22 November, 2024
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Lunedì 23 ottobre l’Istituto di Istruzione Superiore “IPIA – Emanuela Loi” di Carbonia ospiterà un incontro-dibattito sul fenomeno droga, organizzato da “Sardegna Solidale” e dall’Auser, con la collaborazione dell’emittente televisiva locale Canale40.

I lavori inizieranno alle 9.15 con la proiezione di un video realizzato alcune settimane fa da Canale40, durante una visita alla comunità sociale Ponte di Uta, contenente le voci e le testimonianze degli addetti ai lavori e, soprattutto, degli ospiti della struttura che raccontano le loro esperienze con la droga ed il percorso di disintossicazione.

Dopo i saluti istituzionali di Rosanna Sardu, prof.ssa dell’Istituto IPIA Carbonia; Andrea Piras, referente CSV Sardegna Solidale Carbonia; Paola Massidda, sindaco di Carbonia; Luca Pizzuto, consigliere regionale; ed Emanuele Cani, deputato, interverranno in qualità di relatori (che interagiranno anche con gli studenti), Paolo Laudicina, presidente della cooperativa sociale Ponte e Raffaele Pittau, psichiatra, responsabile Ser.D Carbonia.

Concluderà i lavori, che saranno coordinati da Manolo Mureddu, Giampiero Farru, responsabile regionale di Sardegna Solidale.

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La nuova legge sul Terzo Settore, recentemente approvata dal parlamento, avrà delle significative ricadute su tutto il mondo del volontariato, composto nella nostra isola da oltre 1700 associazioni e circa 30mila volontari. Data la complessità della nuova normativa e l’esigenza di numerose associazioni di approfondire la materia, Sardegna Solidale sta organizzando nel territorio una serie di incontri sul tema “Volontariato e Riforma del Terzo Settore. Contenuti e prospettive”.

Dopo gli appuntamenti di Cagliari, Sassari, Oristano e Ozieri (che hanno visto la partecipazione di oltre settecento volontari), sono due gli incontri organizzati questa settimana da Sardegna Solidale. Martedì 17 ottobre “Volontariato e Riforma del Terzo Settore” fa tappa a Macomer, dove a partire dalle 16.00 presso la sala delle Ex Caserme Mura volontari e associazioni potranno confrontarsi con gli esperti sulle ricadute della nuova normativa. Giovedì 19 ci si sposta invece in Ogliastra: l’appuntamento è a Tortolì a partire dalle 16.00, presso la biblioteca comunale, in via Vittorio Emanuele 23.

A presiedere gli incontri sarà il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, recentemente nominato nel direttivo del Centro Europeo del Volontariato.

 

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“Volontariato e Riforma del Terzo Settore. Contenuti e prospettive” è il tema del ciclo di incontri che Sardegna Solidale ha organizzato per illustrare alle associazioni di volontariato dell’isola la nuova legge che riforma il Terzo Settore. Il prossimo appuntamento è in programma giovedì 12 ottobre ad Ozieri, con inizio alle ore 16.30 presso la sede della Caritas Diocesana, in via Azuni 1. A presiedere l’incontro sarà il presidente di Sardegna Solidale, Giampiero Farru, recentemente nominato nel direttivo del Centro Europeo del Volontariato. 

Per motivi organizzativi, i referenti delle associazioni che intendono partecipare all’incontro sono pregati di registrarsi su sito di Sardegna Solidale (www.sardegnasolidale.it).

Giunta al termine di un iter particolarmente travagliato, la riforma del Terzo Settore avrà delle significative ricadute su tutto il mondo del volontariato, composto nella nostra isola da oltre 1.700 associazioni e circa 30mila volontari. Scopo dell’iniziativa è, dunque, quello di informare il maggior numero di associazioni circa le novità introdotte dalla legge 106/16 e dai conseguenti decreti attuativi in tema di volontariato. Per questo, nel corso dell’incontro volontari e rappresentanti delle organizzazioni potranno porre domande e quesiti agli esperti.

Gli incontri organizzati da Sardegna Solidale stanno facendo registrare un grande interesse da parte dei rappresentanti delle associazioni. Sono state circa settecento, infatti, le persone che hanno preso parte agli appuntamenti già svoltisi a Cagliari, Sassari e Oristano. Dopo quello di Ozieri, altri incontri sono già in programma fin dalla prossima settimana, in altri centri dell’isola.

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Prestigioso riconoscimento europeo per il volontariato sardo. Stamattina a Vienna il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru è stato eletto nel comitato direttivo del Cev, il Centro Europeo del Volontariato. Giampiero Farru, tra i promotori della nascita nella nostra isola del centro di servizio che da quasi vent’anni affianca e sostiene le organizzazioni di volontariato nel loro percorso di crescita nella società isolana, sarà uno degli otto membri (l’unico italiano) del board dell’organizzazione che, nata nel 1990, è oggi una rete europea costituita da ottanta tra centri di volontariato nazionali e regionali e agenzie per lo sviluppo del volontariato di tutta Europa, con l’obiettivo di operare congiuntamente al fine di sostenere e promuovere il volontariato.

Per Giampiero Farru e Sardegna Solidale si tratta di un riconoscimento straordinario, che premia un movimento oggi composto da oltre 1.700 associazioni e circa 30 mila volontari. 

Il Cev, che ha sede a Bruxelles, sta infatti assumendo in questi anni una importanza crescente. Il Centro trasmette alle istituzioni dell’Unione Europea le priorità collettive e le preoccupazioni delle organizzazioni che lo compongono, agendo come forum centrale per lo scambio di politiche, esperienze e informazioni sul volontariato. La visione del Cev è un’Europa in cui il volontariato occupa un ruolo di primo piano nella costruzione di una società coesa e inclusiva basata sulla solidarietà e su una cittadinanza attiva. La sua missione consiste nel creare una realtà politica, sociale ed economica europea di supporto che favorisca la messa in atto del potenziale completo del volontariato, promuovendolo come esempio di cittadinanza attiva in Europa e cercando il giusto riconoscimento da parte del pubblico, dei mezzi di comunicazione, delle imprese e dei responsabili politici di ogni livello.

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Anche in Sardegna le associazioni di volontariato dovranno presto adeguarsi alle nuove norme contenute nella legge sul Terzo Settore, recentemente approvata dal parlamento. Per aiutare le organizzazioni a comprendere appieno le ricadute della Riforma, Sardegna Solidale ha organizzato una serie di incontri nel territorio dal tema “Volontariato e Riforma del Terzo Settore. Contenuti e prospettive”. Dopo i primi appuntamenti di Cagliari e Sassari, il prossimo incontro si terrà martedì 3 ottobre ad Oristano. A partire dalle ore 16.00 nella sala dell’Hotel Mistral2 in via XX Settembre, interverranno il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru e il presidente del Co.ge Sardegna Bruno Loviselli. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Vito Biolchini.

Per motivi organizzativi, i referenti delle associazioni che intendono partecipare sono pregati di registrarsi su sito di Sardegna Solidale (www.sardegnasolidale.it).

La nuova legge sul Terzo Settore avrà delle significative ricadute su tutto il mondo del volontariato, composto nella nostra isola da oltre 1700 associazioni e circa 30mila volontari. Scopo dell’iniziativa di Oristano è quello di informare il maggior numero di volontari possibile circa le novità introdotte dalla Legge 106/16 e dai conseguenti decreti attuativi in tema di volontariato e di Terzo Settore. Per questo nel corso dell’incontro volontari e rappresentanti delle associazioni potranno porre domande e quesiti agli esperti. Ulteriori appuntamenti verranno organizzati già dalla prossima settimana negli altri territori della Sardegna.

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Nel 1987 il professor Licinio Contu creò il primo Registro di giovani volontari in Italia (il Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo nacque nel 1989) e nello stesso anno in Sardegna si effettuò il primo trapianto in un ragazzo affetto da leucemia mieloide cronica. Oggi la Regione, con 29.000 iscritti, è in Italia quella con il più alto indice di volontari rispetto alla popolazione residente.

Il traguardo dei 30 anni sarò festeggiato sabato 30 settembre all’Istituto “Primo Levi” di Quartu Sant’Elena, Cagliari, con un appuntamento durante il quale si ripercorreranno tre decenni di storia, con uno sguardo al ruolo dei volontari oggi e alla necessità di individuare strategie efficaci per continuare a diffondere la cultura del dono.

L’Associazione Donatori Midollo Osseo – A.D.M.O. Sardegna da giovedì 28 a sabato 30 settembre festeggia i primi 30 anni di attività assieme al proprio fondatore e presidente, il professor Licinio Contu, luminare della genetica: l’evento centrale della celebrazione del trentennale della prima associazione di volontari dediti alla sensibilizzazione alla donazione del midollo osseo d’Italia sarà la giornata di sabato 30 settembre, durante la quale nell’Aula Magna dell’Istituto “Primo Levi” di Quartu Sant’Elena, Cagliari, si ripercorrerà la storia di donazioni e trapianti negli ultimi tre decenni in Sardegna, con un’attenzione particolare al ruolo indispensabile dei volontari e alla necessità di diffondere la cultura del dono. In questa occasione saranno presenti i rappresentanti delle undici associazioni affiliate alla Federazione Italiana Adoces (Associazioni Donatori Cellule Staminali), che, presieduta da Contu, a propria volta festeggia dieci anni di attività.

La giornata inaugurale di “30 anni di storia in Sardegna” sarà giovedì 28 settembre, con inizio alle ore 16, alla Biblioteca universitaria di Cagliari. Seguirà venerdì il convegno scientifico, dalle 8.30, all’Auditorium Banca Intesa San Paolo di Cagliari.  Presidenti del convegno saranno i professori Giorgio La Nasa, Direttore dell’Unità Ospedaliera Ematologia Centro Trapianti Midollo Osseo dell’Ospedale Binaghi, e Carlo Carcassi, Direttore del Registro Donatori Midollo Osseo Regione Sardegna,  questo evento formativo, accreditato ECM, si prefigge l’obiettivo, grazie al contributo in qualità di relatori tra i più autorevoli esperti nazionali del settore, di fare il punto sull’evoluzione delle procedure trapiantologiche e sulle nuove terapie per la cura delle diverse patologie onco-ematologiche.

La celebrazione del trentennale continuerà sabato 30 settembre, a partire dalle 8.30, nell’Aula Magna dell’Istituto “Primo Levi” di Quartu Sant’Elena, Cagliari. Organizzato in due sessioni, una mattutina presieduta da Francesco Marongiu, professore ordinario di Medicina Interna al Policlinico Universitario di Monserrato dell’Università di Cagliari, e una pomeridiana, condotta da Sergio Del Giacco, internista e immunologo, l’appuntamento si prefigge l’obiettivo di fare il punto sulla donazione di midollo osseo e cellule staminali emopoietiche oggi, sul ruolo del volontario e su difficoltà e proposte per una più efficace comunicazione e sensibilizzazione ai nuovi potenziali donatori. Nel corso della mattinata saranno affrontati ed approfonditi gli aspetti sanitari e medici legati a donazioni e trapianti e interverranno l’assessore regionale alla sanità Luigi Arru, il professor Franco Pitzus, che dedicherà il proprio intervento alla memoria di Ugo Carcassi, pioniere nella lotta alla talassemia scomparso l’anno scorso, Licinio Contu, genetista e presidente di A.D.M.O. Sardegna e della Federazione Italiana Adoces (nella quale convergono associazioni italiane, tra le quali anche A.D.M.O. Sardegna), il ricercatore Sandro Orrù, mentre Alice Vendramin Bandiera, segretario della Federazione Italiana Adoces, e il dottor Diego Carru consegneranno pergamene e medaglie ai donatori di cellule staminale emopoietiche e alle Sezioni di A.D.M.O. Sardegna. Modererà la giornata Andrea Frailis, giornalista de L’Unione Sarda.

Successivamente, invece, i riflettori saranno accesi sul mondo del volontariato e sulla necessità di comunicare e diffondere la cultura del dono: interverranno Gianfranco Tintis, presidente della sezione A.D.M.O. di Quartu, che ricorderà Bianca Maria Pellegrini, già presidente di A.D.M.O. Sardegna, il dottor Giulio Solinas, Antonio Lombardi, vicepresidente della Federazione Italiana Adoces, Alice Vendramin Bandiera, segretario della Federazione Italiana Adoces, Giampiero Farru, responsabile della comunicazione di CsvNet nazionale e presidente del Centro Servizi per il Volontariato della Sardegna. A seguire Licinio Contu e Rosa Lombardi, presidente di DoMos Basilicata (associazione affiliata alla Federazione Italiana Adoces), consegneranno pergamene e medaglie alle Sezioni A.D.M.O. Sardegna e agli operatori del Registro donatori, mentre Salvatore Pinna, portiere della Torres, e Gianni Cacciatori, presidente di Adoces Veneto (affiliata alla Federazione Italiana Adoces) consegneranno pergamene e medaglie ai donatori di cellule staminali emopietiche della regione.

La prima associazione per la donazione di midollo osseo in Italia e il primo registro dei donatori. La storia di A.D.M.O. Saredegna è legata a doppio filo a quella del suo fondatore, il professor Licinio Contu, che dopo aver lavorato al fianco di Jean Dausset al Centro Hayen dell’Ospedale Saint Louis dell’Università di Parigi ed aver collaborato con lui alla scoperta del sistema dell’antigene leucocitario umano (HLA) che decretò nel 1980 l’assegnazione del Premio Nobel per la Medicina allo scienziato francese, tornò in Sardegna per avviare un Laboratorio di analisi chimico cliniche di alto livello a Nuoro.

Successivamente, il laboratorio è diventato anche un Centro per lo Studio delle Talassemie: diagnosi, screening sulla popolazione e ricerca. E’ in questo contesto che ha cominciato a studiare a fondo queste malattie, di fronte ai primi casi pediatrici di Morbo di Cooley, tipo di talassemia che si trasmette in via ereditaria provocata da un basso livello o dalla mancanza totale di emoglobina, per i quali non esisteva allora alcuna terapia e la sopravvivenza massima era 13 -14 anni (in Sardegna erano stati allora censiti 1800 bambini con questa patologia). Di fronte ad una situazione umana, sociale e sanitaria così drammatica, in collaborazione con il professor Ugo Carcassi e un’equipe medica altamente qualificata, Contu ha presentato al National Institut Of Health un progetto pluriennale con l’obiettivo di cercare i fattori di compatibilità per scegliere i donatori compatibili per effettuare il trapianto per questi bambini.

Il primo trapianto è stato compiuto in Sardegna nel 1987 in un ragazzo con leucemia mieloide cronica (che sarà presente alla ricorrenza trentennale di Admo Sardegna) e in una bambina con talassemia che vive a Dublino.

Allora, il 70% dei pazienti non trovava in famiglia un donatore compatibile. A quel punto Contu creò, nell’ambito della Cattedra di Genetica Medica dell’università di Cagliari, un primo Registro di giovani volontari, completamente tipizzati per HLA, disposti a donare il midollo osseo. Il registro sardo è stato istituzionalizzato il 3 ottobre 1988 con Legge Regionale, in quanto non esisteva ancora il Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo con sede all’Ospedale Galliera Genova (avviato nel 1989 e istituzionalizzato con Legge dello Stato nel 2001).

Dopo alcuni mesi i donatori iscritti erano già 38. Nel novembre 1987 quindi fu fondata l’Associazione Associazione Donatori Midollo Osseo con lo scopo di promuovere e sensibilizzare la popolazione alla donazione dei midollo osseo.

L’associazione e i dati odierni. A.D.M.O. Sardegna è organizzata in 25 sezioni operative in tutto il territorio regionale. Le molteplici iniziative e campagne di sensibilizzazione coinvolgono anche le neomamme per informarle riguardo alla donazione di sangue cordonale, altra risorsa preziosa per i trapianti accanto alle cellule staminali midollari. Molte sono state le personalità sarde che, con la loro testimonianza di volontario iscritto al registro per aiutare i pazienti che non hanno in famiglia un donatore compatibile, hanno contribuito e supportato l’incremento delle iscrizioni e di conseguenza dei trapianti. Si segnalano in particolare gli sportivi Gianfranco Zola, Gianfranco Matteoli, e tutti i calciatori della squadra del Cagliari 2002.

Ad oggi il Registro sardo ha consentito 216 trapianti da donatori volontari per altrettanti pazienti: di questi 98 a Cagliari per pazienti sardi, 70 donazioni per pazienti italiani e 48 per pazienti esteri. Oggi la Sardegna conta 29.000 iscritti e rappresenta la regione con il più alto indice di volontari rispetto alla popolazione residente.

Questi dati, alla luce della recente celebrazione della settimana nazionale della donazione di midollo osseo “Match It Now” (16-23 settembre 2017), promossa dal Centro Nazionale Sangue, il Centro Nazionale Trapianti, il Registro Italiano Donatori Midollo Osseo e altre istituzioni e associazioni, rendono onore alla Sardegna e al lavoro dei volontari sul territorio.

Come diventare donatore di cellule staminali emopoietiche e scrivere insieme il futuro di A.D.M.O. in Sardegna.

La conferenza di sabato 30 settembre sarà anche un momento per riflettere sull’importanza della donazione di cellule staminali emopoietiche perché, mediamente, ogni anno sono 1600 i pazienti candidati al trapianto per i quali viene attivata e solo per il 63% di essi si trova un donatore.  E’ necessario quindi riportare l’attenzione su questa criticità ed invitare ragazze e ragazzi in buona salute e di età compresa tra i 18 e i 35 anni a considerare l’importanza della donazione di cellule staminali emopoietiche, procedura ormai più utilizzata nei trapianti di midollo osseo e che favorirà sicuramente l’incremento delle adesioni al Registro.

Saranno infatti presentati due nuovi programmi di sensibilizzazione, il primo vedrà testimonial della campagna di sensibilizzazione “Una corsa per la vita” il campione italiano di ciclismo Fabio Aru, che con entusiasmo ha prestato la propria immagine come giovane sportivo e donatore. «Sono onorato – spiega il campione di Villacidro – di essere il testimonial di una campagna così importante come quella della sensibilizzazione verso le donazioni di midollo osseo e di cellule staminali. Quello che A.D.M.O. e ADoCes fanno ogni giorno è di vitale importanza per tante persone meno fortunate di noi, per questo mi sento di fare un incoraggiamento a tutti quanti di continuare su questa strada lastricata di impegno e dedizione».

L’altra iniziativa, realizzata in occasione del decennale della Federazione Italiana ADoCes, e che sarà presentata per la prima volta a Cagliari: «Sai cosa sono le cellule staminali e come si donano» è un video animato che ha lo scopo di trasmettere la cultura della conoscenza e delle donazioni con il linguaggio dei giovani, attraverso i canali social e durante le attività didattiche.

L’associazione è anche memoria storica della grandezza di quello che è di per sé un gesto semplice: sono moltissime le storie di donazione e di trapianto raccolte in questi 30 anni dai volontari, molte delle quali sono rimaste impresse nella loro memoria e vengono ricordate per spiegare ai più giovani l’importanza della donazione.

Tra queste vi è ad esempio quella del giovane affetto da leucemia mieloide cronica e trapiantato trent’anni fa, per primo in Sardegna, che interverrà al trentennale, o quella di una donatrice che, al momento del trapianto a favore di un paziente, fu costretta a recarsi a Londra per donare il fegato alla figlia e che, una volta tornata si rese subito disponibile anche alla donazione di midollo osseo, salvando così il bambino in attesa. Sono tutte storie di disponibilità e di un piccolo sacrificio, che hanno in comune uno straordinario risultato: l’aver restituito la vita ad un’altra persona.

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La nuova legge sul Terzo Settore, recentemente approvata dal parlamento, avrà delle significative ricadute su tutto il mondo del volontariato, composto nella nostra isola da oltre 1.700 associazioni e circa 30mila volontari. Data la complessità della nuova normativa e l’esigenza di numerose associazioni di approfondire la materia, Sardegna Solidale ha organizzato nel territorio una serie di incontri dal tema “Volontariato e Riforma del Terzo Settore. Contenuti e prospettive”.

Il primo appuntamento è in programma oggi a Cagliari. A partire dalle 16.00 nella sala del T-Hotel, interverranno il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, l’esperto di Terzo Settore Tiziano Cericola, il presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli, il presidente del comitato promotore di Sardegna Solidale don Angelo Pittau e il portavoce del Forum del Terzo Settore in Sardegna Fernando Nonnis. L’incontro sarà moderato dal giornalista Vito Biolchini. 

Scopo dell’iniziativa è quello di informare il maggior numero di volontari possibile circa le novità introdotte dalla legge 106/16 e dai conseguenti decreti attuativi in tema di volontariato e di Terzo Settore. Per questo nel corso dell’incontro volontari e rappresentanti delle associazioni potranno porre domande e quesiti agli esperti.

Il secondo appuntamento del ciclo “Volontariato e Riforma del Terzo Settore” si terrà mercoledì 27 a Sassari (Hotel Grazia Deledda, ore 16.00). Anche in questo caso, volontari ed associazioni potranno confrontarsi con gli esperti sulle ricadute della nuova normativa. 

Dopo gli incontri di Cagliari e Sassari, ulteriori appuntamenti verranno organizzati nei prossimi mesi negli altri territori della Sardegna.

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La nuova legge sul Terzo Settore, recentemente approvata dal parlamento, avrà delle significative ricadute su tutto il mondo del volontariato, composto nella nostra isola da oltre 1.700 associazioni e circa 30mila volontari. Data la complessità della nuova normativa e l’esigenza di numerose associazioni di approfondire la materia, Sardegna Solidale ha organizzato nel territorio una serie di incontri dal tema “Volontariato e Riforma del Terzo Settore. Contenuti e prospettive”.

Il primo appuntamento è per lunedì 25 settembre a Cagliari. A partire dalle 16.00, nella sala del T-Hotel, interverranno il presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, l’esperto di Terzo Settore Tiziano Cericola, il presidente del Co.Ge Sardegna Bruno Loviselli e il portavoce del Forum del Terzo Settore in Sardegna Fernando Nonnis. L’incontro sarà moderato dal giornalista Vito Biolchini.

Scopo dell’iniziativa è quello di informare il maggior numero di volontari possibile circa le novità introdotte dalla legge 106/16 e dai conseguenti decreti attuativi in tema di volontariato e di Terzo Settore. Per questo nel corso dell’incontro volontari e rappresentanti delle associazioni potranno porre domande e quesiti agli esperti. 

Il secondo appuntamento del ciclo “Volontariato e Riforma del Terzo Settore” si terrà mercoledì 27 a Sassari (Hotel Grazia Deledda, ore 16.00). Anche in questo caso, volontari e associazioni potranno confrontarsi con gli esperti sulle ricadute della nuova normativa.

Dopo gli incontri di Cagliari e Sassari, ulteriori appuntamenti verranno organizzati nei prossimi mesi negli altri territori della Sardegna.

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Un murale, una mostra e un grande concerto per ricordare il sacrificio di Emanuela Loi, la giovane agente della Polizia di Sestu morta nel 1992 a Palermo nella strage di via D’Amelio in cui persero la vita anche il giudice Paolo Borsellino e gli altri uomini della sua scorta. “Noi non dimentichiamo” è il titolo della manifestazione che mercoledì 19 luglio a Sestu segnerà l’intera giornata, a venticinque anni dal terribile attacco della mafia allo Stato. L’iniziativa, organizzata dal comune di Sestu, dalla Polizia di Stato, da Libera Sardegna, dal Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” e dall’associazione Musicanova, culminerà alle 20.00 in piazza 1° Maggio con il “JaManuela Festival”, un concerto durante il quale non mancheranno le testimonianze dei familiari, di tante autorità e di chi ha conosciuto e ha lavorato con la giovane uccisa dalla mafia.

La giornata si aprirà alle 9.30, nella chiesa di San Giorgio Martire, con una messa in suffragio di Emanuela Loi che sarà celebrata dall’Arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio.

Alle 10.30, al cimitero di Sestu, alla presenza delle autorità civili e militari, dei familiari di Emanuela Loi e dei volontari di Libera Sardegna e di Sardegna Solidale, il sindaco di Sestu Paola Secci deporrà una corona di fiori sulla tomba della agente. 

Alle 11.30, l’appuntamento invece è in via Emanuela Loi, dove verrà inaugurato un murales raffigurante la giovane agente scomparsa a Palermo, realizzato da artisti della street art in collaborazione con Sardegna Solidale.

“Falcone e Borsellino” è invece il titolo della mostra realizzata dall’Agenzia Ansa in collaborazione con il Consiglio dei ministri, che verrà inaugurata alle 12.00, nei locali di Casa Ofelia, in via Parrocchia 88.

La manifestazione “Noi non dimentichiamo” si concluderà a partire dalle 20.00, con il “JaManuela Festival”, una serata presentata da Matteo Bruni e in cui sul palco di Piazza 1° Maggio si alterneranno musica e testimonianze. A ricordare Emanuela saranno i suoi familiari, Claudia e Marcello Loi, insieme alla sindaco di Sestu Paola Secci, all’arcivescovo di Cagliari mons. Arrigo Miglio, al questore di Cagliari Pierluigi D’Angelo, al vice prefetto di Cagliari Andrea Leo, al vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, al referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, al parroco di San Giorgio Martire don Onofrio Serra, al parroco di Nostra Signora delle Grazie don Franco Puddu, e a tante altre persone che hanno avuto modo di conoscere e lavorare con Emanuela Loi.

Il concerto, curato da Musicanova Contest con la direzione artistica di Luciano Piga, vedrà protagonisti otto gruppi della scena musicale cagliaritana: Musicanova Band, Befunk, Rock Story Quintet, Easysound, Almamediterranea, Alessandro Lilliu Band, Santana Tribe e Il Clan dei Mercanti e Servi. Ospiti della serata, saranno il cantante ef autore americano Ronnie Jones, Paki (la voce storica dei Nuovi Angeli) e Franco Malgioglio, che saranno accompagnati nella loro esibizione dalla Musicanova Band.

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Mercoledì 19 luglio ricorrerà il venticinquesimo anniversario della strage di via D’Amelio, nella quale a Palermo persero la vita il giudice Paolo Borsellino ed i suoi agenti di scorta, tra cui la sestese Emanuela Loi. Proprio Sestu ospiterà il giorno della ricorrenza una iniziativa dal titolo “Noi non dimentichiamo”, organizzata dal comune di Sestu, dalla Polizia di Stato, da Libera Sardegna, dal Centro di Servizio per il Volontariato “Sardegna Solidale” e dall’associazione Musicanova. La agente verrà ricordata con un murale, una mostra e un concerto serale in Piazza 1° Maggio, durante il quale non mancheranno le testimonianze dei familiari, di tante autorità e di chi ha conosciuto e ha lavorato con la giovane uccisa dalla mafia. 

«Come disse Borsellino, “se la gioventù le negherà il consenso, anche la mafia sparirà”», ha affermato la sindaca di Sestu Paola Secci, presentando stamattina l’iniziativa nel corso di una conferenza stampa tenutasi nell’aula consiliare del Comune. «Con la nostra manifestazione vogliamo fare in modo che anche i giovani ricordino e siano protagonisti della lotta alla mafia, diventando portatori di una cultura della legalità. La musica poi è uno strumento straordinario e con un concerto in piazza vogliamo coinvolgere tutta Sestu per ricordare la nostra concittadina».

«La ricorrenza del 19 luglio non è solo di tipo formale ma deve diventare un momento di lezione di storia, di memoria e di impegno per tanti cittadini», ha spiegato il referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, che ha ricordato anche come lo scorso anno ben cinquemila giovani provenienti da tutta l’isola hanno partecipato a Sestu alla Giornata della Memoria, organizzata da Libera per non dimenticare le vittime innocenti della mafia e della criminalità organizzata.

Alla conferenza stampa è intervenuta anche Barbara Vacca, vice capo gabinetto e responsabile relazioni esterne della Questura di Cagliari: «Il nostro è un lavoro particolare fatto da persone normali e noi vogliamo ricordare Emanuela Loi in maniera particolare, pensando che in questo 2017 avrebbe compiuto cinquant’anni. Il suo è un esempio di sacrificio, una lezione di vita che va fatta conoscere ai giovani». 

«Siamo felici di mettere la musica al servizio della legalità – ha affermato Andrea Buffa presidente dell’associazione Musicanova -. Sarà una serata di buona musica per veicolare il buon ricordo che tutti hanno di Emanuela Loi» ha proseguito il direttore artistico della serata musicale Luciano Piga.

Per l’assessore comunale alla cultura e allo spettacolo Nicola Ruggiu «persone come Claudia Loi hanno lavorato per la legalità e hanno lasciato una immensa eredità, e per questo oggi noi le ricordiamo: perché ciò che hanno fatto unisca e insegni che la legalità è la base della convivenza civile».

La giornata di mercoledì 19 si aprirà, alle 9.30, nella chiesa di San Giorgio Martire, con una messa in suffragio di Emanuela Loi che sarà celebrata dall’Arcivescovo di Cagliari, mons. Arrigo Miglio.

Alle 10.30 al cimitero di Sestu, alla presenza delle autorità civili e militari, dei familiari di Emanuela Loi e dei volontari di Libera Sardegna e di Sardegna Solidale, la sindaca di Sestu Paola Secci deporrà una corona di fiori sulla tomba della agente.

Alle 11.30 l’appuntamento invece è in via Emanuela Loi dove verrà inaugurato un murale raffigurante la giovane agente scomparsa a Palermo, realizzato da artisti della street art, in collaborazione con Sardegna Solidale. 

“Falcone e Borsellino” è invece il titolo della mostra realizzata dall’agenzia Ansa in collaborazione con il Consiglio dei ministri, che verrà inaugurata alle 12.00 nei locali di Casa Ofelia (in via Parrocchia 88) e che resterà allestita fino a domenica 23 luglio. 

La manifestazione “Noi non dimentichiamo” si concluderà a partire dalle 20.00 con il “JaManuela Festival”, una serata presentata da Matteo Bruni e in cui sul palco di Piazza 1° Maggio si alterneranno musica e testimonianze. A ricordare Emanuela saranno i suoi familiari, Claudia e Marcello Loi, insieme alla sindaca di Sestu Paola Secci, all’Arcivescovo di Cagliari mons. Arrigo Miglio, al Questore di Cagliari Pierluigi D’Angelo, al vice prefetto di Cagliari Andrea Leo, al vicepresidente nazionale di Libera Davide Pati, al Referente di Libera Sardegna Giampiero Farru, al parroco di San Giorgio Martire don Onofrio Serra, al parroco di Nostra Signora delle Grazie don Franco Puddu, e a tante altre persone che hanno avuto modo di conoscere e lavorare con Emanuela Loi.

Il concerto, curato da Musicanova Contest con la direzione artistica di Luciano Piga, vedrà protagonisti otto gruppi della scena musicale cagliaritana: Musicanova Band, Befunk, Rock Story Quintet, Easysound, Almamediterranea, Alessandro Lilliu Band, Santana Tribe e Il Clan dei Mercanti e Servi. Ospiti della serata saranno il cantante e autore americano Ronnie Jones, Paki (la voce storica dei Nuovi Angeli) e Franco Malgioglio, che saranno accompagnati nella loro esibizione dalla Musicanova Band.

Alla serata, aperta a tutti, parteciperanno i giovani del campo di impegno e formazione sui beni confiscati alle mafie E!state Liberi! in corso di svolgimento a Gergei, e le associazioni di volontariato della Sardegna e i presidi territoriali di Libera Sardegna.