18 July, 2024
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Sabato 26 novembre 2016, alle ore 16.30, presso la Sezione di Storia Locale di Carbonia (Grande Miniera di Serbariu) si terrà il convegno “In ricordo di Antonio Puggioni, dirigente politico e sindacale nelle istituzioni”.

L’evento è organizzato dall’Associazione Amici della Miniera, con il patrocinio del comune di Carbonia. I lavori verranno coordinati dalla prof.ssa Anna Lai.

Il programma dei lavori prevede la presentazione e l’apertura di Mario Zara, presidente dell’Associazione Amici della Miniera.
I lavori verranno aperti con una breve proiezione di fotografie e di un estratto dell’intervista realizzata nel 1985 dagli studenti della scuola media Zanella.
Seguiranno l’intervento di un rappresentante dell’Amministrazione comunale e l’intervento introduttivo di Antonangelo Casula, ex sindaco di Carbonia.

Sono previsti poi interventi di contributo e testimonianza, di:

Don Amilcare Gambella, parroco della chiesa di San Ponziano
Antonio Saba, ex sindaco di Carbonia
Giampaolo Cirronis, giornalista e direttore del periodico “La Provincia del Sulcis-Iglesiente”
Salvatore Figus, operatore culturale
Senatore Francesco Macis

E, infine, gli interventi del pubblico e il saluto dei familiari.

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La Casa dell’Anziano di via Mazzini, a Carbonia, ha ospitato ieri pomeriggio la festa dei nonni, con ospiti speciali i bambini della scuola media Don Milani di via Dalmazia. A partire dalle 16.00, per i 16 ospiti della struttura. è stata un’occasione di incontro importante, in un momento di grande incertezza sul futuro del servizio.

Due mesi fa – come si ricorderà – l’Amministrazione comunale di Carbonia ha disposto la chiusura della Casa dell’anziano per le gravi carenze della struttura che in quel momento ospitava 22 anziani, problema “congelato” dopo alcuni giorni di protesta di familiari e operatori, grazie all’intervento del prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, che ha concesso tre mesi di tempo ad Area, proprietaria dell’immobile e alla cooperativa che gestisce il servizio di assistenza, per realizzare i lavori necessari a superare le emergenze. La situazione, a un mese esatto dal termine del tempo a disposizione, i problemi non sono stati ancora superati, come spiega Daniela Fonnesu, presidente della CAM, la cooperativa che gestisce la Casa dell’anziano, nell’intervista che vi proponiamo.

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Dalla Casa dell’Anziano oggi abbiano ricevuto una nota di ringraziamento per quanti hanno contributo alla buona riuscita della festa dei nonni, che pubblichiamo.

«Finalmente oggi per qualche ora possiamo rilassarci e goderci il risultato della nostra bellissima festa: si perché è stata veramente bella e alla fine tutta la nostra fatica ed il nostro impegno sono stati ricompensati. Non nascondiamo che anche tra noi ci sono stati e ci sono momenti di scoramento, si sa durante le battaglie succede sempre e a turno ci sosteniamo e ci diamo coraggio, ma vedere che tante persone sono venute a fare visita ai nostri anziani per condividere una parte della loro domenica e festeggiare tutti insieme la Festa dei Nonni con noi  è stato davvero commovente, oltre che incoraggiante, perché ci ha confermato che in tanti hanno capito che stiamo lottando per qualcosa di più di un semplice posto nella Casa di Riposo per un nostro familiare; il nostro è un ideale, una “Casa” del futuro, ma anche del presente,  a dimensione umana  per tutti gli anziani che ne hanno e ne avranno bisogno, una Casa non chiusa dove gli anziani sono tristi ed isolati dal mondo esterno ma dove il mondo esterno prende coscienza e va da loro perché per loro è ormai diventato difficile e faticoso spostarsi ma non per questo devono trascorrere gli anni, che gli restano da vivere, in tristezza e solitudine.

Ieri è stato bellissimo veder entrare la maestra sig.ra Ilenia Pittorru con i bambini della Scuola elementare “Don Milani” che non solo hanno portato la loro offerta in denaro per la nostra raccolta fondi ma hanno trascorso anche il loro tempo con i nostri anziani, come se fossero i loro nonni, giocando a carte con loro, davvero una gioia per gli occhi e per il cuore.

Vogliamo perciò ringraziarli perché è stato davvero un bellissimo gesto e noi tutti forse presi da tutto il da fare non abbiamo dato loro la giusta e meritata attenzione; Dalla Casa dell’Anziano vogliamo ringraziare ancora tutti gli artigiani pasticceri che con la loro generosità hanno arricchito il nostro buffet con i loro deliziosi dolci: Coop Dolciaria L’Artigiana, Forno di Roberto Cancedda, pasticceria Paolo Secchi, Pasticceria Il Babà, Pasticceria Il Capriccio, Pizzeria Pepe Pizza, Cockerel Typical Italian Food della Corte del Sole, Pizzeria Momo. Un sentito ringraziamento al consigliere regionale Luca Pizzuto per la sua generosità e a tutti i ragazzi di S.E.L.; al fotografo Marco Corrias e al giornalista Giampaolo Cirronis, al vicesindaco Gianluca Lai e al capogruppo maggioranza del Comune di Carbonia Manolo Cossu; a coloro che hanno acquistato le nostre belle e colorate magliette contribuendo così alla raccolta fondi e a tutto il personale della Casa dell’Anziano; infine, un grazie a tutti i familiari degli anziani e al Comitato che hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, sia con il loro impegno che realizzando con amore nelle loro case molti dolci e salati che hanno allietato la serata.»

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Testata su giallo

Sono 25.716 gli utenti della rete che ieri, 2 ottobre 2016, hanno visitato il sito www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com per informarsi su quanto accade nel Sulcis Iglesiente non solo. Sono numeri importanti che, in una fase storica particolarmente delicata per il territorio, alle prese con una crisi socio-economica che lo riporta indietro di alcuni decenni, ci riempiono di soddisfazione e ci spronano ad andare avanti sulla strada intrapresa il 1 luglio 2013, con l’ìnizio delle pubblicazioni della versione online del giornale cartaceo “La Provincia del Sulcis Iglesiente”, stampato e distribuito gratuitamente dal 22 dicembre 1995.

www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com cresce, insieme a voi lettori, e guarda al futuro con fiducia, perché siano convinti che anche per il Sulcis Iglesiente, dopo tanto buio, prima o poi, speriamo tanto che sia più prima che poi, tornerà a splendere il sereno. La crisi c’è e si sente, la sentono i lettori ma la sentiamo anche noi. www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com e la versione cartacea “La Provincia del Sulcis Iglesiente”, hanno oggi un patrimonio di lettori importante, al quale teniamo tanto e ogni giorno cerchiamo di offrire, “gratuitamente”, un prodotto sempre migliore nel difficile campo dell’informazione. L’informazione gratuita, a casa dell’utente-lettore, è sempre stata una caratteristica della nostra proposta editoriale che ci ha dato tante soddisfazioni e che intendiamo conservare ancora a lungo. Ma per riuscire nella nostra “impresa”, abbiamo anche necessità di “risorse” che, per conservare l’inestimabile patrimonio della “libertà”, non possono che arrivare dalla pubblicità. Oggi www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com con quasi 1 milione di utenti unici dal 1° gennaio 2016, una media di 3.500 utenti unici nell’arco dell’anno, con punte considerevoli come gli oltre 23.000 raggiunti il 6 giugno, i quasi 18.000 il 7 giugno e i 25.716 di ieri, così come “La Provincia del Sulcis Iglesiente” con le 5.000 copie stampate e distribuite gratuitamente in tutto il territorio, rappresentano un significativo strumento per la promozione di attività commerciali ed imprenditoriali, con piccoli investimenti economici. Per informazioni, gli interessati possono telefonare al n° 328 6132020 o scrivere alla mail giampaolo.cirronis@gmail.com .

Grazie a tutti

Giampaolo Cirronis

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L’associazione culturale Quadrifoglio ’95, ha presentato ieri, nel corso di un incontro organizzato nella sala consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, la brochure realizzata a conclusione del progetto didattico ideato ed organizzato in collaborazione con la 4ª A della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Guglielmo Marconi di San Giovanni Suergiu, sul nuraghe Candelargiu.

Hanno collaborato alla realizzazione della brochure le insegnanti Francesca Corda, Katiuscia Scotto, Valentina Melis, il professor Giovanni Mallica, l’archeologa Manuela Puddu, il comune di San Giovanni Suergiu (alla presentazione era presente, tra gli altri, il sindaco Elvira Usai), il comune di Tratalias e il deputato Emanuele Cani.

Alla presentazione hanno partecipato anche gli archeologi spagnoli che per il secondo anno partecipano alla campagna di scavi nel nuraghe Candelargiu, per la realizzazione del “Proyecto Nuraghe”. Il nuraghe Candelargiu è a pianta tribolata, costituito cioè da torri che isolano un cortile centrale. La struttura in trachite locale presenta un ingresso nella facciata est. Nel Bronzo medio, secondo l’archeologo Lilliu, è stata costruita la torre principale (mastio), mentre le torri secondarie più piccole sono state costruite nel Bronzo finale. Nell’ultima campagna di scavo che ha interessato la zona antistante l’ingresso del nuraghe, è venuto alla luce il perimetro circolare di un’altra struttura e una grande pietra di forma irregolare la cui funzione è ancora sconosciuta.

A pochi metri di distanza dal nuraghe, si trova un pozzo accuratamente rifasciato all’interno con grandi blocchi di trachite rosata, ancora attivo. In prossimità del pozzo, è visibile parte di un muro perimetrale che prosegue all’interno dell’area dove si ipotizza sia ubicato il villaggio. In attesa di ulteriori scavi, si ipotizza che servisse per l’approvvigionamento idrico, anche se nella cultura nuragica che veniva attribuito valore sacro.

Il complesso ospita anche un villaggio, ancora non oggetto di scavo, ricoperto interamente da arbusti e piante di fico d’India. Nonostante ciò, sono visibili alcuni circoli di pietra, a testimonianza della presenza di capanne di dimensioni ridotte.

Nella campagna di scavo dello scorso anno, è venuto alla luce un vero e proprio tesoretto di 26 monete d’oro, coniate dalla zecca du Cartagine, di epoca punica (350-300 a.C.), tra le quali si trovano immagini bellissime come la testa della dea Tanit, protettrice di Cartagine e personificazione della fertilità; il cavallo, simbolo del Dio Baal e del potere di Cartagine; la palma carica di datteri.

Nel corso della serata, è stato presentato il libro “Le colonne del Mito”, di Alberto Cani Cornaglia (socio della Quadrifoglio ’95), Giampaolo Cirronis Editore.

Il libro narra del Mito di Atlantide e di Tartesso, di Ercole e di Atlante. Il lavoro di Alberto Cani ha tratto ispirazione dal libro di Sergio Frau “Le Colonne d’Ercole. Un’inchiesta”, pubblicato nel 2003. Leggendo e rileggendo il libro di Sergio Frau, misurando le distanze tra le isole del Mediterraneo, gli stretti, viaggiando fino in Egitto, consultando e leggendo altri libri, Alberto Cani ha maturato un’ipotesi diversa, la scoperta del grande enigma di Tarshish. Il libro è “una ricerca”, con la quale l’autore intende avanzare un’ipotesi, quella di individuare la precisa posizione delle Colonne d’Ercole, in quel mare pericoloso lontano dalla Grecia, dove tramonta il sole, dove una grande civiltà circondata dal grande oceano è passata nell’oblio…

Le Colonne d’Ercole sono due isole che all’imbocco distano trenta stadi (Euctemone)… Non c’è stretto che abbia quella misura, solo due isole hanno all’imbocco del canale d’ingresso la distanza di 5.328 metri: le isole di Sant’Antioco e San Pietro. Al di là delle Colonne c’è “Atlantide”. Superate le Colonne, si entra nel mare interno ed è come se ci trovassimo in un avvallamento (Aristotele). Sant’Antioco e San Pietro sono due isole completamente ricoperte di foreste. In quel mare ci sono delle secche rocciose e sabbiose e se non si conosce bene quel mare, ti mangia la barca, lo scoglio, la secca di Mangia Barche (Calasetta) lo rivendica…

Il libro è in vendita al prezzo di 15 euro ISBN 978-88-97397-26-7.

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Gentile Assessore Firino,

lo scorso 25 luglio, la Giunta regionale, accogliendo una Sua proposta, ha approvato una delibera di «Sostegno alle testate giornalistiche on line», con uno stanziamento di 200mila euro per l’anno 2016, riconoscendo finalmente, come scritto nel documento, «pari dignità con gli altri media dell’informazione».

L’iniziativa era stata accolta con entusiasmo dai ‘piccoli editori’ del web che, seppure con pochissimi mezzi, da anni si cimentano nel mercato dell’informazione sarda. Avendo fatto immaginare un aiuto che potesse servire a ‘reggere il peso’ di un’attività entusiasmante, ma allo stesso tempo onerosa e faticosa e, finora, mai considerata dalle Istituzioni regionali. Un «sostegno» per contribuire alla crescita, al consolidamento e ad un progressivo miglioramento.

Purtroppo, pur riconoscendo il Suo merito nell’aver intrapreso una nuova strada, la pubblicazione dei requisiti (circa un mese dopo la delibera, con scadenza mercoledì 21 settembre) si è trasformata in una ‘doccia fredda’. Infatti, l’impostazione del contributo come rimborso delle «spese ammissibili sostenute» nell’anno precedente alla delibera, rischia di vanificare l’intenzione di aiutare questi piccoli editori, che spesso devono fare i conti con una struttura organizzativa ancora in fase embrionale e che quindi contavano sul «sostegno» con l’obiettivo di far crescere e migliorare la propria attività editoriale.

Fatti salvi i necessari criteri burocratici e le caratteristiche (per esempio, l’aggiornamento periodico) che consentono di distinguere una testata giornalistica da altri siti generici (blog, aggregatori di notizie, ecc.), pochissimi editori, finora, si sono potuti concedere il lusso di assumere giornalisti applicando i «contratti nazionali» (come indicato nei requisiti), anche perché in tante situazioni la figura dell’editore corrisponde a quella di un giornalista che, facendosi imprenditore di se stesso, diventa direttore della sua testata on line, contribuendo così certamente ad implementare l’occupazione, ma non i ‘contratti’ o le ‘buste paga’. Spesso, agevolando, con la loro ‘supervisione’, l’inserimento nel mondo del giornalismo di alcuni giovani che intendono affacciarsi alla professione e compiono il percorso obbligatorio verso l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti in queste piccole testate.

Pochi editori decidono di sostenere i «costi per gli abbonamenti ai notiziari delle agenzie di stampa» (una delle quattro voci di spesa ammesse), sia per il costo, sia perché le stesse testate sono piccole ‘agenzie’ nei territori, fonti primarie di notizie. Inoltre, le «spese per la manutenzione ordinaria della rete e del sito web» sono veramente poca cosa nel bilancio generale di una testata.

Se poi si considera che le «spese generali» riferite alla sede redazionale della testata non possono superare il «10% del costo totale delle attività», si escludono in buona parte le ulteriori voci di spesa certe e certificabili.

Alla luce di queste brevi, e necessariamente sintetiche, considerazioni, il rischio è che possa essere estremamente ridotto il numero delle testate ammesse a contributo, rispetto a quelle effettivamente operative, con ulteriore pericolo di perdere parte dello stanziamento previsto e di vanificare le lodevoli intenzioni del Suo provvedimento.

Se ci è permesso fare una proposta, almeno per i primi tre anni, certamente sperimentali, sarebbe opportuno puntare su un reale «sostegno», così da consentire alle testate on line di avviare un percorso di crescita dell’organizzazione e di miglioramento del prodotto giornalistico, rendendole maggiormente competitive nel difficile mercato editoriale. Quindi, per sfruttare al massimo lo stanziamento previsto sarebbe preferibile ripartirlo in almeno tre forme di finanziamento: una forfettaria ai possessori dei requisiti burocratici e delle minime caratteristiche; una per incentivare la regolarizzazione di qualche collaboratore; una sotto forma di contributo per l’aggiornamento tecnologico.

Confidando nella possibilità di incontrarLa a breve per illustrare meglio queste righe, Le inviamo distinti saluti.

AD MAIORA MEDIA  (admaioramedia.it) – Fabio Meloni

BUONGIORNO ALGHERO (buongiornoalghero.it) – Gianni Olandi

CRONACHE NUORESI (cronachenuoresi.it) – Sonia Meloni

ISOLA 24 SPORT (isola24sport.it) – Ignazio Caddeo

LA DONNA SARDA (ladonnasarda.it) – Francesca Columbu

OLBIA NOTIZIE (olbianotizie.it) – Davide Mosca

OLBIANOVA (olbianova.it) – Mauro Orrù

LA PROVINCIA DEL SULCIS IGLESIENTE (laprovinciadelsulcisiglesiente.com) – Giampaolo Cirronis

Claudia Firino copia

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Elvira USAI per Sardegna Possibile 1

Cinque anni e mezzo fa, alla vigilia delle elezioni amministrative del 2011, se qualcuno le avesse detto «un giorno non lontano sarai il primo sindaco donna di San Giovanni Suergiu», probabilmente avrebbe abbozzato un sorriso e cambiato discorso… Di lì a poco, invece, la sua vita, almeno quella pubblica, fino a quel punto vissuta da giornalista pubblicista che, di tanto in tanto, “intervistava i politici”, è cambiata.

I maggiori esponenti dei partiti politici locali hanno iniziato a litigare nella preparazione della scadenza elettorale del 15 e 16 maggio 2011, e a San Giovanni Suergiu un gruppo di giovani di diversa estrazione e orientamento politico, ha deciso di mettersi insieme per provare a creare una squadra da presentare con una lista autonoma all’appuntamento elettorale per le imminenti Amministrative. E’ nata così la lista “Meglio Giovani” che il 15 e 16 maggio, guidata dal candidato sindaco Federico Palmas, giovane ingegnere di 37 anni, ha sbaragliato la numerosa e frastagliata concorrenza, formata da quattro liste, ed ha vinto le elezioni con 1.235 voti, il 30,30%. Elvira Usai, 35 anni, è stata la più votata, con 142 preferenze, eletta insieme a Eliano Locci, Sandro Madeddu, Valentina Solinas, Laura Deidda, Roberto Pucci, Enrico Pulisci, Alessio Caddeo, Francesco Piredda, Mauro Trullu ed Andrea Peddis.

Elvira Usai e Federico Palmas il giorno dell'insediamento del Consiglio comunale dopo le elezioni del 2011.

Elvira Usai e Federico Palmas il giorno dell’insediamento del Consiglio comunale dopo le elezioni del 2011.

L’ampio consenso elettorale ha posto Elvira Usai nella condizione di poter scegliere il campo d’azione al quale si sentiva più portata, quello dei Servizi sociali. Nei primi due anni e mezzo ha lavorato con grande impegno e non poche soddisfazioni, riuscendo a ritagliarsi uno spazio importante in un settore particolarmente delicato, in considerazione del crescente disagio sociale presente nel paese e nel territorio. I problemi hanno iniziato a sorgere, al giro di boa della consiliatura, quando nel gruppo di maggioranza sono affiorati i primi malumori, in parte legati alla richiesta di alternanza nei ruoli assessoriali, avanzata dai consiglieri rimasti esclusi dagli incarichi iniziali. Ma i veri problemi sarebbero sorti qualche mese dopo.

Sia il sindaco Federico Palmas sia il vicesindaco Elvira Usai, hanno deciso in piena autonomia di candidarsi alle Regionali del 16 febbraio 2014, in liste di schieramenti contrapposti: Federico Palmas nella lista dei Riformatori Sardi, a sostegno della candidatura del Governatore uscente Ugo Cappellacci; Elvira Usai nella lista Comunidades, a sostegno della candidatura a Governatore della scrittrice Michela Murgia. Nessuno dei due è stato eletto (Federico Palmas ha ottenuto 898 voti, Elvira Usai 566) ma il sindaco non ha gradito la decisione del suo vice e, con una decisione clamorosa, nove giorni dopo le ha revocato le deleghe di vicesindaco ed assessore dei Servizi sociali. «Sono venuti a mancare – ha scritto Federico Palmas nel decreto n° 06/2014 – i presupposti fondamentali del rapporto di fiducia che aveva ispirato e sotteso alla nomina di vicesindaco e assessore con delega ai Servizi sociali» e «ritenuto pertanto necessario ed opportuno provvedere alla revoca dell’incarico di vicesindaco e assessore, unitamente alle deleghe conferitegli», precisato «che stante la natura di atto prettamente politico, risultano inapplicabili, nel caso di specie, le normali regole procedurali che assistono all’emanazione dei provvedimenti amministrativi, talché non sussiste l’obbligo di comunicare l’avvio del procedimento di revoca, in virtù delle attribuzioni di amministrazione derivante dal vigente statuto e dalle norme, è revocata ad ogni effetto, dalla data odierna – ha concluso Federico Palmas, la nomina della dott.ssa Usai Elvira a vicesindaco e assessore comunale e conseguentemente sono revocate le deleghe conferite nelle materie e sui servizi riguardanti i Servizi sociali».

E’ apparso subito evidente che la decisione assunta da Federico Palmas avrebbe avuto strascichi politici che avrebbero inciso sul proseguo della consiliatura. La maggioranza uscita dalle elezioni amministrative del maggio 2011, ancorché derivante dall’affermazione di una lista civica, infatti, scaturiva dall’insieme di componenti politiche diverse che spaziavano su quasi l’intero quadro politico, da destra a sinistra. E la decisione del sindaco Federico Palmas si è rivelata subito, come già sottolineato, un clamoroso errore politico.

Elvira Usai, “cacciata” dalla Giunta, s’è collocata all’opposizione, diventando la voce più critica sull’operato della maggioranza e, soprattutto, del sindaco Federico Palmas.

Elvira Usai sui banchi dell'opposizione.

Elvira Usai sui banchi dell’opposizione.

Elvira Usai.

Elvira Usai.

Il decreto 06/2014 con il quale Federico Palmas ha revocato le deleghe ad Elvira Usai, ha lanciato l’ex vicesindaco verso lo storico traguardo, raggiunto domenica scorsa, di prima donna sindaco di San Giovanni Suergiu. Dopo il “terremoto” provocato dalla decisione di Federico Palmas ed i successivi contrasti maturati in maggioranza che hanno portato alla formazione di una nuova Giunta e ad un quadro politico profondamente diverso da quello uscito dalle elezioni 2011, sono arrivate le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il sindaco, le sue dimissioni il 29 aprile 2015 e, il giorno dopo, quelle dell’intera Giunta, formata da Mauro Trullu, Sandro Madeddu, Roberto Pucci, Enrico Pulisci, Valentina Solinas e Francesco Piredda.

Con l’arrivo del commissario nominato dalla Giunta regionale, il dottor Mario Mossa, a fine maggio 2015 è iniziata una lunghissima campagna elettorale, per le Amministrative 2016. Elvira Usai ha lavorato alla costruzione di un gruppo autonomo, composto da tanti giovani e solo alcuni con qualche esperienza politica ed amministrativa alle spalle, ed all’elaborazione di un programma per il rilancio di una comunità profondamente scossa dalla crisi socio-economica e, soprattutto, dalle ultime vicende che hanno portato al commissariamento del Comune per un anno intero. E non a caso nel simbolo della lista civica con la quale s’è presentata alle elezioni come candidata alla carica di sindaco, Elvira Usai ha scritto “Riprendiamo il filo”.

Le divisioni maturate nel centrosinistra hanno portato alla presentazione di tre liste ed Elvira Usai s’è trovata di fronte un consigliere di minoranza, Erminio Meloni, una lunghissima esperienza amministrativa iniziata nel 1978 e sviluppatasi senza interruzioni fino ad oggi; e Antonio Fanni, giovane segretario cittadino del Partito Democratico.

La campagna elettorale è stata lunga e difficile, a tratti molto dura, e non è mancato il confronto pubblico, il 30 maggio, nel salone dell’Auser, che ha registrato un grandissimo interesse tra la popolazione.

Il confronto pubblico tra i 3 candidati alla carica di sindaco svoltosi il 30 maggio 2016.

Il confronto pubblico tra i 3 candidati alla carica di sindaco svoltosi il 30 maggio 2016.

Il resto è storia di domenica, con l’apertura dei seggi, dalle 7.00 alle 23.00, e di ieri, quando si è concluso lo spoglio delle schede che ha decretato la vittoria di Elvira Usai, con numeri che danno alla stessa, in presenza di tre liste, le caratteristiche assai simili ad un plebiscito: 2.006 voti, il 55,18%. Ad accompagnare Elvira Usai nei cinque anni della nuova consiliatura, saranno gli 11 consiglieri eletti in maggioranza: Camilla Melis, Marco Zusa, Giuseppe Pinna, Gianfranco Ghisu, Barbara Forresu, Nadia Piras, Francesco Cocco, Alessandro Massaiu, Romina Amasio, Alessandra Manca e Giampiero Cabras, oltre ovviamente a tutti gli altri componenti del gruppo, sia i candidati non eletti sia quelli che non erano candidati alla carica di consigliere comunale.

Il compito che attende Elvira Usai, la maggioranza che la sostiene e, soprattutto, la Giunta che ufficializzerà a breve, è molto difficile, perché la situazione che trovano alla quale dovranno mettere mano alla ricerca di soluzioni, è assai complicata, ma la voglia di fare e l’entusiasmo non mancano e la comunità, sia la parte maggioritaria che ha fatto questa scelta, sia quella minoritaria che nei seggi ha fatto scelte diverse, spera che il peggio sia finalmente passato e già da domani, si possa voltare pagina, verso un futuro migliore, per San Giovanni Suergiu e per l’intero Sulcis Iglesiente.

Giampaolo Cirronis

Elvira USAI per Sardegna Possibile 1

 

 

 

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Salone dell’Auser di via Bellini pieno con diverse decine di persone sistemate sul piazzale esterno, ieri sera, a San Giovanni Suergiu, per il confronto pubblico tra i tre candidati alla carica di sindaco per le elezioni amministrative in programma domenica prossima, 5 giugno, organizzato dalle associazioni culturali Palmas Vecchio e S’Arriu de Is Fainas.

Antonio Fanni, candidato sindaco della lista “Progetto Comune”, Elvira Usai, candidata sindaco della lista “Riprendiamo il filo” ed Erminio Meloni, candidato sindaco della lista civica di “Unità cittadina”, hanno risposto alle 11 domande poste loro dal moderatore Giampaolo Cirronis, con a disposizione 4 minuti per ogni risposta, nel rispetto di un regolamento sottoscritto alla vigilia alla presenza del commissario straordinario.

Numerosi i temi toccati, dalla composizione delle liste alle difficoltà cui devono far fronte gli enti locali per la grande crisi socio-economica; dalle problematiche ambientali legate al sistema della raccolta differenziata e dei costi del servizio a carico dei cittadini, alle proposte per il rilancio di settori produttivi importanti per la comunità sangiovannese, quali piccola impresa ed artigianato, agricoltura, allevamento e pesca; dalle problematiche delle frazioni agli strumenti di pianificazione urbanistica, PUC e PUL; dalle carenze della pianta organica comunale ai servizi comunali, con specifico riferimento allo scuolabus; dalla destinazione delle strutture dell’ex Centrale di Santa Caterina, acquistata dal comune di San Giovanni Suergiu con un rilevante impegno finanziario circa 15 anni fa e mai utilizzata (l’idea iniziale era quella di farne un centro termale), anche perché il sito necessita di importanti interventi di bonifica, ai problemi del mondo associazionistico e a quelli della cultura.

E, in conclusione, un appello agli elettori per il voto di domenica.

Il confronto si è sviluppato per circa due ore, a lungo in un clima di fair play, ma non sono mancati i momenti caldi, con scambi di accuse su quanto fatto e non fatto nel passato, più o meno recente dai candidati (Erminio Meloni ha una lunga esperienza amministrativa alle spalle, iniziata nel 1978, e nell’ultima consiliatura sedeva sui banchi dell’opposizione; Elvira Usai s’è candidata per la prima volta cinque anni fa, ha ricoperto per tre anni il ruolo di vicesindaco ed assessore dei Servizi sociali della Giunta guidata da Federico Palmas che l’ha cacciata dopo la candidatura alle elezioni regionali del 2014 ed ha concluso la consiliatura all’opposizione; Antonio Fanni, esordiente, è il segretario cittadino del Partito Democratico), seguiti con grande partecipazione dal pubblico, nel quale erano presenti anche numerosi candidati e sostenitori delle tre liste.

Archiviato il confronto, i 3 candidati a sindaco e i 48 candidati alla carica di consigliere comunale, si sono già rituffati nella campagna elettorale porta a porta, per cercare di convincere gli elettori a sostenere le loro proposte. Ancora cinque giorni, si apriranno i seggi e domenica si concluderà il lavoro svolto negli ultimi 13 mesi dal commissario nominato dalla Giunta regionale dopo le dimissioni del sindaco Federico Palmas, coinvolto nell’inchiesta giudiziaria legata alla cosiddetta “Sindacopoli”.

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Armando Berti

 

Armando Berti - ottobre 1970.

Armando Berti – ottobre 1970.

La nave Altair.

La nave Altair.

Osvaldo Franzo.

Osvaldo Franzo.

Ugo Freguja, l'unico superstite del Fusina.

Ugo Freguja, l’unico superstite del Fusina.

Copertina libro La Tragedia del Fusina

Si è spento ieri, all’età di 66 anni, Armando Berti, uno degli ex marinai della fregata Altair che nel gennaio del 1970, militare di leva, partecipò alle ricerche dei naufraghi del Fusina, affondato al largo di Cala Vinagra (ci furono 18 vittime e un solo superstite, Ugo Freguja).

Armando Berti da allora è rimasto molto legato, con il collega Osvaldo Franzo, diventato poi amico fraterno, alla comunità di Carloforte, tornando spesso nell’Isola di San Pietro per ricordare quell’assurda tragedia del 17 gennaio 1970.

Ricordiamo Armando Berti con la pubblicazione integrale della pagina del libro “La tragedia del Fusina”, scritto da Salvatore Borghero, Luigi Pellerano, Giambattista Repetto e Simone Repetto, Giampaolo Cirronis Editore, a lui dedicata.

Armando Berti “Elettromeccanico Scelto”, poi “Sottocapo Elettromeccanico” e, infine, “Sergente Elettromeccanico” stava svolgendo il servizio di leva nella Marina Militare Italiana, a bordo della Fregata “Altair”, sigla: “F 591”, di base a Cagliari. «Erano già passati otto mesi di “naja” sui 24 previsti, e quel gennaio 1970 è stato sicuramente il mese di maggior attività in mare e di esperienze vissute. Un mese indimenticabile! Dopo aver fatto il “C.A.R.” ed il corso di Elettromeccanico (EM, addetto alle apparecchiature di acquisizione del bersaglio e teleguida dei pezzi) a Taranto, ho avuto il primo imbarco sull’incrociatore lanciamissili “Impavido” – “D 570” che aveva base sempre a Taranto. Causa grandi lavori della nave, a fine 1969, gran parte dell’equipaggio venne sbarcato e per me ci fu il movimento per “Nave Altair”. Salii a bordo dell’Altair, ancorato alla banchina “Ichnusa” nel porto di Cagliari, la mattina di martedì 30 dicembre 1969. Nave Altair, una fregata di costruzione americana, lunga circa 93 metri e larga 11, al comando del Capitano di Fregata Maurizio Barbieri, faceva parte della sesta Squadriglia Fregate, assieme alle gemelle “Andromeda” ed “Aldebaran”. L’ufficiale in seconda, comunemente chiamato “il Secondo” era il Tenente di Vascello Claudio Delise. A bordo eravamo circa 100-110 persone fra equipaggio ed Ufficiali. L’attività principale di queste navi era la vigilanza pesca (Vi-Pe), cioè compiti di pattugliamento e di vigilanza a pescherecci italiani, nel Canale di Sardegna e Canale di Sicilia, fino a tutto il Golfo di Hammamet, costa orientale della Tunisi.»

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Emozione a mille! Queste le prime parole che hanno aperto la presentazione del libro “Giochiamo tutti da tutte le parti…” seguite da un grande applauso per i bambini e le bambine che hanno illustrato la storia, scritta da Petula Farina, racconto che nasce da un’idea di Antonello Maccioni. Il libro nasce da un’esigenza… dalla voglia di poter fare tutti le stesse cose, di poter essere liberi di andare dove si vuole. La copertina, ideata e disegnata dalle docenti delle classi quinte della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Satta, presenta un mondo che le scale abbandonano a bordo di una mongolfiera. L’intento è che i bambini di oggi, cittadini del domani, crescano con una “mentalità costruttiva” diversa, una mentalità attenta… dove ogni luogo sia accessibile a tutti e dove si possa giocare tutti da tutte le parti.

Simbolo del messaggio una pallina fucsia e nera… a materializzare l’idea che… dove si ferma una pallina, si ferma anche una carrozzina.

Alla presentazione oltre ad Antonello Maccioni e Petula Farina, erano presenti l’assessore alla cultura Loriana Pitzalis e l’editore Giampaolo Cirronis.

I veri protagonisti però sono stati i bambini premiati con copia del libro in regalo, consegnata da Marianna e Virginia, a loro volta premiate per aver illustrato la fase conclusiva della storia.

Di seguito alcuni scatti della serata della presentazione, ma nei prossimi giorni avrete il piacere di leggere cosa hanno provato i bambini nel leggere il libro che non avevano ancora visto prima di questa serata.

Nadia Pische

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Copertina del libro di Marianna ok stampa

Verrà presentato domani 9 aprile, alle ore 18.00, presso la sala Astarte della Grande miniera di Serbariu, il libro per grandi e piccini dal titolo “Giochiamo tutti da tutte le parti”, Giampaolo Cirronis Editore.

Da un’esigenza di Marianna, da un’idea di Antonello Maccioni, dalla penna di Petula Farina, dalla matita e dai colori di 39 bambine e 41 bambini delle classi quinte della scuola primaria dell’Istituto Satta di Carbonia… disegnato in copertina dalle maestre e gioiosamente concretizzato da Nadia Pische… per un totale di 93 cuori coinvolti!

Un libro che lascia volare in alto un messaggio forte… quello di poter offrire a tutti le stesse opportunità di movimento…

Uno stimolo affinchè i bambini di oggi, cittadini del domani, possano crescere con l’idea che le barriere architettoniche devono essere eliminate, ma ancor più che le barriere mentali vengano definitivamente abbattute.

E quando, dietro un progetto, lavora un gruppo, il risultato è sempre fantastico… perché dove c’è gruppo c’è unione, c’è creatività, c’è diversità e la diversità è un valore aggiunto…

Vorrei cogliere l’occasione per ringraziare gli ottanta bambini coinvolti che, con il loro gesto, hanno reso possibile che un messaggio potesse arrivare al cuore di tutti…

Nadia Pische