22 November, 2024
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Da mercoledì 26 a sabato 29 agosto ritorna il festival Narcao Blues, sotto il titolo “Sardinia Plays The Blues”, progetto nato con il chiaro intento di trasformare una difficoltà in opportunità, nella seppur non semplice situazione creata dal Coronavirus, per meglio far conoscere agli amanti del genere di tutta Europa, lo straordinario talento dei bluesman sardi e, allo tempo stesso, le bellezze del Sud/Ovest dell’isola.
Si esibiranno nomi di spicco della scena blues nazionale ed una nutrita rappresentanza di quella locale: attesi sul palco di piazza Europa, nella consueta formula con due set per serata, la Treves Blues Band, la Gnola Blues Band, e i sardi Francesco PiuVittorio PitzalisIrene Loche, il duo Don Leone, i King Howl ed il Bad Blues Quartet.
«Le limitazioni derivanti dall’emergenza sanitaria non ci hanno permesso di costruire il nostro consueto programma in cui artisti internazionali si alternano a quelli nazionali e isolani – spiega il direttore artistico Gianni Melis -. Queste limitazioni, tuttavia, diventano un’occasione per ripensare il progetto, mettendolo al servizio dei bluesmen della nostra isola, dando loro visibilità.»
Sarà, dunque, una quattro giorni particolare, questa trentesima edizione di Narcao Blues, che l’associazione culturale Progetto Evoluzione, organizza con il contributo dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del comune di Narcao. Un’edizione particolare ma che saprà comunque regalare bella musica e tante emozioni al pubblico di Narcao Blues, con la fiducia «di poter tornare presto alla normalità», come si legge nel sito del festival, insieme all’invito alla prossima edizione del festival rivolto a «tutti coloro che non potranno esserci quest’anno». Nel rispetto delle misure precauzionali per contrastare e contenere il diffondersi del Covid-19, ogni serata non potrà, infatti, ospitare più di duecento spettatori. Per l’ingresso ai concerti non sono previsti biglietti ma un unico abbonamento (al costo di 20 euro), che si può acquistare solo presso la sede dell’associazione Progetto Evoluzione, a Narcao (in via Carbonia, 11) dalle 10.00 alle 13.00 dal lunedì al sabato.
 
Il compito di tenere a battesimo il trentesimo Narcao Blues, nella serata di mercoledì 26 agosto, spetta a due formazioni che salirono sul palco del festival proprio nella sua prima edizione. Apre, alle 21.30, la Gnola Blues Band capitanata da Maurizio Glielmo, artista dai lunghi e prestigiosi trascorsi nella scena del blues italiano. Per anni a fianco del grande Fabio Treves, il chitarrista e cantante lombardo ha calcato i palchi dei più importanti festival italiani e internazionali, dando così vita a questo progetto che nasce ufficialmente nel 1989 con l’obbiettivo iniziale di percorrere gli itinerari più classici del blues degli standard sino a fondere gli elementi della tradizione in interessanti composizioni originali. Ad affiancare Maurizio Glielmo sul palco di piazza Europa ci saranno Paolo Legramandi (basso e voce) e Cesarone Nolli (batteria e percussioni e voce).
 
Alle 23 un’altra vecchia conoscenza del festival ricamerà blues nella notte narcarese: in scena Fabio Treves, “il puma di Lambrate”, con la sua Treves Blues Band con la quale ha festeggiato nel 2014 i suoi prolifici quarant’anni di carriera (ricevendo l’Ambrogino d’oro, importante riconoscimento conferito dal Comune di Milano per i suoi meriti artistici), percorsi con coerenza e passione sulla lunga e tortuosa strada della “musica del diavolo”: un cammino cominciato nel 1974 quando l’allora ventiquattrenne armonicista lombardo fondò la formazione con l’intento di divulgare i valori del blues, le sue storie ed i suoi impareggiabili interpreti. Unico artista italiano ad aver condiviso il palcoscenico con Frank Zappa, Fabio Treves – che vanta anche collaborazioni con pilastri del genere come Sunnyland Slim, Johnny Shines, Homesick James, Billy Branch, Dave Kelly, Paul Jones – ha festeggiato lo scorso novembre le sue prime settanta primavere. A Narcao sarà accompagnato da Ale “Kid” Gariazzo (chitarre, mandolino, ukulele, lap steel, voce), Gabriele “Gab D” Dellepiane (basso) e Massimo Serra (batteria, percussioni). “Down The Line” è l’ultimo lavoro del gruppo, uscito nel 2015 sotto l’etichetta Appaloosa/IRD e prodotto da Cesare Nolli e Paolo Legramandi.
 
Un altro piacevole ritorno in apertura della serata di giovedì 27 agosto: alle 21.30 ,riabbraccerà virtualmente il pubblico di Narcao Blues il duo Don Leone, composto dai sulcitani Donato Cherchi (voce) e Matteo Leone (chitarra e batteria), un progetto nato dall’urgenza espressiva dei suoi musicisti dopo un’intensa attività su palcoscenici regionali e nazionali. Chitarra slide, battiti di mani, voci rauche e una vecchia valigia sulla quale tenere il tempo: è questa l’essenza di Don Leone, vincitore dell’edizione 2017 dell’Italian Blues Challenge che l’ha portato a competere nella finale dell’European Blues Challenge 2018 ad Hell in Norvegia e alle semifinali mondiali dell’International Blues Challenge a Memphis.
 
Chiusura della seconda serata con l’heavy blues dei cagliaritani King Howl, formazione attiva dal 2009 e composta da Diego Pani (voce ed armonica), Marco Antagonista (chitarra) e Alessandro Cau (basso) e Alessandro Sedda (batteria). I suoni della prima metà del Novecento, di grandi del blues come Son House, Howlin’ Wolf e Robert Johnson, vengono filtrati assumendo nuove forme, incorporando gli stili dello stoner rock, della psichedelia, in un crossover elaborato in maniera spontanea.
 
Il ruvido e graffiante Bad Blues Quartet approda sul palco di piazza Europa venerdì 28 agosto per presentare il suo secondo album, “Back On My Feet“, prodotto dall’etichetta Talk About Records (2019) e patrocinato dall’associazione Blues Made in Italy. Composta da Eleonora Usala (voce), Federico Valenti (chitarra), Frank Stara (batteria) e Gabriele Loddo (basso) la band isolana, attiva dal 2014, ritorna a Narcao con nuova energia e consapevolezza, traducendo in musica gli ultimi due intensi anni, ricchi di importanti esperienze in alcuni tra i palcoscenici più rappresentativi in Italia.
 
A farla da padrona nel secondo set (ore 23.00) sarà la regina del blues isolano, Irene Loche, sul palco con un progetto in cui sonorità folk e soul si incontrano, e dove accordature aperte e ritmi lontani diventano protagonisti. Dal 2015, la cantautrice e chitarrista oristanese è ufficialmente artista Magnatone USA, unica italiana nel panorama mondiale insieme a Jeff Beck, Billy Gibbons, Keith Richards, Jackson Browne, Neil Young, tra gli altri. Dal 2018 è diventata, inoltre, artista della Asher Guitars & Lap Steels, insieme ad artisti come nomi del calibro di Ben Harper, Jackson Browne, David Crosby, Marc Ford, Gregg Leisz, James Valentine, Zack Brown. Al fianco di Irene Loche, venerdì 28 a Narcao, ci saranno Andrea Sanna al Feder Rhodes e organo Hammond, Gian Luca Canu al basso e Alessandro Cau alla batteria.
 
Sipario sul trentesimo Narcao Blues sabato 29 agosto: l’ultima serata, solitamente occasione per salutare in bellezza ogni edizione del festival, quest’anno non potrà ospitare la consueta festa, ma offrirà al pubblico la musica di due punte di diamante del blues in Sardegna. L’apertura, alle 21.00, è affidata a Vittorio Pitzalis, che grandi consensi ha raccolto con la sua prima pubblicazione, il disco “Jimi James”, prodotto dall’etichetta MGJR Records nel 2017 (vincitore del premio Mario Cervo come migliore produzione discografica in Sardegna nel 2018). L’album, acclamato al Delta Blues di Rovigo nel giugno 2018, gli ha permesso di volare negli Stati Uniti, dove nel 2019 ha concorso alla trentacinquesima edizione dell’IBC International Blues Challenge. Nel corso della sua carriera, Vittorio Pitzalis si è esibito su alcuni tra i palcoscenici più importanti della scena nazionale. Nel 1994 ha guadagnato la prima posizione al concorso indetto dal Narcao Blues Festival e nel 1995 si è aggiudicato il primo gradino del podio nel contest organizzato dal festival “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”.
 
Chiusura in bellezza, alle 23.00, con Francesco Piu, bluesman che può essere definito uno dei figli del festival di Narcao: l’artista sassarese presenterà il suo nuovo album, “Crossing” (Appaloosa, 2019), in cui porta idealmente Robert Johnson ed i suoi brani leggendari nel Mediterraneo, attraverso la sua voce e lo slide della sua chitarra elettrica, colorandoli con le percussioni africane e mediorientali, le corde arabe, greche, l’elettronica e i suoni ancestrali della Sardegna (launeddas e canto a tenore). Sul palco, insieme a Francesco Piu, ci saranno Francesco Ogana (bouzouki, oud, guitalele, chitarra elettrica), Gavino Riva (basso), DJ Cris (samples, scretches), Paolo Succu (batteria, darbuka, djembè) e Bruno Piccinnu (calebasse, djembè, bongos).
 
Grazie alla collaborazione con una squadra di professionisti audio/video, le sei formazioni sarde di scena al festival, tra le migliori espressioni del panorama blues isolano, si esibiranno e verranno videoregistrate nei giorni della manifestazione in altrettanti, suggestivi scenari per mostrare le unicità del territorio, spaziando dall’archeologia classica a quella industriale, dal mare alle zone interne, dall’enogastronomia agli usi e costumi tradizionali, esplorando e rivisitando le polverose strade del blues, declinate nelle ormai mitiche dodici battute. Un progetto che si muoverà dunque su un percorso musicale le cui coordinate si dirameranno da quello arcaico importato dall’Africa, a quello rurale nato nelle piantagioni di cotone, passando per quello acustico legato alla caduta dello schiavismo, fino a quello elettrico, definito Chicago Blues, senza trascurare quello delle contaminazioni presente oramai in tutti i generi musicali contemporanei.
 
Frutto concreto del progetto sarà la produzione di un DVD nel quale troveranno posto le sei formazioni isolane chiamate a esibirsi dal vivo nei luoghi del territorio sulcitano. Il prodotto finale permetterà il raggiungimento di un duplice obbiettivo: far conoscere a tutti i professionisti che si occupano di blues a livello internazionale le potenzialità musicali della nostra isola, e, allo stesso tempo, promuovere le bellezze naturalistiche del territorio.
 
Tutte le fasi legate alla realizzazione del DVD saranno a carico dell’associazione Progetto Evoluzione; una volta mixato e ottenuto il master, con la collaborazione dell’EBU (European Blues Union) e dell’IBU (Italian Blues Union), organizzazioni di cui Narcao Blues fa parte, il disco video digitale verrà stampato e consegnato a tutti gli iscritti delle due associazioni. Allegato al DVD un libretto cartaceo che conterrà la descrizione dei luoghi e le biografie delle band.

Fabio Treves

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Definito il programma completo dei concerti della XXXII edizione di “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”, a Sant’Anna Arresi fervono i preparativi per l’attesissima nuova edizione del festival che sarà interamente dedicata a Max Roach e all’evoluzione della musica contemporanea e nel particolare al variopinto panorama degli strumenti a percussione. 

Lo straordinario scenario di Piazza del Nuraghe ha ipnotizzato da sempre non solo artisti e pubblico ma anche tantissimi operatori della comunicazione che per quasi sette lustri di questa rassegna e sin dai suoi primordi, con il loro lavoro hanno compreso e testimoniato quella che è stata l’evoluzione della musica e del jazz in particolare di questo ultimo secolo. Gli stessi padri fondatori della rassegna compresero sin da subito l’importanza che per questo festival avrebbe assunto la qualità sonora nell’economia artistico-culturale dell’intero Progetto tanto da trasformare l’incantevole location in una sorta di sala d’incisione a cielo aperto. Considerate poi le pubblicazioni discografiche che negli anni si sono susseguite non desta più meraviglia il fatto che sempre più artisti di caratura internazionale scelgano proprio Piazza del Nuraghe per effettuare registrazioni che poi diventeranno supporti sonori destinati alla distribuzione sul mercato mondiale proprio come hanno fatto artisti come Rob Mazurek con l’Explonding Star Orchestra, Roscoe Mitchell, Lawrence D. “Butch” Morris, Amiri Baraka, Evan Parker solo per citarne alcuni.

L’Associazione Punta Giara, in una nota, nel ringraziare tutto il suo Staff per avere ideato e realizzato ognuno di questi progetti esprime inoltre grande riconoscenza a tutti i tecnici: Live Studio, Rockhaus, Paolo Zucca, Pierpaolo Meloni che hanno reso possibile la concreta realizzazione di ogni singola registrazione. La XXXII edizione di “Ai confini tra Sardegna e Jazz”, apre ancora una volta i suoi confini al mondo e alle nuove esperienze discografiche che durante il prossimo festival verranno presentate in anteprima assoluta con un’apposita conferenza stampa che si svolgerà il 4 settembre 2017, alla presenza dei musicisti, dei tecnici e dell’Associazione Culturale Punta Giara.

Il 2017 rappresenta un anno importantissimo in fatto di registrazioni live che a Sant’Anna Arresi costituiscono da sempre motivo di orgoglio ed elemento fondante della nostra produzione discografica. La prossima edizione sarà occasione attesa per far conoscere il nuovo album dei Summit Quartet. Formazione e progetto ideati e realizzati interamente, durante e per il Festival 2016. Il Summit Quartet si è da subito distinto per la complessità musicale e la ricchezza delle possibilità espressive che hanno esaltato allo stesso tempo le capacità di ogni singolo componente e dell’intero gruppo. Il concerto di questa originale formazione ha incassato da subito ottimi riscontri della critica che lo ha identificato come una delle migliori performances in seno alla XXXI edizione. Nulla da stupirsi se si considera la genialità e la poliedricità musicale dei componenti di questo quartetto. A partire da Mats Gustafsson formatosi nel rock – jazz scandinavo degli anni ’80, una carriera costellata di importanti collaborazioni, incisioni e concerti in ogni angolo di mondo. Dedito all’esplorazione dell’infinito universo delle percussioni, altro componente di spicco del Summit è Hamid Drake, potente batterista dotato di infinita sensibilità ed intelligenza spirituale che lo rendono umano e al contempo geniale. Il quartetto conta poi la presenza di altri due talentuosi esponenti del jazz mondiale, Ken Vandermark, sax tenore forte ed espressivo e grande improvvisatore, che riceve il premio “genius” nel 1999 lasciando a bocca aperta l’intero mondo del jazz, e Luc Ex, versatile componente dei The Ex, che vanta una grande quantità di collaborazioni non convenzionali su diversi stili musicali.

Il progetto del Summit Quartet si presenta come una brillante intuizione creativa della musica contemporanea, originale ma anche ispirata alla grande eredità musicale e jazzistica del passato. Non a caso l’album si presenta come un bellissimo vinile a quattro facce, contenente 7 pezzi originali, che si distingue per la grafica singolare ispirata all’istrionico Frank Zappa protagonista della scorsa edizione del festival che ha troneggiato anche sui manifesti della stessa. Nella stessa conferenza stampa, verranno presentate altre produzioni musicali figlie del Festival, gli album di: Andrea Massaria Octet “Zappa Speech Project” e i Flut3ibe. In vista del 2018 ci sarà una nuova uscita discografica distribuita della RogueArt che presenterà il nuovo lavoro Live in Sant’Anna Arresi ad opera di Roscoe Mitchell con Matthew Shipp. Questa pubblicazione sarà presentata in data 27 gennaio 2018 alla Carnegie Hall di New York, nel corso di una conferenza stampa e di un concerto, alla presenza delle maggiori testate del settore a livello nazionale ed internazionale e dei rappresentanti dell’Associazione Culturale Punta Giara. L’associazione, infine, sta lavorando per realizzare in occasione di questo importante evento, una tre giorni di promozione a carattere culturale e turistica dell’intera nostra isola, con artisti, materiale video e fotografico che saranno presentati prima, durante e dopo il concerto.

1-10/09/16, Sant’Anna Arresi (CI), Piazza del Nuraghe – AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ 2016; 10/09/16 – “SUMMIT QUARTET”, Ken Vandermark sax, Hamid Drake batteria, Mats Gustafsson sax, Luc Ex chitarra basso – Luciano Rossetti © Phocus Agency – TUTTI I DIRITTI RISERVATI

1-10/09/16, Sant’Anna Arresi (CI), Piazza del Nuraghe – AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ 2016; 10/09/16 – “SUMMIT QUARTET”, Ken Vandermark sax, Hamid Drake batteria, Mats Gustafsson sax, Luc Ex chitarra basso – Luciano Rossetti © Phocus Agency – TUTTI I DIRITTI RISERVATI

1-10/09/16, Sant’Anna Arresi (CI), Piazza del Nuraghe – AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ 2016; 10/09/16 – “SUMMIT QUARTET”, Ken Vandermark sax, Hamid Drake batteria, Mats Gustafsson sax, Luc Ex chitarra basso – Luciano Rossetti © Phocus Agency – TUTTI I DIRITTI RISERVATI

1-10/09/16, Sant’Anna Arresi (CI), Piazza del Nuraghe – AI CONFINI TRA SARDEGNA E JAZZ 2016; 10/09/16 – “SUMMIT QUARTET”, Ken Vandermark sax, Hamid Drake batteria, Mats Gustafsson sax, Luc Ex chitarra basso – Luciano Rossetti © Phocus Agency – TUTTI I DIRITTI RISERVATI

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L’armonica a bocca sarà la protagonista assoluta questa sera, al festival blues “Narcao Blues”, che nell’edizione di quest’anno (la numero ventisette) onora la memoria di un grande interprete proprio di quello strumento a fiato: l’americano James Cotton, nome di spicco  a Narcao cinque estati fa, venuto a mancare lo scorso marzo, quasi ottantaduenne; un musicista che è stato capace di trasformare l’armonica in una “nave a vapore, un treno, un sassofono, un uragano, un usignolo”, come scrisse in un suo numero la celebre rivista statunitense Down Beat

A salire per primo, alle 21.30, sul palcoscenico di piazza Europa sarà una vecchia conoscenza del festival nel paese dell’alto Sulcis: Fabio Treves, tra i musicisti più importanti della scena blues nazionale, che ha festeggiato di recente i suoi prolifici quarant’anni di carriera (nel 2014 ha ricevuto l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano per i suoi meriti artistici), quattro decenni percorsi con coerenza e passione sulla lunga e tortuosa strada della “musica del diavolo”: un cammino cominciato nel 1974 quando l’allora ventiquattrenne armonicista lombardo fonda la Treves Blues Band con l’intento di divulgare i valori del blues, le sue storie e i suoi impareggiabili interpreti. Unico italiano ad aver condiviso il palcoscenico con Frank Zappa, “il puma di Lambrate” ha suonato nel corso della sua carriera con pilastri del genere come Sunnyland Slim, Johnny Shines, Homesick James, Billy Branch, Dave Kelly, Paul Jones, Alexis Korner, Bob Margolin, Sam Lay, David Bromberg, Eddie Boyd e Mike Bloomfield, ha ospitato nei suoi dischi e dal vivo Roy Rogers, Chuck Leavell, Willy DeVille, John Popper, Linda Gail Lewis, Warren Haynes e ha prestato la sua armonica anche a molti artisti italiani, come Angelo Branduardi, Pierangelo Bertoli, Elio e le Storie tese, Eugenio Finardi, Ivan Graziani, Shel Shapiro, Francesco Baccini, Giorgio Conte, Marco Ferradini, Riccardo Cocciante. Domani sera (giovedì 20) si presenterà al pubblico di Narcao alla testa della Treves Blues Band, affiancato da Ale “Kid” Gariazzo (chitarre, mandolino, ukulele, lap steel, voce), Gabriele “Gab D” Dellepiane (basso) e Massimo Serra (batteria, percussioni). 

Alle 22.30 un altro gradito ritorno sotto le stelle del Sulcis: il secondo set vedrà infatti al centro dei riflettori Charlie Musselwhite, autentico genio dell’armonica a bocca, artista rivoluzionario sin dai primi anni Sessanta, capace sempre di innovare e rinnovarsi ma rimanendo allo stesso tempo fermamente legato alle radici del blues. Accanto a lui, sul palco di piazza Europa, Matt Stubbs alla chitarra, Randy Bermudes al basso e June Core alla batteria. Nato nel 1944 da una famiglia di manovali a Kosciusko, nel Mississippi, cresciuto a Memphis dove, ancora ragazzino, lavora come scavatore, è a Chicago che Charlie Musselwhite inizia a costruire la sua carriera di bluesman: di giorno fa il manovale, la sera si intrattiene nei club coltivando amicizie con musicisti come Little Walter, Big Walter, Sonny Boy Williamson, Big Joe Williams, Muddy Waters e Howlin’ Wolf  e  iniziando a venire pagato per suonare nel quartiere dove vive nel South Side. La sua singolare vocalità, la sua melodica armonica e il sound profondamente country blues della sua chitarra, accompagnano perfettamente le sue spesso autobiografiche e memorabili canzoni originali nate nel corso di una carriera costellata di premi e riconoscimenti e che conta oltre trenta album all’attivo, dal primo “Stand Back! Here Comes Charlie Musselwhite’s South Side Band” del 1967, ai più recenti “Get Up!” con Ben Harper, del 2013, e “I Ain’t Lyin’…”, un live del 2015.

Spenti i riflettori sul palco di piazza Europa, la notte a Narcao proseguirà all’insegna dell’armonica anche con l’appuntamento dopo concerto, in località Santa Croce. A tenere banco, stavolta, il giovane talento isolano Moses Concas, musicista che lo scorso anno ha riscosso ampi consensi di pubblico e critica conquistando la corona dell’Italia’s Got Talent (programma televisivo basato sul format anglo-statunitense Got Talent, ideato da Simon Cowell) con il suo trascinante mix di armonica e beatbox: una scelta stilistica maturata attraverso un percorso artistico che dalla Sardegna l’ha portato a viaggiare per l’Europa per approdare successivamente nella ricca e multietnica scena londinese. 

Venerdì 21 luglio il festival vivrà la sua terza serata interamente a stelle e strisce con i concerti del chitarrista Eric Sardinas e del poliedrico Otis Taylor, mentre nel dopo concerto saranno ancora i Superdownhome, già in azione nella serata inaugurale, ad accompagnare ai confini dell’alba la penultima notte della rassegna. 

Il biglietto intero per l’ingresso a ciascuna serata del festival in programma in piazza Europa costa 12 euro, il ridotto 10. 30 euro il prezzo dell’abbonamento per le quattro serate. Prevendita nei punti vendita del circuito Box Office Sardegna.

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Si è conclusa ieri sera, con due straordinari concerti, in una piazza del Nuraghe piena e particolarmente coinvolta, la XXXI edizione del festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”.

Ha aperto la serata il Summit Quartet, composto da Mats Gustafsson, Ken Vandermark, Hamid Drake e dal bassista Luc Ex. Tutti e quattro già protagonisti di questa edizione del festival, hanno proposto un progetto originale che ha prodotto un concerto che per gli appassionati sarà difficile dimenticare.

La chiusura della serata e del festival è stata affidata a Daniele Sepe, sassofonista italiano molto conosciuto che ha sviluppato un’enormità di progetti in diversi campi della musica. Un talento multiforme che non ha mai nascosto la passione per Frank Zappa, infatti il suo progetto per questa serata si chiama Direction Zappa. Daniele Sepe ha analizzato i risvolti della musica zappiana e le sue enormi potenzialità, per fare questo ha allestito un sestetto che oltre lui vede Dean Bowman (voce) Davide Castigliola (piano) Gio Cristiano (chitarra) e dallo straordinario ed instancabile Hamid Drake alla batteria.

Questo concerto pieno di ritmi, melodie e suggestioni zappiane ha dato l’arrivederci alla XXXII edizione di “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”.

«E’ presto per fare bilanci ma l’edizione che sta per concludersi è stata densa di grandissime soddisfazioni e grandissima musica – si legge in una nota dell’associazione culturale Punta Giara -. Il programma di quest’anno è stato considerato dai giornalisti internazionali uno dei più affascinanti e creativi di tutto il panorama mondiale, lo dimostra la fitta presenza dei media al nostro festival cosa che ci onora ma al tempo stesso ci consegna grandi responsabilità per l’edizione che verrà. Per questo motivo l’assemblea dei soci di Punta Giara ed il suo direttore artistico Basilio Sulis, visto il successo della manifestazione e ritenendo che ci siano le precondizioni che lo permettono, possono annunciare date e tema per l’anno prossimo. Il festival si svolgerà dall’1 al 10 settembre 2017 ed avrà come titolo “Bum Bum Bum-Tutte le Muse del Batterista”. L’associazione Punta Giara ha deciso di bandire un concorso di idee sul tema dell’anno prossimo e per questo selezionerà giornalisti, critici e studenti di giornalismo che vorranno partecipare al progetto. Le iscrizioni saranno aperte dal 1/10/2016 e dovranno essere presentate entro e non oltre il 30/12/2016.»

Tutte le modalità, i dettagli ed i premi saranno disponibili dal 1/10/2016 nel nostro sito www.santannarresijazz.it .

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Si conclude questa sera la XXXI edizione del festival internazionale “Ai Confini Tra Sardegna e Jazz”. Alle 21.00 andrà in scena il Summit Quartet. Il quartetto è composto da Mats Gustafsson, Ken Vandermark, Hamid Drake e dal bassista Luc Ex. Conosciamo singolarmente il valore dei musicisti in programma, già protagonisti di questa edizione, ma non li abbiamo mai sentiti in questa formazione che potrà solo stupirci per le potenzialità messe in campo. L’ensemble è un progetto originale creato per il nostro festival e siamo sicuri che stasera regalerà un concerto difficile da dimenticare.

La chiusura della serata e del festival è affidata a Daniele Sepe, sassofonista italiano molto conosciuto che ha sviluppato un’enormità di progetti in diversi campi della musica. Un talento multiforme che non ha mai nascosto la passione per Frank Zappa, infatti il suo progetto per questa serata si chiama Direction Zappa. Sepe analizzerà i risvolti della musica zappiana e le sue enormi potenzialità, per fare questo ha allestito un sestetto che oltre lui vede Dean Bowman (voce) Davide Castigliola (piano) Gio Cristiano (chitarra) ed Hamid Drake (batteria).

Questo concerto pieno di ritmi, melodie e suggestioni zappiane, ma non solo, sarà il nostro arrivederci alla XXXII edizione di “Ai Confini Tra Sardegna e Jazz”.

Per questo motivo l’assemblea dei soci di Punta Giara ed il suo direttore artistico Basilio Sulis, visto il successo della manifestazione e ritenendo che ci siano le precondizioni che lo permettono, possono annunciare date e tema per l’anno prossimo. Il festival si svolgerà dall’1 al 10 settembre 2017 ed avrà come titolo “Bum Bum Bum-Tutte le Muse del Batterista”.

L’Associazione Punta Giara ha deciso di bandire un concorso di idee sul tema dell’anno prossimo e per questo selezionerà giornalisti, critici e studenti di giornalismo che vorranno partecipare al progetto. Le iscrizioni saranno aperte dal 1/10/2016 e dovranno essere presentate entro e non oltre il 30/12/2016. Tutte le modalità, i dettagli ed i premi saranno disponibili dal 1/10/2016 nel nostro sito www.santannarresijazz.it .

L’edizione del 2016 ha anche segnato un impegno importante del festival per la raccolta fondi dedicata alla ricostruzione del teatro “Giuseppe Garibaldi” di Amatrice e per la solidarietà in genere, per dare un contributo attivo e per sensibilizzare artisti e pubblico come testimonia lo speciale “Il jazz per ricostruire” che raccoglie le testimonianze registrate durante il festival e andato in onda il 9 settembre su RAI 5.

Inoltre, in collaborazione con l’Associazione Diomira, per tutta la durata del festival, l’associazione Punta Giara ha ospitato 12 migranti provenienti dall’Africa devastata dalle guerre. A loro è stata offerta la possibilità di vivere il festival in tutte le sue declinazioni con la speranza che la musica possa alleviare in modesta misura le sofferenze terribili che hanno vissuto e continuano a vivere.

La manifestazione è stata resa possibile dai contributi della Regione Sardegna, assessorati del Turismo, Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo, la nuova provincia del Sud Sardegna, il comune di Sant’Anna Arresi, la Fondazione Banco di Sardegna, Automobili Cocco, Nieddittas la Cantina Mesa.

E ancora dal lavoro assicurato dai soci e tutti coloro che hanno colaborato per e con il festival a partire dai tecnici di Giovanni Carlini “Live Studio”, Mokkes’s Backline, gli albergatori e ristoratori di Sant’Anna Arresi e tutti coloro che si sono impegnati nell’offrire ospitalità a musicisti e pubblico presente quest’anno.

Allegato l’album della serata di ieri, con il piano solo di Cooper Moore e il progetto originale di Mats Gustafsson.

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Dopo la granse serata di ieri, oggi è una giornata fondamentale per l’Associazione Culturale Punta Giara, infatti dalle ore 11 del giorno 3 Settembre presso i locali del ristorante “La Peschiera” a Porto Pino, saranno presentati tre importantissimi progetti.

I giornalisti, i fotografi ed il pubblico presenti al festival potranno partecipare alla conferenza stampa di presentazione del disco live realizzato da Matthew Shipp in collaborazione con l’Associazione Culturale Punta Giara, proprio a Sant’Anna Arresi nel 2004 col gigantesco sassofonista Dave S. Ware. Shipp parlerà appunto dell’orgoglioso omaggio reso al musicista scomparso improvvisamente nel 2012.

David S. Ware è stato uno dei maestri dell’improvvisazione radicale ed ha formato con Shipp (insieme nello stesso quartetto per ben quindici anni) uno dei progetti più interessanti della XIX edizione del nostro festival e per questo fissato per sempre su supporto. Il concerto ci restituisce la figura del sassofonista non solo come strumentista ma nella sua potente immagine di compositore. Il disco è una coproduzione della casa discografica Fidelity e dell’Associazione Culturale Punta Giara, la registrazione è stata effettuata da Paolo Zucca e le foto da Silvia Plachy e Luciano Rossetti.

Questa produzione conferma ancora una volta il ruolo attivo della nostra Associazione nel panorama del jazz mondiale

Successivamente sarà illustrato il bellissimo libro dedicato ad uno dei più importanti batteristi sardi, Billy Sechi. “Billy! La vita e la musica di Roberto Billy Sechi, batterista jazz (1959-2005)” a cura di Claudio Loi è un viaggio dolcissimo tra le testimonianze degli amici e dei colleghi di Billy illustrate dalle fotografie di Agostino Mela.

Inoltre sarà presentata anche la raccolta di poesie del dott. Andrea Pilloni intitolata “Il Volo dell’Anima”. Lo scrittore e medico torna a Sant’Anna Arresi, paese che gli diede i natali, per offrirci un florilegio di versi scritti individuando nella poesia gli effetti terapeutici nel manifestare alcune delle emozioni più intime racchiuse e sepolte dentro ognuno di noi.

Alle 21.00 riprendono i concerti sotto lo sguardo millenario dell’antico Nuraghe di Piazza dei Martiri.

Il primo set è affidato ad uno dei più importanti e seminali pianisti del jazz contemporaneo, Matthew Shipp. Il pianista del Delaware è cresciuto con musicisti del calibro di Roscoe Mitchell e David S. Ware, prima di iniziare a comporre la sua musica e dedicarsi al linguaggio libero dell’improvvisazione.

E’ proprio il linguaggio la parte fondamentale del percorso di Shipp, che attraverso una ricerca costante e continua riesce a rinnovare in maniera sorprendente la materia musicale che di volta in volta si trova ad affrontare.

Shipp eseguirà un solo di pianoforte che ha tutte le caratteristiche per diventare un’esperienza unica ed irripetibile per lo spettatore.

A seguire la formazione tedesca degli Andromeda Mega Express. Un treno sonoro si scaglierà sul palco del festival!

17 musicisti per un ensemble che ha in se tutte quelle caratteristiche che sarebbero piaciute a Frank Zappa. La band proveniente dalla Germania incarna con la tipica precisione teutonica, un mix di musica contemporanea che sfiora ogni ambito musicale del 900. E’ inevitabile riscontrare il seme zappiano in questa formazione che promette non solo musica altissima ma anche quel divertimento e quell’ironia tipica del compositore di Baltimora.

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Dopo l’infuocato concerto del trio di Sean Noonan ed il meraviglioso ensemble guidato dalla violoncellista Tomeka Reid, il festival “Ai Confini Tra Sardegna e Jazz” presenta oggi la seconda serata sullo storico palco di Piazza del Nuraghe.

Alle ore 21.00 salirà sul palco il coro più importante della musica sarda, i Tenores di Bitti “Remunnu ‘E Locu”. I Tenores sono legati a Zappa da una storia antica. Zappa durante un suo tour in Italia ebbe modo di ascoltare la loro musica ed apprezzarla rimanendone talmente affascinato tanto da volerli campionare per un nuovo progetto che però non vide mai la luce a causa della prematura morte del compositore. Stasera sarà il turno di “Bovine Music”, definizione di Zappa stesso riguardo al canto a tenores. Il concerto vuole ricreare quelle atmosfere che affascinarono Zappa e dimostrare come le intuizioni geniali dell’italo-americano siano ancora espandibili e piene di vita.

La chiusura della serata spetterà al batterista Sean Noonan. Già ieri Noonan ha dato dimostrazione di come le sue capacità tecnico-compositive siano smisurate e stasera metterà la sua arte al completo servizio di Zappa in un progetto a lui dedicato ed intitolato Zappanation.

Un nutrito ensemble formato da Sean Noonan (batteria, voce, composizione), Johnny Richards (tastiere), Michael Bardon (basso), Norbert Buerger (chitarra), Harry Saltzman (sax), Valerie Welbanks (violoncello), Mandhira De Saram (violino), Richard Jones (viola), Patrick Dawkins (violino), analizzerà e personalizzerà lo stretto rapporto che intercorre fra Zappa ed uno dei suoi conclamati maestri, Edgard Varese. Il concerto, progetto originale creato appositamente per il festival arresino, si presenta come uno dei più eccitanti del programma vista l’apertura nei confronti dell’intero universo musicale.

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Prenderà il via domani, 1 settembre 2016, la XXXI edizione del festival “Ai Confini Tra Sardegna e Jazz”L’associazione culturale Punta Giara anche quest’anno ha allestito un programma ad altissima caratura che ha suscitato interesse e rispetto sia in ambito nazionale che internazionale.

Il tema che si svilupperà nei dieci giorni di concerti sarà basato sul rapporto che intercorre fra Frank Zappa e la musica jazz.

La curiosità che sta alla base di questo progetto è in quale modo l’enorme produzione del musicista di Baltimora può considerarsi eredità per il futuro a distanza di 26 anni dalla morte del grandissimo compositore contemporaneo.

La prima serata vedrà alternarsi sul palco il poliedrico batterista americano Sean Noonan e la violoncellista Tomeka Reid.

Sean Noonan è un batterista e compositore che ha sperimentato e continua a farlo, ogni angolo dell’universo musicale. Il suo è un approccio “punk” alla musica alla quale conferisce una forza devastante portandola in direzioni nuove attraverso una geniale miscellanea sonora sospesa tra ritmi afro-metropolitani e jazz contemporaneo. Si esibirà con il suo trio composto da Johnny Richards (tastiere) e Michael Bardon (basso)  in un progetto chiamato “Memorable Sticks”. 

Il set successivo sarà tutto per una vecchia conoscenza del palco del Nuraghe, Tomeka Reid.

La violoncellista chicagoana si presenterà col suo quartetto composto da Mary Halvorson (chitarra), Jason Roebke (basso) e Tomas Fujiwara (batteria). Questo è il primo progetto che la vede anche nel ruolo di leader.

Il suo stile melodico e raffinato l’ha fatta diventare un punto di riferimento importantissimo per il jazz che conta. Le sue collaborazioni con Braxton, Roscoe e Nicole Mitchell sono la testimonianza della sua sensibilità musicale e capacità tecnica. Domani sarà sul palco in veste di compositrice e guida di un ensemble che sorprenderà per groove ed tensione melodica.

Memorable Sticks by Sean Noonan Trio

Il batterista / compositore Sean Noonan vede se stesso come un cantoutore dei giorni nostri. Con lo spirito di quei  narratori africani, Noonan vaga per il mondo raccogliendo storie, leggende e folklore come un Alan Lomax punk jazz. I tesori che trova lungo il percorso vengono filtrati attraverso la sua particolare visione per diventare suoni imprevedibili che arrivano da lontano e articolano uno spettro di suoni che  Noonan combina con l’eloquenza di un bardo irlandese, i ritmi narrativi di Samuel Beckett, e la fisicità grezza di un pugile di strada.

Un batterista irlandese-americano con una inclinazione teatrale e una passione per i ritmi africani, le escursioni di Noonan riportano entrambe le geografie, lo portano agli angoli lontani del mondo per studiare le tradizioni culturali e concettuali mentre esplora i limiti esterni della musica tra Harmolodic jazz, rock bleeding-edge o influenze classiche d’avanguardia. La sua teoria dell’“errante folk” cattura l’inafferrabilità della continua evoluzione delle tradizioni musicali del mondo e li orienta nuovamente attraverso la sua particolare lente.

Quella musa nomade ha portato Noonan in un gran numero di direzioni inaspettate, con conseguente esplosione di pubblicazioni dinamiche  e progetti che abbracciano più di 19 album e centinaia di performance in più di una dozzina di paesi, tra cui ad esempio festival internazionali come Vilnius Jazz Festival, Vancouver Jazz, Caldaro Pop Festival, Festival del Cinema americano, EFG London Jazz, Bergen Natt Jazz e Jazz Liegi. Ha lavorato con una serie incredibile di artisti provenienti da tutta la mappa letteraria e musicale, tra cui Abdoulaye Diabaté, Marc Ribot, Jamaaladeen Tacuma, Mat Maneri, Susan McKeown, e di Can Malcolm Mooney.

I risultati assumono molte forme, ogni tanto sorprendenti e creative come l’ultimo lavoro: attualmente include il Pavees Eletric Trio, con il tastierista Johnny Richards di base in UK e il bassista Michael Bardon, e rappresenta  l’ultimo capitolo della serie della  Pavees Dance  di Noonan che combina funk, punk e jazz con lo spirito dei viandanti irlandesi; Zappanation,  progetto di una ensamble di 10 pezzi  che insieme ionizzano la musica di Frank Zappa e Edgard Varèse; Bartalk, un assolo di batteria in una  performance spasmodica; Brooklyn Lager Trio, un bavarese punk-jazz sax / chitarra / una triade dibatteria  (alcuni credono Noonan è la reincarnazione di re Ludwig II, l’ultimo monarca bavarese); o la sua serie continua di concerti di percussione per orchestra.

Tutto è iniziato nella città di Brockton, Massachusetts, città natale di pugili leggendari Rocky Marciano e Marvin Hagler – forse ci danno  qualche spiegazione sullo spirito combattivo del batterista. Noonan ha lasciato Brockton per studiare musica al Boston Berklee College of Music e ha conseguito il Master in composizione musicale dal Aaron Copland Music School nel Queens, NY. Ha trascorso una parte di quegli anni sull’isola di Sanibel, in Florida, appoggio del  leggendario cantante di Hollywood Marni Nixon – una  improbabile fucina  della teatralità che avrebbe poi portato nelle proprie esibizioni.

Noonan ha fatto il suo debutto discografico con un Trio Jazz acustico di pianoforte, con il bassista / educatore John Lockwood of The Fringe. Si stabilì a New York City nel 1999, integrandosi rapidamente con la fruttuosa scena underground  che emerge dalla famosa fabbrica Knitting. Ha formato l’importante jazz-punk trio THE HUB con il bassista Tim Dahl e il sassofonista Paul-Alexandre Meurens così come un progetto di duo eclettico con il chitarrista Aram Bajakian, ma il suo percorso è stato deviato quattro anni più tardi, quando un incidente d’auto quasi mortale in Italia lo ha portato per  il lungo periodo di recupero  a dedicarsi  alla combinazione i suoi due amori musicali: jazz e ritmi africani.

La conseguente voglia di viaggiare lo ha portato nel 2008 in un viaggio in Bamako, in Mali e fare una prima esperienza da  Occidentale con le tradizioni dei cantori africani accanto al cantante / chitarrista del Mali Abdoulaye Diabaté. Quel viaggio culminò con l’album multi-culturale Boxing Dreams, una manifestazione del progetto amorfo afro-celtico punk-jazz di Noonan  prodotta dalla Noon, che ha pubblicato cinque diversi  album  tra il 2006 e il 2011 ed è stato oggetto di documentario del regista Tom Asma Essere prodotta da Noon .

Tomeka Reid Quartet

Recentemente descritta come un “New Jazz Power Source” dal New York Times, la Chicagoana violoncellista/compositrice/didatta Tomeka Reid si è rivelata uno  dei musicisti più originali, versatili, e curiosi della vivace  scena musicale creativa di Chicago  negli ultimi dieci anni. 

La Reid è un’artista versatile e instancabile, sia nella sua città che oltre i confini americani . Inoltre il suo stile unico  che unisce una sensibilità melodica sopraffina combinata ad un personale senso del groove abbellisce le opere di luminari come la flautista Nicole Mitchell, Anthony Braxton, Roscoe Mitchell, Dee Alexander. Mike Reid prediligendo al contempo i suoi album in trio in collaborazione con Silvia Bolognesi e Mazz Swift (Hear in now). Il Tomeka Reid Quartet è la sua prima opera da leader, un quartetto intenso ed emozionante, che amabilmente si ascolta in una successione di dieci brani come da ultima pubblicazione discografica,  magistralmente scritti ed arrangiati per l’ensemble, un collettivo di giovani musicisti con già bagaglio umano e professionale notevole sull’asse New York – Chicago.

Violoncellista dal  tono splendido, precisione tecnica, e capacità di comporre con una  melodica sopraffina, la ritroviamo a capo del quartetto da leader, al loro debutto omonimo composto dal suo collaboratore di vecchia data Jason Roebke al basso, la chitarrista Mary Halvorson, e il batterista Toma Fujiwara. 

Intensità e un lirismo profondo sono immediatamente percepibili  nelle composizioni eseguite dal quartet. Nonostante la loro intrigante complessa trama vi è ampio spazio per l’espressione individuale di ognuno dei componenti. 

Fin dai primi assaggi della sua musica citiamo Eric Dolpy’s 17 west unico pezzo non originale della produzione del quartetto, è ovvio che Tomeka affonda le sue radici e la sua essenza nella migliore tradizione AACM di Chicago.

Tutti i pezzi che il gruppo esegue e sono registrati nell’album di esordio son ben composti e potremmo dire ‘ groovy’, spesso molto orecchiabili e contenenti improvvisazioni complesse che mai diventano caotiche, urlate o troppo chiassose. I suoi modelli sono Billy Bragg (e Nicole Mitchell), e suonando la sua musica moderna restituisce l’ascoltatore indietro ai tempi in cui le composizioni jazz erano memorabili, ben eseguite e armoniche.

La band suona con affiatamento  dato che la musica in questo caso  è più accessibile rispetto alle normali produzione dei solisti membri del Quartetto (Maria Halvorson e il bassista Jason Roebke), questo album è una eccellente introduzione al mondo della moderna musica avventurosa invito esplicito ad accogliere nuovi accolit. Allo stesso tempo, il debutto di Tomeka può attrarre molti ascoltatori più conservatori che di solito ha paura del cosiddetto “jazz d’avanguardia”. I membri del Quartetto sono dotati di un superbo cameratismo tra loro. 

Il debutto di Reid è un lavoro stimolante ed affascinante che mette in mostra l’arte del violoncello al suo meglio. La sua squisita abilità strumentale, così come la sua scrittura brillante fanno di questa produzione musicale un momento singolare. 

Immancabili i personali tributi ai maestri veterani: “Etoile” riecheggia le sonorità del violinista Stuff Smith con il suo senso di languido swing e lunghe linee eleganti; “Bounce di Billy Bang”, un saluto alla dipartita del violinista free-jazz, non è che uno dei tanti pezzi in cui l’interazione Reid e Halvorson di entrambi è di fuoco e finessed lasciando spazio durante l’evoluzione musicale  anche ad improvvisazioni , caratterizzati da tenera malinconia dove ancora una volta i musicisti si  sincronizzano emotivamente.

E’ un lavoro completo con un senso di tessitura e melodia che richiamano all’appello sial il  gruppo di appassionati di jazz meno cerebrali, nonché coloro che sono interessati più visceralmente alla musica sperimentale  esplorando territori musicali  con energia e un senso di  irriducibile di avventura

Il Quartetto Tomeka Reid in qualche modo alleggerisce  la linea tra approccio “convenzionale” e “avanguardia” al jazz, al jazz, imperdibile per incalliti appassionati di musica.

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Sotto l’alto patrocinio della Presidenza del Consiglio e della Giunta della Regione Autonoma della Sardegna, con l’apporto fondamentale dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo, dell’Assessorato del Turismo, Commercio e Artigianato  della Regione Autonoma della Sardegna e della Fondazione di Sardegna, si è tenuta oggi 5 agosto, presso l’aula delle conferenze della nascente provincia Sud Sardegna, a Carbonia, la conferenza stampa di presentazione della XXXI edizione della rassegna “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. Presenti alla conferenza Teresa Pintus, sindaco di Sant’Anna Arresi, Elvira Usai, sindaco di San Giovanni Suergiu e gli sponsor della manifestazione (Cantina Mesa, Automobili Cocco e Nieddittas).

Il direttore artistico dell’Associazione Culturale Punta Giara, Basilio Sulis, ha illustrato la linea artistica del programma del festival che sarà interamente dedicata a Frank Zappa, a quanto il suo pensiero sia ancora attuale e alla sua eredità musicale. «L’Associazione – ha detto il direttore artistico – è riuscita a ritagliarsi uno spazio non solo nazionale ma anche internazionale, sia per quanto riguarda la produzione musicale sia sotto l’aspetto dell’immagine».

Dopo il saluto iniziale del direttore artistico, sono intervenuti i sindaci di Sant’Anna Arresi e San Giovanni Suergiu che si sono augurati che le sinergie messe in campo nella prossima edizione del Festival siano solo il primo tassello per le prossime collaborazioni tra soggetti pubblici e associazioni del territorio per dare vita ad un progetto culturale multidisciplinare.

A seguire è intervenuta Ponziana Ledda, in rappresentanza dell’ Associazione Destinazione Sulcis che con il progetto “Venti paralleli” arricchirà il già sostanzioso cartellone artistico con attività parallele quali escursioni e laboratori, inoltre ha illustrato ai presenti il Pacchetto Jazz 2016 (PJ2016) che darà l’opportunità di una serie di agevolazioni a quanti si recheranno al festival presso strutture e servizi convenzionati.

A seguire è intervenuta Sabrina Sabiu in rappresentanza dell’Associazione Culturale Palmas Vecchio che ha descritto in dettaglio l’Anteprima della XXXI edizione di Ai Confini tra Sardegna e Jazz che si svolgerà il 31 agosto nella chiesetta romanica di Santa Maria di Palmas nella frazione di Palmas (San Giovanni Suergiu).

Superate le premesse, il socio del direttivo Francesco Peddoni ha esposto in dettaglio il cartellone artistico della rassegna, illustrando le caratteristiche di tutti i concerti che si susseguiranno dal 1 al 10 settembre, tra esclusive italiane, prime assolute e progetti originali e tutti gli aspetti logistici organizzativi della manifestazione.

Vediamo ora un’intervista realizzata al termine della conferenza stampa con Francesco Peddoni. 

Il programma completo del Festival.

Anteprima XXXI ed. Ai Confini tra Sardegna e Jazza

31 agosto

Chiesa Romanica di Santa Maria di Palmas

Palmas – San Giovanni Suergiu

h 21.30

Coro di Bitti – Remunnu ‘e Locu                        

Daniele Cossellu (oche e mesu oche), Mario Pira (bassu), Pier Luigi Giorno (contra), Dino Ruiu (oche e mesu oche)

1 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Memorable Sticks Trio                                                     

Johnny Richards (keyboards), Michael Bardon (bass), Sean Noonan (drums)

(esclusiva europea)                                                                                                  

Tomeka Reid Quartet                         

Tomeka Reid (cello), Joason Roebke (bass), Mary Halvorson (guitar), Tomas Fujiwara (drums)

(esclusiva)                                                        

2 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

“Bovine Music” by Coro di Bitti – Remunnu ‘e Locu                        

Daniele Cossellu (oche e mesu oche), Mario Pira (bassu), Pier Luigi Giorno (contra), Dino Ruiu (oche e mesu oche)

 Zappanation direct by Sean Noonan

Ionisation of Varese and Zappa                         

Sean Noonan (drums, vocals, compositions), Johnny Richards (keyboards), Michael Bardon (bass), Norbert Buerger (guitar), Harry Saltzman (sax), Valerie Welbanks (cello), Mandhira De Saram (violin), Richard Jones (viola), Patrick Dawkins (violin)

(produzione originale)

3 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Matthew Shipp Piano Solo

Tribute to David S.Ware                       

Matthew Shipp (piano)

(esclusiva)

Zula by Andromeda Mega Express Orchestra

direct by Daniel Glatzel

Laure Mourot (flutes), Oliver Roth (flutes), Daniel Glatzel (tenor sax, clarinets), Johannes Schleiermacher (baritone sax, tenor sax, fute), Sebastian Hagele (bassoon), Ritsche Koch (trumpet), Kalle Zeier (guitar ), Maria Schneider (vibraphone), Anna Schneider (harp), Jorg Hochapfel (synthesizer, sample,piano), Mathias Pichler (boublebass), Andi Haberl (drums), Gregoire Simon (violin), Matthew Lonson (violin), Johannes Pennetzdorfer (viola), Martin Stupka (viola), Isabelle Klemt (violoncello)

(esclusiva) 

4 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Zappa’s Umbrella by Rubatong                        

Luc Ex (bassguitar), Han Buhrs (voice, electronics), Tatiana Koleva (vibraphone, percussion), Renè van Barneveld (guitar)

(esclusiva)

Zappa speech projest by Andrea Massaria Octet                       

Andrea Massaria (guitar), Danilo Gallo (bass), Bruce Ditmas (drums), Cristiano Calcagnile (drums), Giovanni Mancuso (piano), Pasquale Mirra (vibrafono), Walter Prati (live electronics), Patrik Lechner (live electronics)

5 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Lok 03                     

Aki Takase (piano), Alexander von Schlippenbach (piano), DJ Illvibe (DJ)

(esclusiva)

Greg Burk’s Solar Sound feat. Rob Mazurek                        

Grag Burk (piano e moog), Rob Mazurek (cornet), Marc Abrams (bass), Enzo Carpentieri (drums), Michele Sambin (digital painting)

(prima assoluta)

6 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Serenus Zeitblom Oktett

special guest Ingrid Laubrock

Andreas Dzialocha (e-bass), David Meier (schlagwerk), Els Vandeweyer (e-guitar), Karsten Lipp (e-guitar), Shasta Ellenbogen (viola), Isabelle Klemt (violoncello), Ritsche Koch (trumpet), Matthias Erb (klanggestaltung), Ingrid Laubrock (tenor sax)

(esclusiva)

Brötzmann/Parker/Drake

Peter Brötzmann (saxophone), William Parker (bass), Hamid Drake (drums)

(esclusiva)

7 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Megalodon Collective

Andreas Winter (drums), Henrik Lodoen (drums), Martin Myhre Olsen (sax), Karl Hjalmar Nyberg (sax), Petter Kraft (sax), Aaron Mandelmann (bass), Karl Bjora (guitar)

(esclusiva)

Full Blast by Peter Brötzmann

special guest Heather Leigh

Peter Brötzmann (saxophone), Marino Pliakas (bass), Michael Wertmueller (drums), Heather Leigh (lapsteel)

(esclusiva)

8 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Battle Pieces by N.Wooley

Nate Wooley (trumpet), Ingrid Laubrock (tenor sax), Matt Moran (vibraphone), Sylvie Courvoisier (piano)

(esclusiva)

In Order to Survive by William Parker

William Parker (bass), Mixashawn Lee Rozie (percussion & tenor saxophone), Rob Brown (alto Sax), Steve Swell (trombone), Cooper Moore (piano), Hamid Drake (drums)

(esclusiva)

 9 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Piano Solo by Cooper Moore

Cooper Moore (piano)

(esclusiva)

Mats Gustafsson’s Nu Ensemble

Hidros ZAP

Mats Gustafsson (sax, composition,conduction), Sten Sandell (keyboards, piano), Raymond Strid (drums), Nate Wooley (trumpets), Anders Nyqvist (trumpets), Jaap Blonk (vocal), Julien Desprez (guitar), Ken Vandermark (barisax), Mette Rasmussen (sax), Jamie Saft (organ, keyboards), Ingebrigt Haker Flaten (electric bass), Morgan Agren (drums), Hedvig Mollestad (guitar) 

(produzione originale)

10 settembre

Piazza del Nuraghe

Sant’Anna Arresi

h 21.00

Summit Quartet

Ken Vandermark (barisax), Hamid Drake (dums), Mats Gustafsson (sax), Luc Ex (bassguitar)

(produzione originale)

Direction Zappa by Daniele Sepe Sextet

feat. Dean Bowman & Hamid Drake

Daniele Sepe (saxphone, direct), Dean Bowman (voice), D.Castigliola (bass), Hamid Drake (drums), Gio Cristiano (guitar), Tommy De Paola (piano)

(produzione originale)

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Anteprima Jazz 2016

Mentre fervono i preparativi per la definizione completa della XXXI Edizione di Ai Confini tra Sardegna e Jazz, l’Associazione Culturale Punta Giara comunica che, a partire dal giorno 6 maggio 2016, è possibile prenotare e/o acquistare in prevendita gli abbonamenti e i biglietti per i concerti in cartellone (vedi sito internet www.santannarresijazz.it  cliccando sulle voci programma e ticket).

Come oramai da oltre 6 lustri, dall’1 al 10 settembre, a Sant’Anna Arresi nella consueta e affascinante cornice di Piazza del Nuraghe si esibiranno alcuni tra i più prestigiosi ensemble provenienti da tutto il mondo per rendere omaggio, in questa edizione, alla figura di uno dei capisaldi della musica contemporanea: Frank Zappa. Anche per il 2016, tenendo conto della grande e difficile situazione in cui versa il nostro territorio, l’Associazione Culturale Punta Giara mette in pratica, una politica di prezzi popolari atti a contenere i costi per l’ingresso ai concerti.

ABBONAMENTI

 

Interi

Ridotti

Ridottissimi

Dal 1 al 10 settembre*

110,00 euro

90,00 euro

50,00 euro

Dal 1 al 4 settembre

60,00 euro

40,00 euro

23,00 euro

Dal 6 al 10 settembre

70,00 euro

55,00 euro

30,00 euro

*il festival osserverà una giornata di riposo in data 5 settembre dai concerti di Piazza del Nuraghe, mentre restano confermate le attività collaterali per la stessa giornata. 

BIGLIETTI SENGOLA SERATA

 

Interi

Ridotti

Ridottissimi

Giorni 1-3-4-6-7-8 settembre

15,00 euro

10,00 euro

5,00 euro

Giorni 2-9-10      settembre

20,00 euro

15,00 euro

10,00 euro

Biglietti e abbonamenti si possono acquistare su prenotazione (senza diritti di prevendita) inviando una mail con i dati del richiedente, tipologia del biglietto, numeri dei biglietti, inviando il tutto al seguente indirizzo; comunicazione@santannarresijazz.it ; il ritiro potrà avvenire direttamente o presso la sede dell’Associazione Culturale Punta Giara (dal lunedì al venerdì ore 10.00-13.00 e 17.00-19.00) o il giorno del concerto presentandosi almeno un’ora prima dell’inizio al botteghino attiguo all’area dei concerti.

Per ulteriori informazioni, la segreteria di Ai Confini Tra Sardegna e Jazz risponde al numero telefonico 0781966102 e all’indirizzo di posta elettronica comunicazione@santannarresijazz.it.

Aggiornamenti, variazioni e/o integrazioni sono disponibili tutti i giorni sul sito www.santannarresijazz.it (sezione News).

*RIDOTTO si intende – persone con età superiore ai 65 anni, dietro presentazione del documento di identità e giovani con età compresa tra i 13 e i 18 anni, tesserati associazioni con indirizzo musicale e/o convenzionate con l’Associazione Culturale Punta Giara ed accompagnatori portatori di handicap.

**RIDOTTISSIMO si intende – studenti e giovani fino al 12° anno di età, dietro presentazione del documento di identità. Studenti dei conservatori, scuole pubbliche e private di musica, dietro presentazione di tessera scolastica. 

GRATUITO – portatori di handicap, dietro presentazione del documento di invalidità.

L’Associazione Culturale Punta Giara, sensibile, al grave dramma dei migranti, intende contribuire, attraverso la cultura musicale, a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema che vede il nostro territorio coinvolto e per questo, in collaborazione con i centri di accoglienza concederà in prima istanza a 6 giovani musicisti la possibilità di essere ospitati e di partecipare attivamente con l’Associazione Culturale Punta Giara a tutte le fasi organizzative della rassegna Ai Confini tra Sardegna e Jazz 2016.