24 December, 2024
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Il Carbonia è tornato alla vittoria dopo due mesi e mezzo, 2 a 0 sul campo della Ferrini, e rivede la salvezza diretta. Scesa in campo in formazione largamente rimaneggiata, per via delle assenze degli squalificati Nicolas Garcia e Mateo Broglia e del partente Christian Mancini che ha chiesto e ottenuto la risoluzione del contratto per motivi familiari che lo hanno portato a riavvicinarsi alla famiglia, a Napoli, con ben sei fuoriquota nell’undici iniziale, la squadra di Diego Mancini ha disputato una bella partita e meritato la vittoria.
Come già accaduto a Calangianus, il Carbonia ieri ha impiegato una manciata di minuti a sbloccare il risultato (spesso, purtroppo, quest’anno era accaduto esattamente il contrario, con la squadra sotto di un goal alla prima conclusione degli avversari): pallone filtrante in profondità di Lorenzo Isaia per Federico Moreno, incursione in velocità del calciatore argentino che ha messo alle spalle di Aniello De Luca con un sinistro angolato.
 
La Ferrini è apparsa in difficoltà e al 13′ su un’indecisione del suo portiere ha rischiato di subire il secondo goal, quando Tomas Pavone ha cercato di beffarlo con un tiro da posizione molto defilata che si è spento sull’esterno della rete.
Il forte vento di maestrale ha creato non pochi problemi alla manovra delle due squadre, in particolare alla Ferrini che non ha mai impensierito concretamente la porta difesa del giovanissimo portiere del Carbonia Davide Doneddu, confermato tra i pali dopo le buone prove recenti.
In avvio di ripresa subito il Carbonia vicinissimo al raddoppio con Tomas Pavone che ha colpito l’incrocio dei pali a portiere battuto. La Ferrini ha battuto un colpo poco dopo, rendendosi pericolosa con un’incursione di Pedro Joao Mate Alexander, ma Davide Doneddu ha risposto presente.
Il Carbonia ha limitato i pericoli nella sua area e in contropiede ha cercato il secondo goal con Tomas Pavone, fermato in calcio d’angolo al 65′ e trovandolo al 70′ con Nicolas Ricci. Lanciato in profondità, l’attaccante argentino è sfuggito alla guardia dell’ex Gioele Zedda e ha battuto con un destro preciso un incerto Aniello De Luca: 0 a 2.
  
I due tecnici hanno fatto numerosi cambi, il Carbonia ha terminato la partita con ben sette “fuoriquota” mentre nella Ferrini sono entrati altri due ex, il capitano dello scorso anno Gabriele Dore (in campo c’erano anche Mirco Carboni, Federico Boi, colonna del Carbonia della stagione d’oro 2019/2020), e Leonardo Lecca, mentre un sesto ex, Fabio Fredrich, era assente per un grave infortunio ad un malleolo.
Nel finale la Ferrini ha cercato il goal con Roberto Piroddi, con una gran botta dal limite dell’area, messa in angolo da Davide Doneddu con un gran tuffo sulla sua sinistra.
Al triplice fischio finale della signora Rosanna Barabino i calciatori del Carbonia hanno festeggiato il ritorno alla vittoria, mentre in casa Ferrini c’era grande delusione per la prestazione decisamente poco brillante. Poi, tutti insieme al terzo tempo, organizzato come sempre alla grande dalla società cagliaritana.

Diego Mingioni guiderà il Carbonia anche nel prossimo campionato di Eccellenza 2024/2025. Al suo fianco avrà ancora il vice Federico Cocco e il preparatore atletico Andrea De Fraia. Lo staff tecnico è completato da Alessandro Massaiu e Fabrizio Manca che cureranno la parte medica e riabilitativa.

La società biancoblù stamane ha comunicato anche sono in via di perfezionamento i tesseramenti e contratti di collaborazione sportiva con i calciatori che andranno a comporre la rosa della prima squadra che, a breve, verranno ufficializzati.

La rosa della squadra verrà profondamente rinnovata rispetto alla passata stagione. Sono già ufficiali le partenze di Andrea Porcheddu (Ossese, Eccellenza), Lorenzo Basciu e Riccardo Lambroni (Atletico Uri, serie D) e Gabriele Dore (Ferrini, Eccellenza).

Dopo l’ufficializzazione di quattro partenze (Andrea Porcheddu, Lorenzo Basciu, Riccardo Lambroni e Gabriele Dore), il  Carbonia Calcio getta le prime basi della nuova stagione in Eccellenza regionale.

Nel corso dell’assemblea generale dei dirigenti e soci tenutasi nella propria sede legale sono state assunte alcune decisioni:
1) Campagna abbonamenti 2024/2025. Costo abbonamento 15 gare al prezzo di 80 €. Possibilità di pagare l’abbonamento in maniera rateale: in 3 rate con mini abbonamenti da 5 gare cadauno al costo di € 35 e in due rate con abbonamenti per 7 e 8 gare al costo di € 45 cadauno. Gli abbonati potranno beneficiare altresì di sconti nelle attività commerciali convenzionate che esporranno la locandina “attività convenzionata col Carbonia calcio” nella quale sarà indicata la percentuale di sconto praticata agli abbonati.

2) Da questa stagione i biglietti allo stadio e le consumazioni al servizio bar potranno essere pagate con carta di credito e bancomat. Saranno in funzione due distinti POS in biglietteria e al Bar dello Stadio.

3) Nonostante sia solo facoltativa è stata decisa l’istituzione del Consiglio dei Probiviri che sarà composto da 2 soci anziani del sodalizio e da un consulente contabile iscritto all’albo, incaricato di certificare la corretta tenuta contabile delle registrazioni di cassa, dei rendiconti economici e dei bilanci.

4) E’ stato dato mandato alla direzione sportiva di perfezionare i contratti con lo staff della prima squadra, col nuovo team manager, col nuovo responsabile del settore giovanile, addetto stampa, social media manager e il servizio manutenzioni.

Nei prossimi giorni verranno ufficializzate le prime operazioni di mercato per la prima squadra.

Dopo Andrea Porcheddu, Lorenzo Basciu e Riccardo Lambroni, anche Gabriele Dore lascia il Carbonia. Nella situazione di incertezza sul futuro in cui si trova la società, a cadenza quasi quotidiana si registrano addii dei calciatori più rappresentativi e non emergono novità sulla prossima stagione che vedrà ancora il Carbonia al via del campionato di Eccellenza regionale.
Di seguito il messaggio con il quale Gabriele Dore, al Carbonia da tre stagioni e nell’ultima capitano della squadra, ha annunciato nel suo profilo Facebook la sua decisione di cambiare squadra.
Caro Carbonia,
ho provato con tutto me stesso a restituirti sul campo ciò che mi hai insegnato in questi tre lunghissimi anni.
Spinto dalla motivazione di una città che sa bene apprezzare i traguardi, perché riesce a valorizzare anche la più estenuante fatica.
… DNA Minerario…
La salvezza di quest’anno,
con quella pesante e leggera fascia al braccio,
mi riempie di orgoglio e non la dimenticherò.
Senza dubbio, il ricordo più bello.
E grazie a tutti voi Tifosi, a dir poco essenziali.
Senza di voi, le squadre sarebbero solo squadre e invece credo che, in casi come questo, siano anche qualcosa in più.
Un bel rapporto con tanti, perché ci siamo stati riconoscenti a vicenda
ed è quello che, alla fin dei conti, conta.
… è tempo di cambiare rotta: auguro, a me e a te,
uno Splendido Vento.
Grato,
Gabriele

«Sei stata la mia seconda casa in questi tre anni, in cui ho conosciuto tante persone fantastiche dentro e, soprattutto, fuori dal campo. Spero davvero che sia solo un Arrivederci.»

Con queste parole Andrea Porcheddu ha ufficializzato questa sera con un post pubblicato nel suo profilo Facebook la conclusione della sua esperienza triennale con il Carbonia Calcio, iniziata con la delusione della retrocessione dalla serie D ma poi impreziosita con una straordinaria stagione in Eccellenza, chiusa al 7° posto e una finale di Coppa Italia persa con il Budoni al 16° calcio di rigore dopo aver accarezzato il sogno della vittoria fino al 122′ nei supplementari e poi nel match point del decimo tiro dagli 11 metri. Nella prossima stagione sarà avversario del Carbonia, quasi certamente con la maglia bianconera dell’Ossese di Giacomo Demartis.

Andrea Porcheddu nelle ultime due stagioni è stato tra i calciatori migliori del campionato di Eccellenza regionale, mettendo a segno complessivamente da centrocampista d’attacco 25 goal, 22 nei due campionati (14 + 8) e 3 in Coppa Italia (tutti il primo anno, nel secondo il Carbonia non l’ha disputata). Nell’estate 2023, quando la società mise in lista di svincolo tutti i calciatori, lui decise di restare insieme a Gabriele Dore, nonostante le numerose richieste ricevute, in segno di riconoscenza verso una squadra e una città che gli avevano mostrato grandissimo affetto nelle prime due stagioni. Il suo avvio di stagione non è stato brillantissimo, condizionato anche da un’immeritata squalifica di tre giornate seguita all’espulsione rimediata nella partita casalinga con il Bari Sardo, ma è tornato straordinario protagonista e trascinatore, con prestazioni eccezionali e goal pesantissimi, nel finale di stagione che ha visto la squadra di Diego Mingioni coronare un’incredibile e, ad un certo punto, quasi insperata rimonta, centrando il traguardo della salvezza.

Ora il futuro di Andrea Porcheddu, 25 anni il prossimo 19 agosto, si divide da quello del Carbonia ma per il talento di Oristano, si tratta di un Arrivederci, non di un Addio.

A confermarlo è anche il padre Bebbo, suo primo appassionato tifoso (da ex eccellente calciatore), che in un post pubblicato nel suo profilo Facebook, ha scritto: «Anche io sarò sempre un tifoso del Carbonia calcio 1939. Grazie per l’affetto che tutti (staff tecnico, compagni di squadra, presidente, dirigenti e, soprattutto, i tifosi) avete sempre dimostrato in questi 3 anni nei confronti di Andrea. Spero di cuore che le strade si rincontrino».

Giampaolo Cirronis

 

Una stagione in 180’. Il campionato di Eccellenza regionale ha espresso i verdetti della stagione regolare, con la promozione in serie D dell’Ilvamaddalena, raggiunta con 4 giornate di anticipo, e la qualificazione ai playoff di Ossese, Villasimius, Tempio e Ferrini. Sono retrocesse in Promozione regionale Bosa, Sant’Elena e Villacidrese, mentre la quarta squadra che saluterà la Eccellenza regionale verrà fuori dal playout tra la Tharros di Antonio Lai e il Carbonia di Diego Mingioni (andata a Carbonia il 5 maggio, alle 16.00; ritorno a Terralba il 12 maggio, alle 16.00).

Nelle ultime settimane il testa a testa finale tra due delle grandi tradizionali del calcio sardo, Carbonia e Tharros, era il play out più probabile ma andando indietro di due mesi, costituisce una sorpresa. Il 3 marzo, dopo le partite della decima giornata del girone di ritorno, la Tharros, sconfitta 1 a 0 a Calangianus, aveva 32 punti, 1 punto più della squadra gallurese, 9 più del Bosa e 11 più del Carbonia che, sconfitto 3 a 0 a La Maddalena, era 15°. La squadra di Diego Mingioni si trovava a 10 punti dalla 13ª posizione, virtualmente retrocessa, considerato che con più di 6 punti tra la 13ª (il Calangianus) e la 14ª (il Bosa), il playout non si sarebbe giocato e sarebbero retrocesse direttamente le ultime 4 classificate. Nelle ultime 7 giornate il Carbonia ha cambiato marcia, ha fatto meglio di tutte le dirette rivali e s’è guadagnata con pieno merito il play out: Carbonia 14 punti, Calangianus 10, Sant’Elena 8, Tharros 7, Bosa 6, Villacidrese 4.

Il Carbonia ha concluso la stagione regolare con una sconfitta di misura, ininfluente, con l’Ossese (goal partita di Riccardo Fancellu), dopo 6 risultati utili consecutivi (4 vittorie e 2 pareggi). Il Calangianus ha espugnato il campo del Bosa, a Bonorva, 2 a 0, e ha conquistato la salvezza con 41 punti, mentre la Tharros ha superato in rimonta l’Iglesias, 2 a 1, e ha confermato il 13° posto con 39 punti. Contro l’Ossese Diego Mingioni ha tenuto prudenzialmente in panchina Ernest Wojcik e Jesus Prieto in vista del playout già sicuro.

Nonostante la sconfitta, la squadra ha dimostrato di essere in salute e ha concluso la partita senza cartellini gialli, riuscendo ad evitare così provvedimenti disciplinari che avrebbero complicato la preparazione della doppia sfida di playout con la Tharros che affronta i playout con il vantaggio determinato dalla migliore posizione di classifica. Il regolamento, infatti, prevede che qualora, al termine dei due incontri (andata e ritorno), i tempi regolamentari terminassero in parità (non vale la regola delle reti segnate in trasferta e non sono previsti tempi supplementari), retrocederebbe nel campionato di Promozione il Carbonia, classificatosi al 14° posto nella stagione sportiva 2023/2024.

Il Carbonia affronta il playout con grande fiducia e con tutta la rosa a disposizione. è rientrato in gruppo ed è pronto al ritorno in campo il capitano Gabriele Dore, a lungo condizionato dagli infortuni.

«E’ la prima volta che ho a disposizione tutti i calciatori della rosa – ha detto Diego Mingioni al termine della partita persa con l’Ossese arriviamo bene a questo playout, perché stiamo tirando fuori prestazioni e risultati. Siamo pronti, siamo carichi e vogliamo vincere entrambe le partite, dobbiamo solo prepararci bene in settimana ed è bello viverla tutti insieme e poi andare a compiere l’impresa.»

Il doppio confronto della stagione regolare è terminato in parità. A Carbonia, nella 5ª giornata di andata, si impose 1 a 0 il Carbonia (allora allenato da Maurizio Ollargiu), con goal di Alessio Romanazzo (poi ceduto) al 60’; a Oristano, nella 5ª di ritorno, si impose 1 a 0 la Tharros con goal di Simone Calaresu al 35’.

Carbonia-Tharros verrà diretta da Nicola Nieddu di Sassari, assistenti di linea Alessandro Anedda di Cagliari e Mario Canu di Olbia.

Ossese-Ferrini verrà diretta da Vincenzo Melis di Ozieri, assistenti di linea Pietro Fae e Alessandro Cola di Ozieri.

Villasimius-Tempio verrà diretta da Rosanna Barabino di Sassari, assistenti di linea Andrea Nurra di Sassari e Luca Carboni di Ozieri.

Giampaolo Cirronis

Sarà la Tharros l’avversario del Carbonia nel playout salvezza del campionato di Eccellenza regionale. Il Calangianus ha espugnato il campo del Bosa, a Bonorva, 2 a 0, e ha conquistato la salvezza con 41 punti, mentre la Tharros ha superato in rimonta l’Iglesias, 2 a 1, e ha confermato il quint’ultimo posto con 39 punti.

I successi di Calangianus e Tharros hanno reso ininfluente, per il Carbonia, il risultato dell’ultima partita della stagione regolare, giocata questo pomeriggio al Comunale “Carlo Zoboli” contro la vicecapolista Ossese, arrivata a Carbonia priva di tre calciatori squalificati. Diego Mingioni ha tenuto prudenzialmente in panchina Ernest Wojcik e Jesus Prieto in vista del playout già sicuro.

L’avvio di partita ha visto il Carbonia protagonista, capace con il forte vento alle spalle di mettere in affanno la difesa dell’Ossese. I ragazzi di Diego Mingioni sono andati ripetutamente vicino al goal del vantaggio, con Nicola Giganti, Lorenzo Basciu e Andrea Porcheddu. Tennyson Omoregie si è liberato splendidamente in area ma al momento della conclusione Riccardo Fancellu ha recuperato su di lui e lo ha anticipato in calcio d’angolo. Al 17′ lo stesso Tennyson Omoregie ha calciato troppo centrale sul portiere in uscita da pochi passi, sulla respinta Andrea Porcheddu ha messo il pallone alle spalle di Antonio Sechi ma il goal è stato annullato per fuorigioco dal direttore di gara.

Dopo aver tanto sofferto, al 19′, alla prima incursione nell’area del Carbonia, l’Ossese ha sbloccato il risultato. Calcio d’angolo da destra, al centro dell’area s’è inserito il difensore Riccardo Fancellu che ha colpito di testa tra ben sette calciatori del Carbonia, superando Valerio Bigotti.

Il Carbonia ha accusato il colpo ed ha tardato a reagire, Nel finale del tempo Ezequiel Cordoba è andato vicino al goal del pareggio sugli sviluppi di un calcio di punizione. Le squadre sono andate al riposo con l’Ossese avanti 1 a 0.

Nel secondo tempo, con il vento alle spalle, l’Ossese ha cercato più volte di chiudere i conti. Al 50′ Fabio Oggiano ha servito Mauricio Villa, il goal sembrava ma la difesa biancoblù ha liberato in calcio d’angolo. Il Carbonia si è reso pericoloso al 57′ con Andrea Porcheddu che ha imbeccato il giovanissimo Matteo Abruzzi (2007, entrato nella ripresa al posto di Ezequiel Cordoba) che ha trovato sulla sua strada un attentissimo Antonio Sechi, bravo a respingere il successivo tentativo di tap in di Tennyson Omoregie.

Nuovi brividi nell’area del Carbonia al 60′ e al 68′ su tentativi di Mauricio Villa, sui quali hanno liberato prima Valerio Bigotti poi un altro neo entrato, Jacopo Falletto. Il Carbonia ha evitato di subire il secondo goal anche al 73′, con un pizzico di fortuna, con il pallone finito sulla parte superiore della traversa e poi sul fondo.

Nel finale, all’87’, quando sono arrivate le notizie da Oristano, con la Tharros avanti in rimonta sull’Iglesias, il Carbonia ha comunque provato a pareggiare la partita, andando vicinissimo. Nicola Giganti s’è liberato al tiro, ha piazzato un diagonale sul quale s’è disteso Antonio Sechi respingendo sui piedi di un altro nuovo entrato, Riccardo Lambroni, che da pochi passi ha calciato debolmente addosso al portiere che s’è salvato miracolosamente.

Da lì in avanti non è accaduto più niente di rilevante anche nei 5′ di recupero.

Carbonia: Bigotti, Mancini (73′ Lambroni), Broglia, Chidichimo, De Vivo (49′ Falletto), Giganti, Cordoba (46′ Abbruzzi), Basciu, Omoregie (80′ Adamo), Porcheddu, Cocco (80′ Carboni). A disposizione: Caroli, Wojcik, Prieto, Lodde. Allenatore: Diego Mingioni.

Ossese: Sechi Antonio, Melis, Madeddu, Tanda, Ongania, Fancellu, Contini (73′ Mudadu), Fadda (90′ Sechi Alessandro), Villa (80′ Vita), Scanu (67′ Chiappetta), Oggiano (80′ Mainardi). A disposizione: Cherchi, Simula, Puggioni, Bah. Allenatore: Mario Fadda.

Arbitro: Francesco Succu di Nuoro.

Assistenti di linea: Mirko Pili e Simone Crobu di Oristano.

Marcatori: 19′ Fancellu (O).

Ammoniti: Cordoba (C), Scanu (O), Fadda (O).

Carbonia, missione compiuta. La squadra di Diego Mingioni ha vinto sul nuovissimo terreno di gioco di Segariu l’ultima partita in trasferta della stagione regolare, con la Villacidrese, con l’insolito punteggio di 5 a 4, e s’è assicurata la certezza di disputare il playout salvezza. La sconfitta subita dalla Tharros a Villasimius (3 a 2) e il pareggio interno del Calangianus con il Taloro Gavoi (1 a 1), tengono aperta anche la strada della salvezza diretta a 90′ dalla fine della stagione regolare (Calangianus 38 punti, Tharros 36, Carbonia 35), ma l’ipotesi più probabile è che la salvezza debba essere conquistata attraverso la coda dei playout, con una tra Calangianus e Tharros.
La partita di Segariu, nonostante la Villacidrese fosse già matematicamente retrocessa, è stata ricchissima di goal ed emozioni. Il Carbonia è sceso in campo privo di Gabriele Dore, Ezequiel Cordoba ed Edoardo Adamo, ancora più rimaneggiata la formazione mandata in campo dalla Villacidrese, con ben 6 fuoriquota.
L’avvio di partita è stato equilibrato, con il Carbonia impegnato a prendere le misure alla Villacidrese, prima di affondare i colpi. Un quarto d’ora di studio, poi in 9′, tra il 17′ ed il 26′, il Carbonia è andato in rete tre volte. Prima la doppietta di Lorenzo Basciu, poi Tennyson Omoregie, con Andrea Porcheddu protagonista negli assist, hanno portato il Carbonia sul 3 a 0. Partita chiusa? Per niente. E’ bastato un calo di concentrazione degli uomini di Diego Mingioni, per consentire alla Villacidrese di riaprire la partita con due goal in tre minuti messi a segno da Matteo Cirronis, al 42′ e al 45′. Squadre al riposo sul 3 a 2.
In avvio di ripresa il Carbonia è sembrato nuovamente concentrato, evidentemente scosso da Diego Mingioni negli spogliatoi, e in 11 minuti ha rimesso tre goal tra sé e la Villacidrese, prima con Tennyson Omoregie al 49′ che ha battuto il giovane portiere della Villacidrese Marco Sitzia da pochi passi (doppietta per lui), poi con Lorenzo Basciu, autore del goal della prima tripletta in carriera, decimo goal stagionale, su assist di Andrea Porcheddu. 5 a 2.
Partita chiusa? Per niente. Il Carbonia ha mollato nuovamente la concentrazione e la Villacidrese, ferita dalla retrocessione e dalle tante assenze ma molto orgogliosa, ha creato problemi al Carbonia sulla fascia sinistra soprattutto con Fantasia e al 63′ è andata ancora in goal con Luca Muscas. Andrea Porcheddu ha cercato un paio di volte la via del goal con conclusioni dalla media distanza, sfiorando il palo alla sinistra di Marco Sitzia (17 anni).
Con il passare dei minuti il Carbonia ha badato a gestire il doppio vantaggio, dimezzato ancora da Luca Muscas, con la trasformazione di un calcio di rigore concesso dal direttore di gara al 94′. Alla ripresa del gioco il triplice fischio del direttore di gara con i calciatori del Carbonia che sono andati a festeggiare con gli Ultras giunti da Carbonia.
Prima del fischio d’inizio è stato osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Mattia Giani, il calciatore 26enne di Ponte a Egola, morto dopo aver accusato un malore durante la partita del campionato di Eccellenza della Toscana tra il Lanciotto Campi e il Castelfiorentino.
Carbonia: Caroli, Wojcik (68′ Cocco), Broglia, Chidichimo, De Vivo, Mancini, Prieto (85′ Carboni Giovanni), Giganti (80′ Abbruzzi), Porcheddu, Omoregie (69′ Lambroni), Basciu (80′ Lecca). A disposizione: Bigotti, Frau, Salimbene, Lodde. All. Diego Mingioni.
Villacidrese: Sitzia, Pinna Matteo, Pittau, Carbonia Luca, Medda, Pinna Mattia, Muscas, Cirronis, Suella, Fantasia (86′ Vargiu), Zedda (60′ Pilleri). A disposizione: Cocozza, Follesa, Figus, Lilliu, Lamacchia, Pilloni, Podda. All. Renato Incani.
Arbitro: Marco Piras di Alghero.
Assistenti di linea: Alessandro Ventuleddu di Sassari e Antonio Carbini di Olbia.
Marcatori: 17′, 23′ e 56′ Basciu (C), 43′ e 45′ Cirronis (V), 26′ e 49′ Omoregie (C), 63′ e 94′ Muscas (V).
Giampaolo Cirronis

Penultima tappa per il Carbonia, domenica 21 aprile a Segariu, alle 16.00, contro la Villacidrese, nel percorso avviato 41 giorni fa, con la vittoria sul Taloro Gavoi (quando, dopo la sconfitta di La Maddalena, sembrava tutto compromesso) per risalire sul treno che conduce alla salvezza nel campionato di Eccellenza regionale. Dirige Marco Piras di Alghero, assistenti di linea Alessandro Ventuleddu di Sassari e Antonio Carbini di Olbia.

La Villacidrese è matematicamente retrocessa ma per il Carbonia sarebbe un errore pensare di poter avere vita facile per la conquista dei tre punti necessari a garantirsi un posto nei playout e, perché no, sperare ancora nella salvezza diretta, molto lontana ma ancora possibile.

La squadra biancoblù vive il periodo migliore della stagione, reduce da cinque risultati utili consecutivi che hanno fruttato 11 punti con tre vittorie e due pareggi (uno, quello di Cagliari con la Ferrini, accolto con grandi rimpianti dopo il doppio vantaggio maturato nel primo tempo e le tante occasioni da goal nitide sciupate). Diego Mingioni deve fare ancora a meno del capitano Gabriele Dore, per il quale appare possibile un ritorno in campo nell’eventuale playout, ma ha tutti gli altri a disposizione e nutre grande fiducia, come ha detto ieri nell’intervista allegata, registrata al termine dell’ultimo allenamento.

Il Carbonia vince in rimonta, 2 a 1 sul San Teodoro Porto Rotondo, una partita dalle mille emozioni e tiene il passo di Calangianus e Tharros, vittoriose rispettivamente 1 a 0 a Tempio e 2 a 0 in casa con il Bari Sardo. Ha perso terreno il Bosa, travolto in casa dalla Ferrini per 5 a 0 e ora a 3 punti dal Carbonia.

Carbonia-San Teodoro Porto Rotondo è stata la classica partita da sconsigliare ai deboli di cuore. Diego Mingioni ha dovuto rinunciare al capitano Gabriele Dore, a Edoardo Adamo e Danilo Cocco; molto più pesanti le assenze in casa San Teodoro Porto Rotondo, con ben quattro titolari squalificati: Simone Varrucciu, Nicola Raimo, Jacopo Malesa e Daniele Molino.

 

Dopo il minuto di raccoglimento di un minuto per la tragedia nella centrale idroelettrica di Suviana, il Carbonia ha iniziato meglio, andando vicino al goal due volte con l’attivissimo Lorenzo Basciu.

 

Alla prima vera occasione ill San Teodoro Porto Rotondo ha sbloccato il risultato, al 35′: incursione di Simone Saiu sulla fascia sinistra, sul pallone s’è lanciato Alessio Mulas, capocannoniere del campionato, che ha firmato il 23° goal superando Mattia Caroli con un preciso pallonetto.

Il Carbonia ha accusato il colpo ma trascinato ai suoi tifosi Ultras, ha reagito e allo scadere del tempo si è riportato in parità: su un lancio di Mateo Broglia dalla fascia sinistra, il capitano Andrea Porcheddu ha staccato di testa impattando perfettamente il pallone sovrastando un difensore del San Teodoro Porto Rotondo, non lasciando scampo a Luca Melis. Le squadre sono andare al riposo sull’1 a 1.

In avvio di ripresa il Carbonia ha cercato con insistenza il goal del vantaggio e lo ha sfiorato al 55′, con un bel diagonale di Lorenzo Basciu, deviato in calcio d’angolo dal portiere del San Teodoro Porto Rotondo.

Al 61′ è arrivata la prima svolta della partita con l’espulsione del capitano del San Teodoro Porto Rotondo Riccardo Muzzu, autore di un fallo a centrocampo su Andrea Porcheddu, allontanato dal terreno di gioco con il secondo cartellino giallo e il conseguente rosso.

All’82’ la seconda svolta della partita, con l’espulsione del portiere ospite Luca Melis e il calcio di rigore concesso al Carbonia in un’azione molto confusa e contestata dalla squadra ospite che chiedeva il calcio di punizione a due anziché il calcio di rigore. Tra i pali s’è portato il neo entrato Fabrizio Deiana e Andrea Porcheddu s’è impossessato del pallone per l’esecuzione del calcio di rigore. Il gioco è rimasto fermo diversi minuti fino all’uscita definitiva dal terreno di gioco del primo portiere espulso. Sul dischetto, anziché Andrea Porcheddu s’è portato Ezequiel Cordoba, per un accordo tra i due compagni di squadra. Fabrizio Deiana ha neutralizzato il tiro dagli undici metri ed il risultato è rimasto inchiodato sull’1 a 1.

Di lì a poco il direttore di gara ha concesso 6 minuti di recupero, il Carbonia s’è lanciato alla ricerca del goal partita in doppia superiorità numerica e al 91′ il centrale difensivo Ernest Wojcik ha trovato il varco giusto, battendo Fabrizio Deiana dopo la sua respinta sulla prima conclusione di Lorenzo Basciu – su lancio di Mateo Broglia -, lasciandosi poi andare ad un’esultanza senza freni con la maglia per aria che gli è costata il cartellino giallo.

 

Il goal subito è stato una mazzata tremenda per il San Teodoro Porto Rotondo che ha terminato la partita in 8 uomini per la terza espulsione comminata dal direttore di gara a Simone Saiu – apparsa “esagerata” – per un fallo su Andrea Porcheddu. Di lì a poco il triplice fischio finale e la festa dei calciatori del Carbonia sotto la parte di tribuna occupata dai tifosi Ultras.

Con la terza vittoria e due pareggi nelle ultime cinque partite il Carbonia resta in corsa per la salvezza; il San Teodoro Porto Rotondo con la terza sconfitta consecutiva resta ancora fermo a quota 38 punti ed ora inizia a temere il ritorno di Calangianus e Tharros con il rischio di scivolare in area playout. Oggi ha giocato senza quattro titolari squalificati, anche domenica prossima, in casa con la capolista Ilvamaddalena già prossima, sconfitta oggi in casa 2 a 0 dal Villaismius dopo la sconfitta di sette giorni fa a Ghilarza, dovrà fare a meno di quattro calciatori squalificati, Simone Varrucciu che ha ancora una giornata da scontare e i tre espulsi oggi: Riccardo Muzzu, Luca Melis e Simone Saiu.

Carbonia: Caroli, Broglia, Chidichimo, De Vivo, Wojcik, Cordoba, Prieto, Omoregie, Porcheddu, L. Basciu, Mancini (82′ Lambroni). A disposizione: Bigotti, C. Basciu, Carboni, Abbruzzi, Lodde, Salimbene, Falletto, Lecca. Allenatore: Diego Mingioni.

San Teodoro Porto Rotondo: Melis, Spano, Frisciata (35′ Serra), Animobono, Muzzu, Saiu, Casula (75′ Saggia), Mastromarino, Mulas (82′ Deiana), Pala, Ruzzittu (68′ Marongiu). A disposizione: Moran, Caocci, Di Nardo, Varrucciu, Mei. Allenatore: Riccardo Sanna.

Arbitro: Emanuele Rotondo di Frattamaggiore.

Assistenti di linea: Matteo Laconi di Cagliari e Giovanni Meloni di Carbonia.

Marcatori: 35′ Mulas (ST), 45′ Porcheddu (C), 91′ Wojcik (C).

Espulsi: Melis (ST), Muzzu (ST) e Saiu (ST).

Ammoniti: Frisciata (ST), Muzzu (ST), Pala (ST), Wojcik (C), Cordoba (C), Mancini (C).

Spettatori: 200.

Giampaolo Cirronis