22 December, 2024
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Ieri mattina, presso il Palazzo del Governo, a Cagliari, si è svolta la cerimonia di consegna delle onorificenze al merito della Repubblica Italiana e delle medaglie d’onore commemorative ai familiari di cittadini italiani deportati in Germania.

Dopo i saluti alle autorità civili, militari e religiose presenti in sala, si è proceduto alla consegna di due medaglie d’onore alla memoria dei signori Biagio Di Caro e Alessandro Onnis, cittadini italiani deportati in Germania ed internati nei lager nazisti durante l’ultimo conflitto mondiale e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra, ritirate dai rispettivi familiari.

Successivamente, si è proceduto alla consegna delle distinzioni onorifiche conferite dal Capo dello Stato a 13 cittadini che si sono distinti per meriti nel servizio civile, militare, sociale e nel volontariato.

Il diploma di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana è stato consegnato al sig. Giovanni Perra, assistente tecnico in servizio presso il Comando Marittimo Ovest; al luogotenente C.S. Angelo Giuseppe Mangano, ispettore direttore di macchine presso la stazione navale di manovra della Guardia di Finanza di Cagliari; al luogotenente C.S. Giampaolo Marongiu, comandante della sezione operativa volante della Guardia di Finanza, Compagnia di Iglesias; alla signora Agnese Delogu, dipendente della Regione Autonoma della Sardegna a riposo; al signor Stefano Porcu, direttore tecnico del Settore Paracanoa della Federazione Italiana Canoa Kayak; al signor Aldo Bruni, sovrintendente della Polizia di Stato a riposo; al signor Angelo Ninu, ispettore superiore della Polizia di Stato a riposo; al dottor Gabriele Mereu, dirigente medico della Asl di Cagliari; al capitano dottor Roberto Loche, ufficiale medico dell’Esercito Italiano in servizio presso il Dipartimento Militare di medicinalegale di Cagliari; al colonnello Alessio Gabriele Degortes, vice comandante del Comando Militare Esercito Sardegna.

Alla professoressa Maria Antonietta Mongiu, archeologa e docente universitaria, e al dottor Enzo Floridia, presidente della commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Cagliari, è stata consegnata l’onorificenza di commendatore dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

L’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce è stata attribuita al dott. Giorgio Falconi, dirigente pubblico a riposo.

A margine della cerimonia il prefetto Giuseppe Castaldo ha tenuto a sottolineare che «la cerimonia di consegna delle onorificenze non è solo un momento solenne, ma anche un’occasione per riflettere sulle tante positività presenti nel territorio, che si sono distinte per un impegno attivo nel campo della legalità, della cultura, della solidarietà, del volontariato, per la promozione del diritto alla salute e dell’inclusione sociale, anche in presenza di condizioni di disabilità». 

L’Iglesias supera anche la Tharros con un “rotondo” 3 a 0 e con il sesto risultato utile consecutivo (14 punti frutto di 4 vittorie e 2 pareggi) sale al 10° posto con 20 punti. La squadra di Giampaolo Murru, dietro la capolista Ilvamaddalena, è una delle squadre più in forma del campionato di Eccellenza regionale.

Il risultato di 3 a 0 potrebbe far pensare ad una vittoria “facile” ma sul terreno di gioco la Tharros ha retto a lungo il confronto, prima e dopo essere rimasta in dieci uomini per l’espulsione di Joseph Tetteh (ex Carbonia), che ha ricevuto dal direttore di gara il cartellino rosso diretto per un intervento sul centravanti dell’Iglesias Tomas Pavone, al 35′ del primo tempo.

Fino a quel momento la partita era rimasta in equilibrio ma l’Iglesias ha approfittato subito della superiorità numerica, sbloccando il risultato al 39′ con un gran colpo di testa di Fabio Porru, su azione da calcio d’angolo, superando all’angolino basso alla sua destra il bravo portiere oristanese Gabriele Mereu.

La Tharros ha contestato pesantemente alcune decisioni della terna arbitrale, tra le quali la mancata concessione di un calcio di rigore, la partita si è surriscaldata ed il clima non s’è rasserenato neppure dopo il riposo.

 

La Tharros ha provato a riprendere il risultato ma al 55′ l’Iglesias ha messo a segno il secondo goal, con una grossa ipoteca sulla vittoria finale. L’autore del goal è stato Antony Cancilieri, resosi protagonista di una straordinaria azione solitaria: è partito poco oltre la linea di centrocampo palla al piede, ha trovato un ampio varco centrale nel quale è stato abile ad infilarsi, ha pensato ad uno scambio con i compagni ma quando è arrivato al limite dell’area ha capito di poter andare fino in fondo e, una volta giunto ad una decina di metri da Gabriele Mereu, lo ha superato con un tocco non forte ma preciso: 2 a 0.

 

Il finale è stato caratterizzato da nuove contestazioni dei calciatori e della panchina della Tharros alla terna arbitrale, prima e dopo il cartellino rosso al dirigente accompagnatore, e l’Iglesias ha chiuso definitivamente i conti con il terzo goal, messo a segno da Mauricio Bringas (con la fascia di capitano al braccio per l’assenza di Gianluigi Illario, squalificato per recidività in ammonizioni), su calcio di rigore, concesso per un fallo di mano in area di Fabio Boi.

L’Iglesias incamera i 2 punti e sale a quota 20, scavalcando il Li Punti (che ha riposato), il Bosa (battuto a Calangianus) e la stessa Tharros, appaiate a quota 18 punti. L’obiettivo, dopo il disastroso avvio di stagione, era e resta la salvezza, ma considerato che davanti c’è un intero girone di ritorno e il Ghilarza, quinto, è distante solo 6 punti, con quattro squadre in mezzo, se dovesse continuare a crescere, la nuova Iglesias perché non dovrebbe iniziare a puntare un nuovo obiettivo chiamato playoff?

Giampaolo Cirronis

Il Carbonia c’è! Maurizio Ollargiu deve rinunciare a tre titolari, il portiere Mauro Alcaraz (squalificato) e i due centrali difensivi Santiago Brailly (squalificato) ed Ernest Wojcik (infortunato), schiera gli esordienti Luigi Cobuzzi (classe 2004, uno dei quattro fuoriquota dell’undici iniziale, centrocampista) e l’italo brasiliano Pedro Ferrari (classe 1994, difensore), e con una prestazione di alto livello, soprattutto un grandissimo secondo tempo, supera la Tharros con un goal di Alessio Romanazzo. Dopo una “tempestosa estate” e la rivoluzione tecnica, con un nuovo allenatore ed un organico rinnovato all’80%, la squadra biancoblù è stata fin qui una delle maggiori sorprese. In quattro partite ha vinto le due giocate in casa con Iglesias e Tharros ed ha perso con tante recriminazioni le due in trasferta, prima di misura a Bari Sardo, poi più nettamente nel punteggio a Li Punti, ma solo dopo essere rimasta prima in dieci e poi in nove uomini per due espulsioni.

 

Prima del fischio d’inizio il presidente onorario del Carbonia Renato Giganti ha consegnato una maglia ufficiale da gara con le firme di tutta la società alla vedova del dirigente Stelio Pusceddu, scomparso due settimane fa. La giornalista Nadia Pische ha donato ai familiari alcune fotografie di Stelio Pusceddu.

La Tharros è arrivata a Carbonia con il morale alle stelle dopo il 3 a 0 rifilato sette giorni fa al Bosa. Priva del suo allenatore Antonio Lai in panchina, squalificato, la squadra oristanese è apparsa concentrata, decisa a giocare le sue carte per conquistare l’intera posta in palio, ma ha capito presto che davanti a sé aveva una squadra molto motivata e determinata. Il primo tempo è stato sostanzialmente equilibrato, con la Tharros più presente nella zona centrale del centrocampo e il Carbonia più sicuro di sé sulle fasce, soprattutto quella destra. Ed è proprio da un’incursione di Andrea Porcheddu sulla destra, con recupero palla e assist delizioso al centro dell’area per Francesco Pitanza, che è nata la prima palla goal della partita, con pallone fuori a fil di palo nella conclusione a botta sicura dell’attaccante biancoblù.

 

La Tharros ha replicato con Simone Calaresu che ha spedito il pallone alla sinistra di Mattia Caroli con un colpo di testa da favorevole posizione. Nel primo tempo il Carbonia ci ha provato con Gabriele Dore e Danilo Cocco, il cui tiro cross ha concluso la sua traiettoria sul palo.

Nel secondo tempo il Carbonia ha cambiato marcia e ha preso in mano il pallino del gioco, rendendosi ripetutamente pericoloso. Ci hanno provato prima Alessio Romanazzo, poi Gabriele Dore e Andrea Porcheddu. Allo scadere dell’ora di gioco, è arrivato il goal: Francesco Pitanza, voglioso di riscattare l’occasione d’oro sciupata nel primo tempo, si è liberato dell’avversario diretto ed ha offerto un assist perfetto ad Alessio Romanazzo che ha scavalcato il portiere ed è quasi entrato in porta con il pallone, prima di far esplodere la sua gioia e quella di tutti i compagni. 1 a 0!

 

Dalla tribuna il tecnico oristanese Antonio Lai ha disposto due cambi, facendo inserire Marco Carboni al posto dell’ex Joseph Tetteh (ammonito) e Andrea Sanna (40 anni, capocannoniere dello scorso campionato con 26 goal) per Alessio Piras. I cambi non hanno sortito effetto perché è stato il Carbonia ad andare ripetutamente vicino al secondo goal. Gabriele Dore ha impegnato il portiere ospite Gabriele Mereu con un tiro a giro che ha esaltato le doti acrobatiche dell’estremo difensore oristanese ed ha poi realizzato il secondo goal con un tiro a fil di palo, annullato con decisione assai dubbia per un fuorigioco di un altro calciatore biancoblù. E, infine, si è infranta sul palo alla sinistra di Gabriele Mereu, ormai battuto, una conclusione a botta sicura.

 L’arbitro ha concesso sei minuti di recupero ma la Tharros, pur provandoci fino alla fine non ha mai seriamente impensierito il giovane portiere Mattia Caroli, valido sostituto dello squalificato Mauro Alcaraz.

Il Carbonia festeggia per la seconda vittoria casalinga con la quale aggancia a quota 6 punti la Tharros che però ha disputato una partita in più.

 

E a fine partita la squadra biancoblù ha festeggiato anche al fianco di Renato Scanu, storico radiocronista che lotta da alcuni anni contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica.

Carbonia: Caroli, Carta, Chidichimo, Cordoba, Romanazzo (dall’80’ De Gradi), Porcheddu, Dore, Ferrari, Cobuzzi (dal 59′ Giganti), Cocco, Pitanza, A disposizione: Saiu, Salimbene, Sedda, Cinus, Falletto, Lecca, Diomedi. All. Maurizio Ollargiu.
Tharros: Mereu Gabriele, Foddis (dal 66′ Fresu), Panza, Mereu Andrea, Perilli, Arnaudo, Tetteh (dal 61′ Carboni), Piras (dal 61′ Sanna), Calaresu, Atzori Alberto, La Valle (dal 66′ Lonis). A disposizione: Cabasino, Vacca, Spiga, Atzori Alessio. All. Antonio Lai (non in panchina perché squalificato).
Arbitro: Vincenzo Melis di Ozieri.
Assistenti di linea: Mirko Pili di Oristano e Francesco Meloni di Cagliari.
Marcatore: 60′ Romanazzo (C).
Spettatori: 250.
Ammoniti: Tetteh (T), Mereu Andrea (T), Panza (T), Carta (C).
Giampaolo Cirronis
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«Stiamo monitorando l’evoluzione a livello internazionale attraverso l’Istituto superiore di Sanità e l’Oms. Il livello di rischio nell’isola in questo momento è minimo. Se mai si dovesse innalzare l’emergenza siamo pronti ad attivare le misure adeguate per tutelare e informare in modo corretto la popolazione, aspetto, quest’ultimo fondamentale per evitare che si generi panico ingiustificato.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, sull’infezione virale partita dalla città cinese di Wuhan. «Così come già accaduto in passato, per la Sars e l’influenza aviaria, saranno seguite tutte le procedure commisurate all’eventuale evolversi della situazione. Rispetto al passato è positivo che le autorità cinesi abbiano informato tempestivamente la comunità internazionale. Nelle ultime ore ho avuto ampie rassicurazioni dall’Ats che può contare su professionisti d’eccellenza come il commissario, dottor Giorgio Steri, il responsabile del centro vaccinazioni della Assl di Cagliari, Gabriele Mereu, e il dottor Fabio Barbarossa, in prima linea durante le emergenze passate come medico sentinella e docente nei corsi Sars», ha concluso l’assessore regionale della Sanità.

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«I Centri dell’ospedale Binaghi, nella loro nuova configurazione, testimoniano la massima attenzione dell’amministrazione regionale sul tema della prevenzione. In particolare, il potenziamento dei servizi per la diagnosi precoce attraverso il Centro di senologia clinica e screening mammografico, con una struttura adeguata, personale sanitario dedicato e una dotazione tecnologica moderna, va nella direzione del modello di sanità che vogliamo realizzare.»

Lo ha detto l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, che oggi, all’ospedale Binaghi di Cagliari, ha partecipato all’inaugurazione del Centro di Senologia clinica e screening mammografico e del Centro Vaccinazioni, con il commissario straordinario Giorgio Carlo Steri, dal direttore sanitario Maurizio Locci e dal direttore amministrativo Attilio Murru di ATS Sardegna, il Centro di Senologia Clinica e Screening mammografico ed il Centro Vaccinazioni del servizio di igiene e Sanità Pubblica della ASSL di Cagliari. Al taglio del nastro erano presenti, inoltre, il direttore della ASSL di Cagliari Carlo Murru, il direttore del Presidio Ospedaliero Unico Sergio Marraccini e la direttrice del Centro di Senologia Clinica e Screening mammografico Maria Antonietta Barracciu; il direttore del SISP Antonello Frailis, responsabile del Epidemiologico Registro Tumori dott.ssa Simonetta Santus ed il responsabile del Centro vaccinazioni SISP Gabriele Mereu.

«Il tumore alla mammella, con 1.300 nuovi casi in Sardegna nell’ultimo anno, è la patologia oncologica più frequente nelle donne. I numeri ci dicono anche che l’adesione alle campagne di screening e la diagnosi precoce del tumore al seno sono i principali strumenti per combattere la malattia e per offrire cure efficaci ai cittadini», ha aggiunto Mario Nieddu.

Operativi nel centro di Senologia sei medici mammografisti, sei tecnici di radiologia e tre infermieri per una struttura dotata di quattro mammografi digitali, due ecografi ed un sistema PACS (Picture archiving and communication system, sistema di archiviazione e trasmissione di immagini) per la refertazione.

Nel complesso di via Is Guadazzonis anche il Centro di Vaccinazioni del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica della Assl di Cagliari. Cinque ambulatori per le vaccinazioni pediatriche, la vaccinazione degli adulti e per i viaggiatori internazionali, ubicati nel corpo aggiunto dell’ospedale.

«La nuova organizzazione – ha concluso l’assessore regionale della Sanità – consentirà di dare risposte adeguate alle esigenze del territorio. La prevenzione non è solo uno strumento efficace per tutelare la salute dei cittadini, ma è l’unica strada per realizzare una spesa ‘efficiente’ e quindi un modello di Sanità moderno e sostenibile.»

I due Centri, entrambi già operativi «si inseriscono nel processo di valorizzazione dell’ospedale Binaghi, un presidio al centro della città metropolitana facilmente raggiungibile dai cittadini, immerso nel verde e con un ampio parcheggio – ha affermato il commissario straordinario Giorgio Carlo Steri -. Con questi due nuovi servizi inaugurati oggi abbiamo voluto porre una particolare attenzione alla prevenzione, intesa sia come screening precoce dei tumori con sia come protezione dalle malattie infettive per adulti e bambini attraverso le vaccinazioni»
Il Centro Senologia Clinica e Screening mammografico della ASSL di Cagliari
Il nuovo centro di Senologia clinica e Screening mammografico è ubicato al P.O. R. Binaghi, 1° piano.
Nasce dalla fusione del centro di mammografie di screening (localizzato precedentemente in via Romagna) e il centro di Senologia clinica, prima localizzato al piano terra dell’ospedale Binaghi, nei locali del Centro donna. Fa capo al Servizio di Radiologia del P.O. R. Binaghi, diretto dalla dott.ssa Maria Antonietta Barracciu.
Nel nuovo centro, oltre all’ erogazione di prestazioni di mammografie di screening e di senologia clinica, vengono eseguiti gli esami di II livello (approfondimenti) di screening e senologia diagnostica quali:
– Ecografie
– Tomo sintesi
– Biopsie eco guidate
– Biopsie con guida tomo sintesi
– Risonanza magnetica mammaria (a partire dal mese di giugno 2020)
Il Centro si estende su una superficie di 700 mq, ed è dotato di una sala di attesa per le donne invitate allo screening, ed una sala di attesa per le donne che si sottopongono spontaneamente alla senologia clinica, secondo due percorsi differenti. Le donne che devono ricevere l’invito alla mammografia di screening nel territorio della ASSL di Cagliari sono 4 mila all’anno; nel 2020 si prevede di adeguare l’offerta pari ai valori attesi LEA, con estensione degli inviti al 100% target.
Il tumore della mammella
Il tumore al seno è più diffuso fra le donne nei Paesi occidentali: si stima che una donna su 9 lo svilupperà nel corso della sua vita. D’altro canto, è anche uno dei tumori che possono essere scoperti precocemente, grazie alla mammografia, che permette di individuare il tumore in una fase molto precoce, in cui può essere curato efficacemente. L’80-90% delle donne con un tumore di piccole dimensioni e senza linfonodi colpiti può guarire definitivamente.
Lo screening mammografico ha permesso una riduzione della mortalità del tumore al seno pari al 30%.
La mammografia è in grado di rivelare un tumore anche quando le sue dimensioni sono piccolissime, pari a pochi mm, consentendo pertanto una grande percentuale di guarigione. In quasi tutte le Regioni italiane, compresa la Sardegna, sono attivi programmi di screening per la diagnosi del tumore della mammella. Le ASSL, tramite i centri screening, facenti capo ai Dipartimenti di Prevenzione, inviano una lettera di invito a tutte le donne residenti nel territorio, di età compresa tra i 50 e i 69 anni, con la data, l’orario e la sede dell’appuntamento. Se effettuato in seguito a questo invito, l’esame è gratuito e non occorre la richiesta del medico.
Nel centro, chiamato precedentemente Unità di Refertazione Centralizzata ( URC), vengono lette sia le mammografie di screening eseguite in sede, che quelle provenienti dalle sedi periferiche (Muravera, Senorbì, Isili, Quartu Sant’Elena). Se l’esame è negativo, la donna riceverà una lettera con il risultato, e verrà richiamata dopo due anni.
Alla fine dell’iter, a seconda del risultato, sarà richiamata dopo due anni o inviata ad un reparto di Chirurgia, per il trattamento del caso.
Senologia diagnostica
La senologia diagnostica è rivolta a donne sintomatiche, vale a dire con presenza di sintomi di patologia mammaria (di qualsiasi età); donne al di fuori dell’età di screening (sotto i 50 anni e sopra i 70 anni); donne operate al seno (di qualsiasi età); donne con familiarità al tumore mammario e uomini sintomatici di qualsiasi età (nei quali l’ incidenza del tumore al seno è 1/10 rispetto a quella femminile). La prestazione di senologia diagnostica prevede: visita senologica, mammografia ed ecografia. Al termine della procedura viene rilasciato un referto. In caso di sospetto tumore, si procede, come per lo screening, agli esami di approfondimento; se il sospetto viene confermato, la donna, viene inviata ad un reparto di Chirurgia. Al di sotto dei 40 anni, per questioni anatomiche mammarie, la diagnostica più affidabile è l’ecografia (seguita o meno da mammografia, a giudizio del Radiologo); al di sopra dei 40 anni è la mammografia.
Prenotazioni
Per la senologia clinica (mammografia ed ecografia) le prenotazioni avvengono tramite CUP ( 070 474747). Per le prestazioni di screening mammografico, il Centro screening di via Romagna (n° verde 800728259, orario dal lunedì al venerdì 10.00-13.00) invia una lettera a tutte le donne residenti nel territorio, di età compresa tra i 50 e i 69 anni, con la data, l’orario e la sede dell’appuntamento. Se effettuato in seguito a questo invito, l’esame è gratuito e non occorre la richiesta del medico.
Dotazione tecnologica
La struttura è dotata di:
– 4 mammografi digitali, 2 dei quali con sistema di tomosintesi (tecnica diagnostica di ultima generazione: si tratta di una tecnologia di imaging tridimensionale, ad alta definizione, che permette di ottenere immagini in 3D e di ricostruire figure volumetriche, tali da dare una rappresentazione radiografica tridimensionale della mammella), ed un mammografo dotato di sistema di biopsia VABB con guida tomosintesi (unica tecnologia in Sardegna);
– due ecografi
– un sistema PACS di visualizzazione e refertazione delle immagini mammografiche, sia quelle eseguite nel centro, che quelle che provengono dalle sedi periferiche dove viene eseguito lo screening (Muravera, Senorbì, Isili, Quartu Sant’Elena)
– 5 stazioni di refertazione
Dotazione di personale
Nel centro lavorano 6 medici mammografisti, 6 tecnici di radiologia, dei quali 3 dedicati alla senologia, 3 infermieri. Il personale medico e tecnico è formato e certificato, ossia i medici eseguono più di 5.000 letture mammografiche l’anno e i tecnici dedicano all’attività mammografica più del 50% dell’orario di servizio.

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Il Carbonia ha superato l’Arbus 2 a 1 e s’è qualificato per la finalissima della Coppa Italia, in programma l’8 febbraio 2020 sul campo in erba sintetica del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano. L’avversario sarà l’Atletico Uri di Massimiliano Paba, protagonista di una grande impresa sul campo della Nuorese, dove ha saputo recuperare nella fase centrale della ripresa, ì due goal subiti nel primo tempo, con i quali la squadra di Antonio Prastaro aveva ribaltato la sconfitta per 2 a 1 subita due settimane fa nel match di andata, ad Uri.

La vittoria del Carbonia non è stata facile. Andrea Marongiu inizialmente ha tenuto in panchina Daniele Contu, Alessio Figos e Nicola Serra (gli ultimi due diffidati, come Samuele Curreli, quindi a rischio ammonizione e conseguente squalifica) e nel tridente d’attacco ha impiegato i fuoriquota Suku Kassama Sariang ed Andrea Renzo Iesu, al fianco del capocannoniere della Coppa Italia Samuele Curreli. Il Carbonia ha spinto subito sull’acceleratore, dimostrando subito di non fidarsi del pari con goal maturato ad Arbus, ed è stato proprio il bomber a sfiorare il goal del vantaggio, con una conclusione spentasi sul palo ma l’Arbus non ha mai rinunciato ad offendere con le ripartenze. Il Carbonia ha tenuto maggiormente il pallino del gioco ed ha sfiorato il goal con Suku Kassama Sariang, con la difesa dell’Arbus ha salvato con un pizzico di fortuna. Ma al 35′ ha capitolato: incursione di Samuele Curreli sulla fascia destra, lancio per Federico Boi, assist di testa per Luigi Pinna che non ha lasciato scampo al portiere ospite Gabriele Mereu. Per Luigi Pinna è il secondo goal in tre giorni, dopo quello decisivo realizzato domenica pomeriggio a Gavoi. Singolare che l’azione del goal sia maturata sull’asse Boi-Pinna, la coppia di centrali difensivi! Nel finale del tempo anche l’Arbus ha colpito un palo con il giovane Mihai Rotaru. Nell’undici iniziale Marco Piras ha impiegato gli ex Momo Cosa e Paolo Uccheddu, mentre l’altro ex Nicola Giganti, fuoriquota, è rimasto in panchina.

Nella ripresa l’Arbus ha cercato di riportarsi in parità, creando qualche apprensione nella difesa del Carbonia e la partita si è fatta sempre più nervosa con il trascorrere dei minuti. Al 20′ l’arbitro ha prima ammonito e poi espulso l’attaccante dell’Arbus Christian Viani per proteste ed Andrea Marongiu ha fatto un doppio cambio: dentro Alessio Figos per Samuele Curreli (diffidato, a rischio squalifica) e Diego Pinna per Andrea Renzo Iesu.

Alessio Figos al 32′ ha raddoppiato con un imperioso stacco di testa, su perfetto assist di Matteo Saias, spedendo il pallone all’angolino basso alla destra di Gabriele Mereu. Partita quasi chiusa e qualificazione alla finale ipotecata. Nel finale Andrea Marongiu ha fatto altri tre cambi: Fabio Biccheddu per Suku Kassama Sariang, Lorenzo Fois per Stefano Demurtas (infortunato) e Daniele Contu per Mattia Cordeddu.

Nelle battute finali, in pieno recupero, al 48′, l’esordiente Flavio Montesuelli s’è infilato nelle maglie della difesa del Carbonia, superando Antonio Fortuna: 2 a 1. Non c ‘è stato più tempo per l’Arbus per sperare nel clamoroso pareggio che avrebbe capovolto la qualificazione, perché dopo una manciata di secondi l’arbitro, contestatissimo dal tecnico ospite Marco Piras e dai suoi calciatori, in particolare il portiere Gabriele Mereu, ha fischiato la fine.

Il Carbonia è in finale. Per Andrea Marongiu è la terza finale di Coppa Italia in quattro stagioni alla guida del Carbonia, la prima in Eccellenza. Dopo due sconfitte ai calci di rigore, in casa biancoblu sono tuti convinti che sia arrivato il tempo di sfatare il tabù, iniziato dieci anni fa a Nuoro, nella finale della Coppa Italia di Eccelkenza persa, anche quella ai calci di rigore, dopo l’iniziale vantaggio, con il Porto Torres.

Giampaolo Cirronis

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221075756711504/

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Un goal di Daniele Contu al 26′ del secondo tempo, ha consentito al Carbonia di conquistare la quinta vittoria interna (in cinque partite disputate) del primo terzo del campionato, con tre punti che valgono la conferma del primato solitario in classifica, con un punto di vantaggio sulla Ferrini che ha superato il Li Punti per 2 a 0 e quattro sulla coppia Castiadas-Nuorese, dopo la vittoria esterna della squadra barbaricina nel confronto diretto odierno.

La vittoria odierna vale tantissimo, forse anche più dei tre punti conquistati, perché l’Arbus si è confermato avversario assai ostico. La squadra di Marco Piras, costretto a seguire la partita dalla tribuna per la giornata squalifica ricevuta dal giudice sportivo dopo la partita interna persa sette giorni fa con il Castiadas, ma non ha risentito dell’assenza del suo tecnico in panchina, giocando molto bene, mettendo in difficoltà il Carbonia in più occasioni sia nel primo sia nel secondo tempo, anche se il portiere biancoblu Antonio Fortuna non è stato chiamato a interventi decisivi.

Nel primo tempo il Carbonia ha costruito poco rispetto alle altre partite, ma ha avuto l’occasione di sbloccare il risultato con un calcio di rigore assegnato dal direttore di gara, Adam Collier di Gallarate, per un netto fallo di mano in area di Paolo Uccheddu in un contrasto aereo con Alessio Figos, ma Samuele Curreli si è fatto parare il tiro dal portiere dell’Arbus Gabriele Mereu.

Nel secondo tempo il Carbonia ha cercato di far circolare più velocemente il pallone a centrocampo ma l’attacco è stato raramente pericoloso, fino a quando, al 26′, Daniele Contu, subentrato nella ripresa a Luca Orgiana, ha trovato il varco giusto superando imparabilmente Gabriele Mereu.

L’Arbus, oppostosi fino a quel punto a viso aperto al Carbonia, ha reagito con orgoglio, riuscendo a creare anche qualche preoccupazione alla difesa del Carbonia che nel primo tempo aveva perso per infortunio Luigi Pinna, sostituito da Fabio Mastino, ma il risultato non è cambiato ed il Carbonia alla fine ha festeggiato la settima vittoria in campionato, quinta casalinga, che gli consente di mantenere il primato solitario in classifica.

Buone, nell’Arbus, le prove degli ex Momo Cosa e Nicola Giganti, in campo nell’undici iniziale e sostituiti nel finale.

L’atteso scontro tra Castiadas e Nuorese, due delle maggiori pretendenti – con il Carbonia – alla promozione in serie D, è stato deciso da un goal del 31enne centrocampista della Nuorese Fabio Cocco. La Nuorese ha agganciato il Castiadas al terzo posto, a quattro punti dalla capolista Carbonia e a tre dalla Ferrini di Sebastiano Pinna che ha superato il Li Punti per 2 a 0 con i goal del capocannoniere Fabio Argiolas e di Gianluca Podda.

Il Guspini di Giampaolo Murru ha conquistato la quarta vittoria casalinga, superando per 2 a 1 l’Atletico Uri (sotto la guida di Massimiliano Paba alla terza sconfitta consecutiva, dopo le tre vittorie consecutive iniziali), agganciandolo all’ottavo posto in classifica, con 12 punti ed una partita da recuperare.

Il Ghilarza ha superato di misura la Kosmoto Monastir, 1 a 0, conquistando così la quinta vittoria consecutiva e 15 punti che l’hanno portata dall’ultimo posto solitario con 1 punto alla quinta giornata, al sesto posto alla 10ª.

Sugli altri campi, La Palma Monte Urpinu e Porto Rotondo hanno pareggiato 2 a 2, e l’Ossese ha superato per 1 a 0 il Taloro Gavoi, ultimo in classifica, prossimo avversario del Carbonia.

La partita San Marco Assemini ’80 e Bosa è stata rinviata per impraticabilità del campo di Decimomannu, dove gioca le partite casalinghe la San Marco Assemini ’80.

          

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Quarto pareggio esterno stagionale per 1 a 1, il primo in Coppa Italia, per il Carbonia, nella gara d’andata della semifinale di Coppa Italia di Eccellenza, questo pomeriggio, sul campo dell’Arbus. Passata in vantaggio dopo dieci minuti con Luca Orgiana, bravo a deviare di testa alle spalle del portiere dell’Arbus Gabriele Mereu un delizioso assist di Daniele Contu, la squadra di Andrea Marongiu è stata raggiunta al 28′ da un goal di Alessio D’Agostino, con una conclusione impeccabile su assist di Mihai Rotaru.

Il Carbonia ha costruito più dell’Arbus, sfiorando ripetutamente il raddoppio con Samuele Curreli, Marcello Angheleddu ed Alessio Figos, prima e dopo il pareggio dell’Arbus, ma fino al riposo il risultato non è cambiato, così non è più cambiato fino alla fine. Nella prima parte della ripresa il gioco è stato sostanzialmente equilibrato, mentre nella parte finale, dopo numerosi cambi (Andrea Marongiu ha concesso un po’ di riposo a Samuele Curreli, sostituito al 26′ con Andrea Renzo Iesu, ed ha inserito anche Federico Boi e Mattia Cordeddu, tenuti inizialmente in panchina, al posto di Stefano Demurtas e Luca Orgiana), il Carbonia ha guadagnato campo (su un terreno di gioco reso pesantissimo dalla pioggia caduta prima e durante l’incontro, soprattutto nella ripresa), ma la difesa dell’Arbus non ha rischiato quasi niente, con il risultato di parità che lascia la qualificazione alla finalissima (8 febbraio 2020 sul campo del Centro federale di Sa Rodia ad Oristano) ancora in bilico, anche se il goal segnato in trasferta costituisce indubbiamente un vantaggio per il Carbonia, in vista della partita di ritorno in programma mercoledì 27 novembre al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia. Il Carbonia e l’Arbus si troveranno nuovamente di fronte nella prossima partita di campionato, domenica 17 novembre, al “Carlo Zoboli”.

Nella formazione iniziale dell’Arbus erano presenti tre ex: Paolo Uccheddu, Momo Cosa e Nicola Giganti.

Nell’altra semifinale, l’Atletico Uri ha superato la Nuorese con il punteggio di 2 a 1. La squadra di Massimiliamo Paba ha sbloccato il risultato al 18′ del primo tempo con il 18enne Alessandro Uleri ed ha raddoppiato al 24′ con Stefano Mereu, Il risultato, 2 a 0, non è cambiato fino al 90′ ma in pieno recupero, al 48′ del secondo tempo, è stato espulso Stefano Mereu, l’Atletico Uri ha concluso in 10 uomini, ed il centravanti barbaricino Mauro Ragatzu ha trasformato il calcio di rigore che cambia profondamente la prospettiva per la partita di ritorno, nella quale alla Nuorese sarà sufficiente anche una vittoria di un solo goal, a patto di non subirne, per approdare alla finalissima.

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Si rinnova l’appuntamento con il concorso “Il Volontariato in Sardegna”, organizzato da Sardegna Solidale e riservato alle tesi di laurea e ai lavori di ricerca sul tema della solidarietà e del Terzo Settore nell’isola. La premiazione avverrà venerdì 2 dicembre, alle ore 16.00 presso, l’Aula Arcari della Facoltà di Scienze Economiche, in viale Sant’Ignazio 86, a Cagliari. Alla cerimonia interverranno il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, il presidente del Co.Ge Sardegna Bruno Loviselli, il professor Giovanni Sistu della facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Cagliari, e l’economista e formatore Gabriele Mereu.

I lavori pervenuti sono stati ben diciassette, a conferma dell’importanza dell’iniziativa che da anni stimola i ragazzi e le ragazze ad approfondire sotto vari aspetti i temi della solidarietà.

Al concorso hanno partecipato Dolores Brais con un lavoro su “Le rappresentazioni sociali legate all’autismo: percezione e nuove prospettive nel lavoro sociale”, Luisa Brodu (“Per fare un albero ci vuole un seme. Giovani volontari in Pediatria”), Pier Paolo Campus (“La normativa sul volontariato in Italia”), Maria Silvia Caredda (“Psicotraumatologia e psicologia dell’emergenza. Uno studio sul burnout con i modelli di equazioni strutturali”), Erica Ceccarelli (“Il volontariato come dono: l’esperienza di un’associazione dell’Anglona”), Donatella Deiana (“Progettare un’app per il sociale. L’esperienza dell’associazione Casa Emmaus”), Claudia Dessena (“Autismo, servizi e strategie di intervento. La specificità della pet terapy come propulsore di benessere”), Manlio Diana (“I Quattro Sordi”), Chiara Laino (“Percorsi di vita oltre le distanze”), Andrea Marcello (“Le cooperative sociale e la gestione multistakeholder. Il caso della Cooperativa Servizi Sociali”), Giulia Masala (“Promuovere il benessere e l’empowerment della persona con disabilità attraverso lo sport: l’esperienza del Progetto Filippide”), Carlotta Pili (“Il volontariato come pratica educativa. L’esperienza dell’Associazione Bambini Ospedalizzati Sardegna – ABOS”), Mariantonietta Pinna (“Studio di marcatori liquorali nella sclerosi multipla”), Stefania Soro (“Effetti di un programma di attività fisica adattata sul profilo motorio-funzionale e qualità di vita in pazienti con cardiopatia ischemica”), Valeria Sotgiu (“Donare e costruire relazioni. Fund raising come prospettiva per il lavoro di comunità”), Marcella Vinci, Paolo Dentoni e Stefano Lecca (“L’oratorio: inclusione sociale e prevenzione”), Nicola Piras, Lara Porcella, Manuel Soddu e Giovanni Zoccheddu (“Mediterraneo in città. Architettura per l’incontro”).