Teatro Centrale quasi al completo, sabato 22 marzo, per lo spettacolo della band “Gli Operai della 1100” – di Nadia Pische
Teatro Centrale quasi al completo per lo spettacolo della band Gli Operai della 1100, capitanati dal coinvolgente e travolgente Maurizio Piras, voce del gruppo ed organizzatore dell’evento. Sabato 22 marzo si sono accese sul palco le luci per lo spettacolo dedicato a Rino Gaetano, un cantautore italiano morto giovane a soli 30 anni e ancora oggi per molti in circostanze misteriose. La voce narrante di Franco Chilau ha raccontato a brevi linee la vita dell’artista, tanti i brani suonati …. Mio fratello è figlio unico, A mano a mano, Spendi spandi, Berta filava … Tutti testi all’apparenza poco significativi e disimpegnati ma ben lontano dalla verità come definizione, in quanto Rino in ogni sua canzone metteva un’ironia pungente spesso riferita a temi sociali. E con “Nuntereggae più” il balletto con i cartelli proprio come in un suo vecchio video. Ma il crocevia della sua carriera fu Gianna che portò a Sanremo nel 1978 e che divenne un vero successo, cantato con entusiasmo anche da parte del pubblico del Teatro Centrale. La serata si è conclusa con “Ma il cielo è sempre più blu” cantata in coro con la band. Con questo brano l’artista volle esprimere il concetto «che il mondo va avanti comunque e il cielo se ne infischia delle faccende umane». Grande successo di pubblico che ha seguito per più di due ore la lunga kermesse applaudita e accompagnata dal battito di mani per più di una canzone.