21 November, 2024
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Il gruppo politico “Carbonia Avanti” ha nominato il consigliere comunale Giacomo Floris capogruppo nel Consiglio comunale di Carbonia.

«Giacomo Floris, già presidente della Prima Commissione Consiliare (Sport, Cultura, Turismo, Spettacolo, Personale), assume questa nuova responsabilità con l’impegno e la dedizione che lo hanno sempre contraddistinto», dice il leader del movimento “Carbonia Avanti” Fabio Usai.

«Giacomo Floris ha dimostrato, nel corso di questa esperienza politica, un impegno costante nel portare avanti le prerogative del gruppo “Carbonia Avanti”, sia all’interno del Consiglio comunale che nel contesto più ampio della comunità. La sua competenza e la sua visione rappresentano valori fondamentali per il nostro gruppo, che mira a promuovere lo sviluppo e il benessere della città di Carbonia», aggiunge Fabio Usai.

«Con questa nomina, “Carbonia Avanti” conferma la sua determinazione a proseguire il proprio percorso politico con una guida solida e affidabile, pronta a raccogliere le sfide future e a rappresentare con efficacia gli interessi dei cittadiniconclude il leader di “Carbonia Avanti” -. Auguriamo al consigliere Floris un proficuo lavoro nel suo nuovo ruolo e siamo certi che continuerà a contribuire in maniera significativa al progresso della nostra comunità.»

 

«La chiusura del reparto di Neurologia al Sirai di Carbonia è una situazione inaccettabile che richiede un’attenzione immediata. Non possiamo permettere che i nostri cittadini siano privati di un servizio essenziale per la loro salute e benessere. È fondamentale che manteniamo alta l’attenzione su questo tema e lavoriamo insieme per trovare soluzioni concrete e durature.»

Il consigliere comunale Giacomo Floris capogruppo di “Carbonia Avanti” nel Consiglio comunale di Carbonia, esprime profonda preoccupazione riguardo alla recente chiusura del reparto di Neurologia presso l’Ospedale Sirai di Carbonia, dovuta alla mancanza di medici specialisti. «Questo evento rappresenta un grave colpo per l’assistenza sanitaria locale e per i pazienti che necessitano di cure neurologiche.»

Giacomo Floris sottolinea che questa non è una questione di strumentalizzazione politica, ma una problematica che colpisce direttamente la comunità. «La sanità deve essere una priorità per tutti, indipendentemente dall’appartenenza politica. Offro il mio pieno sostegno e collaborazione per affrontare e risolvere questa emergenza sanitaria.»

«Il gruppo politico “Carbonia Avanti” si impegna a portare avanti azioni concrete e a sollecitare le autorità competenti affinché venga trovata una soluzione rapida per garantire la riapertura del reparto e il ripristino dei servizi di neurologiaconclude Giacomo Floris -. La salute dei cittadini deve essere tutelata e ogni sforzo sarà fatto per assicurare che ciò avvenga nel minor tempo possibile.»

 

Cinque consiglieri comunali di maggioranza, Diego Fronterrè, Gianluca Arru, Giacomo Floris, Alessia Cadoni e Giovanni Spanu, hanno presentato un’interpellanza al sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, agli assessori competenti e al presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel, contenente la richiesta di esenzione dal ticket dei parcheggi a pagamento per i cittadini residenti nel centro città, ai quali riservare il relativo pass.

Nell’interpellanza i cinque consiglieri rilevano che la ripresa del servizio ha portato indubbiamente un impatto positivo per l’economia cittadina, derivante dall’impiego di personale, in particolare giovani, ma tuttavia il servizio risulta fortemente penalizzante per quei cittadini residenti in abitazioni site nel centro della città, i quali si trovano a dover pagare il servizio poiché privi di un posteggio auto condominiale o privato.

«AREA, l’Agenzia regionale per l’edilizia abitativa, ha letteralmente abbandonato la città di Carbonia. Dal 1 novembre scorso, con il trasferimento del dottor Biagini in altra sede, non è presente nel distretto territoriale un dirigente in pianta stabile in grado di dare risposte ai tantissimi cittadini che chiedono attenzione per le problematiche connesse alle proprie case o a locali in affitto.»

E’ la denuncia di Giacomo Floris, capogruppo di “Carbonia Avanti” in Consiglio comunale, a Carbonia.

«Dall’annosa problematica delle “case fantasma”, prevalentemente ubicate nel quartiere “Lotto B” e nella frazione di Bacu Abis, passando per i tanti cittadini che ancora attendono risposte su manutenzioni, ristrutturazioni, cambi di appartamento, affitti, vendite o acquisti di abitazioni e locali commercialisottolinea Giacomo Floris -, sono numerose le criticità e le aspettative disattese. Si moltiplicano, infatti, i casi di locatari di abitazioni dell’ente divenute nel tempo inagibili per via di criticità strutturali, causate o acuite dalle mancate manutenzioni, che chiedono aiuto ma senza essere ascoltati.»

«Emblematica è stata l’inaugurazione in pompa magna nel gennaio scorso dell’ufficio per le relazioni con il pubblico, ma che a oggi, a quasi un anno di distanza, non è ancora entrato in funzione – conclude il capogruppo di “Carbonia Avanti” -. Come peraltro avevo già denunciato nel mese di giugno. Pertanto, sollecito ancora una volta la dirigenza AREA, affinché ponga rimedio alle criticità sopracitate e in generale all’inaccettabile situazione che stanno vivendo tantissimi cittadini di Carbonia.»

Quattro consiglieri del gruppo Carbonia Avanti, Giacomo Floris, Gianluca Arru, Giovanni Spanu ed Alessia Cadoni, hanno presentato un’interpellanza al presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel ed al sindaco Pietro Morittu, contenente la richiesta di apertura, alla luce delle ordinanze del Sindaco 121 e 127 – rispettivamente del 15 e 20 settembre 2022, ovvero dell’annoso contenzioso in atto tra un gruppo di cittadini e alcuni esercenti proprietari di attività nella zona di piazza Marmilla, in riferimento alle emissioni acustiche, di un nuovo tavolo straordinario di mediazione e confronto sulle regole per la fruibilità nelle ore notturne dei locali del centro cittadino.

I quattro consiglieri comunali di maggioranza sollecitano il rinnovo degli sforzi per aprire un nuovo tavolo di mediazione e confronto tra le parti in causa, ovvero cittadini denuncianti e gli esercenti coinvolti del centro cittadino, allargato anche alle associazioni di categoria, per tentare di arrivare ad una soluzione mediata tra le parti; affinché illustrino meglio quali altre soluzioni strutturali siano in cantiere o potranno essere messe in campo prossimamente, per ovviare a questa complessa situazione e alla nascita di altri contenziosi analoghi.

 

Dieci consiglieri comunali di maggioranza, primo firmatario Gianluca Arru di Carbonia Avanti, hanno presentato un’interpellanza sul servizio di spazzamento meccanizzato delle vie cittadine.

«La nostra amministrazionesi legge nell’interpellanza, firmata anche dai consiglieri Giacomo Floris, Giovanni Spanu, Alessia Cadoni, Diego Fronterrè, Giuseppe Giganti, Rita Vincis, Antonio Caggiari, Ivonne Fraternale e Giacomo Guadagnini – si è dotata di un servizio di igiene urbana e tale servizio prevede una serie di adempimenti a carico dell’azienda aggiudicatrice dell’appalto, tra i quali lo spazzamento meccanizzato delle vie cittadine. Considerato che il servizio grava in egual misura su tutti i cittadini, per cui a tutti deve essere garantito lo stesso trattamento, valutato che in città tante vie sono a senso unico di marcia e ciò impedisce alla macchina spazzatrice di poter pulire allo stesso modo sia un lato che l’altro della strada, in virtù del fatto che la spazzola che raccoglie il rifiuto si trova esclusivamente sul lato destro del mezzo ed appurato che tutto ciò sta determinando parecchie lamentele giustificate da parte dei cittadini, i quali si trovano ad avere, solo perché risiedono nel lato “sbagliato” della strada, una disparità di servizio, si interpella il signor Sindaco o l’assessore competente, per capire, se e come si possa ovviare a questo problema, e se ritengano che si possa concedere che nelle vie a senso unico la spazzatrice possa operare in contromano rispetto al senso di marcia, adottando tutte le misure e precauzioni del caso, per consentire un adeguato servizio a tutti i cittadini.»

 

«Per l’ennesima volta, negli ultimi mesi, alcune decisioni sono state assunte in ambito amministrativo, questa volta in merito alla viabilità nel nostro Comune, senza la necessaria e doverosa condivisione con chi, rappresentante del Consiglio comunale, con tutta evidenza è stato ampiamente delegato dai cittadini per rappresentarli e difenderne le istanze. Un concetto che, a maggior ragione, soprattutto, chi rappresenta in modalità pro tempore (quale espressione tecnica di un ben specifico gruppo politico e, dunque, di una precisa sensibilità emersa dalla volontà popolare) il ruolo di Amministratore, dovrebbe tenerne pedissequamente conto»

A dirlo è Giacomo Floris, capogruppo di Carbonia Avanti, il gruppo più rappresentato in seno alla maggioranza che sostiene la Giunta guidata dal sindaco Pietro Morittu.

«Ma tant’è… Rispetto al tema specifico, perché non si è utilizzato e non si utilizza un metodo collegiale, rispettoso delle prerogative di ognuno e in generale del Consiglio comunale (quale massimo organo rappresentativo della città di Carbonia)?chiede Giacomo Floris -. Quali sono stati finora i criteri adottati per scegliere le priorità negli interventi nei lavori pubblici? D’altronde, esistono numerose istanze emerse nel tempo dai più svariati rioni e frazioni cittadini, ad esempio quello di Serbariu (in particolare nella parte alta di via Lubiana), in merito a molte necessità della popolazione, e nel caso di specie per rivedere alcuni criteri legati alla viabilità o all’installazione di dispositivi utili a evitare e prevenire pericoli per automobilisti e pedoni. Sarebbe non solo opportuno quanto logico ed efficace, quindi, ripristinare un metodo di equità, condivisione e rispetto delle prerogative di ognuno (a partire da quelle dei cittadini rappresentati in Consiglio comunale tramite i propri rappresentanti), nei processi caratterizzanti l’Amministrazione cittadina; in generale il governo della cosa pubblica.»

«Con questa sollecitazione costruttiva, ma ferma nei contenuti, spinto dalla volontà di rappresentare al meglio i tantissimi cittadini che ci hanno dato enorme fiduciaconclude il capogruppo di Carbonia Avanti -, spero che in futuro si possa arrivare a una più ampia condivisione delle scelte attuate dall’organo esecutivo dell’Amministrazione, nell’interesse della realizzazione del programma elettorale e in generale della collettività.»

Questa mattina il consigliere regionale Fabio Usai, accompagnato dal portavoce del gruppo politico “Carbonia Avanti” Manolo Mureddu e dai consiglieri comunali, Gianluca Arru e Giacomo Floris, ha fatto visita al Pronto Soccorso dell’ospedale Sirai di Carbonia, e successivamente anche al CTO di Iglesias dove il Pronto Soccorso è ancora chiuso.

Nel corso della visita la delegazione capeggiata da Fabio Usai ha incontrato alcuni operatori sanitari presenti in loco, fra i quali, a Carbonia, la primaria del Pronto Soccorso Viviana Lantini e, a Iglesias, con i rappresentanti sindacali e politici presenti al presidio permanente del CTO.
«Nella visita di questa mattinaspiega Fabio Usai -, innanzitutto abbiamo voluto portare il nostro sostegno concreto a coloro che più di tutti stanno sacrificando per far sì che i già debilitati servizi sanitari delle strutture ospedaliere del nostro territorio non si depotenzino ulteriormente o addirittura interrompano: ovvero ai professionisti, medici, infermieri e oss, che stanno subendo, soprattutto in reparti come il PS di Carbonia (per ovvii motivi vista la chiusura di quello di Iglesias e l’impatto della stagione estiva negli accessi), carichi di lavoro non più tollerabili. Allo stesso modo dei pazienti che, giocoforza, vengono inevitabilmente sballottati od obbligati a subire attese lunghissime per essere visitati e curati.»
«Non ci si può certo nascondere dietro un dito, è una situazione insostenibile – aggiunge l’esponente politico -. Figlia di una mancata programmazione nel passato sul fronte della formazione e assunzione di nuovi medici specializzati nonché del mancato turnover tra chi è andato in pensione senza esser stato sostituito, e che oggi, a causa anche del particolare periodo pandemico, subiamo nella sua drammatica interezza. Allo stato attuale, le già reiterate soluzioni proposte per far fronte alla carenza di personale – ad esempio l’utilizzo di incentivi economici per le prestazioni aggiuntive – sebbene vadano percorse in ogni modo, rischiano di non essere più sufficienti. Dunque, prosegue l’esponente politico, arrivati a questo punto e considerati i processi sviluppatisi in ambito regionale per bandire concorsi per l’assunzione di nuovo personale e per cercare di modificare quelle normative che spesso non hanno permesso una proporzionale dislocazione di personale sanitario nei territori periferici come il nostro, è necessario un intervento di un livello più alto di quello finora invocato e avviato su scala regionale. Vista la condizione di drammatica emergenzialità della nostra sanità territoriale, così come invocato dai 23 sindaci del territorio, è ormai improcrastinabile riconoscere lo stato di emergenza sanitaria nel Sulcis Iglesiente. Ho chiesto la convocazione di un nuovo tavolo stavolta allargato su scala regionale che veda la
partecipazione oltre che dell’assessore Mario Nieddu, del management della Asl 7 e i dei Sindaci del territorio, anche della Direttrice generale di ARES Annamaria Tomasella, per discutere di come poter tamponare nel frattempo questa grave situazione e far sì che la funzionalità generale negli ospedali Sirai e CTO venga nuovamente ripristinata.»
«Nella fattispecie della chiusura Pronto Soccorso di Iglesias conclude Fabio Usai -, ancorché sempre in emergenza, si potrebbe già procedere alla sua riapertura: perché già oggi la dotazione di medici esistente tra i due Pronto Soccorso dei due ospedali di Iglesias è tornata ad essere la stessa di un mese e mezzo fa, prima della chiusura del reparto del CTO. Pertanto il servizio potrebbe immediatamente essere ripristinato, e allo stesso modo si sgraverebbe dall’eccessiva mole di accessi quello dell’ospedale Sirai.»

Oltre il depotenziamento dei servizi ospedalieri, rischia di saltare anche il sistema della medicina generale nel territorio e specificamente nella città di Carbonia.

«Fra pochi giorniaffermano Manolo Mureddu, portavoce del gruppo politico Carbonia Avanti e Gianluca Arru e Giacomo Floris, consiglieri comunali del medesimo gruppo -, la nostra città perderà ulteriori 3 medici di base che dopo una vita di lavoro andranno legittimamente in quiescenza. Allo stato attuale non verranno sostituiti e dunque dal mese di agosto altre migliaia di persone, aggiungendosi a quelle già sprovviste di medico di famiglia, non sapranno a chi rivolgersi per poter essere assistite o anche solo per richiedere una semplice ricetta. Una situazione intollerabile possibile concausa, anche, dell’intasamento del Pronto Soccorso anche da parte di quei pazienti con codici bianchi che invece potrebbero essere agevolmente assistiti dal proprio medico di base. E’ auspicabile che la soluzione proposta di ampliare i massimali nel numero dei pazienti dei medici rimasti (da 1.500 a 1.800), allo scopo di coprire la domanda di assistenza dei cittadini rimasti scoperti dall’andata in quiescenza del proprio medico, diventi realtà al più presto. Superando le diffidenze dei professionisti sanitari che, legittimamente – proseguono Manolo Mureddu, Gianluca Arru e Giacomo Floris -, chiedono di ottenere adeguati corrispettivi economici per l’ulteriore lavoro svolto. In attesa che il bando regionale per la MMG arrivi a compimento, è necessario avviare ogni percorso possibile per scongiurare il tracollo della medicina generale nel territorio e nella nostra città: anche attuando soluzioni tampone come questa con interventi straordinari se servisse. In attesa, ovviamente, di soluzioni strutturali», concludono gli esponenti del gruppo Carbonia Avanti.

 

 

«Qualche mese fa, subito dopo l’inaugurazione, ho assunto le debite informazioni riguardo l’apertura del cosiddetto FRONT OFFICE URP AREA. È il caso di utilizzare il concetto troppo spesso abusato, “L’avevamo detto”. Un’inaugurazione bluff alla presenza dell’assessore regionale dei Lavori pubblici, dei dirigenti AREA, del sindaco di Carbonia ed altri consiglieri comunali. Tutti a spendere parole di elogio e apprezzamenti per la circostanza apparentemente positiva. Noi, siamo stati a suo tempo l’unica voce fuori dal coro. L’URP non è mai stato aperto, non ha mai funzionato.»

La denuncia arriva da Giacomo Floris, capogruppo di “Carbonia Avanti” in Consiglio comunale.

«Manca ancora un’estensione del servizio di pulizia, manca un collaudo tecnico, manca il personale da dedicare, manca la tecnologia apposita, manca un servizio di portierato o guardiania aggiunge Giacomo Floris -. Premetto che nelle interlocuzioni che ho avuto in questi mesi con la dirigenza AREA, ho più volte sollecitato la questione e dopo averlo fatto, nella più chiara trasparenza, mi trovo costretto a segnalarlo pubblicamente affinché chi di dovere, soprattutto coloro che manifestavano entusiasmo per la pseudo apertura dell’URP, possano salvare la facciaconclude il capogruppo di “Carbonia Avanti”-. Non dobbiamo fare sconti a nessuno, non dobbiamo guardare maggioranze, dobbiamo avere come unico obbiettivo il bene della nostra comunità.»

Nella foto di copertina una manifestazione davanti agli uffici Area di Carbonia

Ieri mattina i 4 consiglieri comunali del gruppo “Carbonia Avanti” (Giacomo Floris, Alessia Cadoni, Gianluca Arru e Nino Spanu), hanno incontrato le 4 ausiliarie del traffico occupate nell’appalto dei parcheggi a pagamento nel centro cittadino di Carbonia.

«Le lavoratrici hanno manifestato preoccupazione in merito al proprio futuro lavorativo in virtù della decisione assunta dal sindaco Morittu di procedere alla temporanea sospensione del servizio dal prossimo 1 giugno, per addivenire successivamente a una rimodulazione dello stesso in un’ottica di contemperazione delle varie esigenze in camposi legge in una nota del gruppo “Carbonia Avanti” -. Ad esse, i consiglieri comunali del gruppo “Carbonia Avanti” hanno risposto ribadendo che ogni intervento di rimodulazione, nonché di adeguamento alle mutate condizioni urbanistiche, economiche e sociali del centro cittadino, del sistema dei parcheggi a pagamento, così come da programma elettorale, dovrà necessariamente tenere conto dei livelli occupazionali esistenti nel servizio, allo stesso modo delle esigenze dei tanti esercenti di Carbonia che, da molti anni, attendono la strutturazione ed applicazione di un progetto di rilancio complessivo del centro città.»

«Sulla scia di questi principi conclude la nota -, nei prossimi giorni e settimane porteremo il nostro contributo all’importante fase di discussione che verrà aperta a livello amministrativo, in seno alla maggioranza comunale, sulle varie opzioni inerenti il futuro del servizio.»