22 December, 2024
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Niente è semplice, al tempo del Coronavirus, meno che mai l’attività degli autotrasportatori e degli autisti che quotidianamente, spesso in silenzio, montano sugli autocarri e partono, non senza timore, per la loro preziosa missione, quella di garantire il funzionamento dell’intera catena logistica e distributiva in Italia e nella nostra isola.

«Vogliamo ringraziare l’Autotrasporto merci, che pur in difficoltà continua ad offrire il servizio essenziale di approvvigionamento dei beni, siano essi primari come quelli della filiera agroalimentare, dei farmaci, dei rifornimenti ospedalieri, siano essi necessari a sostenere l’intera popolazione in questo momento di emergenza estrema in tutto il Paese», afferma Valentina Codonesu, responsabile regionale CNA FITA, l’Unione dei Trasporti che monitora le attività delle imprese del comparto anche in questa emergenza Covid-19.

Numerose le crescenti criticità per gli autotrasportatori e per i loro autisti riscontrate dall’Associazione da quando ha avuto inizio l’incubo Coronavirus.

Tra queste: il blocco dell’attività per alcune tipologie di trasporto, legate a beni o attività sospese dai provvedimenti governativi; il caos nei porti e le difficoltà organizzative dei viaggi e degli imbarchi, prima del chiarimento sulla libera circolazione delle merci richiesto e ottenuto da CNA FITA alle ordinanze del presidente Christian Solinas n. 4 e 9/2020, nonché derivanti dalla riduzione delle tratte marittime passeggeri-merci; la difficoltà a trovare aree di servizio aperte, spazi di sosta dove potersi rifocillare e addirittura dove poter espletare i propri bisogni fisiologici lungo strade e autostrade, a seguito delle restrizioni governative sull’apertura delle attività di bar e ristorazione; i blocchi e rallentamenti da incubo lungo frontiera (es. Austria, Slovenia); le attese interminabili e pregiudizievoli nelle aziende committenti per carico e scarico delle merci; il rallentamento delle attività pubbliche funzionali allo svolgimento dell’attività di autotrasporto su strada (Motorizzazioni, CCIAA); la necessità di maggiori garanzie e sicurezze contro il rischio di contagio, tra cui quelle riguardanti la necessaria distanza sociale, nonché il reperimento di mascherine FPP2/3 – tutt’ora merce rara – come obbligatoriamente richiesto da alcuni depositi di smistamento delle merci.

A quest’ultimo proposito è stato finalmente emanato dal MIT nella serata di venerdì 20 marzo, il “Protocollo condiviso di regolamentazione per il contenimento della diffusione del Covid-19 nel settore del trasporto e della logistica”, un testo sollecitato da settimane da CNA FITA a tutela della sicurezza dei tanti autotrasportatori impegnati in prima linea a far andare avanti il Paese in questa emergenza. Il testo è stato condiviso dal ministro Paola De Micheli e le associazioni di committenti, del Trasporto e della Logistica, e dei Sindacati dei Lavoratori.

«Rappresentiamo uomini e donne coraggiosi, che rischiano in prima linea per garantire i servizi minimi e supportare i bisogni di aziende, famiglie e cittadini. Per questo è imprescindibile il senso di responsabilità e il rispetto delle norme di sicurezza da parte dell’intera filiera del Trasporto e della Logistica a tutela degli autistiafferma Franco Pinna, presidente regionale e vicepresidente nazionale CNA FITA –. Ci impegneremo perché gli sforzi di questa categoria non vengano dimenticati dai Governi e dalle Istituzioni nei futuri provvedimenti che dovranno sostenere la ripresa economica.»

 

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«Riconfermare le risorse strutturali per la categoria, incrementare gli investimenti per sostituire il parco veicolare più vetusto ed inquinante e accompagnare la transizione ecologica nell’Autotrasporto dando tempi adeguati alle imprese sono interventi importantissimi in questa specifica congiuntura economica e politica. Restano poi imprescindibili la pubblicazione dei valori indicativi di riferimento per le tariffe e l’efficacia della norma sui tempi di pagamento degli autotrasportatori, per restituire in tempi brevi competitività e redditività ai servizi di autotrasporto in questo Paese. L’esternalizzazione delle revisioni dei mezzi pesanti ai privati permetterà di contenere costi e rischi scaricati oggi sul sistema delle imprese.»

Così Valentina Codonesu, responsabile CNA FITA Sardegna, interviene in merito al protocollo d’intesa siglato ieri 19 novembre tra le associazioni dell’Autotrasporto riunite in UNATRAS ed il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, cui è seguita la decisione di sospendere le procedure per il fermo dei servizi in attesa che gli impegni vengano attuati concretamente nelle prossime settimane.

Il documento si articola in più punti, alcuni dei quali prendono impegni precisi e altri rinviano le questioni a Tavoli tecnici che saranno attivati dalla prossima settimana.

«La sospensione del fermo riconosce l’impegno del ministro dei Trasporti sui temi evidenziati e dimostra il senso di responsabilità che gli autotrasportatori riservano ad un Paese in costante emergenza, ma non è sufficiente un protocollo di intesa – evidenzia Franco Pinna, vicepresidente nazionale e presidente regionale CNA FITA -. Vigileremo sull’attuazione dei punti dell’accordo già dai prossimi incontri tecnici e dagli emendamenti alla bozza di Legge di Bilancio nazionale che ci garantiscano le risorse pattuite, perché abbiamo bisogno di fatti e risposte concrete e veloci, non solo di parole scritte sulla carta. Noi meritiamo lo stesso senso di responsabilità ed attenzione che riserviamo a questo Paese.»

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Ci sono novità importanti per gli uffici della Motorizzazione Civile della Sardegna: entro il 2019 il ministero dei Trasporti procederà all’assunzione di quattro o cinque amministrativi che si aggiungeranno agli otto ingegneri recentemente  assegnati alla Sardegna. Un’iniezione importante di professionalità che servirà, almeno in parte, a sanare la drammatica situazione degli UMC di Sassari, Cagliari, Nuoro e Oristano. Le figure amministrative entreranno a far parte dell’organico della Motorizzazione grazie ad un provvedimento di urgenza richiesto ed ottenuto dal deputato del Movimento 5 Stelle, Nardo Marino, componente della commissione Trasporti della Camera, a seguito del sopralluogo negli uffici dell’ente di Sassari avvenuto lo scorso 21 ottobre. Il personale amministrativo verrà attinto dalle graduatorie di concorsi pubblici, ancora in corso di validità, anche approvate da altre amministrazioni. E’ il caso dell’Università di Sassari che tramite un accordo con la Direzione del personale del ministero dei Trasporti ha ceduto le proprie graduatorie consentendo così di porre un freno al progressivo svuotamento dell’organico causato dall’assenza di concorsi pubblici e dal mancato turn-over dei dipendenti in pensione. I neo assunti si aggiungeranno agli otto ingegneri assegnati dal Ministero alla Sardegna: arriveranno entro i primi mesi del 2020.

«La situazione degli uffici della Motorizzazione Civile in Sardegna – commenta Nardo Marino – richiedeva l’applicazione di misure d’urgenza che garantissero la ripresa del lavoro negli uffici da tempo costretti a rinviare i collaudi, le revisioni e altre pratiche urgenti. I disagi causati dalla carenza dell’organico hanno prodotto effetti negativi sull’intero settore: a soffrirne sono gli autotrasportatori, le autoscuole, gli stessi dipendenti degli uffici della Motorizzazione e ogni singolo utente. Questo provvedimento è solo un primo passo, l’inizio di un percorso che deve portare alla soluzione definitiva del problema. Continueremo a chiedere altri fondi per soddisfare il reale fabbisogno di organico.»
Le criticità, note da tempo, sono state evidenziate durante il sopralluogo in via Caniga, alla presenza del dirigente dell’ente, Marco Pes, di Valentina Codonesu responsabile regionale della CNA FITA e dei rappresentanti di Agenzie pratiche auto, Unasca e Confarca.  La riunione ha consentito al deputato di raccogliere le istanze e chiedere al MIT di intervenire, grazie anche alla importante collaborazione dell’Università di Sassari, con misure di urgenza. La risposta è stata tempestiva ed efficace. «Nei prossimi giorni è in programma l’audizione, in commissione Trasporti, della Direzione generale per la motorizzazione civile sulle questioni organizzative relative agli uffici periferici. Il ripristino dei numeri minimi dell’organico – conclude il deputato M5S – è fondamentale anche per garantire alle comunità intere, non solo alle categorie direttamente coinvolte, adeguati livelli di sicurezza sulle strade”.

«Siamo orgogliosi di aver ottenuto questo risultato per i nostri autotrasportatori, ma non ci fermiamo. Continueremo a fare proposte per risolvere definitivamente la condizione inaccettabile in cui versa la Motorizzazione in Sardegna», affermano i vertici sardi della CNA Fita, Franco Pinna, presidente CNA FITA Sardegna e Valentina Codonesu, responsabile CNA FITA Sardegna.

«Quindici risorse in più nell’arco di 6 mesi – tra ingegneri e amministrativi e riconferma dei funzionari in comando – sono senza dubbio un risultato positivo, anche se parziale rispetto al bisogno di organico reale degli uffici UMC», affermano Franco Pinna e Valentina Codonesu che ricordano come la CNA Fita abbia proposto tra le varie misure per superare questa condizione di emergenza l’inserimento, peraltro previsto per legge, di personale idoneo in altri concorsi pubblici ancora in corso di validità. «Ringraziamo l’impegno del deputato Marino che se n’è fatto portatore in tempi record, ottenendo l’accordo tra amministrazioni necessario per l’inserimento del personale – concludono Franco Pinna e Valentina Codonesu -. E’ un risultato corale che fa ben sperare, e che restituisce fiducia nel lavoro di rappresentanza e nella capacità di azione politico-amministrativa.»

Cristiano Erriu  11 copia
La Regione ha aperto il confronto con le istituzioni coinvolte per il riordino degli enti locali. L’assessore regionale degli Enti locali e Urbanistica, Cristiano Erriu, ha parlato ieri mattina, con i presenti alla Conferenza permanente Regioni-Enti locali, della definizione dei criteri per la ripartizione delle risorse a favore delle Province e del trasferimento del personale di Province e rispettive società in house.
«Abbiamo cercato di condividere un parere sullo schema del protocollo d’intesa – ha spiegato l’assessore Erriu – per il monitoraggio e la qualificazione delle funzioni del personale coinvolto, per individuare quale sia l’approdo finale dei lavoratori di questi enti che, sottolineo ancora una volta, non rischiano nulla dal punto di vista lavorativo. Mi pare un ottimo avvio del ragionamento condiviso sulla Riforma degli Enti locali, nel quale coinvolgeremo per osservazioni e integrazioni tutte le parti, comprese le organizzazioni sindacali.»
Alla riunione erano presenti Piersandro Scano Presidente regionale dell’Anci, l’Ups, Salvatore Sanna Presidente AICCRE Sardegna, Rodolfo Cancedda per l’Asel, il sindaco di Oristano Guido Tendas, Alessandra Giudici Presidente della Provincia di Sassari, il vice sindaco di Cagliari Luisanna Marras, il sindaco di Sestu Aldo Pili e di Orani Franco Pinna.
«Durante la riunione – ha aggiunto l’assessore Erriu – si è concordato sulla necessità di supportare i processi di mobilità tra Enti per favorire i percorsi di riqualificazione professionale dei lavoratori, garantire la continuità del lavoro del personale interessato al riordino con l’applicazione delle norme contrattuali vigenti e la salvaguardia dei livelli occupazionali. Ci sarà inoltre il monitoraggio dei lavoratori precari e della situazione del personale delle società in house degli enti coinvolti nel processo di riforma.»
Per ciò che concerne la ripartizione di 5 milioni di euro stanziati dalla legge regionale 24 ottobre 2014, n°19 per le Province, la conferenza permanente ha individuato dei criteri oggettivi per affrontare le attuali criticità finanziarie che vivono le amministrazioni provinciali.
«Le risorse – ha concluso l’assessore Erriu – saranno destinate per mantenere il livello qualitativo dei servizi gestiti dalle società in house e ad affrontare gli squilibri di bilancio sopportati dalle Province. Le priorità sono il funzionamento degli edifici scolastici, la manutenzione delle strade, la sicurezza e prevenzione ambientale (derattizzazione, prevenzione e lotta insetti, prevenzione danni e malattie), e il trasporto e l’assistenza dei disabili.»