18 July, 2024
HomePosts Tagged "Giampaolo Cirronis" (Page 8)

Il 23 luglio, presso la “Sala Corpus” della tonnara “Su Pranu”, a Portoscuso, è stata inaugurata la mostra personale di pittura di Gian Franco Cau, visitabile dalle 21.00 alle 24.00, sino al 30 luglio.

L’esposizione consta di 24 tele dipinte dall’artista dal 2020 ad oggi. Per chi avesse già visitato precedenti mostre di Gian Franco Cau, non potrà non notare il cambiamento causato dal lungo periodo del lockdown, che ha portato l’artista a vivere momenti di profonda riflessione. Le sue tele appaiono “libere”, “leggere”, dai colori delicati, come ad accarezzare i soggetti rappresentati. Una lettura attenta di queste opere, porta a cogliere un messaggio di serenità. La sua fantasia si intreccia e trae spunto da dipinti famosi, come nel caso della tela “Monna Lisa secret”, “Il mito di Venere” e “Madama Butterfly”. Altre raccontano l’origine della vita, la bellezza del mare e del tramonto. Non manca il riferimento alla Sardegna, con il ritratto di un vecchio sardo e il tema della Sartiglia.

Particolari fermacarte in pietra lavorata e dipinta, rappresentano un ulteriore tocco delle doti artistiche di Gian Franco Cau. Custodite in una teca, fanno bella mostra di sé, accanto ad alcuni dei libri scritti dall’autore-artista, l’ultimo edito da Giampaolo Cirronis, genere narrativo, “La ragazza che leggeva l’anima”, presentato a Portoscuso nel mese di novembre scorso.

I visitatori della personale di Gian Franco Cau avranno modo di cogliere l’impatto estetico delle tele, che arriva a stimolare la parte emozionale personale. Opere curate nei minimi particolari, attente al dettaglio, che attraverso sfumature tenui, donano ad ogni tela un carattere delicato, accentuato maggiormente dalle tonalità di colore, spesso madreperlate.

Nadia Pische

 

Nuovo scossone nella coalizione di maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta comunale di Carbonia guidata dal sindaco Pietro Morittu. Stamane s’è dimesso l’assessore dell’Urbanistica, Manutenzioni, Decoro Urbano, Politiche per la casa, Rapporti con il Consiglio, Piero Porcu. E’ il “terzo pezzo” dell’assetto originario della Giunta Morittu che viene a mancare per dimissioni, ufficialmente “volontarie” ma “inevitabile conclusione” di fortissime tensioni interne ai rispettivi gruppi consiliari.
Piero Porcu è stato nominato assessore dopo essere stato il più votato nella lista “Uniti per Rinascere” alle elezioni del 10 e 11 ottobre 2021. Le sue dimissioni odierne arrivano dopo quelle dell’assessore dei Lavori pubblici Stefano Mascia (14 novembre 2022), indicato dalla lista “Carbonia Avanti”, sostituito da Manolo Mureddu, e dell’assessore delle Politiche sociali Roberto Gibillini (29 maggio 2023), indicato dalla lista “Ora per Carbonia”, sostituito da Paolo Moi. A rilevare le deleghe rimaste vacanti con le dimissioni di Piero Porcu sarà quasi certamente l’ex sindaco Giuseppe Casti.
Piero Porcu, nella lettera di dimissioni, ha ringraziato coloro che lo hanno affiancato in questa esperienza amministrativa, durata circa 18 mesi, e ha augurato a tutti un proficuo lavoro per proseguire al meglio con gli impegni assunti nel programma elettorale.
Il sindaco Pietro Morittu, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, «ringrazia sentitamente l’assessore Piero Porcu per l’ottimo lavoro svolto, sempre nell’interesse della comunità, accompagnato da serietà, umiltà, passione, abnegazione e spirito di collaborazione. Sono stati 18 mesi di esperienza significativa e importante sia dal punto di vista umano che politico, in cui Piero ha sempre dimostrato di essere una persona perbene, legata profondamente alla sua città».
Giampaolo Cirronis

«Il Carbonia calcio comunica la risoluzione consensuale degli accordi per la stagione sportiva 2023/2024 col mister Diego Mingioni, col mister Federico Cocco, col prof. Andrea Defraia, preparatore atletico e col fisioterapista Fabrizio Manca. A tutti auguriamo le migliori fortune sportive.»
Questo breve comunicato del Carbonia Calcio pubblicato su Facebook alcuni minuti fa scrive la parola fine sull’intero settore tecnico della squadra protagonista del campionato di Eccellenza regionale 2022/2023. Prima lo svincolo di tutti i calciatori, molti dei quali si sono già accasati in altre squadre, tanti altri lo stanno per fare, ora l’interruzione del rapporto di lavoro dell’intero staff tecnico guidato da Diego Mingioni. Un epilogo molto triste, oltre il quale non si può che vedere un futuro nero per il glorioso Carbonia Calcio.
Il Carbonia Calcio è iscritto al prossimo campionato di Eccellenza regionale ma la squadra non c’è più. La prospettiva è affrontare la nuova stagione con i giovani delle categorie allievi e juniores, una strada senza via d’uscita, perché i problemi che hanno portato all’attuale situazione non si risolverebbero certamente con la retrocessione. Urge intervenire, chi può e ha a cuore le sorti della squadra, per il suo glorioso passato, il triste presente ed il futuro, non può stare a guardare una deriva improvvisa ma, per molti versi, non inaspettata, perché se si è arrivati a questo punto, è evidente che i problemi sono stati sottovalutati e la loro soluzione è sempre stata procrastinata nel tempo.
Giampaolo Cirronis

Il capitano del Carbonia Calcio Nicola Serra è un nuovo calciatore dell’Ilvamaddalena. La società maddalenina, fresca retrocessa dal campionato di serie D e in attesa di conoscere l’esito della domanda di ripescaggio, sta costruendo un organico di grande qualità e Nicola Serra, classe 1999 con una già lunga esperienza maturata tra serie D ed Eccellenza con il Carbonia e il Sassari Calcio Latte Dolce, costituisce una gemma dell’organico che sarà a disposizione del nuovo tecnico Carlo Cotroneo per l’inizio della preparazione precampionato.

Se l’Ilvamaddalena gioisce per l’arrivo di Nicola Serra, c’è grande tristezza a Carbonia per la deriva assunta dalla crisi societaria, con le partenze, alcune già ufficializzate (Nicola Muscas al Sassari Calcio Latte Dolce, James Cohen Kirby al Villasimius, Rafael Monteiro in Veneto, Mattia Pitzalis e Fabio Porru all’Iglesias, Nicola Serra all’Ilvamaddalena), altre ormai prossime all’ufficialità (Fabio Mastino, Lorenzo Isaia e Ayrton Hundt all’Iglesias; Andrea Mastino al Villasimius), altre ancora pressoché certe (Andrea Porcheddu, Adam Idrissi, Jesus Prieto, Gabriele Dore e Niccolò Agostinelli) di quasi tutto l’organico (restano al momento solo i giovanissimi del vivaio).

Il progetto tecnico che dopo la retrocessione aveva portato ad un brillante settimo posto in campionato e alla finale di Coppa Italia (sfumata al 122′ e poi al 16° calcio di rigore), non esiste più!

L’attuale gruppo dirigente ha iscritto la squadra al campionato di Eccellenza 2023/2024 e sta cercando di trovare qualcuno cui passare il testimone, costituito dal solo titolo sportivo e, soprattutto, da un’eredità economica sicuramente complicata.

E’ arrivato il momento di fare chiarezza, perché in gioco c’è la sopravvivenza del Carbonia Calcio ed il rispetto di una storia che pone il Carbonia al vertice del calcio sardo da oltre 80 anni, dietro il Cagliari ma al fianco di squadre di grandissimo blasone quali Torres e Olbia.

Il Carbonia Calcio ha vissuto altre crisi nel periodo più o meno recente, una delle quali a fine anni ’80 sfociò nel fallimento, dopo il glorioso ciclo iniziato con la promozione in serie C2, sviluppatosi in 6 stagioni tra i professionisti e 2 nel campionato Interregionale. La ripartenza dalla Terza Categoria fu dolorosa ma la risalita venne più rapida grazie alla fusione con la Sguotti, seconda società cittadina che militava in Promozione regionale. In altre occasioni un ruolo decisivo per il superamento delle crisi, lo ebbe l’Amministrazione comunale, che chiamò a raccolta gli imprenditori, la cui risposta fu molto generosa.

La situazione socio-economica del territorio è indubbiamente assai più complicata rispetto a quegli anni, ma in questo momento, comunque, sarebbe opportuno un intervento dell’Amministrazione comunale, per far sedere intorno allo stesso tavolo gli attuali dirigenti e tutti coloro che hanno a cuore le sorti della massima espressione calcistica della città e dell’intero territorio. Probabilmente, solo un confronto a carte scoperte, a 360°, potrà creare le condizioni per trovare una via d’uscita alla crisi. Diversamente, il destino sembra segnato. Dopo la partenza di tutti i calciatori della prima squadra, appare utopistico pensare di poter ricostruire un organico dignitoso in grado di conservare la categoria, in attesa di eventi successivi. E, in questa situazione, neppure una retrocessione in Promozione sarebbe una soluzione, perché i problemi che hanno portato allo smantellamento in atto, resterebbero nella loro interezza, a meno di quegli interventi forti che ad oggi non si è riusciti a trovare per sanare la situazione in Eccellenza e sarebbe ancora più complicato trovare nella categoria inferiore!

Giampaolo Cirronis

 

Il Carbonia Calcio è iscritto regolarmente al prossimo campionato di Eccellenza regionale ma sul suo futuro, da diversi giorni, gravano nubi sempre più grigie. Il 5 giugno scorso la società ha annunciato la conferma del tecnico Diego Mingioni che ha salutato con entusiasmo il rinnovo del contratto, sottolineando che «il rinnovo è la naturale conseguenza del percorso intrapreso la scorsa stagioneLo volevamo entrambi, e sono onorato di potermi legare a questi colori. Continueremo col giusto mix tra esperienza e gioventù, sempre tenendo fede alla nostra filosofia, con una squadra con un forte senso di appartenenza al territorio».

Analoga soddisfazione l’ha espressa il presidente Stefano Canu: «Non abbiamo mai avuto dubbi sulla bontà della scelta e il campo ci ha dato ragioneOra è per noi naturale proseguire nella strada intrapresa che vede al primo posto la valorizzazione (reale e non a parole) del nostro settore giovanile. Presto cercheremo di chiudere ufficialmente anche con lo staff della scorsa stagione e subito dopo, col mister Maurizio Ollargiulavoreremo per il settore giovanile (sono previste a luglio alcune giornate dedicate agli stage) e quindi alla costruzione della rosa della prima squadra».

37 giorni dopo, il 12 luglio, la società ha pubblicato il seguente comunicato stampa nella pagina Facebook.

«Il consiglio di presidenza dell’Asd Carbonia calcio, preso atto della necessità di risorse dirigenziali che apportino nuove energie e nuovo slancio al perseguimento degli obiettivi e delle strategie dell’associazione, si rende disponibile a collaborare ad una serena transizione, garantendo la massima apertura a chiunque volesse impegnarsi seriamente a portare avanti le attività dell’Associazione. Agli interessati fornirà tutta la documentazione necessaria per le opportune valutazioni. Pensiamo che, dopo questi anni di pianificazione sportiva con l’esordio in prima squadra di tanti giovani del settore giovanile, il Carbonia calcio meriti di essere valorizzato e ulteriormente sviluppato con nuove energie e nuovo entusiasmo che auspichiamo possa accompagnare il futuro della stessa.»

Il primo interrogativo che scaturisce dal cambiamento di rotta è: «Cosa è successo in quei 37 giorni, per passare dalla conferma di Diego Mingioni con un programma di lavoro già ben definito, che sicuramente prevedeva la partenza di alcuni protagonisti della stagione appena trascorsa ma, al tempo stesso, la costruzione di un organico in grado di ben figurare nel prossimo campionato di Eccellenza, all’apertura verso un possibile passaggio di proprietà?»

Il 18 luglio, ho chiesto al presidente Stefano Canu quali calciatori della rosa della passata stagione, sarebbero rimasti sicuramente e quali eventualmente no, oltre a Kames Cohen Kirby e Nicola Muscas, già annunciati da Villasimius e Latte Dolce, e a Rafael Monteiro che ha annunciato su Facebook la conclusione del suo rapporto con il Carbonia. La risposta del presidente è stata: «Stiamo trattando il passaggio di consegne. Spero possano trattenere tutti i ragazzi su cui avevano puntato».

Effettivamente in quei giorni, erano in corso incontri per un possibile passaggio di proprietà che – stando alle indiscrezioni trapelate, perché ufficialmente non è stato comunicato niente -, ad un certo punto sembravano in uno stato molto avanzato ma che poi non si sono concluse positivamente.

A fine settimana, intanto, praticamente tutta la rosa dei calciatori della prima squadra è finita nel listone dei calciatori svincolati. Diversi, pare abbiamo già scelto altre destinazioni e in serata prima il capitano Nicola Serra, poi lo spagnolo Jesus Prieto, hanno annunciato attraverso rispettivi profili Facebook, che la loro esperienza al Carbonia Calcio è finita.

In serata l’Iglesias ha annunciato le firme di Mattia Pitzalis e Fabio Porru.

A questo punto, se le trattative per il passaggio di consegne ad un nuovo gruppo dirigente non andranno in porto, il rischio concreto è che il Carbonia si presenti al via del prossimo campionato di Eccellenza con un organico fatto di giovani alle prime esperienze nella categoria, con un destino assai incerto se non già segnato in partenza.

Il Carbonia Calcio che nell’ultimo campionato di Eccellenza regionale ha conseguito un brillante settimo posto ed è andato ad un passo dalla conquista della Coppa Italia, spingendo l’attuale società (su quali basi?) a confermare il tecnico Diego Mingioni ed il programma della stagione appena trascorsa, non c’è più.

Giampaolo Cirronis

Cresce a Nuraxi Figus la mobilitazione dei cittadini a difesa del territorio dall’invasione di impianti eolici e fotovoltaici. Venerdì 14 luglio il Centro polivalente di via Roma ha ospitato un affollato incontro dibattito organizzato dal Comitato Nuraxino guidato da Giancarlo Ballisai, affiancato da numerosi soci.

Nell’occasione, è stata messa a disposizione dei presenti, tutta la documentazione delle delibere regionali e delle richieste inoltrate da diverse società al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, riguardanti i 21 progetti fotovoltaici ed eolici che, se approvati, verrebbero realizzati nei comuni di Gonnesa, Carbonia e Portoscuso. Su una lavagna è stata presentata la localizzazione degli impianti in corso di progettazione nel territorio, sia quelli eolici e fotovoltaici, sia quelli offshore.

Nel corso dei numerosi interventi, è stato sottolineato come le richieste presentate, in continua crescita, siano assolutamente spropositate per quelle che sono le necessità, non solo della nostra Isola, ma anche del resto d’Italia, finalizzate a fare ingenti profitti grazie agli elevati incentivi previsti per la produzione di energie rinnovabili, anche con i fondi del PNRR.

Giancarlo Ballisai ha sottolineato, in particolare, i problemi legati alla realizzazione dei cavidotti, per i quali sono previsti numerosi espropri di terreni agricoli, con un ritorno economico assai limitato per i legittimi proprietari.

L’incontro si è concluso con un invito alla mobilitazione del territorio, perché solo con una fortissima forma di opposizione, nei tempi più brevi possibili – prima che sia troppo tardi – si può sperare di porre un freno alle concessioni, quantomeno limitandole quanto più possibile.

Giampaolo Cirronis

 

E’ morto oggi, all’età di 87 anni (era nato il 27 settembre 1935), l’ingegner Paolo Costa, ex consigliere, assessore e vice sindaco del comune di Carbonia. Il suo impegno professionale si è concretizzato, in particolare, nell’attività urbanistica, con la partecipazione alla redazione dei Piani di fabbricazione dei comuni di San Giovanni Suergiu, Giba e Santadi, del Piano regolatore del comune di Sant’Anna Arresi, del Piano delle aree turistiche (Zone F) di Chia, comune di Domus de Maria. Paolo Costa è stato anche incaricato, per conto dell’Istituto Autonomo delle Case Popolari della provincia di Cagliari, del progetto di Recupero Urbano del Rio Cannas-Corso Iglesias, a Carbonia. E’ stato responsabile dell’Ufficio Tecnico del Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis, ente del quale è stato uno dei dirigenti sino alla pensione.

Quattro anni fa, Paolo Costa scrisse il libro “Due case e altre cose”, che venne presentato venerdì 10 maggio 2019 nella Sala del Centro di documentazione di Storia Locale della Grande Miniera di Serbariu. Il testo propone elementi di riflessione sui temi dell’urbanistica e dell’architettura della città di Fondazione, della sua impronta razionalista, attraverso i suoi protagonisti principali, Cesare Valle e Ignazio Guidi, personalità a cui si deve l’impostazione del Piano Urbanistico Originario della città di Carbonia. A loro si aggiunge Gustavo Pulitzer Finali, che ha progettato il profilo architettonico del centro, ed Eugenio Montuori, che si è occupato dell’attività di realizzazione di alcuni edifici di particolare pregio, quali Villa Sulcis e l’Albergo Centrale.

Di formazione politica socialista, Paolo Costa venne eletto consigliere comunale nel 1988. Nella Giunta guidata dal sindaco Ugo Piano, ricoprì l’incarico di assessore dei Beni culturali e ambientali. Nel corso della consiliatura, dopo la crisi politica che portò nel 1990 all’interruzione traumatica della seconda consiliatura da sindaco di Ugo Piano e all’elezione in Aula, al suo posto, di Antonangelo Casula (la legge 81 che ha cancellato questa possibilità, con l’elezione diretta del sindaco, del presidente della Provincia, del Consiglio comunale e del Consiglio provinciale, venne approvata tre anni dopo, il 25 marzo 1993), venne confermato assessore con le stesse deleghe e, in più, quella di vicesindaco.

«Paolo Costa è stato una figura di grande cultura e spicco della città di Carbonia e dell’intero territorio, ove si è distinto per le sue capacità e il suo impegno quale ingegnere-urbanista, nonché per il suo impegno verso la propria comunità come assessore dei Beni culturali e ambientali della Giunta guidata dal sindaco Ugo Piano e dal 1990 al 1993 come vicesindaco nella Giunta presieduta dal sindaco Antonangelo Casula – ha detto il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu -. Solo qualche giorno fa l’ing. Paolo Costa ha espresso grande soddisfazione per le idee progettuali messe in campo dall’Amministrazione comunale con i diversi progetti del PNRR di cui sono state indette le gare per oltre 20 milioni di euro, con particolare riferimento alla riqualificazione del ponte sul Rio Cannas. Esprimo a nome mio e dell’intera Amministrazione comunale, le più sentite condoglianze ai familiari.»

Il segretario del Partito democratico del Sulcis Iglesiente, Mauro Esu, ha sottolineato in una nota che «quella di Paolo Costa è una grande perdita per la nostra comunità. Ingegnere, è stato un professionista di grande valore, uomo di cultura e brillante intellettuale, qualità queste, che ha saputo esprimere anche come amministratore pubblico quando ha ricoperto gli incarichi di assessore comunale e vice sindaco della città di Carbonia e da dirigente politico e militante della sinistra. Il PD si unisce al dolore della moglie Romana, delle figlie Elisabetta, Francesca, Barbara e delle rispettive famiglie».

 

Giampaolo Cirronis

Nella foto di copertina Paolo Costa all’incontro organizzato in ricordo di Vitale Piga, podestà della città di Carbonia dal 28 settembre 1939 al 24 aprile 1942, svoltosi il 10 novembre 2017 nella Sala del Centro di documentazione di Storia Locale della Grande Miniera di Serbariu. Nella seconda foto, con il collega di Giunta e compagno socialista Paolo Campus, nella vecchia sala consiliare.

La dottoressa Maria Mameli è la nuova presidente del Rotary Club Carbonia. Ha ricevuto il collare dalla presidente uscente Valbrana Dana Vargiu, nel corso della cerimonia del passaggio della Campana e del 35° anno di attività del Rotary Club Carbonia, svoltasi nella sala riunioni del Lu’ Hotel.
Numerosi gli ospiti presenti, tra i quali il sindaco di Carbonia Pietro Morittu, il vicesindaco Michele Stivaletta, l’assessora della Cultura Giorgia Meli, il segretario Distrettuale Francesco Danero, il Capitano comandante della compagnia dei carabinieri  di Carbonia Enrico Santurri, il presidente del Rotary Club Iglesias Pino Licari.
Nel corso della serata, il socio Roberto Monticelli ha presentato il filmato che ha racchiuso i 35 anni di storia del Rotary Club di Carbonia.
Il sindaco Pietro Morittu e l’intera Amministrazione comunale augurano buon lavoro alla nuova presidente del Rotary Club Carbonia, la dott.ssa Maria Mameli, psicologa e psicoterapeuta, con l’auspicio di rinsaldare ulteriormente il rapporto di proficua collaborazione, consolidato nel corso dei 35 anni dalla fondazione, con la comunità di Carbonia.
Giampaolo Cirronis
         

19 ottobre 1992 – 15 dicembre 1992. Due date rimaste impresse nella memoria di coloro che in quei 58 giorni furono protagonisti di un evento che scrisse un importante pezzo di storia del Sulcis Iglesiente nell’ultimo scorcio dello scorso millennio: “La Marcia per lo Sviluppo”.

Quell’evento è stato ricostruito da alcuni dei protagonisti, nel libro “La Nostra Marcia”, presentato ieri sera nella sala convegni del Lu’ Hotel, a Carbonia, riempita al limite della sua capienza («non accadeva da tempo» hanno sottolineato alcuni degli intervenuti nel corso della serata), in un incontro impreziosito dalla presenza di Sua Eminenza Cardinale Arrigo Miglio, ai tempi della “Marcia per lo Sviluppo” agli inizi della sua esperienza vescovile alla diocesi di Iglesias.

«Il libro ricorda marciatrici e marciatori, descrive il contesto, racconta e documenta la Marcia per lo Sviluppo del Sulcis Iglesiente, partita il 19 ottobre 1992 da Teulada e giunta a Roma l’8 dicembre.»

La presentazione è iniziata con gli interventi dei quattro autori: Sandro Mantega, allora responsabile della redazione di Carbonia del quotidiano l’Unione Sarda e giornalista di Telegamma; Tore Cherchi, allora parlamentare; Antonangelo Casula, allora sindaco di Carbonia; Peppino La Rosa, allora segretario della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente. Nei loro interventi gli autori hanno ricostruito origine e sviluppo della Marcia per lo Sviluppo, il grande coinvolgimento popolare, i risultati raggiunti, importanti anche se non esaustivi per l’intero ultimo decennio del secolo scorso. Al termine del suo intervento, nel corso del quale ha ricostruito brevemente il diario della “Marcia”, iniziata a Teulada e conclusa a Roma, curato nel libro, Peppino La Rosa ha coinvolto il giornalista Giacomo Serreli, allora redattore di Videolina, che ha seguito la “Marcia” anche nella Penisola, fino a Roma, autore dei servizi proposti alla visione dei presenti in un filmato, unitamente ad una breve sintesi delle varie tappe della “Marcia”, filmate a livello amatoriale da uno dei protagonisti, Carlo Rosso.

Particolarmente significativo l’intervento del cardinale Arrigo Miglio che ha sottolineato l’importanza di quella mobilitazione che vide unito l’intero territorio, con l’auspicio che, in qualche modo, possa servire da esempio per le nuove generazioni, in un territorio che, purtroppo, ancora oggi vive una situazione socio-economica difficile, nella quale occorre unirsi per raggiungere nuovi obiettivi.

Sono seguiti numerosi interventi: Antonello Pirotto, uno dei marciatori, tra gli otto che hanno collaborato con una testimonianza personale alla stesura del libro; Salvatore Benizzi, allora direttore della Pastorale per il Lavoro della Diocesi di Iglesias; Nino Flore, amministratore delegato del gruppo Euralcoop, che ha presentato un filmato che racchiude i risultati raggiunti dal progetto imprenditoriale nato nella cooperativa soci Eurallumina e cresciuto in diversi settori (commercio, turismo, agricoltura) fino ad avere oggi un organico di oltre 400 dipendenti, per dimensioni seconda azienda del Sulcis Iglesiente; Pietro Morittu, sindaco di Carbonia, allora giovane studente che partecipò alla “Marcia”, che ha ringraziato gli autori del libro «per aver ricostruito una pagina importante, che resterà indelebile, nella storia del nostro territorio Una pagina che ha visto protagonisti uomini e donne, lavoratori e lavoratrici, marciare verso Roma per reclamare maggiori spazi ed occasioni di sviluppo per il Sulcis Iglesiente, un lavoro dignitoso per tutti. Una pagina che è, ancora oggi, un esempio della grande resilienza e della tempra tipica dei cittadini del Sulcis che, quando sono tutti uniti e capaci di fare fronte comune, riescono a ottenere risultati straordinari». Il primo cittadino di Carbonia ha assunto l’impegno di promuovere il ricordo delle marciatrici e marciatori del Sulcis Iglesiente attraverso la realizzazione di un progetto didattico con il supporto degli Istituti scolastici della città. Roberto Puddu, allora sindacalista degli elettrici della CGIL e autore anche lui di una testimonianza nel libro; Rino Barca, allora sindacalista della CISL, autore di una testimonianza personale nel libro; Raffaele Callia, direttore della Caritas della Diocesi di Iglesias; Riccardo Cardia e Franco Porcu, allora sindacalisti della CGIL, anche loro autori di una testimonianza nel libro. Gli altri autori delle testimonianze nel libro, presenti in sala, sono Francesco Tocco, Stefano Meletti e Ottavio Spanu.

Tra i tantissimi intervenuti alla presentazione, sindaci, amministratori locali, sindacalisti, lavoratori.

Il ricavato delle vendite del libro, pubblicato da Giampaolo Cirronis Editore, finanziato dalla Fondazione di Sardegna, verrà devoluto interamente alla Caritas della Diocesi di Iglesias.

 

Si è spento oggi, all’età di 74 anni, Marco Baldino, ex consigliere della provincia di Carbonia Iglesias. Nato nel 1948, in età giovanile ha giocato al calcio e ha poi svolto la sua attività lavorativa nel polo industriale di Portovesme. Per moltissimi anni è stato impegnato in politica, sempre in formazioni della sinistra. Ha avuto la sua esperienza diretta nelle istituzioni, in uno scorcio di consiliatura alla provincia di Carbonia Iglesias, sotto la presidenza di Salvatore Cherchi, nel gruppo di Sinistra Ecologia Libertà.

Il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu, e l’intero Consiglio comunale hanno ricordato Marco Baldino questo pomeriggio nel corso della seduta della massima assemblea cittadina, rendendogli omaggio con un minuto di silenzio.

«Apprendiamo con grande dispiacere la notizia della scomparsa di Marco Baldinoha detto Pietro Morittu -. Persona perbene, simpatica, leale, interlocutore politico aperto al dialogo costruttivo e sempre pronto a sdrammatizzare con l’inconfondibile senso dell’ironia che lo caratterizzava. Perdiamo una persona che ha dato un contributo importante al dibattito politico, civile e sociale della città di Carbonia, alla cui vita pubblica ha sempre partecipato attivamente ha concluso il sindaco di Carbonia -. Esprimiamo le più sentite condoglianze alla famiglia.»

Personalmente, conoscevo da tantissimi anni Marco Baldino, al quale mi legava una sincera amicizia. Alla moglie Anna e ai figli Alberto e Norma, giungano sentite condoglianze per la prematura scomparsa di Marco.

Giampaolo Cirronis