Si terrà domenica 5 luglio il primo dei tre appuntamenti, ospitati dall’affascinante cornice dell’anfiteatro di Monte Sirai, del più ampio programma del XXXIII Festival “La Notte dei Poeti”, organizzato dal CeDAC e dedicato ai Grandi Maestri d’arte e di vita. Gli appuntamenti che si terranno a Carbonia sono organizzati in collaborazione con l’Amministrazione comunale.
A dare il via al suggestivo trittico sonoro – domenica 5 luglio, alle 22.00 – sarà il concerto di “The Choir of Gonville and Caius College” (il Coro del Gonville & Caius College) di Cambridge – uno dei più conosciuti e apprezzati ensemble vocali e strumentali giovanili inglesi, nell’ambito della tradizione dei cori universitari. Il coro, diretto dal maestro Geoffrey Webber, sfoglierà pagine importanti della letteratura musicale, sacra ma anche profana, antica e contemporanea: dalla ricca produzione nata nella Chiesa Anglicana alle partiture commissionate a celebri compositori, con particolare attenzione alla musica celtica (VII e XIV secolo).
Sarà poi la volta – sabato 11 luglio sempre alle 22.00 – di “# KOI – cantando danzavamo”, di e con Chiara Murru e Frantziscu Medda -Arrogalla. Un progetto ispirato alla scrittura di Sergio Atzeni, in particolare al romanzo “Passavamo sulla terra leggeri” e all’enigma delle maschere dei Mamuthones scolpite dal mamojadino Franco Sale. Sonorità contemporanee, voci ed echi della natura ed elaborazioni elettroniche, per un viaggio tra antichi e nuovi riti del Mediterraneo, interpretati da un gruppo di giovani danzatori e performers in un coinvolgente spettacolo che nasce e si trasforma di volta in volta insieme al paesaggio.
Chiuderà il programma dell’anfiteatro di Monte Sirai – domenica 26 luglio, alle 22.00 – il concerto di Roundella, nuova formazione musicale dall’anima swing, con la cantante Francesca Corrias (voce e effetti), Mauro Laconi alla chitarra elettrica, Filippo Mundula al contrabbasso e Gianrico Manca alla batteria. Un affiatato quartetto di eccellenti musicisti per un viaggio sulle vie del jazz, con incursioni nell’hip hop e nei territori della black music. L’ensemble porta avanti una continua ricerca ritmica e sonora in cui le influenze si intrecciano senza creare barriere e le differenti personalità dei quattro musicisti trovano unità completa nel groove e nel beat.