17 August, 2024
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Francesco Sanna 75

Nuova durissima presa di posizione di Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico, contro il ritardo della Regione Sardegna nell’avvio dell’area di esenzione fiscale per il Sulcis.

«Da un accesso agli atti del Ministero dello Sviluppo Economico – denuncia il deputato iglesiente – emerge che la presidenza della Giunta regionale sarda sta rallentando l’iter della zona di esenzione fiscale del Sulcis. Una vera vergogna: per una volta che è lo Stato a dire: facciamo presto, la Regione rallenta.

Spero non si rendano conto dei danni che questo ritardo può creare. Preferisco credere che ignorino le conseguenze delle loro azioni – cosa comunque grave – piuttosto che immaginare che vogliano infliggere a questo territorio una cinica punizione.»

«Dalla nota ministeriale – aggiunge Sanna – è acquisito un punto politico fondamentale: la destinazione di oltre 124 milioni di euro alla zona di esenzione fiscale. Un risultato veramente straordinario, solo che si pensi che il gettito fiscale prodotto dal reddito delle piccole e medie imprese del Sulcis, in questi anni di crisi economica, non ha mai superato, in un anno, i 20 milioni di euro. Vi è poi l’invito alla Regione a non attendere i tempi burocratici di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per comunicare le sue scelte in materia di riserve a favore di questa o quella categoria di impresa. E’ su questo punto che la Regione, nella sua risposta al Governo, dice esplicitamente che deciderà nei termini previsti dalle norme, cioè tre mesi dalla pubblicazione del decreto che individua i fondi. Significherebbe, all’incirca, un ritardo inutile di quattro mesi, che impedirebbe alle imprese di compensare con le agevolazioni i loro versamenti di novembre e dicembre 2013, i più significativi nel corso dell’anno. Con una sinistra coincidenza temporale con la campagna elettorale delle regionali.»

«A questo punto, oltre a chiedere al Governo una immediata convocazione della Regione Sardegna per farle capire che non si gioca sulla pelle dei territori e delle imprese – conclude Francesco Sanna – mi attendo nei prossimi giorni una ferma presa di posizione delle autonomie locali, delle associazioni imprenditoriali e del sindacato. La Presidenza della Regione li tira in ballo dicendo che deve prima sentirli per comprendere le intenzioni del territorio. Spero che invece sarà il territorio a farsi sentire e fargli comprendere il danno che patisce da questo rinvio delle decisioni che spettano alle istituzioni regionali.»

Francesco Sanna.

Francesco Sanna, deputato PD.

«Chi appicca il fuoco e distrugge natura, paesaggio, lavoro, investimenti e futuro, mi fa schifo». 

Con queste parole Francesco Sanna, deputato del PD, commenta in un post nella sua pagina di Facebook l’emergenza incendi che sta distruggendo boschi e macchia mediterranea dell’isola.

«Stamattina ho parlato con il capo dipartimento della Protezione Civile, prefetto Franco Gabrielli – informa Francesco Sanna – che ha disposto il trasferimento di due Canadair (uno da Trapani, uno da Ciampino), in aggiunta ai due di stanza ad Olbia.«

«L’entità dell’emergenza incendi – conclude Francesco Sanna – ha portato l’Italia ad allertare la Protezione Civile francese per eventuali rinforzi dalla Corsica.»

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Palazzo del Consiglio regionale.

Il Governo, nel Consiglio dei ministri di questa mattina, ha impugnato la “Legge statutaria elettorale ai sensi dell’art. 15 dello statuto speciale per la Sardegna” approvata recentemente dal Consiglio regionale della Sardegna, in quanto contiene disposizioni in contrasto con l’art. 3 e 51 della Costituzione.

«Il Consiglio dei ministri – commenta Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico – ha impugnato la legge contestando i “pasticci” sulla forma di governo e la previsione di incandidabilità del Presidente dimissionario dalla Giunta. Mi auguro che il Consiglio regionale approfitti di questa circostanza per riaprire anche la partita a favore del voto con la doppia preferenza di genere.»

 

Francesco Sanna.

Il deputato Francesco Sanna (PD).

Il deputato Francesco Sanna (PD) ha inviato una lettera al presidente della Giunta regionale, Ugo Cappellacci, per sollecitare gli adempimenti della Regione Sardegna per l’avvio delle ZUEF.

«Signor Presidente – scrive Sanna –  il 16 luglio scorso, undici giorni fa, il ministero dello Sviluppo economico ha richiesto alla Regione Sardegna se intendesse proporre eventuali riserve finanziarie ( a valere su fondi statali) a favore di determinate categorie di piccole imprese partecipanti al bando per le zone di esenzione fiscale istituite dall’articolo 37 del decreto legge 179/2012, convertito in legge 17 dicembre 2012, numero 221. A ieri mattina ho verificato che nessuna risposta è ancora pervenuta da Cagliari.»

«Senza una comunicazione della Regione che indichi le sue scelte (determinare le riserve finanziarie, ovvero non introdurle affatto) – aggiunge Francesco Sanna al presidente della Regione Cappellacci – il bando per la fiscalità di vantaggio è bloccato e si ritardano i tempi in cui le imprese potranno godere degli aiuti stabiliti dalla legge. Le ricordo che il Consiglio Provinciale di Carbonia Iglesias, ha deliberato una proposta di riserve e premialità nelle zone di esenzione fiscale che è da mesi in possesso della amministrazione regionale. E della necessità che la Regione si trovasse pronta ad adempiere tempestivamente alla propria prerogativa si è detto in ogni incontro della concertazione istituzionale e sociale del Piano Sulcis.»

«Le chiedo dunque – conclude Sanna – di rompere ogni indugio e trasmettere la decisione di competenza regionale, qualunque essa sia, in modo da consentire l’indizione del bando.»

Miniera di Monteponi.

La Miniera di Monteponi.

Francesco Sanna.

Il deputato Francesco Sanna (PD).

 

La Camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza, nella seduta notturna, le modifiche al codice dell’ambiente che introducono ulteriori semplificazioni a quanto già previsto nella scorsa legislatura con la Legge n. 27 del 24 marzo 2012.

L’articolo 41 del decreto legge in conversione, dispone una nuova normativa per le bonifiche nelle aree minerarie dismesse che ricadono in siti ambientali di interesse nazionale, come – in Sardegna – i 34 comuni del Sulcis Iglesiente Guspinese.

«L’industria mineraria che si è sviluppata nei secoli scorsi – spiega Francesco Sanna, il deputato del Partito Democratico che ha elaborato e proposto la nuova disciplina – ha prodotto evidenti danni all’ambiente naturale e ferite ancora oggi da risanare in molti di quei territori. Quando tali aree sono state ricomprese nei siti di interesse nazionale – zone molto vaste di particolare pregio, dove i ripristini ambientali hanno un forte impatto economico (sono 57 in tutta Italia) – le bonifiche sono state rese troppo difficili e costose dalle normative del nostro Paese, rendendo inutilizzabili quelle aree col blocco anche delle risorse destinate dallo Stato alla bonifica di quei siti. Qualsiasi residuo delle attività minerarie (terre scavate, pietrame, materiali sterili)anche non contenenti sostanze inquinanti o nocive, venivano considerati per legge rifiuto industriale con l’obbligo di smaltimento in discarica. Da ciò l’impossibilità di utilizzare i materiali di scavo per riempire e mettere in sicurezza i numerosissimi pericolosi vuoti nel terreno, lasciati dalla attività mineraria.»

«Ora invece – aggiunge l’on. Sanna – si prevede che, ferme restando le cautele ambientali (analisi e test chimici e fisici sia sui materiali, sia sui luoghi di destinazione, valutazione delle acque sotterranee) i residui delle attività minerarie nei siti di interesse nazionale possano essere riutilizzati, nelle stesse aree, in tutte le attività di miglioramento ambientale, nelle bonifiche, nei riempimenti degli scavi minerari, nelle opere viarie. Il primo risultato della applicazione della nuova normativa sarà economico. Con i finanziamenti a disposizione si potranno bonificare con maggiore semplicità e mobilitazione di forza lavoro, porzioni molto più vaste di territorio, evitando i costi ingenti di smaltimento in discariche industriali, e potranno essere restituite agli usi legittimi le aree sino ad oggi destinate a rimanere discariche a cielo aperto. Il secondo risultato sarà ambientale e paesaggistico. Eliminare le vecchie discariche e rendere inutili quelle programmate per conferirvi i residui delle lavorazioni minerarie porrà un argine al consumo indiscriminato dei suoli, molti dei quali potranno acquisire in prospettiva nuovo valore.»

«La Camera dei Deputati – conclude Francesco Sanna – nei prossimi giorni licenzierà il provvedimento che passerà al Senato per la conversione definitiva che mi auguro avvenga prima della pausa estiva di agosto. La Regione Sardegna, che ha le responsabilità più importanti in materia di bonifiche, spero si adoperi per una applicazione rapida ed efficace delle nuove norme.»

«La Corte dei Conti ha registrato il decreto attuativo della legge Crescita che rende possibile la fiscalità di vantaggio nei 23 comuni del Sulcis Iglesiente e nelle regioni del Mezzogiorno che hanno inteso riprogrammare parte dei loro fondi europei a questo scopo.»

Lo ha reso noto il deputato del Partito Democratico Francesco Sanna, che nella precedente legislatura aveva proposto in Senato, con successo, l’allargamento alla Sardegna della possibilità di sperimentare le zone franche urbane e la sperimentazione di un’unica zona di esenzione fiscale nel Sulcis Iglesiente.

Per le piccole e piccolissime imprese, anche a titolo individuale, sarà possibile richiedere e godere di una dotazione finanziaria per compensare (entro un massimo di 200 mila euro) le principali tasse e imposte a loro carico: IRPEF ed IRES, IRAP, INPS dei dipendenti, IMU.

«Ora – aggiunge Sanna – occorre che la Regione Sardegna, senza perdite di tempo, indichi al Ministero dello Sviluppo Economico, che gestirà il bando, le eventuali riserve finanziarie a favore di determinate categorie di imprese. La Provincia di Carbonia Iglesias ha deliberato e trasmesso una sua proposta, io penso che vada bene.»

«Il decreto prevede le modalità di attuazione della Zone di esenzione fiscale anche per le regioni che hanno espresso la volontà di finanziare la sperimentazione con i fondi dell’Unione Europea, a forte rischio di restituzione per i ritardi della spesa. Circa 350 milioni di euro verranno messi a disposizione della misura in Sicilia, Puglia, Calabria, Basilicata e Campania, che hanno provveduto alla rimodulazione dei loro programmi in accordo con il Ministro della Coesione Territoriale. Unica Regione che manca all’appello è la Sardegna. Nella nostra Isola potrebbero partire Zone di esenzione fiscale nei quartieri disagiati di Cagliari, Quartu Sant’Elena, Selargius, Oristano, Alghero, Sassari ed Olbia, mentre Carbonia ed Iglesias inizieranno l’applicazione nell’ambito del Piano Sulcis. Altre Regioni, come la Sicilia hanno individuato con legge propri parametri per individuare territori dove trova applicazione la fiscalità di vantaggio, e tali aree sono state introdotte nell’accordo con il Governo. Perché la Sardegna – al di là del Sulcis Iglesiente – rimane al palo?

Sulla posizione della Regione Sardegna – conclude Francesco Sanna – sto chiedendo chiarimenti, in una interrogazione, al Ministro della Coesione Territoriale, professor Carlo Trigilia.»

Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.

Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.