22 November, 2024
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Sono bastati 4 minuti a Joao Pedro, per dimenticare le amarezze vissute negli ultimi sei mesi, vissuti lontano dai campi per la squalifica inflittagli per la vicenda della positività al controllo antidoping. Un goal splendido, giunto al termine di un’azione travolgente, dopo il palo colpito da Leonardo Pavoletti. Un goal che ha esaltato il Cagliari che di lì a poco è andato vicinissimo al raddoppio con Nicolò Barella, autore di una prestazione superlativa e di una conclusione che ha fatto gridare al goal il pubblico della Sardegna Arena, ma si è spenta sul palo alla destra di Gianluigi Donnarumma.

La furia del Cagliari si è pian piano attenuata ed è venuto fuori il Milan, che ha iniziato a macinare gioco e a mettere in seria difficoltà la difesa rossoblu, salvata a più riperse da un eccezionale Alessio Cragno, sia nel finale del primo tempo sia, soprattutto, nella ripresa, quando è arrivato il goal del pari di Gonzalo Higuain (il primo in maglia rossonera) e, sulla spinta di un vivacissimo Suso, sono arrivate alcune grandi occasioni che solo grazie alle prodezze di Alessio Cragno non hanno regalato i 3 punti alla squadra di Gennaro Gattuso.

A fine partita Rolando Maran s’è dichiarato soddisfatto sia della prestazione dei suoi ragazzi sia del risultato che ha definito giusto.

«Siamo partiti con un ritmo altissimo, aggredendo il Milan in ogni zona del campo, concedendo poco e costruendo almeno tre occasioni: oltre al gol, c’è stato il palo di Barella e poi, purtroppo, Farias è scivolato mentre era praticamente solo davanti al portiere. Nella ripresa abbiamo pagato lo sforzo, non siamo riusciti a ripartire spesso, però abbiamo rischiato relativamente. Il Milan col suo palleggio ci ha fatto correre tanto, ha meritato il pareggio, però i ragazzi sono andati a cercarsi la prestazione, con la voglia di essere protagonisti. Stiamo diventando squadra partita dopo partita, lo rileva il fatto che sappiamo leggere ogni momento della gara, questo è indice di maturità.»

Poi sulla gioia per il goal di Joao Pedro.

“Per Joao è stata una partita particolare. Sbloccare la situazione in avvio è stato un regalo che si è fatto, ci teneva tanto a partire col piede giusto, non per il gol ma per fare una prestazione utile alla squadra. Ha sfruttato bene la sua occasione, siamo felici per lui.»

«Per me è stata una serata indimenticabile, davanti al nostro pubblico – ha commentato Joao Pedro -. Sono stati sei mesi difficili, aspettavo il rientro da tanto tempo, non vedevo l’ora, l’ho preparato in maniera accurata. Certo, non mi aspettavo di segnare così presto: fare gol è sempre bello, ma sono contento soprattutto perché la squadra ha giocato bene. Fermare il Milan non è mai facile.»

Soddisfatto anche il presidente Tommaso Giulini.

«Abbiamo giocato un grande primo tempo, mettendo in campo la mentalità mostrata con Sassuolo e Atalanta. Peccato solo non avere realizzato il secondo gol che avremmo meritato, a quel punto sarebbe stato più difficile per il Milan riprendere la partita. Invece i rossoneri nella ripresa hanno giocato un grande calcio, inserendo tre giocatori di qualità: è stato bravo il nostro allenatore a contenerli, cambiando modulo e portando a casa il pareggio. Sono felice anche per Joao Pedro: rientrava dopo tanto tempo, ha segnato un gol e offerto una buona prova.»

 

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Tutto esaurito questa sera alla Sardegna Arena (fischio d’inizio alle 20.30, dirige Rosario Abisso di Palermo, assistenti di linea Costanzo di Orvieto e Bindoni di Venezia, 4° uomo Ghersini di Genova, addetti al Var Massa di Imperia e Di Iorio di Vico), per la grande sfida tra il Cagliari ed il Milan.

Le due squadre arrivano all’appuntamento in buone condizioni di forma. Il Cagliari, dopo il passo falso iniziale di Empoli, ha colto 4 punti in due partite, pareggiando con grande rammarico quella casalinga con il Sassuolo, raggiunto al 98′ su calcio di rigore, ed espugnando meritatamente il campo della quotata Atalanta di Giampiero Gasperini. Il Milan, dopo aver saltato la partita con il Genoa, rinviata dopo la tragedia di Genova, ha perso la prima a Napoli, dove ha sciupato un vantaggio iniziale di due reti, ed ha poi superato brillantenente la Roma.

Torna il campionato dopo la pausa dedicata all’attività internazionale. Una sosta arrivata forse nel momento sbagliato, per un Cagliari lanciatissimo. Archiviata la falsa partenza di Empoli, i rossoblù hanno dimostrato di che pasta sono fatti sfiorando la vittoria col Sassuolo e andando a vincere su un campo difficile come quello di Bergamo. 4 punti in 2 partite ma al di là dei risultati, non certo l’ultimo dei dettagli, si è vista una squadra ritrovata, tosta e sicura delle sue possibilità, decisa a lottare su ogni pallone. Un atteggiamento che ha ricordato quello dell’ultima fase del campionato scorso e che dovrà essere riproposto anche oggi per superare l’ostacolo Milan.

Nel Milan non ci sarà Patrick Cutrone e l’attacco sarà guidato da Gonzalo Higuain, l’uomo più temuto dal Cagliari che non dovrà trascurare i due esterni dell’attacco rossonero, Suso e Calhanoglu.

Rolando Maran ritrova Joao Pedro che ha terminato di scontare la squalifica per la positività al controllo antidopong e potrebbe giocare dall’inizio.

«Tornare a giocare in campionato dopo una sosta presenta sempre delle incognite – ha detto alla vigilia Rolando Maran -. Sicuramente eravamo in crescendo, dobbiamo dimostrare che la pausa non ha invertito il trend. Abbiamo lavorato con l’entusiasmo giusto, la palla passa ora all’unico giudice, il campo. C’è da valutare quanto abbiano speso i giocatori che sono stati fuori con le Nazionali, ma al momento stato non ho riscontrato problemi particolari.»

«Il Milan è una grande squadra – ha aggiunto il tecnico rossoblu – ma affrontarla non deve intimorirci, al contrario dobbiamo considerarla come una opportunità di crescita, qualcosa di stimolante che ci faccia dare ancora di più. I rossoneri dispongono di un potenziale offensivo devastante, cercano sempre la manovra e hanno degli esterni bravi nell’uno contro uno a creare superiorità numerica. Al centro dell’attacco c’è un grande finalizzatore. Il Milan è un avversario difficile che attraversa un ottimo momento, evidentemente in questo periodo ci toccano solo squadre in forma. Non dovremo giocare una gara passiva, ma essere bravi ad interrompere il loro palleggio e fare modo che siano loro a preoccuparsi di noi. Sarà una partita di sacrificio ma non solo quello: dovremo mostrare la nostra personalità, cercare di portare la partita dove vogliamo noi, anche con alcuni accorgimenti dettati dal momento. La nostra crescita passa anche attraverso questi dettagli.»

Rolando Maran ha concluso con un pensiero a Joao Pedro. «Si è sempre allenato nel migliore dei modi, gli manca solo la partita, così come mancava a Srna. Joao è un’arma in più, da trequartista ha caratteristiche diverse da quelle degli altri. Come si può ben immaginare, ha una gran voglia di scendere in campo. Sa unire giocate di qualità alla quantità, ci darà una grossa mano in questa stagione».

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Una doppietta dell’ivoriano Frank Kessie in 6 minuti nella parte finale del primo tempo ha consentito al Milan di rimontare il goal iniziale di Nicolò Barella e di uscire con i 3 punti dalla Sardegna Arena nella sfida valida per la seconda giornata di ritorno del campionato di serie A.

Al Cagliari non è stata sufficiente una partita generosa, ben giocata nella parte iniziale, per strappare un risultato positivo al termine di un incontro sostanzialmente equilibrato, condizionato da un fortissimo vento di maestrale.

La partita era iniziata benissimo per il Cagliari, in vantaggio già al 7’ con un gran goal di Nicolò Barella che si è inserito dalla sinistra, si è accentrato ed ha beffato Gianluigi Donnarumma con un destro preciso. Il Milan ha reagito subito, cercando spesso Nikola Kalinić, ben controllato dai difensori rossoblù.

Al 16′ il Cagliari ha perso uno sfortunatissimo Marco Sau, ritornato titolare dopo diverso tempo, messo fuori causa da un guaio muscolare e sostituito da Diego Farias.

Al 24’ Alessio Cragno ha negato il pari a Frank Kessie, autore di una bella conclusione indirizzata all’incrocio dei pali. Il Cagliari ha cercato in un paio di occasioni il goal del 2 a 0 ma proprio nel suo momento migliore, il Milan ha trovato il pareggio, al 36′, su un calcio di rigore decretato dal direttore di gara Marco Guida per un fallo di Luca Ceppitelli su Nikola Kalinić e trasformato da Frank Kessie.

Il goal ha dato la carica al Milan che ci ha provato ancora al 41’ con Nikola Kalinić, imbeccato da Frank Kessie e lo stesso centrocampista ivoriano al 42′ ha concesso il bis, portando il Milan in vantaggio: conclusione di Davide Calabria deviata da un difensore, Nikola Kalinić (in posizione sospetta) ha controllato bene ed ha offerto un assist all’indietro a Frank Kessie che ha piazzato il pallone nell’angolo lontano, imprendibile per Alessio Cragno.

Nel secondo tempo, decisamente meno bello del primo, il Cagliari ci ha provato con grande generosità ma le occasioni da goal sono state poche e non significative. La più preziosa l’ha costruita il Milan al 9′ con Giacomo Bonaventura, sulla cui conclusione dalla distanza si è esaltato il portiere rossoblu Alessio Cragno. Nel finale i due tecnici hanno effettuato alcuni cambi e al 35′ il Milan è rimasto in 10 uomini per l’espulsione di Ricardo Rodríguez per doppia ammonizione. Altri due cambi nel Milan e al 43′ le due squadre sono tornate in parità numerica, per l’espulsione di Nicolò Barella, anche lui per doppia ammonizione.

L’ultimo brivido in pieno recupero, con un colpo di testa di Leonardo Pavoletti, su angolo di Andrea Cossu, terminato di poco a lato alla destra di Gianluigi Donnarumma.

Il Milan di Gennaro Gattuso conquista la seconda vittoria consecutiva e sale a quota 31 punti, al 7° posto; il Cagliari resta fermo a quota 20, al quint’ultimo posto, con 4 punti di margine sulla terz’ultima posizione, occupata dalla Spal, uscita imbattuta dalla Dacia Arena di Udine.

Domenica prossima il Cagliari giocherà a Crotone, un delicato scontro salvezza, contro la squadra di Walter Zenga, carica per la splendida vittoria per 3 a 0 conquistata oggi al Bentegodi di Verona ed ora a soli due punti dai rossoblu. Diego Lopez, purtroppo, dovrà fare a meno di Nicolò Barella e Leonardo Pavoletti, che verranno squalificati a seguito dell’espulsione e dell’ammonizione (il centravanti era diffidato) rimediate oggi. Il Milan ospiterà la lanciatissima Lazio di Simone Inzaghi, impostasi oggi per 5 a 1 sul Chievo.