22 November, 2024
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La vera Dinamo Banco di Sardegna è tornata nell’ultima partita dell’anno, al PalaSerradimigni, dove ieri sera ha letteralmente travolto l’Auxilium Torino, squadra che alla vigilia aveva due punti in più in classifica, con il larghissimo punteggio di 96 a 64 (primo tempo 42 a 31).

Federico Pasquini ha mandato in campo un quintetto con due italiani, Brian Sacchetti e capitan Jack Devecchi e la risposta della squadra è stata subito convincente, come emerge chiaramente dal parziale del primo quarto: 29 a 18! La squadra piemontese ha cercato di reagire nel secondo quarto, chiuso in parità (13 a 13) ma al ritorno sul parquet dopo l’intervallo lungo, non c’è stata più partita, con un vero e proprio show al tiro di tutti i biancoblu (alla fine 17 su 38 dalla linea dei 6.75 e cinque in doppia cifra, con Rok Stipcevic miglior realizzatore (21 punti, 2/2 da 2 punti, 4 su 5 da 3 punti, 3 su 3 ai tiri liberi, 2 rimbalzi, 3 assist e 25 di valutazione): 63 a 45 alla fine del terzo quarto, 96 a 64 alla fine, con un parziale di 33 a 19 nell’ultimo quarto.

In evidenza anche un super Brian Sacchetti (11 punti, 3 su 7 da 3 punti e 2 su 2 ai tiri liberi), Jack Devecchi (9 punti, 0 su 1 da 2 punti e 3 su 5 da 3 punti) David Bell (16 punti, 1 su 4 da 2 punti, 4 su 9 da 3 punti, 2 su 2 ai tiri liberi, 7 rimbalzi, 5 assist, 19 di valutazione) e Trevor Lacey (10 punti, 3 su 4 da 2 punti, 1 su 5 da 3 punti e 1 su 2 ai tiri liberi, 4 assist). Nel secondo tempo hanno brillato Gani Lawal (11 punti, 4 su 6 da 2 punti e 3 su 4 ai tiri liberi, 5 rimbalzi) e Dusko Savanovic (9 punti, 1 su 5 da 2 punti, 1 su 3 da 3 punti e 4 su 4 ai tiri liberi, 6 rimbalzi).

Con la vittoria di ieri la Dinamo è ritornata all’ottavo posto in classifica, ultimo utile per accedere alle finali della Coppa Italia. Il 1° gennaio tornerà in campo al Taliercio di Venezia contro la Reyer e il 4 giocherà in Champions, al Palaserradimigni, contro l’Aek Atene.

«Devo fare i complimenti ai ragazzi, hanno eseguito perfettamente tutto il piano partita e messo in pratica tutto ciò che avevamo preparato – ha detto a fine partita Federico Pasquini -. La chiave era difendere forte e interrompere il loro ritmo e lo hanno fatto perfettamente. Dobbiamo raggiungere l’equilibrio, ritrovare la fiducia che in questi tre mesi e mezzo di lavoro è stata messa a dura prova dalle sconfitte. Ora dobbiamo continuare a lavorare per  trovare la continuità. E’ solo l’inizio, io sono estremamente razionale dopo le sconfitte figuriamoci dopo le vittorie, perciò domani stacchiamo un po’ ma da dopodomani riprendiamo a lavorare ragionando sulle cose da migliorare e su quelle da costruire sui singoli e sul gruppo.»

Il play biancoblu Rok Stipcevic è stato il miglior in campo: «Oggi abbiamo messo in campo voglia, energia, grinta. Siamo usciti dal nostro momento di crisi, battere Torino di 30 vuol dire che siamo sulla buona strada. Sono molto contento, abbiamo mostrato la nostra vera faccia, le nostre potenzialità, abbiamo fatto vedere chi siamo davvero, peccato per le partite che abbiamo perso di un punto. Oggi in realtà non abbiamo fatto niente di diverso rispetto al lavoro su cui da sempre ci prepariamo, nessuno schema o strategia nuovi, ma sicuramente c’era qualcosa di diverso nella nostra testa. Dobbiamo avere la continuità in quello che facciamo per essere una squadra forte, e su questo dobbiamo concentrarci, questo è l’obiettivo. Credo che il ritiro ci sia servito, è stata una cosa che ci ha aiutato, abbiamo avuto il tempo di pensare, di ragionare e di allenarci bene e totalmente concentrati. Se abbiamo vinto di 30 dopo una cosa del genere vuol dire che ne avevamo  bisogno».

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Una Dinamo bellissima domina il primo tempo, chiuso avanti di ben 12 punti, 41 a 29, ma nel secondo tempo la partita cambia, la squadra di Federico Pasquini crolla nell’ultimo quarto e alla fine vince l’Orlandina dell’ex Drake Diener: 72 a 65. La Dinamo è arrivata ad avere un vantaggio di 17 punti in avvio di secondo tempo, ma non è bastato. La squadra è ancora in formazione, Pasquini ha inserito David Bell, oggi meno brillante rispetto alle ultime uscite in campionato e Champions League, ma non ha potuto contare sull’altro nuovo arrivato, Gani Lawal e su Darius Johnson Odom, sul quale ci sono ancora voci di una possibile partenza.

Stipcevic e compagni domani mattina lasceranno la Sicilia per raggiungere il Belgio, seconda tappa di questa doppia trasferta prenatalizia tra campionato e coppa. A Charleroi martedì affronteranno il Proximus Spirou nella sfida della 10° giornata di regular season di Basketball Champions League.

«Una partita completamente divisa da due situazioni totalmente diverse – ha detto Federico Pasquini – con un primo tempo in cui eseguiamo perfettamente il piano partita, dando profondità all’attacco per ottenere buone spaziature, sapevamo che questo era importante per fronteggiare l’aggressività di Capo d’Orlando. Lo abbiamo fatto egregiamente nei primi venti minuti e al secondo tempo ci siamo completamente disuniti, abbiamo smesso di dare la palla dentro palla fuori, abbiamo iniziato ad attaccare esclusivamente in maniera perimetrale, cascando in pieno nel loro piano partita, consentendo loro di prendere fiducia e di svegliare il pubblico. Noi ci siamo fatti prendere dall’ansia di volerla risolvere senza riuscire a mantenere la lucidità e siamo finiti nella parte sbagliata della partita, facendo tanti errori. Ha vinto la squadra che nel secondo tempo ha giocato meglio. Domani partiremo per il Belgio, ci alleneremo lì e ragioneremo sugli errori. Siamo una squadra esperta – ha concluso Federico Pasquini –, non possiamo esaltarci dopo due vittorie né disperarci dopo una sconfitta.»

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La Dinamo Banco di Sardegna va a caccia del tris di vittorie, dopo quelle con Trento in campionato e con lo Szolnoki in Champions League, al Palafantozzi di Capo d’Orlando, contro l’Orlandina, una delle formazioni più in forma, reduce da cinque vittorie interne consecutive.

Il coach sassarese, Federico Pasquini, è fiducioso.

«La partita di sabato sera è una partita contro una squadra in grandissima fiducia, in grandissima condizione mentale – ha detto in conferenza stampa il coach biancoblu – che arriva da cinque vittorie consecutive in casa e in questo momento c’è un intero paese che sta sognando. Io sono stato lì tre anni, ho ancora diversi contatti e so bene quello che sta vivendo l’ambiente in questo momento. Da quando si è fatto male Delas stanno giocando con quintetti molto leggeri, molto atipici e cercano ogni volta di allargare il campo, per giocare uno contro uno utilizzando le grandi qualità di Fitipaldo come passatore e quelle di Archie come finto pivot. Sulla scia di questo ci sono tutti gli altri giocatori – da Stojanovic a Drake, a Iannuzzi, che è un giocatore italiano molto interessante, fino ad arrivare a Tepic che è l’ultimo arrivato – che di volta in volta riescono a fare qualcosa di utile per la squadra. Questo è il loro grande vantaggio, noi dobbiamo fare in modo che diventi il loro svantaggio nell’altra metà campo. Sarà molto importante il ritmo, il controllo della palla, non andare in over speed, lasciando che loro facciano il loro gioco. Dobbiamo invece imporre il nostro ritmo.»

«Le due partite vinte con Trento e con Szolnok hanno un aspetto particolarmente positivo – ha aggiunto Federico Pasquini -, che è quello di essere avvenute su un terreno in cui ci eravamo sempre disgregati. In entrambe le partite, questa volta, quando l’avversario si è avvicinato siamo stati bravi a tenere il controllo e la lucidità, a riprendere il ritmo dell’esecuzione facendo delle buone difese. Spero che il fatto di aver vinto queste gare tenendo sul finale ci dia fiducia, Bell ci sta dando una grande mano, è un giocatore di grande livello.»

A Capo d’Orlando non ci saranno Gani Lawal e Darius Johnson Odom, alle prese con le terapie per recuperare la migliore condizione fisica.

«Gani Lawal sta facendo le terapie, da valutare giorno per giorno, siamo in una situazione in cui abbiamo delle alternative senza dover prendere rischi su un giocatore che è molto importante per noi – ha spiegato Federico Pasquini -. Darius Johnson Odom ha un problema al ginocchio, una cosa di poco conto, anche lui sta facendo le terapie ed è soggetto a valutazione giorno dopo giorno.»

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Ritorno alla vittoria col brivido per la Dinamo Banco di Sardegna contro l’Aquila Basket Trento, superata nel finale con il punteggio di 69 a 66, al termine di 40′ ricchi di colpi di scena con continui capovolgimenti di fronte. La seconda bella notizia della partita di sabato sera al PalaSerradimigni di Sassari è costituita dall’ottimo esordio del nuovo play David Bell.

La Dinamo doveva vincere ad ogni costo, per riprendere la corsa verso la fase finale della Coppa Italia e i play off scudetto, dopo una lunga serie negativa che ha portato la società guidata dal presidente Stefano Sardara ad inserire due nuovi giocatori, il centro Gani Lawal (ieri sera lasciato in tribuna da coach Pasquini insieme a Darius Johnson Odom per il turn over) e il play David Bell, e la vittoria è arrivata ma per 20′ il PalaSerradimigni ha tenuto una nuova cocente delusione. La squadra trentina, infatti, ha letteralmente dominato il primo quarto, chiuso avanti di ben 13 punti, sul 27 a 14, ed ha tenuto nel secondo quarto, concedendo un solo punto alla Dinamo ed andando così all’intervallo lungo sopra di 12 punti, dopo aver toccato un massimo vantaggio di +15: 41 a 29.

Il secondo tempo, invece, contrariamente a quanto era accaduto spesso quest’anno, ha visto la Dinamo cambiare letteralmente marcia e, trascinata da un super Trevor Lacey (19 punti, 4 rimbalzi e 2 assist) e Dusko Savanovic (12 punti, 6 rimbalzi e 3 assist), ha piazzato un parziale di 22 a 10 nel terzo quarto, andando all’ultimo breve riposo in perfetta parità: 51 a 51.

L’ultimo quarto è stato un appassionante testa a testa, con la Dinamo avanti fino al +10 a 4′ dalla fine (69 a 59) e con un ultimo tentativo di rimonta della squadra di Fabrizio Buscaglia nel finale (parziale di 7 a 0), bloccato dalla Dinamo fino al definitivo 69 a 66.

David Bell s’è presentato al pubblico sassarese con 18 punti, 3 rimbalzi, 6 falli subiti, 5 recuperate e 3 assist per un totale 21 di valutazione, il migliore in campo della serata. La vittoria è importantissima per la classifica e per il morale, una grande iniezione di fiducia anche per il prossimo impegno di Champions League, in programma martedì sera al PalaSerradimigni, alle 20.30, contro lo Szolnok Olaj.

«E’ stata la gara che un po’ mi aspettavo, con un approccio complicatissimo dopo tante buone prestazioni ma partite in cui non vinci – ha commentato a fine gara il coach sassarese Federico Pasquini -. Ma poi i ragazzi sono stati grandiosi, dal 31-46 hanno fatto quel parziale di 38 a 13, frutto di una difesa incredibile, dove siamo stati bravi a sporcare tutti i palloni, tutte le ricezioni. E quando siamo andati 69-59 si è creata la situazione in cui vedi il traguardo vicino ma noi siamo reduci da un mese in cui il traguardo lo hanno sempre tagliato gli altri ed allora, come è normale che succeda, può venire l’ansia. Così si sono create le situazioni in cui uno come Rok che sbaglia dalla lunetta o facciamo un tiro accelerato, come successo a 1’40 “dalla fine a Lydeka. Grandi complimenti ai ragazzi, hanno dimostrato ancora una volta di avere le palle, e vuol dire che nonostante la stanchezza la mente può prevalere sul fisico. E’ un gruppo estremamente compatto, molto unito, mi ha fatto enormemente piacere vedere un atteggiamento coeso durante l’intervallo. Ora pensiamo a martedì e a smuovere la classifica della Champions.»

Entusiasta per l’esordio vincente il nuovo play della Dinamo Banco di Sardegna David Bell: «Sono davvero entusiasta per la squadra ed è stato incredibile essere parte di questa vittoria, vederli darsi carica e incoraggiarsi fra di loro nei momenti di difficoltà. Sono davvero felice di questo, oggi il mio obiettivo era aiutare i ragazzi, era il mio unico pensiero, e sono felice di essere riuscito a dare il mio contributo. Il pubblico è stato straordinario, in Germania i tifosi ci seguivano ma non in questo modo, non con questo entusiasmo, è stato davvero fantastico».

David Bell.

David Bell.

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La Dinamo ha ufficializzato il tesseramento del play David Bell, secondo arrivo del mercato autunnale dopo quello del centro Gani Lawal.

Nato a Oakland (California) il 20 giugno 1981, 188 cm per  86 chilogrammi, nelle ultime 4 stagioni – dall’estate 2012 a oggi – David Ashanti Bell ha giocato nel campionato tedesco in forze al Phoenix Hagen, viaggiando su una media di 18.3 punti e 6.1 assist a partita. Cifre che anche quest’anno lo hanno visto come quarto miglior marcatore della lega tedesca e quinto nella classifica degli assist, in una  continuità che già nelle stagioni precedenti (2013-2014 e 2015-2016) lo aveva portato sul podio, rispettivamente al terzo e al secondo posto, dei migliori marcatori.

«Sono davvero entusiasta di iniziare questa avventura con il coach e i miei nuovi compagni – ha detto al suo arrivo a Sassari David Bell -. Ho sentito tante cose positive su Sassari e la sua gente, non vedo l’ora di cominciare a lavorare con loro.»

David Bell è stato presentato alla stampa questa mattina e dovrebbe esordire già sabato sera, al PalaSerradimigni, contro la Dolomiti Energia Trentino.

«Le prime impressioni sul club e sulla città sono molto positive – ha detto il play statunitense – ieri ho incontrato il coach e i miei compagni e sono stati tutti molto gentili e disponibili, così come tutte le persone che ho conosciuto in questi giorni. L’ambiente mi sembra molto accogliente e stimolante. So che la squadra sta attraversando un momento difficile ma quello che mi ha colpito e che ho visto io stesso in allenamento, è che sono tutti molto focalizzati ed hanno grande voglia di lavorare e riprendersi. Penso che per i miei anni di esperienza potrò portare leadership ma anche aiutare la squadra, come gruppo, a fare bene.».

Al termine della conferenza stampa di presentazione di David Bell, il presidente della Dinamo Banco di Sardegna Stefano Sardara ha fatto il punto della situazione sul momento della squadra.

«Come ho detto più volte abbiamo iniziato un nuovo ciclo, e come per ogni nuovo ciclo ci vuole il tempo per amalgamarsi e trovare la giusta intesa su tante nuove situazioni – ha detto il presidente biancoblu -. Questa non è una situazione nuova. Se bene ricordate, quando ho iniziato questa presidenza nel 2011, ci eravamo trovati in un momento di difficoltà nei risultati. Avevamo fatto 5-7 finché non è arrivato Tony Easley, poi con lui abbiamo fatto 7-9 con cui abbiamo chiuso il girone di andata e poi con la forza di tutti abbiamo fatto un buon girone di ritorno. Oggi siamo 4-6, quindi non vedo molta differenza rispetto a quello che abbiamo già vissuto. Dobbiamo stare calmi e sereni. L’analisi io la vorrei fare solo dal punto di vista concreto, senza parlare di sfortuna e di arbitraggi sarebbe anche troppo facile, perché queste sono solo giustificazioni da perdenti, noi lì non ci dovevamo trovare in quelle condizioni, a prescindere dai passi sul 78 pari o dei 7-1 fischiati nei primi minuti del quarto quarto. Io mi voglio riferire a quello che vedo tutti i giorni, a una squadra che ci tiene – e non mi riferisco soltanto alle lacrime di Olaseni – al lavoro che fanno squadra e staff, a come soffrono ogni minima defiance. Questo è quello che ci serve, come ci servono i tifosi, quelli che ci seguono in allenamento, che ci fermano per strada o che ci aspettano fuori alla fine della partita. Abbiamo perso diverse occasioni all’ultimo secondo ma questo fa parte del basket, abbiamo anche vinto uno scudetto con tiri all’ultimo secondo.»

David Bell - Fonte: http://www.dinamobasket.com .

David Bell – Fonte: http://www.dinamobasket.com .

Il presidente Stefano Sardara.

Il presidente Stefano Sardara.

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L’Enel Brindisi dell’ex Meo Sacchetti ha battuto nettamente la Dinamo Banco di Sardegna con il punteggio di 76 a 61 (primo tempo 41 a 28). Per la squadra di Federico Pasquini si tratta della quarta sconfitta consecutiva in campionato, dopo la bella impresa di metà settimana in Champions League a Belgrado. La nota positiva della serata è costituita dal buon esordio di Gani Lawal, arrivato in settimana da Cantù, autore di 14 punti (due in meno di quelli messi a segno da Darius Johnson Odom, quasi certo partente), con una percentuale di 5 su 8 da due punti, 4 su 4 ai tiri liberi, 6 rimbalzi, 2 stoppate, 18 di valutazione, in 19 minuti. Lawal e Odom sono stati gli unici due in doppia cifra nelle fila della Dinamo, mentre nella squadra di Meo Sacchetti sono andati in doppia cifra Carter Robert (17), M’baye (14), Scott (13) e Goss (11).

La squadra brindisina ha messo la partita dalla sua parte fin dal primo quarto, chiuso avanti di ben 14 punti,: 27 a 13. Secondo quarto equilibrato (14 a 15), nuovo allungo per i ragazzi di Sacchetti nel terzo quarto (23 a 14). La Dinamo è riuscita a rendere il passivo meno pesante nell’ultimo quarto, chiuso con un vantaggio di 7 punti: 19 a 12.

La Dinamo ora è chiamata a superare la fase negativa in campionato, magari con l’inserimento di un nuovo play (David Bell?), per preparare al meglio la prossima trasferta in Champions League sul campo dello Zielona Gora (mercoledì 7 dicembre, inizio ore 18.00) e poi il ritorno al PalaSerradimigni in campionato, sabato prossimo (inizio ore 20.30), contro la Dolomiti Energia Trentino.

Federico Pasquini 14

 

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La Dinamo ha scelto David Bell per sostituire Darius Johnson Odom. Manca solo l’annuncio ufficiale della firma del 35enne playmaker statunitense (1.85 metri, 86 kg) che si è appena liberato dai Phoenix Hagen, esclusi per motivi economici dalla Bundesliga, di cui era il quarto marcatore e quinto nella classifica degli assist. Nelle precedenti tre stagioni disputate in Germania a Hagen, Bell è sempre stato sul podio dei migliori realizzatori (terzo nel 2013/14 e nel 2015/16, secondo nel 2014/15).

La squadra biancoblu, intanto, prepara la trasferta di Brindisi, contro la squadra dell’indimenticato ex Meo Sacchetti. Dopo la bella impresa di Belgrado in Champions League, la Dinamo insegue il riscatto anche in campionato, per rilanciarsi verso i play off scudetto.

«A Brindisi troviamo Meo e tutto quello che abbiamo fatto in questi anni insieme, sarà un piacere incontrarlo – ha detto alla vigilia Federico Pasquini -. Brindisi ha già una marcata impronta sacchettiana, corrono molto e sfruttano bene il loro atletismo. La transizione difensiva contro una squadra come l’Enel sarà la chiave. Carter adesso che si è sistemato fisicamente ha grande atletismo, è vero che si può aprire e tirare ma ha anche un certo peso in area, Agbelese invece è un centro molto simile a Shane Lawal, per cui hai il doppio incastro con l’atleta leggero e il giocatore di peso che si può aprire. Infine, M’Baye è forte sia spalle che fronte a canestro.»

Il coach biancoblu parla Gani Lawal, ultimo arrivato in casa Dinamo. «Mi è sempre piaciuto, lo seguivo già prima che andasse a Roma. È uno che ha bisogno di trovarsi nel posto giusto, dopo la Virtus ha avuto esperienze più o meno sbagliate per le sue necessità. Dovrà essere bravo ad entrare in un sistema di squadra come il nostro, in cui ci passiamo molto la palla in attacco e ci aiutiamo in difesa. Non ha molto tempo per farlo perché ci aspettano tre partite importanti e dovrà essere bravo, avrà possibilità di dimostrare il suo valore. Ci può dare intimidazione e presenza a rimbalzo, che sono due cose in cui siamo un po’ mancati finora».

Federico Pasquini 8

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Dopo l’ufficializzazione dell’arrivo del centro Gani Lawal, proveniente da Cantù, la Dinamo resta sul mercato alla ricerca di un nuovo playmaker che sostituisca Darius Johnson Odom (in panchina negli ultimi 15’ del match di martedì in Champions League a Belgrado). Dopo quello di Nate Robinson, è circolato il nome di Jordan Taylor, 26enne statunitense (1.87 m, 89 kg) visto a Roma dal 2012 al 2014 e già in coppia con Lawal nel 2012-13, ma il giocatore è reduce da un’operazione all’anca destra – che lo affliggeva da anni – e la sua disponibilità non è immediata. A questo punto la società guidata dal presidente Stefano Sardara potrebbe anche valutare qualche giocatore in uscita da altri club europei, pronto a subentrare in tempi rapidissimi a Darius Johnson Odom.
Il nuovo arrivato Gani Lawal, intanto, è un centro di 206 centimetri per 106 chilogrammi, americano di nascita ma di passaporto nigeriano, nato a College Park il 7 novembre 1988.

«Sono onorato di fare parte di questo grande club – ha detto Gani Lawal alla vigilia del suo arrivo a Sassari – e non vedo l’ora di lavorare sodo per la città e con i miei nuovi compagni di squadra.»

Dopo i brillanti anni del college, Gani Lawal ha maturato importanti esperienze in NBA ed in alcuni top club europei. Visto in Italia nella stagione 2012-2013 con la Virtus Roma – con cui è stato protagonista assoluto della magnifica stagione capitolina fino alla finale scudetto, poi persa contro la Mens Sana Siena – ha chiuso l’annata come miglior rimbalzista, secondo per stoppate, ottavo per valutazione e secondo per minuti giocati. In 47 partite disputate ha messo a referto 13.7 punti, 8.4 rimbalzi e 1.5 stoppate.

Nel 2013-2014 è stata l’ EA7 Milano a strappare il lungo nigeriano alla concorrenza di diversi team europei: con la maglia dell’Olimpia ha terminato la stagione regolare al primo posto ed ha trionfato nei playoff dando il suo grande contributo nel riportare il tricolore in casa lombarda. Con i biancorossi ha fatto il suo esordio anche in Eurolega, avventura che si è chiusa ai quarti di finale. Nel mese di luglio 2015 è tornato a Milano, dove è rimasto per due mesi ed ha disputato 5 partite di serie A e 3 di Eurolega. Quest’anno ha iniziato la stagione con la Red October Cantù, che ha appena lasciato per raggiungere Sassari e iniziare una nuova sfida in campionato e Champions League con la Dinamo.

Stefano Sardara 33 copia

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La squadra fatica a trovare la sua giusta dimensione ed accumula sconfitte sia in campionato sia in Champions League e la società si muove sul mercato alla ricerca di rinforzi.

Le ultime notizie dagli ambienti ci mercato danno la Dinamo vicinissima all’accordo con Cantù per l’acquisto del centro nigeriano Gani Lawal, 28 anni, 2 metri e 5 centimetri per 106 kg, cugino di Shane Lawal, campione d’Italia con la Dinamo due anni fa, poi passato al Barcellona. La Dinamo ha chiesto il giocatore alla società brianzola che avrebbe dato la disponibilità alla cessione, nell’ambito di un restyling del reparto lunghi. A Cantù Lawal viaggia alla media di 11,4 punti e 4,7 rimbalzi a partita. A far posto a Gani Lawal dovrebbe essere Gabriel Olaseni che per ora resterà comunque in organico e farà potenzialmente parte del turnover cui sarà costretto Federico Pasquini. Cantù, intanto, sta già cercando il sostituto di Gani Lawal, a conferma del fatto che la cessione alla Dinamo sarebbe molto vicina, e tra in papabili ci sarebbe Vlad Maldoveanu.

Questa sera, intanto, la squadra biancoblu ritorna in campo, alle 20.30, a Belgrado, per affrontare il Partizan, per la settima giornata di regular season di Basketball Champions League. Dopo quattro partite consecutive in casa, purtroppo tutte perse, non senza un pizzico di sfortuna, quella odierna è la prima di tre trasferte consecutive che proseguiranno domenica a Brindisi, contro la squadra dell’ex Meo Sacchetti, e mercoledì 7 dicembre, a Zielona Gora, in agenda nella prima giornata di ritorno della regular season di basketball Champions League.

Questa sera arbitreranno Marek Cmikiewicz, Mehdi Difallah e Anastasios Manos.

Dinamo Banco di Sardegna 2016-2017 1