18 July, 2024
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Un percorso di 400 chilometri unico al mondo, un itinerario esclusivo fatto di miniere dismesse, gallerie affacciate sugli scogli, villaggi fantasma e antiche ferrovie che si perdono nei boschi. Dal mare cristallino di Sant’Antioco alle fitte foreste del Marganai, dalle bianche dune di Piscinas alle spettacolari grotte di Is Zuddas, il Cammino minerario di Santa Barbara è un viaggio alla scoperta della Sardegna sud-occidentale, nel nome della patrona dei minatori le cui chiesette puntellano l’intero percorso. Il Cammino, che ha il riconoscimento ufficiale del Ministero fra i percorsi italiani, ha ricevuto un finanziamento regionale di mezzo milione di euro. Per valorizzarlo, l’assessorato della Programmazione attraverso il Centro regionale di Programmazione sta elaborando un progetto insieme alla Fondazione del Cammino di Santa Barbara e con il coinvolgimento di Carbosulcis, Forestas, Parco Geominerario ed Igea.

«Qui si cammina sulla terra più antica d’Italia, lungo un itinerario tra mare, monti, miniere, chiese e testimonianze uniche della millenaria epopea mineraria della Sardegna» ha detto Raffaele Paci concludendo l’assemblea dei soci della Fondazione presieduta da Giampiero Pinna e convocata nella miniera di Monteponi a Iglesias: ne fanno parte 21 Comuni, la Diocesi e l’associazione Pozzo Sella, che per prima ha rilanciato l’idea di sviluppare e valorizzare il Cammino.

«È un progetto a cui teniamo e su cui ci siamo impegnati al massimo perché crediamo moltissimo nelle sue potenzialità, che non è stato facile portare a compimento. Ci siamo riusciti, con il coinvolgimento di tutti gli assessorati interessati e grazie alla programmazione unitaria che mette insieme le competenze dei tanti assessorati coinvolti. Nei prossimi mesi – ha aggiunto il vicepresidente della Regione – verranno realizzate le opere infrastrutturali per rendere fruibili tutti i 400 chilometri del percorso che racconta l’intera storia del Sulcis, e tutti gli interventi saranno realizzati nel pieno rispetto dell’ambiente. La Regione è interessata a sviluppare ogni elemento possa ulteriormente valorizzare questo progetto. Qui il passato delle miniere viene ripensato e rinasce in un’altra forma, a dimostrazione che il passato può continuare a vivere e raccontare la storia della Sardegna. È un cammino naturalistico e religioso così ampio e interessante che può attrarre decine di migliaia di turisti, ma anche qualsiasi investitore, e su questo insisteremo particolarmente perché si possano creare occasioni di nuova occupazione. Non abbiamo solo miniere: abbiamo storia, religione, ambiente, archeologia industriale, letteratura. È un patrimonio fantastico – ha concluso Raffaele Paci – che dobbiamo continuare a valorizzare al massimo per far conoscere al mondo il Sulcis e la Sardegna.»

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E’ in programma sabato 20 gennaio, alle ore 10.00, presso la chiesa romanica di Santa Maria di Palmas, la cerimonia per la posa del cippo della tappa di San Giovanni Suergiu del Cammino Minerario di Santa Barbara. Durante la manifestazione, che vedrà la partecipazione del presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara Giampiero Pinna e del parroco di Palmas don Bachisio Carta, verrà scoperto e benedetto il cippo (o pietra miliare) del Cammino di Santa Barbara contenente tutte le indicazioni sulla tappa di San Giovanni Suergiu.

Per l’occasione, inoltre, saranno presenti alcuni rappresentanti dei Comuni limitrofi interessati dal pellegrinaggio e le classi della scuola media di San Giovanni Suergiu.

L’idea di costruire un grande itinerario nell’area più estesa e rappresentativa del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, il Sulcis Iglesiente Guspinese, riscoprendo gli antichi cammini minerari oggi in gran parte abbandonati, è nata dai volontari dell’Associazione ONLUS Pozzo Sella Per il Parco Geominerario a seguito della grande partecipazione dei cittadini alle escursioni organizzate dalla stessa associazione dopo aver reso fruibili numerosi percorsi minerari.

L’Associazione pozzo Sella è nata il 5 novembre 2001 nei sotterranei del Pozzo Sella della miniera di Monteponi, a conclusione della lotta che ha portato all’istituzione del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Lo scopo dell’associazione è quello di contribuire allo sviluppo del Parco Geominerario, alla valorizzazione delle aree minerarie dismesse della Sardegna, al coinvolgimento dei giovani e anche alla individuazione di opportunità di lavoro all’interno dello stesso Parco.

Con il Cammino Minerario di Santa Barbara si vuole perseguire l’obiettivo di tramandare la memoria degli uomini che nei secoli e nei millenni passati hanno realizzato e percorso gli antichi cammini minerari con il piacere di riscoprire a passo lento la bellezza del territorio.

A seguito della sottoscrizione di un Protocollo d’intesa tra i comuni di Iglesias, Buggerru, Fluminimaggiore, Arbus, Guspini, Gonnosfanadiga, Villacidro, Domusnovas, Musei, Villamassargia. Narcao, Nuxis, Santadi, Piscinas, Giba, Masainas, San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Carbonia e Gonnesa, le diocesi di Iglesias e di Ales Terralba, le province di Carbonia Iglesias e del Medio Campidano, il Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, l’Anci Sardegna e l’Associazione Pozzo Sella, è stato costituito un partenariato per la costruzione e la gestione dell’itinerario storico, culturale, ambientale e religioso denominato “Cammino Minerario di Santa Barbara”.

Il 17 dicembre 2016, a conclusione dell’Anno Nazionale dei Cammini, i 21 Comuni interessati e l’Associazione Pozzo Sella, con la partecipazione delle diocesi di Iglesias e di Ales Terralba, nel rispetto degli impegni assunti con la sottoscrizione del Protocollo d’intesa del 22 novembre 2013, hanno costituito la fondazione di partecipazione denominata Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara.

Alla neocostituita Fondazione, che si avvale del patrimonio di ideazione, conoscenze, studi, rilievi e cartografie digitali, inventariazioni, progettualità, marchi e brevetti, conferito gratuitamente dall’Associazione Pozzo Sella, è ora affidato il compito di implementare e gestire l’itinerario storico, culturale, ambientale e religioso che si sviluppa per 400 km nel Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, lungo gli antichi cammini minerari del Sulcis Iglesiente Guspinese.

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A Nuxis, in località Acquacadda, ex miniera “Sa Marchesa” è stata inaugurata venerdì 8 dicembre, “Nuxis si… mostra”. L’avvenimento è stato visitato da numerose persone che hanno apprezzato le esposizioni e le degustazioni. La manifestazione è stata organizzata da tre associazioni: Speleo Club Nuxis, Gruppo Folk “Sant’Elia” Nuxis e “Giovani Nuxis Su Beranu”.

Il Gruppo Folk SantElia ha esposto “Is Muncaroris Mannus” , diverse tipologie di stupendi copricapo femminili che raccontano circa 150 anni di storia del nostro territorio, ognuno dei quali con una propria storia. Nicola Pinna con la mostra fotografica “Coment unu bisu” racconta con immagini la vita agro-pastorale del nostro territorio; l’associazione “Giovani Nuxis Su Beranu” con l’originale “castagnata” ha fatto degustare caldarroste accompagnate da un buon bicchiere di vino rosso. In questo contesto l’Associazione culturale Speleo Club Nuxis, ha curato il settore denominato “Le valenze geologico-minerarie del Basso Sulcis”.

Il progetto, patrocinato dal Consorzio del Parco Geominerario Storico e Ambientale, prevede ancora per tutta la giornata odierna, la visita all’esposizione dei pannelli all’aperto, al museo geo-speleologico (o mostra permanente geo-speleologica), al presepe allestito a ridosso di un corpo mineralizzato a solfuri e ossidi di rame, zinco e ferro e alla grotta Su Montixeddu, dove si possono vedere singolarità geologiche e simulazioni didattiche, quest’ultima in particolare ha riscosso uno stupendo risultato.

Venerdì, subito dopo la presentazione, l’associazione Speleo Club Nuxis ha offerto un assaggio dei prodotti enogastronomici locali, con accompagnamento musicale.

Alla presentazione sono intervenuti il sindaco del comune di Nuxis Pier Andrea Deias, il consigliere regionale Gianluigi Rubiu, il presidente dello Speleo Club Nuxis Roberto Curreli, il presidente del Gruppo Folk Sant’Elia Nuxis Claudia Serra ed il presidente della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario e della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara Giampiero Pinna.

Foto di Morena Bonaccorsi

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Questa mattina, al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo, a Roma, il ministro dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo, on. Dario Franceschini, ha presentato l’Atlante digitale del Cammini d’Italia, nel quale sono stati selezionati ed inseriti i primi cammini italiani di eccellenza, tra i quali il Cammino Minerario di Santa Barbara.

La selezione dei primi cammini inseriti nell’Atlante, è stata effettuata a seguito delle verifiche effettuate dal Ministero sulla sussistenza delle condizioni previste nelle linee guida predisposte da un Comitato Scientifico costituito dai massimi esperti a livello nazionale.

«Per il Cammino Minerario di Santa Barbara, già percorso con grande entusiasmo e soddisfazione da numerosi pellegrini/escursionisti, è un risultato di straordinaria importanza – dice Giampiero Pinna, presidente della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara – che contribuirà notevolmente ad incrementare l’interesse di tanti cittadini italiani e stranieri, che sempre più numerosi si apprestano a scoprire il patrimonio culturale, paesaggistico e religioso del nostro territorio camminando a passo lento lungo gli antichi cammini della nostra storia. Si tratta anche di un’ulteriore occasione per promuovere il territorio del Sulcis Iglesiente Guspinese che, grazie al Cammino Minerario di Santa Barbara, sta usufruendo della più grande campagna promozionale a costo zero mai registratasi in precedenza.»

«Un sentito ringraziamento – aggiunge Giampiero Pinna – desidero rivolgerlo alla Giunta regionale che ha proposto al Ministero la candidatura del Cammino Minerario di Santa Barbara sostenendolo con determinazione e impegno a seguito dell’approvazione di una specifica delibera con la quale, oltre a disciplinare l’impiego dei fondi stanziati dal Consiglio regionale in favore della Fondazione, impegna l’Unità di Progetto del Centro Regionale di Programmazione a coordinare e mettere in atto tutte le azioni necessarie per la sua valorizzazione.»

«Un grazie particolare – conclude Giampiero Pinna – a tutti coloro che con impegno, lungimiranza, competenza e gratuità hanno consentito che tutto ciò si realizzasse.»

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Si chiama Ferdinando Unterkincher, il viandante originario di Bolzano, che ha completato la tappa n. 22 (da Carbonia a Nuraxi Figus) del Cammino Minerario di Santa Barbara e si appresta a concludere l’intero percorso, con arrivo a Iglesias.

Ieri mattina, il capogruppo della maggioranza consiliare, Manolo Cossu, ha timbrato la credenziale, il documento che attesta la partecipazione del pellegrino al Cammino Minerario di Santa Barbara, presente il presidente della Fondazione Cammino di Santa Barbara, Giampiero Pinna.
Il Cammino di Santa Barbara si snoda per circa 400 km, attraverso le località di Iglesias, Nebida, Masua, Buggerru, Portixeddu, Piscinas, Montevecchio, Perd’e Pibera, Villacidro, Monti Mannu, Arenas, San Benedetto, Marganai, Domusnovas, Orbai, Rosas, Nuxis, Santadi, Is Zuddas, Masainas, Sant’Antioco, Carbonia, Nuraxi Figus e Bacu Abis.
Un itinerario suggestivo che ha consentito all’escursionista bolzanese di ammirare tutte le bellezze naturalistiche e storiche del Sulcis Iglesiente.

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Mentre si sta completando la posa dei cippi nelle diverse tappe, prosegue il flusso dei pellegrini/escursionisti che sempre più numerosi percorrono l’intero Cammino Minerario di Santa Barbara.

L’idea di costruire un grande itinerario nell’area più estesa e rappresentativa del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, il Sulcis Iglesiente Guspinese, riscoprendo gli antichi cammini minerari oggi in gran parte abbandonati, è nata dai volontari dell’Associazione ONLUS Pozzo Sella Per il Parco Geominerario a seguito della grande partecipazione dei cittadini alle escursioni organizzate dalla stessa associazione dopo aver reso fruibili numerosi percorsi minerari.

L’Associazione pozzo Sella è nata il 5 novembre 2001 nei sotterranei del Pozzo Sella della miniera di Monteponi, a conclusione della lotta che ha portato all’istituzione del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Lo scopo dell’associazione è quello di contribuire allo sviluppo del Parco Geominerario, alla valorizzazione delle aree minerarie dismesse della Sardegna, al coinvolgimento dei giovani e anche alla individuazione di opportunità di lavoro all’interno dello stesso Parco.

Con il Cammino Minerario di Santa Barbara si vuole perseguire l’obiettivo di tramandare la memoria degli uomini che nei secoli e nei millenni passati hanno realizzato e percorso gli antichi cammini minerari con il piacere di riscoprire a passo lento la bellezza del territorio.

A seguito della sottoscrizione di un Protocollo d’intesa tra i comuni di Iglesias, Buggerru, Fluminimaggiore, Arbus, Guspini, Gonnosfanadiga, Villacidro, Domusnovas, Musei, Villamassargia. Narcao, Nuxis, Santadi, Piscinas, Giba, Masainas, San Giovanni Suergiu, Sant’Antioco, Carbonia e Gonnesa, le diocesi di Iglesias e di Ales Terralba, le province di Carbonia Iglesias e del Medio Campidano, il Consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, l’Anci Sardegna e l’Associazione Pozzo Sella, è stato costituito un partenariato per la costruzione e la gestione dell’itinerario storico, culturale, ambientale e religioso denominato “Cammino Minerario di Santa Barbara”.

Il 17 dicembre 2016, a conclusione dell’Anno Nazionale dei Cammini, i 21 Comuni interessati e l’Associazione Pozzo Sella, con la partecipazione delle diocesi di Iglesias e di Ales Terralba, nel rispetto degli impegni assunti con la sottoscrizione del Protocollo d’intesa del 22 novembre 2013, hanno costituito la fondazione di partecipazione denominata Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara.

Alla neocostituita Fondazione, che si avvale del patrimonio di ideazione, conoscenze, studi, rilievi e cartografie digitali, inventariazioni, progettualità, marchi e brevetti, conferito gratuitamente dall’Associazione Pozzo Sella, è ora affidato il compito di implementare e gestire l’itinerario storico, culturale, ambientale e religioso che si sviluppa per 400 km nel Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, lungo gli antichi cammini minerari del Sulcis Iglesiente Guspinese.

Si tratta di un primo concreto risultato del progetto regionale per la valorizzazione degli itinerari storico-religiosi della Sardegna con il quale la Giunta regionale sta perseguendo l’obiettivo di creare una nuova offerta strutturata per lo sviluppo del turismo sostenibile finalizzata alla destagionalizzazione dei flussi turistici, in linea con i medesimi obiettivi programmati dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con la proclamazione dell’Anno Nazionale dei Cammini 2016.

Da alcuni mesi è in distribuzione la Guida del Cammino Minerario di Santa Barbara, curata da Giampiero Pinna e pubblicata da Terre di Mezzo Editore, presentata la prima volta il 12 marzo scorso alla fiera di Milano, poi in diverse occasioni, tra le quali eventi organizzati a Iglesias, Cagliari e Bacu Abis, in vendita nelle librerie in tutto il territorio nazionale.

Nelle scorse settimane i primi pellegrini hanno completato l’intero percorso di 400 km del Cammino di Santa Barbara.
Le fotografie allegate sono riferite alla posa dei cippi nelle tappe di San Benedetto, a Iglesias, e a Nuxis. Alla prima hanno partecipato, con il presidente della Fondazione Giampiero Pinna, il vicepresidente Simone Franceschi che è anche sindaco di Iglesias, e il sindaco della città mineraria, Emilio Gariazzo; alla seconda, il sindaco di Nuxis, Pier Andrea Deias.

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La Segreteria della Consulta delle Associazioni del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna è convocata per martedì 10 ottobre, alle ore 16.00, nella sede di San Giovanni Miniera per discutere il seguente ordine del giorno:

1. Attuazione della riforma del Consorzio del Parco geominerario;

2. Attività e/o inattività del Consorzio del Parco e rapporti con il Commissario straordinario;

3. Iniziative da intraprendere per il 20° anniversario del riconoscimento del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna da parte dell’UNESCO avvenuto nell’Assemblea Generale di Parigi il 5 novembre del 1997;

4. Varie ed eventuali.

«In vista dei prossimi impegni che dovranno prevedere la più ampia partecipazione e mobilitazione delle nostre associazioni – spiega il coordinatore della Consulta Giampiero Pinna –, la riunione di Segreteria è aperta a tutti i rappresentanti e iscritti delle associazioni.»

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Tiziana Loi e Amir Kalbasi sono la prima coppia che si appresta a completare il percorso di 400 km del Cammino Minerario di Santa Barbara. Un itinerario suggestivo e variegato, che ha consentito ai due pellegrini di ammirare tutte le bellezze naturalistiche e storiche del Sulcis Iglesiente, traducendo concretamente il concetto di “turismo sostenibile” portato avanti dalla Giunta guidata da Paola Massidda. «Il Cammino Minerario di Santa Barbara rappresenta un volano per lo sviluppo turistico del nostro territorio – ha detto il sindaco di Carbonia -. Un turismo strategico e innovativo che passa per il mare, le miniere, i monumenti religiosi, i colori, i sapori e i profumi del Sulcis Iglesiente».

Il Sindaco ha apposto nelle credenziali degli escursionisti il timbro della tappa n. 22, che va da Carbonia a Nuraxi Figus. La credenziale è un documento che attesta la partecipazione del pellegrino al Cammino Minerario di Santa Barbara.

I due escursionisti – lei sarda, lui danese di origini iraniane – hanno cominciato il loro percorso il 5 agosto a Iglesias.

Il Cammino minerario di Santa Barbara si snoda attraverso le località di Iglesias, Nebida, Masua, Buggerru, Portixeddu, Piscinas, Montevecchio, Perd’e Pibera, Villacidro, Monti Mannu, Arenas, San Benedetto, Marganai, Domusnovas, Orbai, Rosas, Nuxis, Santadi, Is Zuddas, Masainas, Sant’Antioco, Carbonia, Nuraxi Figus e Bacu Abis.

All’incontro tenutosi in Municipio, era presente anche Giampiero Pinna, presidente della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara ed autore della guida “Il Cammino Minerario di Santa Barbara. A piedi tra storia e natura”, edito da Terre di mezzo.

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Nuova presentazione, questa sera, alle 19.00, nella sala consiliare del comune di Giba, della guida del Cammino Minerario di Santa Barbara, edita da Terre di Mezzo. Il programma della serata prevede la proiezione del documentario di Antonio Demma trasmesso da Rai Italia, e del documentario “Per conservare la memoria” (intervista del 2004 ad un ex minatore di Giba di 91 anni). E, ancora, la posa del cippo del Cammino Minerario di Santa Barbara nel comune di Giba.

Alla serata, presentata dal giornalista Sandro Mantega, parteciperanno i sindaci di Giba, Andrea Pisanu, e di Buggerru, Laura Cappelli; il parroco di Giba, don Salvatorangelo Manca; il direttore del settimanale diocesano “Sulcis Iglesiente Oggi”, Giampaolo Atzei; il regista del documentario di Rai Italia, Antonio Demma; l’autore della guida del Cammino Minerario di Santa Barbara, nonché presidente dell’omonima fondazione, Giampiero Pinna.

Sono invitati alla manifestazioni tutti i sindaci dei Comuni del Sulcis Iglesiente Guspinese; i vescovi delle diocesi di Iglesias e Ales Terralba (soci della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara); gli assessori regionali competenti e, infine, i consiglieri regionali e i parlamentari del territorio.

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E’ stato inaugurato ieri sera, a Bacu Abis, nel corso di una cerimonia svoltasi sul piazzale dell’ex circoscrizione, un nuovo cippo del Cammino Minerario di Santa Barbara. Presenti, tra gli altri, i sindaci di Carbonia Paola Massidda, Masainas Ivo Melis e Musei Antonello Cocco, il parroco della chiesa di Santa Barbara di Bacu Abis, Giampietro Garau, grande sostenitore del progetto, ha benedetto il cippo.

Dopo tanti pellegrini/escursionisti che hanno percorso finora il Cammino Minerario di Santa Barbara per 2, 3, 7 e 15 giorni coprendo in una sola volta una distanza da 40 a 200 km, ieri sera, a Bacu Abis, ha raggiunto l’ultima tappa il primo pellegrino/escursionista che ha percorso (sta completando l’ultima tappa questa mattina a Iglesias) interamente in una sola volta i 400 km del Cammino, Gianpaolo Falletti, 37enne, originario di Santhià, in provincia di Vercelli, era stato ricevuto già giovedì dal sindaco e dal vicesindaco di Carbonia in Municipio.

Nell’occasione, a Bacu Abis, sono stati consegnati a Gianpaolo Falletti il TESTIMONIUM (un attestato in pergamena) e la TORRE (il logo-marchio del Cammino) che, come negli altri grandi cammini italiani ed europei, vengono offerti in omaggio a coloro che percorrono rispettivamente fino a 100 km e interamente (400 km) il Cammino di Santa Barbara.

Alla cerimonia, svoltasi all’interno dell’ex sala circoscrizionale, sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Carbonia, Paola Massidda; il consigliere regionale Pietro Cocco; il deputato Francesco Sanna, il geologo e storico sulle miniere Luciano Ottelli; e, infine, il presidente della Fondazione del Cammino Minerario di Santa Barbara e autore della guida del Cammino Minerario di Santa Barbara, Giampiero Pinna.

Pellegrino/escursionista di lunga esperienza (Giampiero Pinna ha sottolineato che ha percorso, tra gli altri, il cammino della “Via Francigena” di oltre 1.000 km che nel medioevo univa Canterbury a Roma e ai porti della Puglia e tutti i grandi cammini italiani) è stato importante conoscere il suo parere sulla qualità del Cammino Minerario di Santa Barbara, sulla sua fruibilità e sulla sua ospitalità. Giudizi positivi, quelli espressi da Gianpaolo Falletti, che ha sottolineato come sia comprensibile che lungo i 400 km del Cammino vi sia ancora qualcosa da migliorare, ad esempio nella segnaletica, e quanto sia straordinario il lavoro fin qui realizzato.