5 November, 2024
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Al Tour de France si è accesa la stella di Fabio Aru, straordinario vincitore solitario della quinta tappa, la Vittel – Planche des Belles Filles, di 160,5 km.
Il “Cavaliere dei 4 Mori”, capitano dell’Astana, ha lanciato il suo attacco a 3 km dall’arrivo, staccando tutti. Ha guadagnato subito una manciata di secondi di vantaggio e, con un’azione decisa, l’ha via via incrementato, rintuzzando il tentativo di riaggancio di Chris Froome. E’ arrivato al traguardo con 16″ di vantaggio su Daniel Martin, 20″ su Chris Froome e Richie Porte. Al quinto posto Romain Bardet, a 24″. Soltanto nono Nairo Quintana, a 34″, preceduto da Alberto Contador, giunto 8° a 26″ da Fabio Aru. Chris Froome è la nuova maglia gialla, con 12″ sul compagno di squadra Geraint Thomas e 14″ sullo straordinario Fabio Aru che si è dichiarato un po’ sorpreso di quanto è riuscito a fare, in quanto ha tentato la fuga per sondare le condizioni di forma dei principali avversari e, una volta resosi conto di potercela fare, ha dato tutto, vincendo a braccia alzate.

Il Tour è solo agli inizi ma se è il buon giorno si vede dal mattino, il campione d’Italia promette di essere un grandissimo protagonista della Grande Boucle…

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Avvio incoraggiante, per Fabio Aru, al Tour de France 2017. Nella cronometro individuale Düsseldorf-Düsseldorf, di 14 km, vinta da Geraint Thomas, con il tempo di 16’04″48, alla media di 52,282 km/h, il “Cavaliere dei 4 Mori” ha corso alla pari con tutti i candidati alla vittoria finale, eccezion fatta per Chris Froome, classificatosi al 6° posto, con il tempo di 16’16”, a 12″ dal vincitore e con 40″ di vantaggio su Fabio Aru che ha chiuso 66° in 16’56”, a 5″ da Richie Porte, 4″ da Nario Quintana e 2″ meglio di Alberto Contador, uno specialista delle corse contro il tempo ma, probabilmente, non più il fuoriclasse di qualche anno fa.

Meglio di Chris Froome ha fatto l’italiano Matteo Trentin, 5° a 10″ da Geraint Thomas. E’ già fuori dalla corsa lo spagnolo Alejandro Valverde, caduto nel finale e ritiratosi, ricoverato in ospedale con una sospetta frattura di una tibia.

Domani è in programma la prima tappa in linea, la Düsseldorf – Liegi, di 203.5 km, con probabile arrivo in volata.

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E’ stata presentata oggi, ad Alghero, l’edizione numero 100 della corsa rosa che prenderà il via domani mattina dalla cittadina catalana e si svilupperà nell’Isola nelle prime tre tappe, fino a domenica, per complessivi 559 km.

La Sardegna è in festa per questo evento, sul quale hanno investito tanto sia la Regione sia le amministrazioni locali, consapevoli dello straordinario strumento promozionale che rappresenta anche in chiave turistica, nel medio e lungo termine.

Sul piano squisitamente tecnico, vista l’assenza forzata di Fabio Aru che ha dovuto dare forfait per le precarie condizioni fisiche (il camoione di Villacidro, presente al via da spettatore, dovrebbe recuperare la miglior condizione per presentarsi in perfette condizioni al prossimo Tour de France), e la tragica scomparsa di Michele Scarponi che avrebbe dovuto guidare da capitano la squadra dell’Astana proprio al posto di Fabio Aru, tra i grandi favoriti della vigilia ci sono Vincenzo Nibali (vincitore della corsa rosa per la seconda volta un anno fa) e il colombiano Nairo Quintana. Tra loro cercheranno di inserirsi i due capitani del team Sky, il gallese Geraint Thomas e lo spagnolo Mikel Landa; l’altro britannico Adam Yates (team Orica-Scott) che ha vinto la classifica giovani del Tour 2016; l’olandese Steven Kruijswick (team Lotto-Jumbo); il francese Thibaut Pinot (team FDJ) e l’olandese Tom Dumoulin (team Sunweb), il lussemburghese Bob Jungels (team Quick-Step) e lo statunitense Tejay Van Garderen (team Bmc).

Domani, per il via del 100° Giro d’Italia, Alghero verrà letteralmente invasa da decine di migliaia di tifosi e turisti, in una giornata che le condizioni meteo prevedono ancora più bella di quella che ha accompagnato la vigilia e temperature massime in crescita fino a 24 gradi, quasi un antipasto dell’estate.

Le tre tappe sarde: 1ª Alghero-Olbia, 203 km, 2ª Olbia-Tortolì, 208 km, 3ª Tortolì-Cagliari, 148 km.

Vincenzo Nibali è uno dei grandi favoriti per la vittoria finale del 100° Giro d’Italia

 

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Nuova grande prestazione di Fabio Aru nella 19ª, terz’ultima tappa del Tour de France, da Albertville a Saint Gervais Mont Blanc, vinta con un arrivo solitario dal francese Romain Bardet. La tappa, controllata a lungo dall’Astana Pro team, la squadra di Fabio Aru, ha offerto tante emozioni, per le difficoltà del percorso e per il maltempo che nel finale ha portato pioggia e provocato numerose cadute che hanno coinvolto anche la maglia gialla Chris Froome, costretto a correre il finale di gara con la salita di 10 km con la bicicletta di un compagno, Vincenzo Nibali, finito a terra proprio per evitare il leader della corsa e Richie Porte.

La tappa si è decisa sull’attacco di Romain Bardet che ha guadagnato circa 1’30” sui migliori, vantaggio gestito nel finale. Alle sue spalle si è scatenata la bagarre che ha fatto una vittima illustre, Bauke Mollema, fino a stamane secondo in classifica alle spalle di Chris Froome ed arrivato al traguardo con un ritardo di.4’26” ed ora 10° in classifica. Fabio Aru ha corso sempre in testa ed ha avuto solo un momento di difficoltà, a circa 3 km dal traguardo ma ha saputo resistere e si è poi ripreso, tentando anche uno scatto, sul quale ha chiuso lo spagnolo Alejandro Valverde. Negli ultimi 300 metri, il campione di Villacidro ha perso leggermente contatto ed alcuni secondi ma alla fine il bilancio della giornata resta ampiamente positivo, con un nuovo passo in avanti in classifica, dal 7° al 6° posto ed un ritardo di 1’33” dalla terza posizione, ora occupata da Nairo Quintana (Romain Bardet, salito al 2° posto, è lontano 1’49”; Adam Yates, 4°, è a 1.14″; Richie Porte, 5°, a 43″).

Domani è in programma l’ultima tappa impegnativa, la Megéve/Morzine-Avoriaz, di 146,5 km con alcune grandi salite, sulle quali Fabio Aru tenterà ancora l’acuto, per una vittoria di tappa e, perché no, un nuovo balzo in avanti in classifica, magari quel terzo posto che sarebbe il coronamento di uno sogno alla sua prima partecipazione al Tour de France, la corsa a tappe più prestigiosa al mondo.

Fabio Aru 01