22 November, 2024
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Sardegna solidale Giampiero Farru

Oltre ottocento associazioni isolane di volontariato sono in rete grazie al progetto Sa. Sol. Desk, l’iniziativa di Sardegna Solidale che – unica nel suo genere in Italia – consente ai gruppi di usufruire di una serie di servizi telematici per migliorare la loro attività e la loro presenza nel territorio. Proprio fare il punto sul progetto a sei anni dal suo avvio, mercoledì 30 settembre a Tramatza si svolgerà il sesto forum delle associazioni di volontariato aderenti alla rete dal tema “Online o offline? Il futuro della rete telematica Sa. Sol. Desk”. L’appuntamento è per le ore 16.00 presso la sala convegni dell’Hotel Anfora, al km 103 della Statale 131. I lavori, introdotti dal presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, proseguiranno con gli interventi di Bruno Loviselli del Co. Ge Sardegna, don Angelo Pittau (presidente del comitato promotore di Sardegna Solidale), e di Michele Lavizzari, responsabile della Divisione Business della società Tiscali. Seguirà il dibattito con i responsabili delle organizzazioni di volontariato.

La rete telematica Sa. Sol. Desk, nata nel 2010 come progetto promosso dal Centro di Servizio per il Volontariato Sardegna Solidale con il beneplacito del Co.Ge. Sardegna e delle fondazioni erogatrici, successivamente è diventata un servizio ordinario offerto da Sardegna Solidale alle associazioni che hanno fatto e fanno esplicita richiesta di adesione. Punto di partenza è stato il bisogno fortemente espresso e rappresentato dai gruppi di aiutarli a fare rete e a programmare, progettare, lavorare insieme, utilizzando le tecnologie oggi disponibili.

È nata così la rete telematica Sa.Sol. Desk”: un servizio originale, ambizioso e unico nel suo genere in Italia per dimensione e per capillarità nel territorio.

I Sa.Sol. Desk sono al contempo luoghi fisici e telematici. Si tratta, in concreto, dell’offerta di un nutrito pacchetto di servizi a partire dalla installazione in comodato d’uso gratuito (presso la sede di ogni singola associazione che ne fa esplicita richiesta) di una postazione telematica completa (composta da tower, monitor, tastiera, mouse, lettori multimediali, masterizzatore, stampante multifunzione) e la fornitura della linea ADSL per la navigazione in Internet, annualmente rinnovabile.

Tra tutti i Sa.Sol. Desk che vengono attivati è attiva una VPN che permette lo scambio di qualsiasi tipologia di documento e di accesso alla documentazione messa a disposizione da Sardegna Solidale, in tempo reale e in totale sicurezza.

Ad ogni associazione aderente viene inoltre offerto un mini-sito internet sul portale www.sardegnasolidale.it . Nella sezione “Associazioni” di questo portale sono riportate tutte le organizzazioni di volontariato che aderiscono alla rete telematica e i rispettivi siti internet con indicazioni sulle attività e sui riferimenti logistici.

Inoltre, dall’anno di nascita della Rete ad oggi si sono aggiunti servizi diventati ormai irrinunciabili quali:

– la Posta Elettronica Certificata (PEC) obbligatoria, dal 1 gennaio 2016, per le associazioni iscritte al registro generale del volontariato della Regione Sardegna;

– il kit di firma digitale, strumento indispensabile per sottoscrivere digitalmente atti, documenti e progetti e altro;

– le SIM Card (con smartphone) prepagate con navigazione internet, servizi voce e rubrica precaricata contenente tutti i riferimenti delle organizzazioni aderenti al Sa.Sol. Desk. Nei fatti una vera e propria “banca dati” delle associazioni, implementabile all’occorrenza.

Si tratta dunque di un vero e proprio servizio “a domicilio” che comprende e ingloba tutti i servizi offerti da Sardegna Solidale. Un servizio che permette uno scambio multilaterale: se da una parte si può accedere ai servizi offerti dal Csv dall’altra si può far conoscere al Csv, ai Sa. Sol. Point e a tutte le organizzazioni di volontariato in rete le iniziative, le attività e le comunicazioni relative alla propria associazione.

Oggi, a fronte di oltre 900 richieste di adesione, le organizzazioni di volontariato della Sardegna attive nella rete telematica Sa.Sol. Desk sono oltre 800 e – anche grazie agli strumenti di cui dispongono – possono promuovere meglio nella società la cultura della solidarietà, la cultura della cittadinanza attiva e della legalità e realizzare le sinergie per costruire bene comune nella prospettiva di una società solidale e giusta.

Pizzuto-Pigliaru

Sinistra Ecologia Libertà Sardegna ha organizzato una due giorni per affrontare il tema della povertà e delle nuove schiavitù. In veste di conferenza programmatica del partito, l’evento si svolgerà venerdì e sabato presso la Cooperativa Pescatori Porticciolo Sant’Elia e il quartiere della Marina a Cagliari.

Gli appuntamenti saranno così distribuiti:
– venerdì 17 luglio, alle ore 16.00, alla Cooperativa Pescatori Porticciolo Sant’Elia (via dei Navigatori, 1) si svolgerà un incontro seminariale sulla povertà e le migliori forme di contrasto all’emarginazione sociale con i nostri ospiti, e si proseguirà con una cena sociale di raccolta fondi per l’invio di un’ambulanza a Rao in Senegal;
– sabato 18, alle ore 9.00 si riuniranno quattro gruppi di lavoro aperti a chiunque voglia partecipare, il ritrovo saranno quattro diversi spazi (tra i quali quello della Caritas) nel quartiere Marina; in contemporanea a Sant’Elia ci saranno intrattenimenti per bambine e bambini;
– sabato 18, alle ore 16.00, dopo aver pranzato tutte e tutti insieme, si riprende alla Cooperativa Pescatori Porticciolo Sant’Elia con una plenaria di relazione del lavoro svolto dai gruppi e si prosegue con una tavola rotonda moderata da Franco Siddi con il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru, i nostri ospiti e Luca Pizzuto, consigliere regionale e coordinatore regionale SEL Sardegna.

Saranno ospiti:
– Riccardo Petrella, economista politico, fondatore e segretario del Comitato Mondiale dell’Acqua, autore del Manifesto dell’Acqua, presidente del Gruppo di Lisbona. Militante, è un “operaio della parola” presente, ovunque è possibile, per proporre soluzioni alternative alla mondializzazione dell’economia capitalistica di mercato, è ideatore e promotore della campagna Rendiamo illegale la povertà, ed esperto di caratura europea del settore;
– Franco Uda, da sempre impegnato con militanza attiva nella tutela dei diritti umani, è segretario regionale ARCI Sardegna, Coordinatore della Commissione nazionale ARCI Pace, Solidarietà e Cooperazione internazionale e Portavoce Regionale della Tavola Sarda della Pace.
– Don Marco Lai, direttore Caritas della diocesi di Cagliari, e attento promotore di una collaborazione tra Caritas e società civile, che ci illustrerà il report sulle povertà in Sardegna.
– Michele Carrus, segretario generale della CGIL Sarda, che ci parlerà di lavoro precario e povertà, e delle proposte della CGIL per uscire dalle nuove forme di schiavitù e dalla povertà.
– Giampiero Farru, Presidente di Sardegna Solidale e referente della campagna nazionale di Libera “Miseria Ladra” che ci parlerà anche delle azioni di contrasto alla povertà fatte dal volontariato sardo.

Inoltre, parteciperanno:
– Malick Noel Seck, segretario generale del partito senegalese Front National de Salut Public / MOMSAREW (videomessaggio o videoconferenza)
– Ivana Dama, di IRA Mauritanie, partito abolizionista delle moderne forme di schiavitù nel paese africano il quale leader si trova attualmente in carcere;
– Argyrios Panagopoulos del partito greco SYRIZA;
– Mehmet Yuksel del HDP (Partito Democratico del Popolo), nato in Turchia nel 2013 con l’intento di rappresentare i kurdi dell’ovest del Paese e la sinistra turca delusa dai partiti tradizionali e sorpresa elettorale con la candidatura di Selahattin Demirtaş alle prime elezioni dirette per il Presidente della Repubblica Turca.

Ad oggi tre miliardi di persone vivono con meno di due dollari al giorno e 84 persone controllano metà della ricchezza mondiale. In Sardegna sono ormai 147mila le famiglie che vivono sulla soglia di povertà stabilita dall’ISTAT, e sono circa 24mila quelle a ISEE zero. Una condizione con dati in importante aumento sulla disoccupazione e sul continuo aggravarsi della crisi nella nostra isola.

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Paolo De Angelis.

Paolo De Angelis.

Prosegue, a Gergei,  “E!state Liberi!”, il campo di volontariato e di formazione organizzato da Libera Sardegna insieme al centro di servizio per il volontariato Sardegna Solidale. Nella struttura confiscata di Su Piroi da lunedì e fino a domenica venti giovani provenienti da tutt’Italia ogni giorno approfondiscono i temi della legalità, impegnati anche nella campagna di prevenzione agli incendi e di confronto con le popolazioni del territorio.

Giovedì 16, a partire dalle ore 9.30, è in programma l’incontro-dibattito sul tema “Legalità e giustizia sociale: come guarire dalla corruzione”. A intervenire sarà il sostituto procuratore della Repubblica di Cagliari Paolo De Angelis, componente della DDA. Il dibattito sarà introdotto da Giampiero Farru, referente regionale di Libera Sardegna.

Dalle ore 16.30, si parlerà invece di “Istituzioni: trasparenza e legalità”. Il seminario avrà come protagonisti Michela Melis, responsabile per la trasparenza e la prevenzione della corruzione della Regione Sardegna, e Giampiero Farru. In serata invece è previsto un incontro con la cittadinanza di Gergei.

Venerdì 17 a portare la sua testimonianza sarà invece Pino Tilocca, dell’Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia. L’inizio è fissato per le ore 17.00.

Stamane la Grande Miniera di Serbariu ha ospitato un incontro-dibattito sul “Il ruolo del volontariato nel territorio“, promosso dal Sa.Sol. Point n. 9 di Carbonia del CSV Sardegna Solidale, coordinato dal referente territoriale Andrea Piras.

Ai lavori, coordinati dal giornalista Sandro Mantega, hanno partecipato, tra gli altri, mons. Giovanni Paolo Zedda, vescovo di Iglesias; il sindaco di Carbonia, Giuseppe Casti; i deputati del Partito Democratico Emanuele Cani e Francesco Sanna; il consigliere regionale di Sinistra Ecologia Libertà Luca Pizzuto; Raffaele Callia, responsabile della Caritas diocesana di Iglesias.

Gli interventi degli addetti ai lavori hanno sviscerato quelli che sono i problemi del volontariato, con specifici riferimenti alle normative legislative e alle esigenze di un mondo che in Italia coinvolge cinque milioni di persone e non sempre viene messo nelle condizioni di poter svolgere al meglio il proprio servizio a favore della collettività, spesso composta da persone che soffrono in silenzio ed hanno effettivo bisogno di aiuto.

I lavori sono stati conclusi dall’intervento del prof. Giampiero Farru, presidente CSV Sardegna Solidale e referente Libera Sardegna;

Sardegna Solidale ha 40 sedi sparse in tutta la Sardegna: Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Olbia, Macomer, Lanusei, Sanluri, Carbonia, Sinnai, Villaputzu, Iglesias, Gonnosfanadiga, Terralba, Sorgono, Orosei, Bosa, Ozieri, Alghero, Tempio Pausania, La Maddalena, Villacidro, Perfugas, Porto Torres, Bonorva, Bono, Bitti, Gavoi, Isili, Ghilarza, Mogoro, Quartu Sant’Elena, Senorbì, Assemini, Ales, Samugheo e Tortolì.

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Nel corso della presentazione della guida della associazioni cittadine di volontariato, la guida alle associazioni, gruppi e movimenti di volontariato che operano nel capoluogo, edita da Sardegna Solidale, è stata annunciata questo pomeriggio la candidatura di Cagliari Capitale Europea del Volontariato.

«Il volontariato e le associazioni rappresentano un grandissimo patrimonio per la città. Per questo candideremo Cagliari a Capitale Europea del Volontariato», ha detto Giampiero Farru, presidente del Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale”. Il sindaco Massimo Zedda e l’assessore alle Politiche sociali Luigi Minerba, presenti all’iniziativa, hanno assicurato il sostegno dell’amministrazione alla candidatura che verrà presentata nei prossimi mesi da Sardegna Solidale al Centro Europeo del Volontariato con sede a Bruxelles, il quale a dicembre deciderà quali saranno le capitali per gli anni 2016 e 2017. Per il 2015 il riconoscimento di Capitale Europea del Volontariato è stato assegnato a Lisbona, che ha battuto la concorrenza di Napoli.

Per Farru «Cagliari ha tutti i numeri per ambire a questo traguardo e la guida che abbiamo pubblicato lo dimostra». Oggi in città operano 336 associazioni di volontariato, di cui 270 iscritte al registro regionale. Nel capoluogo sono attivi ottomila volontari sui circa quarantamila impegnati in tutta l’isola, a testimonianza della straordinaria vitalità della città sul fronte della solidarietà. Gran parte delle associazioni (ben 196) è impegnata nell’ambito sociale, mentre 61 sono le sigle che si occupano di volontariato culturale, 22 quelle impegnate sul fronte ambientale, mentre 15 hanno scelto la Protezione civile. In città sono attive anche associazioni che si occupano di cooperazione internazionale e diritti civili.

La guida presenta le schede sintetiche di ciascuna associazione, con i nomi dei responsabili, i recapiti, il numero dei soci attivi e di quelli sostenitori, nonché tutte le informazioni utili per mettersi in contatto con essa. «Le associazioni costituiscono una rete che rende Cagliari più forte ed accogliente» ha detto Nanda Sedda, referente del Sa.Sol Point 1 di Cagliari di Sardegna Solidale e curatrice della guida. «Questa pubblicazione, giunta alla sua terza edizione – ha aggiunto -, vuole essere uno strumento concreto offerto alle istituzioni perché possano rapportarsi sempre meglio con l’universo del volontariato.»

Intervenendo nel corso dell’iniziativa, in sindaco Zedda ha ringraziato i volontari per la loro azione a favore della città. L’assessore Minerba, sostenendo la candidatura di Cagliari Capitale Europea del Volontariato, ha invece annunciato l’avvio di diversi tavoli tematici riguardo le politiche sociali, l’ultimo dei quali sarà significativamente dedicato a settembre al tema del capitale sociale e dello sviluppo di comunità.

All’iniziativa hanno preso parte anche padre Salvatore Morittu (che con la sua associazione Mondo X fu uno dei pionieri nel 1980 a Cagliari nel campo dell’assistenza ai tossicodipendenti), il direttore della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai e il presidente del Co.Ge Sardegna Bruno Loviselli, il quale ha ricordato l’importanza per le associazioni di rendere note le loro attività ad una platea sempre più vasta. A questo proposito il presidente Farru ha annunciato la stampa di altre 39 guide del volontariato, una per ogni centro presidiato da Sardegna Solidale attraverso i Sa.Sol Point. «In questo modo – ha concluso – avremo una fotografia perfetta di tutto il volontariato sardo.»

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“Cagliari Città Solidale – Guida delle associazioni, gruppi e movimenti di volontariato della Città di Cagliari” è il titolo del volume edito dal Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” e che verrà presentato nel corso di una conferenza stampa, in programma giovedì 21 maggio a partire dalle ore 16.00 presso la sala consiliare del Comune, in via Roma. Il vademecum, giunto alla sua terza edizione, presenta le schede delle 336 associazioni di volontariato operanti nel capoluogo.

All’iniziativa, coordinata dal presidente di Sardegna Solidale, Giampiero Farru, interverranno Nanda Sedda (referente Sa.Sol. Point n. 1 di Cagliari), il presidente dell’associazione Mondo X-Sardegna padre Salvatore Morittu, il Presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, il Direttore della Caritas diocesana di Cagliari don Marco Lai, l’assessore comunale ai Servizi Sociali Luigi Minerba e il sindaco Massimo Zedda. Alla presentazione parteciperanno anche i rappresentanti delle associazioni cittadine di volontariato.

Logo Sardegna Solidale

NasiRossi Berradi

«I migranti non sono numeri, sono persone. E voi ragazzi non dovete avere paura di loro ma ascoltare le loro storie e ragionare con la vostra testa». Rashid Berradi è stato finalista olimpico a Sidney nei diecimila metri e detiene ancora il record italiano della mezza maratona. Nato in Marocco e diventato cittadino italiano, Berradi oggi collabora a Palermo con l’associazione Libera e porta in giro per l’Italia la sua testimonianza in favore dell’integrazione, della legalità e della lotta al razzismo.

Berradi oggi ha rivolto il suo appello ai 1.250 studenti provenienti da 32 istituti superiori di tutta l’isola che stamattina al Palazzo dei Congressi della Fiera di Cagliari hanno partecipato alla manifestazione “Giovani e Solidarietà. Cambia musica: scegli di essere un volontario”. L’iniziativa è stata il culmine del progetto “Scuola e Volontariato”, frutto di un protocollo d’Intesa siglato tra Sardegna Solidale e l’Ufficio Scolastico Regionale e a cui hanno aderito 68 Istituti superiori.

Dal palco della Fiera Berradi non è stato l’unico testimonial a lanciare un appello contro l’indifferenza nei confronti dei migranti. L’attore nuorese Giovanni Carroni (che ha condotto la mattinata insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru) ha aperto l’iniziativa leggendo un passo del libro “Un canto clandestino saliva dall’abisso”, scritto da Mimmo Sammartino per un tragico naufragio di migranti avvenuto nel 1996 lungo le coste siciliane.

Alidad Shiri è invece un giovane profugo afghano che stamattina ha raccontato la incredibile e dolorosa vicenda che lo ha portato a scappare giovanissimo dal suo paese in guerra per arrivare in Italia, nascosto a bordo di un Tir. Ora Alidad vive in Trentino e da pochi mesi ha iniziato a collaborare con l’Onu in un progetto internazionale a favore dei migranti.

Leggendo un suo testo, anche lo scrittore Flavio Soriga ha mandato dal palco della Fiera un toccante messaggio in favore dell’integrazione: «Sono talassemico e ogni due settimane devo fare una trasfusione con sangue di persone che nemmeno conosco e che in ogni parte del mondo mostrano così la loro generosità. Io sono di Uta ma nel mio corpo scorre sangue di tante nazionalità».

Da una storia vera, quella dei tredici marinai marocchini bloccati per mesi a bordo di una nave mercantile ormeggiata nel porto di Cagliari, il regista Peter Marcias ha tratto il suo film “La nostra quarantena” interpretato da Francesca Neri e che presto sarà nelle sale italiane. «State attenti alla realtà, a quello che vi accade attorno – ha detto il regista ai giovani – e non abbiate paura di farvi dire che siete dei buonisti, perché la solidarietà esiste e va sempre manifestata».

Nel corso della mattinata diverse scuole hanno presentato il bilancio della loro esperienza a contatto diretto con il mondo del volontariato. Letture, canzoni, video, manifesti e coreografie hanno animato la manifestazione, chiusa nel segno dello spettacolo con l’intervento dell’illusionista Alfredo Barrago («Ricordatevi che i maghi non esistono, non fidatevi di chi afferma di avere poteri speciali») e con la proiezione del video dell’iniziativa tenutasi recentemente a Gergei, dove nel centro per la legalità di Su Piroi cinquecento studenti hanno ripiantato centinaia di piantine di fichi d’India, distrutte da ignoti. 

Si terrà martedì 21 aprile, alle ore 16.00, presso la Sala Congressi del T-Hotel, in via dei Giudicati 66 a Cagliari, la cerimonia di premiazione del concorso regionale “PromuoviAmo il Volontariato”, indetto dal Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale”.

Al concorso hanno partecipato ben 74 associazioni attive in tutta l’isola con opere di varia tipologia (video, foto, poster, manifesti, slogan, striscioni). L’obiettivo del concorso era quello di stimolare le associazioni a far conoscere la propria attività e di diffondere la cultura della solidarietà.

Per tre mesi una apposita commissione ha visionato, esaminato e selezionato i lavori pervenuti, giungendo a stilare una graduatoria sulla base di tre indicatori: originalità, efficacia/impatto della comunicazione, qualità. Martedì la commissione comunicherà i nominativi delle organizzazioni vincitrici alla presenza dei volontari di ciascuna associazione partecipante.

Presenzieranno all’iniziativa il presidente del comitato promotore del CSV don Angelo Pittau, il presidente del CSV Sardegna Solidale Giampiero Farru, e il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli.

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Sono state ripiantate a suon di musica le centinaia di fico d’India distrutte due mesi fa a Su Piroi, il centro per il volontariato e la legalità che ha sede a Gergei in un bene confiscato alla criminalità. Protagonisti del “Figumurisca Day”, organizzato da Libera Sardegna insieme al Centro Servizi per il Volontariato “Sardegna Solidale”, sono stati oltre cinquecento tra studenti delle scuole superiori e volontari di numerose associazioni, giunti da tutta l’isola. I ragazzi hanno ripristinato le piante mentre nell’aria risuonavano le note de “I cento passi”, canzone simbolo della lotta per la legalità.

Si è trattata di una vera e propria festa, a cui hanno preso parte gli studenti del Liceo di San Gavino Monreale, dell’istituto professionale “Loi” di Carbonia, “Buonarroti” di Guspini, “Margherita Castelvì” di Sassari, “Pertini” e “Buccari/Marconi” di Cagliari, del Liceo di Scienze umane e musicali di Nuoro, degli istituti superiori di Terralba e Mogoro, insieme ai ragazzi e alle ragazze delle scuole di Gergei, Isili, Nurallao e Orosei. Hanno offerto invece il loro supporto logistico alla manifestazione le associazioni Soccorso Iglesias, Sarda Ambiente di Sinnai, Masise di Sinnai, Euro 2001 di San Gavino, Croce Bianca di Orosei e le sezioni dell’Anpas Sardegna di Meana Sardo, Samugheo e Tonara.

All’iniziativa ha partecipato anche il sindaco di Gergei Rossano Zedda, che ha ringraziato i volontari e le associazioni per la loro presenza in paese. «Siamo delusi per quanto è avvenuto due mesi fa ma ora siamo pronti a ricominciare facendo festa – ha affermato. «Questa manifestazione dimostra che una mentalità negativa può essere sconfitta» ha detto invece il vicepresidente del Consiglio regionale Eugenio Lai, «questi giovani sono il segno tangibile della speranza». Sulla stessa linea Bruno Loviselli, presidente del CO.Ge. Sardegna: «Sono stato uno dei tanti che nel corso di questi anni aveva piantato le piante poi distrutte e oggi vivo una giornata emozionante grazie a questi ragazzi provenienti da tutta la Sardegna». «Da Su Piroi parte un messaggio per tutta l’isola» ha commentato Giampiero Farru, referente di Libera Sardegna e presidente di Sardegna Solidale, «un messaggio di legalità che passa per i nostri ragazzi».

Le piante distrutte due mesi fa erano state messi a dimora negli ultimi quattro anni dai giovani volontari partecipanti ai campi “Estate Liberi” organizzati dall’associazione Libera. Non si era trattato del primo atto vandalico, ma tutte le volte che il centro ha subìto danni simili (con la distruzione o il danneggiamento di finestre, vetri, cancelli, tegole, marmi, passamani, piante di fico d’India o di mirto), questi sono stati sempre puntualmente ripristinati. E così è stato anche stavolta.

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Il CSV Sardegna Solidale ha organizzato un seminario di studio sul tema “Fondi strutturali europei: una opportunità per le organizzazioni di volontariato”, che si terrà nell’auditorium del Centro di Spiritualità delle Suore Giuseppine a Donigala Fenughedu (Or), questo pomeriggio, dalle ore 16,00 fino alle 19.00. A presentare il complesso argomento saranno i giovani professionisti dell’associazione OpenMed di Cagliari.

La prima parte del seminario sarà dedicata alla presentazione dei fondi strutturali europei e in particolare delle linee che possono interessare le organizzazioni di volontariato; la seconda sarà invece dedicata agli aspetti tecnico-operativi relativi al passaggio dall’idea progettuale alla presentazione di un progetto; la terza parte sarà infine dedicata al Progetto Eni (ex Enpi), l’azione di cooperazione transfrontaliera che coinvolge, oltre ai paesi europei, i partner delle regioni costiere del Mediterraneo (programma europeo di vicinato).

Il programma prevede la presentazione del seminario da parte di Giampiero Farru e Bruno Loviselli (presidente CSV Sardegna Solidale e presidente Co.Ge. Sardegna) e di Ihab Rizk Soliman della associazione OpenMed.

Seguiranno gli interventi curati dall’associazione OpenMed. Diego Corrias parlerà dei fondi strutturali e di investimento 2014-2020 con un particolare focus sul Piano Operativo Regionale Fondo Sociale Europeo. A Daniele Cocco invece il compito di spiegare come si sviluppa una proposta progettuale, mentre Rossella Marocchi parlerà delle opportunità di cooperazione euromediterranea, con un focus sul programma Eni Cbc Med 2014-2020.