22 December, 2024
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Paolo Maninchedda 22 copia

La sala conferenze della Sotacarbo ospiterà venerdì 13 febbraio, dalle 16.30, un incontro dibattito con l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, organizzato dal Partito dei Sardi per il Sulcis.

Il dibattito sarà introdotto da Marco Loi, consigliere comunale di Carbonia per il Partito dei Sardi. Interverranno Franciscu Sedda, segretario nazionale del Partito dei Sardi e Luca Sarriu Coordinatore provinciale del Partito dei Sardi, imprenditori, commercianti, artigiani ed amministratori locali. Il saluto delle autorità sarà tenuto da Giuseppe Casti, sindaco di Carbonia.

Si è parlato di turismo attivo questa sera, nei locali dell’ex ESMAS di San Giovanni Suergiu, in un incontro dibattito sulle iniziative dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici per la costituzione di una rete integrata di piste ciclabili e percorsi escursionistici, ai quali sono stati invitati gli operatori del #turismo attivo, imprese e privati cittadini che si occupano di cicloturismo, ippovie, escursionismo e turismo sportivo.

Hanno partecipato diversi operatori del settore, che hanno offerto i dati del turismo attivo nel Sulcis, mettendo in evidenza criticità e punti di forza. E’ stata anche l’occasione per ribadire alcune posizioni del #Partito dei Sardi sulle questioni che riguardano il territorio, partendo dall’emergenza occupazionale e dalla necessità di un deciso cambiamento di governance che rilanci il Sulcis e crei nuove prospettive di sviluppo e lavoro per i cittadini, oltre che sulle attività del Partito in Giunta e in Consiglio regionale.

Dopo la presentazione di Luca Sarriu, coordinatore provinciale del Partito dei Sardi, Sabrina Sabiu ha svolto una dettagliata relazione storica sul territorio e sulle potenzialità dello stesso nel campo del turismo attivo. Sono seguiti diversi interventi, tra i quali quello di Marco Antonio Piras, sindaco di Tratalias, che ha sollecitato l’approvazione di una norma per la regolamentazione della pesca sportiva nei laghi, potenzialmente molto importante per un turismo di nicchia in grado di produrre reddito; Giampiero Pinna, presidente dell’associazione Pozzo Sella e della Consulta delle associazioni del #Parco Geominerario, che si è soffermato sulle opportunità offerte dall’escursionismo e sul progetto del #Cammino di Santa Barbara; Marco Orrù, responsabile dell’associazione Kite Sardegna, che ha sottolineato la necessità di creare le condizioni per favorire la scelta del Sulcis da parte degli appassionati di questa disciplina, per lo svolgimento della stessa, creando opportunità per i giorni in cui le condizioni meteorologiche, per la mancanza di vento, non consentono le uscite in mare.

Hanno concluso il dibattito, gli interventi del consigliere regionale Augusto Cherchi e del coordinatore regionale del Partito dei Sardi, Franciscu Sedda.

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Una Rete per il Territorio SGS 2 Una Rete per il Territorio SGS

Mercoledì 8 ottobre, presso i locali dell’ex ESMAS di San Giovanni Suergiu, si svolgerà, a partire dalle ore 18.30, un incontro dibattito sulle iniziative dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici per la costituzione di una rete integrata di piste ciclabili e percorsi escursionistici, ai quali sono invitati gli operatori del #turismo attivo, imprese e privati cittadini che si occupano di cicloturismo, ippovie, escursionismo e turismo sportivo.

«L’incontro, che precede quello che si svolgerà a breve a livello isolano – si legge in una nota del coordinamento provinciale per il Sulcis Iglesiente del Partito dei Sardi – si propone di verificare la possibilità di partecipare ai tavoli di programmazione con un’unica voce e una serie di proposte già strutturate che partano dal Sulcis Iglesiente. Nel territorio, infatti, sono presenti diverse eccellenze, la cui messa in rete, nell’ottica di una proficua collaborazione e condivisione di competenze, non potrà che rivelarsi fruttuosa.»

E’ prevista la partecipazione di diversi operatori del settore, che offriranno i dati del turismo attivo nel Sulcis mettendo in evidenza criticità e punti di forza. sarà anche l’occasione per ribadire alcune posizioni del #Partito dei Sardi sulle questioni che riguardano il territoriali, partendo dall’emergenza occupazionale e dalla necessità di un deciso cambiamento di governance che rilanci il Sulcis e crei nuove prospettive di sviluppo e lavoro per i cittadini, oltre che sulle attività del Partito in Giunta e in Consiglio regionale.

Interverranno il vicesindaco di San Giovanni Suergiu, Mauro Trullu; l’assessore del Turismo del comune di Oristano, Emilio Naitza; il consigliere regionale Piermario Manca, componente della commissione Attività produttive; e, infine, il consulente dell’assessorato regionale ai Lavori pubblici Franciscu Sedda, segretario nazionale del Partito dei Sardi.

Assemblea Nazionale PDS

Il coordinamento provinciale del Partito dei sardi per il Sulcis Iglesiente ha preso parte, insieme agli altri territori dell’Isola, all’assemblea nazionale del Partito che si è svolta ad Oristano il 29 giugno. L’assemblea è stata l’occasione per riflettere sui primi 100 giorni dell’esperienza di governo del Partito dei sardi, che esprime attualmente un assessore regionale (il presidente del partito, Paolo Maninchedda, assessore ai Lavori pubblici) e due consiglieri regionali (Augusto Cherchi, impegnato anche nella commissione Salute e politiche sociali e Piermario Manca, che fa parte della commissione Attività produttive).

L’assemblea, coordinata dal segretario nazionale, Franciscu Sedda, ha evidenziato le iniziative del Partito, in particolare per quanto riguarda le questioni relative al rilancio di Abbanoa, alla vertenza Anas rispetto alle infrastrutture stradali della Sardegna, all’edilizia popolare ed alla gestione regionale delle dighe, esposte dal presidente Maninchedda. I due consiglieri, invece, hanno descritto le proposte di legge sul riordino della sanità sarda e sulle modalità di reclutamento nella Pubblica amministrazione, oltre ad alcune iniziative su agricoltura, ambiente e tematiche di interesse sociale ad ampio spettro in il partito è coinvolto insieme alle altre forze della coalizione. A dispetto dell’energica attività del Partito dei sardi in Giunta e in Consiglio, è stato evidenziato che l’azione del governo regionale stenta, in alcuni campi, ad esplicarsi in maniera fattiva.

Per il Sulcis, in particolar modo, rimane al palo l’annosa questione del famoso “Piano”, su cui il territorio aveva investito tanto in termini di energie, risorse umane e aspettative di crescita che sembrano, ad oggi, del tutto bloccate. Il segretario Franciscu Sedda, che prende parte attivamente ai tavoli aperti sulla vertenza “Piano Sulcis”, ha evidenziato che le difficoltà sembrano rimontare ad una impostazione troppo generica dell’intero impianto della misura, in cui interventi di per sé fattibili vengono subordinati alla realizzazione di altre azioni previste dal Piano, creando di fatto un corto circuito operativo. Sedda, e con lui il coordinamento provinciale, si impegnano ad una costante attenzione alle tematiche del Piano Sulcis, proponendo una fattiva collaborazione con tutti gli attori che partecipano ai vari tavoli e mettendo in campo le competenze e l’approccio concreto e fattivo che da più parti si riconosce al Partito dei Sardi fin dagli esordi della sua azione di governo.

L’assemblea ha messo in evidenza, inoltre, che rimangono aperte altre questioni delicate e fondamentali per il territorio del Sulcis: in primis la ricerca di una soluzione definitiva alle vertenze industriali, che permetta alle aziende madri e ai lavoratori delle ditte d’appalto di vedere aperte nuove prospettive di lavoro e di reddito. È assolutamente necessario, infatti, sfuggire all’avvilente susseguirsi di proroghe e deroghe degli ammortizzatori sociali, che riducono la questione industriale non a vertenza strategica ma a mera lotta di sopravvivenza, ed impegnarsi per un rilancio del lavoro come mezzo di riscatto e di affermazione della dignità del lavoratore. Intricata appare anche la vicenda della Carbosulcis, il cui piano di dismissione, approvato dall’Unione Europea, stenta a decollare, creando preoccupazione tra i minatori che temono di trovarsi, come successo ai lavoratori IGEA, nella condizione di dover lavorare ma di non percepire lo stipendio; situazione comune, questa, ad altre realtà del territorio, tra cui i lavoratori del Consorzio di bonifica del Basso Sulcis, impegnati ormai da mesi in una difficile vertenza.

Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

I consiglieri del gruppo Soberania e Indipentzia hanno presentato in Consiglio regionale due mozioni (primo firmatario Piermario Manca) in materia di agricoltura. La prima impegna il presidente della Regione ad attivare l’istituzione dell’”organismo pagatore” presso l’agenzia Argea, a distanza di otto anni dall’approvazione della legge n. 13/2006 che all’articolo 23 comma 3 attribuiva all’Agenzia regionale per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura le funzioni di “organismo pagatore” degli aiuti, contributi o premi, finanziati o cofinanziati dall’Unione Europea a favore delle imprese agricole operanti in Sardegna.

La seconda mozione riguarda, invece, le attività di Agea (l’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura) che con la modifica dei codici relativi all’utilizzo dei macrosuoli fa perdere all’Isola migliaia di ettari, precedentemente riconosciuti, idonei per l’ottenimento dei contributi comunitari. In particolare, le superfici prima classificate come “pascolo arborato” e “pascolo cespugliato” sono modificate in “bosco” con la conseguente esclusione dell’ammissione al contributo Ue.

«Calcoliamo – ha dichiarato Piermario Manca – una perdita, per le circa 12.000 aziende agricole sarde,  di oltre 60 milioni di euro e denunciamo i danni che ne deriveranno alla Sardegna in sede di programmazione dei fondi comunitari 2014-2020». Per queste ragioni i consiglieri di Soberania e Indipendentzia chiedono al presidente della Giunta di interrompere immediatamente le procedure poste in essere da Agea «perché vessatorie per i nostri agricoltori e non legittimate dal manuale delle procedure».

Piermario Manca, Augusto Cherchi, Emilio Usula e Paolo Zedda, nella mozione presentata in Consiglio, impegnano inoltre l’assessore all’Agricoltura perché intervenga sull’Agea, nell’ambito della conferenza Stato-Regioni, «per la riapertura di tutti gli usi del territorio in modo da poter effettuare una nuova mappatura rispettosa degli interessi dei sardi e della biodiversità; affidando all’agenzia regionale Argea l’inserimento delle nuove mappature».

Il segretario del Partito dei sardi, Franciscu Sedda ha dichiarato: «Denunciamo un fatto eclatante che dimostra ignoranza e malafede, auspichiamo che l’assessorato blocchi l’attività di mappatura in corso da parte di Agea e difenda le peculiarità endemiche della nostra terra, salvaguardando il nostro territorio e le nostre produzioni». 

Ospedale Brotzu di Cagliari

Il Partito dei Sardi ha presentato una proposta di legge sulla “riorganizzazione sanitaria della regione Sardegna”.

«Vogliamo lanciare una sfida ai partiti – ha dichiarato il segretario nazionale del Partito dei Sardi Franciscu Sedda presentando questa mattina in una conferenza stampa la proposta di legge sottoscritta dai consiglieri regionali del PdS Augusto Cherchi e Pier Mario Manca e predisposta col contributo degli esperti del partito – in una materia delicatissima e importantissima come la sanità, perché prendano posizione e diano vita ad un confronto aperto.»

Franciscu Sedda si è poi soffermato sui punti qualificanti della proposta: «Riduzione delle Asl da 11 a 3 con tagli significativi agli sprechi, centro unico di spesa con una proiezione di risparmio del 25% nell’arco di 3-5 anni, centrale unica per l’emergenza».

«Queste sono, per noi, le coordinate di un nuovo servizio pubblico di qualità, ha sintetizzato Sedda. Ma sul piano politico – ha aggiunto – ci interessa mettere l’accento su un dato di fondo. I sardi pagano per intero i costi della sanità, ma non possono organizzarla e dimensionarla secondo le loro reali esigenze. Ci vuole insomma autogoverno anche in questo settore, come nell’energia e nella rete stradale ed questo è il concetto centrale dell’indipendentismo moderno: una comunità che si sa governare.»

Il consigliere regionale Augusto Cherchi, primo firmatario della proposta di legge, ha indicato concretamente lo schema della “sanità sostenibile” immaginata dal PdS per la Sardegna: «Tre aziende di livello regionale, una al nord, una al centro ed una al sud, due aziende ospedaliere, il Brotzu di Cagliaru ed il San Francesco di Nuoro, ed infine le due aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari. La proposta prevede anche la riorganizzazione del servizio di emergenza del 118 con una centrale unica a Sassari ed un piano di riorganizzazione dei posti letto e della rete delle residenze sanitarie assistite». Insomma, «c’è molta carne al fuoco”, ha concluso Cherchi, “fermo restando che la nostra non vuole essere l’unica proposta ed anzi speriamo che ne arrivino molte altre».

Per Antonio Mastino, uno degli esperti del Partito dei Sardi che ha lavorato alla proposta di legge, «i sardi spendono tanto per la sanità ma non hanno un servizio di buon livello. C’è molto da fare e molto da migliorare, anche tenendo conto che siamo una regione con una grande estensione territoriale e con una bassa densità di popolazione. Come migliorare? Innanzitutto rivedendo le 130 strutture complesse (o primariati) del nostro sistema, che forse non sono tutte utili, e poi aggredendo la spesa per beni e servizi, come è stato fatto con successo in altre regioni».

Luca Sarriu

Luca Sarriu, imprenditore nel settore del turismo culturale e ricercatore universitario, candidato alle recenti elezioni regionali, è stato nominato coordinatore provinciale del Partito dei Sardi. L’investitura è maturata qualche giorno fa nel corso della riunione del coordinamento provinciale, riunitosi per fare il punto sulle attività del Partito nel territorio e nell’intera Sardegna, dopo il positivo risultato elettorale ed alla luce delle responsabilità di governo che il partito, come terza forza della coalizione, ha assunto nel Consiglio regionale e nella Giunta guidata dal governatore Francesco Pigliaru.

«Tra le posizioni emerse – si legge in una nota – è stata ribadita l’esigenza, per il Sulcis, di prese di posizione chiare sulle drammatiche vertenze che affliggono il territorio. In primo luogo quelle industriali, che vanno risolte cercando di coniugare le esigenze dei lavoratori con quelle del rilancio economico del Sulcis, in un’ottica di diversificazione delle attività produttive e del rilancio della piccola e media impresa, soprattutto nei settori del commercio e dell’artigianato. Le opportunità offerte dal recente bando sulla fiscalità di vantaggio, che rappresentano una nota positiva per le imprese sulcitane, vanno sapute cogliere, anche se rimane il rammarico, su cui occorre riflettere, per l’ampia forbice tra le aziende censite (circa 7.500) e quelle che, effettivamente, hanno presentato la richiesta di aiuto (poco meno di 4.500), differenza dovuta, probabilmente, alla scarsa comunicazione dell’intervento tra le associazioni di categoria e le singole imprese. Nell’ambito dell’intervento, a monito per successive iniziative, va ripensata la problematica posta dalle aziende con sede legale o operativa a Teulada, rimaste escluse nonostante la vicinanza geografica, storica ed economica tra la comunità teuladina e quella del Sulcis.»

«Il Partito evidenzia però come – si legge ancora nella nota – , al netto del bando per la fiscalità di vantaggio, sia ormai insostenibile la lentezza nella realizzazione delle altre misure del cosiddetto Piano Sulcis, e che vada assolutamente rivisto l’impianto delle misure da adottare, per fare in modo che esse siano più rispondenti e vicine al territorio ed alla capacità del territorio stesso di autodeterminarsi nella costruzione di un nuovo modello di sviluppo. L’esito più che deludente del bando 99ideas, che sembra orientarsi più verso la creazione di agenzie di ricerca che verso opportunità di concrete occasioni lavorative per i troppi disoccupati e inoccupati del territorio, lascia l’amaro in bocca rispetto alle aspettative e all’iniziale entusiasmo che l’iniziativa aveva suscitato.»

Il coordinamento ha affrontato inoltre «la spinosa questione della gestione del territorio, affidata ormai da anni alla pratica del commissariamento. In condizioni di questo tipo, che abdicano troppo spesso a quella trasparenza che si deve pretendere dagli enti pubblici, l’incertezza dei ruoli e la precarietà delle competenze generano situazioni di tensione tra i lavoratori, il cui destino lavorativo (e talvolta il versamento degli stipendi) non è né chiaro né definito attraverso percorsi lineari di gestione degli enti stessi».

Il Partito dei Sardi auspica, per il Sulcis, «un deciso cambio di rotta rispetto alla pratica dei commissariamenti, con un ripensamento delle competenze e delle finalità dei vari enti commissariati, per ripristinare una sana attività amministrativa che possa mettere in atto scelte di gestione trasparenti e condivise».

Il coordinatore e l’intero coordinamento provinciale si sono detti pronti «a lavorare a stretto contatto con la Segreteria del Partito dei Sardi e con il Segretario Franciscu Sedda per rafforzare la presenza del partito sul territorio, e collaborare in Consiglio regionale con i propri consiglieri e in Giunta, attraverso il Presidente del Partito Paolo Maninchedda, assessore ai Lavori pubblici» e si impegna «a cercare di suggerire soluzioni positive per le tante problematiche del Sulcis, e si farà promotore, nel territorio, di iniziative volte ad incontrare le comunità sulcitane e i loro rappresentanti, per incidere nelle scelte politiche del governo dell’Isola ed intraprendere una nuova stagione di concertazione ed ascolto delle esigenze dei cittadini di cui il Sulcis ha urgente bisogno».