L’Iglesias è tornata al successo dopo tre sconfitte consecutive, 3 a 1 al Bari Sardo. Giampaolo Murru ha presentato una formazione molto rinnovata dopo la sconfitta subita il 1° dicembre scorso a Nuoro, che aveva fatto precipitare l’Iglesias al nono posto in classifica, a ben sette lunghezze dalla zona playoff, l’obiettivo stagionale fissato la scorsa estate. Svincolati Mauricio Bringas, Artur Sagitov ed Andrea Carta, con gli inserimenti del centrocampista Alberto Piras (subito in campo dal 1′) e Samuele Mastropietro, Sasha Giorgetti squalificato e Sebastian Lamacchia ancora infortunato, l’Iglesias aveva l’imperativo d’obbligo di vincere contro il fanalino di coda della classifica, per rilanciare la sua classifica e, soprattutto, riportare serenità nella squadra e in tutto l’ambiente, e la vittoria è arrivata puntuale ma attraverso un percorso tutt’altro che agevole. Il Bari Sardo, infatti, nonostante la classifica avara di punti, ha dimostrato di essere una squadra tutt’altro che arrendevole, e in un pomeriggio reso assai difficile anche dalle condizioni meteo che hanno reso il terreno di gioco molto pesante e complicato la vita ai calciatori con la pioggia caduta a sprazzi e un freddo e fastidiosissimo vento di maestrale, ha tenuto testa all’Iglesias per tutto il primo tempo, chiuso a reti inviolate e con poche emozioni, e s’è arresa solo nella ripresa agli attacchi dell’Iglesias.
Nei primi 45 minuti le due squadre si sono confrontate ad armi pari, l’Iglesias ha cercato di fare la partita ma non è mai riuscita ad impensierire il portiere del Bari Sardo Riccardo Pisu e ha cercato di creare qualche problema dalle parti di Adam Idrissi, senza riuscirvi. Le condizioni del terreno di gioco e la pioggia non hanno certamente facilitato il compito dei calciatori.
In avvio di ripresa l’Iglesias ha rotto subito l’equilibrio sull’asse argentino formato da Fabricio Alvarenga e Nicolas Capellino. 47′: calcio d’angolo del primo, che con il passare dei minuti è diventato l’uomo partita, zampata dell’attaccante, impiegato dal 1′ al centro dell’attacco dopo la partenza di Artur Sagitov, e pallone all spalle di Riccardo Pisu.
L’Iglesias ha cercato di stringere i tempi per chiudere la partita con un secondo goal e, dopo un primo tentativo al 54′ con un colpo di testa di Edoardo Piras, su assist di Fabricio Alvarenga, neutralizzato da Riccardo Pisu, il raddoppio è arrivato al 61′: calcio di punizione sulla fascia destra, alla battuta ancora Fabricio Alvarenga, con inserimento puntuale di Santiago Brailly a centro area e pallone spedito di testa con forza sotto la traversa con Riccardo Pisu impossibilitato ad intervenire: 2 a 0.
L’Iglesias, padrona del campo, è andata vicinissima al terzo goal al 65′, quando uno scatenato Fabricio Alvarenga dopo l’ennesima discesa sulla destra ha trovato solo Antony Cancilieri appena l’area di rigore, ma l’attaccante brasiliano anziché calciare di prima ha cercato di aggiustarsi il pallone ed è stato rimontato e fermato da un difensore che ha liberato con successo.
Due minuti dopo il Bari Sardo ha riaperto la partita. Pallone recuperato in mezzo al campo, discesa di Santiago Martin e assist per l’attaccante argentino Matias Vara che ha battuto Adam Idrissi con un bellissimo colpo di testa.
Il Bari Sardo per qualche minuto ha creduto di poter centrare l’insperato riaggancio ma le sue speranze sono tramontate all’83’, quando la direttrice di gara Rosanna Barabino ha concesso all’Iglesias un calcio di rigore per un fallo ai danni di Lorenzo Mechetti, inseritosi sulla destra dell’area di rigore avversaria. Sul dischetto s’è portato Fabricio Alvarenga che ha spiazzato Riccardo Pisu e messo la sua firma, da migliore in campo, sul risultato finale di 3 a 1.
A 5′ dal 90′ il Bari Sardo è rimasto in 10 uomini per l’espulsione di Santiago Martin, maturata per doppia ammonizione.
L’Iglesias riparte in classifica, riportandosi al settimo posto a quota 18 punti, a quattro lunghezze dalla zona playoff, con il Calangianus fermato dalla sospensione della partita con il Carbonia, maturata alla mezz’ora per un infortunio all’arbitro quando la squadra di Diego Mingioni era avanti per 1 a 0. Al di là del risultato, Giampaolo Murru può sorridere anche per la buona prestazione del nuovo arrivato Alberto Piras, un classe 2005 molto promettente, in attesa dell’esordio di Samuele Mastropietro e degli ulteriori arrivi che dovrebbero esserci nei prossimi giorni, a fronte, probabilmente, di qualche altra partenza. Il Bari Sardo resta ultimo in classifica, a quattro punti dai playoff e a cinque dalla salvezza diretta, ma ha dimostrato di essere una squadra viva e di avere tutte le intenzioni di giocarsi le sue chances salvezza fino all’ultima giornata.
Iglesias: Idrissi, Pitzalis, Cancilieri (81′ Rizzi), Brailly, Piras Alberto (86′ Grasso), Piras Edoardo, Alvarenga, Illario, Capellino, Crivellaro, Mechetti. A disposizione: Riccio, Mastropietro, Mancini, Crobeddu. Allenatore: Giampaolo Murru.
Bari Sardo: Pisu, Restivo, Adamo, Volo (57′ Dragan), Passalenti (57′ Mihali), Soilihi, Martin, Nunes, Vara, Mabo, Dimitrievic. A disposizione: Aquilon, Loi, Tosi, Murgia. Allenatore: Nicola Ruggeri.
Arbitro: Rosanna Barabino di Sassari,
Marcatori: 47′ Capellino (I), 61′ Brailly (I), 67′ Vara (B), 84′ Alvarenga (I) su calcio di rigore.
Spettatori: 50.
Ammoniti: Capellino (I), Mechetti (I), Illario (I), Passalenti (B), Martin (B), Vara (B), Dimitrijevic (B), Martin (B).
Espulsi: Santiago Martin (B) per doppia ammonizione.
Giampaolo Cirronis