Lino Longu, 60 anni, è il nuovo segretario del circolo del Partito Democratico di Sant’Antioco.
[bing_translator]
Tito Siddi
[bing_translator]
Tito Siddi
[bing_translator]
«Con la seduta del collegio di ieri sera, l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ha indicato a Terna Spa, concessionario della rete elettrica, le regole per garantire la sicurezza del servizio elettrico in Sardegna, con opportuni contratti di acquisto della capacità di produzione delle grandi centrali a Portoscuso/Portovesme, Fiume Santo e Ottana. La settimana prima, la stessa Autorità aveva dichiarato l’essenzialità della centrale Ottana Bioenergy per la riaccensione del sistema elettrico sardo in caso di black out.»
Lo scrive, in una nota, Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico.
«Con questo nuovo quadro, in due dei tre poli energetici della Sardegna – aggiunge Francesco Sanna – si supera il regime di essenzialità e si offrono a Terna, dietro giusta remunerazione, servizi indispensabili per la sicurezza e l’operatività continua della rete elettrica, resa più instabile rispetto al passato dalla grande importanza della produzione da fonti rinnovabili nell’Isola. Con i nuovi contratti Terna che molto probabilmente partiranno dal prossimo primo luglio, ENEL, Ottana Energia ed EP Produzione possono consolidare la loro presenza in Sardegna, avendo un quadro molto più certo, in una prospettiva di medio termine, della condizione di utilizzo dei loro impianti.»
«Penso che questo importante ed atteso risultato, che conclude un lavoro di presentazione delle esigenze della Sardegna svolto dalla Giunta Regionale e dal ministero dello Sviluppo Economico, e raccoglie in sostanza le indicazioni poste dalla mozione dei deputati sardi – conclude Francesco Sanna -, apra anche la strada alla conferma o a nuova collaborazione tra i grandi produttori di energia e gli utilizzatori industriali vecchi e nuovi che abbiano coraggio e visioneimprenditoriale.»
[bing_translator]
Il deputato del Partito Democratico Francesco Sanna esprime un giudizio positivo sull’incontro svoltosi stamane a Palazzo Chigi sulla vertenza Alcoa.
«La riunione di oggi a Palazzo Chigi sul dossier Alcoa completa ulteriormente – e penso definitivamente – la cornice delle regole pubbliche sull’energia in Italia, necessarie per aprire (e chiudere) con il piglio della concretezza il negoziato tra la proprietà statunitense e la possibile acquirente Glencore – ha detto Francesco Sanna -. Ritengo molto positiva l’affermazione che queste regole, stabilendo condizioni di prezzo della elettricita’ probabilmente migliori della media europea, debbano valere per tutti gli operatori con spalle robuste sia industrialmente, sia finanziariamente. Ora – conclude Francesco Sanna – la palla passa a Glencore, ieri ricevuta al massimo livello istituzionale dal Governo italiano, domani con il ministro dello Sviluppo economico pronto a partire per la Svizzera a chiudere gli accordi.»
[bing_translator]
«Sino al 31 maggio sarà possibile, per coloro che nei tre anni precedenti al 15 ottobre 2015 sono decaduti da piani di rateazione Equitalia, riprendere a pagare secondo il piano originario, bloccando i pignoramenti e “tagliando” le sanzioni che derivano dalla decadenza. In alcuni casi il debito può scendere anche del 40/50%». Lo ricorda Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico, autore della proposta che fu approvata come emendamento alla legge di stabilità 2016.
«Si tratta di una norma speciale che riguarda le imposte dirette (IRPEF, IRES, IRAP, addizionali comunali e regionale) che sono state accertate dal fisco e sulle quali non si è aperto contenzioso con l’amministrazione finanziaria. L’Agenzia delle Entrate ha diramato il mese scorso una spiegazione articolata della misura, che però circola solo tra gli addetti ai lavori. E moltissimi piccoli contribuenti, che potrebbero beneficiarne, sono all’oscuro di questa possibilità. Per questo motivo, ho chiesto con una interrogazione al ministro dell’Economia di valutare il prolungamento del periodo in cui si può aderire alla misura e di promuovere una campagna informativa, mediante l’Agenzia delle Entrate – conclude Francesco Sanna -, che ad ogni contribuente interessato illustri le nuove condizioni di estinzione del proprio debito.»
[bing_translator]
Il Premier Matteo Renzi ha incontrato oggi i lavoratori dell’Eurallumina che da due giorni manifestano davanti alla Camera dei deputati, per sollecitare una soluzione alla lunga vertenza per il rilancio dello stabilimento di Portovesme, fermo ormai da oltre 7 anni.
Con il Premier, c’erano il sottosegretario al CIPE, Luca Lotti, e il deputato del Partito Democratico Francesco Sanna che nel pomeriggio ha diffuso una nota sui contenuti dell’incontro.
«L’incontro – racconta Francesco Sanna – si è svolto nella saletta davanti allo studio del Presidente, dove normalmente si ricevono gli ospiti importanti. Davanti ad un caffè, si è ripercorsa la lunga vicenda di Eurallumina: dalla chiusura della produzione, passando per gli accordi di programma, il contratto di sviluppo con INVITALIA e l’avvio delle procedure di valutazione di impatto ambientale e autorizzative della significativa ristrutturazione dello stabilimento di Portovesme dove si produce l’allumina, il primo stadio (dopo l’estrazione mineraria della bauxite) per l’ottenimento dell’alluminio e delle sue leghe. Sullo specifico dossier di Eurallumina, il presidente del Consiglio ha risposto positivamente alla richiesta formulata dai lavoratori, di uno sforzo di coordinamento finale da parte del Governo di tutte le istituzioni coinvolte – come previsto dagli accordi a suo tempo siglati – per poter concludere positivamente la fase delle autorizzazioni e iniziare l’investimento di ristrutturazione.
La discussione si è poi allargata alle altre “cose da fare” per rilanciare lo sviluppo della Sardegna sud occidentale. Centrale la vicenda ALCOA, per la quale Renzi ha confermato di avere presto in programma un incontro con i vertici di GLENCORE (e lì gli si sono illustrate le sinergie operative della ripartenza di Eurallumina, che farebbe diventare “a chilometri zero” la fornitura della materia prima dello stabilimento ALCOA).»
«Poi si è parlato delle bonifiche – aggiunge Francesco Sanna -, dell’attrattore turistico rappresentato dalle strutture minerarie dismesse e dall’aiuto che può venire da un Parco Geominerario che riprenda a funzionare con la partecipazione delle autonomie locali, della possibilità di rafforzare per dimensione e qualità una ricettività turistica rispettosa del paesaggio e dell’ambiente. E ancora: della possibile coesistenza e crescita di un settore agroalimentare e della pesca (e qui gli diciamo sulla necessità di aumentare le quote di pesca delle tonnare sarde, sia per il richiamo turistico, sia per la possibilità di trasformazione in loco e tracciabile di un prodotto di successo in tutto il mondo).
Il presidente ha ricordato la sua “scoperta” – al laboratorio del Gran Sasso – del progetto ARIA, che l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’università americana di Princeton, la Regione Sardegna realizzeranno nella miniera Carbosulcis di Seruci (Gonnesa). Gli si è spiegato che anche nella completa riutilizzazione di quelle infrastrutture minerarie per fini scientifici e produttivi – anche se non più estrattivi – passa la possibilità di uno sviluppo diversificato del Sulcis, che non vanifichi e faccia scomparire le competenze minerarie di decine di giovani già formati.»
«E’ una chanche da non perdere anche la riconversione di circoscritti ambiti industriali, che potrebbero ospitare senza ulteriore consumo del suolo a Portovesme uno degli stoccaggi del Gas Naturale Liquido della Sardegna, così come ENEL va invece invitata a mettersi nelle condizioni di fare sinergia con la possibile realizzazione di uno stabilimento per la produzione di etanolo.
Di tutte queste cose, il presidente del Consiglio si è impegnato a tener conto, nella fase conclusiva della redazione del Patto per la Sardegna, che sottoscriverà con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, nella sua prossima visita nell’Isola.
Durante la riunione – conclude Francesco Sanna -, i lavoratori non si sono tolti il casco protettivo, non per maleducazione, ma per auspicio di doverlo rimettere ogni giorno, nel loro stabilimento di nuovo in marcia.»
[bing_translator]
Si è svolta nella commissione Autonomia l’audizione del deputato Francesco Sanna (Pd) sulla proposta di legge costituzionale n. 3212, di cui è primo firmatario, tendente alla modifica degli articoli 27, 28, 43, 44 e 45 dello Statuto sardo, nonché della modifica della rubrica del titolo V dello stesso che si propone di trasformare da “Enti locali” in “Rapporti tra la Regione e gli Enti Locali”.
La proposta di modifica statutaria si propone, in sintesi: di trasferire l’esercizio del potere regolamentare dal Consiglio alla Giunta; di attribuire al Consiglio delle autonomie locali (Cal) il potere di iniziativa legislativa nelle materie di competenza; di eliminare dallo Statuto speciale il riferimento alle tre province storiche (Cagliari, Nuoro e Sassari); di indicare nella Carta autonomistica della Sardegna che l’ordinamento delle autonomie locali è basato sui Comuni; di inserire in Statuto la città metropolitana, quale forma tipica di aggregazione di comuni; di prevede che la fusione dei comuni e la creazione di un nuovo comune avvenga per legge regionale rinforzata, richiedendo per la sua approvazione la maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio; di consentire la creazione di un nuovo comune solo in caso di popolazione almeno pari a 10.000 abitanti; di prevedere il referendum consultivo sulla proposta di fusione o nuova costituzione di comuni.
Francesco Sanna ha rassicurato i commissari sulla possibilità di approvazione (doppia lettura alla Camera e al Senato) delle modifiche costituzionali ed ha dichiarato disponibilità ad accogliere eventuali proposte del Consiglio regionale per introdurre ulteriori modificazioni alla Carta autonomistica.
L’esponente della maggioranza che sostiene il governo Renzi ha inoltre affermato che le modifiche statutarie, qualora approvate, «potrebbero rappresentare “la cornice” istituzionale per la riforma degli Enti Locali varata, di recente, dal Consiglio regionale».
[bing_translator]
Martedì 19 aprile, Paolo De Castro, parlamentare europeo, già ministro dell’Agricoltura nei governi del centrosinistra, presidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale a Bruxelles, sarà in Sardegna.
«Paolo De Castro ha accettato l’invito che insieme al Partito Democratico della Sardegna e ad alcune associazioni agricole gli abbiamo fatto per discutere della politica agricola comunitaria, con particolare attenzione al caso Sardegna – ha detto Francesco Sanna, deputato del Partito Democratico -. Alle ore 11.00, dopo aver visitato il mercato ortofrutticolo di Sestu, parteciperò con lui all’incontro organizzato dal Consorzio per la tutela del formaggio pecorino romano per parlare del settore agroalimentare nell’Unione Europea: ortofrutta e lattiero caseario, la crisi del settore del latte, le strategie per il settore ovino, il trattato TTIP, sempre negli spazi del Mercato ortofrutticolo. Nel primo pomeriggio visiteremo le strutture della cooperativa S’Atra Sardigna.»
Alle ore 18.00 a Sinnai, presso la Fondazione Polisolidale (locali ex Comunità Montana) in via della Libertà è in programma il dibattito dal titolo “La sfida europea dell’agricoltura”. Al centro della discussione il quadro di regole e le opportunità offerte dalla Politica Agricola Comunitaria nello scenario della competizione extra-continentale.
Si parlerà anche del quadro normativo nazionale e regionale. Francesco Sanna interverrà sui provvedimenti parlamentari adottati e in fase di studio riguardanti il settore agricolo, la valorizzazione dell’agroalimentare, la nuova legge contro gli sprechi alimentari e il ruolo del volontariato sociale.
Un approfondimento specifico sarà dedicato al Piano di sviluppo rurale ed alle imminenti opportunità per gli operatori del settore agropastorale. All’incontro-dibattito parteciperanno, insieme a Paolo De Castro, l’assessore regionale all’Agricoltura Elisabetta Falchi, i consiglieri regionali Luigi Lotto e Cesare Moriconi e concluderà i lavori l’europarlamentare e segretario del Partito Democratico della Sardegna Renato Soru.
Sarà l’occasione per un confronto con le associazioni di categoria, che interverranno con Martino Scanu (Cia), Luca Maria Sanna (Confagricoltura), Ignazio Cirronis (Copagri), Battista Cualbu (Coldiretti) e, infine, Claudio Atzori (Legacoop).
L’incontro sarà moderato da Andrea Murgia, componente della segreteria regionale Pd e sarà preceduto dai saluti del segretario provinciale, Francesco Lilliu, e dal sindaco di Sinnai, Barbara Pusceddu.
[bing_translator]
Si è svolta nella commissione Autonomia l’audizione del deputato Francesco Sanna (Pd) sulla proposta di legge costituzionale n.3212, di cui è primo firmatario, tendente alla modifica degli articoli 27, 28, 43, 44 e 45 dello Statuto sardo, nonché della modifica della rubrica del titolo V dello stesso che si propone di trasformare da “Enti locali” in “Rapporti tra la Regione e gli Enti locali”.
La proposta di modifica statutaria si propone, in sintesi: di trasferire l’esercizio del potere regolamentare dal Consiglio alla Giunta; di attribuire al Consiglio delle Autonomie Locali (Cal) il potere di iniziativa legislativa nelle materie di competenza; di eliminare dallo Statuto speciale il riferimento alle tre province storiche (Cagliari, Nuoro e Sassari); di indicare nella Carta autonomistica della Sardegna che l’ordinamento delle autonomie locali è basato sui Comuni; di inserire in Statuto la città metropolitana, quale forma tipica di aggregazione di comuni; di prevede che la fusione dei comuni e la creazione di un nuovo comune avvenga per legge regionale rinforzata, richiedendo per la sua approvazione la maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio; di consentire la creazione di un nuovo comune solo in caso di popolazione almeno pari a 10.000 abitanti; di prevedere il referendum consultivo sulla proposta di fusione o nuova costituzione di comuni.
Francesco Sanna ha rassicurato i commissari sulla possibilità di approvazione (doppia lettura alla Camera e al Senato) delle modifiche costituzionali ed ha dichiarato disponibilità ad accogliere eventuali proposte del Consiglio regionale per introdurre ulteriori modificazioni alla Carta autonomistica.
L’esponente della maggioranza che sostiene il governo Renzi ha inoltre affermato che le modifiche statutarie, qualora approvate, «potrebbero rappresentare “la cornice” istituzionale per la riforma degli Enti Locali varata, di recente, dal Consiglio regionale».
I consiglieri della maggioranza intervenuti, Roberto Deriu (Pd), Salvatore Demontis (Pd) e Annamaria Busia (Sovranità, democrazia e lavoro) hanno espresso favore per il trasferimento in capo alla giunta dei poteri regolamentari e nel corso dei rispettivi interventi hanno posto l’accento su alcune questione specifiche attinenti la possibilità di introdurre la legislazione delegata (Deriu) nonché riferimenti agli ambiti territoriali strategici con riferimento alla “rete metropolitana” come forma particolare di unione dei comuni (Demontis) e sulla doppia preferenza di genere (Busia).
Il presidente della commissione Autonomia, Francesco Agus (Sel), richiamata la risoluzione del Consiglio regionale, approvata nel giugno 2014 su proposta della commissione, che indica il cosiddetto “percorso delle riforme”, ne ha ribadito la validità ed ha espresso soddisfazione e apprezzamento per il varo della legge sugli Enti locali a cui – così ha affermato Agus – seguirà una nuova legge Statutaria che dovrà coordinarsi con la riforma della legge n. 1 inerente l’organizzazione della Regione.
Nel merito della proposta di legge costituzionale oggetto dell’audizione dell’onorevole Francesco Sanna, il presidente della commissione Autonomia ha riaffermato la necessità di un “ulteriore lavoro di istruttoria” in vista dell’espressione del richiesto parere.
[bing_translator]
La commissione Autonomia, presieduta da Francesco Agus, si riunisce giovedì alle 10,30. All’ordine del giorno, dopo l’elezione di un segretario, il parere sulle norme generali in materia di edilizia sociale e riforma dell’azienda regionale per l’edilizia abitativa e sulla disciplina della partecipazione della Regione, degli enti regionali e degli enti locali a società di capitali e consortili. All’esame dei commissari anche il disegno di legge 313 Modifiche alla legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2, recante: “Riordino delle autonomie locali della Sardegna e il disegno di legge 254 (Norme sulla qualità della regolazione e di semplificazione dei procedimenti amministrativi)“. I lavori proseguiranno nel pomeriggio con il medesimo ordine del giorno. L’organismo si riunirà nuovamente venerdì alle 11 per esprimere il parere sulla proposta di legge costituzionale n. 3212 “Modifiche alla legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 3 – Statuto speciale per la Sardegna”.
Saranno sentiti in audizione i parlamentari proponenti. La proposta di legge costituzionale, primo firmatario il deputato Francesco Sanna, è stata sottoscritta anche dai parlamentari Meloni, Cani, Marrocu, Mura, Pes, Giovanna Sanna, Scanu. Prevede la modifica degli articoli 27, 28, 43, 44 e 45 dello Statuto speciale e riguarda differenti aspetti dell’ordinamento regionale.
[bing_translator]
Il deputato del Partito Democratico Francesco Sanna ha espresso perplessità sull’ennesimo commissariamento del Parco Geominerario storico ambientale della Sardegna ed ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente dei deputati PD sardi,insieme ai colleghi Giovanna Sanna, Romina Mura, Caterina Pes, Paola Pinna e Gianpiero Scanu. Ricordiamo che la scorsa settimana il ministro Galletti ha nominato l’avvocato Francesco Mascia al posto del professor Gian Luigi Pillola.
«Con l’imminente approvazione del nuovo Statuto e la definizione di un nuovo decreto istitutivo, ha senso l’ulteriore commissariamento per sei mesi del Parco Geominerario della Sardegna? – ha chiesto Francesco Sanna -. Non sarebbe stato meglio chiudere la fase straordinaria, che dura ormai da 9 anni (nove! probabilmente un record italiano) e restituire la gestione del Parco ad un organo rappresentativo delle amministrazioni dello Stato e delle autonomie locali, con un presidente scelto d’intesa con la Regione?»
«Ci sorprende – ha aggiunto Francesco Sanna – che con gli accordi tra amministrazioni statali raggiunti, il superamento del contenzioso con la Regione Sardegna, la conferenza di servizi convocata per mettere la firma conclusiva a questo lunghissimo percorso, il ministro abbia deciso un nuovo periodo di commissariamento, tra l’altro con un cambio della responsabilità di vertice.
Vogliamo che non ci sia alcuna distrazione rispetto ai compiti gestionali che in questi giorni attendono le strutture del Parco, con in cima l’apertura ordinata di tutti i siti minerari dismessi, autentiche opere d’arte nel panorama dell’archeologia industriale europea, letteralmente presi d’assalto dai turisti dalle festività pasquali in poi.»
L’interrogazione richiede in modo esplicito se siano stati dati indirizzi in questo senso al nuovo commissario. «E poiché il commissariamento impedisce comunque alle autonomie locali ed alla Regione di condividere le responsabilità gestionali del Parco – ciò di cui vi è gran bisogno – conclude Francesco Sanna – chiediamo al ministro dell’Ambiente di assumere in Parlamento una precisa informazione circa i tempi di superamento della fase straordinaria del Geominerario.»