22 November, 2024
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L’aggiornamento sui tumori delle ghiandole salivari maggiori è il tema del congresso internazionale che si aprirà il 3 ottobre, alle ore 16.00, nella sala conferenze del Quartè Sayal ad Alghero. Una tre giorni, con chiusura lavori il 5 ottobre, in cui si alterneranno al tavolo dei relatori esperti provenienti dall’Isola, da oltre Tirreno, da varie parti d’Europa, dell’Asia e dagli Stati Uniti. L’obiettivo dell’incontro, organizzato dalla struttura di Otorinolaringoiatra dell’Aou di Sassari, sarà quello di fare il punto sulla patologia con un focus sulle tecniche chirurgiche e nuove tecnologie.

Due gli ospiti d’onore che, con le loro esperienze, porteranno un valido contributo alla platea. Ad aprire i lavori, giovedì 3 ottobre alle 18.00, sarà Randal S. Weber che, per 15 anni, ha diretto l’Otorinolaringoiatria dell’Md Anderson Cancer Center di Houston e lo ha reso centro di riferimento mondiale per l’oncologia del testa-collo. Il luminare americano presenterà un lavoro sulle metastasi parotidee da tumori della pelle. Spetterà invece a Gaetano Paludetti, direttore della Clinica di Otorinolaringoiatra del Gemelli di Roma, caratterizzare la sessione pomeridiana del 4 ottobre. All’interno dell’incontro dedicato alla chirurgia ablativa delle ghiandole salivari maggiori, lo specialista romano esporrà una relazione dal titolo “Parotidectomia per lesioni maligne”. Nella stessa giornata sono previste quattro sessioni e tre tavole rotonde.

L’evento formativo è stato accreditato con 11,2 crediti Ecm e l’iscrizione può essere effettuata on line dal sito www.acrosscongressi.com nella sezione “Eventi in Corso”, entrando nell’evento di riferimento e compilando il form on line. Oltre a medici di varie specialità possono partecipare anche biologi, infermieri, logopedisti, tecnici di radiologia, tecnici audiometristi, audioprotesisti e fisici sanitari.

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Sono tumori che pochi conoscono, perché pochi sono gli “sponsor”, ex pazienti o testimonial d’eccezione, che ne parlano. Tumori che, anche dopo la cura portano a un peggioramento della vita. Sono quelli della laringe che, nell’ultimo trentennio, se da una parte hanno fatto registrare un calo dell’incidenza, dall’altra hanno fatto registrare un peggioramento della prognosi. Diverse le modalità di intervento ma resta fondamentale la diagnosi precoce.

Questo quanto emerso ieri nell’incontro scientifico organizzato dall’unità operativa di Otorinolaringoiatria dell’Aou, diretta da Francesco Bussu, nell’aula A della Facoltà di Medicina. Un’occasione per celebrare anche San Biagio, vescovo e martire, protettore dei malati di gola e patrono degli specialisti otorinolaringoiatri, alla quale ha partecipato una rappresentanza di direttori di dipartimento e di strutture, docenti ed ex docenti della Facoltà di Medicina, studenti e personale medico e infermieristico. A completare le celebrazioni in onore del santo anche una messa con l’arcivescovo di Sassari e l’esposizione della reliquia di San Biagio.

A fare un quadro della situazione, e in particolare delle diverse metodiche di intervento chirurgico, è stato Gaetano Paludetti, professore e direttore dell’istituto clinica Otorino dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma. A lui è spettato il compito di illustrare, attraverso la sua relazione, l’esperienza ventennale del Policlinico Gemelli nella chirurgia oncologica della laringe.

Il docente della Cattolica ha sottolineato come «l’incidenza di questo tipo di tumore – ha detto – è in fase di decrescita, anche per la riduzione del tabagismo. Tuttavia c’è un peggioramento della prognosi, dovuto in parte alle nuove modalità di trattamento finalizzate ad evitare la tracheostomia permanente». Sono state illustrate quindi le metodiche chirurgiche e non chirurgiche al momento a disposizione.

Operatori e pazienti quindi si sono ritrovati nella piccola cappella al piano terra del Palazzo Clemente dove l’arcivescovo di Sassari, Gianfranco Saba, coadiuvato dai cappellani dei presidi ospedalieri dell’Aou, don Luigi Usai, don Eugenio Pesenti e don Paolo Mulas, ha celebrato la funzione religiosa. L’alto prelato nell’omelia ha ricordato il progetto per la pastorale della Salute e ha posto l’accento sulla necessità di garantire la salute e l’assistenza a tutti, in un periodo in cui sembrano regnare le divisioni. È stata letta quindi una preghiera dei laringectomizzati.

A margine della funzione religiosa, il direttore generale Antonio D’Urso ha sottolineato come l’unità operativa di Otorinolaringoiatria sia un punto di riferimento per la città di Sassari. «Un plauso va alla squadra diretta da Francesco Bussu. La struttura è in forte crescita – ha detto -, in costante aumento i casi presi in carico e la loro complessità, segno di come l’unità operativa sia un’articolazione importante dell’Aou e un punto di riferimento per la didattica e la sanità della città e del territorio».

L’arcivescovo quindi, nel reparto al secondo piano della stecca bianca di viale San Pietro, ha salutato i degenti e ha esposto la preziosa reliquia del santo incastonata in un reliquario d’argento del 1500, oggetto di secolare devozione per i sassaresi.

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Un incontro scientifico incentrato sui tumori della laringe quindi una messa, officiata dall’arcivescovo di Sassari Gianfranco Saba, per celebrare il protettore dei malati di gola e degli otorinolaringoiatri. Così, il 4 febbraio l’unità operativa di Otorinolaringoiatria, diretta da Francesco Bussu, onorerà San Biagio vescovo e martire, e patrono appunto degli specialisti otorinolaringoiatri.

Il primo appuntamento è per le ore 14,30, nell’aula A del centro didattico del Palazzo Clemente, in viale San Pietro. A intervenire sarà Gaetano Paludetti, professore e direttore dell’istituto clinica Otorino dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma. A lui il compito di illustrare, attraverso la sua relazione, l’esperienza ventennale del Policlinico Gemelli nella chirurgia oncologica della laringe.

Alle 16,30, nella cappella al piano terra del Clemente, alla presenza di alcuni degenti del reparto di Otorinolaringoiatria, l’arcivescovo di Sassari celebrerà la messa in onore del santo patrono.

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Un incontro scientifico e una messa in reparto dedicata al protettore della gola e patrono degli specialisti otorinolaringoiatri, così nei giorni scorsi l’Aou di Sassari ha celebrato la ricorrenza di San Biagio.

Nell’aula azzurra del Centro Didattico, nei giorni scorsi una nutrita rappresentanza di direttori di dipartimento, studenti e personale medico e infermieristico hanno partecipato all’incontro scientifico dal titolo “Gli impianti cocleari: l’esperienza ventennale del Policlinico Gemelli”. A parlare alla platea è stato Gaetano Paludetti, professore e direttore dell’istituto clinica Otorino dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma.

Dopo i saluti del rettore dell’Ateneo turritano Massimo Carpinelli e del direttore amministrativo dell’Aou di Sassari Lorenzo Pescini, il docente romano, tra i primi ad eseguire gli impianti cocleari in Italia, ha illustrato l’esperienza del Gemelli e le ultime frontiere della ricerca. Gli impianti cocleari – è stato spiegato – consentono di curare la sordità profonda negli adulti e nei bambini, attraverso l’impianto di una sorta di orecchio bionico. Un intervento quindi in grado di sconfiggere il sordomutismo.

Nel reparto di Otorinolaringoiatria, al secondo piano della stecca bianca di viale San Pietro, l’arcivescovo di Sassari Gianfranco Saba ha celebrato una messa raccolta e partecipata. Alla funzione eucaristica hanno partecipato degenti e personale medico e infermieristico. Per l’occasione e, grazie alla collaborazione con il parroco della cattedrale di San Nicola, don Dino Pittalis, è stata esposta anche la preziosa reliquia del santo incastonata in un reliquario d’argento del 1500, oggetto di secolare devozione per i sassaresi.

L’appuntamento, molto sentito dalla comunità ospedaliera, è stato organizzato dalla struttura complessa di Otorinolaringoiatria, diretta da Francesco Bussu.