23 December, 2024
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Salone pieno, sabato sera, al Centro velico di Calasetta, per il confronto pubblico tra i due candidati sindaco Antonio Vigo e Gianluca Boy. L’iniziativa, organizzata dal gruppo “Calasetta che vorrei”, è stata mediata dal giornalista Giampaolo Cirronis, editore e direttore responsabile del periodico “La Provincia del Sulcis Iglesiente”.

Un’ora e mezza di confronto sui problemi di Calasetta e del territorio e sulle proposte dei due candidati per la loro soluzione a medio e lungo termine. Alcune domande sono state poste dal moderatore, sui seguenti temi:

1) Calasetta, per posizione geografica e ricchezza del patrimonio naturale, ha un’innata vocazione turistica: quali sono le linee guida del suo programma in campo ambientale e turistico e qual’è la sua visione urbanistica e di pianificazione del territorio comunale?

2) La crisi impone una contrazione della spesa e, conseguentemente, una nuova politica territoriale con l’attivazione di servizi intercomunali. Il territorio ha perso per volontà popolare, la Provincia, per anni considerata una conquista del territorio, come giudica l’avvenuta cancellazione dell’ente intermedio?

3) Il modello industriale è in crisi, il futuro richiede un nuovo modello di sviluppo integrato, nel quale oltre al turismo, possono avere sicuramente un ruolo importante pesca e agricoltura. Che fare per rilanciare i due settori?

4) La crisi socio-economica ha provocato negli ultimi anni un potenziamento inevitabile delle politiche sociali a favore di indigenti ed anziani e del ruolo del volontariato: come si muoverà in questo settore nei prossimi cinque anni?

5) Calasetta da anni ha un ruolo significativo nell’ANCIM, l’associazione nazionale dei comuni delle Isole minori: ritiene che l’ANCIM abbia operato bene e cosa ritiene potrebbe e dovrebbe fare di più per valorizzare il ruolo dei comuni associati?

Per le risposte, i candidati hanno avuto a disposizione tre minuti per ciascuna domanda.

E’ stata poi data voce ai cittadini, che hanno interrogato i due candidati su vari temi, con risposte di 90 secondi ciascuna:

1) l’istituzione e il funzionamento dell’organismo di valutazione della performance, nonché l’approvazione del regolamento medesimo (Luigi Pittaluga);

2) la mancata indicazione nei programmi dello spostamento del depuratore fuori paese (Giorgio Canè);

3) la posizione dei candidati sull’emergenza ambientale di Portoscuso e sulle scelte industriali per il Sulcis (Igor Lobascio);

4) gli obiettivi per riempire di contenuti la parola turismo (Giuseppe Fisanotti);

5) le politiche per consolidare l’alta stagione turistica e favorire il prolungamento della stessa, e ancora i tempi di intervento per la rimozione della poseidonia dalle spiagge (Emilio Congiu);

6) il ruolo dei comuni per la soluzione dei problemi legati ai trasporti (Antonio Pinna);

7) al solo sindaco uscente Antonio Vigo, sulle ragioni della nuova proposta di amministrazione dopo il risanamento gestionale (Ermanno Armeni).

Su molti temi i due candidati hanno espresso posizioni analoghe, su altre sono emerse alcune differenziazioni, ma il confronto si è sviluppato su una linea di sostanziale fair play, al punto che non c’è mai stato bisogno di repliche.

I cittadini hanno seguito con grande attenzione, dall’inizio alla fine, a conferma della grande partecipazione della popolazione di Calasetta in queste occasioni, salvo poi allentare la stessa nel corso della consiliatura, al punto, come ha sottolineato Antonio Vigo, di assistere a riunioni consiliari scarsamente partecipate persino dagli stessi consiglieri eletti.

Ricordiamo che Calasetta è l’unico comune dell’ex Provincia di Carbonia Iglesias interessato alla tornata elettorale del prossimo 25 maggio (in Sardegna i comuni che saranno chiamati alle urne sono complessivamente 19).

Antonio Vigo, 63 anni, ingegnere libero professionista, si ricandida alla testa della lista “Calasetta domani”. In passato è stato consigliere comunale per 12 anni, assessore per 5 anni e consigliere della provincia Carbonia Iglesias per 8 anni.

Gianluca Boy, 50 anni, consigliere uscente, laureato in Economia e commercio, funzionario regionale, ex giocatore e coach di volley, guiderà la lista sfidante “Calasetta cambia”.

Nella lista di Antonio Vigo è presente l’ex sindaco e vicesindaco uscente Remigio Scopelliti. Non sono candidati gli assessori uscenti Agostino Armeni e Angelo Serrenti mentre l’assessore Sandro Dessì, scontratosi più volte con il sindaco Antonio Vigo, è candidato nella lista di Gianluca Boy. Dei consiglieri uscenti sono presenti in lista Marilisa Granara, Cristiano Mercenaro ed Alessandro Murru. Questa la lista dei candidati alla carica di consigliere comunale: Salvatore Altadonna, Gianni Barabino, Denis Bedinelli, Martina Cancedda, Antonello Casula, Cristina Fadda, Marilisa Granara, Roberto Lusci, Cristiano Mercenaro, Alessandro Murru, Sergio Porseo e Remigio Scopelliti.

Nella lista di Gianluca Boy (candidato a sindaco già cinque anni fa ed eletto consigliere comunale di minoranza), è presente solo un uscente, Sandro Dessì, consigliere ed assessore della lista di Antonio Vigo. Questa la lista dei candidati alla carica di consigliere comunale: Maria Immacolata Argiolu, Cesare Biggio, Simone Carboni, Giovanni Battista Cipollina, Maurizio D’Antonio, Sandro Dessì, Vincenzo Frenda, Toni Porseo e Roberto Sinzu.

Oggi, per entrambi gli schieramenti, inizia l’ultima settimana di campagna elettorale che si concluderà venerdì sera con un comizio in Piazza Belly.

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Si terrà domani, 12 aprile 2014, alle ore 18.00, presso la Biblioteca comunale di Carbonia, la presentazione del libro “L’Arrumbulacacca” di Margherita Pellegrini.

L’iniziativa, voluta dall’assessorato alla Cultura del comune di Carbonia, in collaborazione con lo SBIS (Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis), rientra nel progetto “Carbonia Scrive”, il ciclo di appuntamenti con gli scrittori della città e con coloro che scrivono sulla città.

L’Arrumbulacacca è un racconto per bambini; una storia delicata e leggera indirizzata al cuore dei più piccoli, ma anche a chi, pur non essendo più bambino, conserva un animo semplice e sensibile. Un racconto ricco dei sentimenti più profondi, che sfiora diverse tematiche, dall’intolleranza all’emarginazione, dall’amicizia alla solidarietà. Nei vari eventi che vedono protagonisti i piccoli insetti del prato si possono ritrovare aspetti caratteristici della cultura popolare di un piccolo paese. Vengono ricostruiti metaforicamente, attraverso le vicende, le gesta, le conversazioni dei personaggi del piccolo mondo degli insetti, tanti momenti della vita quotidiana del nostro passato.

Interverranno alla presentazione, oltre all’autrice Margherita Pellegrini, l’assessore alla Cultura del comune di Carbonia Loriana Pitzalis, il disegnatore Dario Mura e l’editore Giampaolo Cirronis.

Modesto Melis.

L'animo degli offesi.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, avvalendosi della facoltà concessagli dallo Statuto dell’Ordine “al Merito della Repubblica Italiana”, ha conferito a Modesto Melis, uno degli ultimi sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti, l’onorificenza di Cavaliere. La decisione è stata comunicata con un telegramma nella giornata di ieri da Donato Marra, Segretario generale della Presidenza della Repubblica.

Modesto Melis, riceve il prestigioso quanto significativo riconoscimento, alla vigilia del suo 94° compleanno, che cade nella giornata di domani, 11 aprile.

La storia di Modesto Melis è stata ricostruita da Giuseppe Mura nel libro “L’animo degli offesi – Storia di Modesto Melis, da Carbonia a Mauthausen e ritorno”, editore Giampaolo Cirronis.

Da alcuni anni e sempre con maggiore frequenza dalla pubblicazione del libro, che risale al gennaio 2013, Modesto Melis, ora Cavaliere, porta la sua testimonianza nelle scuole di tutta la Sardegna e non solo, per far conoscere ai giovani il dramma vissuto nel corso della seconda guerra mondiale, costato la vita a milioni di persone innocenti.

La notizia del conferimento dell’onorificenza di Cavaliere l’ha ricevuta ieri pomeriggio, mezz’ora prima della presentazione del libro presso la sala I Sufeti di Sant’Antioco, organizzata dall’associazione culturale Il Calderone, con la collaborazione dell’associazione culturale Agorà e Opera Nomadi (Consiglio Nazionale e Gruppo Collaboratore Cagliari/Carbonia).

Insieme all’autore, hanno partecipato alla presentazione Modesto Melis, protagonista delle vicende narrate, e l’editore Giampaolo Cirronis. Ha coordinato il giornalista Paolo Lusci.
Sono intervenuti Mario Corongiu, sindaco di Sant’Antioco, il regista Dario Siddi e Massimo Converso, presidente nazionale di Opera Nomadi.
Nel corso della serata, sono state raccolte le firme per l’integrazione della legge sul Giorno della Memoria, per l’inserimento in essa degli stermini dimenticati (disabili, Omosessuali, rom/sinti)

 

Giuseppe Mura e Modesto Melis.

Giuseppe Mura e Modesto Melis.

L'animo degli offesi.

L’animo degli offesi.

Domani, 9 aprile, alle ore 18.00, presso la sala I Sufeti di Sant’Antioco, si terrà la presentazione del libro  “L’ animo degli offesi. Storia di Modesto Melis da Carbonia a Mauthausen e ritorno”, di Giuseppe Mura, editore Giampaolo Cirronis.

La presentazione è curata dall’associazione culturale Il Calderone, con la collaborazione dell’associazione culturale Agorà e Opera Nomadi (Consiglio Nazionale e Gruppo Collaboratore Cagliari/Carbonia).
Insieme all’autore, saranno presenti Modesto Melis, protagonista delle vicende narrate, e l’editore Giampaolo Cirronis. Coordinerà il giornalista Paolo Lusci.
Interverranno Mario Corongiu, sindaco di Sant’Antioco; Loriana Pitzalis, assessore alla cultura del Comune di Carbonia; Massimo Converso, presidente nazionale di Opera Nomadi.
Nel corse della serata, verranno raccolte le firme per l’integrazione della legge sul Giorno della Memoria, per l’inserimento in essa degli stermini dimenticati (disabili, Omosessuali, rom/sinti)

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Sabato 12 aprile, alle ore 18.00, nella biblioteca comunale di Carbonia, verrà presentato il libro L’Arrumbulacacca, di Margherita Pellegrini. Interverranno Loriana Pitzalis, assessore alla Cultura del comune di Carbonia e relatrice; Margherita Pellegrini, autrice; Dario Mura, disegnatore; Giampaolo Cirronis, editore.

L’Arrumbulacacca è un racconto per bambini; una storia delicata e leggera indirizzata al cuore dei più piccoli, ma anche a chi, pur non essendo più bambino, conserva un animo semplice e sensibile. Un racconto ricco dei sentimenti più profondi, che sfiora diverse tematiche, dall’intolleranza all’emarginazione, dall’amicizia alla solidarietà. Nei vari eventi che vedono protagonisti i piccoli insetti del prato si possono ritrovare aspetti caratteristici della cultura popolare di un piccolo paese, vengono ricostruiti metaforicamente, attraverso le vicissitudini, le gesta, le conversazioni dei personaggi del piccolo mondo degli insetti, tanti momenti della vita quotidiana del nostro passato.

E’ un racconto che va letto con una duplice chiave di lettura: da un lato esso è la trasposizione metaforica, nel brulicante mondo degli insetti, del paese di Portoscuso e, in senso più esteso di qualsiasi piccola realtà paesana, fatta di fatica e di gioia nella semplicità della vita quotidiana, dall’altro lato esso è una storia che racconta la “differenza” e il coraggio di affrontarla, la storia di chi emerge dai margini in cui la mentalità ristretta di qualcuno vorrebbe relegarlo, per vincere e trionfare, confermando che la “differenza” è un tesoro prezioso per chi la possiede e per coloro che gli stanno vicino.

I dialoghi tra i personaggi nei momenti di preparazione per la festa e durante il suo svolgimento, sono in dialetto sardo, il dialetto tipico del piccolo paese al quale l’autrice si riferisce, ricco di espressività ed efficacia nel comunicare la simpatica semplicità della cultura popolare.

Le immagini a colori realizzate da Dario sono il tocco di valore aggiunto all’opera. Dario ha dato vita con il suo tratto molto originale alle diverse scene, connotandole di colore, interpretandole secondo la sua inimitabile personalità.

Il racconto vede intrecciarsi il destino di due diverse forme di vita, ciò che le accomuna è la sofferenza e ciò che porterà ad entrambe consolazione sarà una dolce nenia che riaffiora dal passato. Ed è proprio il passato che trionfa su tutto, che ancora una volta conferma la sua indescrivibile importanza quale tesoro prezioso da custodire gelosamente. Il passato, che appartiene a tutti noi, ci rende forti perché solo il possesso di solide radici in quella che è la nostra cultura, la nostra tradizione, saprà darci sostegno e renderci capaci di vivere al meglio il nostro presente.

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Trent’anni fa nasceva Telegamma, la prima televisione privata del Sulcis Iglesiente. Erano le 21.00 del 26 marzo 1984, quando dagli studi di Piazza Rinascita aveva inizio “Obiettivo Sport“, il programma che apriva ufficialmente le trasmissioni. Scrivendo queste righe è grande in me l’emozione, perché, poco più che ventenne, ebbi l’onore di entrare per primo, attraverso gli schermi delle TV, per di più in rigorosa diretta, nelle case di tanti sulcitani.

In quel 1984 la Sardegna e il Sulcis Iglesiente erano profondamente diversi rispetto ad oggi. Presidente della Regione era il democristiano Angelo Rojch, vi rimase fino al 23 giugno e il 26 agosto venne sostituito dal sardista Mario Melis; sindaco di Carbonia, da meno di un anno, era il comunista Ugo Piano; sindaco di Iglesias era il socialista Paolo Fogu; il comunista Salvatore Cherchi meno di un anno prima era stato eletto per la prima volta parlamentare, alla Camera dei Deputati; il socialista Antonello Cabras era presidente del Comprensorio del Sulcis e qualche mese dopo sarebbe stato eletto sindaco di Sant’Antioco.

Trent’anni, tante esperienze, tante emozioni, assolutamente indimenticabili. Il mondo è cambiato ma per il Sulcis Iglesiente, purtroppo, per molti aspetti non certamente in positivo. Il modello di sviluppo basato sulla grande industria, allora ancora vivo, garantiva molte migliaia di buste paga e, grazie anche ad un rilevante indotto, una condizione socio-economica sicuramente migliore di quella odierna. Quel modello di sviluppo è ormai al tramonto ed al suo posto non è stata preparata un’adeguata alternativa.

Sul piano strettamente personale, Telegamma ha segnato la mia formazione professionale per molti anni. Sono stati anni di grande responsabilità ed impegno totale, nei quali la carica di entusiasmo ha supplito spesso alle carenze strutturali e alle limitate disponibilità economiche. Ho dato e ricevuto tanto, soprattutto in termini di autonomia gestionale della redazione giornalistica che per molti anni ho avuto l’onore e l’onere di dirigere. Posso dire di non aver mai avuto pressioni di alcun genere dalla proprietà (Domenico Sirigu, mio primo interlocutore, Luciano La Mantia e l’imprenditore Paolo Cossu) e di aver portato avanti una linea editoriale completamente autonoma. Negli anni ci sono state anche incomprensioni che mi hanno portato a lasciare l’incarico, ma anche queste non hanno modificato minimamente il mio giudizio complessivo su una lunga, straordinaria esperienza professionale, che alla fine ho deciso di interrompere esclusivamente per mia scelta, per affrontare nuove avventure, con nuovi stimoli.

Oggi ringrazio tutti, dalla proprietà a tutti i collaboratori, con alcuni dei quali posso dire di aver trascorso una parte importante della mia vita professionale.

Sono passati trent’anni e sembra ieri. I ricordi restano, senza rimpianti. La vita continua.

 

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E’ in corso, nell’auditorium dell’Istituto Tecnico Commerciale di Via Toscana, a Nuoro, una seconda presentazione del libro “L’animo degli offesi – Storia di Modesto Melis, da Carbonia a Mauthausen e ritorno “. Dopo l’appuntamento di ieri sera, riservato alle classi dei corsi serali, sono presenti nell’auditorium, pieno in ogni ordine di posti, le classi terze, quarte e quinte del corsi del turno del mattino.
La presentazione in questo momento vede un’esposizione del tema della professoressa Marina Moncelsi. Seguirà l’intervento del protagonista del libro, Modesto Melis, intervistato dell’autore del libro, Giuseppe Mura.
E’ presente l’editore del libro, Giampaolo Cirronis.

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E’ in corso, nell’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Commerciale di Nuoro, la presentazione del libro “L’animo degli offesi – Storia di Modesto Melis, da Carbonia a Mauthausen e ritorno”. Sono presenti l’autore del libro, Giuseppe Mura; l’editore, Giampaolo Cirronis; e il protagonista del libro, Modesto Melis.

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Una sala della Biblioteca comunale di Carbonia, gremita come raramente accade in occasioni di presentazione di pubblicazioni (posti a sedere tutti occupati e diverse file di spettatori in piedi)  queste le parole  di Paolo Serra, della società Umanitaria di Carbonia che ha collaborato insieme all’assessorato alla Cultura del comune di Carbonia, alla riuscita dell’evento), che ha presentato l’evento sabato 21 dicembre, e letto personalmente alcuni brani significativi del libro “Carbonia – Romanzo Minerario, storie di vita, di lotta e di sport”, opera prima di Antonello Pirotto, edito da Giampaolo Cirronis. La copertina del libro è caratterizzata da un disegno di Ruggero Soru, noto ed apprezzato disegnatore e vignettista di Carbonia, presente in sala e accomunato, insieme all’autore e all’editore, da calorosi applausi .

A fare da introduzioni gli interventi del sindaco, Giuseppe Casti, e del suo predecessore Tore Cherchi, che hanno preceduto gli interventi dell’editore e dell’autore.

Tra i presenti gli assessori comunali alla Cultura Loriana Pitzalis, Lavori pubblici Franco Manca e Commercio, Giampaolo Puddu, diversi consiglieri comunali e l’ assessore allo sport del comune di San Giovanni Suergiu, Roberto Pucci. Volti noti dello sport locale, Checco Fele, Graziano Milia, Giorgio Melis, Massimo Corda, Gianni Maricca e in particolare Giulio Ravot, bandiera biancoblù, che ha un ruolo importante nello sviluppo del romanzo.

Commozione quando sono stati citati alcuni dei personaggi citati nel libro, da Carlino Zoboli, presenti la vedova Elena e i familiari; a Sergio Usai, presente la figlia Francesca. Non potevano mancare i protagonisti delle lotte operaie di questi ultimi anni, una sorta di filo conduttore, con il passato raccontato nel libro, costruito appunto sulla determinazione a resistere, al ricorrente attacco al sistema produttivo, nello specifico rappresentanti sindacali, della varie sigle e categorie dall’Eurallumina (Mocci, Pulisci, Marongiu), all’Alcoa (Massimo Cara, Stefano Lai, Simone Loi, agli edili (Manuel Piredda), al commercio, artigianato (Claudia Mariani). Oltre alle rappresentanze di importanti associazioni, come gli amici della miniera (Mario Zara), il presidente della Fand (Stefano Garau ), autori di importanti pubblicazioni dello stesso comparto letterario, come l’ingegnere Luciano Ottelli (“Serbariu storia di una miniera”), Franco Reina (“Carbosarda Carbonia, passione per la squadra biancoblù”), Carlo Panio (“Storia del diritto minerario in Sardegna, il caso Carbonia”). Ha chiuso l’incontro un brindisi, con l’augurio di vivere momenti migliori  già a partire dal prossimo anno.

Il volume è disponibile nelle librerie e in alcune edicole di Carbonia ed è inoltre acquistabile contattando direttamente l’editore Giampaolo Cirronis.

Locandina 33x48 presentazione libro Carbonia - Romanzo Minerario

 

 

Locandina 33x48 presentazione libro Carbonia - Romanzo Minerario

Sabato 21 dicembre, alle 11.00, nella Biblioteca comunale di Carbonia, verrà presentato il libro “Carbonia – Romanzo minerario – Storie di vita, di lotta e di sport”, di Antonello Pirotto, Giampaolo Cirronis Editore.

La passione per lo sport, in particolare per il calcio, e quella per la storia della mia città, mi hanno accompagnato sin da giovanissimo. I racconti dell’epopea mineraria, delle lotte per il lavoro, dello sport e della locale squadra di calcio, delle sue imprese e dei suoi miti, con il passare del tempo li ho assimilati come se li avessi vissuti direttamente. Alcuni dei protagonisti di quelle vicende sociali e sportive, ho avuto la fortuna di conoscerli e di poterne apprezzare le doti umane. “Carbonia – Romanzo minerario” narra di storie di vita, di lotta e di sport, all’ombra dei castelli dei pozzi della Miniera di Serbariu, di una famiglia arrivata dal paese di origine nella costruenda Carbonia, per trovare lavoro e casa. Attraverso le vicende personali di questo nucleo familiare, si rivivono i momenti salienti dei primi vent’anni di vita della città, sino al 1958, con riferimenti a luoghi della memoria e collegamenti e raffronti con i giorni nostri. Una parte importante del romanzo è dedicata allo sport che, in quegli anni, fu veicolo di aggregazione e di costruzione di un’identità comune, tra genti provenienti da 70 diverse province d’Italia. Non potevano mancare le biografie di personaggi che, nella vita pubblica e sportiva, hanno lasciato un segno indelebile nella crescita culturale di Carbonia. Voglio bene alla mia città, al mio territorio, alla mia gente che merita di vivere in pace, senza più l’incertezza del futuro. Dedico questo romanzo, infine, alla mia famiglia, a chi non c’è più, a mia madre, a mia moglie, ai miei figli e all’indimenticato Marco.

Antonello Pirotto

 

Antonello Pirotto è nato il 23 agosto 1962 a Carbonia, città fondata per l’estrazione carbonifera, situata nel Sulcis Iglesiente, oggi tra le Province più povere d’Italia, da sempre terra di lotta per l’affermazione della dignità dei lavoratori. Dal 1982 operaio nel polo industriale di Portovesme, sempre in prima fila nelle lotte nei primi anni ‘80 e ‘90 con la marcia per lo sviluppo, è stato uno dei protagonisti, negli ultimi anni, dell’aspra lotta dei lavoratori sulcitani, colpiti da un disastro industriale, economico e sociale. E’ stato iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti – Elenco Pubblicisti e all’USSI (Unione Stampa Sportiva Italiana), collaboratore del quotidiano La Nuova Sardegna dal 1999 al 2011, corrispondente locale nel settore sportivo, del periodico La Provincia del Sulcis Iglesiente, conduttore radiofonico dal 1990 al 2011 sempre nel settore sport, nell’emittente radiofonica Radio Star di Carbonia, dirigente responsabile di una nota e partecipata Scuola Calcio giovanile di Carbonia, dal 1994 al 2011, presso il Gruppo Sportivo Carbonia Sud.