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Anche l’Amministrazione comunale di Carbonia scende in campo a difesa della sede INPS di via Trieste. Il sindaco, Paola Massidda, ha inviato una nota al direttore generale ed al presidente dell’Inps, Gabriella Di Michele e Tito Boeri, con la quale ha chiesto il mantenimento e l’implementazione della sede INPS di Carbonia.
«Gentilissima dottoressa Di Michele e gentilissimo dott. Boeri – scrive Paola Massidda – con la presente nota vi esprimo, a nome dei cittadini di Carbonia, tutta la mia preoccupazione per un’eventuale chiusura, trasferimento, depauperamento o smantellamento della sede INPS di via Trieste. Si tratta di un’ipotesi che è stata paventata da più parti, compresi gli organi di stampa locale. Un’ipotesi che ovviamente vorrei scongiurare. Carbonia, infatti, alla luce del gran numero di persone anziane ivi residenti e dei tanti cittadini che usufruiscono di ammortizzatori sociali, assegni familiari e della legge n. 104, necessita del mantenimento di una struttura INPS in loco che, semmai, dovrebbe essere salvaguardata ed implementata attraverso un incremento dell’organico teso a garantire un servizio che i nostri cittadini e la nostra Amministrazione comunale reputano imprescindibile. Attualmente nella sede di Carbonia sono impiegati soltanto 4 operatori, un numero insufficiente per assicurare un servizio efficace ed efficiente.»
«A maggior ragione – aggiunge Paola Massidda -, per una città capoluogo di provincia come Carbonia, centro nevralgico in cui convergono quotidianamente migliaia e migliaia di persone provenienti da un bacino di utenza molto ampio (più di 100mila abitanti), come quello riguardante l’intero Basso Sulcis. Anche il settore dei Servizi sociali del comune di Carbonia ha dovuto spesso subire ritardi nella ricezione della documentazione e nell’espletamento di diverse pratiche burocratiche ascrivibili proprio alla scarsa efficienza della sede INPS, riconducibile esclusivamente alla carenza di risorse umane ed al mancato turnover del personale presente. Il mantenimento a pieno regime della sede locale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale è decisivo, in considerazione del fatto che il nostro territorio rientra, suo malgrado, nelle aree di crisi industriale complessa. A ciò si aggiunge, ed è direttamente correlata ad esso, l’alta percentuale di disoccupazione giovanile, che sfiora il 60%.»
«Per questo motivo – conclude Paola Massidda -, vi chiedo di prendere un impegno preciso affinché la sede INPS di Carbonia possa restare aperta ed operativa, possibilmente garantendo anche un aumento del personale operante. A questo proposito, per meglio rappresentare le varie esigenze e discutere le criticità in merito, confido nella vostra disponibilità a svolgere un incontro urgente in una data e in una sede a voi tradita.»