22 December, 2024
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Si svolgerà il 5 giugno 2019,alle ore 10,00, presso la prestigiosa Sala dei Baroni del Castel Nuovo la cerimonia di premiazione del progetto Viaggio Lib(e)ro. Il progetto, organizzato dal comune di Napoli in collaborazione con la casa editrice napoletana Graus Edizioni, dell’ideatrice Angela Procaccini e con il supporto di Radio Punto Nuovo ha visto la partecipazione, per tutta la durata dell’anno scolastico, dell’Istituto Nazareth, dell’Istituto Mazzini, Istituto Nitti, l’Istituto Cuoco Campanella, l’Istituto Vittorio Emanuele, l’Istituto Moscati, l’Istituto G. Siani, l’Istituto Flacco, L’istituto Galileo Galilei, e, infine l’Istituto A. Manzoni.

Il progetto Viaggio Lib(e)ro, ormai giunto alla sua quarta edizione, rappresenta un’importante possibilità per gli studenti di rendersi protagonisti attraverso i loro lavori creativi, nati in seguito alla lettura di un libro proposto. Viaggio Lib(e)ro sprona gli studenti ad affrontare la lettura e l’analisi di testi narrativi di vario genere, ma soprattutto li aiuta ad intraprendere un itinerario di crescita umana e culturale che li condurrà a misurarsi, attraverso la loro capacità di rielaborazione e critica, con i prodotti culturali del nostro tempo.
In questo modo gli studenti, opportunamente accompagnati dagli insegnanti nel percorso letterario, sono diventati i protagonisti di performance artistiche  e teatrali, di cortometraggi, di recensioni sulla base della lettura di libri contemporanei scelti dal Comitato Organizzativo.

Gli autori coinvolti nel progetto sono stati (in ordine alfabetico): F. Esposito, con “L’amico francese”; L. Sandon con “La macchina anatomica”; V. Genova con “Napoli amore mio”, A. De Martino con “La musica di Sarri” e A. Pesca, con “Le lancette spezzate”.

Il confronto diretto con gli autori, avvenuto al termine del progetto, ha fornito la possibilità ai giovani lettori di mostrare le loro performance singolari e appassionanti che hanno realizzato, riproponendo l’opera con la quale si sono confrontati in chiave personale.

La varietà e la moltitudine di mezzi espressivi utilizzati nella realizzazione di dette performance ha creato un contesto particolarmente allegro e conviviale, nel quale si sono disputate delle competizioni i cui vincitori verranno premiati con una targa.

A partecipare alla premiazione, oltre ai docenti e agli oltre 250 studenti, veri e indiscussi protagonisti del progetto, ci sarà il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, l’editore Pietro Graus, la professoressa Angela Procaccini, il presidente della commissione Scuola del Comune di Napoli Luigi Felaco, Annamaria Palmieri, assessore dell’Istruzione del comune di Napoli, l’assessore delle Pari Opportunità del Comune di Napoli Alessandra Clemente e il dott. Rocco Urciuoli, direttore generale di Radio Punto Nuovo.

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Per la rassegna “Aprile alla Vetreria Aprile Resistente” firmata da Cada Die Teatro e dal Crogiuolo, a Pirri, domani, venerdì 19 aprile, la Sala Bancri di Fucina Teatro ospita, alle 21.00, ITIS Galileo – #unminutodirivoluzione, tratto dall’omonimo spettacolo di Marco Paolini, adattamento e regia di Giuseppe Ligios, con Gianfranco Corona (produzione Teatro d’Inverno).

“Da adesso un minuto di rivoluzione, via!”. Comincia così lo spettacolo o, per meglio dire, il viaggio che il pubblico affronterà attraverso l’intera vita di Galileo Galilei. “ITIS sta per Istituto tecnico industriale statale, come dire non prendiamoci troppo sul serio!”. Si raccontano i primi passi nella scuola, le primissime scoperte, ma anche il lato umano di Galilei, il carattere controverso e rivoluzionario, la sua unica storia d’amore, il cannocchiale, gli scontri con i colleghi e con la chiesa cattolica, il processo, la condanna, l’abiura delle sue concezioni astronomiche (aveva sostenuto, come è noto, la teoria copernicana eliocentrica). Un percorso guidato che cerca di mostrare l’attualità del pensiero di Galileo, un uomo fuori dagli schemi, che amava andare contro la statica ideologia che la conoscenza si fosse fermata ai Greci e ad Aristotele, che si scontrò con il muro del conflitto fra scienza e fede.
Lo spettacolo, in un continuo riferimento alla contemporaneità, e muovendosi fra ironia e leggerezza, «porta a scoprire in Galileo non l’irraggiungibile mito della scienza ma un uomo che ci assomiglia, pieno di limiti e contraddizioni, con una costanza e una forza che resiste ai secoli. Non serve identificarsi in lui, ma esercitare la sua sana diffidenza». Quando tutti credevano che la terra fosse ferma lui urlò “eppur si muove”.