25 December, 2024
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L’aula consiliare del comune di Sant’Antioco ospiterà lunedì 9 dicembre, dalle 17.30, la “Tavola Rotonda per la Provincia del Sulcis Iglesiente”. Introdurrà il dibattito il sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci. Interverranno il presidente della Prima Commissione del Consiglio regionale – Affari Istituzionali e Riforme – Pierluigi Saiu, ed i sindaci dei Comuni dell’ex provincia di Carbonia Iglesias. Parteciperanno consiglieri regionali e parlamentari.

Modererà il dibattito il giornalista Giampaolo Cirronis.

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90 minuti per conquistare l’accesso alla finalissima, in programma l’8 febbraio 2020 sul campo in erba sintetica del Centro Federale di Sa Rodia, a Oristano. Il Carbonia ospita l’Arbus alle 15.00, allo stadio Comunale “Carlo Zoboli“, con la ferma determinazione di superare anche l’ultimo ostacolo che la divide dall’atto finale, nel quale inseguire quella Coppa che gli sfugge sistematicamente ormai da 10 anni! Al 2010 risale la precedente finale della Coppa Italia di Eccellenza, persa ai calci di rigore al Quadrivio di Nuoro, dopo il vantaggio iniziale e la rimonta della quadra turritana; ma sono più recenti le altre due cocenti delusioni subite nella Coppa Italia di Promozione regionale, nel 2015 con il Bosa e nel 2017 con la Dorgalese, sfuggite ugualmente entrambe ai calci di rigore, dopo l’iniziale vantaggio (1 a 1 con il Bosa, 3 a 3 dal 3 a 1 con la Dorgalese).

Il tecnico biancoblu Andrea Marongiu, in panchina in entrambe le finali della Coppa Italia di Promozione (nel 2010 in panchina c’era Graziano Mannu), non ha mai nascosto, nel corso di questo avvio di stagione, che qualora la sua squadra quest’anno dovesse riuscire ad arrivare a giocarsi la finalissima, questa volta la Coppa Italia cercherà in ogni modo di non farsela sfuggire.

Carbonia ed Arbus scenderanno in campo partendo dall’1 a 1 maturato quindici giorni fa ad Arbus, quando Luca Orgiana al 10′ portò in vantaggio il Carbonia ed Alessio D’Agostino pareggiò i conti alla mezz’ora dello stesso primo tempo. Il Carbonia, dunque, parte con un leggero vantaggio, derivante dal goal segnato in trasferta, ma sarebbe un grave errore partire puntando al nulla di fatto (lo 0 a 0 varrebbe l’accesso alla finalissima) ed Andrea Marongiu ha catechizzato a dovere i suoi giocatori alla vigilia. Il Carbonia scenderà in campo per vincere!

Il Carbonia è stato fin qui protagonista assoluto sia in campionato sia in Coppa Italia. In campionato, dopo 11 giornate, guida la classifica con tre punti di vantaggio sulla Ferrini, quattro sul Castiadas, cinque sull’Ossese e sei sulla Nuorese (queste quattro sono le squadre con le quali si giocherà la promozione in serie D). In Coppa Italia è stata fin qui un’autentica macchina da goal, eliminando prima la San Marco Assemini ’80 (4 a 1 in trasferta e 3 a 0 in casa), poi la Ferrini (6 a 1 in casa, 4 a 1 in trasferta), prima dell’1 a 1 di Arbus. Samuele Curreli è il capocannoniere della Coppa Italia, con 10 goal realizzati in 5 partite, alla straordinaria media di 2 goal a partita ed anche oggi sarà la punta di diamante dell’attacco biancoblu, alla ricerca dei goal della qualificazione alla finalissima

L’Arbus in campionato ha avuto fin qui, anche per una serie di vicissitudini, un rendimento inferiore alle attese e a quello che è il potenziale dell’organico a disposizione del tecnico Marco Piras. Domenica scorsa è tornato alla vittoria dopo quattro sconfitte consecutive, superando il Ghilarza che arrivava da quattro vittorie consecutive, ed occupa l’ottavo posto in classifica in compagnia della Kosmoto Monastir, con 13 punti. In Coppa Italia ha vinto quattro partite nei primi due turni, eliminando prima i cugini del Guspini (2 a 0 in trasferta e 2 a 1 in casa), poi la Kosmoto Monastir (2 a 0 in casa, 2 a 1 in trasferta).

Questo pomeriggio dirige Gian Piero Gatta di Sassari, assistenti di linea Francesco Serusi di Oristano e Matteo Laconi di Cagliari. Fischio d’inizio alle ore 15.00.

Nell’altra semifinale, a Nuoro si affrontano Nuorese ed Atletico Uri. Dirige Alberto Enrico Argiolas di Cagliari, assistenti di linea Giacomo Sanna e Francesco Meloni di Cagliari. Nella gara d’andata, due settimane fa, l’Atletico Uri s’è imposto per 2 a 1, con il doppio vantaggio iniziale e goal della Nuorese, con Mauro Ragatzu su calcio di rigore, al 93′.

Giampaolo Cirronis

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Si è spento oggi, all’età di 87 anni (era nato nel 1932), Giordano Turotti, una delle colonne della mitica Carbosarda che negli anni ’50 scrisse pagine indimenticabili del calcio sardo. Nativo di Orzinuovi, cittadina in provincia di Brescia, arrivò a Carbonia nell’estate del 1953, proveniente dall’Orceana, squadra lombarda di Promozione regionale. Il suo arrivo a Carbonia, inizialmente, non destò grande entusiasmo tra i tifosi biancoblu, per via della giovane età e della poca esperienza che, fino ad allora, si era consumata nei campionati dilettantistici. Ben presto però tutti si dovettero ricredere, per le sue grandi qualità che confermarono pienamente le credenziali fornite a mister Stefano Perati dai suoi collaboratori bresciani.

Giordano Turotti ha giocato con la maglia del Carbonia 6 campionati consecutivi, totalizzando 171 presenze e 33 reti. Calciatore dal fisico non eccezionale, possedeva una classe cristallina, grande tecnica, doti che consentivano al tecnico di impiegarlo in tutti i ruoli dell’attacco, con risultati sempre eccellenti. Visse con il Carbonia il periodo d’oro del calcio minerario.

Alla fine del ciclo della Carbosarda, venne acquistato dal Savona, in serie C, insieme all’altro folletto dell’attacco biancoblu Luciano Serena, con il quale è rimasto molto legato anche dopo aver appeso le scarpette al chiodo.

Nel periodo della sua permanenza a Carbonia, conobbe e sposò una ragazza di Calasetta ed al paese sulcitano è rimasto sempre molto legato, trascorrendovi le ferie ed incontrando sempre vecchi compagni di squadra ed amici.

Nel 2003 non volle mancare, a Carbonia, nella sala consiliare del Comune, alla presentazione del libro “Carbonia, Carbosarda – Passione per la squadra biancoblu – La storia dal 1939 al 2000”, di Franco Reina, Giampaolo Cirronis Editore, dal quale sono tratte le informazioni storiche. Nella foto della Carbosarda allegata, Giordano Turotti è al centro tra i calciatori accosciati.

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Verrà presentato martedì sera, alle 21.00, presso Casa Spiga, a Teulada, il libro “Santu Sidoriu – TEULADA Fede, culto, storia e tradizione del Santo Agricoltore”, di Enrico Cambedda, Giampaolo Cirronis Editore. Interverranno il sindaco di Teulada Daniele Serra, il parroco della chiesa della Beata Vergine del Carmelo don Ignazio Porcu, l’editore Giampaolo Cirronis e, infine, l’autore Enrico Cambedda. Coordinerà la presentazione Stefano Urru.

Pubblichiamo la prefazione al libro, dell’autore Enrico Cambedda.

Non ho mai pensato di scrivere un libro. Neppure questo lo è. Da tempo volevo offrire, prima di tutto a me stesso, poi ai Teuladini, una riflessione su Sant’Isidoro Agricoltore, il più amato dalla gente del mio paese. Ho cercato, allora, di preparare una sorta di diario che contenesse notizie sulla vita del Santo madrileno, sul suo culto nel Mondo, in particolare in Sardegna e, naturalmente, a Teulada. Mi sono servito delle notizie gentilmente offerte dalla Real Congregacion de San Isidro de Madrid e da altre pubblicazioni, in lingua spagnola, che sono state utili per capire e documentare la sua figura. Sono state altrettanto indispensabili alcune chiacchierate con amici, persone anziane, uomini di chiesa ed un’attenta lettura delle pagine web dei tanti comuni, in tutto il mondo, che festeggiano Sant’Isidoro. Il mio diario, per scelta personale, non ha valenza scientifica. Altri, molto meglio di quanto possa aver fatto io, consulteranno archivi e documenti ufficiali e potranno fornire notizie sulla storia del culto a Teulada e sulla chiesetta rurale. Mi è stata utile la collaborazione dei tanti amici che hanno provveduto ad inviarmi la documentazione fotografica sul simulacro del santo; alcuni mi hanno contattato da paesi lontani: Messico, Uruguay, Argentina, Colombia, Panama, Filippine, etc. Altri, anche attraverso le biblioteche, mi hanno aiutato qui in Sardegna. è servita la mia passione per la fotografia che mi ha consentito, nel corso degli anni, di seguire, a maggio ed agosto, le tante feste di Sant’Isidoro a Teulada. Non è stato facile fare una selezione fra migliaia di immagini conservate in archivio. Spero di aver utilizzato quelle più significative. Sono stato a lungo in dubbio sulla sistemazione dei vari capitoli. La logica avrebbe voluto che iniziassi con la presentazione della Vita di Sant’Isidoro e proseguissi con tutte le altre notizie inerenti la diffusione del suo culto. Ma l’obiettivo di questo mio lavoro è, soprattutto, quello di mettere in risalto la grande fede, la religiosità, il folclore e le tradizioni che animano ed uniscono, uomini e donne del mio paese. Senza voler sminuire l’importanza di Isidro Labrador, la sua vita, i miracoli e la devozione degli Spagnoli, soprattutto dei Madrileni, a cui ho dedicato le pagine più significative di questo diario, ho scelto di far luce, soprattutto, sul rapporto fra questa figura e Teulada ed aprire così il racconto. Per presentare il mio paese mi sono servito degli splendidi versi di un amico poeta e del “sogno letterario” di un altro amico giornalista, conosciuto circa trent’anni fa. Tutto questo, per conservare quella splendida magia dei luoghi e delle persone di Teulada. Ho voluto accogli-re la collaborazione dei bambini della Scuola Primaria “Taddeo Cossu“, che hanno illustrato con disegni semplici e spontanei la loro idea del santo. Ho dedicato qualche capitolo allo svolgimento della festa, dando grande spazio alle foto e limitando all’essenziale la parte narrativa. Anche se le immagini, spesso, sanno raccontare più delle parole o di qualsiasi prosa. Insomma, una cronaca fotografica essenziale per cercare di cogliere le sensazioni, i colori, le tradizioni, la religiosità. In altre parole: la Festa. Mi è sembrato opportuno riproporre, grazie all’autorizzazione del figlio Gabriele, quanto su Sant’Isidoro scrisse Ovidio Addis: un testo ricco di colore, di poesia e di leggenda che rientra nel sentimento più profondo della popolazione. Ho dedicato qualche pagina a delle curiosità legate al finanziamento della festa, attraverso “sa circa“ (la questua) ed “is progettus” (una sorta di asta). Non ho potuto ignorare il fascino e l’importanza della Confraternita del Rosario che, erede dei primi fedeli della Teulada settecentesca, ancora oggi accompagna le più importanti espressioni del culto religioso, compresa la festa di Sant’Isidoro. Alla Confraternita ho riservato diverse immagini. Nella seconda parte del diario ho scritto della vita del protettore degli agricoltori, della moglie Maria Toribìa (Santa Maria de la Cabeza) e del figlio Illàn. Su quest’ultimo, spesso, sono state scritte cose errate. Anche importanti studiosi ed uomini di chiesa hanno sempre ignorato che Illàn non morì bambino ma sopravvisse ai genitori sino a tarda età. Una parte importante è stata riservata alle preghiere ed alle invocazioni, tradotte dalla lingua spagnola. Tre diversi capitoli hanno accennato, rispettivamente, al culto di Sant’Isidoro Agricoltore, nel Mondo, in Italia e in Sardegna. Il capitolo finale ha riguardato “Is goccius“, quei canti religiosi dedicati al Santo. Mi sono dovuto limitare a quelli cantati a Teulada, senza trascurare un qualche accenno ad altri della Sardegna (Sedilo) ed ai gosos spagnoli. In questo capitolo ho anche sintetizzato alcuni motteti e versi a lui dedicati. Ho accolto, in altrettante pagine strategiche, due poesie di un’amica, espressione della più genuina anima popolare, manifestazione autentica dell’amore e del culto e di grande sensibilità poetica. Ribadisco che il mio è un lavoro modesto, senza alcuna velleità letteraria, pensato e scritto col cuore, per far conoscere il santo madrileno, il suo modello di vita, l’amore per la famiglia e la fede. Nello stesso tempo, ho voluto offrire ai miei concittadini, se lo vorranno, l’opportunità di approfondire ulteriormente questo argomento con criteri scientifici ed una maggiore eleganza letteraria.

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La sala conferenze della Miniera di Sa Marchesa, a Nuxis, ha ospitato questa sera la presentazione del libro “Viaggiando Chiesa” (Ediuni edizioni), di don Angelo Pittau, organizzata dall’associazione Speleo Club Nuxis guidato da Roberto Curreli, con il patrocinio dell’associazione minatori Nebida Onlus, del comune di Nuxis e del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. Hanno partecipato alla presentazione, tra gli altri, con l’autore don Angelo Pittau e uno dei due curatori, Gianfranco Murtas, storico e scrittore (l’altro curatore è Andrea Giulio Pirastu), il sindaco di Nuxis, Pier Andrea Deias; Andreano Madeddu, vicepresidente dell’associazione Minatori Nebida onlus e amico di don Angelo Pittau; il professor Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna; Alberto Secci, scrittore; Giampaolo Cirronis, giornalista ed editore, moderatore della serata.

Dopo i saluti del sindaco di Nuxis, Pier Andrea Deias, Andreano Madeddu e Tarcisio Agus hanno aperto la serata ricordando le esperienze vissute al fianco di don Angelo Pittau, il primo da amico e cofondatore del periodico “Il Confronto”, il secondo da sindaco di Guspini, comune nel quale don Angelo Pittau negli stessi anni guidava la parrocchia principale; è seguito un lungo ed appassionato intervento dello scrittore Alberto Secci che ha recensito il libro. E’ stata poi la volta di Gianfranco Murtas che ha raccontato come è nato il libro-intervista e tanti aneddoti delle esperienze di vita di don Angelo Pittau, «in giro per il mondo»… Dopo due nuovi brevi interventi di Andreano Madeddu e Tarcisio Agus, ha chiuso la serata don Angelo Pittau con un intervento che ha tenuto incollati sulle sedie i numerosi presenti.

La serata è stata allietata dall’esibizione del Coro Collegium Musicum di Santadi, diretto dal maestro Paolo Sanna, che ha proposto tre brani, in apertura di serata, a metà e alla fine della serata. Al termine, Maria Antonietta Pinna, organizzatrice della presentazione, ha ringraziato tutti i presenti e consegnato a don Angelo Pittau una confezione di vini offerta dal presidente della Cantina Santadi, Antonello Pilloni.

Don Angelo Pittau, presbitero villacidrese, classe 1939, ordinato nel 1965, laureatosi in Scienza e Tecnica dell’Opinione Pubblica all’Università Pro Deo (poi LUISS) di Roma con una tesi sull’opera letteraria di Giuseppe Dessì, nel 1967 partì per il Vietnam, al tempo coinvolto in una feroce guerra e vi rimase tre anni, impegnato in attività di docenza alla Pontificia Facoltà Teologica di Dakar, anche da giornalista free lance per diverse testate occidentali.

Rientrato in Europa nel 1970, prete operaio a Lione, poi a Torino, dove con don Piergiorgio Ferrero fondo la Comunità parrocchiale dell’Ascensione.

Rientrò in Sardegna nel 1974, chiamato dal vescovo Antonio Tedde, con l’incarico di dar vita alla nuova parrocchia Madonna del Rosario, in un quartiere molto povero.

I vescovi di Ales lo incaricarono della pastorale del lavoro e della direzione della Caritas diocesana, nel cui ambito diede vita a diversi Centri di Ascolto nelle comunità della Diocesi e si occupò di dare risposta ai più disparati bisogni sociali.

E’ stato tra i promotori del Centro Servizi del Volontariato Sardegna Solidale e presidente regionale del coordinamento delle comunità di recupero, dando a queste attività un respiro internazionale, per le relazioni avviate e sostenute con centri ecclesiali in Africa, Asia e America Latina.

Nel 1987, come Caritas diocesana lanciò la Marcia per la Pace, giunta alla 33ª edizione.

Giornalista pubblicista, laureatosi in Pedagogia all’Università di Sassari, fondò e diresse nel 1977 il mensile “Confronto” e collabora con diverse testate anche nazionali, pubblicò inoltre diversi libri.

Vediamo ora le interviste con don Angelo Pittau, il presidente del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna Tarcisio Agus ed il presidente dell’associazione Speleo Club di Nuxis Roberto Curreli, realizzate al termine della presentazione del libro.

       

 

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La prima Giunta Massidda insediatasi il 5 luglio 2016. “Resistono” il sindaco Paola Massidda ed il suo vice Gian Luca Lai.

Mauro Manca è il sesto assessore, su sette, della prima Giunta Massidda, a lasciare l’incarico per dimissioni volontarie. La Giunta monocolore del M5S si insediò il 5 luglio 2016, un mese esatto dopo il primo turno delle elezioni che il 19 giugno, al ballottaggio, sancirono la storica schiacciante vittoria di Paola Massidda su Giuseppe Casti, sindaco uscente, candidato della coalizione di centrosinistra, che pure al primo turno era stato il più votato.

La “fuga” dalla prima Giunta del Movimento 5 Stelle ebbe inizio il 9 settembre 2016, 66 giorni dopo l’insediamento della Giunta, con l’assessore dei Servizi sociali Arianna Vinci, sostituita da Loredana La Barbera; proseguì con le dimissioni dell’assessore dei Lavori pubblici, Urbanistica, Rapporti con Area, Trasporti e Viabilità, Polizia locale e Arredo urbano Riccardo Cireddu, ufficializzate mercoledì 1 febbraio 2017 ed inizialmente non sostituito (con redistribuzione delle deleghe tra il vicesindaco Gian Luca Lai ed il sindaco Paola Massidda), poi sostituito da Luca Caschili; il 30 marzo 2017 è stata la volta dell’assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo Emanuela Rubiu, le cui dimissioni sono in un primo momento rientrate ma poi sono state ripresentate, questa volta in maniera irrevocabile, sostituita da Sabrina Sabiu. Agli inizi del mese di novembre 2016, si era dimesso il presidente della commissione Lavori pubblici Mauro Uccheddu (sostituito il 10 novembre 2016 da Angelo Rosas); il 10 maggio 2017 sono arrivate le dimissioni di Carla Mario, alla prima esperienza in politica come tutti gli altri componenti della Giunta Massidda ed i 15 consiglieri comunali del gruppo di maggioranza, sostituita da Valerio Piria. Il 13 giugno 2017 Sabrina Soru s’è dimessa da consigliere comunale, sostituita dal primo dei non eletti, Marco Craig. Una settimana dopo, il 20 giugno 2017, Massimiliano Zonza s’è dimesso dalla carica di presidente del Consiglio comunale, dopo le polemiche seguite alla pubblicazione dopo la pubblicazione sulla pagina facebook dell’associazione 5 Stelle Carbonia, di un post sessista che in tanti hanno pensato fosse indirizzato all’ex assessore della Cultura Emanuela Rubiu, dopo le sue dimissioni dall’incarico, post poi rimosso.

Il 23 marzo 2018 s’è dimessa l’assessore degli Affari Generali e del Personale Paola Argiolas, non sostituita (la Giunta è rimasta con sei assessori).

Il 5 gennaio di quest’anno, il consigliere Maurizio Soddu ha abbandonato il gruppo di maggioranza del M5S e si è schierato all’opposizione, facendo scendere i numeri della maggioranza monocolore del M5S da 15 consiglieri (a 9) a 14 (a 10).

Dopo un paio di mesi relativamente “tranquilli”, le turbolenze interne al Movimento 5 Stelle sono riaffiorate prima il 29 marzo scorso, in occasione della votazione sul Bilancio, approvato con il voto determinante del sindaco e l’astensione della consigliera Daniela Garau (gruppo Misto) che non ha risparmiato critiche alla maggioranza ma ha poi deciso per l’astensione, riconoscendo le difficoltà determinate dalla limitata possibilità di spesa di un bilancio assai povero. E’ stata determinante la presenza in aula del capogruppo Manolo Cossu, che non ha saltato l’importante appuntamento, nonostante fosse convalescente per problemi di salute, per ovviare all’assenza forzata di un consigliere (Mauro Careddu) bloccato da impegni personali, e di quella volontaria di un altro consigliere (Elio Loi) da tempo dissidente; poi la scorsa settimana, in occasione della votazione sulla mozione presentata dal consigliere Massimo Usai, sottoscritta da tutti i consiglieri di opposizione e da quattro consiglieri di maggioranza, tra i quali il capogruppo Manolo Cossu, bocciata a seguito di un risultato di parità, 10 voti favorevoli (tra i quali il consigliere di maggioranza Elio Loi), 10 contrari e 2 astenuti. Nel proseguo dei lavori, è venuto meno il numero legale e la seduta è stata interrotta prima dell’esaurimento dell’ordine del giorno.

Ieri la seduta del Consiglio comunale è stata interrotta ancora una volta per la mancanza del numero legale, per l’assenza di tre consiglieri di maggioranza al momento della votazione del sesto ed ultimo punto dell’ordine del giorno, la proposta di adesione all’Associazione Live@t Carbonia, ed oggi l’assessore del Bilancio e delle Attività produttive Mauro Manca, promotore della stessa, ha preso atto della situazione ed ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni.

E’ indubbio che le dimissioni di Mauro Manca siano un atto politico molto pesante, pesantissimo, perché si tratta sicuramente dell’assessorato più importante dell’Amministrazione, quello che, soprattutto in una fase particolarmente difficile per le ristrettezze del Bilancio, detta le linee d’azione all’intero Esecutivo. Sarà importante verificare quale sarà la reazione del sindaco Paola Massidda e della maggioranza monocolore del M5S che sostiene la Giunta, per capire se, quando si è appena arrivati al traguardo dei primi tre anni di amministrazione, il 60% del percorso, ci siano ancora le condizioni per andare avanti fino alla primavera del 2021, scadenza naturale della consiliatura.

Giampaolo Cirronis

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Il Municipio di Calasetta.

Il Municipio di Sant’Anna Arresi.

Urne aperte dalle 7.00 in 28 Comuni sardi, tra i quali Sant’Anna Arresi e Calasetta, per l’elezione dei sindaci e dei Consigli comunali. Ricordiamo che si vota fino alle 23.00. Sono previste tre rilevazioni dell’affluenza, alle 12.00, alle 19.00 e alla chiusura dei seggi.

Ricordiamo che sia a Sant’Anna Arresi sia a Calasetta, le liste in campo sono due.

A Sant’Anna Arresi si confrontano la lista “Insieme per Sant’Anna Arresi”, con candidato alla carica di sindaco Antonio Costantino Granella, 68 anni, già consigliere ed assessore nell’ultima Giunta Dessì ed assessore tecnico nella Giunta Pintus; e la lista “Arresinus”, con candidata sindaco Maria Teresa Diana, 69 anni, già sindaco del paese per un decennio, dal 1980 al 1990, oggi presidente della Coop Mediterranea.

A Calasetta la lista “Noi per Calasetta”, espressione della maggioranza uscente, è guidata dal candidato sindaco Remigio Scopelliti, 64 anni, dipendente AIAS, vicesindaco nelle ultime due consiliature con Antonio Vigo sindaco (oggi candidato alla carica di consigliere) ma già sindaco dal 2004 al 2009; la lista “Calasetta 250”, ha come candidata sindaco Claudia Mura, 35 anni, avvocato, dipendente del comune di Carbonia, e candidati alla carica di consigliere comunale molti debuttanti (il solo Roberto Sinzu si candidò anche cinque anni fa nella lista “Calasetta cambia” guidata dal candidato sindaco non eletto Gian Luca Boy).

Le liste in campo nei due Comuni.

Lista civica “Insieme per Sant’Anna Arresi”.
Candidato alla carica di sindaco: Antonio Costantino Granella noto “Tonino”.
Candidati alla carica di consigliere comunale: Renzo Argiolas, Filippo Atzori, Valter Caschili, Alessandro Gallus, Valerio Lecca, Armando Linzas, Maura Piras, Mariella Pistis, Susanna Potettu, Angelo Romano, Nando Uccheddu, Simona Zanda.

Lista civica “Arresinus”.

Candidato alla carica di sindaco: Maria Teresa Diana.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Titti Podda, Claudio Mei, Adriana Lobina, Elisabetta Rossu, Francesco Scano, Elisabetta Cosa, Samuele Mei, Antonello Scanu, Luca Culurgioni, Daria Uccheddu, Damiano Cruccu, Cristiana Caredda.

Lista civica “Noi per Calasetta”.

Candidato alla carica di sindaco: Remigio Scopelliti.

Candidati alla carica di consigliere comunale sono i seguenti: Salvatore Altadonna, Maria Carla Armeni, Giovanni Battista Barabino noto Gianni, Sandro Dessì, Marilisa Granara, Roberto Lusci noto Robi, Giovanna Manunza, Cristiano Mercenaro noto Kicco, Alessandro Murru, Maurizio Sedda, Angelo Serrenti, Antonio Vigo (sindaco uscente).

Lista civica “Calasetta 250“.

Candidata alla carica di sindaco: Claudia Mura.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Matteo Cabras, Giuseppe Scopelliti noto Peppino, Ambra Cincotti, Roberto Sinzu, Igor Lobascio, Roberto Casula, Laura Farris, Claudio Mercenaro, Sergio Lai, Anna Cuneo, Simone Baghino, Diego Fisanotti.

Giampaolo Cirronis

I candidati di Sant’Anna Arresi, Antonio Costantino Granella e Maria Teresa Diana.

I candidati di Calasetta, Remigio Scopelliti e Claudia Mura.

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Il Municipio di Sant’Anna Arresi.

Il Municipio di Calasetta.

Si chiude a mezzanotte la campagna elettorale per le Amministrative di domenica 16 giugno. Sono 28 i Comuni sardi chiamati all’elezione dei nuovi sindaci e dei Consigli comunali, tra questi ci sono Cagliari, Sassari, Alghero e due dell’ex provincia di Carbonia Iglesias: Sant’Anna Arresi e Calasetta. A Sant’Anna Arresi si confrontano la lista “Insieme per Sant’Anna Arresi”, con candidato alla carica di sindaco Antonio Costantino Granella, 68 anni, già consigliere ed assessore nell’ultima Giunta Dessì ed assessore tecnico nella Giunta Pintus; e la lista “Arresinus”, con candidata sindaco Maria Teresa Diana, 69 anni, già sindaco del paese per un decennio, dal 1980 al 1990, oggi presidente della Coop Mediterranea. Gli elettori di Sant’Anna Arresi tornano alle urne un anno prima della scadenza naturale, per lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale. Dal 28 giugno 2018 il Comune è guidato da un commissario nominato dalla Giunta regionale.

Anche a Calasetta le liste in campo sono due: la lista “Noi per Calasetta”, espressione della maggioranza uscente, guidata dal candidato sindaco Remigio Scopelliti, 64 anni, dipendente AIAS, vicesindaco nelle ultime due consiliature con Antonio Vigo sindaco (oggi candidato alla carica di consigliere) ma già sindaco dal 2004 al 2009; e la lista “Calasetta 250”, con candidata sindaco Claudia Mura, 35 anni, avvocato, dipendente del comune di Carbonia, e candidati alla carica di consigliere comunale molti debuttanti (il solo Roberto Sinzu si candidò anche cinque anni fa nella lista “Calasetta cambia” guidata dal candidato sindaco non eletto Gian Luca Boy).

Domani, sabato 15 giugno, è prevista la giornata di riflessione, si voterà domenica 16 giugno, dalle 7.00 alle 23.00.

Le liste in campo nei due Comuni.

Lista civica “Insieme per Sant’Anna Arresi”.
Candidato alla carica di sindaco: Antonio Costantino Granella noto “Tonino”.
Candidati alla carica di consigliere comunale: Renzo Argiolas, Filippo Atzori, Valter Caschili, Alessandro Gallus, Valerio Lecca, Armando Linzas, Maura Piras, Mariella Pistis, Susanna Potettu, Angelo Romano, Nando Uccheddu, Simona Zanda.

Lista civica “Arresinus”.

Candidato alla carica di sindaco: Maria Teresa Diana.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Titti Podda, Claudio Mei, Adriana Lobina, Elisabetta Rossu, Francesco Scano, Elisabetta Cosa, Samuele Mei, Antonello Scanu, Luca Culurgioni, Daria Uccheddu, Damiano Cruccu, Cristiana Caredda.

Lista civica “Noi per Calasetta”.

Candidato alla carica di sindaco: Remigio Scopelliti.

Candidati alla carica di consigliere comunale sono i seguenti: Salvatore Altadonna, Maria Carla Armeni, Giovanni Battista Barabino noto Gianni, Sandro Dessì, Marilisa Granara, Roberto Lusci noto Robi, Giovanna Manunza, Cristiano Mercenaro noto Kicco, Alessandro Murru, Maurizio Sedda, Angelo Serrenti, Antonio Vigo (sindaco uscente).

Lista civica “Calasetta 250“.

Candidata alla carica di sindaco: Claudia Mura.

Candidati alla carica di consigliere comunale: Matteo Cabras, Giuseppe Scopelliti noto Peppino, Ambra Cincotti, Roberto Sinzu, Igor Lobascio, Roberto Casula, Laura Farris, Claudio Mercenaro, Sergio Lai, Anna Cuneo, Simone Baghino, Diego Fisanotti.

Giampaolo Cirronis

I candidati di Sant’Anna Arresi, Antonio Costantino Granella e Maria Teresa Diana.

I candidati di Calasetta, Remigio Scopelliti e Claudia Mura.

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Prende il via domani, 18 marzo, su Radio Star, “Dentro il Sulcis Iglesiente”, una nuova trasmissione di approfondimento su politica, attualità e sport, in programma tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 9.15 alle 10.30. Il titolo racchiude in sé la filosofia che animerà questo spazio radiofonico che avrò il piacere di curare, su proposta del direttore dell’emittente, Giacomo Desole. Per me si tratta di un ritorno al passato, alle origini di una carriera professionale iniziata nell’ormai lontano 1977, ancora minorenne, a Radio Iglesias; proseguita dopo un paio d’anni, a Radio Sulcis, emittente della quale ho avuto il piacere e l’onore di dirigere la testata giornalistica per diversi anni. Successivamente la mia attività giornalistica, già divisa tra radio e carta stampata, si è concentrata su televisione e carta stampata e, dopo qualche anno, ho lasciato la radio.

La radio, negli ultimi 25 anni frequentata solo da ospite, ritorna ad occupare uno spazio della mia attività giornalistica, a Radio Star. “Dentro il Sulcis Iglesiente” si propone come un contributo all’informazione nello sport (il mio primo “amore” nel giornalismo) e nella politica e nell’attualità, che hanno tanto bisogno di dibattito e di confronto, sui grandi temi che animano la vita in questo Sulcis Iglesiente, ormai da troppi anni alle prese con una profonda crisi socio-economica, dalla quale fa tanta fatica a tirarsi fuori.

«Dentro il Sulcis Iglesiente” il lunedì ed il venerdì si occuperà nella prima parte di sport (il lunedì con i commenti sugli avvenimenti del fine settimana appena trascorso; il venerdì con le anticipazioni di quello successivo) e per metà di politica e/o di attualità, temi che occuperanno in misura prevalente gli appuntamenti del martedì, del mercoledì e del giovedì.

Nella prima puntata, ci occuperemo della domenica calcistica, con un approfondimento sul derby Monteponi-Carbonia e le interviste realizzate a fine partita con i due allenatori Andrea Marongiu e Fabio Piras; avremo un intervento in diretta telefonica di Giampaolo Murru, allenatore del Villamassargia, rivelazione del campionato di Promozione. Nella seconda parte, avremo un intervento in diretta telefonica di Fabio Enne, ex segretario generale della Cisl del Sulcis Iglesiente e nuovo coordinatore regionale della Cisal Sardegna.

Il primo appuntamento è fissato per lunedì 18 marzo, alle 9.15, su Radio Star.

Giampaolo Cirronis

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Non più una kermesse del gusto articolata in due giornate, bensì in un “weekend lungo” compreso tra venerdì 10 e domenica 12 maggio. La “Sagra del Pilau” cresce e aggiunge al suo cartellone di appuntamenti la data di venerdì, anticipando di un giorno l’inizio ufficiale dei festeggiamenti del piatto tipico della gastronomia locale.

«Grazie a un contributo economico concesso dalla Fondazione di Sardegna abbiamo deciso di arricchire la programmazione del nostro evento di punta – spiega Chicco Mercenaro, assessore dello Sport e dei Servizi Tecnologici del comune di Calasetta – includendo una giornata introduttiva al ciclo di iniziative».

Il 10 maggio, pertanto, segnerà il debutto della quinta edizione della Sagra con una serie di appuntamenti sotto il segno di gusto, cultura e intrattenimento.

Alle 18.00, nell’aula consiliare del Comune, si terrà un convegno incentrato sulle implicazioni storico-culturali della pietanza calasettana a base di fregola e frutti di mare (granseola in primis), senza trascurare le caratteristiche nutrizionali del piatto. L’incontro tematico, moderato dal giornalista Giampaolo Cirronis, vedrà l’intervento di Remigio Scopelliti (vicesindaco e assessore della Cultura), Sergio Porseo (delegato del Turismo, Comunicazione e Pro Loco), di Chicco Mercenaro, della biologa nutrizionista, di un agronomo e di un enologo (i cui nomi sono ancora in fase di definizione).

Il Pilau, dopo il dibattito teorico, continuerà a essere protagonista della serata: «Grazie alla collaborazione delle associazioni del paese, la fregola sarà servita e venduta in Piazza Belly, oltre a essere disponibile nei ristoranti che la inseriranno nel menù», precisa l’assessore Chicco Mercenaro.

Infine, intorno alle 21.00, spazio alla musica: sempre in piazza Belly si esibirà una band con un repertorio di musica dal vivo.

Dopo la serata di debutto, si entrerà nel vivo della manifestazione con gli eventi di sabato 11 e domenica 12 maggio: gare ai fornelli, degustazioni nel cuore del centro storico, ospiti speciali (come già annunciato, sabato sera la scena sarà delle stelle dello show “Colorado” e della trasmissione radio “Lo zoo di 105”), giurie di qualità e tour nel borgo isolano.