22 December, 2024
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Dal 3 al 5 novembre sono in programma, a Cagliari, tavole rotonde, dibattiti, proiezioni e mostre, per celebrare i 130 anni di Legacoop. La Sardegna diventa protagonista con un programma ricco di iniziative in programma il 3, 4 e 5 novembre nella sede della Fondazione Sardegna, via San Salvatore da Horta. «Si tratta di un appuntamento molto importante per la cooperazione, la Sardegna e la cooperazione nell’isola – spiega Claudio Atzori, presidente regionale di Legacoop – e la nostra regione con le sue testimonianze, i suoi partecipanti e questa iniziativa, diventa protagonista di questa grande celebrazione». Ospiti di rilievo per tre giorni di discussioni e approfondimenti. Saranno presenti il presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, il presidente nazionale di Unipol Pierluigi Stefanini, il presidente della Fondazione Sardegna Antonello Cabras, il presidente dell’Abi Sardegna Giuseppe Cuccurese, il sottosegretario al lavoro Luigi Bobba, il magnifico rettore dell’Università di Cagliari Maria del Zompo, il presidente della Regione Francesco Pigliaru. 

Primo appuntamento giovedì 3, alle ore 11.00 inaugurazione mostre “130 anni di Legacoop” e “Le parole di Grazia”, omaggio di Legacoop a Grazia Deledda. Alle 15.00 apertura lavori con Roberto Negrini vice presidente Legacoop nazionale. Proiezione video celebrativi 130-Storia di un futuro possibile, Cooperare in Sardegna. Seguono i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e incontro dibattito su “Agroalimentare cooperativo tra innovazione e sostenibilità” modera Daniele Caddeo direttore Legacoop Sardegna, dialogo con Elisabetta Falchi assessore regionale Agricoltura. Interventi di Salvatore Palitta (Consorzio pecorino romano), Nino Siclari (Coop Santa Margherita terra e sole), Gabriele Chessa (responsabile regionale pesca Legacoop), Francesco Casula (3A Arborea), Renato Ilotto Coop Cao, Salvatore Pala (Coop Pastori Nurri), Roberto Spoletti (Granarolo).

Ore 17.00, Cooperare tra Welfare e cultura, avvia i lavori Giovanni Condorelli presidente Legacoop Sassari. Dialogo con Luigi Arru assessore regionale alla Sanità, Claudia Firino assessore regionale alla Cultura. Interventi di Enzo Porcu (responsabile Coopsociali), Jose Moica (Coop culturali), Susanna Naitza (Coop La memoria storica), Silvio Obinu, (Coop sociale Lariso). Ore 18.30 La cooperazione è unica. Dialogo con Claudio Atzori (presidente Legacoop Sardegna), Fabio Onnis (presidente Confcooperative Sardegna), Sergio Cardia (presidente Agci Sardegna).

Venerdì 4 novembre

– ore 10.00

130 anni cooperativi in Sardegna, Gianni Locci vice presidente Legacoop Sardegna dialoga con Aldo Accardo (Docente Unica), Maria Rosa Cardia (Docente Unica), Giorgio Caredda (Docente La Sapienza). Interventi di Carlo Salis (Mediacoop), Giampiero Meloni (Coop Lacesa), Marta Brasi (Coop allevatrici sarde), Gianni Usai (Cooperazione)

– Ore 11.30

La cooperazione nella nuova economia tra capitale umano e innovazione. Avvia i lavori Riccardo Barbieri (direttore generale Fidicoop), Claudio Atzori (presidente Legacoop), Mauro Lusetti (presidente nazionale Legacoop), Francesco Pigliaru (Presidente regione Sardegna), Maria Del Zompo (Rettore Unica), Antonello Cabras (Fondazione Sardegna), Emilio Floris (Senatore)

– Ore 15.00

Cooperare è dare credito all’Europa

Avvia i lavori Chicco Gregu, ad Efficienza 4.0. Dialoghi con Claudio Atzori (Legacoop), Luigi Bobba (Sottosegretario ministero del Lavoro), Renato Soru (Eurodeputato), Salvatore Cicu (Eurodeputato), Raffaele Paci (vice presidente della Regione Sardegna), Pierluigi Stefanini (Presidente Unipol), Alberto Scanu (Presidente Confindustria Sardegna), Giuseppe Cuccurese (Presidente Abi Sardegna), Giovanni Luppi presidente nazionale agroalimentare Legacoop.

– Ore 17.00

La cooperazione è lavoro giusto.

Avvia i lavori Totoni Sanna (Legacoop Nuoro), dialoghi con Ignazio Angioni (Senatore), Virginia Mura (Assessore regionale al Lavoro), Luigi Piano (Responsabile area lavoro Legacoop), Silvana Frau (Responsabile turismo Legacoop), Ignazio Ganga (segretario regionale Cisl ), Michele Orlandi (Conad), Tonino Tanda (Isolex).

Sabato 5 novembre

– Ore 10.00

Apprendimento cooperativo, avvia i lavori Daniela Schirru (Legacoop Cagliari). Partecipano Roberta Trovarelli (responsabile progetto Bellacopia), Francesco Feliziani (Direttore generale ufficio scolastico regionale), Luisa Zedda (Isforcoop), Stefano Curati (Cooperativa Infora), presidi scuole superiori Sardegna. 

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La valorizzazione della produzione agricola sarda e i mercati internazionali. Il tutto passando per l’attività cooperativistica che mette assieme produzione e distribuzione, logistica e managerialità. Ossia un rilancio del settore imprenditoriale e produttivo che passi per la costituzione di un’assiste dell’agroalimentare sarda. Questi i punti fondamentali dell’affollata assemblea regionale dell’agroalimentare che si è svolta questa mattina a Cabras a Peschiera Pontis e cui hanno partecipato oltre 80 cooperative della Sardegna.

«Associamo 105 cooperative di tutti i settori del comparto agroalimentare sardo – ha spiegato nel corso della relazione iniziale Daniele Caddeo, direttore generale della Legacoop Sardegna – 1.200 occupati e un fatturato complessivo che sfiora i 350 milioni di euro. Ecco perché il settore dell’agroalimentare sardo è uno dei più viva i e attivi dell’intero scenario dell’agroalimentare sardo.»

Un dato significativo se si considera che a livello nazionale Legacoop associa 1.071 coop attive con 228.789 soci, 27.310 addetti e un fatturato di oltre otto miliardi di euro.

Nel corso dell’assemblea, un passaggio importante sulla crisi che ha falcidiato l’economia isolana.

«La nostra anima, agricola e industriale ci fa ritenere che l’attuale crisi del settore primario sia tra le peggiori degli ultimi tre anni – ha aggiunto Caddeo – possiamo però affermare che le cooperative Legacoop sono riuscite nella difficile impresa di aumentare il proprio fatturato e il numero di occupati: si è passati dai 918 del 2013 ai 1068 del 2014 per arrivare ai 1200 del 2015.»

Si è parlato anche dell’Alleanza cooperative italiane che «in Sardegna sta cominciando a fare i primi passi». Dal direttore di Legacoop anche un appello affinché ci sia l’istituzione del «tavolo settore ovi-caprino al ministero dell’agricoltura». Non è mancato un passaggio sul ruolo delle istituzioni regionali. «La forte accelerata nella spendita delle risorse POR 2007/2013, in questo anno e mezzo , credo sia un risultato politico importante. Passiamo dalla mancata spesa dei 66 milioni di euro spesi nel precedente settennio a quella che si sta chiudendo di 7,8 milioni di euro».

Gabriele Chessa, responsabile del dipartimento pesca della Legacoop agroalimentare ha rimarcato i positivi risultati raggiunti “dal settore” e invocato la predisposizione di un piano nazionale «in cui si possa parlare di nuovo di pesca, del suo valore e della sua centralità strategica». Per Chessa è necessario, anche nella pesca «fare un salto di qualità, come ha fatto oggi il consorzio Pontis». «Legacoop – ha aggiunto – completa, con questo settore, i suoi ambiti, cercando di valorizzare la filiera ittica».

L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha fatto il punto sull’aspetto del lavoro svolto dalla Regione per il settore agricolo e quello della pesca, inoltre ha rimarcato l’importanza dei programmi finalizzati alle diverse realtà.

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Con le due distinte audizioni dei rappresentanti delle associazioni del settore pesca e di quello dello spettacolo si sono conclusme domani alle 10.00, alla presenza  dell’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, si svolgerà la discussione generale sulla Manovra 2016.

Questa mattina i responsabili regionali di Agci-Agrital, Giovanni Loi; di Legacoop – dipartimento pesca, Gabriele Chessa; dell’associazione armatori motopescherecci sardi, Renato Murgia, hanno portato all’attenzione del parlamentino del Bilancio le difficoltà del comparto della pesca, unitamente alla richiesta di nuovi stanziamenti a favore di un settore che è stato definito “fondamentale per l’economia isolana”. «Contiamo 1.300 imbarcazioni – ha spiegato Giovanni Loi – 3.000 buste paga dirette e mille operatori nelle attività in laguna, per un indotto complessivo che assicura il reddito a circa diecimila persone in Sardegna». Le richieste avanzate alla commissione riguardano principalmente il finanziamento di un progetto di manutenzione straordinaria delle lagune e stanziamenti adeguati per il ristoro dei danni causati dai cormorani nelle aree umide e dai delfini in mare. A questo proposito, Gabriele Chessa (Legacoop) ha dichiarato la contrarietà delle associazioni della pesca per la decisione della giunta di unificare in un unico capitolo di bilancio (1 milione di euro di stanziamento complessivo) il ristoro dei danni provocati dalla fauna selvatica in agricoltura e quelli provocati ai pescatori («l’agricoltura assorbirebbe il 98% dei fondi»). L’ulteriore sottolineatura critica ha riguardato l’azzeramento delle risorse al fondo solidarietà della pesca.

Il presidente dell’associazione degli armatori dei motopescherecci, ha denunciato “il basissimo livello di spesa” delle risorse del fondo europeo per la pesca (FeP): «Sulla programmazione 2007-2013 la Regione sarda ha restituito il 40% delle risorse assegnate a causa del mancato raccordo tra le diverse agenzie e l’assessorato ed anche perché i bandi sono datati nell’impostazione e del tutto inadeguati».

Le associazioni della pesca hanno dunque rammentato le difficoltà delle aziende nell’accesso al credito ed hanno concluso definendo “offensivo” lo stanziamento di centomila euro per i danni causati dai delfini: «Con una flotta di mille barche significano dieci euro a imbarcazione e il tutto sta a significare che è inutile istruire la pratica per domandare il ristoro dei danni»

A seguire si sono svolte le audizioni di rappresentanti delle associazioni del settore dello spettacolo in Sardegna. Piero Marras e Lelio Lecis (Agis); Massimiliano Leoni (Agis – Asmed); Antioco Usala e Giulio Landis (Cosass), Marco Benoni (Federcultura – Confoccop) hanno portato all’attenzione della commissione Bilancio la drammatica situazione del settore che – così è stato affermato – senza il ripristino degli stanziamenti in bilancio rischia la scomparsa.

Piero Marras, Lelio Lecis, Marco Benoni e Giulio Landis hanno ricordato la continua riduzione, nel corso degli ultimi anni,  dei fondi destinati alla cultura e alle rappresentazioni artistiche ed hanno chiesto con forza, uno stanziamento di almeno 10 milioni sul capitolo di spesa destinato ai contributi per le attività teatrali, musicali e alle iniziative culturali, nonché l’approvazione di una legge regionale sullo spettacolo.

Il consigliere Ignazio Locci (Fi), ha quindi confermato l’insufficiente stanziamento nel capitolo di bilancio («le associazioni hanno definito insufficiente una dotazione di 7,5 milioni ma i fondi sono ancora meno perché si fermano a poco più di 5 milioni di euro») ed il consigliere dei Riformatori, Attilio Dedoni, ha proposto la presentazione di un emendamento bipartisan per lo stanziamento delle risorse necessarie a non far morire l’industria dello spettacolo in Sardegna. A favore di iniziative per la valorizzazione delle attività culturali ed artistiche si sono espressi Annamaria Busia (Cd); Christian Solinas (Psd’Az) e Gianfranco Congiu (Pds).

Il presidente della commissione, Franco Sabatini (Pd), in conclusione dei lavori, non ha nascosto il disappunto per l’insufficiente stanziamento dei fondi ed ha affermato che, già in sede di predisposizione della manovra, aveva invitato l’esecutivo ad assicurare gli stanziamenti necessarie allo spettacolo e ad un’altra serie di voci del bilancio che continuano, invece, a non avere certezze sul livello di dotazione finanziaria.