22 November, 2024
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Maurizio Lastrico (foto di Alessandro Loddi)

Volata finale, a Villacidro, per la settimana culturale del trentesimo Premio “Giuseppe Dessì”. In attesa della serata di domenica (20 settembre), nella quale saranno annunciati e premiati i vincitori del concorso letterario, anche oggi propone un fitto carnet di appuntamenti.

Mentre in mattinata, dalle 10.00 al Mulino Cadoni, prosegue il laboratorio per bambini dell’associazione InCoro, nel tardo pomeriggio c’è il consueto spazio dedicato agli incontri con gli autori (che, per ragioni logistiche, si trasferisce da piazza Zampillo al cortile di Casa Dessì).

Alle 18.00, Giuseppe Langella, a colloquio con Duilio Caocci, presenta il suo libro “Reliquario della grande tribolazione” (Interlinea). Nel volume storico-letterario dello scrittore e italianista marchigiano è evocata la vita quotidiana dei soldati della Grande Guerra, costretti nell’angustia delle trincee, fra reticolati e cunicoli, a partire proprio da queste esili tracce, dolorose reliquie di una via crucis di angosce, disagi e pazienza, nella quale poteva essere “clemenza / morire in un fulgore, / neanche il tempo di dire ‘muoio'”.

Alle 19.00 fa ingresso nel salotto letterario del Premio DessìTeresa De Sio; intervistata dal giornalista Giacomo Serreli, la cantante e musicista partenopea presenta la sua seconda fatica letteraria edita da Einaudi, il romanzo “L’Attentissima”: la conquista della propria identità attraverso una lotta dolorosa e ostinata unisce, in un’unica, vorticosa vicenda, la storia di Karmen, violoncellista affermata, e quella di Domenico, un adolescente costretto a vivere tra i palazzoni di un quartiere anonimo alle porte di Napoli.

Alle 21.30 sul palcoscenico di Casa Dessì riflettori puntati su Maurizio Lastrico. L’attore genovese, dal 2010 in forza nella scuderia di comici della trasmissione televisiva Zelig, è di scena con il recital “Quello che parla strano”: narratore di storie condensate, in cui la sintesi e l’omissione generano un gioco comico di grande impatto, attraverso i suoi celebri endecasillabi “danteschi”, che mescolano il tono alto e quello basso, Maurizio Lastrico ripercorre il meglio del suo repertorio, raccontando con ironia incidenti quotidiani, una sfortuna che incombe, un caos che gode nel distruggere i rari momenti di tranquillità della vita.

 Sabato (19 settembre), la penultima giornata del cartellone di eventi a cornice del Premio Dessì prende il via alle 10 all’Auditorium Santa Barbara con “Mariposas”, una tavola rotonda in ricordo di Sergio Atzeni, a vent’anni dalla sua prematura scomparsa. Intervengono gli italianisti Giuseppe Marci e Gigliola Sulis e il semiologo Franciscu Sedda, coordinati da Paolo Lusci e l’attore Giacomo Casti con la lettura di alcuni brani tratti dalle opere dello scrittore cagliaritano. Alle 17 si apre una nuova finestra sulla letteratura per ragazzi nella conversazione con Mara Durante e Stefano Bordiglioni; titolo: “… nell’inedito Altrove dei libri per bambini. Il gioco della fantasia”. La sede dell’incontro è trasferita dal Mulino Cadoni a piazza Zampillo, dove alle 19.00 arriva Vinicio Capossela. Intervistato da Natascha Lusenti, il poliedrico artista, da venticinque anni tra i protagonisti del panorama cantautorale italiano, presenta il suo ultimo romanzo edito da Feltrinelli, “Il paese dei coppoloni”. La chiusura della serata, alle 21.30 nel cortile di Casa Dessì, vede nuovamente alla ribalta Teresa De Sio, stavolta impegnata in un reading tra musica e parole tratto dalle pagine del suo romanzo “L’Attentissima”. L’accompagna sul palcoscenico il musicista, giornalista e conduttore radiofonico di Radio3 Valerio Corzani.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero e gratuito.

Gianluca Medas e Andrea Congia - Foto di Valentino Congia

Inizia lunedì 28 luglio nell’ex caserma dei carabinieri di via Roma 30, a Quartu Sant’Elena, il #Festival della Storia 2014, manifestazione organizzata dall’associazione #Figli d’Arte Medas e incentrata quest’anno sull’evoluzione del concetto di Amore nei secoli, dall’età antica a quella contemporanea. L’evento è inserito all’interno nella programmazione di Quartu colora l’Estate 2014.

Il programma della prima giornata si apre alle ore 19:30 con la conferenza L’Amore nell’Antichità. Il dibattito, animato dalla conversazione tra Simonetta Angiolillo, ordinario di archeologia e storia dell’arte greca e romana all’Università di Cagliari, e Giacomo Serreli, giornalista dell’emittente televisiva Videolina, sarà intervallato dalle letture tratte dai miti dell’età classica a cura di Noemi Medas, attrice e figlia d’arte, con il sottofondo musicale del chitarrista Andrea Congia. Alle ore 21:00 spazio al teatro con lo spettacolo La Grande Madre – Contus e Cantus dall’Isola, narrazione con canti e musiche scritta e interpretata dall’attore Gianluca Medas con l’accompagnamento della Grande Madre Band, ensemble guidato da Andrea Congia (chitarra classica) che si avvale dei contributi di Jonathan Della Marianna (strumenti tradizionali sardi), Marco Loddo (basso elettrico) e Roberto Matzuzzi (batteria/percussioni). Prevista inoltre la partecipazione straordinaria del gruppo Cuncordia a Launeddas. La rappresentazione costituisce un viaggio nella narrativa, nella poesia e nella tradizione sarda per esplorare, tra memoria, identità e nostalgia, il cuore della madre che ognuno di noi, per quanto lontano, non può mai dimenticare: la Sardegna.

L’Amore Oggi sarà invece il tema di martedì 29 luglio, seconda e ultima giornata del Festival: alle ore 19:30 la conferenza, alle 21:00 la pièce Il Disertore, tratta dal romanzo di Giuseppe Dessì.

Ideato e diretto da Gianluca Medas, prodotto e organizzato dall’associazione Figli d’Arte Medas, il #Festival della Storia nasce con la volontà di avvicinare il pubblico alle tematiche storiche e scientifiche, senza banalizzare i contenuti ma veicolando quest’ultimi anche attraverso le attività di spettacolo.

Gianluca Medas e Andrea Congia - Foto di Valentino Congia 2014-07-28+29 Quartu Festival della Storia Locandina

“Dal Racconto dell’Amore all’Amore per il Racconto”: è questo il titolo del “#Festival della Storia 2014”, la manifestazione organizzata dall’Associazione Figli d’Arte che si terrà lunedì 28 e martedì 29 luglio nel cortile dell’Ex Caserma dei Carabinieri di via Roma 30, a Quartu Sant’Elena. Giunta all’ottava edizione, il Festival quest’anno ripercorrerà cambiamenti ed evoluzioni che hanno trasformato il concetto di Amore nei secoli: dall’età antica a quella contemporanea, un viaggio tra archeologia e mitologia, tra norme e comportamenti di epoche ormai lontane ed il fugace e frammentario turbinio comunicativo dei frettolosi giorni nostri. L’evento è inserito all’interno nella programmazione di Quartu colora l’Estate 2014.

Secondo l’ormai consueto format, caratterizzato da conferenze e spettacoli teatrali, il programma è articolato in due giornate. Si parte lunedì 28 luglio alle 19.30 con l’incontro dal titolo “L’Amore nell’Antichità”: il dibattito, tenuto dall’archeologa Simonetta Angiolillo e dal giornalista Giacomo Serreli, sarà impreziosito dalle letture di Noemi Medas, attrice e figlia d’arte; a seguire, alle 21.00 lo spettacolo La Grande Madre – Contus e Cantus dall’Isola, narrazione con canti e musiche scritta e interpretata dall’attore Gianluca Medas con l’accompagnamento della Grande Madre Band, ensemble guidato da Andrea Congia (chitarra classica) che si avvale dei contributi di Jonathan Della Marianna (strumenti tradizionali sardi), Marco Loddo (basso elettrico) e Roberto Matzuzzi (batteria/percussioni). Prevista inoltre la partecipazione straordinaria del gruppo Cuncordia a Launeddas. L’“Amore Oggi” sarà invece il tema di martedì 29 luglio, seconda e ultima giornata del Festival: alle 19.30 la conferenza con l’antropologa Alessandra Guigoni, la giornalista Manuela Vacca e le letture di Gianluca Medas; alle 21.00 spazio al teatro con la pièce “Il Disertore“, tratta dal romanzo di Giuseppe Dessì. In scena Gianluca Medas, Andrea Congia e la formazione etnofolk Su Cuntzertu Antigu composta da Myriam Costeri (organetto diatonico/pipiolu), Martina Chillotti (triangolo) e Silvia Mascia (tumbarinu).

Ideato e diretto da Gianluca Medas, prodotto e organizzato dall’Associazione Figli d’Arte Medas, il #Festival della Storia nasce con la volontà di avvicinare il pubblico alle tematiche storiche e scientifiche, senza banalizzare i contenuti ma veicolando quest’ultimi anche attraverso le attività di spettacolo. Tante le tematiche affrontate nelle precedenti edizioni: dalla figura della donna al triennio rivoluzionario sardo, giungendo fino alle riflessioni sulla fine del mondo e sull’identità. Denominatore comune l’obiettivo di divulgare la conoscenza con una programmazione originale capace di coniugare informazione e spettacolo in una prospettiva interdisciplinare.