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La commissione Sanità presieduta da Raimondo Perra (Cps) ha ascoltato una relazione del Direttore generale dell’Ats Fulvio Moirano che, assieme all’assessore Luigi Arru, hanno fatto il punto sullo stato di attuazione della nuova rete ospedaliera.
Fulvio Moirano, intervenendo sul recente dibattito riguardante le differenze fra i contenuti della riforma votata dal Consiglio regionale circa 8 mesi fa e gli attivi amministrativi dell’assessorato e della stessa Ats, ha dichiarato in apertura che «l’azienda sta operando all’interno dell’impianto della riforma tracciato dal Consiglio, soprattutto con le procedure legate allo sblocco del turn over ed alle stabilizzazioni, con l’obiettivo di abbattere la precarietà accumulata e, per la prima volta, aumentare l’occupazione».
«Per quanto riguarda i punti nei quali si dovessero registrare contraddizioni – ha precisato – è meglio attendere per una valutazione complessiva che dipenderà anche dalle decisioni del Ministero sulla nuova rete; su alcune cose sono ottimista, su altre meno, ma ormai siamo alle battute finali.»
Soffermandosi sui conti della sanità sarda, Fulvio Moirano ha smentito il dato del disavanzo di 1 miliardo, peraltro accumulatosi negli anni. «Rispetto alla ricostruzione dell’andamento del disavanzo che abbiamo effettuato a partire dal ’98, ritengo che quella cifra non sia realistica, anzi l’azione di risanamento avviata ha dato i suoi frutti che in parte sono già emersi (con risparmi significativi sul costo dei farmaci e sulla medicina convenzionata) ed in parte emergeranno con maggiore evidenza dal consuntivo 2017, che sarà migliore dei precedenti».
L’assessore Luigi Arru, dopo aver confermato che la corretta collocazione del disavanzo va spalmata in un arco temporale pluriennale, ha poi rivendicato alla Regione la scelta di un modello di sanità adatto alle specificità della Sardegna e diverso da quello delle altre Regioni speciali. «Se avessimo scelto un modello omogeneo – ha ricordato – avremmo avuto il blocco totale del turn over e un aumento della pressione fiscale a carico dei sardi». L’assessore, inoltre, ha chiarito la posizione della Regione sul Mater Olbia. «Non faccio proclami – ha detto – ma mi limito a ricordare che gli investitori hanno cambiato per 3 volte il partner scientifico: a noi non interessa un nuovo ospedale privato ma abbiamo una l’ambizione molto più alta di dare vita ad un grande polo di ricerca con la partecipazione delle università sarde e nazionali e su questo ho avuto rassicurazioni su un piano di investimenti di 100 milioni l’anno in 10 anni».
Quanto alle liste d’attesa, il Direttore generale dell’Ats ha annunciato i primi risultati a fine anno, per effetto di una riorganizzazione del sistema in 5 punti: miglioramento dei rapporti con l’utenza, aumento dell’offerta estesa negli orari e nelle giornate festive, definizione di un numero medio di prestazioni e revisione degli orari dei professionisti.
Nel lungo ed articolato dibattito hanno preso la parola i consiglieri regionali Giorgio Oppi dell’Udc, Augusto Cherchi del Pds, Luigi Ruggeri del Pd, Annamaria Busia del Misto, Edoardo Tocco di Forza Italia, Pierfranco Zanchetta di Cps e Daniele Cocco di Art. 1 – Mdp.
A causa del protrarsi dei lavori e degli impegni del manager Fulvio Moirano e dell’assessore Luigi Arru, la commissione ha rinviato alla prossima settimana (compatibilmente con i lavori del Consiglio) l’esame delle problematiche riguardanti l’Aias.
E’ stata anche aggiornata, sempre alla prossima settimana, la discussione delle linee guida 2018-2020 del Reis (Reddito di inclusione sociale) sulle quali la commissione deve esprimere un parere.