15 November, 2024
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Carloforte Music Festival nona edizione. Con la direzione artistica del Maestro Andrea Tusacciu il festival ritorna anche nell’estate 2023 con un programma che alterna i concerti che si terranno nel Teatro Cavallera agli “aperitivi” musicali che stanno conquistando sempre più pubblico, soprattutto tra le giovani generazioni e che si svolgeranno nella più informale Sala Convegni dell’Hotel Hieracon. Confermata la presenza della Carloforte Festival Orchestra, che nel concerto del 10 agosto sarà diretta proprio da Andrea Tusacciu.

Il programma sarà aperto al Teatro Cavallera il 23 luglio dal pianista francese Jean Marc Luisada, considerato uno dei più grandi interpreti della musica di Frédéric Chopin nel mondo. Il concerto, in collaborazione con il festival Creuza de Mà, è intitolata, è intitolato “Au Cinéma ce soir…”.

Materiale prezioso per costruire emozioni, il repertorio musicale classico e romantico è stato spesso utilizzato nel cinema. Visconti, Louis Malle, Bergman, Woody Allen (per citarne alcuni) hanno voluto sottolineare la drammaturgia di una scena o la bellezza di un’emozione utilizzando brani di Brahms, Chopin, Mahler o Gershwin. Per accompagnare questo concerto, Jean-Marc Luisada ha incaricato il regista Julien Hanck di produrre una serie di brevi video proiettati durante il concerto. Ogni video è relativo all’opera riprodotta e al film citato. In questo recital proposto da uno dei maestri del pianoforte romantico, musica, cinema e video si mescolano per sublimarsi a vicenda.

Sempre al Teatro Cavallera, il 30 luglio salirà sul palco il pianista e compositore Orazio Sciortino, per una serata intitolata “Liszt all’Opera”. Il programma, brillante e appassionato, è interamente dedicato alle trascrizioni di Franz Liszt su celeberrimi brani delle opere di Verdi, Wagner, Gounod, Donizetti…

Il programma del festival prosegue con un ciclo di concerti dedicato ai giovani talenti, che si terrà nella Sala Convegni dell’Hotel Hieracon dal 31 luglio al 6 agosto. Si esibiranno Matteo Cabras, Federico Manca, Paolo Ehernheim, Michele Calia, Maria Jose Palla, Mattia Casu, il Trio Suleika, ed il Trio Faldan.

Il festival sarà chiuso al Teatro Cavallera il 10 agosto con l’esibizione di quella che è considerata la madrina del festival, la violinista Anna Tifu, accompagnata dalla Carloforte Festival Orchestra diretta da Andrea Tusacciu. Il programma della serata, intitolata “Le Stagioni”, prevede la rivisitazione di Max Richter delle Quattro Stagioni di Vivaldi.

 

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Sarà Patrick Fayad, eccezionale pianista franco libanese a chiudere, sabato 29 giugno a Cagliari, la terza edizione di 5×88, rassegna che la Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” dedica al pianoforte solo.

Classe 1978, Patrick Fayad ha cominciato lo studio del pianoforte a 15 anni e la sua forte determinazione, accompagnata da un indubbio talento, l’ha portato a collezionare ben presto importanti riconoscimenti e a essere chiamato a suonare in prestigiose sale da concerto di tutto il mondo. È del 2016 la sua desingnazione a “Artista Steinway”, titolo che la prestigiosa casa di produzione di pianoforti assegna ai pianisti vincitori di innumerevoli premi.

Nella serata del 29 giugno – in programma alle 21 nella suggestiva cornice del Palazzo Siotto di via dei Genovesi 114 – Patrick Fayad proporrà un programma che prenderà il via sulle note di L.V. Beethoven, di cui sarà proposta la Sonata n. 14 op. 27 n.2 – Quasi una fantasia, per proseguire con la Sonata D 784 in la minore di F. Schubert e chiudere con Années de pélerinage, deuxième année, Italie di Franz Liszt.

La direzione artistica della rassegna è affidata alla pianista e compositrice Irma Toudjian.

Patrick Fayad

Nato a Beirut nel 1978, Patrick Fayad ha iniziato i suoi studi musicali all’età di 15 anni con Alice Attalah Chemali, e successivamente con Nawal Chaghouri alla “Université Saint Esprit de Kaslik”. Nel 2004 si è stabilito in Francia dove ha intrapreso gli studi nella selezionatissima classe di Germaine Mounier e France Clidat presso l’“Ecole Normale de Musique de Paris” dove ha conseguito una eccezionale formazione sino al 2012 quando è stato ammesso al “Conservatoire International de Paris” sotto la guida di Daniele Laval ottenendo tre premi consecutivi, fondamentali per la sua carriera: Primo premio per “La tecnica della perfezione”, Primo premio per l’”Eccellenza” e il “Grand Prix de piano”.

Ha effettuato dei corsi di alto perfezionamento al “Musical Discovery Academy” in Svizzera sotto la guida di Kostantîn Scherbakov, Peter Feutchtwanger e Paul Badora Skoda. Attualmente, segue una Masterclass con Hamish Milne, conosciuto per le sue registrazioni di Medtner.

Nel 2017 ha omaggiato il pianista Walid Akl nel 20° anniversario della morte con un concerto nella città natale sotto il patrocinio del Presidente della Repubblica libanese. Lo stesso anno, Patrick Fayad è stato invitato al Baalbeck International festival, e ha suonato nel primo concerto Steinway a Parigi, sotto il patrocinio dell’Unesco.

Ha conseguito un MBA in management culturale alla “École des Arts et de Culture” di Parigi. La sua tesi finale era incentrata su come pianificare e programmare un’intera stagione musicale in un museo, da lui individuato, in Francia.

Il repertorio di Patrick Fayad è vario e comprende composizioni di Bach, Schubert, Beethoven, Liszt, Rachmaninov, sino a Debussy, Schoenberg e Dallapiccola.

Ha registrato il suo primo album nel 2011 per l’etichetta CIRC. Questo lavoro rappresenta la sua intima interpretazione di Rachmaninov e della sonata “Al chiaro di luna” di Beethoven.

Patrick Fayad si è esibito in Svizzera, Francia, Italia, Austria, Ungheria e nel suo paese natale, il Libano.

Nel 2014 e 2015 ha seguito l’”American Art Festival” e la “YES Academy”, e ha presieduto la giuria della competizione pianistica presso Notre Dame Univeristy nel 2015 e 2016. Nel luglio 2016 è stato designato “Artista Steinway”.

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Domani al via la nuova edizione di 5×88

Sino al 29 giugno cinque concerti per pianoforte solo con protagonisti Georges Daccache, Samuel Tanca, Diana Gabrielyan, Marco Sanna e Patrick Fayad

 

Cinque appuntamenti, in compagnia di cinque affermati talenti del pianoforte, per un viaggio musicale tra la Sardegna, il Libano e l’Armenia, senza dimenticare i paesi in cui fiorì la musica classica e romantica. Dal 2 al 29 giugno nel Palazzo Siotto di Cagliari ritorna 5×88, rassegna organizzata dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” dedicata al pianoforte.

Realizzata sotto la direzione artistica di Irma Toudjan, pianista e compositrice da tempo residente in Sardegna, la manifestazione proporrà per ciascuno dei cinque concerti sonorità e suggestioni ogni volta diverse. «Quest’anno nella ricerca della proposta per la rassegna ho pensato alle sonorità dei diversi paesi in cui ho vissuto . afferma Irma Toudjian -. Volevo far conoscere il patrimonio musicale contemporaneo libanese ed armeno e fare sentire i brani di compositori sardi come Oppo, Silesu e Porrino».

Domani, domenica 2 giugno (ogni concerto comincia alle 21.00), si parte con un viaggio verso il Libano insieme a Georges Daccache, pianista e compositore franco-libanese da sempre attento a far conoscere in giro per il mondo le musiche, anche contemporanee, della sua terra. Il programma della serata spazierà da brani di autori come Stéphane Émiyan a Wadia Sabra, da Irma Toudjian a Naji Hakim.

Domenica 9 giugno, torna a suonare a Cagliari, dopo un lungo periodo di assenza, Samuel Tanca.

Vincitore di numerosi premi internazionali e nazionali, il musicista sardo proporrà un programma incentrato sulle sonorità della Sardegna, con particolare attenzione a musicisti contemporanei come Franco Oppo, Lao Silesu ed Ennio Porrino.

Si prosegue venerdì 14 giugno con uno sguardo all’Armenia in compagnia di Diana Gabrielyan. Di lei nel 1999 Pierre Petitsul Le Figaro scrisse: «Ha tredici anni, possiede una presenza, una passione e un senso dello stile inarrestabili…». A Cagliari Gabrielyan proporrà un programma costruito sulle note di alcuni tra i più noti compositori armeni contemporanei: da Arno Babadjanyan ad Aram Khachaturyan, toccando anche Alexander Scriabin e la musica romantica del maestro ungherese Franz Liszt.

Giovedì 21 giugno sarà ospite il cagliaritano Marco Sanna, artista in grado di proporre un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo. Al pubblico di 5×88 Sanna proporrà una serata incentrata su musica classica e romantica: da Ludvig Van Beethoven a Federic Chopin sino a Franz Schubert.

Il sipario sull’edizione 2019 di 5×88 cala sabato 29 giugno, quando salirà sul palco il libanese Patrick Fayad, vincitore del “Gran premio all’unanimità del Conservatorio Internazionale di Parigi”.

Il programma del suo concerto proporrà brani di Ludvig Van Beethoven, Franz Liszt e Franz Schubert.

 

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Cinque appuntamenti, in compagnia di cinque affermati talenti del pianoforte, per un viaggio musicale tra la Sardegna, il Libano e l’Armenia, senza dimenticare i paesi in cui fiorì la musica classica e romantica. Dal 2 al 29 giugno nel Palazzo Siotto di Cagliari ritorna 5×88, rassegna organizzata dalla Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto” dedicata al pianoforte.

Realizzata sotto la direzione artistica di Irma Toudjan, pianista e compositrice da tempo residente in Sardegna, la manifestazione proporrà per ciascuno dei cinque concerti sonorità e suggestioni ogni volta diverse. «Quest’anno nella ricerca della proposta per la rassegna ho pensato alle sonorità dei diversi paesi in cui ho vissuto – afferma Irma Toudjian -. Volevo far conoscere il patrimonio musicale contemporaneo libanese e armeno e fare sentire i brani di compositori sardi come Oppo, Silesu e Porrino».

Domenica 2 giugno (ogni concerto comincia alle 21.00) si parte con un viaggio verso il Libano insieme a Georges Daccache, pianista e compositore franco-libanese da sempre attento a far conoscere in giro per il mondo le musiche, anche contemporanee, della sua terra. Il programma della serata spazierà da brani di autori come Stéphane Émiyan a Wadia Sabra, da Irma Toudjian a Naji Hakim.

Domenica 9 giugno, torna a suonare a Cagliari, dopo un lungo periodo di assenza, Samuel Tanca.

Vincitore di numerosi premi internazionali e nazionali, il musicista sardo proporrà un programma incentrato sulle sonorità della Sardegna, con particolare attenzione a musicisti contemporanei come Franco Oppo, Lao Silesu ed Ennio Porrino.

Si prosegue venerdì 14 giugno con uno sguardo all’Armenia in compagnia di Diana Gabrielyan. Di lei nel 1999 Pierre Petit sul Le Figaro scrisse: «Ha tredici anni, possiede una presenza, una passione e un senso dello stile inarrestabili…». A Cagliari Diana Gabrielyan proporrà un programma costruito sulle note di alcuni tra i più noti compositori armeni contemporanei: da Arno Babadjanyan ad Aram Khachaturyan, toccando anche Alexander Scriabin e la musica romantica del maestro ungherese Franz Liszt.

Giovedì 21 giugno sarà ospite il cagliaritano Marco Sanna, artista in grado di proporre un repertorio che spazia dal barocco al contemporaneo. Al pubblico di 5×88 Sanna proporrà una serata incentrata su musica classica e romantica: da Ludvig Van Beethoven a Federic Chopin sino a Franz Schubert.

Il sipario sull’edizione 2019 di 5×88 cala sabato 29 giugno quando salirà sul palco il libanese Patrick Fayad, vincitore del “Gran premio all’unanimità del Conservatorio Internazionale di Parigi”.

Il programma del suo concerto proporrà brani di Ludvig Van Beethoven, Franz Liszt e Franz Schubert.

 

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Dal virtuosismo del violinista Olivier Charlier, che sul palco ha una presenza fatta di una potente luce interiore unita a mistero, al Quatuor Van Kuijk, quattro musicisti francesi che «hanno fatto sorridere la musica». Dal violoncellista Sun Wong Yang, definito un artista immensamente compiuto, al pianista Pascal Devoyon, vincitore di numerose tra le più prestigiose competizioni pianistiche internazionali, sino al chitarrista Cristian Marcia, apprezzato a livello internazionale.   

Si avvicina la XVIII edizione dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari: dal 28 agosto al 4 settembre più di 200 giovani virtuosi della musica provenienti da tutto il mondo saranno in città per perfezionare la loro tecnica accanto ai grandi maestri della classica internazionale.

Come da tradizione, l’Accademia, in collaborazione con il Conservatorio di Musica di “G.P. da Palestrina”, coglie questa occasione per affiancare, al momento di perfezionamento, il festival Le notti musicali, tre serate (l’1, il 2 ed il 3 settembre alle 21.00 che vedranno le grandi star, in città come insegnanti, salire sul palco dell’Auditorium del Conservatorio “G.P. Da Palestrina” per dei concerti annoverati ormai tra i momenti più attesi di quest’ultimo scorcio d’estate.  

Si ripete così la formula di successo nata tanti anni fa dalla felice intuizione di Cristian Marcia, che è anche direttore artistico dell’Accademia, e di suo fratello Gianluca, direttore dell’associazione culturale Sardegna in musica da cui l’Accademia è nata. Un progetto, che sei anni fa, ha ottenuto anche il bollino dell’Unesco, che ha dichiarato l’Accademia sua partner.

La sera di sabato 1° settembre il sipario sulle Notti musicali 2018 si apre con il virtuoso del violoncello Sun-Won Yang ed il pianista Enrico Pace, considerato tra i più esperti dell’arte del tocco: insieme proporranno al pubblico la Romance oublié, S132, la Lugubre Gondola, S134 di Franz Liszt e la Sonata per violoncello e pianoforte op. 65 di Federik Chopin, una delle ultime composizioni del grande pianista polacco. A seguire, il duo di pianoforte e violino formato da Enrico Pace insieme a Olivier Charlier si misurerà nella seconda parte con la Sonata per violino e pianoforte di Claude Debussy. Il concerto si chiuderà con Antonìn Dvorak, di cui sarà eseguito il famosissimo Trio con pianoforte “Dumki”, Trio op. 90 in mi minore, che vedrà sul palco insieme i tre protagonisti della serata, Sun-Won Yan, Enrico Pace e Olivier Charlier.

Il giorno dopo, domenica 2 settembre, sale sul palco uno dei più travolgenti e talentuosi ensemble degli ultimi tempi: il Quatour Van Kuijc (composto da Nicolas Van Kuijk e Sylvain Favre-Bulle al violino, Emmanuel François, alla viola e François Robin, al violoncello). La formazione, di cui il prestigioso quotidiano britannico The Guardian ha scritto “Stile, energia e un senso di rischio. Questi quattro giovani francesi hanno fatto sorridere la musica” suonerà il Divertimento Kv 136 in Re magg. che Wolfang Amadeus Mozart scrisse appena sedicenne. La prima parte della serata prosegue ancora nel segno di Mozart, con il Quartetto K 285 in re magg. per flauto e trio d’archi che vedrà ancora sul palco il Quatour Van Kuijc con il famoso flautista francese Michel Moragues, super solista dell’Orchestra nazionale di Francia.

Dopo una breve pausa il concerto prosegue con il chitarrista sardo Cristian Marcia e le musiche per chitarra e archi di Antonio Vivaldi, Malcom Arnold, Mario Castelnuovo Tedesco e Luigi Boccherini: una chiusura in bellezza che vedrà protagonisti ancora il Quatour Van Kujic ed il nostro virtuoso sardo della chitarra.

Lunedì 3 settembre sale sul palco dell’auditorim la coppia di pianisti formata da Pascal Devoyon e Rikako Murata: affronteranno a quattro mani la Rapsodie Espagnole di Maurice Ravel e la Rapsody in blue di George Gershwin. A seguire, ecco tornare il Quatour Van Kuijk insieme al virtuoso del clarinetto Jerome Comte: proporranno il Quintetto op. 115 in Si min. per clarinetto e quartetto d’archi di Johannes Brahms, con cui si chiuderà il sipario sull’edizione 2018 delle Notti musicali.

 “Le notti musicali” non si esauriscono con i concerti dei grandi maestri: il 28 e il 29 agosto e ancora l’1, il 2 e il 3 settembre alle 18 nel T Hotel tornano gli apprezzatissimi appuntamenti con Venti di note, concerti in compagnia dei migliori talenti dell’Accademia. Nomi in alcuni casi già affermati come quelli di Nathalia Milstein, Roxana Wisniewska, Rachel Sintzel e Patricia Cordero.

 

 

 

 

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Dal virtuosismo del violinista Olivier Charlier, che sul palco ha una presenza fatta di una potente luce interiore unita a mistero, al Quatuor Van Kuijk, quattro musicisti francesi che “hanno fatto sorridere la musica”. Dal violoncellista Sun Wong Yang, definito un artista immensamente compiuto, al pianista Pascal Devoyon, vincitore di numerose tra le più prestigiose competizioni pianistiche internazionali, sino al chitarrista Cristian Marcia, apprezzato a livello internazionale.   

Si avvicina la XVIII edizione dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari: dal 28 agosto al 4 settembre più di 200 giovani virtuosi della musica provenienti da tutto il mondo saranno in città per perfezionare la loro tecnica accanto ai grandi maestri della classica internazionale.

Come da tradizione, l’Accademia, in collaborazione con il Conservatorio di Musica di “G.P. da Palestrina”, coglie questa occasione per affiancare, al momento di perfezionamento, il festival Le notti musicali, tre serate (l’1, il 2 e il 3 settembre alle 21.00) che vedranno le grandi star, in città come insegnanti, salire sul palco dell’Auditorium del Conservatorio “G.P. Da Palestrina” per dei concerti annoverati ormai tra i momenti più attesi di quest’ultimo scorcio d’estate.  

Si ripete così la formula di successo nata tanti anni fa dalla felice intuizione di Cristian Marcia, che è anche direttore artistico dell’Accademia, e di suo fratello Gianluca, direttore dell’associazione culturale Sardegna in musica da cui l’Accademia è nata. Un progetto, che sei anni fa, ha ottenuto anche il bollino dell’Unesco, che ha dichiarato l’Accademia sua partner.

La sera di sabato 1° settembre il sipario sulle “Notti musicali 2018″ si apre con il virtuoso del violoncello Sun-Won Yang ed il pianista Enrico Pace, considerato tra i più esperti dell’arte del tocco: insieme proporranno al pubblico la Romance oublié, S132, la “Lugubre Gondola, S134″ di Franz Liszt e la “Sonata per violoncello e pianoforte op. 65″ di Federik Chopin, una delle ultime composizioni del grande pianista polacco. A seguire, il duo di pianoforte e violino formato da Enrico Pace insieme a Olivier Charlier si misurerà nella seconda parte con la Sonata per violino e pianoforte di Claude Debussy. Il concerto si chiuderà con Antonìn Dvorak, di cui sarà eseguito il famosissimo Trio con pianoforte “Dumki”, Trio op. 90 in mi minore, che vedrà sul palco insieme i tre protagonisti della serata, Sun-Won Yan, Enrico Pace e Olivier Charlier.

Il giorno dopo, domenica 2 settembre, sale sul palco uno dei più travolgenti e talentuosi ensemble degli ultimi tempi: il Quatour Van Kuijc (composto da Nicolas Van Kuijk e Sylvain Favre-Bulle al violino, Emmanuel François, alla viola e François Robin, al violoncello). La formazione, di cui il prestigioso quotidiano britannico “The Guardian” ha scritto “Stile, energia e un senso di rischio. Questi quattro giovani francesi hanno fatto sorridere la musica” suonerà il “Divertimento Kv 136 in Re magg.” che Wolfang Amadeus Mozart scrisse appena sedicenne. La prima parte della serata prosegue ancora nel segno di Mozart, con il Quartetto K 285 in re magg. per flauto e trio d’archi che vedrà ancora sul palco il Quatour Van Kuijc con il famoso flautista francese Michel Moragues, super solista dell’Orchestra nazionale di Francia.

Dopo una breve pausa il concerto prosegue con il chitarrista sardo Cristian Marcia e le musiche per chitarra e archi di Antonio Vivaldi, Malcom Arnold, Mario Castelnuovo Tedesco e Luigi Boccherini: una chiusura in bellezza che vedrà protagonisti ancora il Quatour Van Kujic e il nostro virtuoso sardo della chitarra.

Lunedì 3 settembre sale sul palco dell’auditorim la coppia di pianisti formata da Pascal Devoyon e Rikako Murata: affronteranno a quattro mani la Rapsodie Espagnole di Maurice Ravel e la “Rapsody in blue” di George Gershwin. A seguire, ecco tornare il Quatour Van Kuijk insieme al virtuoso del clarinetto Jerome Comte: proporanno il Quintetto op. 115 in Si min. per clarinetto e quartetto d’archi di Johannes Brahms, con cui si chiuderà il sipario sull’edizione 2018 delle Notti musicali.

 “Le notti musicali” non si esauriscono con i concerti dei grandi maestri: il 28 e il 29 agosto e ancora l’1, il 2 e il 3 settembre alle 18 nel T Hotel tornano gli apprezatissimi appuntamenti con Venti di note, concerti in compagnia dei migliori talenti dell’Accademia. Nomi in alcuni casi già affermati come quelli di Nathalia Milstein, Roxana Wisniewska, Rachel Sintzel e Patricia Cordero.

Grazie all’Accademia Internazionale di Musica di Cagliari, e ai concerti a essa legati, molti giovani talenti oggi sono vere e proprie star della musica classica. Nomi come il Quartetto Modigliani, Camille Thomas, Joannes Moser, Giuseppe Andaloro, Erica Picotti, Kenji Nakagi, e Anna Tifu ormai ricalcano con grande successo i palcoscenici internazionali più prestigiosi del mondo.

L’Accademia di musica di Cagliari è realizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, del comune di Cagliari e conta sulla co-produzione con il Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”.  

 

 

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Cala il sipario sui “Tramonti di Porto Flavia”, la rassegna organizzata dall’associazione Anton Stadler nello scenario mozzafiato di Porto Flavia, l’ex sito minerario con vista sullo scoglio di Pan di Zucchero, a Masua.

Domani, mercoledì 2 agosto alle 20,30, l’ultimo concerto è affidato al coreano Junhee Ethan Kim, raffinato pianista, vincitore del primo premio alla Horowitz international music competition, prestigioso concorso internazionale rivolto ai giovani pianisti. Il musicista si misurerà con un programma costruito su partiture di autori come Gabriel Faurè, Franz Liszt, Maurice Ravel.

Come di consueto, prima dello spettacolo per chi lo volesse, è possibile partecipare ad una visita guidata all’ex porto minerario, offerta per il pubblico della rassegna a prezzi scontati.

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Tre concerti al tramonto davanti alla vista mozzafiato di Porto Flavia, a Iglesias. Per la prima volta il porto sospeso a metà tra cielo e mare, dove è stata scritta gran parte della storia mineraria sarda si apre a eventi culturali.

Dal 23 luglio al 2 agosto arrivano “I tramonti di Porto Flavia”, tre serate in compagnia della grande musica,  che richiameranno in uno dei più suggestivi angoli della Sardegna sud-occidentale alcuni tra gli artisti maggiormente apprezzati del panorama mondiale.

Organizzata dall’associazione culturale Anton Stadler di Iglesias, sotto la direzione artistica del bandoneonista Fabio Furìa, la rassegna punta a rilanciare una delle aree più depresse dell’isola. E lo fa scommettendo sulla musica suonata in uno dei luoghi simbolo dell’archeologia industriale della cittadina mineraria. Luoghi che, per la loro storia ed il patrimonio naturalistico dentro al quale sono immersi, godono di un potenziale attrattivo immenso.

Dall’iglesiente Fabio Furìa, considerato tra i maggiori bandoneonisti in Europa, al duo formato dagli argentini Orlando Di Bello e Carles Pons, sino all’ex bambino prodigio Junheen Ethan Kim, passando per il virtuoso della chitarra Alessandro Deiana, è un cartellone imperdibile quello pensato per l’occasione.

Con un programma che va ulteriormente ad arricchirsi grazie alle visite guidate al sito minerario, che ogni sera prima dei concerti saranno proposte a prezzi scontati.

Si partirà domenica 23 luglio (tutti i concerti cominceranno alle 20.30) con una serata dal titolo “El tango. Da Gardel a Piazzolla”: un viaggio ideale nella magica città  di Buenos Aires in compagnia del bandoneonista Orlando di Bello e del chitarrista Carles Pons, duo argentino noto come “El tango”, attivo sin dal 2010, che in breve tempo si è guadagnato il consenso di pubblico e critica, ricevendo numerosi inviti a concerti e festival di tutta Europa. Nel suo concerto il duo proporrà partiture che spazieranno da Atahualpa Yupanqui a Carlos Gardel da Astor Piazzolla a Héctor Stamponi.

Domenica 30 luglio salirà sul palco di Porto Flavia il duo composto da Fabio Furìa (bandoneon) ed Alessandro Deiana (chitarra), che sarà protagonista del concerto “La ultima curda”: la storia del tango dagli anni Venti agli anni Cinquanta, raccontata dal suono passionale del bandoneon di Fabio Furìa unito al virtuosismo della chitarra di Alessandro Deiana. Il programma della serata proporrà musiche, tra gli altri, di Juan Carlos Cobias, Astor Piazzolla, Angelo Villoldo.

Il breve viaggio musicale organizzato davanti al Pan di Zucchero, la grande roccia affiorante dal mare davanti a Porto Flavia, si concluderà il 2 agosto sulle note della musica classica: sul palco si sarà il coreano Junhee Ethan Kim, raffinato pianista, vincitore del primo premio alla Horowitz international music competition, prestigioso concorso internazionale rivolto ai giovani pianisti. Il musicista si misurerà con un programma costruito su partiture di autori come Gabriel Faurè, Franz Liszt, Maurice Ravel.

Con “I tramonti di Porto Flavia”, l’associazione Anton Stadler offre un’anticipazione del XIX Festival internazionale di musica da camera che si terrà dal 29 ottobre al 17 dicembre nello storico Teatro Electra di Iglesias.

Biglietti: singolo 15 euro, abbonamento tre spettacoli 30 euro, ingresso bambini 3 euro. I posti sono limitati: per questo è bene prenotarsi contattando l’associazione Anton Stadler.