24 November, 2024
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Dopo la proclamazione e l’insediamento dei segretari di circolo e provinciale e l’elezione della presidente provinciale dell’assemblea entra nel vivo l’attività del Partito Democratico della  federazione di Carbonia Iglesias. Per il 1 dicembre è stata convocata, a partire dalle 17.00, la direzione provinciale. Per l’11 dicembre è stata fissata l’iniziativa al Centro culturale di Iglesias per tracciare un bilancio sui cinque anni di attività in Parlamento dei deputati Emanuele Cani e Francesco Sanna. 

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Questa mattina i deputati del Partito democratico Emanuele Cani, Siro Marrocu e Francesco Sanna, la consigliera regionale Rossella Pinna e Mirco Vacca (per conto dell’assessore del Lavoro Virginia Mura) hanno partecipato all’assemblea dei lavoratori della Keller, svoltasi presso il consorzio di Villacidro, promossa dalla Fiom per il riavvio dello stabilimento ed il rinnovo ammortizzatori sociali. Nel corso dell’incontro, è emersa la forte preoccupazione dei lavoratori per l’imminente scadenza degli ammortizzatori sociali. È altresì emerso l’interesse manifestato da un gruppo imprenditoriale cinese per un’eventuale acquisizione o la gestione della struttura industriale in mano al Consorzio industriale di Villacidro.

Nel corso dell’assemblea, è stata rimarcata la necessità di trovare due soluzioni: una per l’immediato, con un intervento normativo che possa garantire una proroga degli ammortizzatori sociali, e una di più largo respiro e prospettiva, seguendo da vicino le proposte di chi ha manifestato interesse per acquisizione e riavvio dell’intero compendio.

Alla luce degli interventi e delle considerazioni svolte durante l’incontro, la Regione, attraverso i suoi rappresentanti, si impegna convocare in incontro in commissione Lavoro in Consiglio regionale. I parlamentari presenti hanno assunto l’impegno di trovare gli strumenti normativi idonei da utilizzare in sede di legge di stabilità, per attuare tutte le iniziative che possano portare al rinnovo degli ammortizzatori sociali, ricordando che tale atto non è automatico, in quanto la Keller insiste in un territorio che non ricade nelle zone di crisi complessa, soluzione di breve e lungo respiro.

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Con 247 voti a favore su 319 votanti, la Camera dei Deputati ha approvato definitivamente la Legge Europea 2017. La legge contiene una manovra sulla politica energetica del Paese (elettricità – fonti rinnovabili – gas) e regole a favore delle produzioni energivore del Paese, fortemente volute dal Partito Democratico.

«l Parlamento ed il Governo hanno mantenuto l’impegno di costruire una cornice di regole del mercato dell’energia che rendano ancora possibile e competitiva l’industria manifatturiera del Paese – commenta Francesco Sanna, deputato del Partito democratico -. Queste regole sono state elaborate a partire dalla crisi del settore alluminio, e sono una valida base per il rilancio dell’Alcoa ed il consolidamento della metallurgia dei non ferrosi. Ora ci aspettiamo una rapida adozione dei decreti attuativi da parte del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, che ha avuto un ruolo importante nell’appoggio alla iniziativa parlamentare che prima dell’estate ha introdotto il capitolo energia nel disegno di Legge europea.»

«Due considerazioni politiche, una seria e una a metà – aggiunge Francesco Sanna -. Ho apprezzato la decisione del gruppo parlamentare di MDP di sconfessare la posizione dei loro colleghi senatori e di votare a favore del provvedimento, sottolineando l’errore di aver modificato il testo a Palazzo Madama. Ho sostenuto senza acrimonia questa tesi, non infierisco e mi ritengo soddisfatto.»

«Cinquestelle ha votato contro. Coerentemente, essendo contro l’industria manifatturiera italiana e sarda in particolare. Tuttavia se sei contro un sistema produttivo, hai il dovere di offrire modelli di sostentamento e di sviluppo alternativi. Per adesso questa seconda parte del ragionamento è stata elaborata dall’onorevole Alessandro Di Battista, in visita elettorale nel Sulcis, il quale trovava nella missione di “insegnare ai tedeschi a fare il formaggio” il futuro di quella terra. Nella Legge europea – conclude Francesco Sanna – ci sono anche le norme a favore della etichettatura trasparente dei prodotti caseari, ma questo non è bastato ai deputati grillini per votare a favore della legge.»

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Venerdì 27 ottobre 2017, alle ore 16.00, presso l’Aula Magna “Vera Cao Pinna” della Facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche, in Viale Fra Ignazio 74, a Cagliari, si terrà l’incontro dal titolo “La Riforma del Terzo Settore. Nuove opportunità, nuovo sviluppo” organizzato da Acli Sardegna, Arci, Confcooperative, Fish, UISP, Legacoop sociali Sardegna.

In vigore dal 3 agosto di quest’anno, il Codice del Terzo Settore riordina finalmente la legislazione riguardante l’attività delle organizzazioni del Terzo Settore. Quello della Riforma del Terzo Settore è un cammino iniziato già nel 2014, culminando nel 2016 con la legge delega al Governo che sarà completato con i decreti ministeriali che ne permetteranno una concreta attuazione. Tante le novità di questa riforma, fra le quali l’abrogazione di alcune normative e la nuova denominazione delle organizzazioni del Terzo Settore che si chiameranno ora Enti del Terzo Settore (Ets) e comprenderanno sette tipologie diverse di organizzazioni.

All’incontro di approfondimento sarà presente Luigi Bobba, sottosegretario al Welfare, che ha promosso ed accompagnato la riforma, insieme ad altri ospiti tra i quali Franco Marras (Acli Sardegna), Franco Uda (Arci Sardegna), Maria Pina Casula (UISP Sardegna), Silvio Lai (senatore della Repubblica), Francesco Sanna (Federsolidarietà Sardegna), Alfio Desogus (Fish Sardegna), Valter Piscedda (consigliere regionale RAS), Andrea Pianu (Legacoop Sociali Sardegna) e Carlo Mannoni (Fondazione di Sardegna).

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Si terranno a Gonnesa, da martedì 24 a sabato 28 ottobre, nella splendida cornice de “S’Olivariu”, cinque giorni di incontri sul tema “Emigranti e migranti”. Organizzano diverse organizzazioni del Sulcis: Associazione culturale “Radici e ali”, Associazione Casa Emmaus, Arci Sardegna, con il patrocinio del comune di Gonnesa e la collaborazione del “Gruppo Folkloristico Nuraxi Figus” e di SO.SA.GO.

Obiettivo della giornata valorizzare l’accoglienza come opportunità per le persone e le comunità che accolgono.

Il programma completo.

24 ottobre – Ore 10.00:

Presentazione del calendario eventi “Emigranti e migranti” e inaugurazione della mostra “Storie, non solo numeri”

Ore 18.00:

Presentazione del libro “L’oltraggio della sposa” ultima opera di Ottavio Olita. Introduce Ennio Meloni.

25 ottobre – Ore 18.00:

Presentazione del libro “Come figlie, anzi” ultima opera di Giacomo Mameli. Introduce Michela Calledda di “Archivio Distratto”

26 ottobre – ore 18.00:

Tavola rotonda sul tema “L’accoglienza possibile, l’integrazione necessaria”. Partecipano l’on. Michele Piras, l’on. Francesco Sanna, il Sindaco di Gonnesa Hansel Cabiddu, il Sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, due operatori del settore: Giovanna Grillo, di “Casa Emmaus” e Giovannimaria (noto Mimmia) Fresu, della Cooperativa “Il seme” di Santa Giusta.

Coordina: Franco Uda, segretario regionale Arci Sardegna.

27 ottobre – ore 18.00:

“Saperi comuni: fregola e cuscus” materie prime e gestualità comuni per ottenere prodotti molto simili, sulle sponde del Mediterraneo, guidati da operatrici di Casa Emmaus e del Gruppo Folkloristico di Nuraxi Figus

“Contaminazioni musicali”: musicisti e strumenti di paesi diversi, improvvisano in diretta, coordinati da Adrian Fernandez

28 ottobre – Dalle 19.00 alle 21.00:

“Sapori comuni: fregola e cuscus” si assaporano fregola e cuscus in due diversi piatti della cucina Mediterranea, preparati da operatrici di Casa Emmaus e del Gruppo Folkloristico di Nuraxi Figus: 2 € possono bastare, i fondi raccolti saranno devoluti al progetto “Solidali senza confini”

“Contaminazioni musicali”: musicisti e strumenti di paesi diversi, improvvisano in diretta, coordinati da Adrian Fernandez

Tutti i giorni dal 24 al 28 ottobre

Dalle 10.00 alle 12.00:

“Storie, non numeri”: mostra fotografica sulla integrazione, realizzata per Casa Emmaus, dalla fotografa Cècile Massie, nell’ambito del progetto SPRAR

Dalle 16.00 alle 18.00:

“Solidali senza confini”: raccolta di fondi e articoli di abbigliamento (vestiario, scarpe…) e per l’infanzia (vestiario, giocattoli, pannolini, biberon e affini…) per famiglie bisognose del Sulcis e del Libano.

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Sale lo scontro tra PD e Art. 1 – MDP dopo il rinvio dal Senato alla Camera della Legge europea per i riflessi sulle norme per l’energia.

«Tutti sapevamo che cambiare una virgola della Legge Europea al Senato avrebbe comportato un nuovo esame della Camera e mettere a rischio l’attuazione tempestiva delle norme sull’energia, che riguardano migliaia di imprese e di conseguenza centinaia di migliaia di lavoratori – ha scritto nella sua pagina facebook il deputato del Pd Francesco Sanna -. Lo abbiamo spiegato a tutti, ed in tutte le lingue. In Sardegna, a queste norme è legata la soluzione della vertenza ALCOA e l’esistenza dell’industria dei metalli non ferrosi. Dice per migliorare l’etichettatura dei formaggi ma in realtà per “vendicare” la fiducia alla Camera sulla legge elettorale, MDP ha votato con le destre e M5S.»

«Il testo è modificato, dovrà tornare alla Camera con grandi problemi per il calendario dei lavori già programmato. Negli ultimi minuti sembra si stiano addirittura astenendosi nei voti sulla legge, ed al Senato l’astensione vale contro. In politica – ha concluso Francesco Sanna – c’è chi fa e, purtroppo, c’è chi disfa per vuoti simbolismi. Senza curarsi delle conseguenze per il mondo del lavoro, che dice di voler tutelare.»

Duro anche l’intervento del deputato Emanuele Cani (Pd).

«Mdp vota al Senato con la destra e i cinquestelle contro la Legge Europea. I due emendamenti approvati al senato sulla legge europea riguardano l’articolo 12 sull’etichettatura dei prodotti lattiero caseari e l’articolo 16 sulle autorità di bacino. Questo fatto è stato contrastato dal Partito Democratico che intendeva approvare rapidamente la legge già votata alla camera, senza ulteriori ritardi. Ora, la Legge europea dovrà ritornare alla Camera – ha aggiunto Emanuele Cani – inserendosi in un calendario che vede la chiusura della legge elettorale e l’avvio della legge di bilancio. Per il Sulcis è un duro colpo e non possiamo non manifestare le forti preoccupazioni per sulla possibilità che venga approvata entro la legislatura una legge che contiene norme che contribuiscono in maniera determinante ad un possibile esito positivo della vicenda Alcoa.»
«Purtroppo,ciò che sembrava risolto non lo è, bisognerà lavorare nei prossimi giorni per portare a casa il provvedimento per scongiurare il peggio. La situazione è preoccupante e non si può perdere altro tempo. Entro breve tempo, alla luce delle ultime affermazioni e degli atti conosciuti – ha concluso Emanuele Cani -, deve essere chiusa positivamente.»

Al coro delle critiche verso il voto dei senatori di Mdp, si è aggiunto anche il segretario del Pd di Carbonia Iglesias, Daniele Reginali.

«Non possiamo che manifestare forte preoccupazione per il futuro delle vertenze del Sulcis Iglesiente, e in particolare per quella che riguarda l’Alcoa, dopo gli esiti dell’esame della legge europea al Senato. Il voto di Mdp e altre formazioni a proposito dei due emendamenti che vanno a mutare il senso del provvedimento hanno l’effetto di rinviare l’esame alla Camera. Questo non potrà che comportare un’ulteriore perdita di tempo. Ciò che nel Sulcis Iglesiente non possiamo permetterci in alcun modo. Per questo motivo – ha concluso Daniele Reginali – contestiamo questo comportamento e rimarchiamo il sostegno alla mobilitazione dei lavoratori in lotta.»

In serata è arrivata la replica di un rappresentante di Art. 1 – Mdp, Luca Pizzuto, consigliere regionale del Gruppo Articolo 1 – Sdp  e coordinatore regionale Articolo 1 – Mdp – Sardegna.

«Mettiamo in ordine i fatti – ha scritto in una nota Luca Pizzuto -. Per prima cosa gli esponenti politici che oggi fanno riferimento ad Articolo uno e che sino a qualche tempo fa facevano riferimento ad altri partiti non più esistenti, sono sempre stati al fianco, e in prima linea, con gli operai per la ripresa dello stabilimento dell’alluminio. Credo sia indiscusso il mio impegno, quello dei rappresentanti regionali e locali e quello dei parlamentari a livello nazionale in questa vertenza, che hanno aiutato in ogni modo possibile i lavoratori e le organizzazioni dei lavoratori in questi anni. Tant’è che nel primo passaggio della Legge europea alla camera MDP ha sostenuto e votato il provvedimento. Nel secondo passaggio, al Senato, MDP ha votato a favore di tutti gli articoli della Legge, inclusi quelli che riguardavano la vertenza ALCOA. Nel voto finale il gruppo al Senato si è astenuto, perché in maniera del tutto irrazionale il Governo ha posto la fiducia. Nel momento in cui si pone il voto di fiducia, per chi è all’opposizione è naturale non votare la stessa.»

«Il pensiero di chi scrive è che si sia fatta una scelta sbagliata nel cadere in questo tranello, decidendo di astenersi: ritengo un errore questa scelta e per queste ragioni ho scritto una lettera di contrarietà ai capigruppo della Camera e del Senato, chiedendo di agevolare il più possibile la chiusura dell’Iter legislativo alla Camera – ha aggiunto Luca Pizzuto -. Ho espresso dissenso sulla scelta fatta, ma sono squallide le accuse e le mistificazioni di queste ore nei nostri confronti:

1. il rallentamento dovuto all’emendamento “caseario” è avvenuto perché la maggioranza ha sostenuto questa modifica e non può essere attribuito a un gruppo che al Senato conta un numero ridotto di rappresentanti;

2. una maggioranza in grado di governare se stessa non ha bisogno di richiedere la fiducia per ogni tipo di provvedimento. Una maggioranza in grado di governare in modo condiviso non mette la fiducia ma anzi cerca di creare condivisione con tutte le forze politiche su provvedimenti così importanti;

3. è vile chi ci accusa di non essere dalla parte del lavoro e dei lavoratori dopo che per anni insieme a loro abbiamo sostenuto le battaglie per la ripresa del polo industriale di Portovesme.»

«Per quel che mi riguarda sono, e sarò sempre, dalla parte dei lavoratori e non permetterò a nessuno di dire il contrario. Anni di impegno e di lotta non possono essere mistificati da una scelta, seppur discutibile – ha concluso Luca Pizzuto -. Ritengo che il riavvio di questo stabilimento sia frutto di un lavoro collettivo fatto da esponenti regionali e nazionali che insieme ai lavoratori hanno portato avanti questa lotta.»

 

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«Ieri sera la commissione Politiche Comunitarie del Senato, presieduta da Vannino Chiti, ha approvato la Legge Europea 2017, senza modifiche rispetto al testo della Camera. Al suo interno, le norme sulle industrie energivore ed il taglio della bolletta elettrica di imprese e famiglie, il rilancio dei bandi per le fonti rinnovabili, gli sgravi per i grandi consumatori di gas metano, per le quali ci siamo battuti a Montecitorio. Disposizioni attese in Sardegna per il rilancio di ALCOA, Eurallumina e l’apertura all’industria di trasformazione oggi penalizzata dalla mancanza del metano. Spero che la legge arrivi nell’aula di Palazzo Madama quanto prima.»

Lo ha scritto Francesco Sanna, deputato PD membro della Commissione Affari Costituzionali sulla sua pagina Facebook. 

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Quale sviluppo per il futuro del Sulcis Iglesiente? A questa domanda ha cercato di dare una risposta, martedì sera, il prof. Paolo Savona, in Piazza Municipio a Iglesias, davanti ad un numeroso e qualificato pubblico, in un incontro organizzato dal Rotary Club di Iglesias.

Dopo gli interventi introduttivi del prof. Gaetano Ranieri, presidente del Rotary Club di Iglesias, e del “padrone di casa”, il sindaco di Iglesias, dr. Emilio Gariazzo, il prof. Savona, su invito del  moderatore del dibattito, l’ing. Riccardo Porcu, direttore della comunicazione istituzionale della Regione, ha esposto le sue considerazioni e la sua “ricetta” per lo sviluppo futuro del territorio.

L’insigne economista ha illustrato le sue idee partendo dalla premessa che non vi sono possibilità di sviluppo per le attività industriali, a basso valore aggiunto e con la palla al piede dei trasporti e dei  forti consumi energetici (e a questo proposito il prof. Savona non ha risparmiato qualche critica alle Partecipazioni Statali che hanno “regalato” al territorio quelle attività). Secondo il prof. Savona, la ripresa ed il successivo sviluppo della Sardegna, ed in particolare del Sulcis Iglesiente, devono passare attraverso lo sviluppo del turismo, ma non del turismo dei 20 milioni di presenze, a basso costo, ma di un turismo di fascia medio-alta, per turisti che possono spendere, basato sulla valorizzazione delle bellezze della Sardegna e dei prodotti sardi (che costano di più di quelli importati all’ingrosso, ma lasciano benefici economici sul territorio). Per portare in Sardegna i turisti di questo tipo, occorre una seria ed organica programmazione che, a parere del prof. Savona, non c’è e non c’è mai stata; devono essere previsti un adeguato sviluppo delle infrastrutture e delle strutture ricettive, la messa in rete delle attrattive della Sardegna e delle produzioni sarde e, cosa altrettanto importante, l’eliminazione delle molte manchevolezze che non vengono facilmente accettate da che è abituato a trovare altrove situazioni migliori. Il prof. Savona ha citato a questo proposito, fra le altre, la mancata raccolta dei rifiuti, la scarsa cura, sorveglianza e pulizia delle spiagge, la segnaletica inadeguata, se non addirittura mancante, la mancata regolamentazione del parcheggio dei camper.

La relazione del prof. Savona ha trovato la sostanziale condivisione degli on. Salvatore Cherchi e Francesco Sanna, che hanno fra l’altro sottolineato gli errori della Regione e gli ostacoli posti dalle istituzioni alla nuove iniziative, cui va attribuita per buona parte la mancanza di adeguate strutture ricettive (l’on. Sanna ha sottolineato che nel Sulcis Iglesiente non c’è un albergo a 5 stelle).

Dopo gli interventi di alcuni altri presenti al dibattito e le risposte del prof. Savona, il prof. Ranieri ha chiuso la serata sottolineando la necessità di valorizzare i siti archeologici sardi, facendo della cultura una delle molle dello sviluppo.

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La piazza Municipio di Iglesias ospiterà domani, martedì 5 settembre, a partire dalle ore 19.30, il prof. Paolo Savona, già Direttore del  Servizio Studi della Banca d’Italia, Direttore generale di Confindustria, Presidente del Credito Industriale Sardo, segretario generale per la Programmazione Economica al ministero del Bilancio, ministro dell’Industria, del commercio e dell’artigianato nel Governo Ciampi, titolare di cattedra a Cagliari e poi in varie altre università, per citare solo alcune delle sue passate attività.

L’insigne economista, su invito del Rotary Club di Iglesias, terrà una conversazione su “QUALE SVILUPPO PER IL FUTURO DEL SULCIS IGLESIENTE?”. Alla conversazione farà seguito un dibattito che si preannuncia molto interessante, al quale hanno già assicurato la loro presenza il coordinatore del Piano Sulcis Salvatore Cherchi e i deputati Mauro Pili e Francesco Sanna, oltre a diversi sindaci del territorio ed altre personalità.

In caso di cattivo tempo, la manifestazione, ad accesso libero, verrà spostata nel vicino Teatro Electra.

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L’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari ha adottato l’atto aziendale. Questa mattina, dopo l’intesa con il rettore dell’Università degli studi di Sassari Massimo Cerpinelli, il direttore generale Antonio D’Urso ha approvato il documento organizzativo dell’azienda con la delibera numero 473 che è stata inviata in Regione. Spetta adesso agli uffici di via Roma a Cagliari, nel termine dei 30 giorni, la verifica di congruità dell’atto alle linee guida e, quindi, l’approvazione finale.

La versione dell’atto aziendale adottata oggi porta con sé alcune novità rispetto alla prima proposta, presentata nei giorni scorsi dalla direzione strategica ai direttori delle strutture e ai sindacati. Novità che tengono conto delle osservazioni, oltre sessanta quelle pervenute, che proprio i direttori e i dirigenti, i sindacati medici e quelli del comparto, nei termini fissati, hanno inviato ai direttori dell’Aou. Si avvia, così, verso l’iter finale il primo atto aziendale dell’Aou che, a dieci anni dalla sua nascita, darà gli assetti organizzative dell’azienda di viale San Pietro.

Nell’ultima riunione di presentazione dell’atto aziendale, intanto, la direzione generale ha incassato anche il parere positivo dell’organo di indirizzo, formato dal preside della Facoltà di Medicina Giuseppe Passiu che lo presiede e dai componenti Antonio Succu, Marcello Tidore e Francesco Sanna. L’organo ha riconosciuto che il documento organizzativo dell’azienda di viale San Pietro integra pienamente le tre funzioni della mission: la didattica, la ricerca e l’assistenza.

La versione deliberata questa mattina, intanto, porta da 13 a 12 il numero dei dipartimenti, con la previsione di 10 dipartimenti dell’assistenza integrata rispetto agli 11 progettati in precedenza.

Tra le novità di assoluto rilievo quella prevista nel dipartimento Tutela delle Fragilità dove sono inserite le strutture complesse di Neuropsichiatria infantile, Psichiatria, Psicologia ospedaliera e benessere organizzativo e il servizio psichiatrico di diagnosi e cura che, in ragione degli indirizzi e delle direttive regionali, transiterà all’Ats. La novità è rappresentata dalla creazione della struttura semplice dipartimentale di Coordinamento codice rosa e vittime di violenza che potrà trovare spazio all’interno del pronto soccorso. «Ho colto il suggerimento arrivato con una osservazione – spiega il direttore generale Antonio D’Urso – e basandomi sull’esperienza operativa avuta sul campo quando, da direttore sanitario, all’azienda sanitaria di Lucca nel 2012 attivammo la sperimentazione del Codice rosa, con risultati straordinari. Siamo convinti che anche qui potranno aversi risultati importanti, facendo affidamento sulla stretta sinergia tra Comune e centri antiviolenza quindi con la procura della Repubblica.»

L’obiettivo della struttura, in linea generale, è quello di favorire il riconoscimento precoce dei casi di violenza quindi assicurare efficaci percorsi dedicati. Si dovrà puntare quindi a coordinare e mettere in rete le diverse istituzioni e competenze, per dare una risposta efficace già dal momento in cui la vittima arriva al pronto soccorso. Sarà importante, poi, la sinergia tra istituzioni e strutture sanitarie perché, oltre alle cure erogate al pronto soccorso, venga avviata la presa in carico territoriale successiva, sulla base della valutazione delle esigenze di tutela e protezione delle vittime attraverso l’attivazione di percorsi che rispondano alle loro esigenze.

Le altre novità vedono il dipartimento dell’Emergenza urgenza con due strutture complesse di Rianimazione, la Lungodegenza passa dal dipartimento delle Specialità mediche a quello Medico. Nel dipartimento di Tutela della salute della donna e del bambino vengono previsti il pronto soccorso di Ostetricia e ginecologia con l’Obi (osservazione breve intensiva) quindi il pronto soccorso pediatrico con l’Obi.

E’ stato confermato, infine,il coordinamento della Breast unit all’interno del dipartimento oncoematologico.