21 November, 2024
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Oggi pomeriggio, a Villacidro, nella sede della Fondazione Giuseppe Dessì, in via Roma, si è recato in visita l’ambasciatore di Norvegia Johan Vibe, accompagnato dal Console Onorario Corrado Fois, per prendere visione direttamente della realtà del Parco letterario Giuseppe Dessì, che raggruppa i territori di Villacidro, Arbus, Buggerru, Fluminimaggiore, Guspini, San Gavino e Gonnosfanadiga.
L’incontro, proposto dal presidente dei Parchi Letterari Italiani, Stanislao De Marsanich, ha avuto lo scopo di fare conoscere le esperienze culturali della Sardegna che hanno aderito al progetto dei Parchi Letterari, di cui esiste un’analoga realtà anche in Norvegia. Lo scambio può essere considerato un primo passo ufficiale verso un gemellaggio culturale tra la nostra Isola e la terra dei fiordi, nel Nord Europa.
«Questa visita è l’occasione di valorizzare attraverso la letteratura la nostra terra e il nostro patrimonio culturaleha sottolineato la presidente della Fondazione Dessì, Debora Arued è anche l’opportunità di mettere le basi per una collaborazione internazionale tra Sardegna e Norvegia. Due terre estremamente diverse tra loro prima di tutto per clima e conformazione geografica, ma allo stesso tempo accomunate dalla millenarietà delle loro tradizioni e dalla ricchezza delle rispettive risorse ambientali».
Presenti all’incontro anche il Parco letterario Grazia Deledda, rappresentato dal sindaco di Galtellì, Franco Solinas, e il Parco Geominerario Storico e ambientale della Sardegna.
Oltre a riferirsi alle bellezze del paesaggio che tanto hanno ispirato le opere di Dessì quanto quelle di Grazia Deledda, l’ambasciatore di Norvegia, Johan Vibe, ha messo in evidenza un aspetto letterario che accomuna le produzioni dei due autori sardi a quelle dei loro colleghi norvegesi: «Ho notato che tanto Dessì quanto Deledda ricorrono spesso all’impiego della lingua sarda. Anche in Norvegia c’è una tradizione molto diffusa nell’uso dei dialetti, come espressione di valori fortemente identitari. In un mondo sempre più globalizzato è molto apprezzabile questo tipo di intervento per preservare le identità locali».

L’ambasciatore ha quindi ribadito l’importanza di costruire ponti tra culture diverse, e in quest’ottica ha evidenziato il ruolo che possono giocare gli scambi tra i diversi progetti dei Parchi Letterari.
Il sindaco di Villacidro, Federico Sollai, si è soffermato sull’importanza dei luoghi interni della Sardegna, come Villacidro e Galtellì: «Spesso sono meno celebrati delle bellezze costiere dell’isola, ma sono territori dove è possibile scoprire i risvolti di tradizioni e culture millenarie. Questa visita è un onore ma anche un’occasione straordinaria per avviare una collaborazione internazionale. Tanto più sapendo quanto i paesi del Nord Europa apprezzano le nostre terre e le nostre tradizioni, e amino scoprirle nella loro vera essenza. Il ruolo della Fondazione Dessì può favorire questo connubio, ponendo la cultura come elemento di unioni e coesione tra i popoli».
Il presidente dei Parchi Letterari Italiani, Stanislao De Marsanich, ha evidenziato altri punti di unione tra i parchi letterari sardi e quelli norvegesi, citando l’esempio del Parco letterario di Røros, intitolato a Johan Peter Falkberget, che ha legato la sua opera alla popolazione di un villaggio la cui economia ruota attorno alle miniere e alle campagne, come per le terre di Dessì e Deledda.

«Per quanto i contesti storico culturali e gli scenari siano diversi, i paesaggi, il lavoro e il contesto sociale sono temi che accomunano questi parchi, i cui luoghi condividono anche la sofferenza dello spopolamento, nonostante offrano tantissimo in termini culturali e di coinvolgimento», ha detto Stanislao De Marsanich.
Nel corso dell’incontro, è stato sottolineato dai presenti anche il doppio legame tra letteratura e tutela del paesaggio, come testimonia la collaborazione in essere dal 2017 tra l’associazione dei Parchi Letterari Italiani i e i Carabinieri Forestali, rappresentati per l’occasione dal capitano Michele Ravaglioli.
In chiusura, un annuncio in anteprima da parte di Stanislao De Marsanich: «A Oslo, a fine gennaio si terrà la riunione dei quattro parchi letterari di Norvegia, alla quale sono stati ufficialmente invitati a partecipare anche il Parco letterario Giuseppe Dessì e il Parco letterario Grazia Deledda».

 

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Il Carbonia va in vantaggio di due goal dopo soli 7 minuti, chiude il primo tempo avanti sul 3 a 1, ma la Dorgalese rimonta, porta la partita ai supplementari e, dopo aver sprecato un rigore al 120′ (parato splendidamente da Daniele Bove), si impone “cinicamente” alla lotteria dei rigori, per la terza volta fatale al Carbonia in 8 anni tra Eccellenza e Promozione (nel 2010 i minerari persero ai rigori la finale di Coppa Italia di Eccellenza con il Porto Torres; nel 2016 fu il Bosa a negare la gioia di sollevare la Coppa Italia di Promozione, sullo stesso campo del Centro Federale di Sa Rodia a Oristano, teatro della sfida odierna).

E’ stata una grande finale, ricca di goal (3 a 3 al termine dei 90′ regolamentari e dei 30′ supplementari), con mille occasioni da una parte e dall’altra, che avrebbe potuto tranquillamente concludersi 6 a 6, 7 a 7, o con la vittoria di misura, con tantissimi goal, dell’una o dell’altra squadra.

Carbonia e Dorgalese, rispettivamente 6ª e 9ª squadra dei gironi A e B di Promozione, hanno dimostrato di aver un’ottima intelaiatura di squadra ed hanno dato spettacolo nel pomeriggio quasi estivo oristanese. Al Carbonia, alla fine, resta il rammarico per la grandissima occasione mancata, per non aver saputo gestire il doppio vantaggio maturato nel primo tempo, ma anche la consapevolezza di aver dimostrato ancora una volta di saper esprimere un ottimo calcio; analoga la soddisfazione per il bel gioco per la squadra dorgalese, che in più s’è tolta l’enorme soddisfazione di conquistare la prestigiosa Coppa per il secondo anno consecutivo.

Davanti ad un pubblico meno numeroso del previsto (non c’è stato il pieno di due anni fa della finale con il Bosa), al “Tino Carta” di Oristano le due squadre sono scese in campo sotto la direzione del signor Gabriele Caggiari di Cagliari, coadiuvato dagli assistenti di linea Flavio Pisu di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari).

L’avvio di partita è stato scioccante per la Dorgalese, sotto di due goal dopo poco più di 7 minuti. Il Carbonia ha sbloccato il risultato con un calcio di rigore di Claudio Cogotti, assegnato per un fallo subito da Momo Cosa, entrato in area dopo una fuga irresistibile sulla fascia sinistra; ed ha raddoppiato dopo una manciata di minuti con Lorenzo Loi, prontissimo ad approfittare ad un errato disimpegno del portiere dorgalese e a superarlo con un diagonale imparabile.

Il doppio svantaggio ha scosso la Dorgalese che al 15′ ha rischiato di subire anche il terzo goal, quando Marco Foddi (alla fine ancora una volta tra i migliori in campo) non è stato abbastanza freddo nella battuta a rete dopo uno scambio con Momo Konatè.

Neanche il tempo di registrare l’occasione mancata dal Carbonia per chiudere il match, che la Dorgalese lo ha riaperto, con un goal del giovane Graziano Malatesta (18 anni), su assist di Giovanni Cadau (36 anni). Un minuto dopo le parti si sono invertite e su assist di Malatesta, Cadau ha sfiorato il pari. Subito dopo, Daniele Bove si è opposto alla grande ad una conclusione di Luca Congiu.

Il Carbonia non è rimasto a guardare e a metà primo tempo ha sfiorato ancora il terzo goal con Momo Cosa, ben servito da Marco Foddi.

Ancora continui capovolgimenti di fronte e al 32′ il Carbonia è andato in goal per la terza volta: l’azione si è sviluppata sulla destra, Simone Giovagnoli si è inserito bene, ha tentato un cross al centro, ne è venuto fuori un pallonetto incredibile che si è infilato sotto l’incrocio dei pali.

La Dorgalese ha sentito il colpo ma ha reagito ancora con orgoglio e buone trame, creando non pochi problemi alla difesa mineraria. Nel finale del tempo, prima Momo Konatè ha sfiorato il quarto goal, poi allo scadere Christian Mameli ha sventato sulla linea di porta un cross di Luca Congiu.

In avvio di ripresa la Dorgalese ha riaperto subito la partita dimezzando lo svantaggio al 3′, con un colpo di testa di Giancarlo Piras (40 anni il prossimo 12 agosto) che ha sorpreso Daniele Bove.

La Dorgalese ha continuato ad attaccare alla ricerca del goal del 3 a 3 che, dopo un’occasione di Riccardo Milia su punizione, ha realizzato al 18′ con un calcio di rigore conquistato e trasformato da Giovanni Cadau.

Al 34′ un episodio che avrebbe potuto cambiare il finale della partita: Alessandro Muggianu, già ammonito, ha commesso un brutto fallo su Francesco Marreddu (16 anni), l’arbitro ha messo mano ai cartellini ed è sembrato pronto ad ammonire il calciatore della Dorgalese ma poi ci ha ripensato, presumibilmente dopo aver ricordato di aver già ammonito lo stesso calciatore ed essersi reso conto che, conseguentemente, lo avrebbe dovuto espellere…

Dopo una serie di sostituzioni da entrambe le parti, al 90′ la Dorgalese ha sfiorato il goal del ko, con Alessio Bruno che ha colpito la parte esterna della traversa su assist di Giovanni Cadau.

Nei due tempi supplementari si sono registrate poche emozioni, con il Carbonia un po’ più vivace con i tanti giovanissimi messi in campo da Andrea Marongiu ma al 120′ l’occasione più clamorosa l’ha avuta la Dorgalese, con un calcio di rigore che Giovanni Cadau non è riuscito a trasformare per la grande reattività di Daniele Bove.

A quel punto, è rimasta solo l’ennesima lotteria dei rigori, che ha visto subito l’errore di Marco Foddi e poi i goal di Fabrizio Lai, Gianni Ruiu, Luca Congiu ed Alessandro Muggianu per la Dorgalese, quelli di Riccardo Milia, Claudio Cogotti ed Alessio Sireus, prima del secondo errore di Simone Giovagnoli che ha reso ininfluente il quinto tentativo della Dorgalese che ha dato sfogo alla grande gioia per la conquista della seconda Coppa Italia consecutiva. Al Carbonia resta tanta amarezza, per la grandissima occasione mancata perché nel giorno in cui l’attacco, non proprio prolifico nel corso di tutta la stagione, si è sbloccato andando a segno ben tre volte, la difesa, autentico punto di forza della squadra, non ha vissuto il pomeriggio migliore, consentendo alla Dorgalese di rientrare in partita, quando questa sembrava quasi chiusa…

Carbonia: Daniele Bove, Simone Giovagnoli, Andrea Bove, Riccardo Milia, Cristian Mameli, Claudio Cogotti, Lorenzo Loi, Marco Foddi, Mohamed Konate, Matteo Cosa, Federico Zucca. A disp. Omar Galizia, Fabio Biccheddu, Fabio Mastino, Luca Orgiana, Alessio Sireus, Francesco Marreddu, Manuele Melis. All. Andrea Marongiu.

Dorgalese: Roberto Sanna, Simone Busu, Ettore Musu, Gianni Ruiu, Franco Solinas, Giancarlo Piras, Giovanni Cadau, Fabrizio Lai, Graziano Malatesta, Alessio Bruno, Luca Congiu. A disp. Salvatore Ruiu, Simone Mameli, Leonardo Nonne, Lorenzo Rodriguez, Alessandro Muggianu, Mauro Loddo, Roberto Fancello. All. Giuseppe Bacciu.

Arbitro: Gabriele Caggiari di Cagliari; assistenti di linea: Flavio Pisu di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari.

La Dorgalese martedì 1 maggio affronterà il Tonara, vincitore della Coppa Italia di Eccellenza, per l’assegnazione della Supercoppa regionale.