21 November, 2024
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Vent’anni di storia riassunti nelle parole di trentasette testimoni, volontari per volontari e protagonisti di una grande avventura. Si intitola “La Forza della solidarietà: vent’anni di Sardegna Solidale” il dvd che racconta la nascita e lo sviluppo del Centro di servizio per il volontariato isolano e che sarà presentato mercoledì 22 gennaio, alle 16.00, nell’Auditorium del Centro di Spiritualità delle Suore Giuseppine a Donigala Fenughedu (Oristano).

Realizzato da Artevideo con la regia di Enrico Spanu e le illustrazioni di Stefania Costa, il documentario ripercorre in trentadue minuti le tappe più significative del Csv, a partire da quell’assemblea di Oristano che nel 1996 gettò le basi per la nascita di Sardegna Solidale. Da allora le associazioni di volontariato sono passate da 400 a oltre 1.700. Dalle parole dei testimoni emerge dunque il vero risultato di tanti anni di battaglie: oggi i gruppi non camminano più da soli ha ma hanno capito che fare rete funziona.

Nella copertina del dvd è riportata l’immagine della ceramica artistica realizzata in occasione dei vent’anni di attività e posizionata (o in fase di posizionamento) in 40 comuni della Sardegna. «Non è più tempo di navigatori solitari. Cambia rotta: scegli di essere un volontario!» è l’invito-slogan che ogni ceramica riporta. Un messaggio inequivocabile che riprende quello lanciato vent’anni fa e che invita a scegliere uno stile che riconosce il valore di ogni persona e che mette anima e cuore nelle sue scelte e nelle sue azioni: lo stile del volontario. E, allo stesso tempo, rappresenta un invito ad operare insieme e in sinergia perché «non è più tempo di navigatori solitari» e perché, come dice don Luigi Ciotti, «è il noi che vince».

L’impegno dei volontari della Sardegna è stato benedetto da Papa Francesco nel corso dell’Udienza speciale del 30 novembre 2018. «Il Santo Padre ci ha incoraggiato a proseguire nella nostra missione che è duplice: donare tempo e capacità a favore di chi fa più fatica e vive in situazione di disagio, gratuitamente, e risvegliare nell’opinione pubblica e nei singoli cittadini l’esigenza di impegnarsi per costruire una società più giusta e, dunque, più umana», spiega il presidente di Sardegna Solidale, Giampiero Farru.

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“Occhi aperti per costruire giustizia” “Nella parola mafia la V sta per verità e la G sta per giustizia” sono i messaggi campeggiano da oggi in altrettanti pannelli collocati nella facciata dell’Istituto tecnico industriale Marconi, in via Pisano a Cagliari. A ideare gli slogan e a suggerire l’immagine che li impreziosisce sono stati tre studenti (Simone CoccoDavide Montixi Roberto Ortu), premiati stamattina nel corso di una breve cerimonia di inaugurazione, cui hanno partecipato diverse classi dell’istituto, insieme al dirigente scolastico Giancarlo Dalla Corte e al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru. L’iniziativa è rientrata infatti nel progetto “Scuola & Volontariato”, promosso da Centro di servizio per il volontariato e dall’Ufficio Scolastico Regionale e che coinvolge quasi cento istituti superiori di tutta l’isola.

«Da anni il nostro istituto ha scelto di portare avanti, grazie a Scuola & Volontariato, diversi progetti di educazione alla legalità», ha spiegato Dalla Corte, che nell’occasione ha anche annunciato il rinnovo da parte della scuola della adesione alla rete di Libera contro le Mafie presieduta da don Ciotti, e la partecipazione di diverse classi alla Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie che si terrà il prossimo 21 marzo Palermo.

Al concorso, indetto dal Marconi per la scelta degli slogan, hanno partecipato ben 25 studenti, i cui lavori saranno ora pubblicati sul sito della scuola. Originale la scelta di uno dei ragazzi che ha indicato come immagine quella del cileno (ma da anni operante in Italia) Pablo Echaurren. L’artista, contattato dalla scuola, non solo ha dato il via libera per la riproduzione dell’opera “Gli occhi di Argo”, ma ha anche annunciato che sarà presto a Cagliari per incontrare gli studenti del Marconi.

«Questi pannelli vogliono essere un richiamo per tutti coloro che passano davanti alla scuola – ha detto il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru – ma anche uno stimolo per gli altri istituti perché con iniziative simili lancino un messaggio di legalità e di speranza che dalle scuole raggiunge il resto della società.»

 

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«Queste non sono sagome, ma sono dei segnavita: perché ciascuna di queste vite spezzate da mani mafiose e criminali ci indica la strada per costruire una società più giusta.»
Insieme a centinaia di studenti giunti da tutta l’isola, il presidente nazionale di Libera don Luigi Ciotti ha inaugurato stamattina, a Gergei, il Parco della Memoria”, un’installazione realizzata da Libera Sardegna con la collaborazione del Csv Sardegna Solidale per ricordare le oltre mille vittime innocenti delle mafie (1011, per l’esattezza) e i cui nomi vengono letti il 21 marzo in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti della criminalità organizzata.

«Queste vite spezzate graffiano le nostre coscienze e ci danno il coraggio di avere più coraggio», ha aggiunto don Luigi Ciotti. Ricordando le parole di papa Francesco, il presidente di Libera ha ricordato che «il comandamento non uccidere non condanna solo la violenza diretta ma anche quella che si concretizza con le ingiustizie e con la povertà. Un comandamento che ci impegna ad essere più vivi».

Appena arrivato dal Guatemala, dove ha incontrato le associazioni che fanno capo a Libera in America Latina, don Luigi Ciotti ha quindi raccontato la realtà drammatica che si sta vivendo in alcuni paesi: «In Messico nell’ultimo anno le persone uccise dalla criminalità sono state novemila. Ho incontrato madri che chiedono giustizia per i loro figli, e Libera anche in America Latina è presente, grazie all’impegno di giovani come voi».

Il Parco della Memoria, unico in Italia, è stato allestito nell’ex pista di go-kart presso il bene confiscato a Su Piroi, uno delle centinaia di beni che, sottratti alla criminalità, grazie alla legge 109/96 promossa da Libera si è trasformato in luogo di lavoro, di formazione, di cultura, di accoglienza e servizio.

Ogni sagoma è alta circa un metro e ottanta e riporta i nomi ed una breve biografia di ognuna delle oltre mille vittime innocenti. Il progetto di Libera Sardegna è partito oltre un anno fa. Da luglio scorso è iniziata poi l’installazione delle sagome, che si è conclusa a fine ottobre. Nei giorni scorsi una decina di sagome erano state vandalizzate da ignoti, ma sono state ripristinate in occasione dell’inaugurazione di oggi.

«Grazie al Parco della Memoria il bene di Su Piroi sarà ancor di più un centro di riferimento per il volontariato sardo e per una serie di progetti che avranno al centro l’educazione alla legalità», ha affermato il presidente di Sardegna Solidale e referente di Libera Sardegna Giampiero Farru.

Benché funestata da una pioggia battente, la mattinata è stata ricca di interventi. All’inaugurazione erano presenti infatti centinaia di giovani provenienti da tutta l’isola, protagonisti del progetto “Scuola & Volontariato”. I ragazzi hanno portato la loro testimonianza sulle decine di progetti di volontariato attivati grazie ad un accordo tra il Csv Sardegna Solidale e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna.

Ma a su Piroi erano presenti anche il prefetto di Cagliari Bruno Corda e la prefetta di Nuoro Anna Abruzzese, i rappresentanti delle forze dell’ordine e del Corpo Forestale, insieme al sindaco di Gergei Rossano Zedda, a quello di Escolca Eugenio Lai, al magistrato della Direzione distrettuale Antimafia di Cagliari Guido Pani e al presidente del Comitato per la Marcia della Pace don Angelo Pittau.

Particolarmente toccanti sono state le parole dei familiari di due vittime della criminalità organizzata. «Per me è stata una emozione fortissima venire in questo Parco e vedere la sagoma dedicata a mia sorella», ha detto Claudia Loi, sorella di Emanuela, l’agente di scorta al giudice Borsellino e morta nella strage di via D’Amelio. »Emanuela era una ragazza normale ma ci ha lasciato in eredità un messaggio fortissimo: non è necessario sacrificare la propria vita per difendere i valori della giustizia e della legalità.»

Per Pino Tilocca, figlio del sindaco di Burgos Bonifacio Tilocca ucciso da un ordigno nel 2004, “quando ho visto la sagoma di mio padre ho capito che ora non siamo solo noi familiari a ricordarlo, e questo per noi è molto importante”.

 

 

 

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Prestigioso riconoscimento per Sardegna Solidale e per il suo presidente Giampiero Farru che sono stati insigniti del Premio nazionale Gattamelata 2019 per la cultura e la pratica del volontariato e della solidarietà.

Il premio, promosso dal Centro di Servizio Volontariato provinciale di Padova e giunto alla quindicesima edizione, è nato con l’obiettivo di segnalare quattro categorie di soggetti che a livello nazionale si sono distinti negli ultimi dodici mesi per l’attività di impegno sociale e di solidarietà: un volontario, un’associazione (operante prevalentemente con il lavoro di volontari), un’impresa che ha promosso o attivato iniziative di sostegno del volontariato e della solidarietà rivolte ai propri dipendenti e/o alla cittadinanza, e un’istituzione che si sia è promotrice di progetti o azioni rivolti a migliorare o salvaguardare la qualità della vita ambientale e/o sociale del proprio territorio.

I premi assegnati quest’anno sono stati complessivamente dieci e a Giampiero Farru è andato uno dei quattro relativi alla categoria volontario, con questa motivazione:

«Per l’impegno profuso nel mondo del volontariato: come socio fondatore dell’associazione La Strada, del consorzio Sis di Cagliari e della cooperativa Il Samaritano di Arborea, come volontario nel carcere minorile di Quartucciu e di responsabilità in varie organizzazioni nazionali come Csi, Movi, Forum terzo settore e Libera, di cui è referente regionale. È presidente del Csv Sardegna Solidale, consigliere di Csvnet, e consigliere del Cev (Centro europeo del volontariato)».

La premiazione si è tenuta venerdì scorso nella Sala della Gran Guardia a Padova nell’ambito delle manifestazioni per la “Giornata internazionale del volontario” e ha aperto ufficialmente l’anno di Padova capitale europea del volontariato 2020 che vedrà la città palcoscenico di eventi e luogo di sperimentazione.

Dalla Sardegna a Vicenza, passando per Rovigo e Padova, i vincitori sono stati scelti dal consiglio direttivo del Csv Padova per le segnalazioni pervenute e per l’impegno dimostrato nel corso dell’anno. Anziani, giovani, persone con disabilità sono le priorità delle associazioni vincitrici (Agorà – Terza Età Protagonista, Joker, Alpini Vicenza), mentre tra i volontari insieme a Farru si sono distinti Luciano Olmino (presidente e fondatore dell’associazione Filo d’argento) e Giuseppe Daniele (del Circolo Legambiente “Sarmazza” di Saonara).

Per le imprese è stata premiata la Imball Nord di Padova per la sua particolare attenzione al tema del riciclo e al sociale mentre tra le istituzioni il riconoscimento è andato al Co.Ge Veneto che per diciotto anni ha gestito i fondi per il volontariato, e tra le organizzazioni al Csv Polesine Solidale.

Una menzione speciale è andata infine a Venice Call (una realtà informale di giovani che si è attivata sfruttando i social network) per l’impegno profuso da moltissimi volontari nella recente emergenza dell’acqua alta a Venezia.

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Un atto vandalico inaccettabile, un gesto contro chi si impegna per non dimenticare chi ha sacrificato la propria vita per la libertà e la democrazia. Ignoti hanno vandalizzato nei giorni scorsi a Gergei il Parco della Memoria, un’installazione realizzata da Libera Sardegna con la collaborazione del Csv Sardegna solidale nel bene confiscato di Su Piroi e che sarà inaugurata il prossimo 13 dicembre alla presenza di don Luigi Ciotti. Nel Parco sono state collocate oltre mille sagome (1011, per l’esattezza) che rappresentano ciascuna delle vittime innocenti delle mafie e i cui nomi vengono letti il 21 marzo in occasione della Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.

«Le sagome danneggiate sono una decina – spiega il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru – e saranno ripristinate prima dell’inaugurazione del 13. Non è la prima volta che il bene di Su Piroi subisce dei danneggiamenti, ma anche stavolta li ripareremo e porteremo avanti il nostro progetto. Quello del Parco della Memoria è infatti uno spazio unico in Italia, in un bene che da tempo è un centro di incontro del volontariato in Sardegna e che ogni estate ospita i campi di impegno e di formazione di Libera.»

Quello di Su Piroi è, infatti, uno delle centinaia di beni che, confiscati alla criminalità e grazie alla legge 109/96, si è trasformato in luogo di lavoro, di formazione, di cultura, di accoglienza e servizio.

Il Parco della Memoria ha il pregio di restituire visivamente e fisicamente il dramma di tante vite spezzate, il cui ricordo costituisce una forza che è stata data in eredità a tutti coloro che vogliono combattere per la giustizia e la legalità. Perché, come ha detto don Ciotti, “abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti di chi è stato assassinato e nei confronti delle famiglie. Sono morti ma sono ancora vivi perché le loro speranze devono camminare sulle nostre gambe. Dobbiamo essere noi più vivi, più veri, più coraggiosi per costruire ancora più vita”.

Ogni sagoma è alta circa un metro e ottanta e riporta i nomi e una breve biografia di ognuna delle oltre mille vittime innocenti. Il progetto di Libera Sardegna è partito oltre un anno fa. Da luglio scorso è iniziata poi l’installazione delle sagome, che si è conclusa a fine ottobre. Nei giorni scorsi la scoperta dei danni, a pochi giorni dall’apertura già fissata per venerdì 13 dicembre e alla quale parteciperanno centinaia di studenti provenienti da tutta la Sardegna.

«Sarà un momento importante perché insieme al Parco verrà inaugurata anche la nuova stagione di Scuola & Volontariato, un progetto che vede coinvolti quasi cento istituti superiori di tutta l’isola che hanno attivato per i loro studenti dei progetti educativi di concerto con le associazioni di volontariato del territorio – aggiunge Giampiero Farru -. Il Parco della Memoria andrà ad arricchire in progetto di rilancio del bene, che in questi anni ha stabilmente ospitato i campi di formazione e di impegno Estate Liberi, richiamando decine di ragazzi provenienti da tutt’Italia. Con il Parco sarà impossibile dimenticare e sarà più facile ricordare.»

 

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Mercoledì 11 dicembre, alle 10.30, presso l’Aula Benedetto XVI della Curia arcivescovile (Cagliari via mons. Giuseppe Cogoni 9), si terrà la presentazione della 52ª Marcia nazionale della Pace e della 33ª Marcia regionale.

Interverranno: 

Monsignor Arrigo Miglio, Amministratore apostolico della diocesi di Cagliari

Monsignor Franco Puddu, Vicario generale e coordinatore del comitato organizzatore della Marcia 

Monsignor Angelo Pittau, Promotore e animatore della Marcia regionale

Dott. Giampiero Farru, Presidente del CSV Sardegna solidale

È stata scelta Cagliari come città ospitante la 52ª edizione della Marcia nazionale della Pace che si terrà nel pomeriggio del 31 dicembre, partendo da piazza San Michele per giungere presso la Basilica di Nostra Signora di Bonaria.
Il capoluogo della Sardegna prende il testimone dalla città di Matera in cui si è svolta quella del 2018.
La Marcia nazionale viene promossa dal movimento cattolico internazionale «Pax Christi», dalla Caritas nazionale, dall’Ufficio per i Problemi sociali e del lavoro della Cei e dall’Azione Cattolica Italiana.
Si uniscono nell’organizzazione il Comitato promotore della Marcia della Pace in Sardegna ed il Centro di Servizio per il volontariato «Sardegna Solidale», che per oltre un trentennio hanno proposto
tale iniziativa nella nostra Isola.

Armando Cusa

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Per festeggiare i suoi primi vent’anni di attività, il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale rilancia il suo messaggio di impegno attraverso quaranta ceramiche artistiche che verranno collocate nelle piazze di altrettanti centri dell’isola. Mercoledì 4 dicembre appuntamento alle 11.00, Cagliari, in Piazza dei Centomila, di fronte all’Istituto Buccari-Marconi. “Non è più tempo di navigatori solitari. Cambia Rotta. Scegli di essere un volontario!” è il messaggio che campeggia nell’opera, un pannello realizzato da Ceramiche Nioi di Assemini.
Insieme agli studenti del Buccari-Marconi, del Pertini e del Conservatorio, e ai volontari delle associazioni cittadine, all’iniziativa prenderanno parte il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, il presidente della Caritas diocesana don Marco Lai, il direttore generale della Città metropolitana di Cagliari Stefano Mameli, il presidente del Co.ge Bruno Loviselli e la coordinatrice di Sardegna Solidale Nanda Sedda. A scandire gli interventi saranno gli intermezzi musicali a cura dell’associazione Amici della Musica di Cagliari con il pianista Valerio Carta e il tenore Francesco Scalas.
L’iniziativa delle ceramiche artistiche fa seguito a due iniziative che hanno segnato la storia della solidarietà in Sardegna: la Carovana del Volontariato promossa nel 2001 e che per quaranta giorni tra i mesi di giugno e luglio attraversò tutti i comuni della Sardegna, e le Piazze della Solidarietà che nel 2011 videro Sardegna Solidale “seminare” quaranta semi della solidarietà realizzati dal compianto artista Pinuccio Sciola in altrettanti comuni. Oggi con le ceramiche artistiche Il Csv Sardegna Solidale vuole rinsaldare l’alleanza con i territori e lasciare un segno tangibile dei suoi valori e della sua azione.
Quella di Cagliari è la quindicesima ceramica artistica collocata in altrettanti Comuni, dopo quelle già inaugurate a Lanusei, Orosei, Senorbì, Terralba, Villacidro, Alghero, Gonnosfanadiga, Mogoro, Ozieri, Perfugas, Isili, Carbonia, Sinnai e Ittiri.

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Cinque incontri per riflettere sul ruolo del volontariato oggi in Sardegna, alla luce dei mutamenti sociali e delle novità normative introdotte dalla legge di riforma del Terzo Settore. Da lunedì 4 a venerdì 8 novembre, sempre con inizio alle 16.00, Sardegna Solidale organizza a Oristano, Sassari, Nuoro, Cagliari e Olbia “Quale volontariato per quale società? Volontari e nuovi scenari sociali – Incontri di studio e formazione nel territorio”, un evento di formazione rivolto ai volontari e ai responsabili delle associazioni per affrontare il tema del rapporto tra solidarietà e nuovi scenari sociali. Per fare il punto sulla riforma, nel capoluogo sarà presente anche sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Stanislao di Piazza.

Il primo appuntamento è in programma lunedì 4 novembre a Oristano presso il centro di spiritualità di Donigala Fenughedu. Il giorno seguente, martedì 5, l’incontro si terrà invece a Sassari presso l’oratorio del Centro Giovanile Salesiano in viale Kennedy 1, mentre mercoledì 6 l’appuntamento è a Nuoro nell’aula magna dell’Istituto Chironi, in via Toscana 29. Quello di giovedì 7, che si terrà a Cagliari al THotel di via dei Giudicati, sarà invece un incontro speciale. Parteciperà, infatti, il sottosegretario del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali Stanislao di Piazza, che illustrerà le politiche del governo Conte riguardo il Terzo Settore e farà il punto sul percorso di riforma che ancora attende di essere completato.

L’ultimo appuntamento con il ciclo di incontri “Quale volontariato per quale società? Volontari e nuovi scenari sociali” sarà invece venerdì 8 novembre ad Olbia, presso l’aula magna dell’Istituto Mossa, in via Campidano 1.

Agli incontri, insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, ci saranno l’esperto di Terzo Settore Tiziano Cericola, il presidente del comitato promotore di Sardegna Solidale don Angelo Pittau, padre Salvatore Morittu ed i responsabili di due organizzazioni ramificate nel territorio: il presidente regionale dell’Avis Antonello Carta e la presidente del Cif isolano Mattia Pericu.

L’obiettivo degli incontri è quello di riflettere insieme sull’identità, sui valori e sul ruolo del volontariato in una società che cambia. Non è la prima volta che il Csv organizza nel territorio momenti di confronto: già negli anni passati la legge di riforma era stata illustrata nel corso di incontri di formazione che avevano approfondito le novità più rilevanti del testo normativo.

Anche stavolta si farà il punto del processo di riforma ma si proverà ad andare oltre, cercando di contestualizzare nella realtà isolana gli sforzi che le associazioni compiono ogni giorno per tenere fede alla loro missione. Tra i relatori e i partecipanti ci saranno dunque dei momenti di confronto, di dialogo e di discussione, per comprendere te affrontare tutti assieme le difficoltà che questa stagione impone alle organizzazioni e ai volontari che li animano.

La partecipazione agli incontri è gratuita (si consiglia la registrazione nel sito di Sardegna Solidale).

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Ieri mattina, nel piazzale antistante l’ex tribunale di Carbonia, si è tenuta l’inaugurazione del manifesto ceramico dedicato ai vent’anni di attività di SardegnaSolidale. Realizzato dall’illustratrice e fumettista, Stefania Costa, docente della scuola di fumetto di Bepi Vigna a Cagliari, racchiude una frase che in sintesi vuole lanciare un messaggio forte e “urgente”“Non è più tempo di navigatori solitari”, uno slogan del grande Don Luigi Ciotti, fondatore di tante associazioni di volontariato e di Libera, un’associazione contro le mafie, di cui fanno parte circa trecento gruppi ed associazioni e di cui don Ciotti è presidente nazionale. Luigi Ciotti è anche un giornalista che collabora a diverse testate tra cui La Stampa, L’Avvenire, Il Manifesto, Il Sole 24 Ore e Famiglia Cristiana e a lui si devono numerosi articoli su temi sociali, mafia e corruzione di cui la politica italiana, secondo il suo parere, dovrebbe occuparsi come problemi prioritari.

L’evento, organizzato dall’Auser di Carbonia, nella persona di Andrea Piras, referente di Sa.Sol.Point n°9, ha visto la partecipazione della sindaca Paola Massidda, del vicesindaco Gian Luca Lai, della presidente del consiglio comunale Daniela Marras, del consigliere e capogruppo di maggioranza Giorgio Santoru, del presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, della comandante della compagnia dei Carabinieri Carbonia, capitano Lucia Dilio, del parroco don Andrea Zucca, di numerose associazioni di volontariato della città, di una classe dell’Istituto Cesare Beccaria, di una classe dell’Ipia, alcuni volontari dell’Auser di Carbonia e liberi cittadini.

Dopo gli interventi dei vari rappresentanti e l’inaugurazione del manifesto da parte del parroco, la mattinata si è conclusa con grande soddisfazione degli organizzatori e di tutti i partecipanti.

Nadia Pische

 

                                

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Per festeggiare i suoi primi vent’anni di attività, il Centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale rilancia il suo messaggio di impegno attraverso quaranta ceramiche artistiche che verranno collocate nelle piazze di altrettanti centri dell’isola. Mercoledì 23 ottobre appuntamento alle 16.30 a Isili in piazza San Saturnino, mentre giovedì 24 la ceramica verrà collocata a Carbonia alle 11.30 presso l’Ex Tribunale (centro uffici e servizi comunali) in via XVIII Dicembre. «Non è più tempo di navigatori solitari. Cambia Rotta. Scegli di essere un volontario!» è il messaggio che campeggia nell’opera, un pannello realizzato da Ceramiche Nioi di Assemini.

Insieme agli studenti e ai volontari del territorio, all’iniziativa prenderanno parte il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e le autorità civili e religiose del territorio.

L’iniziativa delle ceramiche artistiche fa seguito a due iniziative che hanno segnato la storia della solidarietà in Sardegna: la Carovana del Volontariato promossa nel 2001 e che per quaranta giorni tra i mesi di giugno e luglio attraversò tutti i comuni della Sardegna, e le Piazze della Solidarietà che nel 2011 videro Sardegna Solidale “seminare” quaranta semi della solidarietà realizzati dal compianto artista Pinuccio Sciola in altrettanti comuni. Oggi con le ceramiche artistiche Il Csv Sardegna Solidale vuole rinsaldare l’alleanza con i territori e lasciare un segno tangibile dei suoi valori e della sua azione.