21 November, 2024
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L’apertura ufficiale della dodicesima edizione di Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei ha visto, dopo la proiezione del documentario “Sciola oltre la pietra” del regista Franco Fais, la presenza inattesa di una ospite molto speciale: Maria Sciola. La figlia del grande artista di San Sperate ha portato al pubblico del Festival del cortometraggio Mediterraneo una toccante e molto personale testimonianza sul padre e sulle sue opere, e un grande regalo: una delle sue sculture calcaree e i dolci suoni ancestrali da lei stessa riprodotti attraverso la pietra scolpita, con il tocco leggero delle sue mani. «Oggi abbiamo portato qui per voi una sorpresa: una piccola scultura di calcare di Pinuccio. Il calcare si forma sott’acqua e quello che poi diviene suono è un suono liquido, molto melodioso. Babbo diceva sempre: “Se io ti parlo di percussione tu pensi al corpo. Ma se io ti parlo di carezza? Ha già tutto un altro significato, e quindi queste pietre le devi accarezzare come accarezzeresti la tua mamma”. Lui non diceva mai «io ho scoperto», semmai, “ho liberato semplicemente ciò che era rinchiuso all’interno della materia. Io non ho creato niente”. Babbo non è andato via, ma è qui con tutti noi».

Il festival, da dodici anni un progetto culturale che lavora attivamente per superare barriere e confini e per portare in Sardegna le storie del Mediterraneo e di tutti i paesi che lo abitano, vedrà domani, giovedì 8 dicembre, terza giornata, la proiezione del secondo gruppo di otto cortometraggi della sezione Intrecci Mediterranei, cuore pulsante della rassegna, con inizio proiezioni alle ore 18.00, sempre nell’aula consiliare del comune di Sant’Antioco. Dall’Italia, Spagna, Francia, Marocco, Libano e Algeria le opere di giovani registi di talento molto apprezzati, selezionati e premiati nei più prestigiosi festival di cinema di livello internazionale. Diversi i temi, le ambientazioni e le tecniche di realizzazione delle storie, ma tutte con unico denominatore comune: il Mar Mediterraneo. Fiabe e aforismi per immagini che condensano in pochi minuti il senso profondo della vita, il tema dell’autismo nell’infanzia, lo sfruttamento dei minori nel lavoro, l’idea della bellezza ribaltata, la crisi ambientale e il significato della perdita di un proprio caro, nei corti: Merlot, M. Gennari e G. Martinelli, Italia, 6’ (il pluripremiato, 1st prize and Audience Award –  Hamburg Animation Award 2016, Germania, Prize for “Experimental animation film” – FESA Festival of European Student Animation 2016, Belgrado, Serbia, e tanti altri); Vainilla, Juan Beiro, Spagna, 2015, 10’ (selezionato in oltre cento festival di livello internazionale); Maialetto della Nurra di Marco Antonio Pani, Italia, 2016, 18 (premio del pubblico della FICC e premio Vetrina Sardegna al miglior corto sardo, Sardinia Film Festival); Minh Tâm, Vincent Maury, Francia, 2016, 26’(1st prize at Palm Springs International ShortFest 2016); Aya va à la plage, Maryam Touzani, Marocco, 2015, 19’; Bellissima, Alessandro Capitani, Italia, 2015, 12’ (miglior cortometraggio David Donatello 2016 e nomina ai Nastri d’Argento 2016); Submarine, Mounia Akl, Libano, 2016, 21’ (Official Selection at the 69th Cannes Film Festival, Cinefondation Category | World Premiere); Un métier bien (A Good Job), Farid Bentoumi, Francia/Algeria, 2015, 24’. Film d’autore che raramente si possono vedere nelle sale dei circuiti ufficiali del cinema. Saranno presenti in sala i registi Juan Beiro (Vainilla) e Vincent Maury (Minh Tâm).

Tutti i film sono in lingua originale e sottotitolati in italiano e inglese. L’organizzazione del festival e il lavoro di ricerca e di selezione dei cortometraggi è curato dal Circolo del Cinema “Immagini”. Dopo le proiezioni gli ospiti presenti in sala dialogheranno con il pubblico sui cortometraggi e sui loro paesi, contribuendo ad unire idealmente le due sponde e le tante culture del Mediterraneo. Il festival è soprattutto un’occasione per vedere piccoli capolavori racchiusi in pochi minuti di passione, studio, e tanto impegno.

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Prende il via questa sera la dodicesima edizione di “Passaggi d’Autore: Intrecci Mediterranei”, il Festival del Cortometraggio Mediterraneo organizzata dall’associazione culturale “Circolo del Cinema – Immagini”  (presidente Luciano Cauli), che si svolgerà quest’anno fino a domenica 11 dicembre, come sempre nella suggestiva cornice di Sant’Antioco, nell’Aula consiliare del Comune. Sei giornate dense di appuntamenti che prevedono la programmazione di circa cinquanta film premiati nei più prestigiosi festival internazionali suddivise nelle cinque sezioni che raccolgono i vari generi cinematografici: Focus, Eventi, Web Series (novità), Intrecci Mediterranei e CortoAmbiente.

E ancora, oltre trenta registi e autori provenienti dalle diverse aree del Mediterraneo e dalla Sardegna, eventi, attività collaterali che coinvolgono le scuole e il territorio. Laboratori, mostre, incontri aperti al pubblico, spettacoli, dibattiti. Una straordinaria finestra sui paesi che si affacciano sul Mare Nostrum.

L’inaugurazione ufficiale si terrà alle ore 18.00 con un omaggio speciale al grande Pinuccio Sciola, recentemente scomparso. Il suo lavoro è l’emblema stesso della cultura mediterranea, la ricerca continua di una integrazione armonica fra il corpo, gli elementi della natura, storia e arte. Al grande artista di San Sperate l’omaggio del regista Franco Fais nel documentario “Sciola oltre la pietra” (Italia, 15′). Un’opera nella quale l’autore, originario di Bonarcado, ha voluto imprimere il lavoro straordinario dell’artista di San Sperate nel processo di creazione delle sculture sonore. Pietre vive che, in una relazione perfetta, eterna, tra uomo e natura, entrano in simbiosi con la terra e con il silenzio del mondo. Oltre all’autore parteciperanno Paolo Lusci, presidente della Fondazione Giuseppe Dessì, e Andrea Granitzio, pianista e compositore. Dalle 18.00 in poi la serata entra nel vivo con la prima serie di proiezioni dedicata alla sezione Intrecci Mediterranei.

Nel pomeriggio, alle 16.30, verrà inaugurata invece al MuMa (Museo del Mare e dei Maestri d’ascia) nel lungomare C. Colombo, la mostra di illustrazioni a tema “Abitanti del mare” dell’artista cagliaritana Francesca Sanna (con la partecipazione dell’autrice), che attualmente vive e lavora a Basilea, in Svizzera. Il viaggio fantastico e iridescente nel mondo del mare, tra le figure che lo abitano: balene e sirene, marinai e pescatori, tra le storie e le leggende nelle diverse culture mediterranee che si ispirano alla vita nei misteriosi e profondi abissi, e che si tramandano oralmente, nella letteratura, o nelle canzoni popolari.

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“El Vagòn” di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria e “Per Anna” di Andrea Zuliani si sono aggiudicati i Primi Premi del concorso cinematografico “Visioni Sarde” (sezione di “Visioni Italiane”, concorso nazionale per corto e mediometraggi), assegnati rispettivamente dalla Giuria e dalla Giuria Giovani.

Entrambe le Giurie hanno attribuito la Menzione Speciale a “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi.

Il Premio Speciale FASI è andato ad “Alba delle Janas” di Daniele Pagella.

La cerimonia di premiazione, che si è tenuta domenica 28 febbraio al Cinema Lumière di Bologna, gremito in ogni ordine di posti, è stata coordinata da Anna Di Martino (direzione di “Visioni Italiane”). Vi hanno presenziato tutti i membri della Giuria  (Pier Giorgio Bellocchio, Saverio Costanzo, Daniele Furlati, Alba Rohrwacher, Davide Turrini) e i registi Renato De Maria e Luca Rosini.

Il concorso “Visioni Sarde”, nato nel 2013 con l’obiettivo di mettere a disposizione dei migliori registi sardi indipendenti una importante vetrina “continentale”, quest’anno ha offerto un panorama molto interessante della cinematografia isolana, fornendo positivi segnali sulla sua vitalità.

Su una sessantina di film pervenuti all’organizzazione, la Cineteca di Bologna ha selezionato nove  opere differenti per tema, linguaggio espressivo, impianto stilistico, intenzionalità estetica.

Questi i film ammessi alla finale di “Visioni Sarde”:

“Alba delle Janas” di Daniele Pagella

“Centenari” di Paolo Zucca

“El Vagòn” di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria

“La danza dei sacri demoni” di Franco Fais

“Dove l’acqua con altra acqua si confonde” di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi

“Meandro Rosso” di Paolo Bandinu

“Paolina era la madre di Giulia” di Clara Murtas

“Otto” di Salvatore Murgia e Dario Imbrogno

“Per Anna” di Andrea Zuliani.

La Giuria “Visioni Sarde”, presieduta da Paolo Pulina (scrittore, giornalista, membro dell’Esecutivo  nazionale della FASI), con Marcello Fois (scrittore, commediografo, sceneggiatore), Alberto Masala (poeta, scrittore, traduttore), Bruno Mossa (organizzatore), Antonello Rubattu (scrittore e direttore del Museo dell’Emigrazione di Asuni), ha tributato il Primo Premio di 1.000 euro a “El Vagòn” (Italia/2015; 19’) di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria (Sui binari abbandonati della stazione di Cagliari, un vecchio vagone è diventato la casa di Antonio e Patrizia. L’incontro con questa coppia, raccontato attraverso diversi supporti video, diventa una riflessione sul tempo, sullo spazio e sull’immagine) con la motivazione: «Una storia che comunica le sofferenze di un ambiente degradato, rappresentandolo con mezzi tecnici poveri che ben si adattano alla situazione. Apprezzabile il supporto documentario inserito in maniera non tradizionale».

La Giuria ha quindi assegnato  la Menzione Speciale a “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” (Italia/2015; 14’) di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi (Ogni lunedì notte Luca va a nuotare in una piscina deserta dove incontra Mia. I due iniziano a conoscersi finché la ragazza improvvisamente scompare) con la motivazione: «Particolarmente indovinata l’ambientazione insolita in una piscina che vuole essere evocativa di una vita solitaria ancora immersa nel liquido amniotico. Molto raffinato il riferimento alla poesia “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” di Raymond Carver che ha ispirato il titolo».

Il progetto cinematografico ha coinvolto anche i giovani. Il loro contributo in termini di passione ed entusiasmo è stato determinante per la  riuscita della manifestazione.

I Giovani della FASI, in particolare, hanno dato vita ad una Giuria che ha operato in maniera completamente autonoma ed indipendente.

Questi i componenti: Stefano Pilu (presidente Giuria e coordinatore circuitazione festival nei Circoli), Giacomo Ganzu (segretario relatore e coordinatore circuitazione nei Circoli), Ilaria Ardu, Sibilla Chapel, Chelu Deiana, Pasquale Gregu, Mattia Lilliu, Giovanni Maria Marchi, Marco Mazza, Fiorella Mura, Gabriella Murru, Giancarlo Palermo, Paolo Piredda, Alessandra Pirisi, Francesco Tomba e Andrea Uldankh.

I Giovani hanno  tributato il Primo Premio  di  500 euro a “Per Anna” (Italia/2015; 20’) di Andrea Zuliani (Nicola, un bambino muto, incontra in paese Anna, una sua coetanea arrivata con il padre da Milano. I due, ribelli e pieni di vitalità, passano insieme una giornata magica, tra avventure e scoperte memorabili) per «l’avvincente trama, il tema di carattere sociale e l’originalità del finale; “è difficile sopravvivere in questo Paese per chi non può parlare”».

La Menzione Speciale dei giovani è andata a “Dove l’acqua con altra acqua si confonde” (Italia/2015; 14’) di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi (Ogni lunedì notte Luca va a nuotare in una piscina deserta dove incontra Mia. I due iniziano a conoscersi finché la ragazza improvvisamente scompare) per «l’originale sviluppo e il finale a sorpresa».

La FASI ha inoltre assegnato il Premio Speciale FASI ad “Alba delle Janas” (Italia/2015; 13’) di Daniele Pagella (Alba è un’archeologa che adora la Sardegna e le fiabe che riguardano questa terra. Vive un’avventura fantastica che la proietta nel passato per scoprire la vita e i riti della civiltà nuragica) con questa motivazione: «Questo cortometraggio, che vuole essere primo di una serie di tre, realizzato con le più moderne tecniche di ripresa e di animazione 3D, riesce nell’intento di visualizzare i fantastici protagonisti dei miti e delle leggende della storia sarda. Risulta particolarmente adatto, per il suo accattivante valore didattico, per una visione nelle scuole primarie e medie inferiori».

Ma su “Visioni Sarde” non cala il sipario: tutti i film finalisti saranno  ora  riproposti nei cinema delle città ove hanno sede i Circoli della FASI. In questo modo si potranno  raggiungere gli obiettivi di far emergere i nuovi talenti sardi in campo cinematografico, di sostenere la valorizzazione del loro lavoro creativo e di offrire agli autori isolani la possibilità di farsi conoscere, fuori dalla Sardegna, da un pubblico più ampio.

In questa direzione si conferma fondamentale e veramente prezioso il ruolo che la rete dei Circoli può fornire a supporto della fase più onerosa e difficile che riguarda la vita di un’opera cinematografica: la distribuzione di un film indipendente.

“Visioni Sarde nel Continente” progetto regionale  ai sensi della Legge Regionale n.7/1991, art. 19 – fruisce dei contributi dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro.

Info: Bruno Culeddu, fasicentro@virgilio.it

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IMMAGINE CON LOCANDINE

La Cineteca di Bologna ha reso i film selezionati per la finale del Concorso VISIONI SARDE.

Questi i finalisti:

 ALBA DELLE JANAS (Italia/2015) di Daniele Pagella (13′)

– CENTENARI (Italia/2014) di Paolo Zucca (1′)

– LA DANZA DEI SACRI DEMONI (Italia/2015) di Franco Fais (8′)

– OVE L’ACQUA CON ALTRA ACQUA SI CONFONDE (Italia/2015) di Gianluca Mangiasciutti e Massimo Loi (14′)

– MEANDRO ROSSO (Italia/2015) di Paolo Bandinu (3′)

– OTTO (Italia/2015) di Salvatore Murgia e Dario Imbrogno (2′)

– PAOLINA ERA LA MADRE DI GIULIA (Italia/2015) di Clara Murtas (20′)

– PER ANNA (Italia/2015) di Andrea Zuliani (20′)

– EL VAGÒN (Italia/2015) di Gaetano Crivaro e Andrés Santamaria (19′)

La rassegna VISIONI SARDE è voluta dalla FASI, Federazione delle Associazioni Sarde in Italia, per promuovere e far conoscere la cultura cinematografica regionale fuori dall’Isola. A tale scopo ha bandito un concorso nazionale riservato ai corto e mediometraggi realizzati da registi sardi o aventi come location la Sardegna.

Le opere saranno proiettate il 25 febbraio a Bologna sullo schermo del Cinema Lumière, nell’ambito della 22^ edizione dello storico  Festival Visioni Italiane che si terrà dal 24 al 28 febbraio 2016 e sarà concluso dalla premiazione di domenica 28.

Per l’assegnazione del primo premio (1.000 euro) le opere saranno  giudicate dalla giuria composta da: Marcello Fois, scrittore, commediografo e sceneggiatore, Alberto Masala, poeta, scrittore e traduttore, Bruno Mossa, Cineteca di Bologna, Paolo Pulina, giornalista, scrittore e dirigente FASI, Antonello Rubattu, scrittore, presidente di “Su Disterru” e organizzatore del festival cinematografico “Terre di confino“.

I finalisti concorrono inoltre al premio “Giovani” (500 euro) che sarà conferito dalla giuria costituita dai giovani della FASI e dai giovanissimi sardi stagisti e collaboratori della Cineteca di Bologna.

Questi giovani cinefili, guidati dai coordinatori giovani di Circoscrizione saranno poi chiamati a svolgere un ruolo attivo nella successiva fase della distribuzione dei film nelle principali città della penisola.