21 November, 2024
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«L’umanità può sperare in una soluzione dei suoi problemi soltanto volgendo la propria attenzione e le proprie energie alla scoperta del bambino»: parola di Maria Montessori. Un’eredità preziosa i cui insegnamenti sono stati acquisiti con profitto da ventotto docenti della prima infanzia 0-3 che ritireranno i prestigiosi diplomi specialistici Montessori nel corso della cerimonia che si terrà venerdì 12 luglio, alle ore 18.30, nei giardini di Casa Casula a Villamassargia.
ll percorso formativo, incentrato sul metodo divenuto celebre in tutto il mondo, era iniziato a maggio 2023 e condotto dall’OMN, Opera Nazionale Montessori – Italian Montessori Institution che aveva scelto il Sud Sardegna come location privilegiata per la formazione del personale didattico.
«Grazie alla direzione del CPT, Coordinamento Pedagogico Territoriale ‘Ilaria Alpi’, di cui Villamassargia è capofila e alla sinergia con i Comuni che hanno creduto in questo progetto innovativo, si è potuto ottenere un ottimo risultato: l’accesso gratuito a una formazione di alta qualità per 70 insegnanti del territorio che non si sono dovute spostare dalla Sardegna», ha evidenziato la sindaca di Villamassargia Debora Porrà, ricordando anche il corso 3-6 tenuto dall’ONM a Capoterra, in collaborazione con la direzione didattica statale 2° circolo.
Alla cerimonia del 12 luglio, moderata dalla giornalista Sara Vigorita, saranno presenti la sindaca Debora Porrà, l’assessora alla Pubblica Istruzione Sara Cambula, la coordinatrice pedagogica del CPT Mara Durante, la direttrice del corso Laura Pasci e la coordinatrice scientifica del corso Susanna Castellett dell’Opera Nazionale Montessori. Oltre alla consegna dei diplomi, è prevista la premiazione dei Sindaci e delle Sindache, dei dirigenti scolastici e delle dirigenti scolastiche dei nidi privati e della coordinatrice dell’asilo nido Rosa Parks coinvolti nel progetto.
«Un modoosserva la sindaca Porrà – per sottolineare che senza il lavoro di squadra non avremmo potuto raggiungere questo traguardo.»
L’invito è stato esteso alla presidente della Regione Alessandra Todde, all’assessora dela Pubblica Istruzione Ilaria Portas e alla Garante regionale per i diritti dell’infanzia Carla Puligheddu.
La serata si concluderà  con un momento conviviale e con un concerto di musica Jazz in piazza Pilar.
I primi cittadini e le prime cittadine che saranno premiati: Isangela Mascia sindaca di Domusnovas, Sasha Sais sindaco di Musei, Laura Cappelli sindaca di Buggerru, Paolo Sanna sindaco di Fluminimaggiore, Pietro Cocco sindaco di Gonnesa, Romeo Ghilleri sindaco di Nuxis, Gianluigi Loru sindaco di Perdaxius, Francesca Atzori sindaca di Siliqua, Francesco Spiga sindaco di Vallermosa.
I dirigenti scolastici e le dirigenti scolastiche premiate: Marta Putzulu dell’istituto comprensivo F. Meloni di Domusnovas e istituto comprensivo di Siliqua; Massimo Potenza dirigente dell’Istituto comprensivo di Narcao e Perdaxius ed Emanuela Pispisa dirigente dell’istituto comprensivo Eleonora d’Arborea di Iglesias.

La cooperativa sociale “La clessidra” ha festeggiato quest’oggi i suoi primi 25 anni di attività fatti di progetti, sacrifici, impegno, ostacoli e successi. L’ex Mulino Cadoni a Villacidro è stato lo scenario dell’evento che ha visto una partecipazione numerosa e che si è svolto in due distinte fasi, al mattino e alla sera.
Le note e le parole della musicista Veronica Maccioni con il brano La Lirona, della tradizione orale messicana, ha dato il via alla manifestazione coordinata dalla giornalista Marinella Arcidiacono.
Le testimonianze di alcuni soci e lavoratori, hanno dato e confermato il senso della “mission” d’insieme e di “comunità” nella sua accezione di appartenenza e famiglia che si fondano sulla cura della relazione tra persone. La Clessidra parte da un’esperienza di volontariato e oggi è un punto di riferimento nel territorio che pone al centro il benessere delle persone e delle comunità. Presenti all’incontro anche Marco Urbì assessore allo sport del comune di Villacidro, Fabio Onnis presidente Confcooperative Cagliari, Antonello Pili presidente regionale Federsolidarietà, Luisa Pittau coordinatrice Plus Sanluri, Francesco Spiga sindaco di Villarmosa, Elena Pala vicepresidente La Clessidra i quali hanno condiviso con i presenti alcune riflessioni sul ruolo de “La Clessidra” nel sociale.
L’essere costruttori e costruttrici di comunità è stato il tema su cui si è dialogato nel corso della tavola rotonda moderata da Andrea Lorenti, amministratore della società Poliste. Sono intervenuti Stefano Granata presidente nazionale Federsolidarietà, Manuela Murru funzionario centro regionale di programmazione, Andrea Lorenti amministratore della società Poliste, Dimitri Pibiri presidente La Clessidra e Vittorio Pelligra docente di scienze economiche e statistica dell’Università di Cagliari.
«Sono stati 25 di crescita continua di sperimentazioni in diversi ambiti dei servizi alla personadice Dimitri Pibiri, presidente La Clessidranasciamo con i servizi rivolti alla cura degli anziani, che oggi si sono evoluti in una attenzione particolare, non solo nei confronti di chi non è autosufficiente, ma nel cercare di accompagnare la popolazione adulta ad un invecchiamento sano e attivo e al mantenimento di una buona qualità della vita. Subito dopo ci siamo cimentati nei servizi per la prima infanzia, oggi è uno dei settori nei quali siamo leader in Sardegna: gestiamo numerosi servizi, siamo gestori di diversi coordinamenti pedagogici territoriali e, grazie alle alte competenze presenti, eroghiamo anche proposte formative all’esterno. L’ulteriore step è rappresentato dall’ingresso nei servizi educativi verso minori e famiglie. In quest’ambito siamo impegnati in progetti rivolti a diverse forme di disagio: sociale, fisico, economico. in tutto questi anni di successi, le difficoltà non sono mancate ma i momenti di crisi non ci hanno mai impedito di reagire e ripartire con sempre più determinazione. Il nostro il sognosottolineaè quello di completare la nostra sede sociale (progetto accantonato a causa di vicissitudini finanziarie causate da un credito non riscosso). Per noi vuole dire dare una casa ai nostri soci, ma soprattutto ospitare servizi di qualità e dare nuove risposte ai cittadini, in un ambiente bello e ecologicamente sostenibile. In particolare vorremmo realizzare un centro diurno per non autosufficienti che oggi non trovano risposte nel territorio.»
La festa è continuata per tutto il pomeriggio un laboratorio di musicoterapia a cura di Veronica Maccioni e Ottavio Farci e uno spettacolo teatrale “Il viaggio di sabbia” con Giuseppe Diana e Ignazio Pepicelli Diana.

 

Domenica 30 luglio, a Vallermosa, ha preso il via la terza edizione del Festival Vivere la Terra. L’evento, promosso dall’Unione dei Comuni “I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris”, che comprende i Comuni di Decimoputzu, Siliqua, Vallermosa e Villaspeciosa, sostenuto della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla P.I. BB. CC è organizzato dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, vuole essere un contenitore di saperi, tradizioni, antichi mestieri e arte, un momento in cui i piccoli centri del territorio dei Nuraghi di Monte Idda e Fanaris si mettono in mostra e rivivono grazie all’organizzazione di eventi estemporanei di arte, musica e spettacolo.
«Sabato 5 agosto a Vallermosa – racconta il sindaco di Vallermosa e presidente dell’Unione dei Comuni, Francesco Spiga – si svolgerà la seconda giornata della terza edizione del Festival Vivere la Terra. Per noi sarà sicuramente un momento di festa e un occasione per far rivivere la nostra comunità, animandola con le esibizioni musicali di due interpreti della musica classica, Lucia Piastrelloni al violino e Luca Micheletto alla chitarra e con due momenti più conviviali, le esposizioni di prodotti enogastronomici e artigianali del territorio e la degustazione di prodotti tipici locali a cura delle associazioni locali.»
L’edizione 2023 ha preso il via a Vallermosa domenica 30 luglio a Vallermosa in Piazza San Lucifero con l’evento Pippius in Pratz’e Cresia.
«Un’iniziativaaggiunge Francesco Spigache ha visto coinvolti i bambini del comune che per una sera si sono potuti riappropriare e hanno potuto rivivere gli spazi della centrale Piazza San Lucifero animandola con giochi tradizionali e non.»
Vivere la Terra, anche per il 2023 si presenta con un programma ricco d’iniziative e di novità.
«L’ideasottolinea Francesco Spigaè quella di comunicare a turisti, visitatori e abitanti i valori della nostra tradizione ma con un format diverso e più giovanile.»
Il festival, che ha visto la sua giornata inaugurale domenica 30 luglio a Vallermosa, si concluderà domenica 1 ottobre a Villaspeciosa dopo aver animato per un mese intero i comuni di Vallermosa (domenica 30 luglio, sabato 5 agosto e giovedì 7 settembre), Decimoputzu (venerdì 11 agosto e mercoledì 13 settembre), Villaspeciosa (sabato 30 settembre, domenica 1 ottobre) e Siliqua (venerdì 1 settembre, sabato 2 settembre e domenica 3 settembre)
Il Territorio compreso nell’Unione dei Comuni di Monte Idda e Fanaris è un comprensorio ricco di tradizioni secolari e di bellezze naturali ed etnografiche, «l’obiettivo che ci ha spinto a organizzare un evento similepuntualizza il primo cittadino di Vallermosaè proprio quello di dare un immagine giusta e in linea con la realtà di ciò che accade nelle nostre comunità. A Vallermosa, Siliqua, Villaspeciosa, Decimoputzu, vogliamo continuare a vivere la terra, a tramandare le nostre tradizioni, ma vogliamo farlo con un piglio moderno e proiettato al futuro».
Un taglio moderno e una voglia di vivere con orgoglio la normalità del territorio dei Nuraghi di Monte Idda e Fanaris, che traspare forte nell’organizzazione di iniziative artistiche.
«In questi tre anni, il Festival Vivere la Terraconclude il sindaco di Vallermosaha contribuito ad animare, a migliorare e a rendere più belli i nostri paesi anche grazie alla realizzazione di una serie di Murales. Opere che portano la firma di alcuni dei nomi più noti e celebri del panorama artistico regionale. A Vallermosa, in via santa Maria, in queste ore sta prendendo forma e colore un nuovo murale ad opera del duo d’artisti Agnes Zimmermann e Luca Cocco. L’opera, dedicata e ispirata alla tradizione del luogo e più in particolare al culto di Santa Maria sarà inaugurata ufficialmente il prossimo giovedì 7 settembre, in occasione della Festa di Santa Maria.»

Villaspeciosa, grazie alle opere di Manu Invisible e Pil’s, diventa la capitale sarda della street art con l’intento di mantenere a lungo questa condizione.
Ai 5 murales già presenti nel paese, infatti, si sono aggiunte altre 2 opere d’arte, realizzate dai due rinomati e riconosciuti artisti, che questa mattina sono state presentate dal sindaco di Villaspeciosa, Gianluca Melis, agli alunni delle scuole medie del Paese, e ai sindaci di Decimoputzu, Antonino Munzittu, Vallermosa, Francesco Spiga, e la sindaca di Siliqua, Francesca Atzori che hanno poi potuto ammirare dal vivo le opere d’arte.
Manu Invisible, presente all’evento, ha raccontato le motivazioni che lo hanno portato a realizzare un murale di 80 metri quadri, dal titolo “Salvezza” per sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza del rispetto dei limiti di velocità all’interno del centro abitato.
L’enorme immagine realizzata ha, infatti, il volto di Soteria, dea greca della salvezza, contornato da una “aureola” raffigurante il cartello con limite di velocità di 30 chilometri orari, il corpo di un manichino usato nei crash test, che tiene in mano un’automobile, avvolto nel nastro bianco e rosso usato dalla Polizia per delimitare i luoghi degli incidenti stradali. A tale lavoro si è aggiunto l’ormai famoso “autovelox”, un dipinto di un rilevatore di velocità che, anche questo, dovrà indurre gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità per salvaguardare i cittadini che vogliono vivere il paese in totale sicurezza.
Più legata alla tradizione locale è, invece, l’opera di Pils, anch’esso presente all’iniziativa, che ha concretizzato graficamente, attraverso un murale di 40 metri quadri, i riti ed i festeggiamenti della Festa di San Platano di Villaspeciosa. Quest’ultima, è stata realizzata anche grazie al finanziamento da parte dell’Unione dei Comuni “Monte Idda e Fanaris” nel programma “Vivere la Terra”, e cofinanziata dalla Fondazione di Sardegna.
«Da parte dell’Amministrazione cittadina c’è un forte convincimento nella valorizzazione del paese, anche dal punto di vista artistico, per sfruttare i murales a livello comunicativo e a livello di attrazione ha commentato il sindaco di Villaspeciosa, Gianluca Melis infatti, già 2 anni fa, abbiamo deciso di intraprendere un lavoro di abbellimento del paese che riguardasse sia i muri di proprietà comunali, sia quelli privati.»

«Negli ultimi 7 mesi, per questoha concluso Gianluca Melisabbiamo commissionato due opere: la prima, realizzata da Pil’s, è dedicata alla tradizione del nostro centro, con la rappresentazione della festa più importante per gli speciosesi; per la seconda, abbiamo contattato Manu Invisible affinché realizzasse un lavoro che avesse come tema la velocità all’interno del centro abitato e lui ha pensato di realizzare il murales con la Dea della Salvezza.»

 

Villaspeciosa, grazie alle opere di Manu Invisible e Pil’s, sarà per un giorno capitale sarda della street art con l’intento, però, di mantenere a lungo questa condizione.
Ai 5 murales già presenti nel paese, infatti, si aggiungono altre 2 opere d’arte, realizzate dai due rinomati e riconosciuti artisti, che verranno presentate a cittadini, stampa e amministratori giovedì 2 marzo alle 10.00, presso l’Aula Consiliare del Centro alle porte di Cagliari.
All’evento parteciperanno, oltre ai 2 street artist, anche gli alunni delle scuole medie del Paese, e i sindaci di Villaspeciosa, Gianluca Melis, Decimoputzu, Antonino Munzittu, Vallermosa, Francesco Spiga, e la sindaca di Siliqua, Francesca Atzori. Alla presentazione seguirà la visita alle opere d’arte.
Manu Invisible, esporrà le motivazioni che lo hanno portato a realizzare un murale di 80 metri quadri, dal titolo “Salvezza” sulla sicurezza stradale, mentre l’opera di Pil’s, di 40 metri quadrati, è
più legata alla tradizione speciosese.

Si è svolto questa mattina a Vallermosa, nella Sala Teatro in Piazza Don Aldo Piga, il seminario regionale “Le Comunità Energetiche Rinnovabili: il ruolo degli Enti Locali”, organizzato dall’assessorato dell’Industria, l’Anci Sardegna ed il CAL Sardegna.

L’evento, che segue la firma del protocollo d’intesa mirato all’aggiornamento del Piano Energetico e Ambientale Regionale della Sardegna (PEARS), sottoscritto dall’assessorato dell’Industria insieme all’assessorato della Difesa dell’Ambiente, Anci, Cal e alle Università di Cagliari e Sassari lo scorso 20 dicembre, fa da apripista ad una serie di iniziative, dedicate ai temi della transizione energetica,  promosse dall’assessorato dell’Industria della Regione.

“Il seminario di oggi afferma l’assessore dell’Industria, Anita Pili inaugura una serie di incontri sul tema delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) che verrà seguito da altri incontri informativi, rivolti agli alunni delle scuole elementari e medie, dedicati a diffondere e promuovere la cultura della sostenibilità e dell’autonomia energetica. Le Comunità rappresentano un tassello fondamentale della transizione energetica, che è a sua volta un percorso da intraprendere in maniera sistemica per consentire alle nostre  comunità di coglierne tutte le opportunità”.

Le comunità energetiche rappresentano oggi uno strumento indispensabile per permettere ai comuni di dotarsi autonomamente di energia autoprodotta e metterla a disposizione del proprio territorio, delle attività produttive e dei cittadini. «La Regionericorda l’assessore dell’Industria ha già investito e metterà in campo nuove risorse per questo strumento che sta già dando notevoli risultati e che rappresenta un’opportunità importante anche in termini di sviluppo futuro.»

Al seminario, cui sono intervenuti il sindaco di Vallermosa Francesco Spiga, il presidente di Anci Emiliano Deiana, la presidente del Cal Paola Secci, insieme ai rappresentanti del Gestore dei Servizi Energetici-GSE SpA, sono stati affrontati tutti i temi relativi alla pianificazione e programmazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), dagli aspetti cogenti alla specificità delle comunità. È stata inoltre discussa la centralità degli enti locali per la nascita delle comunità energetiche e sono stati indagati i possibili strumenti di finanziamento e incentivi.

«Le Comunità Energetiche Rinnovabilispiega ancora l’assessore Anita Pili sono lo strumento che permette di produrre, consumare e condividere energia da fonte rinnovabile. A livello nazionale il recepimento della Direttiva europea 2018/2001 e l’introduzione di un sistema incentivante, oggetto di decreti attuativi, aprono la strada a un rapido sviluppo di queste configurazioni. La CER attua quindi un modello virtuoso di gestione dell’energia che, come abbiamo sempre sottolineato,  non può tuttavia prescindere da un processo di valorizzazione del territorio, attraverso il perseguimento di opportuni obiettivi condivisi dai partecipanti alla Comunità. In questo contesto i Comuni dotati di adeguata progettualità possono accedere ai fondi del PNRR e/o intercettare allo stesso tempo risorse dai fondi regionali.»

«Il processo di costituzione di una comunità energeticaconclude l’assessore dell’Industriarappresenta un’importante opportunità sotto differenti profili e per i soggetti che andranno a costruirla. Dall’altro lato si tratta di un processo complesso e articolato in cui le amministrazioni locali giocano un ruolo fondamentale, che si esplicita in azioni che afferiscono alla sfera tecnica, sociale ed economica. L’incontro di oggi è stato dedicato a fornire ai Comuni della Sardegna una visione sul tema delle CER e sul ruolo centrale che gli Enti locali ricoprono proprio nella costituzione e nella gestione delle stesse comunità.»

Ultime ore per esprimere il voto per le Amministrative e per i cinque quesiti referendari. I seggi verranno chiusi alle 23.00. Vediamo le percentuali di voto per le Amministrative registrate alle 19.00 nei 15 comuni della provincia del Sud Sardegna i cui cittadini sono stati chiamati alle urne.

Arbus 41.30%, Carloforte 41,77% (già eletto il sindaco Stefano Rombi), Castiadas 46,29% (già eletto il sindaco Eugenio Murgioni), Nurallao 38,27%, Nuxis 49,19%, Pimentel 37,97%, Portoscuso 55,85%, Samassi 37,35%, San Sperate 34,82%, Sant’Antioco 40,96%, Serri 39,12%, Siliqua 40,11%, Siurgus Donigala 57,68%, Vallermosa 44,75% (già eletto il sindaco Francesco Spiga), Villasor 36,94%.

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«Con immensa tristezza dobbiamo comunicare che Ats Sardegna ha confermato che un cittadino di Vallermosa è deceduto a causa del Covid 19. Una notizie che mai avremmo voluto dare, porgiamo ai Familiari le più sentite condoglianze.»

Lo comunica il sindaco, Francesco Spiga, che aggiunge: «A seguito di comunicazione odierna di Ats Sardegna nel nostro Paese sono presenti 4 nuovi cittadini Positivi al Covid 19. Attualmente i cittadini positivi presenti nel comune di Vallermosa sono in totale 7. Si conferma purtroppo una comunicazione frammentata, in ritardo e in alcuni casi errata».

Antonio Caria

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Un’altra zona della Sardegna inizia il suo percorso di programmazione territoriale per progettare dal basso il suo sviluppo. Domani, lunedì 19 novembre, alle 11.00, nella Sala Teatro in via Salvo D’Acquisto, a Vallermosa, l’assessore della Programmazione Raffaele Paci avvierà il tavolo istituzionale allargato al partenariato economico e sociale dell’Unione di Comuni i Nuraghi di Monte Idda e Fanaris, 4 Comuni e quasi 13mila abitanti (Decimoputzu, Siliqua, Vallermosa, Villaspeciosa) coinvolti. Dopo i saluti del sindaco Francesco Spiga, presidente dell’Unione di Comuni, sono previsti interventi degli imprenditori locali.

La programmazione territoriale della Regione si basa su poche regole ma molto chiare, e richiede progetti di ampio respiro e di grande coinvolgimento. Progetti esclusivi, perché nati da territori con caratteristiche esclusive, con l’impegno di tutte le istituzioni e l’irrinunciabile contributo delle imprese. La proposta può essere fatta almeno da una Unione e non da un unico Comune, devono essere necessariamente coinvolti i privati, i progetti devono arrivare dal basso e, una volta firmata la convenzione, essere realizzati entro 36 mesi. Non è un meccanismo che mette in competizione i Comuni, non avendo di fatto scadenza per la presentazione dei progetti se non l’arco temporale della legislatura.

Molto importante evidenziare che, considerati i tempi previsti e l’avvicinarsi della fine della legislatura, non tutti i progetti avviati potranno essere firmati dall’attuale Giunta. Viene però garantita la copertura finanziaria di tutte le programmazioni che hanno già iniziato il loro percorso.

Dal 2016 ad oggi sono 11 i progetti firmati, 9 in fase di co-progettazione, 6 in avvio, per un totale di 26 progetti in campo. Oltre 500 milioni le risorse messe in campo dalla Regione. Sono coinvolti il 100% del territorio ammissibile, 37 Unioni, 295 Comuni e 940mila cittadini.

Il quadro delle politiche di sviluppo locale è completato dai 3 Iti (Cagliari, Sassari e Olbia), dalle due Snai (Strategia nazionale per le aree interne) alta Marmilla e Gennargentu-Mandrolisai, dai Piani dedicati a Sulcis e Nuorese e, infine, dal Pon Metro.