I consiglieri del gruppo “Sardegna Vera” hanno presentato una proposta di legge sul settore ippico ed equestre.
I consiglieri del gruppo “Sardegna Vera” hanno presentato una proposta di legge organica per il rilancio le settore ippico ed equestre.
«L’obiettivo – ha spiegato Gaetano Ledda, primo firmatario del testo – è la riorganizzazione del settore in un’ottica di sviluppo della filiera. La legge, articolata in 24 articoli, parte dal sostegno all’allevamento, la valorizzazione della produzione, l’utilizzo del cavallo in ambito sportivo, culturale, ambientale e turistico, ma anche socio-sanitario attraverso la terapia assistita di persone con difficoltà fisiche, psichiche e relazionali. Interventi che dovranno coinvolgere gli assessorati dell’Agricoltura, alla Sanità, alla Cultura, allo Sport e Turismo, oltre alle agenzie Agris e Laore.»
Per il consigliere Ledda, questa proposta vuole affrontare i problemi del comparto in maniera organica, chiara e dettagliata: «Il settore è stato troppo trascurato dalla politica e può, invece, avere importanti possibilità di sviluppo dal punto di vista economico. Basti pensare che la media di occupati per cavallo è quasi di due unità. La Sardegna, vi ricordo, è una delle più grande produttrici di cavalli di razza anglo-araba-sarda».
Per il capogruppo di Sardegna Vera, Efisio Arbau, il cavallo è molto importante per la cultura sarda e il rilancio del settore può contribuire al miglioramento delle condizioni di crisi in cui versa l’Isola. Arbau ha, inoltre, ricordato che questa proposta di legge, fortemente voluta dal collega Ledda, rientra nel programma elettorale della coalizione che «voleva uscire da un’ottica di emergenzialità per intervenire in modo organico nei singoli settori». «Ci auguriamo di trovare le risorse già nella prossima Finanziaria». Arbau ha riconosciuto che si tratta di un lavoro iniziato dalla Giunta Cappellacci, ma con azioni volte a tamponare l’emergenza.
Per il consigliere Raimondo Perra, presidente della commissione Sanità, attraverso questo testo si può creare economia, tutelare la cultura sarda, coinvolgendo il comporto turistico e il settore sociale e sportivo. Soddisfatto per la presentazione di questa legge anche Michele Azara, perché il testo affronta in maniera globale le problematiche del settore e rappresenta la volontà di riprendere le attività più legate alla nostra cultura e tradizioni per uscire dalla crisi.
Nel testo in particolare si dispone, con un piano quinquennale, la programmazione del settore ippico ed equestre, il ruolo di coordinamento e controllo dell’Agris, la tutela e la valorizzazione della razza anglo-araba-sarda, l’istituzione di un Comitato ippico che definisca obiett8ivi e strategie, il ruolo dell’agenzia Laore, la preservazione e la diffusione della cultura ippica, la co-terapia assistita mediante l’impiego del cavallo e dell’asino, il sostegno a pali, feste a cavallo. Il testo affronta anche la questione delle ippovie della Sardegna, della biodiversità e del marchio. La proposta di legge prevede una dotazione finanziaria di 1 milione e 800mila euro annuali a partire dal 2015.
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