5 November, 2024
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La macchina organizzativa del Velo Club Sarroch sta lavorando a pieno ritmo per concretizzare la messa in cantiere del Trofeo Maddalena Spiaggia, ultima prova stagionale del circuito Grand Prix Efisio Melis in programma domenica 26 gennaio.

Appuntamento per i tantissimi praticanti del ciclocross di ogni età, tra agonisti e amatori, sulla spiaggia del Lido di Capoterra posta in uscita dal paese e chiamata anche con il nome di La Maddalena Spiaggia.

La particolarità di questa gara è che si sviluppa su un percorso di due chilometri a bordo spiaggia tra ondulazioni di sabbia come ostacoli naturali più quelli artificiali con due tavole e più una piccola gradinata di tre scalini.

Un tracciato molto insidioso e tecnico perché alterna sabbia al terreno duro dove verrà fuori una notevole capacità di guida.

La quota di iscrizione solo per i master è di 11 euro con pagamento da effettuarsi sul posto alla verifica tessere.

A pochi giorni dallo svolgimento le premesse eccellenti con l’obiettivo di puntare al massimo successo grazie all’apporto degli sponsor Ajo Threeface, Cycling for All, Sos Bici di Antonio Marongiu, Gomme Service di Franco Dessì, Macelleria Barbagia di Sabrina Serra, Mullano Arredamenti, Arcadia Restaurant Lounge Bar, Nicola Schirru biologo-nutrizionista, Terra e Luna, Il Paninetto e Secret Caffè (che ospita il ritrovo e le premiazioni) che hanno voluto fornire il sostegno economico necessario per realizzare una degna chiusura della stagione ciclocrossistica in Sardegna.

 

 

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Il Velo Club Sarroch si rimette in moto per mettere in cantiere la ventesima edizione del Memorial Efisio Melis-Trofeo Maddalena Spiaggia.

Affacciata sul Golfo degli Angeli, la location di gara del prossimo 26 gennaio è la spiaggia che si trova nel comune di Capoterra nell’omonimo lido ed è conosciuta con l’appellativo di La Maddalena Spiaggia dove si trova il percorso con ostacoli naturali ed artificiali in prossimità dei parcheggi per uno sviluppo complessivo di 2 chilometri.

«Si tratta di un impegno importante per noi – ha commentato l’organizzatore Cristian Melis – forte della risonanza e della longevità di uno storico evento del ciclocross in memoria di mio padre Efisio. L’obiettivo è quello di fare bene e ovviamente di veicolare ancor di più la nostra manifestazione grazie al supporto degli sponsor Ajo Threeface, Cycling for All, Sos Bici di Antonio Marongiu, Gomme Service di Franco Dessì, Macelleria Barbagia di Sabrina Serra, Mullano Arredamenti, Arcadia Restaurant Lounge Bar e Nicola Schirru biologo-nutrizionista

La quota di iscrizione solo per i master è di 11 euro, con pagamento da effettuarsi sul posto alla verifica tessere.

Si preannuncia la partecipazione di un gran numero di atleti, giovani e meno giovani, intenzionati a regalare tante emozioni in seno al Gran Prix Ciclocross Efisio Melis in occasione dell’ultima prova che decreterà i vincitori e tutti i protagonisti di questa disciplina autunnale ed invernale delle due ruote sulla via del rilancio nell’isola.

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«La Fiamma Tricolore Sardegna si schiera a fianco dei pastori sardi, lo ha sempre fatto e sempre lo farà (soprattutto alla luce del fatto che molti di essi sono nostri simpatizzanti).»

«E’ questo un problema che esiste da sempre e che le Istituzioni non hanno mai voluto affrontare e risolvere – si legge in una nota -: basti pensare che le varie campagne elettorali portate avanti dai candidati presidenti per le imminenti elezioni regionali in Sardegna di domenica 24 febbraio hanno escluso il problema nei loro programmi iniziali e, soltanto ora, a pochi giorni dalle elezioni, con l’utilizzo della solita strumentalizzazione politica, affrontano la problematica sfrontatamente.»

«E’ giunta l’ora di risolvere il problema – conclude la nota -: il ministro dell’Interno intervenga facendo sì che la pastorizia sarda esca finalmente dall’agonia, con un piano strutturale di lunga durata che coinvolga tutto il settore agricolo dell’isola, tenuto conto della sua notevole rilevanza nell’ambito del comparto di appartenenza per tutto il paese. Sulla vertenza dei pastori sardi, la Fiamma Tricolore auspica che gli interventi proclamati non restino di “solo propaganda”».

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A Rivoli (Torino), nella mattina di domenica 21 gennaio 2018, presso la Sala al 2° Piano della Casa del Conte Verde, Via F.lli Piol 8, si è svolto con pieno successo l’incontro organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale “4 Mori” in onore di Antonio Gramsci (Ales, 22 gennaio 1891 – Roma, 27 aprile 1937) a 127 anni dalla nascita del Grande Sardo.

Dopo i saluti del presidente del Circolo, Renzo Caddeo, e di Franco Dessì, sindaco di Rivoli, Giovanni Carpinelli (docente di Storia contemporanea presso Università di Torino e coordinatore scientifico della Fondazione Istituto “A. Gramsci” del Piemonte) ha proposto un ritratto del grande politico e pensatore sardo, partendo da questa premessa: «C’è un Gramsci prima della morte e uno dopo la morte. Come è accaduto per un pittore come Van Gogh, anche per Gramsci la fama postuma è di gran lunga superiore a quella del personaggio stesso da vivo». In sintesi: «Nelle cose che Gramsci fa e scrive si percepisce una fede comunista vicina allo spirito delle origini. L’obiettivo è l’emancipazione delle classi subalterne più ancora che la vittoria di un partito. In un primo tempo, sulla base dei Quaderni del carcere, si è pensato a lui come al teorico della rivoluzione in Occidente (con l’idea dell’egemonia). Oggi appare ancora più giusto vedere in lui un pensatore politico della crisi».

Maria Luisa Righi, della Fondazione Gramsci, ha presentato l’Edizione nazionale degli scritti di Gramsci, illustrando uno per uno i volumi finora pubblicati ed  esponendo i criteri specifici di questa grande operazione critica volta a inserire l’opera omnia di Gramsci nel patrimonio culturale che costituisce il vanto dello spirito nazionale dell’Italia in quanto “immortala” la eredità lasciataci dai grandi autori classici. Per il piano dell’opera ci si colleghi a questo link: http://www.fasi-italia.it/index.php/calendario-eventi-a-cura-di-paolo-pulina/icalrepeat.detail/2018/01/21/1775/10/presentazione-dell-edizione-nazionale-degli-scritti-di-antonio-gramsci-associazione-di-promozione-sociale-4-mori-di-rivoli-to

Nella sezione “Scritti 1910-1926” è stato pubblicato il secondo volume relativo al 1917. Nella sezione “Quaderni del carcere” sono stati pubblicati: Quaderni di traduzioni (uscito nel 2007), Quaderni miscellanei (il cui primo tomo è uscito nel 2017). Per quanto riguarda “l’Epistolario”, sono già stati pubblicati i volumi relativi al 1906-1922, e al gennaio-novembre 1923.  Nella sezione “Documenti” sono apparsi nel 2016 gli “Appunti di glottologia 1912-1913”.

Maria Luisa Righi ha sottolineato il fatto che i volumi già editi hanno messo in rilievo numerose novità nella biografia politica e umana di Gramsci, da cui gli studi gramsciani non potranno prescindere (le lettere dei corrispondenti, le lettere inedite, la relazione con Eugenia Schucht, l’attività di critico musicale, il ristabilimento corretto dei testi, le nuove annotazioni, ecc.).

«Le novità portate dai volumi editi – ha detto Righi – possono stimolare a studiare Gramsci sia chi lo ha fatto in passato, sia chi si approccia ad esso per la prima volta.»

Nell’intervento finale l’on. Umberto D’Ottavio, della commissione Cultura della Camera dei deputati, ha ricordato che il Parlamento italiano (Legge 3 novembre 2016, n. 207) ha approvato a larga maggioranza il benemerito provvedimento, promosso dalla deputata sarda Caterina Pes del PD, che attribuisce lo status di “monumento nazionale” alla casa di Ghilarza dove Gramsci visse dal 1898 gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza con i suoi familiari, casa-museo gestita da anni da un gruppo di volontari, che in qualche momento ha rischiato la chiusura per mancanza di fondi.

Richiamata l’opposizione incrollabile manifestata coraggiosamente da Gramsci contro il regime fascista, D’Ottavio  ha invitato a seguire la lezione gramsciana “Odio gli indifferenti” e contrastare  la riabilitazione di un dittatore come Benito Mussolini che gruppi vari, specie sui social network,  cercano vergognosamente di operare trascurando tranquillamente la negazione delle libertà democratiche  che ha caratterizzato  tutto il Ventennio fascista.

Paolo Pulina

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Sabato 17 e domenica 18 ottobre è in programma all’Hotel Carlo Felice di Sassari, per il quarto anno consecutivo, il convegno Stile Lìberos, culmine del festival letterario diffuso Éntula, organizzato dall’associazione Lìberos in collaborazione con decine di librerie, biblioteche, case editrici, scuole e associazioni locali, che ha coinvolto e fino a dicembre coinvolgerà la comunità dei lettori sardi in cento appuntamenti con scrittori italiani e stranieri in oltre 40 comuni.

Si discuterà del tema “Che valore ha la felicità”? Domanda ben spiegata dal sottotitolo della due giorni: “La cultura e il benessere psicofisico”.

Dopo due edizioni del convegno dedicate al rapporto tra cultura e sviluppo economico, si indagherà su come la cultura influisca sulla nostra salute e sul nostro benessere fisico e psicologico.

In Italia, la cultura è ancora vista come “intrattenimento” e quindi ricondotta al superfluo. Molte ricerche scientifiche dimostrano invece che essa è un importante strumento di prevenzione delle malattie croniche e che è in grado di attenuare gli effetti negativi dello stress sull’organismo, assicurando una maggiore longevità. Il motivo è semplice. Attraverso comportamenti sociali condivisi in un clima di fiducia, i beni relazionali agiscono in maniera positiva sul benessere degli individui: chi produce cultura crea benessere, chi fruisce dell’offerta culturale prova benessere. Tutto, naturalmente, inquadrato in una visione olistica del nostro corpo e della nostra esistenza, come inteso anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Su questa linea non è incongruo pensare, come suggeriscono studi accreditati condotti in vari Paesi occidentali, che le politiche volte a promuovere l’accesso culturale possano essere inquadrate nel welfare.

Questo è il cuore del tema che si discuterà a Sassari, con medici, psicologi, ricercatori, giornalisti, esperti di politiche sociali e operatori della cultura, dagli scrittori ai lettori.

La mattinata del sabato, organizzata in collaborazione con l’ASL n. 1 di Sassari e l’Università degli Studi di Sassari, avrà un taglio più scientifico e sarà un evento formativo (Cultura e salute in medicina: verso nuovi modelli e prospettive) valido per il rilascio di 3 crediti ECM.

Dopo i saluti di Aldo Addis (presidente di Lìberos) e di Agostino Sussarellu (Commissario ASL N.1), Enzo Grossi parlerà di Cultura e Salute, la partecipazione culturale come strumento per un nuovo welfare. Grossi, manager di ricerca e sviluppo con lunga esperienza nella epidemiologia clinica e nella medicina farmaceutica, è professore a contratto per l’insegnamento Cultura e Salute presso lo IULM di Milano e la Facoltà di Medicina della Università Statale di Milano, nonché curatore dell’omonimo volume edito da Springer. Seguirà l’intervento di Maria Rita Piras (Responsabile dell’Unità di Valutazione Alzheimer della Clinica Neurologica dell’Università di Sassari) su Il modello biopsicosociale nella prevenzione del declino cognitivo e della demenza.

La seconda parte della mattina inizierà con l’intervento di Michele Farina, giornalista del Corriere della Sera e autore del libro Quando andiamo a casa? (Rizzoli), in cui affronta il tema dell’Alzheimer vissuto dai parenti di chi ne soffre. A seguire, la testimonianza di Giuseppe Massaiu, odontoiatra e autore del libro Cura il sorriso, mordi la vita (Dissensi). Seguirà il dibattito, moderato da Maria Carmela Solinas.

Nel pomeriggio, si passa a temi più letterari: con Marcello Fois, il più sattiano degli scrittori sardi, e Pierluigi Vaccaneo, cofondatore di TwLetteratura, verrà lanciato il progetto di riscrittura de Il giorno del giudizio di Salvatore Satta, che la comunità dei lettori di Lìberos porterà avanti insieme alla comunità di TwLetteratura dal 19 ottobre.

A seguire, lo stesso Vaccaneo dialogherà con Letizia Sechi, che da anni si occupa di editoria digitale ed è autrice di Editoria digitale e Oltre la carta (Apogeo), e con Mario Guglielminetti, autore de Le comunità in movimento sul tema Dal consumo alla partecipazione culturale nelle reti digitali.

In chiusura degli interventi pomeridiani, interverrà in collegamento video l’autore e attore bolognese Alessandro Bergonzoni.

Alle 20.00 ci si sposta al ristorante Il Vecchio Mulino, dove ci sarà un reading musicale con Art’In. A cura di Manuela Loddo e Romano Usai recitazione, lettura, canto, organetto, chitarra; con Marcello Peghin alle chitarre, in un percorso contrappuntistico tra le parole di autori conosciuti e non, antichi e moderni.

Domenica 18 i lavori riprenderanno alle 10.30 con Enrica Borsari e Gabriella Marinaccio, del Sistema bibliotecario di Milano, e Franco Dessì, pediatra impegnato nella promozione della lettura in età prescolare. Coordina Lalla Careddu.

Partecipazione culturale, beni relazionali e benessere soggettivo è il tema affrontato da Enzo Grossi nelle sue ultime pubblicazioni. Ne parlerà a partire dalle 12, seguito da Michele Farina e Antonella Patete, redattrice della rivista “Superabile”, coordinati da Gianfranca Nieddu.

In chiusura della mattinata, Gianluca Semprini, giornalista di Sky Tg24, intervista l’assessore regionale alla cultura Claudia Firino.

Nel pomeriggio, uno spazio sarà dedicato proprio ai lettori, e precisamente ai gruppi di lettura presenti nei paesi della Sardegna che racconteranno le loro esperienze. Saranno presenti l’associazione KaraLettura di Cagliari, il Club Jane Austen di Villacidro, il gruppo di lettura Voce in capitolo di Berchidda e il gruppo di Villanovaforru, coordinati da Daniele Carbini.

In chiusura dei lavori, interverranno in collegamento Skype Cecilia Strada, presidente di Emergency, e Michela Murgia, scrittrice e cofondatrice di Lìberos. Coordinerà Gianluca Semprini.