due portieri. La partita s’è sbloccata al 24′ con una grande conclusione dalla lunga distanza di Ezequiel Cordoba che non ha lasciato scampo a Marco Ruzittu, vanamente proteso in tuffo alla sua sinistra.

 

L’Ilvamaddalena ha accusato il colpo e ha reagito con grande determinazione. Al 36′ gli ospiti hanno chiesto un calcio di rigore per un tocco di braccio di Santiago Brailly ma il direttore di gara ha lasciato proseguire l’azione e prima del riposo è stato Nicolas Madero a cercare la via della rete con un colpo di testa che ha spedito il pallone poco oltre la traversa, con Mauro Alcaraz vigile.

In avvio di ripresa l’Ilvamaddalena ha spinto sull’acceleratore alla ricerca del goal del pareggio, è cresciuto il nervosismo con tanti interventi fin troppo decisi che il direttore di gara ha fatto fatica a contenere e i due tecnici hanno iniziato la girandola dei cambi. Mauro Alcaraz prima anticipa il nuovo entrato Bojan Gjurchinoski, che lo supera nell’azione successiva ma conclude sul palo esterno da posizione defilata. Il pareggio non ha tardato ad arrivare al 66′, autore lo stesso Bojan Gjurchinoski che ha calciato una punizione carica di effetto dalla sinistra, il pallone si è infilato tra le gambe di attaccanti e difensori ed ha beffato il portiere biancoblù. Il Carbonia ha protestato, perché l’azione che ha portato al calcio di punizione da cui è scaturito il goal, era iniziata da un fallo a centrocampo ai danni di un calciatore del Carbonia, non sanzionato dal direttore di gara che ha fatto proseguire il gioco.

 

Gli scontri sul terreno di gioco sonbo diventati sempre più accesi e ne ha fatto le spese proprio l’autore del goal del pareggio maddalenino, Bojan Gjurchinoski, che alla mezz’ora è finito anzitempo negli spogliatoi pewr un fallo su Santiago Brailly.

Ritrovatosi in superiorità numerica (com’era già avvenuto a Villasimius), il Carbonia ha provato a vincere la partita, Fabrizio Caria ha inserito prima Lorenzo Basciu per Francesco Pitanza e poi Luigi Cobuzzi per Danilo Cocco, ma il risultato non è cambiato, in un finale ancora più nervoso, che ha visto il direttore di gara allontanare dalla panchina con il cartellino rosso il calciatore del Carbonia Alessio Romanazzo, che aveva lasciato il campo sostituito da Costantino Chidichimo, e l’allenatore dell’Ilvamaddalena Carlo Cotroneo, per uno scambio verbale troppo acceso con la panchina del Carbonia.

Il pareggio alla fine ha accontentato tutti, anche se il Carbonia ha creduto di poter far sua l’intera posta, prima per il vantaggio tenuto per circa 45′, poi quando s’è ritrovato in superiorità numerica negli ultimi 20 minuti. L’Ilvamaddalena ha evitato la prima sconfitta stagionale, negando al Carbonia la possibilità di tenere il punteggio pieno sul proprio campo.

Carbonia: Alcaraz, Carta, Brailly, Wojcik, Cordoba, Romanazzo (dal 7′ s.t. Chidichimo), Pitanza (31′ s.t. Basciu), Giganti (19′ s.t. De Gradi), Ferrari, Cocco (38′ s.t. Cobuzzi). A disposizione: Caroli, Cinus, Falletto, Lecca, Sedda. Allenatore: Fabrizio Caria.

Ilvamaddalena: Ruzittu, Munua (dal 7’s.t. Lobrano), Sias, Kiwobo, Di Pietro, Madero, Serra, Dominguez, Maitini Facundo (48′ s.t.’ Daidola), Coschiera (7′ s.t. Gjurchinoski), Maitini Nicolas (34′ s.t. Piriottu). A disposizione: Sordini, Lena, Popescu, Arricca, Scarpitta. Allenatore: Carlo Cotroneo.

Arbitro: Mattia Capotosto di Oristano.

Assistenti di linea: Annamaria Sabiu di Carbonia e Alberto Crinò di Oristano.

Marcatori: 24′ Cordoba (C), 66′ Gjurchinoski (I).

Ammoniti: Serra (I), Dominguez (I), Gjurchinoski (I), Wojcik (C), Brailly (C), Porcheddu (C), Basciu (C).

Espulsi: Romanazzo (C) dalla panchina dopo la sostituzione, Gjurchinoski (I), Cotroneo 8allenatore Ilvamaddalena).

Spettatori: 250.

Lo stadio “Carlo Zoboli” ha vissuto un pomeriggio di festa con l’amichevole tra il Carbonia e il Cagliari. La tribuna si è riempita come non accadeva da anni ed eccezionalmente sono state aperte anche le porte della gradinata, dove sono stati sistemati i giovani calciatori di alcune società del territorio. L’amichevole, giocata a distanza di alcune settimane da quella disputata ad Asseminello, ha visto Claudio Ranieri tornare a Carbonia a distanza di oltre 33 anni, quel 15 febbraio 1990, quando il “suo” Cagliari che viaggiava verso la promozione in serie A, affrontò e superò di misura con un goal di Massimiliano Cappioli il Carbonia di Elvio Salvori che militava nel campionato Interregionale.

Per il Cagliari, privo di diversi titolari, è stata l’occasione per preparare il ritorno in campo, dopo la sosta determinata dagli impegni della Nazionale, in un avvio di stagione rivelatosi più complicato del prevedibile dopo la promozione, anche per un calendario molto difficile. Per il Carbonia di Maurizio Ollargiu, un’importante rifinitura in vista della trasferta in programma domenica pomeriggio a Tempio Pausania, per la sesta giornata del campionato di Eccellenza regionale.

Claudio Ranieri ha presentato inizialmente un undici con Simone Scuffet tra i pali, Alessandro Di Pardo, Edoardo Goldaniga, Paulo Azzi, Tommaso Augello in difesa; Ibrahim Sulemana, Nicolas Viola, Antoine Makoumbou, Jakub Jankto a centrocampo; Eldor Shomurodov e Andrea Petagna in attacco.

Maurizio Ollargiu, da parte sua, rispetto alla partita vinta domenica scorsa con la Tharros, ha recuperato il portiere Mauro Alcaraz e il centrale difensivo Santiago Brailly che erano assenti per squalifica, e ha impiegato dall’inizio Nicola Giganti. Ancora a riposo il centrale difensivo Ernest Wojcik, che reduce da un infortunio, potrebbe fare il suo rientro in campo sabato a Tempio Pausania.

L’avvio di partita è stato equilibrato e il Cagliari ha sbloccato il risultato al 14′ con Andrea Petagna che su assist di Jakub Jankto ha superato Mauro Alcaraz. Immediata la reazione del Carbonia che al 18′ è andato vicinissimo al pareggio con Nicola Giganti, la cui conclusione da pochi passi è stata neutralizzata da Simone Scuffet. Al 25′, subito dopo il cooling break, Claudio Ranieri ha sostituito l’infortunato Ibrahim Sulemana con Jacopo Desogus.

Tra il 36′ e il 37′ una grande occasione per parte: prima Gabriele Dore ha sfiorato l’incrocio dei pali e il pareggio con un tiro dal limite dell’area, poi Mauro Alcaraz ha negato a Jakub Jankto il goal del raddoppio. E prima del riposo, il portiere biancoblù s’è ripetuto su una nuova conclusione di Jakub Jankto, al termine di un’azione avviata da Nicolas Viola e rifinita da Jacopo Desogus.

Nel corso dell’intervallo, l’assessora dello Sport Giorgia Meli, il vicesindaco Michele Stivaletta e il consigliere comunale Pino Giganti hanno consegnato una targa al tecnico del Cagliari Claudio Ranieri e al capitano Leonardo Pavoletti, che ha donato una sua maglia da gioco con il numero 30; una targa è stata consegnata anche al direttore sportivo Nereo Bonato.

Al ritorno in campo per la ripresa, Claudio Ranieri ha inserito Leonardo Pavoletti, Gabriele Zappa e Gaston Pereiro, al posto di Andrea Petagna, Eldor Shomurodov e Antoine Makoumbou; il giovane portiere della Primavera Antoni Roman Wodzicki (classe 2005) ha rilevato Simone Scuffet tra i pali. Al 50′ Maurizio Ollargiu ha inserito Andrea Carta per Danilo Cocco e Luigi Cobuzzi per Nicola Giganti.

Fino all’ora di gioco il Carbonia ha continuato a giocare con buona disinvoltura, tenendo il risultato sullo 0 a 1. Al 61’ è arrivato il raddoppio rossoblù, autore Nicolas Viola, bravo a concludere con un diagonale al volo scagliato entro l’area di rigore al termine di un’azione sviluppatasi sulla fascia sinistra. Al 66′ Maurizio Ollargiu ha inserito Jacopo Falletto per Costantino Chidichimo e Andrea Sedda per Santiago Brailly in difesa e subito dopo, al 69′ Leonardo Pavoletti ha sfiorato il terzo goal con un colpo di testa, la sua specialità. Subito dopo è stato il Carbonia ad andare vicinissimo al goal ancora con il capitano Gabriele Dore che ha trovato sulla sua strada Antoni Roman Wodzicki, bravo a negargli la gioia dell’ex (è cresciuto nelle giovanili del Cagliari, fino alla Primavera) con una deviazione all’incrocio dei pali.

Maurizio Ollargiu ha regalato la gioia di giocare contro il Cagliari a tutti i giovani della panchina: al 70′ Riccardo Lambroni per Ezequiel Cordona, Leonardo Lecca per Alessio Romanazzo e Fabrizio De Gradi per Francesco Pitanza; al 75′ Matteo Diomedi per Andrea Porcheddu, Mattia Caroli per Mauro Alcaraz, Mattia Salimbene per Gabriele Dore e Maurizio Cinus per Pedro Ferrari.

Nel finale sono arrivati altri tre goal. All’84’ a trovare il goal è stato Leonardo Pavoletti, su assist di Gabriele Zappa; all’86’ quarto goal del Cagliari con Jakub Jankto; all’88’, infine, goal del Carbonia con Fabrizio de Gradi, che dopo essere liberatosi in bello stile, ha infilato il pallone all’incrocio dei pali alla sinistra di Antonio Roman Wodzicki.

Fischio finale del signor Giuseppe Collu di Cagliari e risultato finale con il 4 a 1 per il Cagliari, poi via alla pacifica invasione di campo di tanti giovanissimi e alle foto ricordo con la fila per farsi immortalare con Claudio Ranieri.

 

Carbonia: Alcaraz (30′ s.t. Caroli); Chidichimo (21’ s.t. Falletto), Brailly (21’ s.t. Sedda), Cordoba (25’ s.t. Lambroni), Romanazzo (25’ s.t. Lecca), Porcheddu (30′ s.t. Diomedi), Dore (30’ s.t. Salimbene), Giganti (5’ s.t. Cobuzzi), Ferrari (30 s.t. Cinus), Cocco (5’ s.t. Carta), Pitanza (25’ De Gradi). All. Ollargiu

Cagliari: Scuffet (1’ s.t Wodzicki); Di Pardo, Goldaniga, Azzi, Augello; Sulemana (25’ p.t. Desogus), Viola, Makoumbou (1’s.t. Zappa), Jankto; Shomurodov (1’ s.t. Pereiro). Petagna (1’ s.t. Pavoletti). All. Ranieri

Arbitro: Giuseppe Collu di Cagliari.

Assistenti di linea: Andrea Niedda di Ozieri e Khaled Bahri di Sassari.

Reti: 14’ Petagna (Cagliari); 61’ Viola (Cagliari), 84′ Pavoletti (Cagliari), 86′ Jankto (Cagliari), 88′ De Gradi (Carbonia).

Spettatori: 1.500.

Giampaolo Cirronis

Il Carbonia Calcio si rinforza ancora con l’attaccante italo rumeno Andrei Claudiu Cosma, 32 anni compiuti lo scorso 29 settembre. Cresciuto nelle giovanili del Milan, ha una lunga esperienza alle spalle in Lega Pro e serie D (Alessandria, Derthona), nella serie A del suo paese d’origine, nella serie B della Lituania e in diverse squadre di Eccellenza (Lazio, Emilia Romagna e Calabria).

Il nuovo attaccante biancoblù è dotato di eccellente tecnica, qualità che da giovane gli ha portato il nomignolo di “Cosmaradona”. A Carbonia arriva per completare l’attacco, il reparto che più aveva bisogno di un nuovo innesto. Con Francesco Pitanza (fuoriquota), Andrei Claudiu Cosma potrebbe formare una coppia importante negli sviluppi del campionato appena iniziato, nel quale la squadra ha fin qui fatto bene con due vittorie e due sconfitte, 6 punti che vanno forse al di là delle previsioni iniziali, dopo un’estate molto complicata, ma al tempo stesso lasciano anche qualche recriminazione, per le prestazioni fatte in trasferta, soprattutto all’esordio, a Bari Sardo.

Andrei Claudiu Cosma dovrebbe fare il suo esordio in maglia biancoblù nella prossima trasferta, a Tempio Pausania, ma il tecnico Maurizio Ollargiu potrebbe presentarlo ai tifosi già giovedì pomeriggio, in occasione della partita amichevole con il Cagliari di Claudio Ranieri, in programma alle 16.00 allo stadio Comunale “Carlo Zoboli”.

 

Il Carbonia c’è! Maurizio Ollargiu deve rinunciare a tre titolari, il portiere Mauro Alcaraz (squalificato) e i due centrali difensivi Santiago Brailly (squalificato) ed Ernest Wojcik (infortunato), schiera gli esordienti Luigi Cobuzzi (classe 2004, uno dei quattro fuoriquota dell’undici iniziale, centrocampista) e l’italo brasiliano Pedro Ferrari (classe 1994, difensore), e con una prestazione di alto livello, soprattutto un grandissimo secondo tempo, supera la Tharros con un goal di Alessio Romanazzo. Dopo una “tempestosa estate” e la rivoluzione tecnica, con un nuovo allenatore ed un organico rinnovato all’80%, la squadra biancoblù è stata fin qui una delle maggiori sorprese. In quattro partite ha vinto le due giocate in casa con Iglesias e Tharros ed ha perso con tante recriminazioni le due in trasferta, prima di misura a Bari Sardo, poi più nettamente nel punteggio a Li Punti, ma solo dopo essere rimasta prima in dieci e poi in nove uomini per due espulsioni.

 

Prima del fischio d’inizio il presidente onorario del Carbonia Renato Giganti ha consegnato una maglia ufficiale da gara con le firme di tutta la società alla vedova del dirigente Stelio Pusceddu, scomparso due settimane fa. La giornalista Nadia Pische ha donato ai familiari alcune fotografie di Stelio Pusceddu.

La Tharros è arrivata a Carbonia con il morale alle stelle dopo il 3 a 0 rifilato sette giorni fa al Bosa. Priva del suo allenatore Antonio Lai in panchina, squalificato, la squadra oristanese è apparsa concentrata, decisa a giocare le sue carte per conquistare l’intera posta in palio, ma ha capito presto che davanti a sé aveva una squadra molto motivata e determinata. Il primo tempo è stato sostanzialmente equilibrato, con la Tharros più presente nella zona centrale del centrocampo e il Carbonia più sicuro di sé sulle fasce, soprattutto quella destra. Ed è proprio da un’incursione di Andrea Porcheddu sulla destra, con recupero palla e assist delizioso al centro dell’area per Francesco Pitanza, che è nata la prima palla goal della partita, con pallone fuori a fil di palo nella conclusione a botta sicura dell’attaccante biancoblù.

 

La Tharros ha replicato con Simone Calaresu che ha spedito il pallone alla sinistra di Mattia Caroli con un colpo di testa da favorevole posizione. Nel primo tempo il Carbonia ci ha provato con Gabriele Dore e Danilo Cocco, il cui tiro cross ha concluso la sua traiettoria sul palo.

Nel secondo tempo il Carbonia ha cambiato marcia e ha preso in mano il pallino del gioco, rendendosi ripetutamente pericoloso. Ci hanno provato prima Alessio Romanazzo, poi Gabriele Dore e Andrea Porcheddu. Allo scadere dell’ora di gioco, è arrivato il goal: Francesco Pitanza, voglioso di riscattare l’occasione d’oro sciupata nel primo tempo, si è liberato dell’avversario diretto ed ha offerto un assist perfetto ad Alessio Romanazzo che ha scavalcato il portiere ed è quasi entrato in porta con il pallone, prima di far esplodere la sua gioia e quella di tutti i compagni. 1 a 0!

 

Dalla tribuna il tecnico oristanese Antonio Lai ha disposto due cambi, facendo inserire Marco Carboni al posto dell’ex Joseph Tetteh (ammonito) e Andrea Sanna (40 anni, capocannoniere dello scorso campionato con 26 goal) per Alessio Piras. I cambi non hanno sortito effetto perché è stato il Carbonia ad andare ripetutamente vicino al secondo goal. Gabriele Dore ha impegnato il portiere ospite Gabriele Mereu con un tiro a giro che ha esaltato le doti acrobatiche dell’estremo difensore oristanese ed ha poi realizzato il secondo goal con un tiro a fil di palo, annullato con decisione assai dubbia per un fuorigioco di un altro calciatore biancoblù. E, infine, si è infranta sul palo alla sinistra di Gabriele Mereu, ormai battuto, una conclusione a botta sicura.

 L’arbitro ha concesso sei minuti di recupero ma la Tharros, pur provandoci fino alla fine non ha mai seriamente impensierito il giovane portiere Mattia Caroli, valido sostituto dello squalificato Mauro Alcaraz.

Il Carbonia festeggia per la seconda vittoria casalinga con la quale aggancia a quota 6 punti la Tharros che però ha disputato una partita in più.

 

E a fine partita la squadra biancoblù ha festeggiato anche al fianco di Renato Scanu, storico radiocronista che lotta da alcuni anni contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica.

Carbonia: Caroli, Carta, Chidichimo, Cordoba, Romanazzo (dall’80’ De Gradi), Porcheddu, Dore, Ferrari, Cobuzzi (dal 59′ Giganti), Cocco, Pitanza, A disposizione: Saiu, Salimbene, Sedda, Cinus, Falletto, Lecca, Diomedi. All. Maurizio Ollargiu.
Tharros: Mereu Gabriele, Foddis (dal 66′ Fresu), Panza, Mereu Andrea, Perilli, Arnaudo, Tetteh (dal 61′ Carboni), Piras (dal 61′ Sanna), Calaresu, Atzori Alberto, La Valle (dal 66′ Lonis). A disposizione: Cabasino, Vacca, Spiga, Atzori Alessio. All. Antonio Lai (non in panchina perché squalificato).
Arbitro: Vincenzo Melis di Ozieri.
Assistenti di linea: Mirko Pili di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari.
Marcatore: 60′ Romanazzo (C).
Spettatori: 250.
Ammoniti: Tetteh (T), Mereu Andrea (T), Panza (T), Carta (C).
Giampaolo Cirronis
https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/867347605066086

Il derby ha detto ancora Carbonia. Come un anno fa, quando la squadra allora allenata da Diego Mingioni si impose sia a Iglesias 3 a 1, sia a Carbonia 1 a 0, i biancoblù di Maurizio Ollargiu ha conquistato i tre punti con un goal realizzato dall’uomo più atteso, Andrea Porcheddu, al 21′ del secondo tempo, su calcio di rigore assegnato per un fallo commesso da Mauricio Bringas ai danni del centravanti Francesco Pitanza. L’Iglesias ha protestato ritenendo il contatto tra i due calciatori non meritevole della massima punizione ma il direttore di gara non ha cambiato la sua decisione. Andrea Porcheddu dagli undici metri è stato impeccabile, spiazzando Alessando Esposito e piazzando il pallone angolatissimo alla sua sinistra.

Il goal è arrivato alla prima vera occasione, perché fino a quel punto, né il Carbonia né l’Iglesias scesa in campo priva degli squalificati Fabio Porru e Leandro Carubini), erano riuscite a creare vere occasioni per sbloccare il risultato. Il Carbonia ci ha provato di più nei primi 45′, cercando di sfruttare il forte vento di maestrale che soffiava a favore, senza grandi risultati. Giampaolo Murru ha presto perso uno dei tanti ex, Ayrton Hundt, caduto male sul terreno di gioco dopo uno scontro fortuito con un avversario, e costretto ad abbandonare il campo dopo vari tentativi, contro la sua volontà, perché pur visibilmente scosso dal colpo subito alla testa chiedeva di poter restare in campo. Dopo il cambio con Fabiano Todde, è intervenuta anche un’ambulanza e Ayrton Hundt è stato trasferito al Pronto soccorso dell’ospedale Sirai per i controlli medici sulle sue condizioni.

Nel secondo tempo, nonostante il vento a favore (leggermente calato di intensità rispetto ai primi 45′ di gioco), l’Iglesias non è stata capace di creare pericoli alla difesa del Carbonia che, viceversa, ha pian piano creduto di poter vincere la partita, arrivando a sbloccare il risultato nell’azione già descritta, con il penalty di Andrea Porcheddu al 21′. Il goal subito ha scosso l’Iglesias che ha rischiato di subire il secondo goal subito dopo, quando lo stesso Andrea Porcheddu s’è liberato in bello stile, entrato in area è arrivato alla conclusione, ma ha calciato di sinistro debolmente e fuori dai pali della porta difesa da Alessandro Esposito.

Giampaolo Murru ha inserito il giovane brasiliano Wellinton Caverzan al 25′ al posto di Edoardo Piras ma il cambio non ha sortito effetti positivi e il Carbonia è riuscito a controllare tutti i tentativi dell’Iglesias senza eccessive difficoltà, riuscendo ad arrivare in fondo con il prezioso goal del vantaggio che vale i primi tre punti in classifica, traguardo che non rientrava nei pronostici della vigilia, per tutto ciò che ha preceduto l’inizio del nuovo campionato, con un’Iglesias molto ambiziosa ed un Carbonia ricostruito tra tante difficoltà che ha iniziato la preparazione ben tre settimane dopo rispetto alla squadra guidata inizialmente da Andrea Marongiu e da Giampaolo Murru dopo la prima di campionato, ha rinunciato alla Coppa Italia ed ha riposato alla prima giornata.

Domenica prossima il Carbonia giocherà sul campo del Li Punti, impostosi ieri 2 a 0 sul campo del Sant’Elena, mentre l’Iglesias ospiterà una delle vicecapolista, il Taloro Gavoi, bloccato ieri sull’1 a 1 casalingo dal Bari Sardo, che lo affianca al secondo posto insieme a Ferrini e Ghilarza. Alla squadra rossoblù per sbloccarsi occorre centrare la prima vittoria.

Carbonia: Alcaraz, Carta, Chidichimo, Brailly, Wojcik, Cordoba, Romanazzo, Porcheddu, Dore, Cocco, Pitanza. A disposizione: Caroli, Carboni, Sedda, Cinus, De Gradi, Falletto, Lecca, Diomedi, Lambroni. All. Maurizio Ollargiu.

Iglesias: Esposito, Mastino, Kouadio, Bringas, Hundt (20′ Todde), Zedda, Piras (70′ Caverzan), Isaia (89′ Doneddu), Pavisich, Illario, Castaneros. A disposizione: Pilloni, Atzeni, Pitzalis, Fadda, Mameli, Filippi. All. Giampaolo Murru.

Arbitro: Anton Giulio Ermini di Genova.

Assistenti di linea: Alessandro Anedda e Nicolò Pili di Cagliari.

Reti: al 66′ Porcheddu (C) su calcio di rigore.

Ammoniti: Pitanza (C), Kouadio (I), Illario (I), Bringas (I).

Spettatori: 400.