22 November, 2024
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Palazzo del Consiglio regionale 2014 2 copia

Inizia oggi una settimana di lavoro per le commissioni permanenti del Consiglio regionale.

La #Prima Commissione (Autonomia e ordinamento regionale) presieduta dall’on. Francesco Agus, avvierà le audizioni sulle riforme. Giovedì 29 maggio, alle 10.00. saranno sentiti i rappresentanti del Consiglio delle Autonomie Locali. Alle 11,00 quelli di Anci, Asel, Aiccre e Lega Autonomie.

Per venerdì 30 maggio alle 10.00 è  invece fissata l’audizione dei deputati sardi o eletti in Sardegna. Nel pomeriggio, alle 16,00 toccherà ai senatori sardi e al sottosegretario dei Beni culturali, Francesca Barracciu.

La #Seconda Commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta dall’on. Gavino Manca, si riunirà giovedì 29 maggio alle 9.30 per formulare il parere al D.L. 9 (Disposizione urgenti in materia di edilizia scolastica e semplificazione amministrativa) e per l’esame della problematiche relative alle biblioteche comunali. In mattinata sarà sentita in audizione l’assessore alla Pubblica Istruzione Claudia Firino.

La #Terza Commissione (Bilancio e Programmazione), presieduta dall’on. Franco Sabatini, è convocata per giovedì 29 maggio alle 10,00 per l’audizione dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sullo stato di attuazione del Programma di sviluppo rurale e del Programma operativo del fondo europeo per la pesca. L’assessore riferirà anche sulla programmazione del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca.

All’ordine del giorno della Commissione, inoltre, l’esame del  D.L. 9 (Disposizione urgenti in materia di edilizia scolastica e semplificazione amministrativa) e alcuni pareri finanziari. I lavori potrebbero proseguire nel pomeriggio

La #Quarta Commissione (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità) presieduta dall’on. Antonio Solinas, si riunirà giovedì 29 maggio, alle ore 10.00 per l’audizione di una delegazione dell’Associazione regionale ex esposti all’amianto sugli interventi di bonifica dei litorali della provincia di Oristano. In programma anche l’esame dei disegni di legge per l’istituzione dei parchi naturali di “Gutturu Mannu” e “Tepilora”. I lavori potrebbero proseguire nel pomeriggio

La #Quinta Commissione (Attività Produttive), presieduta dall’on. Luigi Lotto è convocata per mercoledì 28 maggio alle ore 16.30. Questo l’ordine del giorno:

1) P.l. 4 “Programma operativo FESR 2007/2013, direttive asse IV “Incentivi per la realizzazione di postazioni per la promozione di prodotti espressione dell’identità locale”.

2) P.l. 13 “Istituzione, individuazione e disciplina dei distretti rurali, dei distretti agro-alimentari di qualità e dei bio distretti”.

3) P.l. 14 “Tutela, conservazione e valorizzazione dell’agrobiodiversità della Sardegna”.

4) P.l. 15 “Promozione e costituzione delle organizzazioni interprofessionali per prodotti agro-alimentari”.

5) P.l. 16 “Istituzione del marchio collettivo della Regione Sardegna per la tracciabilità e la promozione dei prodotti agro-alimentari di qualità”.

6) P.l. 22 “Conservazione e valorizzazione dei prodotti sardi e dei derivati dalla lavorazione di semole e sfarinati di grano duro”.

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Una sessione dei lavori della Terza commissione interamente dedicata alla programmazione dei fondi europei per il nuovo settennio 2014-2020, è stata annunciata  dal presidente della commissione, Franco Sabatini, a conclusione dell’audizione del presidente della giunta regionale, Francesco Pigliaru, che è stata preceduta da quella del direttore del centro regionale di programmazione, Gianluca Cadeddu.

Il presidente Pigliaru ha confermato l’impegno per «dare attuazione e velocità alla spesa» e invitato il Consiglio regionale a proporre e varare una legge per la valutazione dell’efficacia delle politiche pubbliche. «E’ opportuno che l’iniziativa venga assunta dal Consiglio e non già dall’Esecutivo – ha dichiarato il presidente – perché al Consiglio spetta il ruolo di controllo e non può esserci un controllo efficace delle azioni e dei programmi se non si dispone di strumenti che garantiscano dati oggettivi per una corretta valutazione».

Il presidente della giunta ha definito «decisivi» i prossimi mesi in riferimento alla nuova programmazione dei fondi strutturali che deve procedere in parallelo (è questo l’intendimento della giunta) con il “programma regionale di sviluppo” (Prs). Il documento elaborato e approvato dalla giunta (che ha durata per l’intera legislatura) e che rappresenta il principale documento della programmazione regionale, da presentarsi al Consiglio entro 180 giorni dall’inizio della legislatura. Il presidente ha rimarcato a questo proposito la necessità di “un quadro unitario” della programmazione, come raramente si è avuto in passato nella Regione sarda.

L’audizione è proseguita con l’illustrazione dei documenti inerenti il “Fondo di sviluppo e coesione” (Fsc) per il periodo 2007-2013 e delle relative delibere del Cipe (62/2011; 78/2011; 8/2012; 60/2012; 93/2012) di importo complessivo pari a circa due miliardi di euro. Le delibere si riferiscono ai sei settori di intervento indicati dal piano strategico regionale: viabilità, mobilità, idrico multisettoriale; Università, Sanità; dissesto idrogeologico; fognario depurativo; bonifiche; Beni culturali, scuole, sport, Piano Sulcis. Ad oggi sono stati sottoscritti solo due “Accordi di programma quadro” (“Apq”, è uno dei tre strumenti attuativi dei programmi e delle deliberazioni Cipe): il 23 luglio 2013 è stato sottoscritto, con i competenti ministeri, quello relativo al “fognario depurativo” (circa 46 milioni di euro) e lo scorso 7 maggio è stata la volta dell’”Apq-conoscenza”, circa 200 milioni per le Università di Sassari e Cagliari. «Per gli altri accordi – ha rimarcato il presidente – serve correre e noi acceleriamo il più possibile perché con i fondi Fsc realizziamo cose strategiche con spese che stanno al di fuori del patto di stabilità». Il capo dell’esecutivo ha manifestato la volontà di procedere in tempi brevi con la sigla dell’”Apq-Sanità” («l’istruttoria è in fase di conclusione») e con l’”Apq-Bonifiche” (circa 110 milioni di euro) la cui istruttoria è conclusa e si è in attesa della sottoscrizione dell’accordo con il ministero dell’Ambiente e col Mise.

Il presidente ha dichiarato che intende avvalersi anche degli altri strumenti attuativi (oltre all’Apq) ed in particolare ha fatto riferimento al “contratto istituzionale di sviluppo” (Cis) per realizzare il piano per l’edilizia scolastica, sottolineando i positivi risultati ottenuti nel recente passato nel progetto per la nuova Sassari-Olbia.

Il presidente Pigliaru ha dunque illustrato il documento relativo al percorso di programmazione delle risorse Fsc per il periodo 2014-2020 (delibera del Cipe per il riparto programmatico e definizione delle regole; presentazione delle proposte, azioni, interventi da parte delle amministrazioni; istruttoria delle proposte da parte del Dps; esito positivo dell’istruttoria e dunque la delibera Cipe di assegnazione definitiva).

«Le linee di indirizzo – ha sottolineato il presidente – sono all’interno dell’orizzonte strategico unitario» e le scelte per il nuovo settennio tengono conto dell’”unitarietà delle programmazioni; dell’ampiezza degli squilibri da attenuare; della tipologia degli interventi; della specializzazione settoriale; dell’identificazione del livello amministrativo ottimale di programmazione e del completamento degli interventi.»

La giunta propone di focalizzare la programmazione del Fondo sviluppo coesione (Fsc) su i seguenti obiettivi tematici: agenda digitale; clima e rischi ambientali; tutela dell’ambiente e calorizzazione delle risorse culturali e ambientali; mobilità sostenibile di persone e merci; inclusione sociale e lotta alla povertà; istruzione e formazione; capacità istituzionale e amministrativa. Il quadro finanziario previsto dalla legge di stabilità 2014 per il Fsc (2014-2020) stabilisce un totale di risorse assegnate pari a 54 miliardi di euro con un quoziente di riparto proposto per la Sardegna pari a 10.69.

«Nel periodo precedente – ha denunciato il presidente Pigliaru – il quoziente di riparto era pari a 12.61 e per la Sardegna significa circa 400 milioni di euro in meno». Il presidente ha informato i commissari che sul punto è in corso una interlocuzione col governo per ridurre tale differenza e ha dichiarato che al momento «esistono margini perché tale differenza possa essere ridotta o eliminata.»

A conclusione dell’audizione, il presidente della commissione, Franco Sabatini, ha rimarcato la necessità che tutti gli atti relativi alla programmazione 2014-2020 siano trasmessi alla commissione per le opportune valutazioni e le eventuali proposte. Da qui l’annuncio di una intera sessione dei lavori della commissione Terza sulla programmazione per il nuovo settennio e con la comunicazione che nella prossima riunione della commissione si procederà con l’audizione dell’assessore all’Agricoltura, Elisabetta Falchi, con all’ordine del giorno i fondi per lo sviluppo rurale.

L’audizione del presidente della Giunta era stata preceduta da quella del direttore del centro regionale di programmazione, Gianluca Cadeddu, che ha illustrato ai commissari i documenti relativi al “Por Fesr 2014-2020” e annunciato che il prossimo 22 luglio la Regione trasmetterà alla commissione europea la programmazione dei fondi per il prossimo settennio. Da quella data incomincerà la fase del cosiddetto “negoziato programmi operativi” che si concluderà il 22 gennaio 2015 con l’approvazione dei programmi operativi. Il direttore del Crp tra le criticità rilevate nella programmazione 2007-2013 ha posto l’accento sul mancato adeguamento organizzativo per i controlli di primo livello sugli interventi, con conseguenti misure di definanziamento in sede comunitaria. Tra le altre carenze si segnalano: la parcellizzazione degli interventi, lo scarso allineamento tra indirizzo politico e priorità comunitarie, mancanza di strumenti settoriali di pianificazione e scarsa cantierabilità.

Gianluca Cadeddu ha illustrato le linee di indirizzo per la programmazione 2014-2020: concentrazione tematica (pochi obiettivi facilmente misurabili e concentrazione delle risorse); miglioramento organizzativo; definizione delle priorità (riferimento al Prs) e cantierabilità («finanziamo solo ciò che effettivamente possiamo realizzare»). Le risorse sono in totale 927,6 milioni di euro (le stesse del precedente periodo): circa 366 milioni per il fondo sociale europeo (Fse) e oltre 600 milioni per il Fesr, ripartite in sette assi di intervento.

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Riprendono martedì 13 maggio i lavori delle commissioni permanenti del Consiglio regionale. Questo il calendario delle sedute:

La Prima Commissione (Autonomia e ordinamento regionale) presieduta da Francesco Agus, si riunirà martedì 13 maggio alle 15,00 per esprimere il parere di merito richiesto dalla IV Commissione sul DL11 (Opere pubbliche) che nel pomeriggio di giovedì 15 marzo sarà discusso dal Consiglio regionale. Tra gli argomenti all’ordine del giorno della Commissione “Autonomia” anche la predisposizione di un calendario di audizioni sulle riforme istituzionali ed amministrative; l’elaborazione di una risoluzione per fissare obiettivi e percorso delle riforme; l’interpretazione dell’articolo 22 della Legge Statutaria n.1/2013 in materia di incompatibilità tra la carica di sindaco e quella di consigliere regionale; l’esame del Pl 18(comandi personale dirigenziale extra comparto regionale) e del Pl 1(valutazione delle politiche regionali). I lavori proseguiranno per tutta la giornata di mercoledì 14 maggio e nella mattina di giovedì 15 maggio.

La Seconda Commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta da Gavino Manca, è convocata per mercoledì 14 maggio alle 15,00 per la programmazione dei lavori e le comunicazioni del presidente in materia di CSL/Cesil e informazione.

La Terza Commissione (Bilancio e Programmazione), presieduta da Franco Sabatini, si riunirà martedì 13 maggio alle 18.00. All’ordine del giorno l’esame del DL9 (Disposizioni urgenti per l’edilizia scolastica e la semplificazione amministrativa), del DL 25 (Copertura oneri della continuità territoriale per le isole minori) P/2 (Patto di stabilità interno 2014) e per la formulazione di alcuni pareri finanziari. I lavori potrebbero proseguire mercoledì 14 maggio alle ore 10,00 con il medesimo ordine del giorno. Giovedì 15 maggio, alle 9,30, è invece prevista l’audizione del Direttore del Centro regionale di Programmazione su Por e Fesr.

La Quarta Commissione (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità) presieduta da Antonio Solinas, è convocata per mercoledì 14 maggio, alle ore 11,00 per l’audizione dell’assessore regionale dell’Urbanistica Cristiano Erriu. I lavori proseguiranno nel pomeriggio, alle ore 16,00, con l’audizione dell’assessore all’Ambiente Donatella Spano.

La Quinta Commissione (Attività Produttive), presieduta da Luigi Lotto si riunirà martedì 13 maggio alle ore 16,30 per l’audizione dell’assessore regionale della Sanità Luigi Arru sullo stato della lotta alla blue tongue e alla peste suina. All’ordine del giorno della Quinta Commissione anche il PL 3 (Interventi a favore degli allevatori per fronteggiare la lingua blu); il PL 14 (Tutela, conservazione e valorizzazione dell’agrobiodiversità della Sardegna); PL 15 (Promozione e costituzione delle organizzazioni interprofessionali per i prodotti agro-alimentari); PL 16 (Istituzione del marchio collettivo della Regione Sardegna per la tracciabilità e la promozione dei prodotti agroalimentari e di qualità); PL 22( (Conservazione e valorizzazione dei prodotti sardi e dei derivati dalla lavorazione di semole e sfarinati di grano duro); PL 13( Istituzione, individuazione e disciplina dei distretti rurali, dei distretti agro-alimentari di qualità e dei bio distretti). I lavori della Commissione proseguiranno per tutta la giornata di mercoledì 14 maggio e, all’occorrenza, nella mattinata di giovedì 15 maggio con lo stesso ordine del giorno.

La Sesta Commissione (Salute e politiche sociali) presieduta da Raimondo Perra, si riunirà mercoledì 14 maggio alle ore 10.30 per l’audizione dell’assessore alla Sanità Luigi Arru e per la programmazione de lavori.

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«La situazione è difficile e ribadisco la volontà alla collaborazione con la commissione e il Consiglio perché c’è bisogno di trovare condivisione nella visione del bilancio regionale e nelle politiche da attuare», L’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, ha raccolto con queste parole l’invito formulato in proposito, dal presidente della Terza commissione, Franco Sabatini, in apertura della seduta dedicata alle audizioni dei componenti l’esecutivo regionale con delega al Bilancio e al Lavoro.

L’intervento dell’assessore Paci si è incentrato sull’illustrazione della delibera n. 15 del 29 aprile scorso, avente per oggetto il patto di stabilità 2014, su cui la commissione è chiamata ad esprimere il parere ma il cui testo non è stato ancora preso in carico dal preposto organismo consiliare.

Il documento nella sua tabella riepilogativa indica il cosiddetto plafond di spese prioritarie il cui ammontare è pari a 2.406.860.000 di euro, una cifra inferiore rispetto allo scorso anno, quando il plafond era di 3.373.000.000 di euro. L’assessore Paci ha quindi sottolineato come per il 2014 ci sia stata una riduzione degli “spazi finanziari” di circa 900 milioni di euro e come le richieste di spesa degli assessorati, per l’anno in corso, superano i 4 miliardi di euro.

«Con questi limiti di spesa non si può andare avanti», ha ammesso il delegato alla Programmazione, nell’introdurre il tema del confronto aperto con lo Stato per la modifica dei tetti di spesa del patto di stabilità. Il 10 aprile – ha riferito Paci – si è aperto il tavolo della trattativa con il governo alla presenza anche del presidente della giunta, Francesco Pigliaru, e in un successivo incontro la ragioneria dello Stato ha quantificato delle ipotesi (definite “interessanti” dall’assessore) a cui la Regione ha già risposto con ulteriori indicazioni. Oggi e domani sono in programma a Roma altri incontri per “chiudere” entro la prossima settimana il tavolo politico Regione-Governo sul tema del “patto”. L’assessore, pur mostrandosi fiducioso per gli esiti della vertenza aperta con lo Stato, ha ribadito il concetto espresso in Aula dal presidente Pigliaru: «Se non riusciamo ad ottenere risultati positivi, dovremo decidere insieme come contrapporci duramente allo Stato». «Non abbiamo spazi finanziari – ha proseguito Paci – e teoricamente dovremo spendere oltre 4 miliardi di euro ma ne possiamo spendere appena 2.4 miliardi».

L’assessore ha dunque ricordato il lavoro fatto con la revisione della spesa regionale e la volontà di procedere speditamente con le “riforme a costo zero” ad incominciare da quella per la semplificazione burocratica. «Ma – ha aggiunto il responsabile della Programmazione – ogni giorno che passa la situazione peggiora». L’esempio è il recente decreto del governo sul cuneo fiscale che ha comportato per la Sardegna una riduzione del “patto” di 34 milioni di euro con un accantonamento di pari importo. Dal 2012 le somme accantonante (cifre che lo Stato congela alle regioni a Statuto speciale) sono di circa un miliardo di euro e per il 2014 la cifra stimata è di circa 600 milioni.

In riferimento al 2014 le entrate della Regione registreranno una riduzione del gettito per effetto della “manovra” sull’Irap e per le riduzioni effetto della crisi economica, ad iniziare dalla quota di compartecipazione sui giochi.

L’assessore ha annunciato una manovra di assestamento di bilancio tra giugno e luglio, quando cioè dovrebbe essere conclusa la trattativa con lo Stato per la modifica dei tetti di spesa del patto di stabilità.

Sono intervenuti nel dibattito Pietro Pittalis -Fi (ha chiesto l’attenzione della giunta per i settori strategici e sensibili a incominciare dal lavoro e dal disagio sociale); Giorgio Oppi – Udc (ha invitato l’assessore a procedere con la riforma dei consorzi industriali, con l’azzeramento delle Zir e la cancellazione dei Cda); Alessandra Zedda – Fi (ha sottolineato come l’interlocutore della giunta nel confronto con lo Stato debba essere principalmente la parte politica e si è detta preoccupata per il taglio del fondo per gli Enti Locali); Christian Solinas – Psd’Az (ha invitato la giunta ad “inchiodare” lo Stato alle proprie responsabilità e ricordato che la Sardegna è l’unica Regione che paga i servizi del trasporto pubblico locale); Gavino Sale – Irs (ha chiesto quale sia lo strumento della Regione per quantificare il gettito fiscale); Valter Piscedda – Pd (ha invitato la giunta a dotarsi di strumenti idonei per conoscere le dinamiche della spesa negli Enti locali).

Il presidente della commissione, Franco Sabatini (Pd) ha sottolineato come il plafond di spesa si sia abbassato dai 3.100.000.000 del 2009 ai 2.400.000.000 del 2014 e denunciato come la differenza in danno della Sardegna tra il cosiddetto “accertato e riscosso” sia di 2.800.000.000 di euro. Sabatini ha invitato inoltre l’assessore Paci a non “cedere di un millimetro” nel confronto con lo Stato per il fondo unico degli Enti Locali che (come ha dichiarato l’assessore) è a rischio impugnazione da parte del governo. L’ulteriore invito formulato dal presidente della commissione alla giunta ha riguardato «la certezza e la puntualità del trasferimento delle risorse ai Comuni che rappresentano il primo argine contro la crisi per le famiglie e le imprese sarde».

Nell’intervento di replica l’assessore Paci ha dichiarato di considerare come temporaneo il vincolo di spesa del patto di stabilità («perché con l’attuale tetto di spesa non si può governare») e non ha escluso, in caso di mancata conclusione positiva del confronto con lo Stato, lo sforamento dei tetti di spesa del patto di stabilità, davanti ad un pronunciamento unanime del Consiglio in tal senso. L’assessore, a questo proposito, ha evidenziato come l’ostacolo principale non sia quello rappresentato dalle sanzioni previste, quanto dalle disposizioni della legge regionale n. 31/98 che obbliga la Regione al rispetto del patto. Norma che potrebbe essere modificata dal Consiglio regionale già in sede di approvazione dell’assestamento del bilancio.

L’assessore Paci e il presidente Sabatini hanno, dunque, concordato l’audizione sullo stato di attuazione dei fondi europei ad una successiva riunione della commissione.

I lavori sono proseguiti con l’audizione dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, che su invito del presidente della commissione, ha proceduto con l’illustrazione del documento relativo allo stato di attuazione del piano operativo “Fondo sociale europeo 2007-2013”.

Nel corso del 2013 e dei primi mesi del 2014 sono stati pubblicati 24 bandi pubblici per un importo di circa 125 milioni di euro, alcuni dei progetti a valere sul Fse sono in corso e altri sono nella fase conclusiva dell’intervento. Il piano in sette anni ha coinvolto 135.177 destinatari e 128.491 hanno concluso le attività, il 53.66% dei destinatari degli interventi sono donne. A fronte di una media nazionale di spesa del 52.7% delle risorse, il piano operativo Fse della Regione sarda ha certificato a Bruxelles il 69.4% delle risorse. Al 31 dicembre 2013 sono stati certificati oltre 468 milioni di euro su 675.053.206 di dotazione complessiva e il piano Fse regionale ha raggiunto anche per il 2013 tutti gli obiettivi fissati dall’Ue.

Il focus riguarda gli interventi sul microcredito, il cui fondo, l’assessore ha dichiarato di voler incrementare, visto l’apprezzamento degli amministratori e delle imprese e il successo dell’iniziativa. L’ulteriore approfondimento ha riguardato il programma “Master and Back” (dotazione di 137 milioni, di cui 117.8 milioni spesi al 31.12.2013) con 4.070 destinatari dei quali 2.443 destinati ai percorsi di alta formazione e dei tirocini mentre 1.627 sono i destinatari dei percorsi di rientro. L’assessore nell’occasione ha annunciato la volontà di voler introdurre per il Master and Back la formula del prestito d’onore con la restituzione qualora chi beneficia del sostegno regionale non rientri nell’Isola dopo il periodo di formazione all’estero.

L’assessore Mura ha dunque illustrato la deliberazione n.13 dell’8 aprile scorso relativa alla cosiddetta “Garanzia giovani”: nove le misure previste per un importo complessivo di 54.181.253 euro.

Nel corso del dibattito (sono intervenuti i consiglieri Pietro Pittalis, Attilio Dedoni, Alessandra Zedda, Pietro Cocco, Daniele Cocco, Alessandro Paolo Collu, Truzzu, Gavino Sale) sono state sollecitate risposte e chiarimenti in ordine alla cassa integrazione in deroga, ai centro servizi per l’impiego, alla formazione professionale  e approfondimenti per il master and back e la Garanzia giovani.

L’assessore nel suo intervento di replica ha annunciato che nei prossimi giorni «i lavoratori in mobilità in deroga riceveranno parte delle competenze relative al 2013. Somme “coperte” dai 52 milioni di euro di stanziamento regionale in anticipazione sulle somme statali». Il responsabile del lavoro della giunta Pigliaru ha sottolineato come dallo Stato servano 170 milioni per fare fronte alla cassa integrazione in deroga e che il ministro del Lavoro ha avanzato la proposta di uno stanziamento di un miliardo di euro da ripartire tra tutte le regioni.

L’assessore Mura ha illustrato nel dettaglio il progetto “Garanzia giovani” e rimarcato la centralità dei centri servizi per l’impiego, per i quali sono già incominciate le azioni formative rivolte al personale. «Vogliamo far funzionare i Csl», ha dichiarato Virginia Mura, che ha concluso annunciando «una profonda rivisitazione della formazione professionale non appena saranno varate le nuove norme nazionali sull’apprendistato».

Il presidente della commissione, Franco Sabatini, nel suo intervento di chiusura lavori ha sottolineato come a fronte dei positivi risultati sui livelli di spesa del Fse – in Sardegna – la disoccupazione sia cresciuta e come siano carenti in materia di lavoro la programmazione, denunciando l’assenza di una vero piano per il lavoro. Il presidente Sabatini ha inoltre chiesto informazioni sullo stato di elaborazione del programma operativo 2014-2020 e invitato l’assessore Mura a far pervenire la relativa documentazione e ogni utile comunicazione alla commissione, non appena il programma sarà definito con maggiore dettaglio.

Il presidente Sabatini ha concluso i lavori annunciando che l’audizione dell’assessore all’Agricoltura, Elisabetta Falchi (in programma oggi alle 10.00) è rinviata ad una prossima seduta.

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Settimana di lavoro per le commissioni permanenti del Consiglio regionale. Questo il calendario delle sedute:

La Prima Commissione (Autonomia e ordinamento regionale) presieduta dall’on. Francesco Agus, si riunirà martedì 6 maggio alle 12.00. All’ordine del giorno l’audizione dell’assessore agli Affari generali, Gian Mario Demuro, sul tema delle riforme istituzionali e amministrative. I lavori proseguiranno giovedì 8 maggio.

La Seconda Commissione (Lavoro, cultura e formazione professionale), presieduta dall’on. Gavino Manca, si riunirà mercoledì 7 maggio alle 10.00. In programma le audizioni dell’assessore al lavoro, Virginia Mura (sulle principali problematiche di competenza e sul Fondo Sociale Europeo) e dell’assessore alla Pubblica Istruzione, Claudia Firino (sulle materie di competenza). I lavori della commissione potrebbero proseguire nel pomeriggio.

La Terza Commissione (Bilancio e Programmazione), presieduta dall’on. Franco Sabatini, è convocata per martedì 6 maggio alle 16,00 per l’audizione dell’assessore  regionale alla Programmazione, Raffaele Paci, sullo stato di attuazione del bilancio regionale, sul patto di stabilità interno e sulla programmazione europea. Alle 18.00 è invece in prevista l’audizione dell’assessore al Lavoro, Virginia Mura, sulla programmazione europea. I lavori della Commissione proseguiranno mercoledì 7 maggio alle 10.00 con l’audizione dell’assessore all’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sulla programmazione europea.

La Quarta Commissione (Governo del territorio, ambiente, infrastrutture e mobilità) presieduta dall’on. Antonio Solinas, si riunirà mercoledì 7 maggio, alle ore 10.00 per la programmazione dei lavori e l’audizione dell’assessore regionale ai Trasporti, Massimo Deiana, sulle problematiche generali del settore. I lavori della Commissione potrebbero proseguire nel pomeriggio con l’audizione dell’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Maninchedda sul D.L. n. 11 (Norme urgenti in materia di opere pubbliche, dighe di competenza regionale e disposizioni varie).

La Quinta Commissione (Attività produttive), presieduta dall’on. Luigi Lotto è convocata per mercoledì 7 maggio alle ore 11.00 per l’audizione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Elisabetta Falchi, sulle azioni di contrasto alla  blue tongue e alla peste suina. Sullo stesso argomento la Commissione sentirà nel pomeriggio, alle 17.00, l’assessore alla Sanità Luigi Arru. Il parlamentino esaminerà, infine, il P.L n.3 (Interventi a favore degli allevatori per fronteggiare la blue tongue).

La Sesta Commissione, presieduta dall’on. Raimondo Perra, si riunirà mercoledì 7 maggio alle ore 10.30 per la programmazione dei lavori.

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Riforma della Regione e Città Metropolitane. Sono le priorità del neo presidente della Commissione “Autonomia e Ordinamento regionale”, Francesco Agus.

Occorre individuare da subito gli strumenti più adatti per procedere ad un efficace restyling della macchina amministrativa regionale, ha detto Agus subito dopo la sua elezione.

«Apprezziamo l’apertura di credito da parte della Giunta e dell’assessore alle Riforme Gianmario Demuro che hanno sollecitato il Consiglio a mettere in campo le proposte per le modifiche dello Statuto, e della Legge n°1.»

Tra le urgenze indicate da Agus, anche la riforma degli Enti Locali, alla luce del decreto “Del Rio”, e l’istituzione delle Città Metropolitane.

«Su quest’ultimo punto occorre fare prestissimo – ha aggiunto il presidente della Commissione “Autonomia” – il rischio è perdere decine di milioni di euro dei fondi PON. La Sicilia ha già legiferato istituendo le città metropolitane di Palermo, Catania e Messina. La Sardegna, invece, non ha ancora istituito la città metropolitana di Cagliari che figura nell’elenco dei beneficiari delle risorse Pon.»

Da Agus, infine, una sollecitazione a tutto il Consiglio per una difesa della specialità sarda minacciata dalla riforma del Titolo V della Costituzione.

«La Sardegna – ha concluso il presidente della prima Commissione – non può tacere davanti alla deriva accentratrice innescata dal Governo Renzi se vuole difendere le prerogative sancite dallo Statuto.»

 

«Lavoro, istruzione e cultura, sono i temi sui quali la Sardegna scommette per riprendersi il suo futuro». Così il presidente della Seconda commissione, Gavino Manca (Pd), sottolinea la necessità di un impegno straordinario di tutte le forze presenti in Consiglio, per affrontare con determinazione la crisi che colpisce l’Isola e riformare, con una serie di provvedimenti ad hoc, i settori strategici dell’istruzione e del lavoro. «Lavoro e scuola – sottolinea il consigliere del Pd – sono gli argomenti al centro dell’agenda del presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi e sono certo che sapremo offrire il nostro contributo e trovare le ragioni per una positiva collaborazione anche col governo nazionale».

Un “job act sardo” è l’ipotesi a cui lavora l’on.le Gavino Manca che assicura il suo impegno e quello della commissione che presiede anche per la delicata situazione in cui versa l’informazione in Sardegna.

«Le troppe emergenze dell’Isola – conclude l’on.le Manca – non possono più attendere e mi auguro che dal confronto con le forze dell’opposizione e dalla reciproca collaborazione con la Giunta, la commissione che ho l’onore di presiedere e l’intero Consiglio regionale sappiano trarre forza e impegno per offrire a tutti i sardi soluzioni concrete e provvedimenti efficaci, non solo per contrastare la crisi in atto ma per disegnare un futuro di crescita e sviluppo per la Sardegna.»

«Esprimo soddisfazione e gratitudine per l’elezione alla presidenza della Terza commissione – ha detto stamane Franco Sabatini, consigliere regionale del Pd – e auspico un proficuo confronto, incentrato sui bisogni dei sardi, con i colleghi dell’opposizione, a cui rivolgo sentiti auguri di buon lavoro.

Assicuro fin da ora il mio impegno per contribuire ad aprire in Sardegna una grande stagione di profonde riforme che valorizzino e qualifichino, la collaborazione e la partecipazione di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale.

Tra le priorità della commissione indico i temi noti, cioè quelli relativi alla vertenza entrate e ai limiti di spesa che derivano alla Regione dall’applicazione dei vincoli del patto di stabilità, ma soprattutto evidenzio l’urgenza per tutte quelle situazioni di difficoltà in cui versano i tanti lavoratori sardi privi di sostegno e di ammortizzatori sociali o, peggio, per i troppi lavoratori sardi che lavorano senza che gli sia riconosciuta una regolare retribuzione.»

«Il sistema sanitario si rafforza con una maggiore attenzione per i territori». Ne è convinto il nuovo presidente della Commissione “Salute e Politiche Sociali” del Consiglio regionale, Raimondo Perra.

«C’è la necessità di decentrare – ha detto Perra – per consentire ai cittadini di avere più servizi nei territori di appartenenza e favorire allo stesso tempo la “deospedalizzazione” degli interventi.»

Secondo il presidente della Sesta Commissione è necessario lavorare al contenimento della spesa sanitaria «ma la razionalizzazione dei servizi non deve pesare sui malati e sui dipendenti delle Asl».

Tra le priorità, la soluzione delle emergenze sanitarie animali. «Lingua blu e peste suina stanno penalizzando le aziende agropastorali – ha detto Perra – la Sardegna, deve mettersi al passo con l’Europa. Per far questo serve un piano di eradicazione delle malattie che elimini una volta per tutte il problema». 

«Le speranze di un futuro migliore per la Sardegna passano attraverso il rilancio delle attività produttive». Lo ha detto il nuovo presidente della Quinta Commissione del Consiglio regionale Luigi Lotto. 

«La mia commissione – ha aggiunto – avrà un compito importantissimo in questa legislatura. Mi auguro che diventi il luogo dove costruire e incoraggiare la ripresa dell’agricoltura, dell’artigianato, del turismo, dell’industria e dell’agroalimentare.» 

Secondo il neo presidente, solo le attività produttive e la creazione di nuovi posti di lavoro possono consentire di superare la crisi che sta colpendo duramente la nostra Isola.

«Gli elettori ci hanno affidato un grande compito – ha sottolineato Lotto – sta a noi riuscire a svolgerlo nel migliore dei modi.»

Tra le priorità indicate dal presidente della Quinta Commissione, la soluzione delle emergenze sanitarie animali. Lingua blu e peste suina rappresentano una palla al piede per il settore agricolo, ha sottolineato Lotto.

«Di concerto con la Commissione sanità – ha aggiunto Lotto – lavoreremo per individuare gli strumenti idonei per liberare la Sardegna da questi flagelli e consentire al comparto zootecnico di ripartire.» 

«C’è molto da fare e il nostro impegno sarà rivolto da subito alla soluzione di tre grandi problemi della Sardegna: la legge urbanistica, il sistema idrico e la 131.»

Lo ha dichiarato il nuovo Presidente della IV Commissione Antonio Solinas (Pd) dopo la sua elezione.

«Per quanto riguarda la nuova legge urbanistica – ha precisato – auspico che il Consiglio regionale possa approvarla entro l’anno. E’un obiettivo ambizioso, anche perché presuppone la definizione della nuova pianificazione paesaggistica cui la Giunta sta lavorando con molta determinazione: credo però che sia alla nostra portata.»

Immediatamente dopo, la complessa questione di Abbanoa.

«Dobbiamo sicuramente evitare il fallimento – ha affermato l’on. Solinas – e definire la nuova governance dell’azienda ed il tipo di società più adatta a restituire equilibrio ed efficienza al nostro sistema idrico. Possiamo riflettere, ad esempio, se sia meglio affidarne la gestione ad un consiglio di amministrazione o ad un direttore generale. Certamente i Comuni dovranno avere un ruolo significativo nella nuova compagine societaria.»

Sulla 131, infine, Solinas è molto netto: «Abbiamo una Sardegna tagliata in due e questo è inaccettabile, col traffico quotidianamente bloccato e gli interventi programmati da tempo che non partono. Dobbiamo non solo ridiscutere i rapporti con l’Anas ma anche indicare chiaramente la direzione in cui intendiamo operare: completare al più presto la strada ed eliminare tutti gli incroci a raso».

Consiglio regionale 3 copia

L’on. Francesco Agus (Sel) è stato eletto presidente della Prima Commissione (Autonomia e ordinamento regionale).  La seduta di insediamento è stata presieduta dal Presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. Vice presidente della Commissione è stato eletto Stefano Tunis (Fi) e i segretari sono Michele Cossa (Riformatori sardi) e Giuseppe Meloni (Pd).

Francesco Agus è nato a Cagliari l’11 febbraio 1983. E’ stato eletto nella circoscrizione di Cagliari con 2.140 preferenze. Laureato in Economia, ex segretario provinciale di Sel, è alla prima legislatura.

La Prima Commissione si occupa delle seguenti materie: autonomia e ordinamento regionale, rapporti con lo Stato, riforma dello Stato, enti locali, organizzazione regionale degli enti e del personale, polizia locale e rurale, partecipazione popolare.

Gavino Manca (Pd) è stato eletto presidente della Seconda Commissione (Lavoro, Cultura e formazione professionale). La seduta di insediamento è stata presieduta dal Presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau. Vice presidente della Commissione è stato eletto Ignazio Locci (Fi) e i segretari sono Stefano Tunis (Fi) e Paolo Zedda (Soberania e Indipendentzia).

Gavino Manca è nato a Sassari il 30 agosto 1970. E’ stato eletto nella circoscrizione di Sassari  con 4.044 preferenze. Ragioniere, svolge la professione di impiegato.
Ex consigliere comunale di Sassari dal 1995 al 2005, è al terzo mandato in Consiglio regionale. Ha fatto parte dell’Ufficio di Presidenza, prima come segretario nella Tredicesima Legislatura, poi come Questore nella Quattordicesima. Nella stessa legislatura ha fatto parte della IV Commissione (Urbanistica)

La Seconda Commissione si occupa della seguenti materie: lavoro, cultura, formazione professionale, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche e informazione.

L’on. Franco Sabatini (Pd) è stato eletto presidente della Terza Commissione (Programmazione, Bilancio e politiche europee).

La seduta di insediamento è stata presieduta dal presidente del Consiglio regionale, on. Gianfranco Ganau che, al termine dello scrutinio segreto, ha proclamato l’esito della votazione: presenti 14 consiglieri; votanti 14; Franco Sabatini, 8; Paolo Truzzu, 6. Vice presidente della Commissione è stato eletto, dunque, l’on. Paolo Truzzu (FdI-Gruppo Sardegna).

Segretari sono stati eletti i consiglieri Daniele Cocco (Sel) con 7 voti e Christian Solinas (Psd’Az) con 6 voti.

Franco Sabatini è nato a Lotzorai il 13 marzo 1962, E’ stato eletto nella circoscrizione Ogliastra con 3.371 preferenze. Ha conseguito il diploma di tecnico di laboratorio chimico e svolge la professione di tecnico di laboratorio.
Da sempre impegnato nel mondo dell’associazionismo, è stato responsabile regionale dei Giovani di Azione Cattolica.
Nel 1997 è stato eletto consigliere comunale a Lotzorai per poi assumere l’incarico di assessore alle Attività produttive del comune ogliastrino. Nei primi anni 2000 è stato assessore al Turismo della Provincia di Nuoro, nell’esecutivo guidato da Francesco Licheri.
Componente dell’assemblea regionale e membro della direzione del Pd Sardegna, è al suo terzo mandato in Consiglio. Nella quattordicesima legislatura è stato vicepresidente della Terza Commissione “Bilancio e Programmazione”.

La Terza Commissione si occupa delle seguenti materie: programmazione, bilancio, contabilità, credito, finanza e tributi, partecipazioni finanziarie, demanio e patrimonio, politiche europee, rapporti con l’Ue, partecipazione alla formazione degli atti europei, cooperazione internazionale.

 

 

 

Franco Sabatini 2 copia

Il consigliere regionale del Partito Democratico Franco Sabatini, propone l’apertura di un semestre di grandi riforme in Regione. «L’avvio della legislatura – dichiara l’esponente dei democratici – è il momento propizio per dedicare energie e sforzi all’approvazione di quei provvedimenti legislativi che la Sardegna attende ormai da troppo tempo.»

Per Franco Sabatini, tra le riforme costituzionali la precedenza va assicurata alla riscrittura del nuovo Statuto, ma in contemporanea, prima nelle rispettive commissioni e poi in Aula, dovranno essere varate: la modifica della legge sulle competenze degli assessorati (legge 1\1977); la revisione della 31 (la legge sul personale della Regione); la nuova legge sul lavoro; quella che ridisegna l’istruzione e la formazione professionale, insieme con la riforma degli Enti Locali, alla luce anche della cancellazione delle province sarde.

Il metodo indicato dal consigliere del Pd parte dal necessario accordo tra le forze della maggioranza e con la Giunta, per arrivare al confronto non formale e alla proposta operativa delle forze della minoranza consiliare.

«La cancellazione delle norme obsolete e inefficaci – conclude Franco Sabatini – insieme con l’approvazione delle nuove leggi di riforma della Regione, deve rappresentare non solo un obiettivo politico irrinunciabile per la maggioranza ma dovrà qualificare e valorizzare il lavoro e l’impegno di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale, già dai primi mesi della legislatura.» 

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L’ex presidente della provincia di Nuoro, Roberto Deriu (Pd), è stato il primo ad intervenire dai banchi della maggioranza nel dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, Francesco Pigliaru.

«Si rivolga con fiducia all’assemblea», è stato l’invito rivolto da Roberto Deriu a Francesco Pigliaru, a conclusione del suo intervento a sostegno al presidente della Giunta.

Il consigliere del gruppo del Psd’Az, Marcello Orrù, dai banchi dell’opposizione, ha chiesto al presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, interventi urgenti per contrastare la crisi in atto in Sardegna e indicato nell’edilizia il settore da rilanciare per assicurare sviluppo ed occupazione.

Il consigliere Paolo Zedda dei Rossomori (centrosinistra) ha scelto di svolgere il suo intervento nel dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, integralmente in sardo. Paolo Zedda ha incentrato grande parte del suo intervento sul multilinguismo, sulle politiche linguistiche e contro le penalizzazioni per i sardi che vogliono parlare e difendere la loro lingua.

«Con la lingua rischiamo di perdere il nostro più grande patrimonio immateriale» ha denunciato il consigliere Zedda a conclusione del suo intervento a sostegno del presidente Pigliaru.

Il neo consigliere di Forza Italia, Stefano Tunis, nel suo intervento in Aula nel corso delle dichiarazioni programmatiche del presidente della giunta, Francesco Pigliaru, ha ribadito la volontà di volersi confrontare con la maggioranza solo sui temi concreti. Tunis ha sottolineato come dalla militanza possano arrivare risposte efficaci ai problemi della Sardegna mentre, ha affermato con tono critico il consigliere Tunis riferendosi al ruolo e alle risorse destinate agli Atenei sardi, il presidente, per formare la sua Giunta, è sembrato rivolgersi laddove i problemi in molti casi sono stati creati.

Il neo consigliere regionale del Pd, Salvatore Demontis, si è detto “emozionato” dall’intervento svolto dal presidente della Giunta in occasione della presentazione delle dichiarazioni programmatiche in Consiglio regionale. Demontis, nel corso del suo intervento di sostegno a Pugliaru, ha ribadito la necessità di ricostruire il rapporto tra politica e cittadini, fondandola su quattro azioni: rendicontazione, trasparenza, open data, politiche del buon esempio e un modello di governance orizzontale.

Il consigliere di Forza Italia, Marco Tedde, ha ribadito l’impegno dell’opposizione per far uscire la Sardegna dalla crisi. Tedde ha espresso un giudizio critico sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, Francesco Pigliaru: «Sono intrise di luoghi comuni e dense di analisi ma prive di tesi». Marco Tedde ha rimproverato al presidente «un approccio quasi grillino ai problemi della Sardegna» e lamentato l’assenza di proposte per il settore del turismo e l’agricoltura.

Il consigliere del Partito Democratico, Franco Sabatini, ha replicato alle accuse mosse dai banchi dell’opposizione al presidente della Giunta e ha ribadito come le dichiarazioni programmatiche «spiegano bene l’idea del centrosinistra, il nostro progetto e il nostro programma che sarà tradotto nel piano regionale di sviluppo». Sabatini ha auspicato «una Regione riformata a vantaggio dei cittadini e dei territori che combatta le diseguaglianze»«Solo con le riforme si potrà rilanciare l’economia sarda» ha concluso Sabatini nel dichiararsi «pronto ad accettare la grande sfida riformista che attende la Sardegna».

L’ex assessore alla Programmazione, Alessandra Zedda (Fi), è la prima consigliera ad intervenire nel dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, Francesco Pugliaru. L’esponente di Forza Italia, dai banchi dell’opposizione, non ha nascosto le difficoltà che attendono presidente, Giunta e Consiglio («ci aspetta una legislatura tra le più difficili del dopoguerra») ed ha rilanciato su Zona Franca e fiscalità di vantaggio. Alessandra Zedda ha chiesto al presidente della Giunta di scongiurare il pericolo che l’annuncio di nuovi sacrifici si traduca nell’imposizione di nuove tasse come è stato fatto a suo tempo per quelle sul lusso. L’esponente della minoranza ha ricordato l’impegno del governo Cappellacci nella vertenza aperta con lo Stato sull’adeguamento dei vincoli di spesa derivanti dal patto di stabilità e ha auspicato una legislatura costituente con il varo del nuovo Statuto sardo.

Il consigliere della maggioranza, Giuseppe Meloni (Pd) ha espresso apprezzamento per i contenuti delle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta e ha invitato il governo regionale ad affrontare con «misure straordinarie la straordinaria crisi occupazionale della Sardegna». Meloni ha ricordato la vertenza dei lavoratori della compagnia aerea Meridiana auspicando attenzione e interventi da parte della Giunta. Meloni ha ribadito le critiche alla legge elettorale e rimarcato le penalizzazione per la Gallura che è rappresentata in Consiglio con soli due eletti.

Il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa, nell’apprezzare la scelta del presidente Pigliaru per la nomina di una Giunta composta interamente da tecnici, ha ribadito le dure critiche per la condotta politica tenuta dall’esecutivo regionale in occasione dell’impugnazione da parte del Governo della norma sul taglio delle accise. «E’ stato un grave errore politico», ha incalzato Cossa riferendosi all’atteggiamento mostrato dalla Giunta, ricordando come la norma che puntava a ridurre il costo del carburante nell’Isola aveva avuto l’unanime via libera del Consiglio regionale. Michele Cossa ha invitato il presidente a procedere prioritariamente nelle riforme istituzionali con il completo superamento delle Province che, ha ricordato Cossa, in Sardegna sono tutte in liquidazione.

Il neo consigliere regionale del Partito democratico, Luigi Ruggeri, ex sindaco di Quartu Sant’Elena, lancia la sfida per «diminuire il numero dei dirigenti regionali e fissare un tetto ai loro stipendi». Ruggeri ha sottolineato come serva «un’azione di disboscamento» in una Regione che conta troppi dipendenti. Ruggeri ha affermato la sua ferma contrarietà al «precariato ed alle successive stabilizzazioni» nell’amministrazione pubblica, nelle Asl e nelle società regionali.

L’ex assessore regionale del Turismo, Luigi Crisponi, ha chiesto dai banchi dell’opposizione «attenzione e risorse per la filiera del turismo sardo» che – ha ricordato l’esponente dei Riformatori – è il settore strategico per lo sviluppo dell’Isola con i suoi 50mila occupati. Il consigliere Crisponi ha chiesto attenzione ed azioni concrete per dare competitività alle imprese sarde, alcune delle quali continuano a subire penalizzazioni e condizioni di svantaggio che ne penalizzano la permanenza sui mercati. Crisponi ha ricordato in conclusione le “positive” eredità che la giunta Cappellacci lascia al nuovo esecutivo, ad incominciare da una più efficace continuità aerea con la novità della tariffa unica.

Il neo consigliere del Psi, Raimondo Perra, ha assicurato piena collaborazione e sostegno al presidente ed alla Giunta regionale. Perra ha denunciato come resti il lavoro il principale e più urgente problema da affrontare in Sardegna. L’esponente della maggioranza ha auspicato interventi sul costo del lavoro nell’ottica di una sua riduzione anche per un tempo limitato.

Il consigliere del Psd’Az, Angelo Carta, ex assessore dei Lavori pubblici, si è complimentato con Paolo Zedda (Rossomori) per l’aver svolto il suo intervento in Aula integralmente in sardo. Il sindaco di Dorgali ha sottolineato l’importanza dell’introduzione del sardo in tutte le scuole. L’esponente dell’opposizione ha ribadito la battaglia per la zona franca sarda invitando l’esecutivo a partire dalla perimetrazione dei sei punti franchi sardi, a suo tempo istituiti con l’apposito decreto legislativo.