22 November, 2024
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Grande attesa a Sant’Antioco per il concerto-evento di Carmen Consoli dal titolo “Terra ca nun senti”. Dopo il violino elettronico di Andrea Casta e la straordinaria tromba di Roy Paci, a calcare il palcoscenico agostano della favolosa isola sulcitana sarà la grande artista siciliana Carmen Consoli, che mercoledì 21 agosto, alle ore 21.00, salirà sul palco dell’Arena Fenicia Festival in occasione di una delle tappe del suo tour mondiale dal titolo “Terra ca nun senti”.

Nato come omaggio alla tradizione musicale siciliana in scena lo scorso anno al Teatro Greco di Siracusa, oggi, lo spettacolo prodotto da OTRlive è diventato un tour mondiale e si appresta a sbarcare all’Arena Fenicia dopo la tappa iniziale del tour partito in primavera da New York.

La scaletta dello spettacolo è composta da brani tradizionali siciliani firmati dalla stessa Consoli ma anche da canzoni di artisti meravigliosi nati in Sicilia come Franco Battiato e Rosa Balistreri. L’insieme compone una grande narrazione in note della Sicilia con i suoi paesaggi, storie e personaggi, filtrata dallo sguardo e dalla sensibilità di Carmen.

Sul palco insieme all’artista ci saranno Gemino Calà ai flauti etnici, Valentina Ferraiuolo al tamburo a cornice e percussioni, Marco Siniscalco al basso e contrabbasso, Puccio Panettieri alla batteria, Adriano Murania al violino e chitarra acustica e l’inseparabile Massimo Roccaforte alle chitarre e mandolino.

Forte delle ultime trascorse edizioni che hanno portato sull’isola di Sant’Antioco alcuni dei più grandi nomi della musica italiana – da Francesco De Gregori a Max Gazzè, da Alex Britti a Vinicio Capossela -, l’Arena Fenicia Festival anche questa estate firma un cartellone musicale stellare grazie a tre straordinarie notti di musica dal vivo organizzate da Sardegna Concerti.

Info: biglietti 35 euro posto numerato, 25 posto in piedi

Trittico di grandi spettacoli per la nuova, attesa edizione dell’Arena Fenicia Festival, manifestazione musicale che questa estate torna a Sant’Antioco con tre straordinarie notti di musica dal vivo organizzate da Sardegna Concerti. A calcare il palcoscenico agostano della favolosa isola sulcitana saranno Andrea Casta, il violinista elettrico crossover italiano più celebre al mondo, in scena per la prima volta in Sardegna con “The Space Violin – Dance Experience” (giovedì 1 agosto); Roy Paci, straordinario trombettista, cantante, compositore col suo esplosivo “Rumba Tour” (sabato 3 agosto) e la cantantessa siciliana Carmen Consoli, che proprio a Sant’Antioco si esibirà in occasione di una delle tappe del suo tour mondiale partito lo scorso maggio da New York e dal titolo “Terra ca nun senti” (mercoledì 21 agosto). Forte delle ultime trascorse edizioni che hanno portato sull’isola di Sant’Antioco alcuni dei più grandi nomi della musica italiana – da Francesco De Gregori a Max Gazzè, da Alex Britti a Vinicio Capossela -, l’Arena Fenicia Festival questa estate firma, ancora una volta, un cartellone musicale stellare che promette di fare il tutto esaurito.

Il primo musicista ad infiammare il pubblico nella scenografica piazza Umberto, in occasione della 665ª edizione della festa padronale di Sant’Antioco Martire, giovedì 1 agosto (ore 21.00, entrata gratuita), sarà il violinista Andrea Casta, artista da 200 concerti all’anno e 30 milioni di views sui social network. Violinista e producer richiesto sia in Italia che all’estero, Andrea Casta ha un’anima da globe trotter che lo ha portato ad esibirsi anche in mondovisione alla cerimonia di apertura dei Mondiali di Sci di Cortina 2021. Il suo show dal titolo “The Space Violin – Dance Experience” è un rito collettivo pieno di energia sullo stile dei grandi festival elettronici internazionali, in cui si balla e si canta immersi nei suoni dance, in un racconto visivo arricchito da effetti speciali. Casta, con il suo inconfondibile archetto luminoso, si conferma uno degli artisti creativi più innovativi della scena pop-dance e porta sul palco la visione multimediale del violino elettrico come narratore del suo tempo. La sua è una comunicazione sintetica e veloce ma non priva di profondità, in cui si balla e canta insieme al pubblico mentre su giganteschi ledwall illuminati scorrono i temi dell’amore per la Natura e la salvaguardia del Pianeta. Ad accompagnarlo in consolle Andrea Laddo, deejay sardo noto nella scena dei club.

Sabato 3 agosto, spazio ai ritmi ska-jazz di Roy Paci e il suo nuovissimo “Rumba Tour”. Assieme a lui una rinnovata formazione di musicisti scelta appositamente per celebrare i venticinque anni di carriera artistica proposta in una versione aggiornata e totalmente rinnovata, più elettronica e dal gusto internazionale. Con il nuovo singolo dal titolo “Rumba D’estate” uscito a fine giugno 2024, Roy Paci & Aretuska infiammeranno il palcoscenico con uno spettacolo musicale carico di prorompente energia. Si spazia dalle sonorità e dai ritmi di radice latina contaminati con il resto del mondo, intercettando le musicalità delle tribù africane, fino alle fanfare delle bande musicali di paese. Con lui sul palcoscenico, Massimo Marcer alla tromba; Francesco Cangi al trombone; Raphael Nkereuwem, mc; Marco Di Martino alla chitarra; Antonio Amabile alle tastiere; Emanuele Cutrona al basso; Nico Roccamo alla batteria.

Mercoledì 21 agosto, grande attesa per il concerto-evento dal titolo “Terra ca nun senti”, prodotto da OTRlive e con cui Carmen Consoli, lo scorso anno, ha omaggiato la tradizione musicale siciliana al Teatro Greco di Siracusa. Oggi, quello spettacolo è diventato un tour mondiale e si appresta a sbarcare all’Arena Fenicia dopo le tappa iniziale andata in scena a New York il 22 maggio scorso. Una scaletta composta da brani tradizionali siciliani firmati dalla Consoli ma anche da canzoni di artisti meravigliosi nati in Sicilia come Franco Battiato e Rosa Balistreri e la stessa Carmen Consoli. L’insieme compone una grande narrazione in note della Sicilia con i suoi paesaggi, storie e personaggi, filtrata dallo sguardo e dalla sensibilità di Carmen Consoli. Con lei sul palco ci saranno Gemino Calà ai flauti etnici, Valentina Ferraiuolo al tamburo a cornice e percussioni, Marco Siniscalco al basso e contrabbasso, Puccio Panettieri alla batteria, Adriano Murania al violino e chitarra acustica e l’inseparabile Massimo Roccaforte alle chitarre e mandolino.

Lunedì 18 settembre la piazza Municipio, a Iglesias, ha ospitato la terza edizione di “Alice un angelo per capello”. Donare una ciocca di capelli che poi diventerà, una volta trattata, parte di una parrucca per le malate oncologiche di tutta la Sardegna, è stato l’obiettivo di tante donne e bambine intervenute all’evento, ma anche di Cristian che, con un taglio di capelli, ha partecipato con commozione alla donazione, o di Lorena che finalmente ha realizzato il sogno di regalare una ciocca dei suoi capelli… E tra una ciocca e l’altra, la conduttrice della serata, Manuela Baraglia, ha cominciato a presentare i tanti ospiti che hanno intrattenuto il pubblico presente con le loro performance.

Emozioni forti con i balli proposti dai ragazzi e dalle ragazze della Stella Speciale con il supporto di Stefania, Robi, Elisa, Francesca e Antonio capitanati da Pietro Pusceddu, Pier per gli amici. Le splendide voci di Virginia Rizzo ed Arianna Marongiu. La comicità di Ignazio Deligia e Francesco Porcu che hanno giocato sui luoghi comuni facendo ridere tutti, ma allo stesso tempo presentando ironicamente stereotipi o problematiche. La calda voce di Pier che con “La Cura” di Franco Battiato, accompagnato alla tastiera da Alberto Francu, ha commosso tutti.

La presenza della presidente dell’associazione Charlie Brown, Manuela Ambu, ha reso il tutto particolarmente commovente con i racconti di storie vissute, storie toccanti come quella del piccolo Alessandro che desiderava incontrare Ibrahimovic e pochi giorni dopo averlo conosciuto è venuto a mancare, o la storia di Alessio che durante lo spettacolo si è avvicinato per donare le parrucche della sorella appena mancata, dopo aver perso anche la sua mamma per colpa di quel male oscuro che si insinua subdolo, come un mostro nelle storie dei bambini. Sul palco, infine, tutti i parrucchieri e le parrucchiere che hanno partecipato all’evento hanno fatto da cornice all’ultima canzone interpretata da Pier: “Meraviglioso”, nella versione dei Negramaro. Un’altra cesta ricolma di ciocche di tanti colori andrà a regalare un sorriso alle pazienti oncologiche che lottano ogni giorno, donne forti che hanno bisogno di sentirsi belle e desiderabili, di piacersi e trarre da ciò una forza e una carica tale da arrivare a sentirsi invincibili.

Nadia Pische

 

Il 16 e 17 settembre, Iglesias ospiterà la seconda edizione di “Swim’n’ Swing”, il progetto di inclusione sociale che utilizza la musica ed il nuoto per migliorare gli aspetti psicomotori delle persone.

“Swim’n’ Swing”, realizzato a cura dell’assessorato delle Politiche sociali del comune di Iglesias, nasce da un’idea di Davide Masala, musicoterapista originario di Ozieri, impegnato da anni nella realizzazione di progetti per dar vita ad un’idea di inclusione legata ai contesti esperienziali delle persone.

Il 16 settembre, dalle ore 18.00, presso il Centro Culturale di Iglesias, in via Cattaneo si terrà il convegno relativo al progetto, e martedì 17, dalle ore 15.00, il centro sportivo “Antares”, in regione Su Pardu, ospiterà i laboratori di musica e nuoto.

Ospiti d’eccezione il campione olimpionico Filippo Magnini, il campione del mondo di nuoto Alessandro Miressi, lo scienziato e scrittore Lamberto Maffei, Saturnino, bassista di Jovanotti e Franco Battiato, Massimo Moriconi, bassista di Mina, e numerosi e prestigiosi rappresentanti del mondo accademico, come le dott.sse Michela Fagiolini, Francesca Cavicchiolo e Francesca Bardi, dell’Harvard Medical School.

«Come psicomotricista spiega l’assessora delle Politiche sociali, Angela Scarpaho studiato a fondo questo progetto e da subito ho capito la sua importanza e la sua innovatività. Come amministratrice ho ritenuto di doverlo proporre e sostenere nel tempo anche ad Iglesias. Iniziamo quindi il conto alla rovescia per la seconda edizione di Swim’n’Swing.»

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Dieci serate di musica dal vivo ed eventi, tutti ad ingresso gratuito, con i grandi nomi del panorama musicale nazionale e internazionale per concludere in bellezza le giornate di AteneiKa – Sport, Music and You, il festival che si svolge a Cagliari dal 31 maggio al 9 giugno negli spazi del CUS.

Una manifestazione unica nel suo genere nell’isola, in grado di portare nel capoluogo sardo le novità della musica contemporanea, passando attraverso i generi più distanti tra loro, sfidando ogni schieramento: rock, hip hop, punk, elettronica e cantautorato italiano.

Tra gli ospiti spiccano ben due nomi che hanno partecipato all’ultima edizione di Sanremo: Motta e Rancore, la band internazionale dei The Pigeon Detectives in arrivo dall’Inghilterra, diversi musicisti che si sono affermati nel panorama nazionale come il trio dei Tre Allegri Ragazzi Morti, uno dei gruppi di punta della scena italiana, il duo visionario ed elettronico La Rappresentante di Lista, la band dei Gomma con  il loro punto di vista genuino e istintivo sul malessere contemporaneo, il progetto Any Other di Adele Nigro, fuori dalle mode e dai vincoli e il cantautore Daniele Celona, chitarrista e pianista che ha esordito nella scena torinese. In programma un dj-set firmato da Bunna degli Africa Unite e diverse formazioni hip hop come quella dei Cor Veleno, che renderanno omaggio all’amico e compagno Primo e al suo talento prematuramente scomparso, Massimo Pericolo novità della scena rap lombarda e la giovane musicista sarda Doll Kill. Sul palco anche le Lilies on Mars, duo femminile, con radici cagliaritane, che propone melodie sperimentali realizzate con ogni strumento immaginabile, dalle chitarre agli organi vintage, sintetizzatori, effetti e drum machine.

Si comincia venerdì 31 maggio con la cerimonia inaugurale e l’opening party che apre AteneiKa 2019.

Sabato 1 giugno, la serata ha inizio con la proiezione finale della Champions League, subito dopo salirà sul palco  Bunna con il suo dj-set: è il primo artista ospite di AteneiKa, proviene da una delle band più importanti del panorama italiano, gli Africa Unite. Ha pubblicato 16 dischi e fatto migliaia di concerti in giro per il mondo. Bonino Vitale, in arte Bunna, presenta un dj-set dove esplora ed approfondisce le varie evoluzioni del genere musicale giamaicano.

Domenica 2 giugno la serata si apre con il live dei Gomma, quattro giovani casertani che suonano un post-punk cupo ed emotivo, ricco di suggestioni nineties. Radicali e insoddisfatti, saranno loro a scaldare il pubblico per prepararlo all’esibizione dei Tre Allegri Ragazzi Morti, conosciuti per le loro performance mascherate e per i loro live di rock essenziale, il trio nato a Pordenone è considerato uno dei pilastri della scena punk rock alternativa italiana fin dalla loro formazione, nel 1994.

Lunedì 3 giugno è la volta di due esponenti dell’hip hop italiano: Doll Kill e Cor Veleno. La prima, apre la serata con il suo stile diretto e privo di fronzoli, è Doll Kill, all’anagrafe Giulia Galizia, musicista sarda, classe ‘96. A seguire Cor Veleno, formazione musicale hardcore hip hop italiano, uno dei gruppi che ha scritto pagine indelebili di questo genere in Italia. Il nuovo album arriva dopo la scomparsa di uno dei tre membri fondatori, smaniosi di riportare sulla scena la loro voglia di raccontare la vita e la strada. «Il filo conduttore che connette tutte le immagini di questo album è la Magia. La Magia della musica, che mostra la sua forza e dalla quale, tutti, non finiamo mai di imparare – dichiara la band e prosegue -. Circa un anno fa, quando abbiamo iniziato a dare forma a questo nuovo disco, i nostri cuori erano colmi di sentimenti contrastanti: da una parte la voglia di fare sentire, ancora una volta il talento puro di Primo, dall’altra fare i conti con la sua assenza. Lo ‘Spirito che suona del disco’, è per certi aspetti, il suo ultimo abbraccio alla musica, alla quale nella sua breve vita, ha dato tantissimo».

Martedì 4 giugno si passa al cantautorato italiano con Daniele Celona, cantautore, compositore e produttore artistico che utilizza le canzoni come una personale terapia, raccontando le sfaccettature della realtà in cui viviamo. Subito dopo è La Rappresentante di Lista a salire sul palco: lei toscana lui siciliano, entrambi arrivano dal teatro, scrivono a quattro mani sia testi che melodie. Queer, strambo, insolito, oltre il genere, plurale, pop, popolare, tristezza, rabbia, felicità: queste le loro parole chiave. Un duo che propone una scrittura fortemente visionaria e una sintesi tra cantautorato e sonorità elettroniche.

Mercoledì 5 giugno apre il palco Any Other, nome del progetto di Adele Nigro, vero e proprio astro nascente della musica italiana, quella di vocazione più esterofila e che non si pone limiti e confini, mescolando canzone d’autore con influenze jazz e avant, senza paura di sperimentare e rischiare. A seguire, la musica di AteneiKa si fa internazionale ospitando la band british dal sound coinvolgente dei The Pigeon Detectives, gruppo musicale indie rock/post-punk inglese, originario di Leeds. La band si forma nel 2002 ed è composta da Matt Bowman alla voce principale, Oliver Main e Ryan Wilson alle chitarre, Dave Best al basso, e Jimmi Naylor alla batteria – amici fin dai tempi della scuola.

Giovedì 6 giugno apre la serata un duo femminile, orgoglio isolano: le Lilies on Mars con il loro stile retro-futurist, chitarre sognanti, sintetizzatori, voci ipnotiche e suoni psichedelici, un astratto dream pop, tra spazio e realtà’. Il progetto di Lisa Masia e Marina Cristofalo, due musiciste polistrumentiste sarde con sede a Londra, già note al pubblico e alla critica per i loro precedenti due album, Lilies on Mars, Wish You Were a Pony e per la collaborazione con Franco Battiato e Christian Fennesz.

A seguire, sale sul palco un importante musicista toscano, fresco di Sanremo, è Motta, classe 1986, cantautore, polistrumentista e compositore di colonne sonore. Ha iniziato come polistrumentista per poi prendere la sua strada da solista, prodotto dalla Sugar, etichetta discografica di Caterina Caselli. Esordisce discograficamente nel 2016 con l’album La Fine dei Vent’Anni (Premio Speciale PIMI per il migliore album d’esordio, Targa Tenco come miglior opera prima). Al Festival di Sanremo 2019 Motta ha presentato il brano Dov’è l’Italia, una riflessione intima del cantautore nata dall’urgenza di raccontare un momento specifico del suo sentire: quello del disorientamento di fronte all’attualità del proprio Paese. Il brano si è aggiudicato il Premio come miglior duetto, presentato sul palco sanremese con Nada.

Venerdì 7 giugno è la seconda serata dedicata all’hip hop con due ospiti speciali: l’apertura è affidata al giovane Massimo Pericolo, rapper lombardo, novità assoluta del panorama italiano. Difficile da catalogare, Alessandro Vanetti, questo il suo vero nome, è divampato in pochissimo tempo grazie ai suoi video su Youtube. Dopo di lui, è Rancore a salire sul palco: rapper romano classe ’89 attivo sin dai primi 2000, durante l’ultima edizione di Sanremo ha duettato con Daniele Silvestri, aggiundicandosi ben tre premi: il Premio della Critica “Mia Martini”, il Premio della Sala Stampa Radio – Tv “Lucio Dalla” ed il Premio Miglior Testo “Sergio Bardotti” con il brano Argentovivo scritto a sei mani da Daniele Silvestri, Manuel Agnelli e Tarek Iurcich, a.k.a. Rancore e Fabio Rondanini. Il suo talento è testimoniato da recensioni positive, frequenti parole d’elogio, una produzione che ha lasciato il segno nel pubblico come nella critica. Con le sue parole riesce a descrivere concetti che solo un hermetic hip hop, cioè un rap che ha più livelli di interpretazione, può toccare e far passare in modo efficace.

Sabato 8 giugno si svolge il Party conclusivo in collaborazione con Pride Sardegna e domenica 9 giugno, come da tradizione, è la giornata dedicata alle premiazioni sportive con la Cerimonia conclusiva.

Programma

Venerdì 31 maggio: Cerimonia e Party inaugurale

Sabato 1 giugno: proiezione finale Champions League, Bunna (dj-set)

Domenica 2 giugno: Gomma, Tre Allegri Ragazzi Morti

Lunedì 3 giugno: Doll Kill, Cor Veleno

Martedì 4 giugno: Daniele Celona, La Rappresentante di Lista

Mercoledì 5 giugno: Any Other, The Pigeon Dectetives

Giovedì 6 giugno: Lilies on Mars, Motta

Venerdì 7 giugno: Massimo Pericolo, Rancore

Sabato 8 giugno: Party conclusivo in collaborazione con Pride Sardegna

Domenica 9 giugno: Cerimonia conclusiva con le premiazioni dei tornei sportivi

AteneiKa è un evento unico in Sardegna: 10 giornate di gare, grandi concerti ed eventi formativi – sempre ad ingresso gratuito – incentrate sui tre valori promotori: aggregazione, benessere e condivisione. In sei anni di attività, AteneiKa ha registrato numeri importanti: solo l’anno scorso quasi 2000 studenti hanno preso parte all’edizione del 2018 tra volontari e partecipanti alla sezione dedicata allo sport, mentre i visitatori, tra tifosi e pubblico dei concerti, hanno sfiorato quota 70mila. Tra gli artisti che si sono esibiti negli anni passati ad AteneiKa: The Zen Circus, Ghemon, Nitro, Mezzosangue, Nada, Linea77, solo per citarne alcuni. A breve verranno annunciati i nomi dell’edizione 2019. Progettata dentro il circuito universitario, AteneiKa è una manifestazione aperta a tutti che promuove due linguaggi universali, lo Sport e la Musica e un approccio attento alla Formazione, facendo leva su una convinzione che è il motore dell’iniziativa: dentro ogni persona c’è uno studente che non invecchia mai.

AteneiKa è organizzato e promosso dal CUS Cagliari, con il contributo dell’E.R.S.U., dell’Università degli Studi di Cagliari e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Cagliari, del CONI Sardegna e dei comitati regionali di FITET E Fi.Ba,  in collaborazione con Special Olympics Italia (Team Sardegna), le associazioni Il Paese delle Meraviglie, OlimpiKa, TDM2000 International, Crossfit Kasteddu e con il supporto degli sponsor: l’azienda Birra Peroni con il nuovo brand per la Sardegna Nastro Azzurro Sardegna – malto 100% sardo, Gruppo Campari, Banco di Sardegna, SBIOT, SIDAL, Bresca Dorada, Holiday Inn, Acqua San Giorgio, Macron e dei Media Partner: L’Unione Sarda, Radiolina e Videolina. Convenzioni: Centro Medico I Mulini.

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Sabato 23 marzo, alle ore 20.00, nell’esclusivo contesto ottocentesco della Sala dei Ritratti di Palazzo Siotto, in via dei Genovesi 114 a Cagliari, andrà di nuovo in scena “Il vangelo laico di Fabrizio De Andrè”  di e con Guido Maria Grillo 

Lo spettacolo di narrazione e musica che da oltre un anno è in tour per tutta la penisola, ha debuttato a Parma nel dicembre 2017, ricevendo il contributo del MiBACT e del MIUR, e nell’aprile 2018, in occasione delle quattro repliche (tutte sold out) realizzate in Sardegna ha ottenuto il patrocinio morale della Fondazione Fabrizio De Andrè.

Guido Maria Grillo, cantautore salernitano, con voce e chitarra, attraverserà reinterprentadolo in modo originale, lo spazio rivoluzionario delle parole di De Andrè, in particolare de “La Buona Novella”. Opera liberamente tratta dai Vangeli apocrifi che negli anni settanta destò stupore e contestazione perché De Andrè aveva scelto, come era solito fare, di non seguire ciecamente il pensiero della massa ma di proporre ai suoi contemporanei, dei quali comprendeva le urgenze e le aspirazioni, un modello universale di “rivoluzione eccellente” non violenta, di uguaglianza, giustizia sociale e solidarietà, che è stata capace di sopravvivere per millenni.

Partendo da queste premesse, Grillo mira a tracciare il percorso di un uomo ateo, mosso da una profonda pietas nei confronti degli ultimi: si inizia dalla canzone “Via del campo”, brano emblematico e metafora della vita che, in poche strofe, con apparente leggerezza, ha la forza di raccontare il pensiero di Faber ed, insieme, i luoghi, il contesto, le storie della sua formazione e della sua vita. Il cammino si snoda, poi, attraverso l’intera opera sul Cristo rivoluzionario, “La Buona Novella”, che viene raccontata passo per passo, episodio per episodio, significato per significato, arricchita da parallelismi con il pensiero di altri autori, studiosi e intellettuali contemporanei e non; si conclude con una personalissima rilettura musicale di Guido Maria Grillo di alcune delle canzoni, tra le più liriche, del repertorio di Fabrizio De Andrè: “Khorakhanè”, “Hotel Supramonte” e “Amico fragile”.

Lo spettacolo è organizzato da EmPa Eventi con il patrocinio morale della Fondazione De André onlus e in collaborazione con la Fondazione Siotto. 

Guido Maria Grillo, esponente della musica d’autore emergente in Italia, nel novembre del 2011 è stato ospite al Premio Tenco, al Teatro Ariston di Sanremo, per la presentazione della compilation dedicata a Luigi Tenco “Sulle labbra di un altro. Come fiori in mare vol. 2” (Club Tenco/Lilium Produzioni). Ha aperto il concerto di Rufus Wainwright nell’unica data italiana (novembre 2015), ha suonato sul palco di artisti del calibro di Avion Travel, Musica Nuda, Marlene Kuntz, Franco Battiato, Max Gazzè, Levante e Niccolò Fabi e ha collaborato con Paolo Benvegnù, Cristiano Godano e Gian Carlo Onorato nel progetto EX-live, sfociato in un lunghissimo tour. Ha pubblicato due album, l’Ep “Torino Chiama”, interamente analogico, un singolo in distribuzione con Warner Music e ha all’attivo centinaia di concerti. 

Laureatosi in Filosofia a Parma, dove vive dal 2006, con una tesi dal titolo “Lotta politica e sentimento religioso ne La Buona Novella di Fabrizio De Andrè”, ha studiato il pensiero e la vita dell’artista genovese, realizzando spettacoli e seminari su di lui e, in particolare, ha approfondito l’opera “La Buona Novella” pubblicata nel 1970. Una storia di Cristo, liberamente tratta dai Vangeli apocrifi, che destò stupore e contestazione in quanto non compresa e considerata fuori tempo e luogo perché pubblicata negli anni “caldi” immediatamente successivi al “sessantotto”.

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La dodicesima edizione del Barezzi Festival andrà in scena dal 21 al 24 novembre al Teatro Regio di Parma. Nato nel 2007 a Parma con l’intento di diffondere musica di qualità, il Barezzi Festival è dedicato alla figura di Antonio Barezzi, droghiere di Busseto, che ebbe la lungimiranza di intravedere il talento del giovanissimo Giuseppe Verdi per poi finanziarne formazione e studi. Barezzi fu quindi un vero, grande mecenate, lungimirante ed appassionato.

Il connubio tra classico e contemporaneo è la chiave del Barezzi Festival che, nel corso delle sue edizioni, ha confermato con successo la sua formula unica ospitando alcuni tra i protagonisti assoluti del panorama musicale italiano ed internazionale: Franco Battiato, Herbie Hancock, Brad Mehldau, Brian Auger, Raphael Gualazzi, Stefano Bollani, Morton Subotnick, Gary Lucas, Arto Lindsay, The Notwist, Rufus Wainwright, Calexico, Levante, Calcutta, The Giornalisti, Benjamin Clementine, Michael Kiwanuka, Philip Glass, Wim Mertens, Paolo Conte, Anna Calvi, solo per citarne alcuni.

A partire da questa edizione, iCompany sarà partner del Festival; in particolare l’agenzia romana curerà l’area social all’interno degli spazi del caffè e del foyer del Teatro Regio durante la quattro giorni di musica parmense.

Saranno organizzati talk e interviste agli artisti sotto la regia di Fabio de Luca. Sarà ricreato un vero e proprio salotto gestito dal team social di iCompany e animato da media partner mirati e selezionati, il tutto in collaborazione con il Tanqueray Bar. 

La vicinanza con il Barezzi Festival è parte del naturale processo di una collaborazione iniziata durante il Concerto del Primo Maggio 2018 di Roma. Quest’anno, infatti, per la prima volta i principali festival italiani, tra i quali il Barezzi, sono stati invitati al Concertone organizzato da iCompany per dare vita a una rete di collaborazioni tra realtà live di qualità.

 

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Perché spesso in Italia la norma è eccezione e l’anomalia è regola? È quello che si chiedono Andrea Scanzi – giornalista, scrittore e autore teatrale, firma di punta del Fatto Quotidiano – e il cantautore e attore Giulio Casale nel loro “Il sogno di un’Italia”, in scena a Cagliari questo sabato (20 maggio), al Teatro Massimo (Sala M2), per l’organizzazione della cooperativa Forma e Poesia nel Jazz. Già applauditi un paio d’anni fa ne “Le cattive strade”, dove ripercorrevano la carriera di Fabrizio De André, i due tornano nel capoluogo sardo con uno spettacolo di “teatro canzone” ancora più personale e attuale. In parte ispirato al libro “Non è tempo per noi” dello stesso Andrea Scanzi, “Il sogno di un’Italia” è un ritratto del nostro Paese tra il 1984 e il 2004: vent’anni che avrebbero potuto cambiare il nostro Paese ma non l’hanno cambiato, o forse l’hanno addirittura peggiorato, restaurando invece che rinnovando; “Vent’anni senza andare mai a tempo”, come recita il sottotitolo.

Intrecciando narrazione, immagini e canzoni che spaziano da Edoardo Bennato a Ivano Fossati, da Giorgio Gaber a Franco Battiato, da De Gregori a Jeff Buckley, Scanzi e Casale, con la regia di Angelo Generali, rievocano sul palco fatti e personaggi di un’epoca che va dall’edonismo degli anni Ottanta al G8 di Genova, dalla morte di Enrico Berlinguer all’ultimo scatto di Marco Pantani. Vent’anni d’Italia raccontati con spirito critico, ma conservando il desiderio di una vera ripartenza.

Prima di andare in scena, un altro impegno attende a Cagliari Andrea Scanzi, che sabato pomeriggio presenta alla MEM (la Mediateca del Mediterraneo, in via Mameli) il suo secondo romanzo, “I migliori di noi”, nelle librerie dallo scorso novembre: “Un romanzo folgorante sull’amicizia e sull’amore, sul tempo che ci scivola addosso, sulle cose che lasciamo andare, e su quello che abbiamo salvato”. Si comincia alle 17,30; conduce l’incontro il giornalista Simone Cavagnino.

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Sarà l’eclettico pianista romano Arturo Stàlteri a inaugurare domani, sabato 21 gennaio, alle 21.00, nel Teatro Massimo di Cagliari, l’edizione numero XVI di Le Salon de Musique, la rassegna che l’associazione culturale Suoni & Pause organizza ogni anno per creare momenti d’attenzione verso la musica, le arti visive e la letteratura.

Classe 1959, Arturo Stàlteri, pianista, compositore e conduttore radiofonico (attualmente è presentatore della trasmissione di Radio 3 “Primo Movimento”) proporrà al pubblico un concerto intitolato “The Musical box”, un escursus lungo la sua ultraquarantennale carriera.

Il viaggio si apre con “Lady Ligeia”, dal primo album dei Pierrot Lunaire (1975), la formazione di rock progressivo con cui il pianista incide il suo primo album, e interseca i primi lavori come solista, da “Andrè sulla Luna” (“Viaggiando tra i Riflessi”, 1979) a “ … e il pavone parlo’ alla luna” (“Mulini”, 1987), attraversando poi le collaborazioni con personaggi di rilievo come Philip Glass (“Circles”, 1998), Brian Eno  (“Cool august moon”, 2001) e Franco Battiato (“In sete altere”, 2014).

Non mancheranno gli omaggi a J.R.R. Tolkien (“Rings”, 2003) e alla nobile forma del Notturno (“Child of the moon”, 2007), sino a concludere con i brani dell’ultimo disco “Preludes” (2016).