22 December, 2024
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Uno straordinario David Murray ha illuminato la seconda serata della XXXIII edizione del Festival internazionale “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. Il 63enne sassofonista e clarinettista di Oakland (California), cresciuto sotto l’influenza di artisti come Albert Ayler e Archie Shepp, ieri sera, assecondato brillantemente dal batterista Nasheet Ways e dal contrabbassista Jaribu Shahid (la formazione, inizialmente un quartetto, è stata costretta ad un trio dalla forzata assenza del pianista Orrin Evans, fermato da un incidente alla vigilia), ha proposto oltre un’ora e mezza di jazz di altissima qualità, strappando applausi in continuazione al competente pubblico presente nell’“anfiteatro” naturale di piazza del Nuraghe.

Il primo set della serata è stato occupato con un’apprezzata esibizione – esclusiva italiana – dal gruppo “The Young Mothers”,  composto da forti battitori che hanno contribuito a dettare la direzione della musica creativa a New York, Chicago, Texas e Scandinavia. Sei elementi che hanno creato una musica nuova e brillante, lasciando spazio e tempo per spostamenti secondari sulla sinistra del campo, che vanno dalle iniezioni di grindcore, attraversando il free-jazz sino all’hip-hop visionario.

Questa sera saliranno sul palco prima l’originale formazione dei Radian, trio austriaco divenuto punto di riferimento per i nuovi filoni di musica elettronica; poi, direttamente da New York, i Talibam & Joe McPhee, ensemble elettronica ispirata a Stockhausen che può essere descritta come una sezione ritmica fatta di agilità, velocità, precisione e passione.

Domani la rassegna vedrà il turno di Chad Taylor & James Brandon Lee Duo, rispettivamente percussionista e sassofonista di fama internazionale che, nonostante la giovane età, sono già ampiamente riconosciuti sul piano internazionale per le armonie crude e misurate che non sembrano necessariamente essere vincolate agli attuali valori dell’accademia del jazz. E della Chicago London Underground ensemble di artisti da sempre presenti al festival di Sant’Anna Arresi, primo fra tutti Rob Mazurek, cornettista legato da anni al Festival e che non perde occasione di portare in Sardegna progetti sempre innovativi ed originali, come quello di quest’anno caratterizzato da un groove tinto di elettronica. Sempre Rob Mazurek ma questa volta in duo con Gabriele Mitellisi si esibiranno sulla spiaggia di Is Solinas in un concerto gratuito al tramonto.  

          

                                                                               

                                                             

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217360773159237/

E’ tutto pronto per la XXXIII edizione di “Ai confini tra Sardegna e jazz”, in programma dal 1° al 9 settembre 2018. Preparativi in corso e definizione degli ultimi dettagli per questa storica manifestazione oramai alle porte. Confermato il programma (consultabile sul nostro sito www.santannarresijazz.it), la splendida location di Piazza del Nuraghe è pronta per ospitare un viaggio immaginario nello straordinario universo di possibilità sonore e  spunti di riflessione che il nuovo tema del festival ci ha offerto: Integrazioni sui 7/8; la prossima edizione del Festival di Sant’Anna Arresi porterà ai piedi del suo amato nuraghe un intenso programma; nove giorni di concerti dal primo al nove di settembre sul tema del pianoforte, strumento musicale raffinato dalle immense possibilità, amore e croce di musicisti di tutti i tempi. Pianoforte come metafora dell’esistenza umana dove i tasti bianchi rappresentano la felicità e quelli neri la tristezza dove però entrambi servono a comporre melodia. Pianoforte che attraverso legno e vibrazioni è capace di comunicare con la danza delle dita le più sottili verità universali. Bianco e Nero come simbolo delle etnie umane che mai come in questo periodo storico sembrano essere in lotta tra loro per un lembo di terra. L’Associazione Punta Giara che da sempre è vicina e attenta alle gravi problematiche della nostra società cosiddetta “moderna” ha voluto esprimersi, con i mezzi che le sono più affini, sul grande tema delle migrazioni globali che sembra oggi più che mai acuirsi ed allontanarsi da possibili soluzioni.

Dall’attenta riflessione di questi elementi nasce l’appuntamento numero trentatrè di “Ai Confini tra Sardegna e Jazz”. La rassegna internazionale prenderà il via il primo di settembre quando si esibiranno sul palco di piazza del nuraghe i Roots Magic, quartetto interamente italiano che nel 2015, 2016 e 2017 è apparso tra le migliori 10 band italiane. Sarà poi il turno dei The White Desert Orchestra diretti da Eve Risser che con la sua poliedrica creatività musicale si è esibita nei più svariati contesti mondiali tra concerti, festival e gruppi di prestigio mondiale.

Nella sera del due settembre saranno protagonisti i The Young Mothers, super gruppo che ha contribuito a dettare la direzione della musica creativa a New York, e a seguire il David Murray Quartet, quartetto di provenienza tutta americana che non ha bisogno di presentazioni, infatti, pochi musicisti nella storia del jazz sono stati produttivi e pieni di risorse come David Murray, considerato degno successore dei più grandi esponenti di questo genere.

La terza serata vedrà salire sul palco l’originale formazione dei Radian, trio austriaco divenuto punto di riferimento per i nuovi filoni di musica elettronica e, direttamente da New York, i Talibam & Joe McPhee, ensemble elettronica ispirata a Stockhausen che può essere descritta come una sezione ritmica fatta di agilità, velocità, precisione e passione.

Il quarto giorno di rassegna vedrà il turno di Chad Taylor & James Brandon Lee Duo rispettivamente percussionista e sassofonista di fama internazionale che nonostante la giovane età sono già ampiamente riconosciuti sul piano internazionale per le armonie crude e misurate che non sembrano necessariamente essere vincolate agli attuali valori dell’accademia del jazz. Sarà poi la volta di Chicago London Underground ensemble di artisti da sempre presenti al festival di Sant’Anna Arresi, primo fra tutti Rob Mazurek, cornettista legato da anni al Festival e che non perde occasione di portare in Sardegna progetti sempre innovativi ed originali, come quello di quest’anno caratterizzato da un groove tinto di elettronica. Sempre Rob Mazurek ma questa volta in duo con Gabriele Mitelli si esibiranno sulla spiaggia di Is Solinas in un concerto gratuito al tramonto.  

La serata del cinque settembre vede le performances dei Pride Of Lions quartetto che attraverso l’improvvisazione aperta accoglie il lirismo e l’astrazione e di un progetto tutto made in Sant’Anna Arresi: i Sant’Anna Arresi Black Quartet.

Compiuto il giro di boa nella giornata del sei settembre sarà la volta di Alexander Hawkins Quartet anch’egli presenza amata dal Festival che con questo nuovo progetto in quartetto ci riserverà uno straordinario tour tra le sfaccettature del suono e sempre nella stessa serata anche gli ONG “crash”. Nella giornata del sette occuperanno il palco dapprima gli A-Septic, interessante duo italiano fortemente influenzato dalla musica armena e russa ed in questa stessa serata un progetto che sta particolarmente a cuore all’associazione culturale Punta Giara che prende il nome di Conduction n. 200. Le Conductions, infatti, sono la grande eredità che Butch Morris ha creato e lasciato al Festival, oggi ad alcuni anni dalla sua morte e sotto la direzione di quello che è unanimemente riconosciuto come il legittimo erede di Morris, Tyshawn Sorey, musicista compositore e professore americano che suona batteria, percussioni, trombone e piano, si è creato lo spazio per dar vita alla Conduction che Morris aveva in progetto di portare al festival e che la sua prematura dipartita non gli ha consentito di completare. Sarà Tyshawn Sorey che guiderà un’intera orchestra proveniente dal Conservatorio di Cagliari nella difficile ma altrettanto affascinante impresa di realizzare il progetto incompiuto di Butch. Da non perdere sempre nella giornata del sette alle 19.00 in località Is Solinas un solo di piano di Alexander Hawkins al tramonto in un concerto gratuito. L’otto settembre altri due grandi appuntamenti con i The Blacktonese il grande Dr. Lonnie Smith che davvero non ha bisogno di presentazione alcuna. Chiusura in bellezza con gli Snake Platform orchestra proveniente dal Conservatorio di Cagliari da tempo oramai portatrice di progetti assolutamente originali e tutti sardi e i The long Canes con il loro omaggio a Carlo Mariani dinanzi la Chiesa romanica di Palmas Vecchio a San Giovanni Suergiu.

L’associazione culturale Punta Giara ringrazia per il grande contributo alla realizzazione della manifestazione la Presidenza della Regione Sardegna, la dott.ssa Barbara Argiolas Assessore al Turismo, Commercio e Artigianato e il dott. Giuseppe Dessena, assessore della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo. Si ringraziano inoltre la Fondazione di Sardegna, i Comuni di Sant’Anna Arresi, San Giovanni Suergiu e Masainas; l’Associazione Palmas Vecchio e l’Associazione Ticonzero nonchè il Conservatorio di Musica di Cagliari, il Sardinia Jazz Network, Rai radio3, il Best Event Sardinia e Nieddittas.

E’ possibile consultare il programma completo sul sito ufficiale del Festival: www.santannarresijazz.it.

Per problemi organizzativi, dovuti prevalentemente al mal tempo degli scorsi giorni, è stato annullato il concerto sulla spiaggia di Porto Pino che era stato previsto per il giorno 4 settembre alle ore 19.00, confermati tutti i restanti concerti.

I biglietti sono acquistabili presso il Box Office di Viale Regina Margherita 43 Cagliari tel. 070 657428 e presso il Circuito Box Office Sardegna:  http://www.boxofficesardegna.it/Default.aspxe presso la sede di Piazza Martiri, a San’Anna Arresi.

Per ulteriori informazioni, la segreteria di Ai Confini Tra Sardegna e Jazz risponde al numero telefonico 0781 966102 e all’indirizzo di posta elettronica comunicazione@santannarresijazz.it .