22 November, 2024
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Questa mattina, presso il parco giardino del Lungomare Silvio Olla del comune di Sant’Antioco, il sindaco Ignazio Locci ha conferito alcune importanti benemerenze ad altrettanti cittadini e personalità che si sono distinte nell’ambito dell’emergenza epidemiologica Covid-19 e del naufragio dell’unità mercantile “Cdry Blue” incagliatasi, nella costa meridionale dell’isola di Sant’Antioco, nella notte del 21 dicembre 2019.

Il sindaco Ignazio Locci, nell’esprimere il proprio vivo apprezzamento e a testimonianza della gratitudine dell’intera comunità locale, ha voluto conferire la Cittadinanza onoraria e la benemerenza “Premio città di Sant’Antioco” al personale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera per la encomiabile ed eroica attività svolta nelle difficili e complesse operazioni di soccorso che hanno consentito il salvataggio in sicurezza di tutti i membri dell’equipaggio della nave mercantile Cdry Blue

Il massimo riconoscimento della Cittadinanza onoraria è stato conferito al Capo Equipaggio del velivolo della Guardia Costiera intervenuto nelle operazioni di soccorso Capitano di Corvetta Diego Leone, all’allora Comandante dell’ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco Tenente di vascello Francesco S.M. D’Istria e all’aerosoccorritore marittimo Sottocapo Matteo Piglio.

Il Sindaco ha voluto inoltre sottolineare come le operazioni svolte in occasione del naufragio della Cdry Blue – peraltro oggi completamente smantellata e rimossa – dimostrano il costante e incessante impegno profuso da tutti gli uomini e le donne della Guardia Costiera nell’agire quotidiano, costituendo vivo esempio di spirito di abnegazione, di sacrificio e di legalità incarnando i più alti valori dello Stato.

Presente alla cerimonia, oltre al Direttore Marittimo di Cagliari Capitano di Vascello Mario Valente ed al Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco Tenente di Vascello Marco Musmeci, anche il Generale di Divisione Francesco Olla Comandante del Comando Militare Esercito Sardegna al quale è stata conferita la benemerenza “Premio città di Sant’Antioco” per lo spirito di sacrificio e la profonda abnegazione mostrate durante l’emergenza pandemica da Covid-19.

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Il tenente di vascello Marco Martino Musmeci subentra al tenente di vascello Francesco S.M. D’Istria al comando dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco, chiamato a prestare servizio presso la Scuola Sottufficiali della Marina Militare sita nell’isola di La Maddalena.

Il Tenente di Vascello Marco Martino Musmeci è originario di Taranto, dove è nato il 1° ottobre 1986. Ha frequentato il Liceo Ginnasio “Aristosseno” di Taranto, dove ha conseguito il diploma di Maturità Classica nel 2005. Nel 2006 ha vinto il concorso da Allievo Ufficiale dei Corsi Normali del Corpo delle Capitanerie di Porto presso l’Accademia Navale di Livorno. Al termine del ciclo quinquennale di studi in Accademia, ha conseguito la Laurea specialistica in Scienze del Governo e dell’Amministrazione del mare nel 2011.

Al termine del corso in Accademia, promosso al grado di Sottotenente di Vascello, è statodestinato nel mese di ottobre del 2011 presso la Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina dove ha ricoperto l’incarico di Capo Sezione Polizia Marittima e Difesa Costiera e successivamente di Capo Servizio Personale Marittimo e Capo Sezione Demanio Ambiente e Contenzioso amministrativo.

Nel marzo del 2016 è stato trasferito a Roma presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera distaccato presso la segreteria del Sottosegretario di Stato del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Nel maggio del 2017 è tornato al Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera per assumere l’incarico di Ufficiale di Servizio presso la Centrale Operativa della Guardia Costiera (IMRCC).

Nel luglio del 2017 è stato promosso al grado di Tenente di Vascello.

Il bilancio relativo all’impegno profuso dai 40 uomini della Guardia Costiera Antiochense sotto la guida del comandante Francesco S.M. D’Istria è nobilitato dall’importante attività di soccorso in mare grazie alla quale sono state salvate numerose vite umane e completato dalle operazioni di polizia demaniale, di controllo della filiera ittica via mare e a terra presso pescherie, ristoranti, supermercati, venditori ambulanti e punti di sbarco nell’intera area di competenza della Guardia Costiera di Sant’Antioco, sono stati effettuati numero 228 ispezioni con relativi 2.045 controlli, eseguendo numero 75 sanzioni amministrative per un totale di €. 83.723.

Inoltre sono state 4 le notizie di reato accertate dai militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco con il sequestro di circa 300 attrezzi da posta e circa 1.000 metri di reti non conformi alla normativa vigente.

La tutela ambientale caratterizzata da 980 controlli ambientali in tutto il territorio di Competenza, nel corso dei quali sono stati rilevate 16 fattispecie penalmente rilevanti, riconducibili ad occupazioni abusive di suolo demaniale marittimo per mantenere delle discariche abusive, che hanno consentito di deferire all’Autorità Giudiziaria n° 16 persone fisiche e 5 società, e di effettuare n° 7 sequestri penali. In materia di gestione illecita di rifiuti, sono state deferite all’Autorità Giudiziaria n°4 persone fisiche per il reato di inquinamento, inoltre sono stati effettuati controlli sugli 11 impianti di depurazione presenti nel circondario marittimo, a seguito dei quali sono state redatte 6 comunicazioni di notizie di reato, di cui 4 a carico delle Società di Gestione e di Conduzione degli impianti, e 2 a carico dei Sindaci dei Comuni che hanno la gestione di dette strutture. Sono state altresì contestate n° 16 sanzioni amministrative, per un ammontare complessivo di € 420.000, per il superamento dei limiti tabellari.

«E’ stato un periodo di intensa e motivante attività, svolto grazie al proficuo impegno da parte di tutto il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco. Una esperienza unica ed indimenticabileha detto Francesco S.M. D’Istria -. La Sardegna e l’isola di Sant’Antioco mi ha accolto con i suoi profumi ed i suoi colori e con quella ospitalità che è innata nel popolo sardo. Un vivo ringraziamento va a tutte le Amministrazioni Civiche ed in particolare al Sindaco di Sant’Antioco con il quale si è subito instaurato un proficuo rapporto di collaborazione. Rapporto che si è creato anche con tutte le Forze di Polizia presenti sul territorio, con i quali si è creata una proficua sinergia anche in occasione di diverse operazioni di polizia marittima condotte congiuntamente. Al Comandante Musmeci auguro un buon vento ed una piacevole permanenza nel Sulcis, ricca di soddisfazioni personali e professionali.»

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Il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco, questo pomeriggio ha soccorso un natante da diporto in difficoltà a Torre Cannai e portato in salvo tutti gli occupanti. Ricevuta la richiesta di soccorso da parte di un uomo che si trovava a bordo del natante in difficoltà, è stata immediata la risposta del personale dell’Ufficio Circondariale, comandato dal tenente di vascello Francesco S.M. D’Istria, che prontamente ha inviato sul posto la motovedetta di Soccorso CP 812.

Il personale dell’Unità SAR, giunto sul posto, ha portato in salvo tutti gli occupanti del natante da diporto che, nel frattempo, a causa delle correnti, si stava spingendo sulle coste rocciose caratteristiche di quel tratto dell’isola antiochense. Il personale della Motovedetta ha eseguito precise manovre evitando, altresì, che il natante finisse tra i bassi fondali rocciosi.

Al rientro in porto, sono stati effettuati i controlli documentali di rito ed il comandante dell’unità da diporto è stato sanzionato per la mancanza dei giubbotti di salvataggio per ogni membro dell’equipaggio.

La Guardia Costiera di Sant’Antioco ricorda a tutti gli utenti del mare che è sempre attivo 24 ore su 24 il numero blu 1530 per le Emergenze in mare.

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Nella giornata di ieri è stata effettuata un’intensa attività di controllo della filiera della pesca che ha visto impegnato il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco, alle dipendenze del Comandante T.V. (CP) Francesco S.M. D’Istria.
L’operazione è stata eseguita, con particolare riferimento al rispetto della normativa nazionale e comunitaria, nonché la corretta catena commerciale della specie ittica “Tonno rosso” al fine di garantire la tutela del consumatore finale.
A seguito di controlli eseguiti presso punti di sbarco all’interno del Porto di Sant’Antioco, sono stati intercettati due automezzi al cui interno sono stati rinvenuti rispettivamente 185 kg e 270 kg di “Tonno rosso”, considerato dalle normative comunitarie e nazionali, specie oggetto di particolare tutela. Pertanto, sono state contestate sanzioni amministrative per un ammontare di 5.334 € e relativo sequestro per circa 455 kg di “Tonno rosso”, privi di tracciabilità.
Il Comando della Guardia Costiera di Sant’Antioco continuerà ad intensificare nei prossimi giorni le operazioni di polizia marittima, al fine di garantire il corretto sfruttamento delle risorse ittiche, a salvaguardia degli operatori del settore che esercitano l’attività nel rispetto delle vigenti norme. In particolare, l’attività di vigilanza presso le vie cittadine, i mercati, i centri di distribuzione ed i ristoranti, sarà finalizzata prioritariamente ad impedire che il prodotto ittico sia commercializzato mediante utilizzo di canali di vendita non autorizzati, nonché a verificare tracciabilità e salubrità del pescato. In mare, i controlli saranno invece indirizzati al rispetto delle regole in tema di pesca in aree e periodi vietati, attrezzi consentiti, qualità e quantità del pescato, regolare composizione degli equipaggi, norme sulla sicurezza della navigazione e salvaguardia della vita umana in mare.
La Guardia Costiera, inoltre, invita i consumatori a prestare la massima attenzione nell’acquisto dei prodotti ittici, privilegiando gli operatori del settore che esercitano l’attività nel rispetto delle procedure di garanzia e salubrità alimentare in materia di etichettatura, tracciabilità e norme igienico sanitarie, evitando di acquistare quelli venduti illecitamente da ambulanti non autorizzati.

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Il tenente di vascello (CP) Francesco S.M. D’Istria, Capo dell’Ufficio Circondariale Marittimo e Comandante del Porto di Sant’Antioco, ha firmato l’ordinanza n° 21/2020 con la quale regolamenta i lavori di dragaggio del canale della Laguna di Sant’Antioco.

Dal 14 maggio 2020 e sino al 14 giugno 2020, i tratti di mare ricadenti nel canale sito nella Laguna di Sant’Antioco (SU), saranno interessati da lavorazioni di escavo eseguiti mediante l’utilizzo del Motopontone denominato “ARGO” iscritto al n° 4696 dei Registri Navi Minori e Galleggianti della Capitaneria di Porto di Taranto, della Società TURISMAR SRL, in regime di subappalto con l’impresa aggiudicataria SER.LU Costruzioni.

E, pertanto, nel periodo di tempo indicato, è interdetta la navigazione, il rilascio anche temporaneo di materiale e/o attrezzi da pesca e non, lungo tutto il tratto del canale navigabile compreso da nord a sud, al fine di cagionare possibili incidenti e/o intralci alle operazioni da porre in essere, nel pieno rispetto di tutte le norme arrecanti la sicurezza della navigazione.

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Il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco, alle dipendenze del Comandante T.V. (CP) Francesco S.M. D’Istria ha proceduto al sequestro di circa 1.000 metri di rete da posta ad un’imbarcazione da diporto ormeggiata all’interno del porto commerciale di Sant’Antioco.

L’attività di polizia giudiziaria è stata svolta d’iniziativa tramite il personale militare del Nucleo Operativo In Porto (N.O.I.P.) che stava effettuando una delle routinarie ronde nell’Area Portuale.

I militari si sono subito accorti di una unità sospetta ed hanno proceduto ad effettuare le verifiche del caso, procedendo al sequestro della reti e l’elevazione del relativo processo verbale amministrativo per la detenzione su unità da diporto di attrezzi da pesca non conforme alla legge.

L’attività rientra nel più ampio controllo su tutta la filiera della pesca messa in atto dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco, sotto il costante coordinamento del 13° Centro Controllo Area Pesca, istituito all’Interno della Direzione Marittima di Cagliari, che nei primi due mesi del 2020 ha già portato diversi risultati: 4 sanzioni amministrative elevate per un totale di 6000 euro con il sequestro di circa 100 kg di prodotto ittico.

L’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco continuerà l’attività di controllo, al fine di garantire il corretto sfruttamento delle risorse ittiche a salvaguardia degli operatori del settore che esercitano l’attività nel rispetto delle vigenti norme. In particolare, l’attività di vigilanza presso le vie cittadine, i mercati, i centri di distribuzione ed i ristoranti sarà finalizzata prioritariamente ad impedire che il prodotto ittico sia commercializzato mediante utilizzo di canali di vendita non autorizzati, nonché a verificare tracciabilità e salubrità del pescato. In mare i controlli saranno invece indirizzati al rispetto delle regole in tema di pesca in aree e periodi vietati, attrezzi consentiti, qualità e quantità del pescato, regolare composizione degli equipaggi, norme sulla sicurezza della navigazione e salvaguardia della vita umana in mare.

 

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A distanza di quasi mezzo secolo dalla tragedia del Fusina, il mercantile naufragato il 16 gennaio 1970 al largo di Punta delle Oche, nell’Isola di San Pietro, costato la vita a 18 marittimi (se ne salvò uno solo, Ugo Freguja), ieri sera si è rischiata un’altra tragedia del mare a Capo Sperone, nell’Isola di Sant’Antioco. A causa delle cattive condizioni meteo-marine, una nave mercantile, la CDRY BLUE, battente bandiera italiana, partita dal porto di Cagliari, dove aveva scaricato un carico di caffè, era ripartita alla volta della Spagna ma il mare molto mosso ed il forte vento hanno consigliato il comandante di fare rientro in porto, operazione nel corso della quale ha urtato gli scogli e si è incagliata. La Capitaneria di porto di Sant’Antioco, guidata dal tenente di vascello Francesco S.M. d’Istria, ed i volontari della Protezione civile sono intervenuti immediatamente, dopo aver ricevuto l’SOS ed hanno rapidamente messo in salvo i 12 membri dell’equipaggio, avvalendosi di due mezzi navali della Guardia costiera ed un elicottero. Hanno collaborato ai soccorsi anche i sommozzatori, un equipaggio dei vigili del fuoco di Cagliari ed un’ambulanza del 118. Non dovrebbero esserci feriti.

Nella foto allegata, scattata da Fabio Murru, le operazioni di salvataggio dei componenti dell’equipaggio. Nei due brevi filmati, la nave incagliata.

 

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La Capitaneria di Porto di Sant’Antioco ha celebrato la ricorrenza della “Santa Barbara”, patrona della Marina Militare.

La Santa, che fu condotta al martirio dal padre pagano Dioscoro a causa della sua indomata Fede cristiana, fu proclamata Patrona della Marina Militare il 04.12.1951 durante il Pontificato di Pio XII, venendo ricordata solennemente dai Marinai e da altri Corpi istituzionali, fra i quali i vigili del fuoco, che in Essa ritrovano comuni origini e valori.

Dopo aver effettuato l’alza bandiera alla presenza di tutto il personale Militare e Civile dipendente, la cerimonia ha avuto seguito presso il monumento ai caduti con successiva celebrazione della Santa Messa presso la chiesa di Nostra Signora Bonaria.

In occasione della cerimonia, il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco, T.V.(CP) Francesco S.M. D’Istria ha ringraziato tutte le autorità Civili, Militari e religiose intervenute, che con la loro presenza hanno dimostrato la loro vicinanza all’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco ed a tutto il personale da lui guidato.

Lo stesso ha rivolto un pensiero ai colleghi impegnati nei dispositivi internazionali e nazionali. Infine ha ringraziato il suo “equipaggio” per il prezioso lavoro fin qui svolto, dimostrando alta professionalità e senso di appartenenza al corpo.

Al termine della cerimonia, sono stati consegnati gli attestati di lunga permanenza ai membri dell’Associazione Nazionale Marinai D’Italia di Sant’Antioco.

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Il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco, alle dipendenze del Comandante T.V. (CP) Francesco S.M. D’Istria, ha eseguito, con il proprio Nucleo di Polizia Ambientale e Demaniale, una complessa attività di controllo, nell’area demaniale marittima annessa al porticciolo turistico di Sant’Antioco.

I controlli sono stati eseguiti utilizzando anche l’elicottero “Nemo – 15” della Guardia Costiera che, con la supervisione del Centro di Coordinamento Ambientale della Direzione Marittima di Cagliari, ha effettuato il monitoraggio delle aree.

Alla suddetta attività di polizia ambientale ha partecipato anche il personale dell’A.R.P.A.S. – Dipartimento Sulcis di Portoscuso.

Dai controlli effettuati è stata accertata, nell’area demaniale marittima, la presenza di rifiuti anche pericolosi abbandonati in tutta l’area.

In particolare sono stati rinvenuti: contenitori non sigillati e degradati di olii esausti, diverse batterie di piombo e vari contenitori di plastica per alimenti colmi di oli alimentari usati e oli minerali esausti. Tali rifiuti hanno generato una dispersione di sostanze pericolose in diversi punti, con conseguente contaminazione del suolo.

I militari operanti hanno così posto sotto sequestro l’area demaniale di 3.400 mq circa e deferito alla Procura della Repubblica di Cagliari il titolare del porticciolo turistico di Sant’Antioco per il reato di cui agli articoli 256 comma 2 del Testo Unico Ambientale e 674 del Codice Penale.

Il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Sant’Antioco continuerà le attività di controllo ambientale,

al fine di vigilare sul rispetto delle normative vigenti.

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L’ordinanza n° 57/2019 firmata dal Tenente di Vascello (CP) Francesco S.M. D’Istria, Capo dell’Ufficio Circondariale Marittimo e Comandante del Porto di Sant’Antioco, dispone l’interdizione del tratto di banchina di “Ponente” nel Porto Commerciale di Sant’Antioco, dopo l’accertamento dello stato di cedimento del lato ovest del muro di cinta dello stabilimento Ex Baroid sito nel Porto Commerciale di Sant’Antioco.

L’articolo 1 dell’ordinanza stabilisce che, con decorrenza immediata, nella banchina di “Ponente” del Porto Commerciale di Sant’Antioco, nel tratto lungo il lato ovest del muro di cinta dello stabilimento Ex Baroid, per tutta la lunghezza ed una profondità di dieci metri dal muro perimetrale, è fatto assoluto divieto di transito pedonale e veicolare sino al ripristino ovvero alla messa in sicurezza dell’intera area.

L’articolo 2 prevede che sarà cura dell’amministrazione comunale di Sant’Antioco provvedere alla messa in sicurezza dell’area, mediante adeguato transennamento e segnaletica diurna e notturna.