22 November, 2024
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«A seguito del progetto di accorpamento delle associazioni provinciali degli allevatori, soltanto una parte delle 87 persone impiegate nel sistema delle APA e AIPA è stata riassunta. Per ben 37 lavoratori questa manovra ha invece comportato la perdita del lavoro. Una situazione drammatica, più volte affrontata dal Consiglio regionale della Sardegna, che ha deciso di provvedere a stanziare dei fondi per poter finalmente reintegrare tutti i dipendenti licenziati dalle ex APA di Cagliari e Sassari. Un reintegro chiesto con forza dagli stessi rappresentanti delle associazioni, ascoltati di recente durante i lavori della Quinta Commissione. Ebbene, il 13 febbraio 2019 è stato siglato il Protocollo d’Intesa tra la Regione Sardegna e l’A.A.R.S. (Associazione Allevatori della Regione Sardegna) per garantire tutte le attività di controllo funzionali e quelle sui registri anagrafici nelle aziende zootecniche. Condizione necessaria per poter garantire l’assunzione degli ex dipendenti Apa rimasti tagliati fuori. Ciononostante, questo protocollo ancora oggi non è stato attuato. La Regione temporeggia. Ecco perché chiediamo all’assessore Gabriella Murgia quali siano le sue intenzioni. Di tempo ne è trascorso sin troppo.»

Puntano alla conclusione della vertenza in tempi brevi la capogruppo del M5S Desirè Manca ed il consigliere regionale Michele Ciusa (M5S), firmatari di una interpellanza in favore dei lavoratori ex APA ancora senza lavoro.

Per quanto riguarda i fondi a disposizione, inoltre, Manca e Ciusa spiegano che il contributo ministeriale assegnato alla Regione Sardegna per il 2019, di oltre 1 milione di euro, coprirebbe solo parzialmente il costo sostenuto per le attività dei controlli.

 

 

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Si è tenuto stamane a Cagliari un primo incontro conoscitivo convocato dall’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia con le organizzazioni sindacali per l’analisi delle diverse problematiche dell’assessorato e delle agenzie agricole.

«Si è voluto iniziare a ragionare senza disegni e soluzioni precostituite – spiega Gabriella Murgia –, ma piuttosto si è voluto raccogliere ciò che le diverse organizzazioni sindacali hanno ritenuto di segnalare in un’ottica di fabbisogni e miglioramento nella erogazione dei servizi e nello svolgimento delle attività a favore del mondo agricolo, avendo come sfondo, il tema della ‘sburocratizzazione’ già richiamata dal Presidente nelle sue dichiarazioni programmatiche.»

«Abbiamo così invertito le modalità di confronto iniziando quindi ad ascoltare in prima battuta la voce dei rappresentanti dei lavoratori più che portare delle proposte più o meno definite, come avvenuto in passato, fatto quest’ultimo come hanno ricordato alcune organizzazioni sindacali, che si traduceva in decisioni prese a priori – sottolinea l’assessore dell’Agricoltura – dove la possibilità di partecipare al processo decisionale, già definito, era di fatto quasi nulla.»

Gabriella Murgia ha invitato le organizzazioni a promuovere proposte e temi che diventino un punto di partenza per arrivare a «soluzioni condivise per lo sviluppo di un iter che porti a risoluzione, anche con il coinvolgimento dei diversi rami dell’Amministrazione regionale interessati, le diverse problematiche, assicurando in tal modo un miglioramento nell’erogazione dei servizi all’utenza agricola, con la condivisione ed il rispetto di tutti i lavoratori interessati».

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«Il piano di regolazione dell’offerta del pecorino romano non pone alcun argine alla produzione di eccedenze ed espone quindi il sistema alle speculazioni di mercato.»

Lo afferma l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, in un messaggio all’assemblea dei soci del Consorzio del Pecorino romano Dop, convocata oggi a Borore, ribadendo un “giudizio critico” sul Piano triennale 2019/2022 approvato dal Cda del Consorzio.

“Nel momento in cui – sottolinea l’assessore Gabriella Murgia – si attribuisce al produttore una quota pari alla migliore delle ultime tre annate senza tenere conto delle giacenze di magazzino, si formalizza di fatto l’autorizzazione a produrre in eccedenza, con i conseguenti effetti già noti fino a oggi. Il sistema della contribuzione differenziata aggiuntiva prevista nel caso di sforamento del tetto produttivo indicato annualmente dal Consorzio, elevata nella proposta a 0,64 euro/kg di formaggio prodotto, è di fatto vanificata dalla previsione di un sistema di deroghe che rendono poco gravoso lo sforamento del tetto produttivo – conclude piega Gabriella Murgia, che chiede di chiamare a far parte dell’assemblea – a titolo meramente consultivo e non decisorio, due rappresentanti: uno designato dal Ministero competente e l’altro dall’assessorato regionale dell’Agricoltura.»

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«Sono trascorsi ormai sette mesi da quando il Consiglio regionale della Sardegna, all’unanimità, ha approvato la legge n° 47 del 2018, che autorizza l’Agenzia Laore ad assumere il personale Aras in liquidazione. Un provvedimento necessario a garantire la sicurezza economica degli oltre 240 dipendenti dell’ex Associazione composta da agronomi, e veterinari. Ciononostante ancora oggi un bando per la selezione del personale Aras non c’è. Ciò è inammissibile. Da troppi anni gli ex dipendenti Aras aspettano una selezione. La legge n° 47 del 2018 esiste, perché è rimasta lettera morta? È necessario chiudere al più presto questa vertenza, in tutela dei lavoratori, delle loro famiglie e delle oltre 10mila aziende zootecniche della Sardegna assiste dai tecnici Aras. Aziende che sinora non hanno risentito gravemente di questi problemi solo grazie al grande senso di responsabilità dei lavoratori, che, nonostante gli stipendi arretrati e l’incertezza lavorativa, hanno continuato a garantire la loro attività.»

Ad una settimana dall’ultima manifestazione di protesta dei lavoratori Aras sotto il palazzo del Consiglio regionale, un’importante mozione è stata presentata in Consiglio per accelerare la chiusura di questa annosa vertenza. Prima firmataria e promotrice dell’atto che chiede altresì la convocazione straordinaria del Consiglio regionale è la capogruppo del M5S Desirè Manca.

Con questa mozione (sottoscritta dal Gruppo M5S e dai consiglieri dell’opposizione, Piano, Comandini, Ganau, Corrias, Caddeo, Orrù, Meloni, Satta, Stara, Agus, Zedda, Lai, Cocco), la capogruppo dei Cinquestelle si rivolge al Presidente Solinas, alla Giunta e all’assessore all’Agricoltura Gabriella Murgia per sollecitare l’immediata pubblicazione del bando per la selezione riservata al personale Aras, come previsto dalla legge regionale 47 del 2018.

«I dipendenti dell’Aras – è spiegato nell’atto depositato due giorni fa – attendono il passaggio a Laore dall’entrata in vigore della legge regionale 3 del 2009 ma, nonostante la chiara volontà del Consiglio regionale espressa con questa legge, le numerose proteste azioni sindacali e i diversi atti consiliari presentati, si è dovuto attendere un’ulteriore legge regionale per assistere ai primi sviluppi concreti della vicenda. Legge dopo legge, nulla è stato risolto, poiché, anche a distanza di 7 mesi dall’entrata in vigore della legge 47 del 2018, questa risulta ancora inapplicata.»

Per quanto riguarda le ultime dichiarazione dell’assessore all’Agricoltura Gabriella Murgia, contraria alla stabilizzazione del personale Aras prima della riclassificazione del personale regionale, Manca replica che “un tale vincolo è inammissibile. È necessario procedere, senza ulteriori ostacoli o paletti. La mancata programmazione regionale non può ricadere sui lavoratori”.

Desirè Manca evidenzia inoltre il grande risparmio che l’applicazione della legge apporterebbe alle casse regionali: «La gestione diretta da parte di Laore delle funzioni di assistenza tecnica alle aziende zootecniche, attualmente svolte in convenzione con l’Aras, consentirebbe alla Regione di realizzare consistenti economie di spesa, con un risparmio di più di 1 milione di euro».

«Adesso basta chiediamo che il Consiglio regionale venga convocato con urgenza. Diamo applicazione alle leggi e restituiamo i loro diritti ai lavoratori.»

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Su proposta dell’assessore dell’Industria Anita Pili, la Giunta ha deciso di riconoscere l’incentivo all’esodo alle lavoratrici della Carbosulcis che decidano di accedere all’“Opzione Donna”, così come introdotta dal decreto legge 28 gennaio 2019, n. 4 e di riconoscere l’incentivo all’esodo alle lavoratrici che, pur potendo usufruire della “Opzione Donna”, optino per proseguire il rapporto di lavoro, e conseguano il diritto alla pensione secondo il regime ordinario ovvero secondo quanto previsto dall’art. 14 del D.L. n.4/2019 3/3 (“quota 100”), nonché di applicare alle due fattispecie indicate i criteri di ammissibilità agli incentivi all’esodo previsti dalla DGR 35/40 del 18.07.2017.

Sempre su proposta dell’assessore Anita Pili, l’Esecutivo ha deciso di prorogare l’incarico di commissario liquidatore del Consorzio ZIR di Siniscola.

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, la Giunta regionale ha approvato lo schema di convenzione tra la Regione Sardegna e la Regione Piemonte per l’impiego di un contingente di tre automezzi antincendi boschivi della colonna mobile della Regione Piemonte a favore della campagna antincendi boschivi estiva della Regione Sardegna. E’ stato deciso di incaricare l’Agenzia Forestas di dare attuazione alla convenzione attraverso il ritiro, l’utilizzo e la riconsegna a conclusione della campagna AIB 2019 degli automezzi della Regione Piemonte.

L’Esecutivo ha quindi deliberato la ripartizione fra le Province delle somme destinate al controllo e lotta contro gli insetti nocivi ed i parassiti dell’uomo, degli animali e delle piante e per la lotta ai roditori per un totale di 6 milioni 618 mila euro.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia, la Giunta ha dato il via libera al bilancio di previsione dell’Agenzia Laore per il triennio 2019/2021.

Su proposta dell’assessore Alessandra Zedda, l’Esecutivo ha dato il via libera al rendiconto consuntivo dell’esercizio 2018 dell’ASPAL

Su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, l’Esecutivo ha approvato la relazione sull’attività svolta dall’Istituto Superiore Regionale Etnografico di Nuoro nell’anno 2018. Verrà ora trasmessa al Consiglio regionale. Dopo il via libera da parte della Commissione consiliare competente per materia, sarà poi approvata nuovamente, in via definitiva, da parte della Giunta.

Via libera anche allo stanziamento di 500mila euro destinato all’approfondimento della lingua inglese da parte degli studenti universitari. Sarà ora la direzione generale della Pubblica Istruzione a predisporre l’Avviso pubblico, con l’individuazione dei soggetti attuatori.

Finanziati anche i programmi di mobilità studentesca internazionale, attivati su base Erasmus Plus. L’importo totale stanziato è di 3.020.000 euro. 1.545.417 euro andranno all’Università di Cagliari; 1.440.308 euro sono destinati all’ateneo sassarese; all’Accademia di belle arti di Sassari 9.140 euro; al Conservatorio di Cagliari 17.518 euro, mentre a quello di Sassari andranno 7mila 617 euro.

Su proposta dell’assessore della Sanità Mario Nieddu, sono state approvate le modifiche alle “Disposizioni alle Aziende sanitarie in materia di contenimento della spesa per il personale. Blocco del turnover” contenute nella DGR n. 43/9 del 2015. Misura che permetterà l’apertura di nuovi bandi per l’aumento delle ore di specialistica ambulatoriale e per ricoprire i turni vacanti.



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«Serve una legge di riforma agraria in grado di fissare e determinare le linee guida di un nuovo Piano di Rinascita dell’agricoltura sarda. Linee guida che già trovano fondamento nelle dichiarazioni programmatiche presentate dal Presidente Solinas.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, che ha ribadito la sua posizione in Consiglio regionale nel corso della discussione della mozione – firmatari Stefano Tunis e Valerio De Giorgi – che chiede all’Esecutivo l’adozione di una nuova legge di riforma agraria, la modifica e l’integrazione della legge regionale del 17 novembre 2010, n. 15, e la modifica, riorganizzazione e snellimento del sistema burocratico per dare un supporto reale agli operatori del settore.

Replicando nel merito, oltre a condividere l’urgenza di una nuova legge di riforma, l’assessore Gabriella Murgia ha spiegato che «diversi interventi contemplati dalla legge 15 possono essere ripresi e rifinanziati, aggiornandoli al mutato quadro normativo in materia di aiuti di Stato, e se necessario adeguandoli alle valutazioni emerse successivamente alla loro esecuzione». Quanto alla modifica, riorganizzazione e snellimento delle strutture dell’assessorato dell’Agricoltura e della governance delle agenzie regionali agricole Argea, Agris e Laore, sollecitato per alleggerire l’aggravio burocratico a carico delle imprese del comparto, «è già stato avviato un attivo e proficuo confronto interno, ma al momento nulla è stato definito».

«Una legge che riorganizzi le strutture preposte all’esercizio delle funzioni in materia di agricoltura – ha aggiunto l’assessore Gabriella Murgia – deve vedere il coinvolgimento massimo della Giunta e del Consiglio, delle Organizzazioni professionali agricole e delle parti sociali, e deve essere orientata da un lato a migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi erogati, ma dall’altro anche a garantire i lavoratori che al loro interno operano.»

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«Non sto più esercitando funzioni sindacali dalla data del mio giuramento da assessore. Una situazione che ad ogni modo non potrebbe assolutamente incidere sulle valutazioni che oggi sono chiamata a effettuare in questo nuovo ruolo che impone un’analisi sistematica di tutto il personale operante in Aras come nelle altre agenzie.»
Così l’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, replica ai sindacati Cgil Fp, Uil Fpl, Sadirs e Saf, escludendo categoricamente un conflitto di interessi sulla vicenda del passaggio dei lavoratori Aras all’agenzia Laore.

«In audizione in commissione Agricoltura – precisa Gabriella Murgia – non ho detto di essere contraria alla stabilizzazione dei 257 dipendenti Aras ma contraria al fatto che vengano stabilizzati prima della riclassificazione del personale regionale. O quanto meno dovrebbero essere stabilizzati in contemporanea con la riclassificazione. Ho quindi informato la commissione di tutte le problematiche connesse alla stabilizzazione immediata di questi dipendenti, un provvedimento peraltro proposto e rimasto fermo nella precedente legislatura, che richiede adeguate verifiche. E, pertanto, è mio dovere e mia responsabilità – conclude l’assessore Gabriella Murgia – avere una compiuta situazione d’insieme.»

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La V commissione presieduta da Piero Maieli ha accolto la richiesta presentata dal consigliere di minoranza Gianfranco Satta (Progressisti) che sollecitava un’accelerazione delle procedure di stabilizzazione di 252 lavoratori (agronomi, veterinari e amministrativi) rimasti senza occupazione dopo la messa in liquidazione di Aras.

La decisione è arrivata al termine delle audizioni dell’assessore all’agricoltura Gabriella Murgia e degli ex direttori delle agenzie regionali Argea e Laore, Gianni Ibba e Maria Ibba. Maggioranza e opposizione si sono dunque trovate d’accordo sulla necessità di attuare al più presto le disposizioni contenute nella legge 47 approvata dal Consiglio regionale lo scorso 20 dicembre.

Nel corso dell’audizione, l’assessore all’agricoltura Gabriella Murgia ha annunciato che il bilancio di Laore sarà all’attenzione dell’esecutivo nella seduta di domani.

«Il documento contabile ha appena ottenuto il parere positivo dell’assessorato alla Programmazione – ha spiegato Gabriella Murgia – venerdì sarà approvato in Giunta. Ci sono però alcuni aspetti da verificare sulla copertura finanziaria. Un’altra questione riguarda i possibili malumori che questo piano di stabilizzazioni potrebbe avere sul personale della Regione assunto con concorso pubblico e da anni in attesa di un avanzamento di carriera. Alcuni dipendenti potrebbero infatti sentirsi scavalcati da altri colleghi arrivati attraverso una semplice selezione per titoli. E’ mio dovere segnalare queste criticità.»

Il presidente Piero Maieli ha accolto con soddisfazione il voto unanime della commissione e annunciato un’audizione dei sindacati per la prossima settimana: «E’ nostro intento sentire tutte le parti in causa, per questo abbiamo deciso di convocare anche i rappresentanti dei sindacati confederali. La commissione sta lavorando con grande senso di responsabilità come dimostra il voto unanime di questa mattina, arrivato dopo una lunga, e a tratti vivace, discussione».

La Commissione, nella seduta odierna, si è occupata anche dello stato di avanzamento dei bandi del PSR.

Il direttore uscente di Argea, Gianni Ibba, ha fornito i numeri aggiornati al 26 giugno scorso: «E’ una situazione in chiaroscuro – ha detto Gianni Ibba -. L’aspetto positivo è dato dal raggiungimento dell’obiettivo di spesa fissato al 31 dicembre 2019: su 1,3 miliardi di euro di stanziamento sono stati erogati 537 milioni. L’aspetto negativo è invece rappresentato dall’alto numero di istruttorie non ancora chiuse.» 

Gianni Ibba ha poi spiegato alla commissione la complessità delle procedure e le difficoltà operative su alcune misure del Piano di sviluppo rurale. «La Sardegna, storicamente, ha un alto grado di efficienza – ha proseguito l’ex numero uno di Argea – siamo quinti in Italia per capacità di spendita delle risorse europee. A differenza di altre regioni, però, spendiamo molto per le misure di sostegno e meno per quelle di sviluppo. Alcuni bandi, come quello sull’ammodernamento delle aziende, hanno infatti avuto poche risorse disponibili (circa 70 milioni di euro) rispetto alla richieste presentate (1.300). Per questo circa 400 aziende rimarranno fuori».

Altra criticità riguarda le due misure indirizzate ai giovani sardi (pacchetto giovani e primo insediamento in agricoltura). «Siamo riusciti per ora ad accontentare solo 850 richieste delle circa 3.000 pervenute per i due bandi. La procedura a sportello ha funzionato male. Sono arrivate troppe domande rispetto alle risorse disponibili».

Alla seduta della Commissione sono intervenuti anche i rappresentanti della Federazione degli Ordini dei dottori agronomi e forestali della Sardegna. Il presidente Ettore Crobu ha segnalato le criticità operative e burocratiche incontrate dai professionisti nella redazione dei progetti: «Chiediamo di rivedere in futuro le procedure per permettere a tutti gli operatori di lavorare al meglio – ha detto Ettore Crobu – noi siamo disponibili a dare il nostro contributo per migliorare il sistema». Agronomi e forestali hanno avanzato alcune proposte: l’eliminazione delle procedure a sportello, la pubblicazione dei bandi contestualmente all’apertura delle domande; l’ampliamento dei tempi per la presentazione dei progetti (8 mesi); la visualizzazione in tempo reale delle disponibilità finanziarie per le singole misure del Psr attraverso un contatore telematico; la possibilità di presentare nuove domande in caso di bocciatura della prima istanza.

Dalla Federazione dei professionisti, infine, è arrivata anche la richiesta di regole certe e chiare sui bandi: «Chi presenta i progetti deve avere un quadro esauriente da subito – ha concluso Ettore Crobu – per molte misure abbiamo dovuto far fronte a difficoltà interpretative che hanno rallentato la redazione delle domande e, nel peggiore dei casi, ne hanno determinato la bocciatura».

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«Preoccupano le affermazioni dell’assessora dell’Agricoltura dott.ssa Gabriella Murgia rilasciate in V commissione sullo stato di attuazione della legge regionale 47/2018. Da un lato si dice favorevole al completamento del percorso destinato ai 257 dipendenti Aras, dall’altro annuncia ufficialmente di voler verificare i bandi di concorso prima della pubblicazione e che comunque i procedimenti concorsuali devono essere portati avanti in contemporanea con la riclassificazione di tutti i dipendenti regionali.»

A dirlo è Eugenio Lai, consigliere regionale del gruppo Leu Sardigna.

La separazione dei poteri sancite dalle norme di diritto amministrativo non consentono all’assessora di verificare i bandi di concorso se non dopo la pubblicazione da parte dei tecnici Laore.

Sul secondo punto l’assessora dovrebbe sapere che la riclassificazione di tutti i dipendenti della macchina regionale e dei suoi enti, seppur giusta, non trova copertura economica complessiva nel bilancio regionale e cosa ancor più evidente non è possibile, in contemporanea per tutti, secondo le norme nazionali attualmente in vigore.

«Per questo chiediamo – conclude Eugenio Lai -, che il Governatore Christian Solinas solleciti la sua assessora all’approvazione veloce del bilancio di Laore in Giunta regionale, avendo già acquisito tutti i pareri necessari, e permetta cosi ai tecnici di Laore di completare l’iter di una legge regionale approvata all’unanimità nella precedente legislatura.»

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Su proposta dell’assessore della Programmazione Giuseppe Fasolino, la Giunta guidata da Christian Solinas ha dato il via libera al rendiconto 2018 dell’Agenzia sarda delle Entrate.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Gabriella Murgia, la Giunta ha deliberato gli indirizzi per la realizzazione di uno studio, affidato all’agenzia Agris, sull’interazione dei cetacei, in particolare i delfini, con le attività di pesca.

Su proposta dell’assessore della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu, l’Esecutivo ha dato l’approvazione definitiva, dopo il parere espresso dalla II Commissione consiliare, alla programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2019/2020.

Su proposta dell’assessore della Difesa dell’ambiente Gianni Lampis, l’Esecutivo ha autorizzato un gemellaggio fra volontari sardi e volontari di protezione civile provenienti dal resto d’Italia. Scopo dell’intesa è quello di consentire, con l’inserimento del contingente in arrivo dalla Penisola, un significativo potenziamento delle fila del personale assegnato alle strutture operative antincendio del territorio di Muravera-Castiadas, fortemente compromesso dall’alluvione dell’ottobre scorso e soggetto ad alta presenza turistica nel periodo estivo.

Sempre su proposta dell’assessore Gianni Lampis, la Giunta ha concesso il nulla osta alla deliberazione dell’amministratore unico dell’agenzia FORESTAS sul bilancio pluriennale 2019/2021.

Via libera, infine, al finanziamento di 1 milione e 82mila euro a favore del Consorzio industriale provinciale Nord Est Sardegna-Gallura (CIPNES) per la realizzazione degli interventi di adeguamento dell’impianto di compostaggio di Siritu Santu, a Olbia.