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Il Cammino di San Giorgio Vescovo: da Cagliari ad Urzulei, diario di un viaggio (con Eurotarget Viaggi F.A.S.I.)
– diario di Davide Fusaglia
Introduzione
di Franco Saba (ideatore del Cammino)
In questa edizione del Cammino di San Giorgio è frutto di una proficua intesa con la Federazione delle Associazioni dei Sardi in Italia (FASI), che attraverso il proprio centro servizi Eurotarget Viaggi che sta proponendo diversi viaggi esperienziali in Sardegna, fra i quali il Cammino di san Giorgio, vescovo di Suelli.
Certamente possiamo quindi dire che si tratta di un primo tentativo di uscire dalla fase pionieristica della giovane storia di questo Cammino per estenderne la fruizione alla generalità dei potenziali utenti/ camminatori.
Il percorso che è stato scelto, ricalca l’itinerario di evangelizzazione del primo vescovo dell’Ecclesia Barbariensis con sede a Suelli, dal luogo dove nacque e si formò – cioè Cagliari – fino al cuore del territorio di quella che fu la sua diocesi, ossia l’Ogliastra e la Barbagia orientale.
Ci sono tante buone ragioni per percorrere a piedi la via da lui tracciata passando progressivamente dai paesaggi della conurbazione di Cagliari a quelli agricoli del Parteolla e della Trexenta prima di inoltrarci nei paesaggi montani dei Tacchi e Toneri d’Ogliastra. A noi piace farlo camminando con i “piedi per terra” e con la “testa aperta” per ascoltare, capire, leggere le “storie” che le terre che attraversiamo custodiscono.
Diario
di Davide Fusaglia
1° giorno 19 aprile 2018 – Cagliari. Incontro serale di tutti i partecipanti continentali e locali con le guide per la illustrazione del programma e prima conoscenza dei nuovi compagni.
2° giorno 20 aprile Si parte. Breve visita di Cagliari trasferimento con il nostro Minibus per Suelli dove inizierà il nostro il trekking che ci porterà a Sirgus Donigala Pranzo al sacco presso la sorgente San Giorgio. Visita alla “Casa del grano” di Sirgus Donigala Con incontro e saluti del sindaco, e allestimento di un’abbondante merenda, formaggi, olive e salumi e vino. che sarà una costante quasi giornaliera, troppo invitante che non si può rinunciare. Pernottamento e cena “antipasti vari, bis di primi e maialetto, ecc.” nel residence “Gennixedda” a pochi km da Siurgus Donigala. Impagabile la vista sul lago Mulargia.
3° giorno 21 aprile. Mattinata e cammino nella nebbia, umidità del lago.Destinazione al parco archeologico di Pranu Mutteddu. Visita con guida locale e spuntino organizzato dal coordinatore loggistica e trasporto sempre puntuale e presente Marcello all’ombra dei Menhir. Strada facendo raccogliamo ai bordi dei sentieri numerosi asparagi selvatici, che non arrivano quasi mai destinazione per una frittata comunitaria, ma vengo mangiati appena raccolti il più delle volte camminando.Cibo a Km 0. Destinazione finale Orroli. Cena e pernottamento c/o “OmuAxiu” Casa museo Vargiu. Cena favolosa. A fine cena verso le h. 23.00, prima di andare a dormire. Visita al museo di notte aperto solo per noi. Bello ed interessante
4° giorno 22 aprile. Destinazione in direzione est attraverso un vecchio tratturo verso il lago Flumentosa e più precisamente in Loc. IsTellas dove c’è l’imbarcadero per il battello. Pranzo a Bordo con insaccati e formaggio locali. Battello da circa 150 posti ancora ad uso esclusivo. Dopo il pranzo e visita dei vari fiordi ci cimentiamo a pilotare anche noi, ci sbarca in territorio di Esterzili. Dobbiamo intercettare con qualche difficoltà una pista che si sviluppa a mezza costa, ma nessun problema ci si aiuta a vicenda e Stefania la prima guida ci fa strada aprendo dei piccoli passaggi con delle cesoie, fino ad inserirsi nella valle dei rio Betilli, il lago è sempre più piccolo. Arriviamo in località Borgo dei Carbonai fermata della Ferrovia. In prossimità della ferrovia è stato realizzato in epoca recente un gradevole albergo rurale dove si alloggerà. Cena come al solito abbondante e genuina. Piacevole e strana sensazione, non funzionale il collegamento telefonico ed internet, ci sentiamo un po’ naufraghi, ma ancora più solidali.
5° giorno 23 aprile. Si prosegue, percorrendo un pista forestale fino al rio Betilli. Dove però la strada è stata interrotta dalle alluvioni. In attesa della ricostruzione del ponte di attraversamento, occorre affrontare un guado, abbastanza agevole il rio per fortuna non aveva molto acqua. Il cammino prosegue risalendo la pendice ovest del monte S. Vittoria 1.000 m. di quota. Punteremo al paese di Ussassai. Un piccolo paese con poco più di 500 abitanti dove non ci sono alberghi ma confidiamo nel collaudato circuito di ospitalità famigliare della signora Maria Vittoria Vitalia e della sua famiglia. Storica sostenitrice del cammino. Giornata piena 7/8 ore di cammino. Su nostra richiesta dopo giorni di carne, abbiamo mangiato un favoloso minestrone e trote pescate la mattina nel rio, Cena in famiglia con finale di canti e balli ovviamente sardi e tanto buon vino.
6° giorno 24 aprile. Destinazione Osini e Ulassai 20 km circa 6/7 ore di cammino. Passando attraverso la scala di S. Giorgio agro di Osini. Stretto passaggio nella falesia calcarea, chiusa al traffico auto a causa dei crolli di roccia. A piedi in fretta quasi in silenzio, guardando in alto, non si sa mai. Cena e pernottamento Ulassai c/o hotel Su Marmuri. Ospite il parroco locale. Che ci porta una buona grappa al miele prodotta artigianalmente direttamente da lui. Finita subito.
7° giorno 25 aprile Prima di riprendere il cammino visita al museo dedicato all’artista di Ulassai Maria Lai. Guida Favolosa. Piccolo trasferimento i Bus in frazione Gairo da dove inizieremo unalunga tappa per arrivare a Villanova Strisaili, passando dalla diga dell’alto lago del Flumentosa. Con incontro e saluti della guardia forestale. La Perda Liana sempre a vista che ci controlla. Circa 25 Km 8 ore di cammino. Cena e pernottamento all’ Hotel Strega di Villanova Strisaili. Cena con pecora al forno.
8°giorno 26 aprile Giornata impegnativa con sentiero tecnico fino ad arrivare in vedetta di M.te Oline 1.372 m. s.l.m, confine amministrativo di Talana e Villagrande. Alla fine delle discesa un pianoro, un eden pecore capre, cavalli, asini, mucche e maiali liberi alla stato brado che ci guardano incuriositi. A Talana non ci sono alberghi, ma pochi km a valle lungo la strada per Lotzorai c’è un albergo rurale Sant’Efisio. Si sente odore del mare.
9° giorno 27 aprile. Ultima giornata, ancora Sali e scendi, paesaggi maestosi, si raggiunge M.te Pisaneddu 1.254 m. s.l.m. dove c’era un vedetta antincendi dominante sul Supramonte. Il famoso hotel Supramonte di De Andrè. Piccola deviazione grazie ad un amico di Urzulei che ci accompagna nell’ultimo giorno. Per farci vedere un posto fantastico e segreto. Centinaia di peonie selvatiche fiorite. Fantastico.Arriviamo alla famosa scala de su Piscamu, ossia il ripido passaggio di collegamento del paese con il suo Supramonte, che il vescovo di Suelli percorreva per andare in territorio di Orgosolo. Questo sentiero termina proprio davanti alla chiesetta di San Giorgio a Urzulei dove si concluderà il nostro trekking. Messa a noi dedicata con coro Sardo. Trasferimento in serata a Cagliari. Baci e abbracci e scambio di promesse. Fine.
Da ritornate sicuramente.
Un ringraziamento ai nostri Organizzatori, sempre disponibili, altamente professionali, gentili che ci hanno supportato ed aiutato trasmettendoci la passione e cuore per quello che fanno e amano. Viva la Sardegna
Grazie Franco, Stefania, Marcello.
Un grazie a tutti i compagni di viaggio, che insieme abbiamo condiviso il cammino in silenzio o ridendo e scherzando, faticando. Augurandoci la buona notte, felici di ritrovarci il mattino seguente per continuare assieme, in questa nuova e fantastica esperienza.