22 November, 2024
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Continuano gli spettacoli della stagione teatrale di “Bacu Abis Teatro 2019”, realizzata dalla compagnia “La Cernita Teatro”, per la direzione artistica di Monica Porcedda. 

Domenica 24 febbraio, al Teatro di Bacu Abis: 

Ore 11.00 #SpaziCreativi_Luci nel Caos Mostra fotografica degli allievi del corso diretto dal Circolo Fotografico F 7.1

Ore 15.00 #SpaziCreativi_LosQuinchos Mostra fotografica di Franco Montis

Ore 15.45 #SpazioLab_Vola solo chi osa farlo – Costruzione di aquiloni con perfomance finale del volo diretto da Alessia Marrocu

Ore 17.30   #BioMerenda_

Ore 18.00 – #CirCoScienze – Prof Pietrosky e il coniglio nel cappello di e con Pietro Olla

Prof. Pietrosky e il coniglio nel cappello è uno spettacolo di giocoleria equilibrismo tra didattica divertente e risate interessante. Prof. Pietrosky docente emerito di fisica del gioco presso l’Università del Divertimento, insegue il sogno di trovare la formula per togliere un coniglio dal suo cappello. 100 giorni e 10 ore fa ha incontrato un saggio che gli ha consigliato di raggiungere la scuola qui presente, di  circondarsi di studenti buoni e cattivi e, insieme a loro, cercare di dare un altro equilibrio alla Raffa, la strana bicicletta  che gli viene fornita dal saggio stesso.

Ingresso al programma giornaliero € 5 (#Spaziolab + #spettacolo)

Ridotto € 4 soci FAI – Fondo Ambiente Italiano, Ass. di Bacu Abis, Ass. E.M.Scarzella

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La comunità di Sant’Anna Arresi e tutto il territorio sulcitano hanno dimostrato ancora una volta di gradire la proposta artistica del Festival “Sant’Anna Teatro”. Nelle date del 5 e 6 agosto la chiesetta di Sant’Anna e l’aria adiacente il Nuraghe Arresi, sono stati letteralmente occupati da tantissimi spettatori che non hanno voluto saltare nessun appuntamento con “Dell’amore e di altre storie”. Ideato dalla compagnia “La Cernità Teatro”, con la direzione artistica di Monica Porcedda.

Diversi minuti di applausi hanno salutato domenica sera lo spettacolo “Cammelli a Barbiana” di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, con Luigi D’Elia. L’attore e narratore pugliese ha portato in scena un monologo sulla vita di Don Lorenzo Milani, riuscendo a trascinare il pubblico alla scoperta dei tratti salienti degli insegnamenti del “Priore di Barbiana”.

Il giorno successivo il pubblico ha, in un primo momento, concentrato il suo sguardo sulle immagini che componevano la mostra fotografica “Nicaragua, dalla strada alla vita”, di Franco Montis e a cura dell’Associazione Los Quinchos di Cagliari. La mostra, allestita nella chiesetta di Sant’Anna, ha messo davanti al pubblico la vita dei ragazzi di strada nicaraguensi, risvegliando le coscienze su un tema, purtroppo, sempre attuale. Dopo essersi soffermati a dialogare e degustare i piatti offerti dalla compagnia “La Cernita Teatro”, i presenti si sono spostati ai piedi del Nuraghe, dove hanno potuto assistere all’ultima produzione della compagnia teatrale di Carbonia. Monica Porcedda e Gerardo Ferrara hanno portato in scena “Dell’amore e di altre storie” opera tratta dai testi di Silvestro Montanaro, con adattamento teatrale a cura di Monica Porcedda. Lo spettacolo, ispirato al libro di Silvestro Montanaro “Col cuore coperto di neve. 1. dell’Amore e altre storie”, è riuscito a coinvolgere i presenti su un tema, quella del turismo sessuale, non semplice da tradurre in una narrazione teatrale. I due attori sono riusciti a far emergere il lato più disumano dell’uomo, portando il pubblico ad una riflessione attenta e ad una condanna senza repliche.

A seguire è stata la volta di Silvestro Montanaro, che partendo da alcuni suoi documentari, ha parlato delle condizioni di giogo e sfruttamento in cui il “mondo buono” ha rinchiuso il continente africano.

La due giorni è quindi riuscita, grazie alla proposizione di ottimi spettacoli, a provocare le coscienze umane, rimandando il pubblico a casa con la voglia conoscere e informarsi su tematiche spesso dimenticate.

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Si terrà domenica 5 e lunedì 6 agosto l’edizione 2018 Sant’Anna Arresi Teatro – “Dell’amore e di altre storie”, il Festival organizzato dalla compagnia “La Cernita Teatro” con la direzione artistica di Monica Porcedda, giunta alla sua settima edizione e diventata un appuntamento atteso dalla comunità arresina e dall’intero territorio. Per questo motivo  l’Amministrazione comunale ha deciso di riproporla prendendo atto del valore culturale del progetto e del gradimento di un vasto pubblico. L’edizione 2018 di Sant’Anna Arresi teatro è organizzata con la partnership e collaborazione di Regione Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport), Comune di Sant’Anna Arresi, Pro Loco di Sant’Anna Arresi, Associazione Candiani Porto Pino, Raiawadunia Cittadini del Mondo, Asce Sardegna (Associazione Sarda contro l’emarginazione), Los Quinchos Cagliari, Associazione Punta Giara “Ai confini tra Sardegna e Jazz” e R.U.A.S. (Rete Unitaria Antifascista del Sulcis Iglesiente). Quest’anno il Festival rientra all’interno del progetto “Sud Ovest Teatro” che farà tappa a Sant’Anna Arresi, Portoscuso e Carbonia.

La scelta artistica di quest’anno, in linea con la funzione sociale che da anni contraddistingue l’operato della Compagnia la Cernita, verte su temi di strettissima attualità: in particolare al centro della due giorni di spettacoli c’è l’attenzione verso gli ultimi, indagata nelle sue diverse forme.

Il primo giorno, domenica 5 agosto, alle ore 21.30, presso il Nuraghe Arresi, andrà in scena “Cammelli a Barbiana”, di Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, con Luigi D’Elia per la regia di Fabrizio Saccomanno. Il pubblico verrà posto di fronte alla storia di Lorenzo Milani, prete, maestro e uomo, di una scuola nei boschi, dove si fa lezione tra i prati e lungo i fiumi, senza lavagna, senza banchi, senza primo della classe e soprattutto senza somari né bocciati. Un racconto duro, amaro, ma allo stesso tempo intessuto di tenerezza per quel miracolo irripetibile che è stato Barbiana, e con tutta la sorpresa negli occhi di quei ragazzi dimenticati che, un giorno, videro un cammello volare sulle loro teste. Il racconto di D’Elia e Niccolini segue passo passo la vita e l’impresa di Don Milani, nei suoi momenti salienti, sino alla stesura della famosa “Lettera a una professoressa” e alla morte prematura. Come sempre il segno distintivo della narrazione di D’Elia è la semplicità e la naturalezza sommessa. E’ solo la sua voce, corredata da qualche musica che ne amplifica l’emozione, a narrarci quella splendida avventura. Attraverso lo spettacolo si vuole far conoscere la caparbietà di un insegnamento, quello del “priore di Barbiana” che partiva dal basso, dai veri bisogni della gente che non aveva mai avuto niente, con la consapevolezza che nessuno dovesse trovarsi indietro. Ed il messaggio arriva diretto agli spettatori, in questo modo anch’essi, guardando in cielo, possono vedere le nuvole trasformarsi in cammelli.

Lunedì 6 agosto si proseguirà sullo stesso tema, gli ultimi e il tentativo della loro inclusione sociale, volgendo lo sguardo ad un panorama più ampio ed internazionale.

Alle ore 20.00, presso la Chiesetta di Sant’Anna, verrà inaugurata la mostra fotografica “Nicaragua, dalla strada alla vita”, mostra fotografica di Franco Montis e a cura dell’Associazione Los Quinchos di Cagliari di cui il fotografo è stato a lungo presidente. La mostra, attraverso le foto, racconterà i tanti anni di impegno con il progetto Los Quinchos per sostenere ed aiutare i bambini di strada. La mostra metterà davanti agli occhi e alla coscienza degli spettatori  coloro che dalla vita hanno ricevuto veramente poco, ma che con quel poco cercano di costruire e far vivere la loro dignità.

Alle 21.00 sarà offerto un buffet per poi trasferirsi alle 21.30 presso il Nuraghe Arresi, dove si inizierà con lo spettacolo, produzione La Cernita Teatro, “Dell’amore e di altre storie” dai testi di Silvestro Montanaro, con adattamento teatrale a cura di Monica Porcedda, con Monica Porcedda e Gerardo Ferrara. Lo spettacolo è tratto dal libro di Silvestro Montanaro “Col cuore coperto di neve. 1. dell’Amore e altre storie” che ci fa conoscere le mille storie “del nuovo medioevo” dove l’amore muore sotto i colpi crudeli della pedofilia, del turismo sessuale e dei traffici di carne umana.

Al termine dello spettacolo sarà la volta di “Buongiorno Africa”, incontro con il giornalista Silvestro Montanaro e con l’intervento di Asce Sardegna e Los Quinchos. Silvestro Montanaro ha caratterizzato la sua “mission” professionale con una netta scelta di campo: ha sempre scelto di fare inchieste su tutte le discriminazioni presenti nel mondo, con particolare attenzione ai paesi poveri e sfruttati.

Silvestro Montanaro è conosciuto in particolare per il programma “C’era una volta” in onda su Rai Tre. E’ un’Africa profondamente diversa quella che raccontano le telecamere di “C’era una volta”: artisti, economisti, politici, la parte migliore del continente dimenticato, fanno il punto su passato e presente e guardano al futuro del loro mondo. E se su passato e presente pesano le ombre del razzismo, del colonialismo e della rapina delle grandi risorse di questa straordinaria terra, per il futuro l’Africa vuol far da sola, stanca di false promesse ed aiuti interessati.

Vediamo ora un’intervista con Monica Porcedda, direttrice artistica della VII edizione del Festival Sant’Anna Arresi Teatro 2018