[bing_translator]
La Quinta Commissione del Consiglio regionale ha incontrato i sindacati sulla vertenza Vesuvius, esprimendo «piena solidarietà ai lavoratori e sostegno alla Giunta e al Governo per scongiurare la chiusura dello stabilimento».
I segretari di Cgil, Cisl e Uil Giampiero Manca, Efisio Ibba e Tore Sini hanno illustrato le ultime novità della vertenza che vede a rischio circa 200 posti di lavoro. La multinazionale inglese ha finora respinto la richiesta, avanzata da Regione e Mise, di sospendere la procedura di licenziamento collettivo attivata nelle scorse settimane per i lavoratori dei siti produttivi di Macchiareddu e Avezzano. «L’unico modo per impedire alla multinazionale di delocalizzare la produzione – hanno detto i sindacalisti – è bloccare le commesse italiane. Vesuvius ha, infatti, un contratto con l’Ilva di Taranto per 90 milioni di euro. E’ inaccettabile che una società in attivo decida di mandare a casa i lavoratori e continui a sfruttare il mercato italiano».
La Commissione attenderà l’esito della riunione convocata per il prossimo 1 dicembre al Mise alla quale prenderà parte anche un imprenditore interessato all’acquisizione degli impianti sardi e abruzzesi. «Siamo vicini ai lavoratori – ha detto il presidente Luigi Lotto – la Commissione è pronta ad assumere tutte le iniziative a sostegno della loto vertenza». In caso di esito negativo dell’incontro il parlamentino delle attività produttive potrebbe adottare una risoluzione ad hoc o, in alternativa, presentare un ordine del giorno unitario da far votare in Consiglio.
I lavoratori della Vesuvius di Macchiareddu hanno interrotto la protesta davanti ai cancelli dello stabilimento dopo l’incontro di questa mattina con l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, che si è recata nel sito produttivo per illustrare i prossimi passi che la Regione e il MISE attueranno nella gestione della vicenda.
«Stiamo lavorando quotidianamente accanto al MISE e alle organizzazioni sindacali per scongiurare la chiusura degli impianti e convincere la multinazionale a recedere dalle proprie decisioni e revocare i licenziamenti – ha detto l’assessore Piras -. Proprio ieri è stata avviata anche un’azione di scouting con il ministero dello Sviluppo economico per valutare l’interesse di imprenditori che siano in grado di acquisire gli stabilimenti e proseguire le produzioni. Il primo dicembre, insieme al MISE e alla Regione Abruzzo, incontreremo un primo interlocutore.»
Al termine dell’incontro con i lavoratori e i sindacati, che hanno apprezzato l’intervento dell’assessore e riconosciuto un plauso per il lavoro svolto, il presidio è stato sciolto.