22 November, 2024
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Il ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, con apposito decreto, ha deciso l’interruzione temporanea delle attività di pesca a strascico, a divergenti, reti gemelle e altri mezzi, nelle acque di tutto il bacino del Mediterraneo, comprese quelle della Sardegna, per un intero mese, per gli anni 2017, 2018, 2019. Un periodo nel quale, com’è noto, i pescatori interrompono l’attività di pesca, con gravi conseguenze sui bilanci dell’intero comparto. “I pescatori sardi – denuncia la capogruppo del M5S, Desire’ Manca hanno rispettato le norme e i divieti imposti dalla legge, hanno presentato le domande di richiesta degli indennizzi previsti dal Ministero per il fermo biologico relativo agli anni 2017 e 2018, hanno aspettato che arrivassero i soldi, ma le somme dovute non sono mai arrivate a destinazione. Sono trascorsi anni dalla presentazione delle prime domande. I ritardi con i quali vengono erogati i benefici per il fermo pesca stanno diventano difficilmente sostenibili per gli operatori di un settore che fisiologicamente versa in grave difficoltà tutto l’anno”. È un appello all’intervento della Regione quello della capogruppo del M5S Desirè Manca che chiede al presidente Solinas ed all’assessore all’Agricoltura Gabriella Murgia di tendere una mano ai pescatori sardi, nel concreto, che si facciano portatori presso il MIPAAF ed il MLPS delle problematiche del settore legate all’arresto temporaneo obbligatorio, sottolineando l’ormai endemico ritardo con il quale gli operatori della pesca ricevono i dovuti indennizzi. “Non è accettabile un ritardo di quasi due anni. Per i pescatori interrompere l’attività di pesca e non poter guadagnare per un intero mese significa accumulare un debito che dovrà essere ripianato nei mesi invernali, nei quali non sempre è possibile che questo avvenga”.

“Lo scorso 28 marzo, con il decreto n. 3608, il ministero delle Politiche agricole, ha disposto che la composizione dei tavoli di filiera dovesse essere integrata con la Confederazione Italiana Liberi Agricoltori. Integrazione richiesta anche dal ministro Gianmarco Centinaio, che mediante questo decreto, ha disposto la partecipazione della Confederazione Italiana Liberi Agricoltori in sostituzione dell’ANPA. Così la Liberi Agricoltori Sardegna, nata allo scopo di identificare le istanze dei produttori agricoli in sede locale e in difesa dei loro interessi e diritti, ha provveduto ad inviare il decreto che ne consentiva la partecipazione a tutta la Giunta regionale sarda, e ad indicare altresì i suoi delegati. Ma cos’è accaduto? Che l’associazione dei Liberi Agricoltori è stata tagliata fuori: ha ricevuto comunicazione di revoca dell’invito a partecipare al Tavolo Verde del 29 luglio scorso. Il motivo? Secondo la Regione Sardegna si tratterebbe di un’”associazione non ricompresa nell’elenco organizzazioni professionali e associazioni di categoria delle filiere agricole del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. Com’è possibile?” Questo l’interrogativo che ha portato il consigliere regionale del M5S Michele Ciusa a presentare un’interrogazione in Consiglio per chiedere all’assessore Murgia quali siano i reali motivi che spingono la Regione ad escludere alcune organizzazioni professionali dai tavoli di contrattazione. “Il presidente dell’associazione Liberi Agricoltori, Riccardo Piras – precisa ancora il consigliere regionale del M5S – ha inviato tutti i documenti necessari in Regione, i quali sono stati correttamente recapitati all’assessore Gabriella Murgia. Tuttavia, non è stato permesso loro di partecipare. Quindi, se esiste un decreto che ne autorizza la partecipazione, quali sono i reali motivi per cui vengono sistematicamente esclusi? Anche i pastori sardi che hanno portato avanti la protesta di febbraio oggi lamentano di non essere stati invitati al tavolo convocato in Regione martedì scorso. In una fase delicata come questa, di forte crisi del settore lattiero caseario, di fronte al rischio di nuove asprissime proteste, non ci si può attaccare a un’etichetta istituzionale. Credo che il nostro governo regionale e l’assessore Gabriella Murgia in particolare – sottolinea Michele Ciusa – dovrebbero invece battersi per fare in modo che i tavoli di filiera siano il più possibile inclusivi. Perché tutti i rappresentanti delle associazioni di categoria possano contribuire con la loro esperienza e le loro proposte alla risoluzione delle vertenze. Più voci in un coro possono soltanto giovare”.

“Servono azioni mirate per rilanciare la filiera lattiero casearia, puntando anche sulla valorizzazione dei nostri prodotti di alta qualità, come il Pecorino sardo ed il Fiore sardo”. Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, al termine dxella riunione del tavolo del comparto ovicaprino che si è tenuta oggi nei locali dell’assessorato, alla quale hanno partecipato le organizzazioni di categoria, i rappresentanti di Confindustria e Assolatte, dei Consorzi di tutela e del mondo del credito (Abi e Confidi). “Sulla vertenza latte – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura – ho già inviato una richiesta al Governo per sollecitare i decreti attuativi della legge 44, chiedendo anche un tavolo specifico con il nuovo ministro Teresa Bellanova allargato a tutti i rappresentanti dei pastori. Per quanto riguarda invece il Piano di regolazione dell’offerta del Pecorino romano, le parti interessate provvederanno in tempi brevi a inviare al Consorzio le proposte di variazione perché venga approvato e condiviso da tutti i componenti”.

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Agris Sardegna ha organizzato un workshop dal titolo “Sperimentazione, innovazione e formazione come strumenti di risposta alle esigenze attuali e future del settore lattiero-caseario sardo” che si terrà venerdì 27 settembre, alle ore 10.00, presso la propria sede di Bonassai (Strada Sassari-Fertilia – km 18+600 – Loc. Bonassai – Olmedo).

L’incontro sarà anche l’occasione per presentare il nuovo caseificio sperimentale dell’Agenzia. La recente ristrutturazione oltre al rinnovo e completamento del parco attrezzature ha reso il laboratorio di tecnologia casearia più funzionale ai più recenti orientamenti della ricerca nel settore caseario ovi-caprino e potrà creare i presupposti per la realizzazione di attività avanzate di ricerca e per lo sviluppo di attività di divulgazione e formazione, con l’obiettivo di creare un polo di riferimento nel settore.

Nel corso del workshop sono previsti diversi interventi nei quali si parlerà delle esperienze condotte da Agris con le imprese casearie sarde e delle nuove opportunità che l’Agenzia intende fornire alle stesse in termini di ricerca, trasferimento tecnologico e formazione; Sardegna Ricerche presenterà i propri strumenti a supporto dell’innovazione, della ricerca e sviluppo a favore delle imprese del settore agroindustriale. Sarà dato spazio al tema fondamentale dei mercati nell’ambito del settore caseario, ai Consorzi di Tutela e ad alcune aziende che hanno partecipato ai Progetti Cluster.

Infine è prevista un’ampia ed approfondita discussione sui temi di interesse da parte dei partecipanti.

Interverrà all’incontro l’assessore regionale dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale Gabriella Murgia.

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Riparte la mobilitazione del mondo agro-pastorale sardo. La presidente regionale di Più Sardegna, Valentina Manca, ha diffuso una nota con la quale vengono chiamati a raccolta tutti gli operatori e i consumatori della filiera agro alimentare della Sardegna.

«Chiediamo che le forniture di latte agli industriali siano regolate da un contratto triennale basato sul costo di produzione medio del litro di latte stabilito convenzionalmente in 1,12 € + IVA, che consideri il valore della prestazione lavorativa del nucleo familiare dell’allevatore in misura fissa ed equivalente a 0,60 €// litro; pretendiamo dalla nuova ministra delle Politiche Agricole, l’introduzione e l’applicazione nell’ordinamento nazionale di quanto già previsto, al riguardo, dall’art. 148 del Regolamento del Parlamento Europeo n. 1308/2013″, ed in particolare dal paragrafo 2 lettera ” i “ – si legge in una nota – Approviamo un piano di regolazione dell’offerta del pecorino romano fondato su presupposti diversi: le quote di produzione assegnate agli allevatori.»

L’associazione ha convocato la seconda assemblea generale che si svolgerà a Tramatza domenica 15 settembre 2019, alle ore 10,30, nella sala congressi dell’Hotel Anfora c/o distributore della ESSO, con la partecipazione dell’assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia.

All’ordine del giorno la condivisione ed approvazione dei seguenti  punti:

  1. – Integrazione, ufficializzazione ed attivazione del direttivo regionale degli allevatori della Sardegna, istituito nella precedente assemblea, che rappresenti, in modo unitario, l’intera categoria nell’incontro urgente richiesto alla nuova ministra delle Politiche Agricole on.le Teresa Bellanova.

Al direttivo sarà affidato il compito di portare avanti con forza, nei tavoli tecnici e della programmazione, le rivendicazioni della categoria, affermando la necessità urgente ed inderogabile di introdurre nel sistema nazionale la tipologia contrattuale prevista ma fino ad oggi non adottata, dall’art. 148 del Regolamento (UE) N. 1308/2013 del parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 che offre agli stati membri, la possibilità di stabilire che «le consegne di latte crudo da parte di un agricoltore ad un trasformatore di latte crudo devono formare oggetto di un contratto scritto fra le parti, che rispetti quanto previsto dal paragrafo 2 lettera “i”.

Il contratto riguarda esclusivamente le forniture di latte agli industriali caseari, mentre non è necessario mettere a punto un contratto e/o un’offerta di contratto se l’agricoltore consegna il latte crudo a una cooperativa della quale è membro.

2) Approvazione dei criteri e presupposti su cui si fonda il Piano di regolazione dell’offerta del Pecorino Romano D.O.P. predisposto da “PIU’ SARDEGNA, alternativo a quello proposto dal Consorzio di Tutela, che molte cooperative hanno già rigettato ritenendolo inadeguato. Quote di produzione assegnate agli allevatori; consapevolezza ed approvazione  preventiva degli orientamenti produttivi della cooperativa; affidamento del controllo della gestione della produzione degli allevamenti .

3) illustrazione dei presupposti normativi su cui si fonda la legittimità della richiesta di introduzione nell’ordinamento di un contratto che regoli le forniture di latte ai trasformatori industriali, applicando le norme di un regolamento già in vigore del quale, guarda caso, l’unica disposizione che fino ad oggi si è ritenuto di dover applicare è quella  prevista dall’art. 150 (reg. UE 1308/2013) che riguarda i “Piani di Regolazione dell’Offerta dei formaggi a D.O.P.”.

4) il punto sulle iniziative assunte dalla parte politica in un ottica di risoluzione della vertenza.

Nel frattempo si invitano i soci delle cooperative casearie a richiedere  ai presidenti delle rispettive cooperative di sospendere l’approvazione del piano di regolazione dell’offerta predisposto dal Consorzio, in attesa di valutazione della alternativa proposta di Più Sardegna.

«Sta iniziando la nuova stagione produttiva, non possiamo permetterci di affrontarla come in passato all’insegna dell’incertezza – affermano Valentina Manca, presidente dell’Associazione ed Alessio Atzeni, Antonio Scanu, Roberto Mulvoni e Antonello Brodu, allevatori componenti del direttivo, che esprimono solidarietà nei confronti dei produttori di pesche di San Sperate, costretti a dare ai animali gran parte del prodotto, invenduto per la concorrenza di quello estero -. Il passar del tempo consente agli industriali di sfruttare la debolezza finanziaria degli allevatori costretti in questo periodo in cui non ci sono entrate, ad affrontare cospicue anticipazioni che li induce, inevitabilmente, ad accettare le caparre offerte dagli industriali, vincolandosi a questi ultimi. Solo con l’affiancamento di tutti i gruppi di allevatori che si sono impegnati portando avanti le istanze comuni, è possibile risolvere il problema. Non capiamo perché lasciandosi trasportare da sentimenti opposti a quelli necessari per portare avanti uniti le legittime rivendicazioni, i gruppi del Nord Sardegna stiano rischiando di vanificare gli sforzi che Piu’ Sardegna sta compiendo nell’interesse di tutti.»

«Ribadiamo di voler:

– condividere con tutti gli allevatori le nostre proposte;

– definire con atti concludenti il lavoro avviato dai gruppi spontanei, come noi senza bandiera, e stringendoci la mano, unire gli sforzi per il raggiungimento dell’obiettivo comune.

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L’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, ha incontrato alcuni degli attori del mondo agricolo per fare il punto sulle problematiche del latte ovino. In attesa di approfondire il tema in un tavolo, convocato per martedì prossimo 17 settembre, allargato anche ai rappresentanti degli industriali e del mondo del credito (Abi e Sfirs), sono state avanzate alcune proposte finalizzate a dare soluzioni alle problematiche annose del comparto. A cominciare da un gruppo di lavoro, formato da tecnici ed esperti dell’assessorato e delle Agenzie agricole (Agris, Argea e Laore), che sulla base dei dati relativi alla produzione e alla trasformazione del latte e delle indicazioni di tutti gli attori della filiera lattiero-casearia dovrà definire una linea comune di interventi.

«C’è un problema anche sociale – ha ribadito l’assessore Gabriella Murgia – ed uno dei nostri obiettivi dev’essere quello di garantire ai pastori la giusta remunerazione per il loro lavoro. Abbiamo chiesto numeri certi sulla produzione, che non ci sono ancora stati forniti, senza i quali è difficile stabilire una strategia efficace. Ecco perché è necessario non perdere tempo e recuperare il lavoro fin qui fatto dai tavoli avviati in precedenza con i diversi attori della filiera, nei quali sono state approvate bozze di piani con molti punti già condivisi.»

Importanti novità anche sul fronte del credito. «Stiamo definendo un accordo con l’Abi – ha concluso Gabriella Murgia – per l’anticipazione dei crediti che gli agricoltori sardi vantano anche con i diversi soggetti pubblici, compresi quelli del comparto ovicaprino.»

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Si va verso lo sblocco in tempi rapidi delle assunzioni nei Consorzi di bonifica della Sardegna. È una delle misure contenute in due proposte di delibera – che l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, porterà all’attenzione della Giunta – illustrate ai vertici dei Consorzi e dell’Anbi (l’Associazione nazionale bonifiche irrigazioni) regionale.

Con la prima delibera si procede allo sblocco dello stanziamento di bilancio di 3 milioni di euro per coprire i costi del personale stagionale che i Consorzi sostengono nel periodo della campagna irrigua: i fondi saranno ripartiti con il criterio della proporzionalità rispetto ai fabbisogni. L’esponente della Giunta Solinas si è anche impegnata ad attivarsi per reperire le risorse ancora mancanti, oltre un milione di euro, necessarie per soddisfare tutte le richieste pervenute.

«Con la seconda proposta – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – recependo le istanze portate da diversi Consorzi e dall’Anbi, vengono date alcune direttive urgenti in tema di assunzioni a tempo indeterminato, rimaste ferme da anni in assenza delle apposite direttive che la precedente Giunta si era impegnata ad approvare. Un’urgenza legata anche agli effetti che la “quota 100” sta avendo nell’accelerare i pensionamenti del personale.»

E’ stato deciso poi di riprendere il tavolo tecnico per l’esame dei problemi legati alla definizione degli schemi di bilancio. «Sarà anche attivato un tavolo specifico – ha concluso Gabriella Murgia – per avere, una volta superata l’urgenza delle prime assunzioni a tempo indeterminato, un quadro di indirizzo più preciso per programmare adeguatamente il reclutamento, da parte degli stessi Consorzi, delle figure professionali necessarie».

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Un piano e una bozza di linee guida da consegnare in tempi brevi alla Regione per accelerare il rilancio del comparto lattiero-caseario. È quanto emerso stamattina nel corso di un incontro tra l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, ed Oilos, l’Organismo interprofessionale latte ovino sardo, presieduto da Salvatore Pala.

«Abbiamo individuato una strada comune – ha spiegato Gabriella Murgia – per trovare soluzioni condivise con tutti gli attori del settore. C’è una priorità assoluta: dev’essere giustamente riconosciuto in termini economici il lavoro svolto dai pastori, un lavoro usurante non adeguatamente remunerato. È questa la vera emergenza sociale e da qui dobbiamo partire. Ho chiesto a Oilos di predisporre un programma di rilancio della filiera, da inviare in assessorato entro 15 giorni, che si rifletterà inevitabilmente sulla vertenza latte. Questa proposta ci aiuterà a valutare gli interventi necessari per garantire una giusta remunerazione», ha concluso l‘assessore Gabriella Murgia, che ha poi annunciato di voler convocare nei prossimi giorni il presidente del Consorzio del Pecorino romano per discutere del piano di regolazione dell’offerta.

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«Nessun taglio delle assunzioni al Consorzio di bonifica dell’Oristanese.» Lo chiarisce l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia. «L’annullamento parziale del Piano di organizzazione variabile del Consorzio – precisa l’esponente della Giunta Solinas – deriva esclusivamente dalla necessità di garantire la corretta applicazione della legge regionale 6 del 2008, secondo cui per determinare i posti vacanti, che possono essere ricoperti tramite la trasformazione a tempo indeterminato dei rapporti di lavoro degli operai stagionali, devono essere considerate le cessazioni di personale operaio intervenute dopo l’entrata in vigore della stessa legge».

«A tal fine – aggiunge l’assessore Gabriella Murgia – non può infatti essere computato il personale operaio trasferito dal Consorzio di bonifica dell’Oristanese all’Enas, in esecuzione della legge regionale 6 del 2008 e della legge regionale 19 del 2006, considerato che in questo caso non si è trattato di cessazione di rapporti di lavoro ma di trasferimento di rapporti di lavoro in esubero a un altro Ente, a seguito di un trasferimento di funzioni.»

«Certamente – sottolinea poi l’assessore dell’Agricoltura – laddove si paventasse la necessità di assumere altro personale per cause diverse (pensionamenti e miglioramento del servizio), il Consorzio potrà prevedere un adeguamento alla pianta organica e quindi nuove assunzioni, nel rispetto di pari opportunità, legalità e trasparenza.»
Quindi «non ci sarà nessun taglio ma, nell’osservanza delle linee di indirizzo indicate dal presidente Solinas, saranno garantite le stabilizzazioni dei precari aventi diritto. E per quanto riguarda più in generale l’assunzione del personale avventizio – conclude l’assessore Murgia – ho già convocato i Consorzi di bonifica della Sardegna per il 3 settembre prossimo».

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis, la Giunta ha dichiarato la sussistenza dello stato di emergenza, in conseguenza degli eccezionali e gravissimi incendi verificatisi dallo scorso mese luglio e ha deliberato di richiedere al presidente del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale. La direzione generale della Protezione civile regionale predisporrà ora una relazione tecnico illustrativa da inviare a Palazzo Chigi.

Su proposta dell’assessore degli Enti locali Quirico Sanna, è stato deciso il trasferimento all’ANCI Sardegna, per l’annualità 2019, della somma di 200 mila euro destinata a promuovere, attraverso pubblicazioni e strumenti divulgativi, l’offerta turistico culturale dei comuni sardi, in un’ottica di rete con gli operatori locali e in armonia con gli strumenti di comunicazione messi in campo dalla Regione e particolarmente con quelli dell’assessorato del Turismo.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, la Giunta ha stabilito di incrementare con ulteriori 450 mila euro il capitolo destinato agli aiuti a favore delle micro, piccole e medie imprese per la loro partecipazione alle più significative manifestazioni fieristiche nell’ambito del settore agro alimentare.

Via libera anche alle direttive per l’attuazione dei diversi interventi di promozione agro alimentare inseriti nella legge regionale di stabilità 2019.

Sempre su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia, l’Esecutivo poi ha approvato le direttive d’attuazione sui finanziamenti, previsti dalla norma sulla suinicoltura, a favore dei comuni per gli interventi volti a delimitare o infrastrutturare aree idonee all’allevamento suinicolo.

Su proposta dell’assessore del Turismo Gianni Chessa, la Giunta ha deciso di sostenere ulteriori iniziative, rispetto a quelle già previste, capaci di far emergere il valore “esperenziale del viaggio” in Sardegna; in particolare si tratta di eventi che supportano il prodotto turistico balneare e sono capaci di attrarre nuovi flussi nel corso di tutto l’anno, specie nei mesi cosiddetti di spalla. La cifra stanziata è di 381 mila euro.

Su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, la Giunta ha approvato il programma delle attività per il 2019 della sezione sarda del Comitato Italiano Paralimpico, già destinatario di uno stanziamento di 100 mila euro.

Sempre su proposta dell’assessore Andrea Biancareddu, l’Esecutivo ha autorizzato la riapertura dei termini per la presentazione della rendicontazione dei contributi concessi dalla Regione nell’ambito degli interventi a favore dello sviluppo delle attività musicali popolari per il 2018. Previsto anche che la documentazione, alla luce delle difficoltà incontrate e segnalate dagli organismi beneficiari, possa essere inviata, non solo via P.E.C., ma anche attraverso posta ordinaria o consegna a mano. La nuova data di scadenza è stata fissata per il 12 settembre 2019.

Sempre in materia di Pubblica istruzione, la Giunta ha stabilito i criteri e le modalità per la ripartizione delle risorse, per il 2019, in materia di tutela delle minoranze linguistiche. L’importo totale a disposizione è pari a poco meno di 700 mila euro.

La Giunta, su proposta dell’assessore della Sanità Mario Nieddu, ha approvato le modifiche alle linee guida del Reis 2018, rese necessarie per superare le incompatibilità emerse con l’introduzione del Reddito di Cittadinanza e consentire ai Comuni di proseguire l’erogazione della misura regionale sino all’esaurimento delle code del 2018.

Su proposta dell’assessore dei Trasporti, Giorgio Todde, la Giunta ha impartito gli indirizzi per l’avvio delle procedure legate all’affidamento del servizio di trasporto marittimo in continuità territoriale con l’isola dell’Asinara, sulla linea Porto Torres – Cala Reale.

Sempre su proposta dell’assessore dei Trasporti, l’Esecutivo ha dato il via libera allo schema di convenzione fra Ministero, Regione, Enac e Sogaer, per l’avvio di lavori di adeguamento delle infrastrutture di supporto all’assistenza al volo all’interno dell’aeroporto Mario Mameli di Elmas. L’importo totale dei lavori è di circa 23 milioni di euro.

Approvate anche le nuove linee guida che dovranno seguire i comuni per la redazione dei regolamenti sull’esercizio dei servizi di taxi e noleggio con conducente, alla luce delle recenti nuove norme nazionali in materia, nonché del parere sulla loro applicazione resa dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Sempre su proposta dell’assessore Giorgio Todde, la Giunta ha inoltre deliberato la rimodulazione e la ripartizione delle risorse, previste all’interno del POR FESR 2014-2020, destinate al completamento e all’avvio di nuovi interventi previsti dall’azione “sistemi di trasporto intelligenti”. Gli interventi si concretizzeranno, in particolare, nel completamento dei sistemi di interoperabilità fra vettori con la bigliettazione automatica e nel monitoraggio dell’intera flotta del trasporto pubblico locale, attraverso il sistema AVM. L’importo totale previsto dal programma è di 10 milioni di euro.