18 July, 2024
HomePosts Tagged "Giampaolo Cirronis" (Page 25)

[bing_translator]

E’ iniziata sul manto erboso dello Stadio Comunale “Carlo Zoboli”, sotto la guida del nuovo tecnico Marco Mariotti, la preparazione del Carbonia in vista della stagione 2020/2021 in serie D. Alla convocazione hanno risposto quasi tutti i nuovi (Marco Piredda, dopo la firma sul contratto che lo lega al Carbonia si unirà al gruppo nei prossimi giorni) ma il gruppo è destinato a crescere nei prossimi giorni, perché le operazioni di mercato non sono state ancora concluse (il direttore sportivo Andrea Colombino, presente al raduno, sta lavorando ancora su vari fronti) ed è previsto il completamento dell’organico con alcuni giovani fuoriquota che nel corso della stagione matureranno nella formazione juniores.

E’ già al competo lo staff tecnico. Marco Mariotti sarà affiancato dall’allenatore in seconda Gianni Maricca (la sua è una delle poche conferme rispetto al gruppo che ha vissuto una stagione straordinaria culminata con la conquista della Coppa Italia di Eccellenza e la promozione in serie D); dall’allenatore dei portieri Matteo Crobeddu (nuovo); dal preparatore atletico Diego Mingioni (ex Olbia); dal fisioterapista Christian Lai (confermato).

La squadra proseguirà la preparazione con sedute quotidiane, con una sola giornata di riposo, il 15 agosto, per la festività di Ferragosto. Marco Mariotti vuole recuperare rapidamente una buona condizione, dopo una lunga pausa (i calciatori sono fermi dai primi giorni del mese di marzo). Il tecnico ha iniziato a lavorare con grande entusiasmo (una prima parte dedicata al lavoro senza pallone, una seconda ai primi movimenti e scambi con il pallone, ed una mini partitella di pochi minuti a campo ridotto), convinto che la squadra che sta nascendo, completamente nuova (sono soltanto due i confermati rispetto alla squadra dello scorso anno: il centrocampista Nicola Serra, classe 1999, e l’esterno difensivo Fabio Mastino, classe 2001), saprà farsi valere nel campionato di serie D 2020/2021, con primo obiettivo la salvezza, da centrare quanto prima possibile.

Giampaolo Cirronis

 

La ASSL di Carbonia è l’unica, in Sardegna, a non avere la macchina per processare i tamponi, strumento necessario ed indispensabile per accertare i casi di positività al Covid-19.

La Regione Autonoma della Sardegna, per fare fronte all’emergenza creata dalla diffusione del Coronavirus, ha creato la rete dei laboratori regionali di diagnosi molecolare, dalla quale – inspiegabilmente – è rimasta fuori la ASSL di Carbonia, con il suo laboratorio Analisi dell’ospedale Sirai.

In soccorso alla “inspiegabile” esclusione della ASSL di Carbonia dall’intervento della Regione, è intervenuta una donazione della Fondazione di Sardegna, destinata a dotare della preziosa apparecchiatura, con il laboratorio di Analisi dell’ospedale Sirai di Carbonia, anche il Policlinico “Duilio Casula” – Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari, e a completare così il fondamentale programma di contrasto e prevenzione alla diffusione del Coronavirus, con l’effettuazione dei tamponi su larga scala tra la popolazione.

I test diagnostici in uso in Italia per l’accertamento della positività al Co-vid-19, sono basati sulla metodica molecolare di reazione a catena della polimerasi (Pcr), messa a punto in base alla sequenza genetica del virus Sars-cov-2. Con il “tampone” viene impiegato un po’ di muco (infetto se il Sars-cov-2 è presente), prelevato dal naso o dalla faringe e viene eseguita la Pcr, per accertare la presenza del virus nell’orofaringe.

La Fondazione di Sardegna aveva già deciso di sostenere le Istituzioni e le Organizzazioni della società civile della Sardegna nel contrasto agli effetti dell’emergenza Covid-19, stanziando un fondo straordinario di 2,4 milioni di euro per i primi interventi di carattere sanitario e sociale necessari nella prima fase di emergenza. Tra questi, in accordo con la Regione Sardegna, sono stati acquistati 60 ventilatori polmonari da mettere a disposizione del Sistema sanitario regionale.

Sono trascorsi ormai quasi due mesi dall’intervento della Fondazione di Sardegna con la donazione delle risorse necessarie per l’acquisto del macchinario, ma al laboratorio Analisi dell’Ospedale Sirai, di questo, non c’è traccia. L’Azienda Ospedaliera Universitaria di Cagliari ha ricevuto la donazione, effettuato l’ordine e, a fine luglio, avrà a disposizione un macchinario all’avanguardia, che consentirà di completare la rete dei laboratori di diagnosi molecolare nella Città Metropolitana di Cagliari.

E la ASSL di Carbonia? Perché il macchinario non è ancora a disposizione del laboratorio Analisi dell’ospedale Sirai e, stando alle informazioni raccolte che si spera non trovino conferma, non sarebbe stato neppure ordinato, nonostante la Fondazione di Sardegna abbia messo a disposizione, con una donazione, le risorse necessarie?

Il sistema sanitario pubblico, nel Sulcis Iglesiente, negli ultimi anni ha registrato ripetuti ridimensionamenti e tagli, con una crescita esponenziale della mobilità passiva, la “fuga” di diverse eccellenze in campo medico, disagi crescenti per quelle eccellenze che “resistono” (fino a quando?). I sindaci, negli ultimi mesi, si sono mobilitati per dire basta e rivendicare la “restituzione” di quanto è stato negli anni sottratto alla Sanità del territorio, e a tranquillizzarli non basta certamente l’annuncio dell’ormai certa re-istituzione della ASL del Sulcis Iglesiente, che si rivelerebbe quasi inutile – come ha denunciato a più riprese Paola Massidda, sindaca di Carbonia e presidente della conferenza socio-sanitaria di Carbonia Iglesias – se non venisse riempita di contenuti e quindi di adeguata autorità decisionale a livello territoriale.

Razionalizzazioni, ridimensionamenti, tagli… il Sulcis Iglesiente negli ultimi anni, in campo sanitario, ne ha visto tante, ma quest’ultima, legata alla fornitura della macchina processa-tamponi, per la quale la Fondazione di Sardegna “ha donato le risorse”, rischia di diventare la “beffa” più grande.

Giampaolo Cirronis

[bing_translator]

Prime operazioni in entrata, per il nuovo Carbonia, in vista del prossimo campionato di serie D. Il direttore sportivo Andrea Colombino, ha concluso le trattative per gli arrivi al Carbonia di cinque nuovi calciatori (un quinto dovrebbe firmare nelle prossime ore) e per una conferma.

La difesa cambia volto. Il nuovo portiere sarà Werther Carboni, classe 1996, cresciuto nelle giovanili del Cagliari e con presenze in serie C tra Olbia e Lumezzane. Lo scorso anno ha giocato in Eccellenza con la San Marco Assemini ’80, ben figurando nelle quattro sfide con il Carbonia, tra campionato e Coppa Italia, nonostante i tanti goal subiti. Il reparto si avvarrà delle prestazioni di Matteo Bagaglini, difensore centrale classe 1992, una decina di stagioni in serie D, già con il mister Marco Mariotti alla Nuorese; e di quelle di Lorenzo Costa, mancino classe 2000, cresciuto nelle giovanili del Novara, ha maturato esperienza in serie D (Castiadas e Lanusei).

A centrocampo arriva Cristiano Palombi, centrale classe 1998, cresciuto nelle giovanili della Roma, alcuni campionati in serie D alle spalle. Arriva in prestito dal Monterosi (serie D). E viene confermato Nicola Serra, classe 1999, cresciuto nelle giovanili del Carbonia, con diversi anni nei dilettanti tra promozione ed Eccellenza, e in serie D con Latte Dolce e Castiadas.

Per l’attacco – la notizia dovrebbe essere ufficializzata nelle prossime ore – dovrebbe arrivare Marco Russu, esterno classe 1995, cresciuto nel vivaio del Cagliari, ha esordito in serie C nella stagione 2014/2015 con il Como, in quella successiva ha giocato ancora in serie C con il Lumezzane, collezionando 28 presenze, poi nell’Olbia e da fine anno al Melfi. Un’altra stagione, 2017/2018 divisa tra Arzachena e Lucchese. Nelle ultime due stagioni ha giocato in Sardegna, in Eccellenza nella Nuorese e, nel campionato interrotto dall’emergenza Coronavirus, nella Torres di Marco Mariotti; è già sicuro l’arrivo di Ador Gjuci, classe 1998, cresciuto nelle giovanili della Reggina e del Torino, protagonista poi in serie D con Monterosi e Torres.

A fronte di questi nuovi arrivi, vanno registrate alcune partenze. Dopo quelle del portiere Antonio Fortuna, accasatosi al Guspini e del centrale difensivo Luigi Pinna all’Atletico Uri, entrambi in Eccellenza, e quella arrivata ieri di Daniele Contu, al Villamassargia in Promozione, è di oggi la notizia dell’accordo del capitano Marcello Angheleddu al Muravera, nello stesso girone del Carbonia, dove ritrova il direttore sportivo Sebastian Puddu.

Tutti i partenti lasciando un grande ricordo a Carbonia, dove sono stati protagonisti di una straordinaria stagione, culminata con la promozione in serie D e la conquista della Coppa Italia, in particolare Marcello Angheleddu, un calciatore dalle qualità fuori dal comune, non solo tecniche. E’ stato il faro della squadra e del gruppo, l’uomo intorno al quale è stata costruita una squadra davvero super che resterà nella storia del Carbonia Calcio.

Giampaolo Cirronis

 

 

 

[bing_translator]

Primo colpo di mercato – e che colpo – per il Villamassargia: Daniele Contu! Il 25enne esterno d’attacco protagonista della promozione in serie D e della conquista della Coppa Italia di Eccellenza con il Carbonia, sarà la gemma della squadra del suo paese di residenza, allenata anche nel prossimo campionato da Titti Podda, nel girone A del campionato di Promozione regionale.

25 anni, cresciuto nelle giovanili del Bacu Abis, suo paese d’origine, ha poi vestito, ancora giovanissimo, la maglia del Portoscuso Calcio e, a 11 anni, s’è trasferito con la famiglia a Firenze, dove è cresciuto calcisticamente nelle giovanili nella Fiorentina, fino agli allievi nazionali. Dopo Firenze, due stagioni al Prato, per l’ultimo anno da allievo e la Beretti. A 18 anni, ha giocato da fuoriquota al Fiesole Caldine, collezionando 29 presenze e 1 gol.

Nella stagione successiva ha vissuto un’esperienza nella serie C svizzera, al Team Ticino e nella stagione 2015/2016, a 20 anni, è tornato in Sardegna, al Carbonia, in Promozione regionale, con il padre Geppo, dirigente, scomparso prematuramente lo scorso anno. Al termine di una brillante stagione che lo ha visto realizzare 10 gol, ha cambiato ancora maglia, salendo di due categorie, in serie D, al Latte Dolce, a Sassari, dove in un anno e mezzo ha collezionato 23 presenze e 1 gol. A dicembre 2018 ha deciso di tornare a Carbonia, in Promozione. Il ripescaggio in Eccellenza, una stagione straordinaria, culminata con la promozione in serie D e la Coppa Italia!
Giampaolo Cirronis

[bing_translator]

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10223383156355053/

Il nuovo allenatore del Carbonia Calcio è già in città, dove si tratterrà per almeno 5-6 giorni, per organizzare il lavoro, sia dal punto di vista tecnico, con il programma per la composizione dell’organico, sia dal punto di vista logistico.

Nato a Treviso il 24 ottobre 1961, trasferitosi a Roma giovanissimo, Marco Mariotti è stato un calciatore di buon livello. Dopo il settore giovanile, vissuto nel Lazio, ha militato in formazioni laziali, toscane ed emiliane, tra le altre Casalotti, Frosinone, Spal, Civitavecchia, Viareggio e Fondi. Ha intrapreso la carriera di allenatore nel 1995, all’età di 33 anni, allenando nel settore giovanile del Frosinone fino al 2001. L’esordio nei Dilettanti con Pisoniano e Ferentino tra Eccellenza e Serie D, fino all’approdo tra i professionisti, stagione 2007-2008, sulla panchina dell’Arezzo, in serie C, come secondo di Luciano De Paola (ex calciatore del Cagliari). E’ stato poi secondo di Elio Gustinetti e Maurizio Sarri tra Ascoli e Grosseto. La carriera di Marco Mariotti è proseguita ancora tra i professionisti, come secondo nello Spezia ed a Lecce, in terza divisione. Ha allenato l’Under 18 della Ternana (perdendo lo scudetto ai calci di rigore contro il Torino) e, a quel punto, ha iniziato l’esperienza da primo allenatore in pianta stabile, guidando per tre stagioni la Nuorese in serie D e conseguendo il patentino Uefa Pro. Ha vinto i play off con l’Albalonga in serie D ed è stato poi chiamato prima alla guida del Monterosi e poi alla Torres, sempre in serie D. Con la squadra sassarese ha chiuso la stagione, al momento dell’interruzione del campionato per la pandemia da Covid-19, al terzo posto, con 51 punti, dietro la Turris e l’Ostia Mare.

Questo pomeriggio, ho realizzato la prima intervista al nuovo allenatore del Carbonia Calcio, già al lavoro con il nuovo direttore sportivo, Andrea Colombino.

Giampaolo Cirronis

[bing_translator]

La Monteponi non si ferma, dopo il centrocampista Sandro Scioni ha “preso” il centrale difensivo Paolo Uccheddu e l’esterno difensivo Matteo “Momo” Cosa, reduci come il primo, da una stagione con l’Arbus, nel campionato di Eccellenza regionale.

Paolo Uccheddu, 33 anni, ha alle spalle una lunga carriera vissuta prevalentemente tra squadre di Eccellenza e Promozione. Ha già vestito la maglia della Monteponi nella stagione 2015/2016, quindi per lui si tratta di un graditissimo ritorno. Difensore di sicura affidabilità, promette di rendere ermetica la difesa della squadra allenata da Alessandro Cuccu.

Matteo “Momo” Cosa, 24 anni, è cresciuto nel Carbonia, dove ha fatto tutta la trafila nelle giovanili ed ha esordito in prima squadra giovanissimo. E’ stato un punto fermo della squadra biancoblù fino all’estate 2019, quando la società guidata dal presidente Carlo Foti non lo ha confermato dopo il ripescaggio in Eccellenza regionale. Ha quindi scelto l’Arbus, dove si è ritagliato un ruolo importante ed ha contribuito alla salvezza della squadra di Marco Piras realizzando anche alcuni goal “pesanti”.

Con questi ultimi due arrivi, non dovrebbe essere ancora terminata la campagna di rafforzamento della società rossoblu guidata dal presidente Giorgio Ciccu che, con il direttore sportivo Carlo Maramarco, pare intenzionato a creare una rosa molto competitiva, per il girone A del campionato di Promozione regionale 2020/2021.

Giampaolo Cirronis

[bing_translator]

Nel reparto di emodinamica dell’ospedale Sirai di Carbonia, ieri è stato eseguito dall’equipe del dottor Salvatore Ierna, per la prima volta in Sardegna, un intervento di “Litotrissia Intravascolare coronarica”.

Il Sistema SHOCKWAVE System permette di erogare ultrasuoni (onde sonore) per frantumare lesioni coronariche calcifiche che non sarebbero espandibili con i normali
palloni coronarici in commercio. Si tratta di un sistema dotato di un palloncino coronarico al cui interno vi sono due piccoli emettitori di onde che creano una piccola scintilla, creando un treno di onde sonore che si espandono verso la placca calcifica un po’ come i cerchi che si creano in acqua quando si getta una piccola pietra. Tali onde vanno a frantumare il calcio situato nell’intima e nella media (due delle tre tuniche che costituiscono la parete coronarica). Il palloncino coronarico viene quindi posizionato a livello della placca; gonfiato a 4 atm (per fa sì che aderisca perfettamente alla placca calcifica; la perfetta adesione del pallone al vaso facilita l’energia trasferita) e quindi attraverso un generatore di onde, che è collegato al catetere a palloncino-emettitore di onde sonore vengono, attraverso un pulsante gestito dal medico, emesse le onde sonore con una capacità di pressione di 50 atm.
Il catetere-emettitore a palloncino può erogare fino a 8 cicli da 10 impulsi. L’uso delle onde sonore: minimizza il trauma del tessuto coronarico ottimizza i risultati. Si tratta di una procedura semplificata e sicura che consente una minore durata, rendendo l’intervento più sopportabile da parte del paziente che generalmente è un anziano (maggiore età maggiore quantità di calcio e minore capacità di sopportare lunghe ore di intervento in sala operatoria).
La quantità di calcio eliminata rende il vaso maggiormente elastico con una maggiore possibilità di posizionare lo stent, evitando che si verifichi la “malapposition”, termine medico che indica la non perfetta aderenza dello stent a tutto il segmento coronarico ricoperto, creando dei microspazi tra lo stent e lo strato interno della coronaria che, con il passare del tempo, può essere causa di trombosi.

L’intervento eseguito ieri conferma i livelli di assoluta eccellenza raggiunti dal reparto di emodinamica di Carbonia, che pure opera tra tante difficoltà, per la carenza di personale che limita l’operatività dalle 8.00 alle 16.00, dal lunedì al venerdì. Eccellenza che andrebbe difesa e, soprattutto, alimentata con il completamento della pianta organica. Il Piano della rete ospedaliera approvato nella precedente legislatura regionale prevedeva un servizio H24, ridotto ad H8 dal 29 novembre 2016 per la carenza di personale (è stata evidenziata a più riprese dai vertici dell’ATS la difficoltà a reperire emodinamisti) ed è auspicabile che il Consiglio regionale ponga rimedio a questa grave penalizzazione per la Sanità del Sulcis Iglesiente, nella nuova riforma del sistema sanitario regionale ,già al vaglio della competente commissione consiliare.

Giampaolo Cirronis

Nella fotografia il dottor Salvatore Ierna con la collega Paola Tiddia

[bing_translator]

Martedì 30 giugno 2020, dalle ore 17,00, a Casa Fenu, in via Santa Maria a Villamassargia, si svolgerà un dibattito sulla sanità, su un progetto per un nuovo ospedale d’eccellenza nel Sulcis Iglesiente. L’incontro, coordinato da Giampaolo Cirronis, sarà così strutturato: nella prima parte, il comune di Villamassargia presenterà la proposta sottoposta alla Regione Sardegna. A seguire, il confronto con le istanze dei sindacati e degli ordini professionali che potranno intervenire con un proprio contributo.

Hanno confermato la loro presenza: Raimondo Ibba, ex consigliere regionale e per diversi anni presidente dell’Ordine dei Medici della provincia di Cagliari; Angela Quaquero, presidente dell’Ordine degli psicologi della Sardegna; Graziano Lebiu, presidente dell’OPI di Carbonia Iglesias; Antonello Congiu (delegato da Michele Carrus), segretario della Camera del Lavoro CGIL della Sardegna Sud Occidentale; Gavino Carta, segretario generale della CISL sarda; Francesca Ticca, segretaria generale della UIL sarda; Maria Porru, presidente dell’Ordine dei Tecnici Sanitari.

Nel rispetto delle norme per il contrasto al Covid-19, l’incontro si terrà in presenza con distanziamento fisico, senza pubblico e con trasmissione in diretta streaming per consentirne a tutti la visione.

[bing_translator]

La caduta delle stelle, a Carbonia, continua. Anche Carla Cannas, neoletta consigliera al posto del dimissionario vicepresidente Elio Loi, ieri sera, subito dopo la presa d’atto in aula della sua elezione, ha annunciato l’abbandono della maggioranza sempre più traballante che sostiene la Giunta Massidda, ed il suo passaggio all’opposizione. Il suo intervento è stato un durissimo atto d’accusa nei confronti del sindaco Paola Massidda e della sua maggioranza che riportiamo integralmente in altra parte del giornale. Il passaggio di Carla Cannas all’opposizione mette a grosso rischio la “sopravvivenza” della maggioranza e quindi la conclusione della consiliatura, alla quale manca ormai meno di un anno, perché i numeri sono in perfetta parità tra maggioranza e minoranza, 12 a 12, e a tenere ancora in vita la consiliatura, è il voto determinante del sindaco, Paola Massidda.

I tormenti del Movimento 5 Stelle, più volte ricostruiti in questo giornale, sembrano non finire mai. Solo uno dei sette assessori nominati il 5 luglio 2016 da Paola Massidda nella sua prima Giunta presentata all’insediamento del nuovo Consiglio comunale, è ancora in carica, il suo vice Gian Luca Lai, perché gli altri sei si sono dimessi. Così come si sono dimessi quattro consiglieri e tre sono passati all’opposizione (Elio Loi ha lasciato il Consiglio ma Carla Cannas, entrata ieri al suo posto, ha subito annunciato il suo passaggio dalla maggioranza alla minoranza).

Il 19 giugno resterà sicuramente nella storia amministrativa della città di Carbonia. Il 19 giugno 2016 Paola Massidda venne eletta sindaco di Carbonia, con un vero e proprio trionfo nel ballottaggio con il sindaco uscente Giuseppe Casti, relegando per la prima volta la sinistra e/o il centrosinistra, all’opposizione; il 19 giugno 2020, esattamente quattro anni dopo, la surroga del dimissionario Elio Loi con Carla Cannas ed il passaggio di quest’ultima all’opposizione, mette in serissimo dubbio la regolare conclusione della consiliatura e potrebbe aprire le porte allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale e ad elezioni anticipate, magari anche nella prossima tornata elettorale amministrativa autunnale.

Giampaolo Cirronis

 

[bing_translator]

Il Carbonia ritorna in Serie D, ritrova il profumo del calcio nazionale ed una delle rivali più ricche di fascino della sua storia: la Torres! Carbonia-Torres sarà sicuramente una delle partite più attese del prossimo campionato di serie D, un derby che ha scritto pagine indelebili della storia del calcio sardo.
Ho ricordi vivissimi di tanti derby Carbonia-Torres, tra i più affascinanti sicuramente quelli dei tre campionati di serie D 1978/1979 (0 a 0 sia a Carbonia sia a Sassari), 1979/1980 (1 a 0 a Carbonia, con goal di Floriano Congiu; 2 a 0 per la Torres a Sassari, con goal di Antonello Coni e Giuseppe Canessa) e 1980/1981 (vittoria del Carbonia a Sassari con goal di Marco Congiu al culmine di uno strepitoso girone di andata, sotto la guida di Renzo Cappellaro; vittoria della Torres a Carbonia nel ritorno, 2 a 1, con doppietta di Ioris Gasbarra e goal di Luciano Gambula).
Arrivarono poi i derby in serie C2, molti dei quali sono rimasti indimenticabili: 1982/1983, un’altra impresa a Sassari, Checco Fele in panchina, con un goal di Alessandro Zaccolo, ed un pareggio a Carbonia, 1 a 1, con goal di Paolo Demarcus ed Aldo Scopa; 1983/1984, 1 a 0 per la Torres a Sassari con goal di Maurizio Dozzi e vittoria della Torres a Carbonia, 2 a 0, con goal di Antonio Trudu e Giuseppe Canessa; 1984/1985, vittoria del Carbonia in casa – ancora con Renzo Cappellaro in panchina (sostituto nelle ultime giornate da Ugo Corda), con goal di Giuseppe Innella e 0 a 0 a Sassari; 1985/1986, 1 a 1 a Carbonia con goal di Sandro Paolucci per la Torres e Fausto Belli per il Carbonia e 0 a 0 a Sassari; e, infine, stagione 1986/1987, 2 a 0 per la Torres a Sassari con goal di Amedeo Monaldo e Marco Piga; 0 a 0 al ritorno a Carbonia, davanti a 5.000 spettatori, con Elvio Salvori in panchina. Quest’ultimo, nonostante la mancanza di goal, con la sfida tra Gianfranco Zola e Fernando Bianchini, è il derby rimasto maggiormente impresso nella memoria di tanti tifosi del Carbonia.
Negli anni successivi, in Eccellenza, sempre con Graziano Mannu in panchina, sono arrivati altri 6 derby, in 3 stagioni consecutive, dal 2009 al 2012, quando la Torres venne promossa in serie D, con un bilancio in perfetto equilibrio: 1 vittoria per parte e 4 pareggi.
Nel campionato 2009/2010, a Carbonia, il primo derby terminò 1 a 1, con goal di Federico Trogu per il Carbonia e G. Spanu per la Torres, mentre il Carbonia si impose 2 a 0 all’Acquedotto, con goal di Federico Trogu e Gabriele Lebiu; nel campionato 2010/2011, maturarono due pareggi: 2 a 2 a Sassari, con goal di Paolo Tribuna e Ruiu per la Torres e Gabriele Sabiu ed Alessandro Ciccu per il Carbonia e 1 a 1 a Carbonia, con goal di Fabio Cau per il Carbonia ed Enrico Curcio per la Torres; nel campionato 2011/2012, infine, vittoria di misura 2 a 1 per la Torres a Sassari con goal di Luigi Lavecchia e Marco Sanna per la Torres e Marco Bullegas per il Carbonia e, infine, 0 a 0 a Carbonia.
Ora ritorna il derby Carbonia-Torres, in serie D, da qualche anno nuovamente 4ª serie. La grande attesa per il derbyssimo Carbonia-Torres è già iniziata…
Giampaolo Cirronis