22 December, 2024
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Si è svolta stamane nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari la conferenza stampa di presentazione della Stagione di Prosa e Danza 2024-2025 al Teatro Centrale di Carbonia organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Carbonia e con il contributo della Fondazione di Sardegna. 
Sono intervenuti:
Pietro Morittu – sindaco di Carbonia , che ha sottolineato l’impegno del Comune per la diffusione della cultura, con una Stagione di Prosa e Danza di respiro nazionale  e una particolare attenzione alle giovani generazioni 
Antonio Cabiddu – presidente CeDAC Sardegna, che ha ricordato la mission del CeDAC nella promozione della cultura teatrale e il ruolo del Circuito nel coinvolgimento del territorio
Valeria Ciabattoni – direttrice artistica CeDAC Sardegna, che ha illustrato il cartellone della Stagione di Prosa e Danza 2024-2025 al Teatro Centrale di Carbonia 

CeDAC

Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna

Teatro Centrale – Carbonia

Stagione di Prosa e Danza 2024-2025

Viaggio negli labirinti della mente e del cuore tra immortali capolavori e testi di autori contemporanei, accanto alle creazioni di importanti coreografi, con la Stagione di Prosa e Danza 2024-2025 al Teatro Centrale di Carbonia organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con la direzione artistica di Valeria Ciabattoni e con il patrocinio e il sostegno del MiC / Ministero della Cultura, della Regione Sardegna e del Comune di Carbonia e il contributo della Fondazione di SardegnaUndici titoli in cartellone da gennaio a maggio con i grandi protagonisti della scena, da Lella Costa con un’intrigante rilettura dell’“Otello” dalla parte di Desdemona a Gigio Alberti e Amanda Sandrelli in “Vicini di Casa” di Cesc Gay, Giorgio Colangeli e Manuela Mandracchia ne “Le Volpi” di CapoTrave, Lucia Vasini con Lorenzo LaviaPaolo Triestino e Carmen Di Marzo ne “Le Gratitudini” dal romanzo di Delphine De Vigan, Veronica Pivetti ne “L’inferiorità mentale della donna” di Giovanna Gra e Geppi Cucciari in “Perfetta” di Mattia Torre (fuori abbonamento).

Focus sul teatro napoletano con Enzo Decaro, attore di teatro e cinema, noto al grande pubblico dal trio La Smorfia con Lello Arena e Massimo Troisi, in “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo e Arturo Cirillo, che firma la regia di “Ferdinando” di Annibale Ruccello, uno degli autori più interessanti della drammaturgia partenopea del secondo Novecento (prematuramente scomparso nel 1986). Spazio alla danza contemporanea con “Dalla A alla Z” di Spellbound Contemporary Ballet & Compagnia Zappalà Danza, con coreografie di Mauro Astolfi e Roberto Zappalà e “White Out / La conquista dell’inutile”, una creazione del giovane ma già affermato (e pluripremiato) coreografo Piergiorgio Milano, ispirata alla passione per le vette, per un racconto per quadri sull’amicizia, il rischio e la fiducia. In scena anche “Assenze Ingiustificate in Rock” nuova produzione di Quinte Emotive, su un testo di Fabrizio Carta, con la regia di Giulio Landis, tra storie di poeti e musicisti e atmosfere Anni Settanta.

Il sipario si apre su un’inedita versione della tragedia di “Otello” con Lella Costa per la regia di Gabriele Vacis, poi si parla d’amore tra passione e routine in “Vicini di Casa” di Cesc Gay con Gigio Alberti e Amanda Sandrelli accanto a Alessandra Acciai e Alberto Giusta, diretti da Antonio Zavatteri, mentre ne “Le Volpi” di CapoTrave, una commedia di Lucia Franchi e Luca Ricci (sua la regia) con Giorgio Colangeli e Manuela Mandracchia insieme con Federica Ombrato emerge il vizio antico della corruzione, fin troppo diffuso nel Belpaese.

Un ideale dialogo tra due coreografi di punta come Mauro Astolfi e Roberto Zappalà in “Dalla A alla Z”, coproduzione di Spellbound Contemporary Ballet & Compagnia Zappalà Danza, mentre la compagnia Quinte Emotive presenta “Assenze Ingiustificate in Rock” di Fabrizio Carta, con la regia di Giulio Landis, per un affresco di varia umanità. Intrecci fra letteratura e teatro con “Le Gratitudini” dal romanzo di Delphine De Vigan con adattamento e regia di Paolo Triestino, in scena con Lucia VasiniLorenzo Lavia e Carmen Di Marzo, che racconta la storia di una donna sfuggita all’Olocausto, decisa a ringraziare chi l’ha aiutata e le ha salvato la vita, in una chiave delicata e poetica.

Il fascino della montagna in “White Out / La conquista dell’inutile” di e con Piergiorgio Milano, un’opera coreografica che sposa danzanouveau cirque e alpinismo nella cronaca di un’avventurosa scalata tra la vertigine dell’altezza e la forza dell’amicizia. un omaggio a Peppino De Filippo con “Non è vero ma ci credo” nella mise en scène di Leo Muscato, uno tra i più brillanti e apprezzati registi italiani contemporanei, con Enzo Decaro nel ruolo del commendator Gervasio Savastano avarissimo e superstizioso imprenditore, accanto a (in o.a.) Carlo Di MaioRoberto FiorentinoCarmen LandolfiMassimo PaganoGina PernaGiorgio PintoCiro RuoppoFabiana Russo e Ingrid Sansone, sullo sfondo di una Napoli non più Anni Trenta ma Anni Ottanta, «dove convivono Mario Merola, Pino Daniele e Maradona».

Riflettori puntati su Veronica Pivetti che ne “L’inferiorità mentale della donna” di Giovanna Gra, divertente one-woman-show liberamente ispirato al celebre trattato di Paul Julius Moebius, tra teorie filosofiche e scientifiche e strani esperimenti, ricordi, aneddoti e canzoni, come una novella Mary Selley dimostra che il vero Frankestein… è la Donna. Nel Meridione d’Italia, dopo la fine del Regno delle Due Sicilie, la storia s’intreccia ai destini individuali in “Ferdinando” di Annibale Ruccello nella versione di Arturo Cirillo, in scena con Sabrina ScuccimarraAnna Rita Vitolo e Riccardo Ciccarelli, per una trama densa di coups de théâtre e inattese rivelazioni.

Finale con brio con Geppi Cucciari in “Perfetta” di Mattia Torre (fuori abbonamento), una pièce ironica impreziosita dalla musica di Paolo Fresu e dall’abito di scena di Antonio Marras, sul tema del ciclo femminile, per troppe persone ancora un tabù, tra cambiamenti d’umore, atteggiamenti e stati d’animo… in armonia con le fasi della Luna.

Una ricca programmazione tra pièces classiche e contemporanee e intriganti coreografie per affrontare temi di forte attualità – dalla condizione e il ruolo delle donne nella società tra pregiudizi e retaggi patriarcali, ma anche la difficoltà di conciliare famiglia e lavoro per una professionista in carriera, con l’ironia e la verve di Veronica Pivetti e Geppi Cucciari, fino alla violenza di genere e all’inquietante fenomeno dei femminicidi in “Otello / di precise parole si vive”, con una affabulatrice brillante come Lella Costa, per mettere l’accento sulla modernità della tragedia e sul vero significato dell’amore (che non uccide né ferisce), come sull’urgenza di una rivoluzione culturale per chi non teme la verità.

Un ritratto di famiglia tra intrighi e segreti con “Ferdinando” di Annibale Ruccello, tra ambizioni e decadenza dell’aristocrazia, antiche e nuove passioni e giochi di potere e un vivido affresco della società da cui emergono la corruzione della politica e la tradizione del nepotismo ne “Le Volpi” di CapoTrave, ma anche un poetico inno alla vita ne “Le Gratitudini” dal romanzo di Delphine De Vigan, dove affiora il ricordo della Shoah ma anche l’esempio luminoso di coloro che hanno cercato di opporsi allo sterminio, come un messaggio di speranza per il futuro

Un’indagine sull’amore tra eros e amicizia, desiderio e abitudine in “Vicini di Casa” di Cesc Gay mentre “Non è vero ma ci credo” di Peppino De Filippo rivela gli effetti della superstizione (tutt’altro che superata nel terzo millennio, dove abbondano maghi e veggenti) e dell’avidità e dell’egoismo, con la moderna maschera di Gervasio Savastano come novello Arpagone, e ancora “Assenze Ingiustificate in Rock” riflette la temperie culturale e sociale dell’Isola tra ieri e oggi.

Il cartellone

Una tragedia elisabettiana riletta con sensibilità contemporanea – lunedì 20 gennaio, alle 20.30 – con “Otello / di precise parole si vive” dal capolavoro di William Shakespeare, con drammaturgia di Lella Costa e Gabriele Vacis, scenofonia di Roberto Tarasco e scenografie di Lucio Diana, con un’intensa Lella Costa che indaga il significato letterale e simbolico di una vicenda di inquietante attualità, per la regia di Gabriele Vacis (produzione Teatro Carcano – distribuzione Mismaonda). «Guardatevi dalla gelosia, mio signore. È un mostro dagli occhi verdi che dileggia il cibo di cui si nutre» afferma Jago, il cattivo consigliere che instilla il sospetto nella mente e nel cuore del Moro facendo leva sulle insicurezze e le paure di un uomo innamorato. Una «trama folgorante – sottolinea Lella Costa – il cui riassunto potrebbe sembrare una notizia di cronaca di oggi: un lavoratore straniero altamente qualificato, un matrimonio misto, una manipolazione meschina e abilissima, un uso doloso e spregiudicato del linguaggio, un femminicidio con successivo suicidio del colpevole». “Otello” rimanda alla cultura patriarcale, che giustifica il “delitto d’onore”, ma è invece essenziale comprendere, come ricorda Gabriele Vacis, più che il dramma di un assassino, «la tragedia vera di Desdemona, che si annida nel profondo delle anime».

Variazioni sul tema dell’amore nel terzo millennio  domenica 26 gennaio, alle 20.30 – con Vicini di Casa”, versione italiana di “Sentimental” di Cesc Gay, una scoppiettante e coinvolgente commedia, con traduzione e adattamento di Pino Tierno, nell’interpretazione di Alessandra AcciaiGigio AlbertiAlberto Giusta e Amanda Sandrelli, con scene di Roberto Crea, costumi di Francesca Marsella, disegno luci di Aldo Mantovani, per la regia di Antonio Zavatteri (co-produzione Nidodiragno / CMC – Cardellino srl – Teatro Stabile di Verona, in collaborazione con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi). La pièce descrive l’incontro tra Anna e Giulio, la cui relazione, dopo anni di convivenza e una figlia, sembra attraversare una profonda crisi e i loro vicini, Laura e Toni, la cui storia appare al culmine della passione più infuocata: un innocuo aperitivo si trasforma in una confessione, la spregiudicatezza degli ospiti sembra contagiare i padroni di cara e una volta iniziato il gioco si fa sempre più ardito e pericoloso. Il fragile equilibrio fondato sull’abitudine e sulla tenerezza sembra destinato a infrangersi, mentre emergono amarezze e frustrazioni, nodi irrisolti e desideri inespressi: “Los vecinos de arriba” è «una commedia, libera e provocatoria, che indaga con divertita leggerezza inibizioni e ipocrisie del nostro tempo».

Un vivido affresco della società – domenica 2 febbraio, alle 20.30 – con Le Volpi”, uno spettacolo di CapoTrave, ideato e scritto da Lucia Franchi e Luca Ricci (che firma anche la regia) e interpretato da Giorgio Colangeli, volto noto del grande e del piccolo schermo (Nastro d’Argento per “La cena” di Ettore Scola e David di Donatello per “L’aria salata” di Alessandro Angelini) e Manuela Mandracchia, una delle attrici più interessanti della scena contemporanea, diretta da registi come Luca Ronconi e Massimo Castri (Premio Ubu per “Amor nello specchio”) con la giovane e talentuosa Federica Ombrato (produzione Infinito). In un pomeriggio d’estate, l’incontro tra due figure di spicco della politica locale, cui partecipa anche la figlia di una di loro, si trasforma in una riunione durante la quale elaborare progetti e strategie a breve e lungo termine, dove privilegi e vantaggi personali prevalgono sull’ideale del “bene comune”. In un’atmosfera informale, davanti a un vassoio di biscotti all’ora del caffè, «si confessano legittimi appetiti e interessi naturali, si stringono e si sciolgono accordi», si ragiona su favori e concessioni, in uno spaccato della provincia italiana che riflette in piccolo la corruzione, il “familismo amorale”, gli intrighi e i giochi di potere della capitale e delle grandi città del Belpaese.

Focus sulla danza contemporanea – sabato 8 febbraio, alle 20.30 – con “Dalla A alla Z”, originale co-produzione di Spellbound Contemporary Ballet & Compagnia Zappalà Danza con coreografie di Mauro Astolfi e Roberto Zappalà: un ideale dialogo tra i due artisti, che «si incontrano su un terreno creativo comune, dando vita a un confronto tra due poetiche diverse ma complementari». In programma due creazioni di Mauro Astolfi, “If you were a man” e “A Better Place”, con Filippo ArlenghiLorenzo BeneventanoAnita BonavidaAlessandro Piergentili e Roberto Pontieri, disegno luci di Marco Policastro e costumi di Anna Coluccia, su una variegata colonna sonora e due lavori di Roberto Zappalà (che firma coreografie, luci e costumi), “2×2” e “Brotherhood”, con musiche di Johann Sebastian Bach e Johannes Brahms, interpretati da Filippo Domini, Anna ForzuttiSilvia Rossi e Erik Zarcone. «Il progetto nasce dal desiderio di esplorare nuovi linguaggi espressivi e dalla volontà di costruire una relazione artistica che vada oltre le singole capacità tecniche, mettendo al centro la collaborazione e la ricerca di una nuova ispirazione». “Dalla A alla Z” rappresenta l’occasione per apprezzare le differenti cifre stilistiche e la poetica di due tra i più importanti autori della scena coreutica italiana.

Storie da bar – sabato 15 febbraio, alle 20.30 – con “Assenze Ingiustificate in Rock” uno spettacolo della compagnia Quinte Emotive, tratto da “Assenze Ingiustificate” di Fabrizio Carta, con la regia di Giulio Landis: sotto i riflettori Cristina PillolaGiusy Fogu e Massimo PutzuFabrizio Carta e Matteo Guidarini interpretano le “anime perse” in cerca di riscatto, tra la nostalgia per il passato e le speranze e i vaghi sogni per il futuro. Nel cuore del Sulcis, una bettola fa da cornice ai ricordi, ai discorsi e alle fantasticherie di «un poeta introverso, stralunato e creativo» e del giovane gestore, «un musicista, idealista e disincantato», in cui si inseriscono i tre avventori, tre personaggi diversissimi tra loro ma in qualche complementari, in «un equilibrio quasi perfetto». Una colonna sonora (virtuale) ispirata alla musica rock degli Anni Settanta, in cui spiccano le canzoni dei Deep Purple, quasi a evocare «un mondo che non c’è più» fa da sfondo alle vicende dei protagonisti, in una dimensione sospesa e fuori dal tempo, in una sorta di rituale consolatorio e catartico. “Assenze Ingiustificate in Rock” mette in risalto la monotonia delle vite dei personaggi, ciascuno con un carattere ben definito, che insieme compongono un affresco corale e riflettono la realtà del territorio.

Un poetico e commovente inno alla vita – lunedì 24 febbraio, alle 20.30 – con “Le Gratitudini”, dal romanzo di Delphine de Vigan, con adattamento e regia di Paolo Triestino, con un’intensa Lucia Vasini nel ruolo della protagonista, Michka, un’anziana correttrice di bozze che prima di “perdere le parole” vorrebbe ringraziare chi le ha salvato la vita, accanto a Lorenzo LaviaPaolo Triestino e Carmen Di Marzo, con scenografia di Francesco Montanaro, costumi di Lucrezia Farinella, disegno luci di Alessandro Nigro e musiche originali di Massimiliano Gagliardi, movimenti coreografici a cura di Erika Puddu (produzione a.ArtistiAssociati / Centro di Produzione Teatrale). Una donna dall’animo mite e gentile, assistita da Marie, la figlia di una vicina, di cui si era presa cura colmando il vuoto e le anchevolezze di una madre assente, e da un giovane ortofonista rievoca la sua infanzia nei giorni della Shoah: la pièce teatrale racconta una storia struggente e emblematica ma anche piena di speranza, in cui trovano posto la tenerezza e l’affetto, e il sentimento raro e prezioso della gratitudine. Il desiderio di Michka, poter dire grazie alla famiglia che l’ha accolta, bambina, in tempi difficili e pericolosi, diventa il simbolo di un’umanità che reagisce di fronte all’orrore e resiste anche in un’epoca di barbarie.

La sfida delle vette, tra la vertigine dell’altezza e il candore della neve – venerdì 14 marzo, alle 20.30 – con “White Out / La conquista dell’inutile”, una creazione del pluripremiato coreografo Piergiorgio Milano, uno dei più interessanti talenti della danza italiana contemporanea, in scena con Javier Varela Carrera e Luca Torrenzieri, con disegno luci di Bruno Teusch e sound design di Federico Dal Pozzo, costumi di Raphaël LamySimona Randazzo e Piergiorgio Milano (che cura anche scenografia e soundtrack) per «un omaggio a tutti gli alpinisti che sono scomparsi o hanno rischiato di scomparire nel bianco senza fine» (produzione Compagnia Piergiorgio Milano). “White Out” – con un titolo che rimanda a una situazione estrema, quando immersi in un bianco accecante, si perde la direzione, quasi al confine tra la vita e la morte – è «un viaggio ironico e drammatico, divertente e coinvolgente, non solo attraverso il paesaggio naturale evocato sul palco, ma attraverso l’interiorità umana stessa». Un avvincente racconto per quadri ricco di pathos, in cui tra flashback e immagini simboliche si affrontano temi come l’amicizia, il rischio e la fiducia, nel ripercorrere i momenti cruciali di una tragedia di montagna «seguendo l’evoluzione di una piccola comunità di alpinisti nel loro cammino iniziatico».

Un vivido affresco della società – mercoledì 26 marzo, alle 20.30 – con “Non è vero ma ci credo”, esilarante commedia di Peppino De Filippo con Enzo Decaro e con (in o.a.) Carlo Di MaioRoberto FiorentinoCarmen LandolfiMassimo PaganoGina PernaGiorgio PintoCiro RuoppoFabiana Russo e Ingrid Sansone, scene di Luigi Ferrigno, costumi di Chicca Ruocco e disegno luci di Pietro Sperduti, per la regia di Leo Muscato (produzione I Due della Città del Sole). Una pièce brillante incentrata sulla figura di Gervasio Savastano, ricco e avaro imprenditore che «vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura»: nel ruolo interpretato da Peppino De Filippo, Enzo Decaro incarna una maschera contemporanea, una figura tragicomica e grottesca in cui si intrecciano avidità e ambizione e consapevolezza della propria fragilità e della volubilità della fortuna. Il commendatore, vittima della sua ossessione, compie azioni sconsiderate licenziando e assumendo gli impiegati non in base alle loro capacità ma a vaghi timori e intuizioni dettati dalla superstizione e perfino progettando le nozze della figlia con un uomo dotato di una provvidenziale gobba, sullo sfondo di una Napoli surreale, non più degli Anni Trenta ma degli Anni Ottanta, tra icone come Mario Merola, Pino Daniele e Diego Maradona.

Viaggio nell’universo femminile tra scienza e ironia – giovedì 3 aprile, alle 20.30 – con “L’inferiorità mentale della donna” di Giovanna Gra, uno spettacolo liberamente ispirato al celebre trattato di Paul Julius Moebius, con la verve e il talento di Veronica Pivetti, in scena con il musicista Anselmo Luisi, con la colonna sonora e gli arrangiamenti musicali di Alessandro Nidi, i costumi di Nicolao Atelier Venezia e il disegno luci di Eva Bruno, per la regia di Gra&Mramor (produzione a.ArtistiAssociati in collaborazione con Pigra srl). Riflettori puntati sull’eclettica attrice, doppiatrice e conduttrice milanese, volto noto del grande e del piccolo schermo, che come una novella Mary Shelley si confronta con bizzarre teorie e singolari esperimenti, e narra le gesta di famose criminali, da Agrippina a Leonarda Cianciulli, la saponificatrice di Correggio, fino a scoprire che l’unico e vero Frankestein è la Donna. Nella pièce si affrontano i fondamenti del pensiero reazionario e patriarcale, dal saggio del titolo alle tesi di Cesare Lombroso, in una curiosa antologia che potrebbe suonare come una parodia ma riflette invece una visione del mondo. Tra storie e canzoni, Veronica Pivetti mette in luce i presupposti ideologici che giustificherebbero la sottomissione delle donne, in contrasto con i successi di artiste e intellettuali, letterate e scienziate, filosofe e attiviste e con le plurisecolari lotte per l’emancipazione e la parità.

La fine di un’epoca e la caduta delle maschere – giovedì 17 aprile alle 20.30 – con “Ferdinando” di Annibale Ruccello nella mise en scène di Arturo Cirillo, che divide il palco con Sabrina ScuccimarraAnna Rita Vitolo e Riccardo Ciccarelli, con le scenografie di Dario Gessati, i costumi di Gianluca Falaschi, le musiche di Francesco De Melis e il disegno luci di Paolo Manti (produzione Marche Teatro – Teatro Metastasio di Prato – Fondazione Teatro di Napoli / Teatro Bellini). Nel Meridione d’Italia, dopo la caduta del Regno delle Due Sicilie, l’aristocratica Donna Clotilde si ritira nella sua villa vesuviana, in compagnia della cugina Gesualda, tra le visite di Don Catellino, l’ambiguo prete di famiglia, finché l’arrivo di un giovane nipote stravolge gli equilibri. «Il capolavoro del drammaturgo partenopeo raccontacome sottolinea Arturo Cirillo nelle Note di Regiail desiderio per un inafferrabile adolescente, nato da un inconsolabile bisogno d’amore, matura nella mente di tre personaggi disperati, prigionieri della propria solitudine, esacerbati dall’abitudine». Una pièce conturbante, dove la presenza di Ferdinando riaccende le passioni e porta alla luce antichi segreti: in «un teatro della crudeltà mascherato da dramma borghese»sostiene Arturo Cirillo – l’autore, con la sua cifra originale e trasgressiva, evoca il senso arcano di un “sortilegio”.

Una donna allo specchio – domenica 25 maggio, alle 20.30 – con “Perfetta (fuori abbonamento), un monologo scritto e diretto da Mattia Torre (uno dei più interessanti autori contemporanei, da “Boris” (la serie e il film) e “La Linea Verticale” a pièces come “Migliore” e “Qui e Ora”, prematuramente scomparso nel 2019) e interpretato da Geppi Cucciari nel ruolo di una moderna donna in carriera, con musiche di Paolo Fresu e costumi di Antonio Marras, disegno luci di Luca Barbati, assistente alla regia Giulia Dietrich (produzione ITC2000 – distribuzione Terry Chegia). Un ironico racconto per quadri, con il talento istrionico e la vis comica di Geppi Cucciari, per affrontare un tema ancora tabù come il ciclo femminile attraverso il diario di quattro martedì: la protagonista, brillante venditrice di automobili in una concessionaria di lusso, descrive le sue giornate apparentemente sempre uguali, sotto l’influenza dei cambiamenti ormonali che incidono sui suoi stati d’animo e sulla sua visione del mondo. Focus sulla routine quotidiana di una donna, esperta nel conciliare il ruolo di moglie e madre e gli impegni professionali per corrispondere all’ideale femminile di un’inarrivabile perfezione, alle prese con agguerriti concorrenti e una colf che guadagna esattamente quanto lei, ma le permette il lusso e la libertà di lavorare fuori casa, in un one-woman-show che fa sorridere e pensare.

La Stagione di Prosa e Danza 2024-2025 al Teatro Centrale di Carbonia è organizzata dal CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiC/ Ministero della Cultura, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Carbonia e con il contributo della Fondazione di Sardegna.

INFO & PREZZI

Abbonamento per 10 spettacoli

Platea

da fila 1 a fila 7: 100 euro

da fila 8 a fila 11: 90 euro

da fila 12 a fila 14: 80 euro

da fila 15 a fila 17: 70 euro

Galleria e Palchi: 70 euro

biglietti

Platea

da fila 1 a fila 7: 18 euro

da fila 8 a fila 11: 16 euro

da fila 12 a fila 14: 14 euro

da fila 15 a fila 17: 12 euro

Galleria e Palchi: 9 euro

biglietti “Perfetta” con Geppi Cucciari

(fuori abbonamento)

Platea: 25 euro

Galleria: 20 euro

info: cell. 338.9838142 (Valentina Trogu)

e-mail: infocedac.carbonia@gmail.com – www.cedacsardegna.it

prevendite online: www.vivaticket.it

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La Dinamo Banco di Sardegna e la Fondazione Dinamo hanno lanciato due giorni fa la campagna di raccolta fondi in favore degli ospedali di Sassari e della Sardegna: ad affiancare il club di via Roma in questa importante battaglia il main sponsor Banco di Sardegna, La Nuova Sardegna e quattro star isolane, eccellenze del mondo sportivo e dello spettacolo.

Con estrema soddisfazione la Fondazione comunica che, grazie all’ottima risposta dei cittadini, con donazioni arrivate anche dagli Stati Uniti, Inghilterra e altre parti del mondo, e alla generosità dei partner e degli sponsor che hanno aderito alla campagna, ad oggi la cifra raccolta – con i primi 50mila euro versati dalla Fondazione biancoblu – supera i 200mila euro. Questi fondi, che sono già stati messi a disposizione e sono in fase di utilizzo per le emergenze indicate dalla Prefettura, rappresentano un numero importante che riempie di orgoglio la Fondazione, nata nel 2011 e da allora sempre attenta alle necessità del territorio e in prima linea in aiuto di chi si trova in difficoltà. Ora più che mai il motto della Dinamo Ca semus prus de unu giogu si trasforma in realtà coinvolgendo, sotto la guida della società sassarese, una squadra composta da cittadini, tifosi, aziende, partner e appassionati a giocare un’importante partita: quella combattuta in tutto il mondo contro il Coronavirus.

Il risultato è già importante ma l’emergenza non si ferma e la Fondazione rilancia l’invito per partecipare alla raccolta fondi. Chiunque voglia fare un versamento potrà fare un bonifico alla Fondazione Dinamo tramite iban IT41J 01015 17200 0000 70314705 causale “Emergenza Covid-19 donazione” (BIC BPMOIT22XXX). In alternativa è possibile versare alla Fondazione Dinamo la cifra desiderata, attraverso l’e-commerce biancoblu www.dinamostore.it . Vista l’urgenza di fondi le donazioni verranno devolute in tempo reale secondo il fabbisogno indicato dalle Prefetture.

A partire da lunedì inoltre sarà disponibile un numero di telefono dedicato cui fare riferimento per i versamenti.

Ogni giorno saranno estratti due fortunati donatori che avranno, in esclusiva, la possibilità di fare una videochiamata social con uno tra i dodici giocatori della Dinamo Banco di Sardegna– o una delle star isolane che hanno aderito all’iniziativa Elisabetta CanalisGeppi Cucciari, Melissa Satta o Filippo Tortu. Ad avere l’opportunità di ricevere la chiamata saranno due donatori: uno estratto a sorte e il più generoso del giorno; si invita chi effettua le donazioni tramite bonifico ad inviare una mail con i propri dati (nome, cognome recapito telefonico o nick social media) all’indirizzo fondazione@dinamobasket.com per poter partecipare all’estrazione. Inoltre al termine della campagna fondi la società estrarrà altri 200 benefattori a cui saranno donati o un prodotto del merchandising biancoblu o un biglietto per assistere alle sfide interne della Dinamo Banco di Sardegna.

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Appuntamento alle 20.30 in piazza Santa Caterina domani per la presentazione della formazione della Dinamo Banco di Sardegna edizione 2019-2020 ai tifosi. Sul palco a presentare uno per uno i nuovi giocatori la madrina della serata, la presentatrice e conduttrice radiofonica Geppi Cucciari, tifosa speciale ed amica del club sassarese, che per il quarto anno consecutivo farà gli onori di casa nella prima uscita pubblica della squadra davanti alla città.

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Dopo il successo in sala che ha portato “L’uomo che comprò la Luna” a incassare ad oggi 590mila euro con poche copie, il film di Paolo Zucca sarà in tour tra i festival estivi e le arene di tutta Italia. Si completa così un percorso distributivo che, grazie alla calorosa accoglienza del pubblico, continua tutt’oggi, dopo oltre due mesi di programmazione nelle sale. Dal Flaiano Film Festival a La Valigia dell’attore (nell’isola della Maddalena), dall’arena Incoronata del Cinema Anteo a Milano, a quelle di Parma e di Rimini della rassegna “Accadde domani” e a quelle sarde, tante le città che ospiteranno il film e il cast. 

“L’uomo che comprò la Luna”, diretto da Paolo Zucca con Jacopo Cullin, Francesco Pannofino, Benito Urgu, Stefano Fresi, Lazar Ristovski ed Angela Molina, è prodotto da La luna, Indigo Film e Rai Cinema ed è distribuito al cinema da Indigo film, grazie anche al supporto della Sardegna Film Commission.

Ecco l’elenco dei Festival e delle arene estive che programmeranno film nel corso dell’estate 2019:

26/06 PARMA – Arena Astra – Rassegna Accadde Domani 2019 – presenterà il film Paolo Zucca

27/06 RIMINI -Cinema Tiberio – Rassegna Accadde Domani 2019 – presenterà il film Paolo Zucca

27/06 GROTTAMMARE – Arena

28/06 FAENZA – Arena Borghesi – presenterà il film Paolo Zucca

28/06 PESCARA – Flaiano Film Festival

30/06 ISCHIA – Ischia Film Festival

04/07 CAPUA – Rassegna Dall’arena allo schermo – presenterà il film Paolo Zucca

05/07 BAULADU – Anfiteatro comunale

07/07 GAVOI – Festival letterario Isola delle storie – presenteranno il film Paolo Zucca e Jacopo Cullin

07/07 PISA – Arena giardino scotto

08/07 POGGIO MIRTETO – Rassegna Grande cinema italiano

09/07 CESENA – Arena gabbiano – presenterà il film Paolo Zucca

10/07 MODENA – Time in jazz giardini ducali – presenterà il film Paolo Zucca

10/07 MILANO – Arianteo Umanitaria

12/07 BUGGERRU – Arena – presenterà il film Paolo Zucca

14/07 FIRENZE – Arena Marte piccola

15/07 DOLIANOVA – Arena

19/07 VARESE – Giardini Estesi

20 e 21/07 NAPOLI – Arena ex base Nato

20/07 TAVOLARA – Festival di Tavolara – presenteranno il film Paolo Zucca, Geppi Cucciari, Benito Urgu, Jacopo Cullin

20/07 MILANO – Incoronata (Arena Anteo)

20/07 MILANO – Museo Interattivo del cinema

20/07 UDINE – Arena giardino Loris Fortuna

20/07 e 21/07 – Arena ex base Nato

23/07 LA MADDALENA – Festival La valigia dell’attore – presenteranno il film Paolo Zucca e Jacopo Cullin

23/07 LUCCA – Arena centrale

25/07 BERGAMO – Esterno notte

25/07 CORNAREDO – Il cinemambulante

26/07 POSADA – Cinema in piazza

26/07 MONTEFIASCONE – Est Film Festival – presenterà il film Paolo Zucca

01/08 CREMONA – Arena Giardini

03/08 ARBATAX – Arena Cal’a Cinema – presenterà il film Paolo Zucca

07/08 MACOMER – Festival della resilienza – presenterà il film Paolo Zucca

08/08 MILIS – Cinema in piazza – presenterà il film Paolo Zucca

08/08 PALMAS SUERGIU – Cinema in piazza

12/08 LIVORNO – Sguardi in fortezza

13/08 GERGEI – Arena

15/08 ARDAULI – Cinema in piazza – presenterà il film Paolo Zucca

17/08 DESULO – Cinema in piazza – presenteranno il film Paolo Zucca e Benito Urgu

22/08 MANTOVA – Arena

28/08 CAMPITELLO – Arena

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Con oltre 300.000 euro al boxoffice con solo 10 copie uscite in anteprima nelle sale della Sardegna e una media copia eccezionale (4.343 euro in questo weekend), “L’uomo che comprò la Luna” il nuovo film di Paolo Zucca con Jacopo Cullin, Francesco Pannofino, Benito Urgu, Stefano Fresi, Lazar Ristovski ed Angela Molina, sbarca nelle sale cinematografiche della penisola da giovedì 2 maggio. Il film è una commedia surreale e poetica scritta dal regista insieme con Barbara Alberti e Geppi Cucciari, ed è prodotta da La Luna, Indigo Film e Rai Cinema. La distribuzione è a cura di Indigo Film, grazie anche al supporto della Sardegna Film Commission.

L’uscita nelle sale cinematografiche della penisola sarà accompagnata da presentazioni alla presenza del cast, del regista e delle sceneggiatrici. Si parte il 2 maggio da Roma (Cinema Caravaggio e Quattro Fontane), Milano (Cinema Anteo), Bologna (il 3 maggio, al Cinema Jolly) e Torino (il 4 maggio al Cinema Centrale), per proseguire nel resto del territorio nazionale.

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Nave Tirrenia Janas

Il Gruppo Onorato Armatori continua nel suo impegno a sostenere e diffondere le iniziative culturali in Sardegna. Tirrenia CIN supporta, infatti, il Premio Navicella 2016, evento nel quale vengono premiate le personalità che con la loro attività hanno dato lustro all’Isola, e sono state capaci di dare prestigio alla Sardegna.

La Compagnia è dunque partner della manifestazione giunta ormai alla 15esima edizione, organizzata dall’associazione “Sardegna Oltre Il Mare”, nel corso della quale vengono messi in risalto coloro che si sono contraddistinti nel campo dell’arte, della scienza, della cultura, dello spettacolo e dello sport.

L’appuntamento è per stasera alle ore 20.00, presso il Teatro Mario Ceroli, a Porto Rotondo.

Il Premio, riproduzione di un bronzetto votivo nuragico in argento realizzato dall’artigiano orafo Bruno Busonera, è stato assegnato nelle passate edizioni, fra i tanti, anche a Francesco Cossiga, Paolo Fresu, Caterina Murino, Geppi Cucciari e alla Dinamo Basket Sassari.

Prende il via domani, a Neoneli, la sesta edizione de “Sa festa de sa fregula istuvada e de sa cassola – Licanìas de Barigadu”. La quattro giorni enogastronomica e culturale promossa dal comunein provincia di Oristano prende il via domani (giovedì primo ottobre) con la proiezione – alle 21.00 in piazza Italia – del film “L’Arbitro”, di Paolo Zucca, ospite della serata a colloquio con Alessandra Marchi.

Nel lungometraggio realizzato nel 2013 dal regista sardo (classe 1972, cagliaritano di nascita e con radici tra la provincia di Oristano e Roma), le vicende di due squadre isolane di terza categoria si alternano, in un affresco grottesco, con l’ascesa professionale dell’arbitro Cruciani (interpretato da Stefano Accorsi). Nel cast di attori del film compaiono, tra gli altri, Geppi Cucciari, Jacopo Cullin, Alessio Di Clemente, Grégoire Oestermann e Benito Urgu.

L’indomani (venerdì 2 ottobre) la manifestazione dedicata alla tradizionale pasta di semola e ai due piatti tipici del paese nel Barigadu (la “fregula istuvada”, condita col pecorino e lo strutto, e “sa cassola”, a base di carne di pecora) entra nel vivo del lungo weekend che animerà il piccolo centro fino a domenica (4 ottobre).

Il fitto cartellone di spettacoli, mostre, concerti, incontri, prove culinarie, degustazioni, esposizioni di prodotti tipici e dell’artigianato sardo, prende il via dal primo mattino con “S’innenna a s’antiga”, la tradizionale pratica della vendemmia qui rispolverata con i bambini della scuola primaria di Neoneli come protagonisti. Appuntamento alle 8.30, nel piazzale delle scuole (in via Antonio Scano), per la raccolta dell’uva e il suo trasporto con l’antico carro a buoi in piazza Barigadu, dove alle 11.00 è prevista la pigiatura (con una colazione tradizionale offerta al pubblico presente).

Il pomeriggio, alle 17.00, a Casa Cherchi, spazio a un momento di riflessione sul futuro (e sulla sopravvivenza) possibile dei piccoli centri rurali dell’Isola attraverso il loro ricco patrimonio di specificità culturali e ambientali, nella tavola rotonda “La poetica dei paesi – Sui paesaggi della natura e dell’anima”. La tutela del paesaggio, della terra e della cultura immateriale nei piccoli paesi, la quiete dei centri abitati rurali, ma anche il turismo lento e altre buone pratiche, sono alcuni degli spunti al centro del dibattito, coordinato dal giornalista Umberto Cocco. Intervengono Gabriella Belloni (titolare dell’albergo diffuso Antica Dimora del Gruccione, a Santu Lussurgiu), Maria Antonietta Mongiu, presidente regionale del F.A.I. (Fondo Ambientale Italiano) e l’architetto Antonello Cuccu.

Alle 19.00, all’Oratorio San Filippo Neri, si inaugura invece la mostra di Angelo Monne “Com-me-dia. 300 illustrazioni per la Commedia di Dante”, un progetto espositivo che trae linfa dai disegni realizzati nel 2010 dal grafico editoriale e illustratore di Dorgali, utilizzando esclusivamente un pennello cinese da calligrafia, per un’edizione della Commedia di Dante Alighieri destinata ai licei, edita da Zanichelli. Il taglio del nastro è accompagnato da un incontro dell’autore con il grafico Stefano Asili.

La serata si conclude in piazza Italia, con un carico di suggestioni narrative. Le prime sono offerte, alle 21.30 , dai diari di Lalla, il racconto della giornata appena vissuta con gli aneddoti e le storie di Lalla Careddu, un appuntamento che si rinnoverà per tutte le sere successive. Spazio quindi agli Scrittori Da Palco: in scena – per una riflessione collettiva sulla passione, la fissazione, i tic e le mode, in Italia e in Sardegna, sul tema del cibo, del vino, del mangiare bene, lentamente o di gran fretta – i racconti di Flavio Soriga, Nicola Mameli, Elio Satta, Eugenio Cossu, Bachisio Bachis e della stessa Lalla Careddu, con incursioni della cantautrice Chiara Effe.

Neoneli (3) Fregula (s)Un piatto a base di fregula (3)

Al via la settimana della Sardegna ad Expo. Dall’11 al 17 settembre, con un intenso programma di iniziative, si entra nel vivo della partecipazione isolana all’Esposizione universale milanese. Questa mattina, nella sala Giunta del palazzo di viale Trento, l’evento è stato presentato alla stampa con il presidente, Francesco Pigliaru, e gli assessori dell’Agricoltura e del Turismo, Elisabetta Falchi e Francesco Morandi.

Qualità della vita, identità, sostenibilità, innovazione, eccellenze culturali, artigianali, enogastronomiche e sportive, tutte combinate in un percorso alla scoperta dell’‘Isola senza fine’: da venerdì la Sardegna protagonista all’Esposizione universale negli spazi di Palazzo Italia destinato alle Regioni e in altri aree, dentro e fuori Expo. Da un metaforico approdo sulle coste, attraverso il contatto con tradizioni e profondo know-out sardo, sino alle immersioni virtuali nei fondali delle aree marine protette. All’interno della ‘galleria’ espositiva, una serie di ambienti interpreterà e mostrerà una visione progressiva e multisensoriale delle dimensioni qualificanti dell’Isola. Nella penultima sala, una delle maggiori attrazioni: l’installazione interattiva sui Giganti di Mont’e Prama realizzata dal Crs4. Quindi uno degli eventi più attesi: la giornata con la Dinamo Sassari, reduce dal triplete, che si esibirà lunedì 14 in un’amichevole pre-stagionale in un parquet allestito appositamente all’interno di Expo.

«Il concetto di qualità della vita, nella ‘declinazione Sardegna’ che portiamo a Milano – ha detto il presidente Pigliaru ai giornalisti -, si traduce prima di tutto in sostenibilità e innovazione, sia culturale che tecnologica. Tutto ciò che abbiamo nel nostro padiglione è riciclabile e verrà riutilizzato oltre l’Expo. A ciò aggiungiamo, dal punto di vista identitario, il ruolo di grandi testimonial della longevità che ci viene riconosciuto ormai da tutto il mondo e che è legato al nostro modo di vivere e alla qualità del nostro cibo. Abbiamo eccellenze agroalimentari che da troppo tempo attendono di essere valorizzate. Expo, con il suo grande potenziale, è la nostra piattaforma per l’internazionalizzazione e l’obiettivo è chiaro: ampliare nell’immediato gli spazi di mercato e consolidarli in futuro.»

«Nei sette giorni di attività milanese rappresenteremo una Sardegna vera, fortemente legata al territorio, decisamente identitaria, in una modalità molto contemporanea – ha spiegato l’assessore del Turismo, Francesco Morandi -.Abbiamo compiuto scelte artistiche nette e precise, elaborando un percorso rivolto soprattutto alle migliaia di visitatori e alle delegazioni internazionali che transiteranno all’Expo. I territori in cui la qualità della vita è più forte sono quelli che avranno maggiori potenzialità per imporsi sul mercato perciò su questo tema abbiamo incentrato le strategie di riposizionamento della Sardegna nel mondo, attraverso un itinerario chiaro e molto specifico.»

Si racconterà il cibo in un modo nuovo e inedito, un cibo trasformato in tessuti, arazzi, tappeti: «Le pareti colorate dei nostri spazi espositivi costruite con le vinacce illustrano una storia di qualità e sostenibilità ambientale, di innovazione e sviluppo tecnologico che creano la cornice ideale per descrivere al meglio le eccellenze agroalimentari sarde – ha rimarcato Elisabetta Falchi -. Un linguaggio diverso per presentare la nostra isola al mondo, dove intendiamo conquistare nuovi mercati mettendo a sistema le idee vincenti dell’imprenditorialità regionale».

Le iniziative della Sardegna ad Expo si conciliano perfettamente con il programma triennale per l’internazionalizzazione delle imprese: «La trasversalità delle politiche, nata dal concerto tra gli assessorati, la continuità degli interventi che va al di là del calendario Expo e l’aggregazione dei soggetti imprenditoriali che devono essere i driver dei processi di sviluppo, a partire dalle realtà più piccole – ha aggiunto, infine, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -, sono i fattori su cui stiamo puntando per dare valore alle nostre azioni all’Esposizione universale».

L’inaugurazione ufficiale della settimana sarda sarà preceduta il 9 settembre, a partire dalle 18.30, dal convegno internazionale ‘La Qualità della vita. Una nuova visione per lo sviluppo sostenibile’, tematismo di cui l’Isola è capofila tra le Regioni italiane. All’Auditorium di Padiglione Italia, la giornalista di Al Jazeera Barbara Serra modererà gli interventi, divisi in sei blocchi intervallati da ‘corti’, di autorità ed esperti di food di fama internazionale. Si discuterà di tendenze per sviluppo ed evoluzione mondiale, longevità, ambiente, innovazione e best practies.

Il taglio ufficiale del nastro dello spazio Sardegna all’interno di Palazzo Italia, all’ingresso del quale campeggerà il brand ‘The endless island’, è previsto per le ore 14.00 di venerdì 11. Saranno presenti il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori regionali e il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. Seguiranno conferenza stampa, visita inaugurale e tavola rotonda, oltre ad una serie di eventi collaterali. Alla Sala Expo Center il presidente della Regione e il ministro interverranno quindi al Forum ‘La Sardegna si confronta: l’internazionalizzazione dei prodotti di eccellenza’. Alle 15.30, Francesco Pigliaru sarà alla tavola rotonda sulle strategie di mercato delle eccellenze del comparto lattiero caseario.

Presentazione della Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente, S3 – Agrifood, e dimostrazione delle applicazioni tecnologiche nel settore Agrifood (FESR). Si tratta di videoproiezioni, dimostrazione dei processi produttivi e presentazione delle prospettive future, con focus su innovazione e tradizione nella produzione di pane carasau, birra, latte e formaggio, a cura di Agris e Sardegna Ricerche: sabato mattina al padiglione Italia.

Domenica 13 le sfilate, lungo Cardo e Decumano, di oltre cento figuranti in abito tradizionale sardo. I colori dell’isola sfilano in Expo – alle 13.00 e alle 17.00 – con 146 figuranti, in collaborazione con la Federazione delle Associazioni sarde in Italia.

Un’eccellenza sarda e nazionale sarà protagonista della giornata dedicata allo sport. Lunedì 14, alle 19.30, andrà in scena il trofeo ‘Isola qualità della vita – Expo 2015/Endless Island’: i giganti della Dinamo si esibiranno in un’amichevole pre-campionato contro i greci dell’Aek Atene, una delle squadre più forti della massima divisione ellenica, tra le più competitive d’Europa. La partita si giocherà nello scenario unico dell’Esposizione universale, su un parquet all’aperto realizzato per l’occasione. Uno straordinario spot per il basket e per l’Isola, a partire dall’identificazione degli atleti sassaresi con i Giganti di Mont’e Prama. Un binomio di successo in campo e nella promozione. Con i campioni d’Italia di basket, ospite d’eccezione Geppi Cucciari. L’arrivo delle squadre è previsto nel primissimo pomeriggio: alle 14, nel padiglione Media center, si svolgerà la conferenza di presentazione del trofeo, poi l’abbraccio con tifosi, appassionati e curiosi nello spazio loro riservato all’interno del Padiglione Italia.

Giovedì l’evento di chiusura dedicato al B2B, alle contrattazioni, alla proposta di ‘pacchetti turistici enogastronomici’ dedicata ai buyer nazionali e internazionali. L’appuntamento si svolgerà anche nella veranda esterna del padiglione di Federalimentare. L’evento è stato preceduto nei mesi scorsi da workshop, business meeting ed eventi tematici. Ogni giorno, nello spazio Eataly, protagonisti cuochi e artigiani dell’agroalimentare che prepareranno pietanze e prodotti live. Attenzione alle relazioni con i consumer B2C: obiettivo, suscitare curiosità e interesse rispetto alle produzioni isolane con degustazioni, racconto dei territori, video, immagini.

Un viaggio che parte dalla costa per addentrarsi nella conoscenza dell’isola della qualità della vita, attraverso cultura, identità, innovazione. Sarà questo il leit-motiv della visita al padiglione nella settimana sarda. La facciata e il portale d’ingresso sono arricchiti con i caratteri ‘dingbat’, elementi grafici simbolo della sardità che richiamano un fondamento della tradizione: il tappeto, altro tema ricorrente nel corso delle iniziative. Subito dopo l’atrio di mediazione presenta una concettualizzazione del mare: elementi appesi al soffitto si offrono come cascate in un contesto con pannelli fotografici e pareti retro illuminate, paesaggi costieri da attraversare. Una volta sbarcati in Sardegna si è investiti dall’opera della natura e dell’uomo, da una infinita varietà di colori, profumi, persone, cibo, tradizioni. Ricchezza rappresentata da una galleria di oggetti etnografici e pezzi di artigianato, campanacci luminosi e sonanti, fotografie dell’interno della Sardegna e contenuti multimediali. L’esperienza multisensoriale, tattile, olfattiva, sonora e del gusto si vive quindi sui pannelli realizzati con i materiali di recupero, con cui si rilegge il significato e la presenza del cibo, del tutto coerente con il tema di Expo ‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’. Nell’ultimo tratto si passa all’installazione interattiva del CRS4 sui Giganti di Mont’e Prama, sintesi della ricchezza archeologica e culturale, per concludersi con un’immersione virtuale nei fondali con il video in 3D sulle aree marine protette.

Dalle eccedenze nascono eccellenze. Nulla di quanto utilizzato per l’allestimento del padiglione della Sardegna verrà perduto o buttato. Tutto è costruito con materiale di scarto recuperato per una diversa funzione o con elementi che saranno riutilizzati e ricollocati una volta smontati. Massima attenzione alla sostenibilità ambientale, ma anche economica e sociale, in linea con il messaggio legato alla qualità della vita e all’attenzione per il pianeta che la Sardegna vuole lanciare all’Expo, proponendosi come modello di riferimento in uno scenario globale. In particolare, una selezione dei materiali per la bioedilizia di Daniela Ducato – testimonial della Sardegna a Expo 2015, presente nella sezione ‘Potenza del saper fare’ della mostra permanente di Palazzo Italia tra le 21 ‘case history’ del made in Italy – premiati con oltre 50 riconoscimenti internazionali, sarà tra le attrazioni della ‘Galleria’. ‘Dagli scarti della natura per costruire secondo natura’ è il filo conduttore del ‘menù’ composto di dieci pannelli prodotti con i residui delle filiere del food. Oltre alla funzione architettonica, ogni pannello ha un valore fortemente simbolico. Tre sono dedicati all’isolamento termico e acustico con sughero, lana di pecora e posidonia spiaggiata; altri tre sono utili per superfici con rivestimenti e pavimenti, nati da frutta e verdura, pomodori (bucce), carciofi e pecorino (siero), oltre a fiori e verdure selvatiche. Seguono i sottofondi con intonaci e rasanti di terra cruda: ‘riso e grano’ e ‘birra’. Poi ‘la carta dei vini’, pitture per muri e legno alla calce purissima e agli agrumi, con i colori ottenuti dai rifiuti vitivinicoli. Infine un pannello per la correzione acustica con le forme dei dolci sardi.

La Sardegna racchiude in sé tante anime e molteplici vocazioni combinate in un’identità forte. Di questo sono espressione decisa i Giganti di Mont’e Prama, ambasciatori della Sardegna all’Expo di Milano. Le statue di pietra custodiscono la memoria di una popolazione e del suo territorio. I tesori archeologici possono essere ammirati dal vivo nei due musei di Cabras e Cagliari. Non solo: tutti i visitatori dell’Expo potranno esplorare il complesso scultoreo grazie a una installazione interattiva realizzata interamente nell’isola dal gruppo di ‘visual computing’ del consorzio regionale Crs4, una visione virtuale di ben 37 statue restaurate. La visita interattiva consente di osservare in profondità tutte le parti di ogni singola opera, con una risoluzione di 16 pti/mm2. Grazie ai metodi, sviluppati dal Consorzio, di visualizzazione multirisoluzione e combinazione con luci e ombreggiature sintetiche, gli ospiti passeranno dalle immagini d’insieme alle analisi di dettaglio dei più piccoli rilievi superficiali.

Veicolare l’immagine dell’isola senza fine. Con questa finalità, nell’ambito del Piano strategico della Regione per Expo, è stato sviluppato il progetto ‘Eccellenze naturali’: sono stati individuati nove itinerari attraverso le aree marine protette e le aree parco regionali e nazionali, che promuoveranno la qualità della vita puntando sugli aspetti di pregio delle coste associati al valore aggiunto della conservazione ambientale, a cultura ed enogastronomia. Capofila del progetto è l’Area marina di Tavolara-Punta Coda Cavallo. I percorsi saranno proposti a buyers, delegazioni internazionali e visitatori. Gli itinerari sono stati raccolti in una guida cartacea, che sarà distribuita nel padiglione, successivamente fruibile anche su tablet e smartphone.
Un saggio delle bellezze delle coste e dei fondali è offerto nell’ultima sala della ‘galleria’ del padiglione dal filmato in 3D ‘Blu senza fine’, con riprese di Roberto Rinaldi, autore di filmografia sottomarina, accompagnato dalla voce di Neri Marcorè e dalle musiche di Marino De Rosas. Il filmato di quattro minuti sarà visibile per tutto il giorno – 25 visitatori alla volta – nell’arco della settimana sarda. È collocato alla fine del precorso a testimoniare una conoscenza sempre più profonda delle dimensioni qualificanti dell’‘isola senza fine’.

Nell’arco della settimana un fitto calendario di appuntamenti fissi: presentazioni, dibattiti, laboratori e show cooking, iniziative culturali curate da Sardegna Film Commission. Inoltre i visitatori saranno coinvolti da un’esperienza inedita. Davanti all’ingresso del padiglione, gli ospiti dell’Isola senza fine saranno invitati a diventare tessitori, a realizzare un tappeto senza telaio e senza trama, esclusivamente con le mani e le modalità di intreccio ‘primitive’. Il social carpet così creato simboleggerà il tessuto sociale di collaborazione e di pace, il legame spesso indissolubile della Sardegna coi suoi ospiti. L’idea di questa architettura è un omaggio ai ‘foodscape’, straordinari paesaggi isolani di biodiversità e cibo. La base attorno a cui si sviluppa la trama è la lana di pecora, a rappresentare l’anima produttiva, storica e alimentare sarda. Si aggiungeranno terra cruda, paglie vegetali, lana di mare e semi. La lavorazione è iniziata il 3 settembre a Cagliari, Iglesias e Gonnosfanadiga, è proseguita in vari centri sardi con una tappa itinerante, a bordo di un treno Cagliari-Olbia e ritorno, per poi volare a Milano. È prevista una partecipazione spontanea nei luoghi più diversi: mercati, aeroporti, stazioni di metropolitana, biblioteche, e in tutti gli eventi che hanno come protagonista la Sardegna, dentro e fuori Expo.

Un secondo tappeto soddisferà vista e gusto dei turisti: il food carpet ideato dallo chef stellato Roberto Petza sarà il contorno eccezionale dell’evento inaugurale. Costituito da un menù completo, servito con le varie pietanze dall’antipasto al dolce, si comporrà proprio come i tessuti della tradizione artigiana.
Infine, ai visitatori del padiglione che lasceranno la propria mail sarà inviato uno speciale ‘omaggio digitale’, in collaborazione con il CRS4: il Laboratorio della creatività spedirà un arazzo digitale, in formato vettoriale, generato digitando il proprio nome e formato dai dingbat. Un’esperienza che si potrà ripetere a distanza e che consentirà di rigenerare il ricordo della visita in una forma inedita e contemporanea.
Ricco anche il palinsesto di manifestazioni predisposto dalla Regione che si tengono a Milano e sul territorio isolano per l’accoglienza di turisti, visitatori e operatori con educational tour e press tour. Grazie alla sinergia con l’Anci Sardegna, protagonisti a Milano i vari territori: dopo Cagliaritano e Sulcis a luglio, sarà la volta, dal 10 al 13 settembre, di Oristanese e Medio-Campidano, dal 14 al 17 di Nuorese e Ogliastra, dall’1 al 4 ottobre di Sassarese e Gallura. Appuntamento ogni sera ai Chiostri di San Barnaba per presentazioni di prodotti, promozione del territorio, degustazioni delle eccellenze enogastronomiche, eventi e spettacoli a cura dei Comuni sardi. In centro città, a Milano continuerà invece sino al 29 novembre, al Museo archeologico di Corso Magenta, la mostra Isola delle Torri, insieme alle fotografie di Gianni Berengo Gardin sull’età nuragica, realizzate grazie ad una collaborazione tra Sovrintendenza e Regione.

Un ruolo importante avrà anche il cinema sardo, con una serie di eventi curata dalla Fondazione Sardegna Film Commission. Si parte il 9 settembre, quando, fra un focus e l’altro del convegno sul tema “La qualità della vita”, saranno proiettati quattro cortometraggi: il primo è “Centenari”, spot della longevità sarda con la regia di Paolo Zucca. A seguire, tre corti realizzati grazie a Heroes 20.20.20., il progetto europeo nato dalla collaborazione tra Film Commission, Assessorato dell’Industria e Sardegna Ricerche, con l’obiettivo di raccontare le buone pratiche ecosostenibili delle filiere sarde. Un modo inedito e sperimentale per diffondere i principi del risparmio energetico e innescare un sistema virtuoso di investimenti in questo senso, coinvolgendo giovani talenti ed ottenendo riscontri economici tracciabili sul territorio. Dal 10 al 17, al cinema Beltrade – una sala d’essai molto nota ai cinefili milanesi – troverà spazio una rassegna dedicata alla produzione cinematografica sarda, con una serata speciale il 12, quando Gavino Murgia accompagnerà dal vivo le immagini tratte dai lavori più celebrati del regista Fiorenzo Serra degli anni ‘60 e ‘70. Il sassofonista nuorese suonerà anche una speciale colonna sonora live per accompagnare il “food carpet” di Roberto Petza. La Sardegna Film Commission ha inoltre curato, con il Laboratorio della Creatività, l’allestimento dello spazio Cinema 3D con il documentario “Blu senza fine” realizzato dalle Aree Marine Protette della Sardegna.

 

 “Riflessioni e politiche per il territorio” è il titolo del convegno che venerdì pomeriggio nel #Tiscali Auditorium di Sa Illetta, ha aperto i lavori del progetto “Sardegna chi_ama”, l’iniziativa di cultura, musica e spettacolo che sabato ha portato a Cagliari numerosi artisti in concerto, con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare agli interventi di edilizia scolastica nelle zone colpite dall’alluvione dello scorso novembre. Coordinato dal giornalista Gad Lerner, con la direzione scientifica dell’urbanista Alessandro Delpiano, l’incontro ha riunito a Sa Illetta numerosi rappresentanti istituzionali e del mondo della cultura, insieme ad esperti di tematiche ambientali. 
Nel suo intervento il presidente della Regione, #Francesco Pigliaru, ha fatto il punto sullo stato attuale della situazione, illustrando i dati e condannando la speculazione sulle risorse naturali, che comporta costi sociali inaccettabili. Il presidente Pigliaru si è poi soffermato sulle scelte strategiche del governo regionale sui temi del territorio, ribadendo il valore del Piano paesaggistico e sottolineando come il paesaggio sia un bene comune su cui si basa l’identità della Sardegna e che il lavoro della Giunta punta a tutelare, promuovere e valorizzare, in un quadro di certezze per i cittadini e per gli amministratori. 
Sabato sera, poi, all’Arena Sant’Elia di Cagliari, è andato in scena il lungo concerto trasmesso in diretta televisiva da RAI3 e seguito in collegamento radiofonico dalla trasmissione Caterpillar di Radio2. Lo spettacolo ha registrato il tutto esaurito. 
Condotta da Geppi Cucciari e Neri Marcorè, la serata ha visto alternarsi sul palco una rosa di artisti di livello internazionale: da Gianna Nannini ad Amii Stewart, da Ornella Vanoni a Francesco Renga, sino a Luigi Lai, Raphael Gualazzi, Gianmaria Testa e moltissimi altri. Fil rouge la tromba di Paolo Fresu, ideatore e direttore artistico di “Sardegna chi_ama”

Il Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias della Società Umanitaria organizza, a Carbonia, presso il Cine-Teatro Centrale, un doppio appuntamento dedicato alla recentissima produzione cinematografica sarda. Due film che hanno portato l’immagine della Sardegna nei Festival Internazionali della Mostra del Cinema di Venezia e del Festival del Film di Roma.

Domenica 19, alle 18.00, verrà proiettata l’attesissima commedia di Paolo Zucca “L’arbitro”, con Stefano Accorsi, Geppi Cucciari, Benito Urgu e Jacopo Cullin.

La pellicola, presentata in anteprima alla 70° edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia nella sezione Giornate degli Autori, racconta la vicenda dell’arbitro Cruciani, retrocesso in Sardegna a causa di una combine sportiva. Il lungometraggio del regista sardo sviluppa il soggetto dell’omonimo corto, vincitore del David di Donatello nel 2009 e rispetto al quale il film si pone come una sorta di prequel, dal quale eredita gli eventi narrati solo nel finale.

Alla serata interverranno il regista del film Paolo Zucca nonché gli attori protagonisti Jacopo Cullin e Benito Urgu.

Domenica 26, sempre alle 18.00, sarà invece la volta di “Capo e croce – Le ragioni dei pastori”, il documentario di Marco Antonio Pani e Paolo Carboni sull’epica e dura vicenda dei pastori sardi: portatori di una cultura millenaria eppure costretti a fare i conti con le regole spietate del mercato europeo fino allo scontro culminato nelle grandi manifestazioni a Cagliari.

La proiezione sarà introdotta dai registi del film.

La rassegna è organizzata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale e i Circoli del Cinema FICC La Miniera e ARCI La Gabbianella Fortunata

Entrambe le proiezioni avranno inizio alle ore 18.00.

Il botteghino aprirà un ora prima dell’inizio di ciascuno spettacolo.

L’ingresso agli spettacoli, a posto unico non numerato, avrà un costo di € 4,00 per i biglietti interi e di € 3,00 per i biglietti ridotti.

(La riduzione sarà applicata a tutti i giovai fino ai 21 anni di età e ai tesserati dei circoli FICC e ARCI).

Teatro Centrale 2008 1