19 November, 2024
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Resterà aperta fino a domenica 31 luglio al piano terra del’ExArt di piazzetta Dettori 9 a Cagliari la mostra personale del pittore Franco Sale Musio “Luci, Onde e Marinai”. In esposizione nove pannelli luminosi (le Luci, la cui caratteristica è quella di poterne regolare la colorazione a piacere tramite un telecomando) e quindici coloratissimi quadri in strati di fibra di legno sovrapposti (le Onde). La mostra resterà aperta dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle ore 16.30 alle 21.30.

Nato a Lucca ma da giovanissimo residente in Sardegna, Franco Sale Musio si è inizialmente occupato di fotografia, esponendo a Milano, Nuoro e Cagliari, per poi avvicinarsi alla scultura con la creazione di piccole macchine/mostri in ottone e rame e saldate a stagno che galleggiano in atmosfere futuribili postindustriali.

In questo percorso di sperimentazione il passo successivo è stato il legno. L’artista è stato ispirato e incuriosito le linee di livello, cominciando giustapporre strati di legno modellati e colorati, per poi farsi sedurre dal plexiglas, con la creazione di una serie di pannelli retroilluminati con led colorati e dipinti con colla acrilica colorata. È nata così la mostra “Luci, onde e marinai”.

Le Luci sono catalogabili come “sculture luminose”, scrive nella sua presentazione Giovanni Follesa. «Immagini vivaci, fresche e, soprattutto, gustose per felici intuizioni e accostamenti cromatici. I soggetti, cari all’artista, sembrano riemergere da un laconico manifesto pubblicitario per respirare un’aria nuova (il gusto pop ormai insinuatosi nell’immaginario collettivo) e poter essere così universalmente apprezzati».

Nelle Onde invece «c’è sempre il colore. C’è la materia, diversa: legno, carta. C’è la tridimensionalità. C’è l’inedito susseguirsi di luci e ombre. Con le sue Onde Franco Sale Musio convince tutti con una poetica artistica solida. Luci, Onde e Marinai nasce, dunque, dalla quotidiana perseveranza di Sale Musio di affrontare l’arte non (soltanto) come esercizio estetico, bensì di ricondurla ad un rapporto fisico/materico durante il quale, ancor prima che artista, Sale Musio si riscopre nobile artigiano supportato da una creatività spiccata e innocente».

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