24 November, 2024
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A distanza di 71 ore dalla vittoria sulla San Marco Assemini ’80, il Carbonia ritorna in campo mercoledì pomeriggio, alle 15.00, contro la Ferrini (dirige Federico Isu di Cagliari, assistenti di linea Stefano Siddi e Mauro Ignazio Cordeddu di Cagliari), nell’andata dei quarti di finale della Coppa Italia di Eccellenza. Il test è molto importante sia per il proseguo dell’avventura in Coppa Italia, manifestazione alla quale il Carbonia ed il suo allenatore Andrea Marongiu tengono molto, sia per il campionato, perché l’avversaria, la Ferrini di Sebastiano Pinna, è la capolista solitaria dopo quattro giornate, nel corso delle quali ha raccolto 10 punti, frutto di tre vittorie ed un pareggio. Per l’occasione torna disponibile Samuele Curreli, che ha saltato per squalifica la partita di domenica scorsa e salterà anche la trasferta di Guspini di domenica prossima. Andrea Marongiu recupera anche Luigi Pinna, mentre Federico Boi, uscito dal campo anzitempo per infortunio domenica scorsa, starà fuori per 10-15 giorni.

Sugli altri campi, si giocano (ore 16.00) Arbus-Kosmoto Monastir (Marco Casula di Ozieri, assistenti di linea Diego Massa di Carbonia e Michele Volturo di Oristano); Bosa-Atletico Uri (ore 16.30, sulla panchina dell’Atletico Uri esordirà il nuovo tecnico Massimiliano Paba, chiamato al posto di Giuseppe Salaris; dirige Eleonora Pili di Cagliari, assistenti di linea Riccardo Loi e Francesco Serusi di Oristano); Nuorese-Ghilarza (ore 15.00, dirige Claudio Pili di Cagliari, assistenti di linea Giacomo Sanna di Cagliari e Marco Faggiani di Sassari).

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Il Consiglio regionale ha approvato la mozione sulla richiesta di referendum per l’introduzione del maggioritario secco per l’elezione del Parlamento.

La seduta si è aperta sotto la presidenza de presidente del Consiglio Michele Pais e concluse  le formalità di rito, compresa la comunicazione della nomina del capogruppo Udc, Gian Filippo Sechi in sostituzione del suo collega di gruppo Domenico Gallus quale componente della giunta per le elezioni, è stata concessa la parola al capogruppo della Lega, Dario Giagoni, per l’illustrazione della mozione n. 67 “sulla richiesta di referendum abrogativo, ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione e dell’articolo 29 della legge 25 maggio 1970, n. 352, di articoli del testo unico per l’elezione della Camera (decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361), del testo unico per l’elezione del Senato (decreto legislativo 20 dicembre 1993, n. 533), della legge 27 maggio 2019, n. 51, di disposizioni di delega contenute nell’articolo 3 della legge 3 novembre 2017, n. 165”.

L’onorevole Dario Giagoni ha ricordato gli articoli e leggi interessate dal referendum che si propone di fatto l’introduzione del maggioritario secco per l’elezione del Parlamento. L’esponete del Carroccio ha evidenziato in senso positivo il protagonismo dei Consigli regionali per l’indizione del referendum abrogativo ed ha ricordato i precedenti referendum che in materia elettorale hanno provocato – a suo giudizio –  un cambiamento nei rapporti tra le istituzioni e nel corpo elettorale. «Con l’approvazione del quesito referendario – ha spiegato il consigliere della maggioranza – tutti i seggi del Parlamento saranno assegnati attraverso collegi uninominali a chi prenderà un voto in più e non ci saranno più dubbi sul risultato elettorale né spazio a meccanismi che determinano approssimazione nella trasformazione dei voti in seggi».

A favore della mozione si è dichiarato il capogruppo dei Riformatori, Michele Cossa, che ha ricordato la stagione referendaria di Mario Segni che nel ’92 segnò il passaggio dalla Prima alle Seconda repubblica. «I Riformatori sardi – ha spiegato il consigliere della maggioranza – sono nati con quei referendum che hanno messo fine agli effetti deleteri della stagione del proporzionale che obbligava i partiti a compromessi improbabili tra i partiti e al continuo cambio di maggioranze senza mai rendere chiare le responsabilità dei governanti».

Michele Cossa ha evidenziato i positivi risultati ottenuti nella legislazione per gli Enti Locali e ha parlato però di “pasticci nella legislazione nazionale” riferendosi alle norme nazionali che hanno consentito cambi di maggioranza.

Gianfranco Satta (Progressisti) ha criticato duramente il metodo e la sostanza della mozione e si è detto in “imbarazzo” nel constatare che “è stato attribuito carattere d’urgenza al referendum voluto da Matteo Salvini piuttosto che ai temi che interessano i sardi e le emergenze della Sardegna”. come cittadino sardo premetto che la discussione genera imbarazzo. L’esponente della minoranza ha attaccato la Lega e il centrodestra “per l’iniziativa che viene discussa perché il Consiglio regionale sardo è stato indicato tra quelli fedelissimi a Salvini”. «Questa mozione – ha affermato Gianfranco Satta – è dettata dall’esterno ed al rientro da Pontida vi siete precipitati a dare seguito ai desideri del vostro leader».«Così l’Autonomia è a rischio – ha concluso il consigliere del centrosinistra – e la maggioranza non si accorge del livello di subordinazione che dimostrate nel farsi dettare l’agenda politica dal partito del presidente del Consiglio, per questo spero in un sussulto di autonomia e dignità e dunque che questa proposta sia rigettata».

Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento del consigliere Antonio Piu (Progressisti) che ha definito “assurda” l’urgenza della richiesta di indizione del referendum abrogativo. «Chiedete il referendum – ha dichiarato il consigliere della minoranza – solo perché il leader della Lega ha perso il posto al governo del Paese e chiedendo in questo modo il cambio delle regole del gioco date l’idea che siete dei soldatini all’interno di questo Parlamento». Antonio Piu si è quindi rivolto ai partiti del centrodestra («quelli che non vantano o non hanno sempre vantato percentuali bulgari») perché scongiurino l’introduzione del maggioritario “rispondendo sempre alla coscienza e non al capo politico di turno”.

Michele Ciusa (M5S) ha ripreso un passaggio delle dichiarazioni programmatiche del presidente della Regione, Christian Solinas, domandando agli esponenti della maggioranza “quale beneficio per i sardi e quale profitto per la Sardegna dalla discussione di questa mozione?”. L’esponente della minoranza ha invitato il centrodestra a far cessare “la propaganda” ed incominciare a dare seguito alle promesse elettorali e a dare risoluzione ai problemi della nostra Isola. Ciusa ha ricordato i dati della crisi e i settori economici in sofferenza per poi concludere con alcune domande provocatorie («Che benefici avranno da questa mozione?»; «Prima i sardi o prima il capitano?»). «Le leggi elettorali – ha concluso Michele Ciusa – non si fanno con il consenso presunto ma con la maggiore condivisione possibile».

Critico anche l’intervento del consigliere Pd, Roberto Deriu, che ha ricordato la stagione referendaria di Mario Segni evidenziandone “la portata popolare e culturale”. «La vostra azione – ha affermato l’esponente della minoranza – è invece un’iniziativa estemporanea per approfittare di un’occasione propizia per provare ad avere una vittoria elettorale che dia una maggioranza assoluta senza una minoranza». Deriu ha dunque criticato aspramente la scelta politica di chiedere il referendum attraverso la richiesta di cinque Consiglieri regionali: «Perché non siete rimasti tra la gente? Perché non domandate le firme per i referendum alla gente come fanno i movimenti di popolo. Voi invece agite nei palazzetti dei Consigli regionali per scodellare all’opinione pubblica uno strumento che possa scassinare un sistema solo perché vi ha escluso dal potere».

Voto contrario alla mozione è stato annunciato anche da Piero Comandini (Pd) che ha affermato: «Ricordate che i referendum producono molte volte leggi elettorali distorte». Il consigliere della minoranza ha quindi puntato il dito contro la Lega e contro il senatore Roberto Calderoli («è famoso per le leggi elettorali porcata perché lui è il maestro delle porcate». «Il testo che si discute in Aula -ha attaccato Piero Comandini – non è stato scritto all’ombra del Nuraghe Losa ma sul prato di Pontida e consegnato ai prodi leghisti perché fosse votato nei cinque consigli regionali amici in Italia».

Il consigliere democratico ha dunque preannunciato una dura opposizione in Aula e tra i cittadini e, citando un recente intervento dell’ex segretario nazionale del Psd’Az, Giacomo Sanna, si è rivolto a Udc e Riformatori sardi: «Non iscrivetevi al sindacato dei tacchini che difendono la festa del Ringraziamento e non siate polli».

Il consigliere dei Progressisti Massimo Zedda, dopo aver lamentato l’assenza del presidente della Regione al dibattito sul riconoscimento dell’insularità e ad altri appuntamenti importanti per la vita della Sardegna, ha criticato radicalmente la mozione della Lega, presentata dopo il raduno del partito a Pontida. E in materia di legge elettorale, ha definito prioritaria, semmai, la discussione sulla riforma della legge elettorale per il parlamento europeo che esclude la Regione Sarda. Il problema, a suo giudizio, resta quello della qualità delle proposte delle amministrazioni di ogni livello. La scarsa partecipazione al voto, ha aggiunto, dimostra che non sono le leggi elettorali che avvicinano i cittadini alla politica, e nello specifico la scelta del maggioritario spinto contiene molti rischi a cominciare dal sistema Usa nel quale il presidente eletto governa pur avendo ricevuto meno voti del suo avversario in termini assoluti. Più che di leggi elettorali, ha detto infine, la politica dovrebbe occuparsi di cose che interessano i cittadini.

Il consigliere Pierluigi Saiu (Lega), in apertura, ha puntualizzato che il contenuto della mozione, in realtà, è consentire ai cittadini di esercitare il loro diritto di voto, ben altro rispetto agli interventi di altri che hanno ignorato questo aspetto fondamentale. Noi, ha continuato, in questi giorni abbiamo ascoltato molto i cittadini che chiedono di potersi esprimere e di scegliere da chi essere governati, cosa completamente diversa dalla storia di questi giorni che vede uniti partiti antagonisti fino all’altro ieri. Gli stessi partiti che proprio oggi, ha ricordato, sono stati loro per primi a parlare di legge elettorale col solo scopo per impedire di governare a chi vince le elezioni. attraverso l’interdizione di partitini dell’ultima ora, come dimostra la stessa recente scelta di Matteo Renzi.

Il consigliere del Pd Giuseppe Meloni ha affermato che la mozione fa parte del pacchetto “pieni poteri” proposto dal capo della Lega in pieno agosto, ma occorre stare molto attenti ai contenuti perché, ad esempio, il quesito referendario è incomprensibile ed ambiguo, come quello delle Province sarde. A giudizio di Giuseppe Meloni, se davvero si vuol far decidere i cittadini, occorrerebbe poter scegliere i parlamentari che nello schema ipotizzato sono indicati dalle segreterie dei partiti, e si davvero si volesse incidere sulla governabilità sarebbe necessario allineare le leggi elettorali di Camera e Senato, che ora sono diverse. Il maggioritario, a suo avviso, funziona in quadro di bipolarismo che ora non c’è ed ogni caso presuppone il doppio turno che il centro destra ha sempre rifiutato.

Il consigliere di Sardegna 20/20 Stefano Tunis ha definito gli interventi precedenti dei consiglieri di centro sinistra caratterizzati da un solo filo conduttore, segno che ha ancora bisogno di identificare un nemico qualificando come “male assoluto”. Stefano Tunis ha poi criticato la scelta dei partiti adesso al governo di sottrarsi al confronto con gli elettori spacciando un calcolo di basso profilo come grande svolta politica. Molti interventi, inoltre, hanno mostrato una grande confusione, per esempio confondendo i collegi uninominali con il maggioritario che sono cose diversissime. Il vero tema, invece è, secondo Tunis, è quello che il maggioritario ha consentito non solo maggiore stabilità ma anche, nello specifico, di avere un collegamento fra eletti ed elettori in Sardegna. Spiegheremo queste cose fuori di qui, ha assicurato in conclusione Tunis.

Il consigliere di Leu Eugenio Lai ha respinto l’interpretazione di Tunis secondo la quale la sinistra voglia salvare “la sua pellaccia politica”. Anche perché, ha ricordato, all’interno della stessa maggioranza si fa largo l’idea che la mozione della Lega sia una violazione dell’autonomia regionale. Una autonomia, ha continuato, che più volte è comparsa negli interventi del governatore, salvo mettere da parte questi buoni sentimenti in presenza della richiesta dei suoi referenti politici. Molte riflessioni dello stesso presidente sulla legge elettorale sarda, poi, mostravano di avere a cuore la rappresentanza delle piccole realtà ma, anche in questo caso, rimangiandosi poi tutto con una proposta “all’americana” che va in direzione esattamente contraria.  Così non riconquistano gli elettori, ha concluso, si conquistano dando risposte ai problemi concreti delle persone e dei sardi in particolare.

Il consigliere dei Progressisti Diego Loi ha messo l’accento sul carattere di urgenza della mozione, a suo avviso insostenibile, ed in secondo luogo incomprensibile sul piano della scelta delle priorità per il popolo sardo che con è certamente quella della modifica della legge elettorale. Al di là dei tecnicismi, Diego Loi ha detto che occorre riflettere sul concetto di democrazia che vuole esprimere il Consiglio regionale, un concetto nel quale bisogna evitare la demagogia, assegnando al popolo in modo subdolo il compito di esprimersi su problematiche complesse riguardanti la scelta delle rappresentanze parlamentari. In concreto, ha detto infine Diego Loi, il maggioritario non rappresenta la totalità dell’elettorato e in particolare le forze politiche minori.

Il consigliere della Lega Michele Ennas ha dichiarato che il Consiglio regionale sta “scrivendo la storia” partecipando ad un processo di rinnovamento dei rapporti fra parlamento e governo, senza accordi e ribaltoni. Penso, ha dichiarato, che gli elettori premieranno questa scelta e voteranno sì al referendum. Quello italiano, ha ricordato, è un lungo percorso di leggi elettorali molto spesso cariche di distorsioni che hanno determinato l’allontanamento degli elettori dalla politica. Noi della Lega, ha aggiunto Ennas, non accettiamo lezioni da partiti che fino a qualche giorno fa si insultavano ogni giorno, e preferiamo rivolgerci ai cittadini in modo chiaro per metterli al centro delle scelte democratiche.

Il capogruppo di Leu Daniele Cocco ha aperto il suo intervento dicendo che i sardi non sono né pollitacchinipecore. I sardi, ha detto, si aspettavano dal governo e dal Consiglio regionale cose molto diverse da una proposta di riforma della legge elettorale e mi stupisce la posizione del Psd’Az che da sempre sostiene di voler tutelare la rappresentanza delle minoranze. Io credo che questa mozione non passerà, ha previsto Daniele Cocco, e comunque i polli siamo stati a noi a farla passare in conferenza di capigruppo dato che c’erano all’ordine del giorno questioni più urgenti, o forse no perché con la scelta di discuterla abbiamo smascherato il trucco della maggioranza. Rivolto al presidente Christian Solinas, Daniele Cocco ha auspicato che ponga sui grandi problemi della Sardegna (accantonamenti, pastori, sanità) lo stesso impegno manifestato sulla riforma della legge elettorale.

Il consigliere di Fdi Francesco Mura, premettendo che l’azione politica è importante tanto quanto quella amministrativa, ha criticato con forza la manovra di palazzo che ha portato alla formazione del governo attuale e la volontà di cancellare anni di conquiste dei cittadini che hanno portato all’elezione diretta nei Comuni, nelle Province e nelle Regioni, perché la vocazione maggioritaria deve diventare il segno distintivo delle istituzioni fino all’elezione diretta del presidente della Repubblica. Non si può guardare al proprio orticello, ha concluso, ma occorre guardare oltre per il bene dell’Italia.

Il capogruppo del M5S Desirè Manca ha ricordato che il 4 marzo 2018 il Movimento ha vinto le elezioni col 32% ma, a causa di una pessima legge elettorale, è stato costretto a stipulare un contratto di governo, mettendo gli argomenti concreti prima delle convenienze politiche e nonostante alcune vicende che hanno riguardato esponenti della Lega. Poi abbiamo parlato solo di migranti, ha lamentato, fino a quando il leader della Lega è stato travolto da un moto di onnipotenza violando il contratto che aveva firmato e pensando di poter andare subito ad elezioni, ma il Movimento non fa accordi con forze politiche che non hanno obiettivi e, di fronte alla stessa sbagliatissima legge elettorale, è stato raggiunto un nuovo accordo con altre forze. La nostra attenzione, ha concluso, era e resta sui contenuti che interessano la gente: scuola, sanità, economia, altro che legge elettorale nazionale dimenticandosi perfino di quella regionale.

Il consigliere dell’Udc Giorgio Oppi si è detto meravigliato del fatto che mentre le commissioni del Consiglio non hanno leggi da esaminare noi discutiamo di legge elettorale. La nostra cultura, ha ricordato, è assemblearistica e parlamentare quindi profondamente diversa dal maggioritario come dimostra la storia; quella cultura che ha assicurato la rinascita della Sardegna dopo la seconda guerra mondiale sotto la guida di uomini di grande valore in Italia come nella nostra Regione. Oggi, ha sostenuto, il sistema del parlamento è antidemocratico perché basato sulla figura di un leader mentre noi vogliamo rappresentare il baluardo di quello che fu il primato del ragionamento, della mediazione e dell’apertura alle forze minori, una situazione compatibile con il presente dove, in base ai numeri non vince nessuno e si determina una situazione aperta, anch’essa compatibile con l’attenzione per il proporzionale che noi riaffermiamo.

Il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha confessato il suo imbarazzo per una mozione che arriva dall’esterno, dall’indicazione di un leader politico al quale la maggioranza si è piegato. Gianfranco Ganau ha poi ricordato di essere da sempre contrario al maggioritario che da sempre mortifica la rappresentatività degli elettori da sempre baluardo forte della democrazia e, quanto alle leggi elettorali, non possono essere stravolti dal volere di questo o quel partito che peraltro può decidere anche le liste dei candisti. Nel merito, ha osservato, il sistema proposto accentua queste distorsioni in linea con la richiesta di pieni poteri con precedenti storici non certo edificanti, andando contro una democrazia basata proprio sull’equilibrio dei poteri, ed in definitiva appare profondamente sbagliato far governare chi prende un voto in più perché così il 30% potrebbe governare contro il 70%. Meglio dedicarsi alla riforma della legge elettorale regionale, ha suggerito, perché la Sardegna esprime un forte bisogno di rappresentatività e per questo rivolgo un appello a forze politiche che hanno a cuore questi problemi ed anche all’Udc, a Forza Italia, al Psd’Az.

Ha assunto la presidenza dell’Aula il vice presidente Giovanni Antonio Satta.

Il capogruppo del Psd’Az Franco Mula ha apprezzato tutti gli interventi precedenti, che contengono aspetti positivi a cominciare da quelli riferiti alla revisione legge elettorale ed all’abolizione del voto disgiunto, tutte cose sulle noi abbiamo molte proposte. Tuttavia, ha aggiunto, su altri commenti è necessario un chiarimento perché non accettiamo l’accusa di aver sventolato le bandiere sardiste a Pontida: non c’è niente di anormale perché noi abbiamo la nostra identità e casomai altri sono impresentabili. Io, ha ricordato, sono stato un riformatore e non rinnego il mio passato di quando raccoglievo le firme per il maggioritario e posso assicurare a tutti che nessuno mi telefona per dirmi cosa devo fare e non lo fa nemmeno il presidente. Siamo polli? Credo, ha detto ancora Franco Mula, che lo siano altri e non vedo perché non dovremmo cambiare la legge elettorale che è sbagliata ed il problema è che quando non c’è condivisione, come non c’è con l’attuale governo innaturale, sono gli italiani che si dovrebbero esprimere e non i partiti ad architettare non giochi di palazzo, e ricordo anche che i 5 stelle non hanno vinto le elezioni ma le ha vinte il centro destra come coalizione. Noi qui oggi, ha detto infine, stiamo votando a favore di un esercizio di democrazia, siamo a favore e senza vergognarcene.

Ha quindi preso la parola il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus che ha stigmatizzato la fretta mostrata dalla maggioranza nel presentare la mozione in aula: Non è un argomento di nostra competenza, non ha il carattere d’urgenza e non è stato discusso in Commissione – ha affermato Francesco Agus – eppure ha bruciato i tempi entrando in Aula dopo appena 7 giorni. Oggi ci onora della sua presenza anche il Presidente Solinas, spesso assente in questo consesso. Ciò dimostra come questa Regione abbia assunto il ruolo di vassallo nei confronti di chi vuole utilizzare strumentalmente un argomento contro l’attuale maggioranza di Governo». Un riferimento chiaro al segretario della Lega Matteo Salvini: «Dopo aver perso la poltrona di ministro ha bisogno adesso di 5 Consigli regionali da utilizzare come arma contro la nuova maggioranza. Voi accettate supinamente un’indicazione e vi accingete a votare una mozione che non avete nemmeno letto. Mi ricorda ciò che accadeva nelle sezioni del Partito comunista quando si dibatteva sul capitale di Karl Marx ma in pochi lo avevano letto».

Francesco Agus si è detto poi dispiaciuto per l’assenza di un dibattito vero: « Il tema è interessante e meriterebbe una discussione approfondita. Ogni sistema elettorale ha bisogno di trovare un equilibrio tra  rappresentanza e governabilità. I problemi non nascono dai piccoli partiti, che in questo Consiglio esprimono più della metà dei consiglieri di maggioranza,  ma nei cosiddetti partitoni».

Il capogruppo dei Progressisti ha infine espresso forti dubbi sulla legittimità della mozione: «Tiene in campo un riferimento al sistema proporzionale. Si parla di collegi uninominali con più candidati sapendo che è una contraddizione in termini. La Corte Costituzionale ammette ormai solo quesiti che propongono scenari chiari e compiuti. Questa è una proposta illegittima, nessuno potrà dire di non essere stato avvisato».

Il presidente Michele Pais ha quindi chiesto il parere della Giunta. Il presidente della Regione Christian Solinas ha difeso la decisione di portare in Aula la mozione: «Oggi si è parlato un po’ di tutto. In passato i vostri rappresentanti hanno sostenuto provvedimenti che minavano dalle fondamenta il principio di rappresentanza come il referendum di Matteo Renzi e votato in Parlamento contro il collegio unico per la Sardegna alle Europee, oggi paventate rischi per la democrazia. E’ necessario riportare un po’ di ordine. L’iniziativa non è nata nel backstage di Pontida ma da una riunione di tutti i governatori del centrodestra. Non è nulla di antidemocratico, si propone di utilizzare bene uno strumento previsto dalla Costituzione: dov’è lo scandalo se cinque Consigli regionali propongono un referendum? Oggi non si decide se ci sarà un maggioritario o un proporzionale ma si chiede al popolo italiano di esprimersi»

Solinas ha quindi ringraziato le forze politiche che hanno appoggiato l’iniziativa accusando l’opposizione di utilizzare argomenti strumentali:«Volete dare lezioni dopo aver introdotto le soglie di sbarramento che non  consentono di avere una rappresentanza reale». Rivolto al consigliere Roberto Deriu (Pd) ha aggiunto: «Non sia l’epigono di un’estetica decadente che ha sempre bisogno di un riferimento al passato. Oggi la sfida è tra vecchio e nuovo, voi vi state iscrivendo al partito della conservazione. Citate ex segretari ed ex leader che difendono il vecchio. Noi non siamo il vecchio, io sono anche segretario del Partito Sardo d’Azione, partito di cui spesso si parla senza conoscerne la storia, i sardisti hanno sempre rivendicato il sistema elettorale di altre regioni autonome come il Trentino dove si vota in collegi uninominali. In Scozia c’è un sistema simile che consente allo Scottish National Party di eleggere i suoi deputati. In Sardegna ci sarebbero 17 collegi uninominali con pochi elettori che darebbero anche ai partiti più piccoli la possibilità di eleggere qualcuno».

Subito dopo, il presidente Pais ha dato la parola per la replica al presentatore della mozione, il capogruppo della Lega Dario Giagoni: «Ringrazio tutti i consiglieri e il presidente Solinas che è rimasto nel tema. Ho sentito di tutto – ha detto Giagoni – il centrodestra è compatto. Il tema è stato condiviso con altre 4 regioni italiane, nel rispetto di un articolo della Costituzione. Si è parlato di democrazia, ma è il popolo sovrano che la detiene. Voi del centrosinistra siete perennemente divisi ma appena vedete lo spiraglio di una poltrona improvvisamente vi unite. Siete voi che per cinque anni vi siate calati le braghe davanti al governo nazionale. Il centrosinistra ha creato il disastro. Chiedo rispetto per Roberto Calderoli, se si parla di porcate parliamo di Ats o di continuità territoriale. Quanto ai 5 Stelle ci parlino di Raggi o della situazione di Roma. Vi auguro buon lavoro a livello nazionale qui ci pensiamo noi con un grande condottiero come Christian Solinas».

Il presidente Michele Pais ha quindi messo in votazione gli emendamenti e il testo della mozione per i quali il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau ha chiesto il voto segreto.

Sulle modalità di voto e sull’interpretazione del regolamento si è acceso un piccolo dibattito risolto subito dopo una breve sospensione dell’Aula.

Il presidente Michele Pais ha messo in votazione, a scrutinio segreto, l’emendamento n. 1 (Giagoni, Mula) “Nella parte dispositiva, alla lettera a) del n.1, è soppresso il punto dell’elenco contenente il riferimento all’articolo 81, secondo e terzo comma”, che è stato approvato con 36 voti a favore e 21 contrari. L’Aula ha poi approvato, con 37 voti a favore e 21 contrari, anche l’emendamento 3 (Giagoni, Mula) “Nella parte dispositiva, alla lettera d) del n. 1, è inserito come primo punto dell’elenco il seguente. “- nel titolo, le parole “e plurinominali”,”.

Il presidente Pais ha poi aperto la votazione finale della mozione, che è stata approvata con 37 voti favorevoli e 21 contrari. Successivamente l’Aula ha approvato anche l’ordine del giorno (Giagoni, Mula, Cocciu, Sechi, Cossa, Mura, De Giorgi) “sulla nomina dei delegati del Consiglio regionale ai fini del referendum abrogativo ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione e dell’articolo 29 della legge 25 maggio 1970, n. 352 (Norme sui referendum previsti dalla Costituzione e sulla iniziativa popolare”. Il testo delibera di designare quali delegati effettivo e supplente, il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, e il consigliere regionale Dario Giagoni. L’ordine del giorno prevede inoltre “di dare mandato al presidente del Consiglio regionale di inviare la deliberazione contente la mozione n. 67 e il relativo allegato agli altri Consigli regionali con l’invito ad adottare analoga deliberazione”.

Il presidente Michele Pais ha chiuso la seduta e convocato la conferenza dei capigruppo. Il Consiglio regionale è stato convocato per il primo ottobre per la Seduta statutaria.

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Orrolese e Valledoria sono le finaliste della Coppa Italia di Promozione regionale. Si sono qualificate espugnando i campi del Carbonia e del Fonni e si affronteranno in finale unica giovedì 25 aprile sul campo del Centro federale di Sa Rodia, a Oristano.

Orrolese e Valledoria hanno capovolto i pronostici della vigilia che davano per favorite Carbonia e Fonni, dopo i pareggi delle gare d’andata, disputate sette giorni fa, con l’identico punteggio di 1 a 1.

La sorpresa più grande è maturata al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, dove la squadra di Nunzio Falco ha battuto quella di Fabio Piras con il netto punteggio di 3 a 0. Dopo un buon avvio del Carbonia che ha avuto una grande occasione con Nicola Lazzaro, sulla cui conclusione ha compiuto una prodezza il portiere dell’Orrolese, e s’è visto annullare un goal di Momo Konatè per posizione irregolare di fuorigioco, al 13′ il brasiliano Rodrigo Nascimento Carvalho (12 goal in campionato)  ha sbloccato il risultato, con un gran calcio di punizione da circa 30 metri che ha sorpreso Daniele Bove, rimasto quasi immobile, alla sua destra, sotto l’incrocio dei pali. Il Carbonia ha fatto fatica ed il primo tempo si è concluso sull’1 a 0.

Nel secondo tempo Fabio Piras ha inserito Giacomo Sanna al posto di Momo Konatè. L’arbitro, Francesco Mulargia di Cagliari, ha annullato un secondo goal al Carbonia, realizzato da Nicola Lazzaro ancora in posizione di fuorigioco. Nel finale il Carbonia ha cercato di aumentare la pressione ma in contropiede l’Orrolese ha trovato il secondo goal con Davide Vitellaro, approfittando di una distrazione della difesa biancoblu e la partita, a quel punto, non ha avuto più storia. In pieno recupero, Daniele Bove ha perso palla sulla trequarti in un contrasto con Rodrigo Nascimento Carvalho che si è involato da solo, vanamente inseguito da Christian Mameli, ed ha realizzato il terzo goal. Daniele Bove ha protestato animatamente, mostrando un taglio riportato al labbro superiore nello scontro con l’attaccante brasiliano, ma l’arbitro ha convalidato.

Nell’altra semifinale, il Valledoria ha espugnato il campo del Fonni con il punteggio di 2 a 1, con reti di Luca Milia e Mario Abozzi, per il Fonni ha segnato il momentaneo 1 a 1 Giovanni Cadau.

Il Carbonia deve ora concentrarsi sul campionato, per le ultime tre partite della stagione regolare, prima della Coppa Primavera.

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Il Carbonia scende in campo alle 17.00, al Comunale “Carlo Zoboli”, contro l’Orrolese, per la semifinale di ritorno della Coppa Italia di Promozione (dirige Francesco Mulargia di Cagliari, assistenti di linea Michel Melis e Valeria Spizuoco di Cagliari). Si parte dall’1 a 1 dell’andata, maturato sette giorni fa, con i goal di Nicola Lazzaro e Matteo Stochino.

Le due squadre si affrontano per la terza volta dall’inizio della stagione, in quanto all’ultima giornata del girone d’andata, in campionato, il Carbonia ha espugnato il campo dell’Orrolese con un goal di Giacomo Sanna e le due squadre si affronteranno ancora a Carbonia, il 5 maggio, per l’ultima giornata del girone di ritorno.

Dalle 16.00, sono in campo le altre due semifinaliste, a Fonni, Fonni e Valledoria (dirige Alberto Enrico Argiolas di Cagliari, assistenti di linea Giacomo Sanna di Cagliari e Marco Fara di Oristano). Al momento il Valledoria è in vantaggio per 1 a 0. All’andata, sette giorni fa, la prima sfida terminò in parità, 1 a 1.

La finalissima della Coppa Italia è in programma giovedì 25 aprile, sul campo del Centro Federale di Sa Rodia, a Oristano.

Il Carbonia, sullo stesso campo, è stato protagonista di due finali delle ultime tre edizioni e in entrambe le occasioni si è arresa solo ai calci di rigore, nel 2016 contro il Bosa, lo scorso anno contro la Dorgalese.

 

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Sono in programma questo pomeriggio le partite di andata delle semifinali della Coppa Italia di Promozione regionale 2018/2019. Alle 15.00 scenderanno in campo Valledoria e Fonni, alle 17.00, a Orroli, Orrolese e Carbonia (dirige Federico Isu di Cagliari, assistenti di linea Luca Mocci e Francesco Serusi di Oristano). Le partite di ritorno sono in programma mercoledì prossimo, 3 aprile, a campi invertiti (Fonni-Valledoria alle 16.00, Carbonia-Orrolese alle 17.00).

Il tecnico del Carbonia, Fabio Piras, recupera Nicola Serra e Momo Cosa, fuori per squalifica tre giorni fa nella vittoriosa partita di  campionato contro il Sant’Elena, mentre non è disponibile Giacomo Sanna, che ha scontato una giornata di squalifica in campionato, fermato da un attacco influenzale. Non ci sarà Marco Foddi, ripresosi da un infortunio ma squalificato in Coppa Italia.

Il Carbonia vuole fortemente la finale e poi la conquista della Coppa Italia, manifestazione nella quale è da anni protagonista assoluta e sfortunata, battuta due volte ai rigori nelle ultime tre edizioni (nel 2016 dal Bosa, 1 a 1 dopo 120′; nel 2018 dalla Dorgalese, 3 a 3 al 120′) ed una terza volta, sempre ai rigori, quando militava in Eccellenza, a Nuoro, dal Porto Torres (1 a 1 al 120′). In tutte e tre le finali, il Carbonia segnò per primo (un anno fa con il doppio vantaggio di 2 a 0 e 3 a 1 già nel primo tempo) e venne raggiunto nei tempi regolamentari.

L’unico superstite di tutte e tre le finali (nel 2010 sotto la guida tecnica di Graziano Mannu, nel 2016 e 2018 con Andrea Marongiu) è il portierone biancoblu Daniele Bove, capitano della squadra.

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10218992185183518/

Il Carbonia, privo di 7 titolari, tra infortuni e squalifiche, contro il Sant’Elena prima ha tremato, subendo un goal nel primo tempo, chiuso sullo 0 a 1; poi, nella ripresa, ha capovolto il risultato, rifilando una “manita” alla squadra quartese: 5 a 1 (tripletta di Nicola Lazzaro – uno su rigore – e goal di Fabrizio Casu e Niccolò Agostinelli).

Fabio Piras, costretto a rinunciare a Nicola Boi, Momo Cosa, Marco Foddi, Fabio Mastino, Nicola Serra, Giacomo Sanna ed Andrea Bove, ha iscritto a referto 13 fuoriquota su 18. La squadra nel rimo tempo ha sofferto, ha subito un goal su una disattenzione difensiva al 7′ e non è riuscita a costruire concrete occasioni da goal per tutto il primo tempo. Nella ripresa è cambiato tutto dopo il pari di Nicola Lazzaro, arrivato su calcio di rigore. Lo stesso attaccante carlofortino ha raddoppiato di lì a poco ed il Sant’Elena ha sciupato un calcio di rigore con il giovane senegalese Abdolulaye Mboup che ha messo a lato, alla destra di Daniele Bove, che, comunque, è sembrato in grado di intervenire qualora il pallone fosse stato indirizzato nello specchio della porta. A quel punto il Carbonia ha dilagato, andando in goal altre tre volte, nell’ordine con Fabrizio Casu, liberatosi in area in posizione di sospetto fuorigioco; Niccolò Agostinelli, abile a superare con un pallonetto dalla lunghissima distanza il portiere quartese; e, infine, ancora Nicola Lazzaro, su un delizioso assist di Momo Konatè, bravo a liberarsi sulla fascia destra e a mettere in mezzo un pallone che chiedeva solo di essere depositato in rate da pochi passi.

Il Carbonia è tornato così al successo, dopo la sconfitta di Iglesias, a tre giorni dalla gara di andata delle semifinali di Coppa Italia, in programma mercoledì 27 marzo ad Orroli. Nell’altra semifinale, si affronteranno Fonni e Valledoria.

Una doppietta di Samuele Curreli, capocannoniere del campionato con 16 reti in 15 partite, ha affondato la corazzata della capolista San Marco Assemini ’80 che ora, scavalcata in vetta dal La Palma Monte Urpinu (vittoriosa 2 a 0 sul Seulo 2010), a quattro giornate dalla fine della stagione regolare, vede messa fortemente in pericolo la promozione diretta in Eccellenza regionale!

La Monteponi si conferma la squadra più in forma del girone, insieme al La Palma Monte Urpinu, ed ora punta apertamente al quarto posto, per il quale è in competizione soprattutto con il Villamassargia. Il testa a testa potrebbe essere deciso dall’esito del confronto diretto, in programma il 5 maggio, a Villamassargia, Prima del derby, si giocheranno tre giornate, con il seguente calendario: Monteponi-Carloforte e Sant’Elena.Villamassargia; Villamassargia-Arborea e Idolo-Monteponi; e, infine, Monteponi-Villasor e Seulo 2010-Villamassargia.

Il Villamassargia, intanto, oggi ha risposto all’impresa della Monteponi rifilando una “manita” al Gonnosfanadiga, battuto 5 a 2 (goal di Michele Milia, Mauro Corona, Giacomo Caddeo e doppietta di Davide Piras), ed ha conservato così il quarto posto in classifica con un punto di vantaggio sulla Monteponi.

Il Carloforte, pur se già retrocesso, s’è battuto con orgoglio nel match casalingo con l’Andromeda, ma alla fine ha dovuto arrendersi e la sua classifica resta ferma malinconicamente a quota 6 punti.

Sugli altri campi, l’Idolo ha battuto l’Arborea 2 a 1, il Villasor ha avuto la meglio sul Selargius 1 a 0, mentre è finita in parità, 2 a 2, Orrolese-Vecchio Borgo Sant’Elia.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, il Cortoghiana ha compiuto l’impresa di battere la capolista Villacidrese, con un goal di Nicola Cossu, ed ha così rafforzato il suo terzo posto in classifica, a quattro punti dalla Freccia Parte Montis che ha regolato il Circolo Ricreativo Arborea con il punteggio di 2 a 0, che a sua volta s’è avvicinata alla vetta, ora distante cinque punti.

E’ tornata alla vittoria la Fermassenti che ha rifilato un tennistico 6 a 1 al Gergei (tripletta di Michele Melis e goal di Alessandro Ciccu, Keita ed Alessandro Cosa), sempre quarta, a due lunghezze dal Cortoghiana, insieme all’Atletico Narcao, che ha vinto 4 a 3 il match casalingo con la Virtus Villamar (doppiette di Fabio Tinti e Michele Foglia); impresa esterna dell’Atletico Villaperuccio sul campo dell’Oristanese, 1 a 0, con goal di Michele Manca; ancora una sconfitta, 3 a 1 sul campo della Gioventù Sportiva Samassi, e classifica sempre più precaria, per l’Isola di Sant’Antioco, terz’ultima con 19 punti.

Sugli altri campi, 2 a 2 tra Seui Arcueri ed Atletico Sanluri, vittoria della Tharros a Sadali per 2 a 1 e, infine, vittoria dal punteggio tennistico per la Libertas Barumini, 6 a 0, sul Villanovafranca,

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Archiviata la negativa prestazione fornita nel derby di Iglesias, il Carbonia torna al Comunale “Carlo Zoboli” per riprendere il cammino verso la Coppa Primavera. L’avversario è il Sant’Elena (dirige Giuseppe Puddu di Oristano, assistenti di linea Andrea Papalini di Nuoro e Valeria Spizuoco di Cagliari), una delle squadre che sono riuscite a battere i ragazzi di Fabio Piras (le altre sono San Marco Assemini ’80 e Monteponi), 2 a 1, con Christian Cacciuto che sciupò un rigore ad una manciata di minuti dal fischio finale. Il tecnico biancoblu è alle prese con le assenze di Nicola Serra, Giacomo Sanna e Momo Cosa, squalificati dopo il derby di domenica scorsa.

Sul campo della capolista San Marco Assemini ’80, nuovo esame di maturità per la Monteponi di Andrea Marongiu (dirige Federico Isu di Cagliari, assistenti di linea Filippo Noschese ed Alessandra Usai di Oristano), battuta all’andata ma da allora capace di viaggiare ad un ritmo superiore a quello della capolista, 34 punti contro 32.

Il Villamassargia torna sul proprio campo per ospitare il Gonnosfanadiga (dirige Eleonora Pili di Cagliari, assistenti di linea Matteo Laconi ed Alessandro Matta di Cagliari) e per difendere il quarto posto. Il Carloforte, infine, già retrocesso matematicamente, ospita l’Andromeda (dirige Giuseppe Cozzolino di Oristano, assistenti di linea Martino Fadda di Carbonia e Flavio Pisu di Oristano).

Completano il programma dell’11ª giornata del girone di ritorno, le partite Idolo-Arborea, La Palma Monte Urpinu-Seulo 2010, Orrolese-Vecchio Borgo Sant’Elia e Villasor-Selargius.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, giunto alla decima giornata del girone di ritorno, la capolista Villacidrese gioca a Cortoghiana, formazione terza in classifica, oggi distanziata di 12 punti dalla vetta. L’Atletico Narcao e la Fermassenti, quarte in classifica due punti dietro il Cortoghiana, giocano entrambe in casa, rispettivamente con la Virtus Villamar ed il Gergei. La vicecapolista Freccia Parte Montis ospita il Circolo Ricreativo Arborea, l’Atletico Villaperuccio rende visita all’Oristanese e l’Isola di Sant’Antioco, assetata di punti per la salvezza, gioca sul difficile campo della Gioventù Sportiva Samassi.

Completano il programma della giornata, le partite Seui Arcueri-Atletico Sanluri, Sadali-Tharros e Libertas Barumini-Villanovafranca.

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La più bella Monteponi, ha battuto nettamente il più brutto Carbonia, nel quarto ed ultimo derby della stagione, disputato questo pomeriggio allo stadio Monteponi di Iglesias. Il risultato non poteva che essere favorevole alla squadra di Andrea Marongiu che, dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato (nel corso del quale ha Monteponi ha tenuto più a lungo il controllo del gioco ma il Carbonia ha avuto le due occasioni da rete più clamorose), sbloccato da una prodezza di Samuele Curreli al 45′, ha letteralmente dominato nella ripresa, andando a segno altre due volte, sfiorando almeno altre due reti, evitate da Daniele Bove, e subendo un goal solo nel finale, su una prodezza balistica dell’ex Giacomo Sanna.

La Monteponi oggi è un’altra squadra rispetto a quella che subì 8 goal in due partite nel secondo turno di Coppa Italia, ma anche rispetto a quella che pure aveva pareggiato a Carbonia a metà novembre, alla seconda di Andrea Marongiu in panchina, quando la società non aveva ancora rifatto l’organico. E’ una squadra competitiva che può tenere testa alle tre grandi del girone, come ha dimostrato oggi con il Carbonia, come aveva fatto due settimane fa con il La Palma, pur perdendo 3 a 2 in casa, e come cercherà di fare domenica prossima sul campo della capolista San Marco Assemini ’80. Ed è una squadra che ha il giocatore forse più decisivo, quel Samuele Curreli capocannoniere del campionato che da quando è tornato a Iglesias viaggia alla straordinaria media di 1 goal a partita ed anche oggi è stato determinante con un’invenzione a pochi secondi dallo scoccare del 45′.

Il Carbonia non perdeva dalla sconfitta casalinga con la capolista San Marco Assemini ’80 (13 gennaio) e nelle ultime sette giornate aveva collezionato cinque vittorie e due pareggi. Oggi la squadra è apparsa irriconoscibile per l’intero secondo tempo, mostrando anche tanto nervosismo che è costato l’espulsione di Nicola Serra (la seconda dal suo ritorno al Carbonia) e diverse ammonizioni che porteranno in settimana ben tre squalifiche allo stesso Nicola Serra e a Giacomo Sanna e Momo Cosa, entrambi ammoniti e già diffidati. Non giocheranno la prossima partita interna con il Sant’Elena (la terza squadra che quest’anno ha battuto il Carbonia).

Con la vittoria odierna, la Monteponi s’è portata ad un solo punto al quarto posto, occupato dal Villamassargia, battuto di misura sul campo dell’Andromeda, a Siurgus Donigala, 2 a 1 (il goal del Villamassargia è stato realizzato da Michel Milia), insieme al Selargius che ha superato di misura l’Orrolese, per 2 a 1, scavalcandola in classifica. Il Carbonia resta saldamente al terzo posto, con 50 punti, 12 di vantaggio sulla quarta posizione, ma ora più lontana dalle prime due, perché hanno vinto sia la capolista San Marco Assemini ’80, 4 a 3 a Seulo, sia il La Palma Monte Urpinu, 2 a 1 sul campo del Vecchio Borgo Sant’Elia, rispettivamente a +9 e +8 sulla squadra di Fabio Piras. Il Carloforte, già retrocesso, ha perso 3 a 0 ad Arborea.

Sugli altri campi, il Sant’Elena Quartu ha battuto l’Idolo per 3 a 0 ed il Gonnosfanadiga ha pareggiato 1 a 1 con il Villasor.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, continua la marcia della capolista Villacidrese, vittoriosa per 2 a 1 a Villaperuccio, mentre ha perso, a sorpresa, la prima inseguitrice, la Freccia Parte Montis, la squadra più in forma del girone di ritorno, battuta nettamente sul campo dell’Atletico Sanluri, per 3 a 1. Ha pareggiato a Sadali il Cortoghiana, con un pirotecnico 4 a 4 (tripletta di Pinna), mentre la Fermassenti ha perso ancora, sul campo del Circolo Ricreativo Arborea, per 2 a 1, ed è stata agganciata al quarto posto dall’Atletico Narcao che ha vinto il derby di Sant’Antioco con un punteggio insolito: 7 a 3 (quaterna di Michele Foglia).

In una giornata molto ricca di goal (complessivamente 39 in 9 partite, alla media di 4,33 a partita), la Libertas Barumini ha espugnato il campo della Tharros con il punteggio di 4 a 2; la Gioventù Sportiva Samassi ha vinto 3 a 0 a Gergei; il Seui Arcueri ha vinto 1 a 0 a Villanovafranca e la Virtus Villamar s’è imposta con lo stesso punteggio nel match casalingo con l’Oristanese.

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E’ il grande giorno del derby Monteponi-Carbonia. Alle 15.00, sul manto erboso del “mitico” stadio Monteponi di Iglesias, va in scena una sfida che ha scritto centinaia di pagine gloriose del calcio sardo. Dirige Paolo Carta di Oristano, assistenti di linea Martino Fadda e Giovanni Meloni del comitato di Carbonia). E’ la quarta volta che le due massime espressioni del calcio del Sulcis Iglesiente si affrontano dall’inizio della stagione, tra Coppa Italia e campionato, la prima che alla vigilia non ha un favorito, per la conferma della competitività della squadra di Fabio Piras, protagonista ai vertici dall’inizio della stagione, e la crescita di quella di Andrea Marongiu, che sotto la nuova guida tecnica e con un organico completamente rivoluzionato rispetto all’inizio al mercato di riparazione dello scorso dicembre, è passata da “cenerentola” ultima in classifica a protagonista alle spalle delle prime che si stanno giocando la promozione in Eccellenza regionale.

I due derby di Coppa Italia, lo scorso autunno, non ebbero storia, perché troppo grande era il divario tecnico tra le due squadre, a favore del Carbonia, che si impose nella gara d’andata al Monteponi, per 4 a 2, e in maniera ancora più netta al ritorno, per 4 a 0. Il derby di campionato del girone d’andata, invece, seconda partita della nuova gestione tecnica dell’ex Andrea Marongiu, nonostante alla vigilia vedesse nettamente favorito il Carbonia con la squadra rossoblu ancora in fase di ricostruzione sul mercato, terminò in parità, 1 a 1, con il Carbonia in vantaggio già all’11 con un gran goal di Marco Foddi, raggiunto nel finale da un calcio di rigore di Diego Flumini.

Il Carbonia è terzo in classifica, a 6 punti dalla capolista San Marco Assemini ’80 e a 5 dal La Palma Monte Urpinu. Se vuole tenere ancora viva la speranza di riagganciare la vetta, a sei giornate dalla fine della stagione regolare, deve assolutamente vincere, dopo la grande occasione mancata sette giorni fa nel match casalingo con l’Andromeda, nel quale è stato raggiunto sul pari al 94′!

La Monteponi, ormai virtualmente salva (alla vigilia del derby d’andata era ultima con 2 punti in nove giornate, e da allora ne ha messo insieme 32 in un girone di 15 partite, viaggiando alla media di 2,13 punti a partita, terza nella classifica parziale, dietro al La Palma Monte Urpinu (36 punti in 15 partite, San Marco Assemini ’80 con 33 ed 1 punto davanti al Carbonia che ne ha collezionato 31).

La giornata propone la trasferta della San Marco Assemini ’80 a Seulo ed il derby cittadino per il La Palma Monte Urpinu, sul campo del Vecchio Borgo Sant’Elia.

Il Villamassargia gioca sul difficile campo dell’Andromeda (reduce dal pari di Carbonia), a Siurgus Donigala (dirige Andrea Senes di Cagliari, assistenti di linea Paolo Manca di Cagliari e Mauro Biagini di Oristano, fermamente intenzionato a conquistare i punti necessari a difendere il quarto posto dagli assalti di Orrolese, Arborea, Selargius e Monteponi, le prime due lontane 3 punti, le altre due, 4 punti.

Il Carloforte, ormai retrocesso in Prima Categoria, gioca sul difficile campo dell’Arborea (dirige Francesco Marcato di Cagliari, assistenti di linea Marco Fara di Oristano e Luca Staffieri di Olbia), formazione reduce dall’impresa compiuta sette giorni fa sul campo della capolista San Marco Assemini ’80.

Completano il programma della decima giornata del girone di ritorno, le partite Sant’Elena Quartu-Idolo, Selargius.Orrolese e Gonnosfanadiga-Villasor.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, arrivato alla nona giornata del girone di ritorno, la capolista Villacidrese gioca sul campo dell’Atletico Villaperuccio, mentre la prima inseguitrice Freccia Parte Montis (l’unica ancora in grado di insidiarne il primo posto alla fine del campionato), gioca sul campo dell’Atletico Sanluri. Il Cortoghiana cerca una conferma a Sadali, dopo aver interrotto domenica scorsa la serie negativa che gli ha fatto perdere contatto dalla vetta della classifica, mentre la Fermassenti che invece è ancora in difficoltà ed è scivolata al quarto posto, gioca sul campo del Circolo Ricreativo Arborea.

L’Atletico Narcao, la squadra sulcitana più in forma, oggi quinta in classifica, gioca il derby sul campo dell’Isola di Sant’Antioco, formazione assetata di punti per allontanarsi dalla zona retrocessione.

Completano il programma della giornata, le partite Gergei-Gioventù Sprtiva Samassi, Tharros-Libertas Barumini, Virtus Villamar-Oristanese e Villanovafranca-Seui Arcueri.

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Nella giornata in cui la capolista San Marco Assemini ’80 è caduta in casa con l’Arborea (1 a 3) e la vicecapolista La Palma Monte Urpinu non è andata al di là dell’1 a 1 nel match casalingo con il Sant’Elena Quartu, il Carbonia ha perso la grande occasione per avvicinare la vetta della classifica e riaprire i giochi anche per la prima posizione che vale la promozione diretta in Eccellenza regionale, facendosi raggiungere sul 2 a 2 dall’Andromeda al 94′ per una grave leggerezza difensiva. La squadra ospite ha guadagnato un calcio di punizione all’altezza dei 20 metri, i giocatori del Carbonia anziché controllare il pallone sul punto di battuta si sono attardati a protestare con l’arbitro per la concessione del calcio di punizione, l’Andromeda ne ha approfittato calciando astutamente verso un uomo liberatosi in area che ha beffato l’incolpevole Daniele Bove.

Il rammarico è grande, perché il Carbonia, dopo aver iniziato male la partita, subendo un goal in avvio, andato al riposo in svantaggio, nella ripresa è stato bravo a ribaltare il risultato, con una doppietta dello scatenato Giacomo Sanna. Ed ha poi sfiorato più volte anche il terzo goal, senza però riuscire a chiudere la partita, ed alla fine ha sciupato tutto con la distrazione difensiva già descritta. Con i due goal subiti oggi, la difesa biancoblu sale a quota tre nelle ultime due partite, un bilancio in netto contrasto con quello delle precedenti 21 partite, nelle quali aveva subito complessivamente 9 reti.

La giornata è stata positiva per la Monteponi, tornata al successo sul campo dell’Orrolese, con un goal di Andrea Garau, e salita a quota 34 punti, sempre all’ottavo posto, perché hanno vinto anche l’Arborea e il Selargius, corsaro a Villamassargia. Per la squadra di Giampaolo Murru si tratta dell’ottava sconfitta stagionale, terza casalinga. Il Carloforte ha perso di misura in casa, 1 a 0, con il Villasor.

Sugli altri, l’Idolo ha travolto il Gonnosfanadiga, 4 a 0, mentre Vecchio Borgo Sant’Elia e Seulo 2010 hanno pareggiato 2 a 2.

Domenica prossima il calendario proporrà il derbyssimo del Sulcis Iglesiente, tra Monteponi e Carbonia.

Nel girone B del campionato di Prima Categoria, continua inarrestabile la marcia della capolista Villacidrese, impostasi per 3 a 0 sulla Virtus Villamar, così come quella della prima inseguitrice Freccia Parte Montis, che ha rifilato un 4 a 0 al Villanovafranca. La Freccia Parte Montis aveva iniziato male il campionato, con 5 punti nelle prime 6 giornate, quando la Villacidrese era al comando della classifica on 16 punti; da allora ha fatto ampiamente meglio di tutti, con 47 punti in 19 partite, recuperando 6 punti sulla Villacidrese e molti di più rispetto a tutte le altre squadre di vertice.

Continua la serie negativa della Fermassenti, piegata in casa per 2 a 1 dall’Atletico Sanluri e scavalcata dal Cortoghiana che, viceversa, ha interrotto la sua serie negativa, aggiudicandosi di misura il derby con l’Atletico Villaperuccio per 1 a 0. Continua l’ascesa dell’Atletico Narcao che, impostosi sul Gergei per  2 a 1, è ora al quinto posto con 43 punti, a 4 lunghezze dal Cortoghiana e a tre dalla Fermssenti. Nuova sconfitta per l’Isola di Sant’Antioco, 1 a 0 sul campo dell’Oristanese.

Sugli altri campi, 2 a 2 tra Gioventù Sportiva Samassi e Circolo Ricreativo Arborea, 0 a 0 tra Seui Arcueri e Tharros, infine, largo successo della Libertas Barumini sul Sadali, per 4 a 1.

Nelle foto la sequenza del secondo goal di Giacomo Sanna che aveva portato in vantaggio il Carbonia per 2 a 1 sull’Andromeda.

Allegata l’intervista all’allenatore del Carbonia, Fabio Piras.

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