22 November, 2024
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Ciclisti in sella, questa mattina, per la “13ª Coppa Città di Gonnesa – Giro del Nuraghe”. È la seconda fatica del Giro delle Miniere e si entra subito nel vivo della manifestazione ciclistica organizzata dalla SC Monteponi.
Il tracciato è di 79 chilometri, con partenza e arrivo al nuraghe Seruci, in una splendida cartolina del Sulcis a due passi da Gonnesa. Al via ci sono oltre 75 partenti. Sui pedali i ciclisti si buttano subito ad affrontare il tracciato misto con tratti pianeggianti caratterizzati dal grande caldo e da un vento tagliente che rende decisamente più faticoso il percorso.
Una tappa che nel finale presenterà il suo momento clou con una salita di 2,7 chilometri al 4% e soprattutto lo strappo degli ultimi 300 metri al 7-8%.
L’ itinerario scelto è un anello di 19,5 km da ripetere 4 volte. Percorso inizialmente pianeggiante adatto alle alte velocità sulle strade provinciali 108 e 82 verso il bivio Seruci. Poi ancora sulla provinciale 2 passando per il bivio Portoscuso e Porto Paglia. Proprio dopo l’abitato del centro industriale, al primo giro, è già bagarre con i primi scatti di Emiliano Murtas e Gabriel Orrù, entrambi capaci di costruire 37 secondi di vantaggio dal gruppo trainato da Andrea Costanzo. La carovana inizia a sfilacciarsi soprattutto nelle salite a ridosso di Portovesme, e i battistrada si rimpallano le prime posizioni con scatti e controscatti. Al terzo giro dell’anello, sotto il nuraghe, sono sempre i tre sardi a fare selezione, ma il gruppone con i 10 migliori di tappa inizia a ricucire. All’ultimo passaggio, prima dei 19,5 chilometri finali è Giovanni Fortunati a trovare la testa della gara con un vantaggio di una manciata di secondi dal piccolo gruppetto inseguitore. Ed è proprio il gruppo a riprendere il fuggitivo nelle ultime salite con in vista Matteo Mascia e Fabio Orcame.
Sono loro, dunque, a giocarsi la volata nello strappo più impegnativo che conduce al traguardo. A oltrepassare per primo la linea è il portacolori della Vivo Mg-K Vis Dal Colle che precede proprio Matteo Mascia. Terzo Fortunati. Tra le donne conserva la maglia di leader Michela Gorini, anche oggi prima davanti ad Alice Capone e Valentina Zucco.

CLASSIFICA GENERALE MASCHILE GIRO DELLE MINIERE 2022
1. Matteo Mascia – SC Monteponi (2h27’27’’51’’’)
2. Alessandro Diomedi – vivo-MG. K Vis Dal Colle (2h28’25’’27’’’)
3. Eros Piras – Donori Bike Team (2h28’45’’00’’’)

CLASSIFICA GENERALE FEMMINILE GIRO DELLE MINIERE 2022
1. Michela Gorini – Team Fausto Coppi Fermignano (2h51’39’’28’’’)
2. Alice Capone – Triathlon Team Sassari (2h51’49’’59’’’)
3. Valentina Zucco – Team De Rosa Santini (2h53’46’’29’’’)

3ª tappa. Domani spazio alla “Francesco Diana”. Un’altra Medio Fondo di 77 km con partenza e arrivo a Pabillonis. Tracciato completamente pianeggiante con lunghi rettilinei. Leggera ascesa solo per il rettilineo di 250 metri che precede l’arrivo.

 

 

Ore 9.45, scatta puntuale da Vallermosa il 23° Giro delle Miniere. Centoventi ciclisti al via per la tappa iniziale con tutto il meglio di questa edizione 2022. Il primo appuntamento è la 1ª edizione della Coppa Città di Villacidro, intitolata all’ex presidente della FCI Sardegna Salvatore Meloni. In tutto 18,5 km di un tracciato quasi interamente pianeggiante con una sorpresa nel finale a rendere più tecnico questo primo appuntamento della kermesse ciclistica organizzata dalla SC Monteponi. La cronometro assegna la maglia tricolore per il Campionato Italiano di specialità della Federazione Ciclistica Italiana.
Dopo il via verso Villacidro subito il percorso a dislocarsi nella via Santa Maria e via Roma di Vallermosa, in direzione della strada provinciale 293. Le prime pedalate vanno verso il bivio Acqua Cotta e la Strada Statale 196. A 1.700 metri dalla linea del traguardo arriva il tratto più ostico di tappa, un dislivello anche a toccare il 4% di pendenza media per fare selezione tra chi ha già la gamba calda per affrontare l’ultimissimo tratto, un rettilineo finale di 100 metri che decide il primo appuntamento del giro.
A fermare per primo il cronometro è stato Alfredo Balloni. L’ex professionista della Balloni Academy ha consumato la gara in 25’23’’920’’’ con una media di 43.8 Km/h. Sul secondo gradino del podio il portacolori di casa Matteo Mascia (SC Monteponi), in ritardo di 35’’984’’’. Terzo Paolo Marcon (El Coridor Team, 26’04’’996’’’), nuovo campione italiano nella categoria Master 3. Tra le donne successo di Michela Gorini (Team Fausto Coppi Fermignano), che ha chiuso il 18,5 km sotto il sole della Sardegna ed una leggera brezza in 31’38’’067’’’.
I campioni italiani.
Elite Master: Gabriel Orrù (Sardinia Bike School); Master 1: Alfredo Balloni (Balloni Academy); Master 2: Andrea Costanzo (ASD Ajò Ergen Team); Master 3: Paolo Marcon (El Coridor Team); Master 4: Emiliano Murtas (Donori Bike Team); Master 5: Giancarlo Ingegneri (Balloni Academy); Master 6: Nicolas Cristophe Masserey (L’Oleandro Budoni ASD); Master 7: Alberto Bigiarini (ACC GS Cicli Effe-Effe); Master 8: Pasquale Piras (Bosa Bike ASD). W1: Alice Capone (Triathlon Team Sassari); W2: Valeria Mantellassi (GS CArli Salviano ASD); W3: Michela Gorini (Team Fausto Coppi Fermignano).

2ª tappa. Domani sarà la volta della “13ª Coppa Città di Gonnesa – Giro del Nuraghe”. Si tratterà di una gara interregionale di Medio Fondo di 79 km (ricavati su un circuito di 19,5 km da ripetere 4 volte). Ritrovo, partenza ed arrivo presso il sito Archeologico del Nuraghe Seruci. Percorso misto con tratti pianeggianti ed uno strappo di 2,7 Km al 4%. Arrivo in salita, 300 metri ed una pendenza intorno al 7-8%.

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«L’Istituto Giua è un bellissimo esempio di scuola, con studenti dalle motivazioni altissime, che non vedono l’ora di presentare ciò che hanno inventato e brevettato. E’ un modello per altre realtà della Sardegna e dimostra che quando una scuola funziona, non c’è il rischio di abbandono da parte dei ragazzi.»
Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha visitato questa mattina l’Istituto Giua di Cagliari, che in questi anni ha ricevuto riconoscimenti e premi nazionali e internazionali per le scoperte dei ragazzi.
Il presidente Pigliaru, accompagnato da Alessandra Berry e Matteo Frate della Struttura di missione di Iscola, e dal professor Luigi Raffo del Dipartimento di Ingegneria Elettronica dell’Università di Cagliari, è stato accolto dal dirigente scolastico Alberto Mantega e ha visitato alcuni dei laboratori della scuola, nei quali gli studenti erano all’opera. I ragazzi e i loro professori hanno mostrato al presidente Francesco Pigliaru le principali invenzioni brevettate in questi anni, dai berretti con sensori per non vedenti all’allarme che segnala la presenza di un peso sul seggiolino dell’auto, quaFrancesco ndo questa viene chiusa, all’app per ordinare un caffè al bar della scuola, a quella per controllare a distanza le luci della propria abitazione. Nell’Aula Magna dell’Istituto si è poi tenuto un confronto tra il presidente Francesco Pigliaru, la Struttura di Missione di Iscol@ e i ragazzi.
L’IIS Giua ha quasi mille studenti, distribuiti tra la sede centrale di via Montecassino, a Pirri, e la sede decentrata di Assemini. Lo scorso 14 aprile, al Dipartimento di Informatica dell’Università di Pisa, si è svolta la finale nazionale della gara di programmazione sulla Macchina di Turing e la squadra del Giua, composta dagli studenti Giusto Piedimonte e Valentino Cadoni della classe 4ª D Informatica, si è piazzata al primo posto, vincendo la competizione. I ragazzi hanno ricevuto un assegno di 500 euro e la possibilità di immatricolarsi gratuitamente presso l’Università di Pisa. Un premio di 1.000 euro è stato assegnato all’Istituto Giua. A Milano, alla finale del concorso europeo “I giovani e le scienze 2018”, gli studenti Mirko Contini e Gabriel Orrù hanno vinto un premio internazionale con il progetto P.A.B.L.O., che trasforma un normale aerografo in uno strumento a controllo numerico permettendo così a chiunque di realizzare ottimi ritratti di ogni genere. Il premio consiste nella partecipazione all’ Expo Sciences, in Messico, che si svolgerà nel mese di dicembre e che potrebbe aprire le porte alla partecipazione ad un concorso scientifico in programma qualche mese più tardi in Russia. Il progetto P.A.B.L.O. è stato realizzato nell’ambito delle attività dell’Hi-Lab, il laboratorio di ricerca applicata coordinato dal prof. Antonello Zizi.